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Racconti erotici sull'Incesto

Antonella, mia sorella

By 2 Maggio 20222 Comments

Ero al secondo anno di università all inizio di quella storia, mia sorella Antonella al terzo ma in città diverse, due facoltà diverse ci avevano divisi e ormai ci vedevamo giusto per natale a casa dei miei.
Il mio padrone di casa vendette casa e il nuovo padrone decise di fare dei lavori di manutenzione e chiese a me e i miei inquilini di passare fuori 4 giorni.
Mi sembro un ottima scusa per andare a trovare mia sorella e passare 4 giorni in città da lei piuttosto che passarli nel paesino dei miei.
Presi la borsa e andai per farle una sorpresa. Mia madre mi diede l indirizzo e alle 17 ero li che suonavo alla porta.
Lei felicissima della sorpresa cambiò espressione subito quando rimase perplessa su dove alloggiarmi.
Viveva in una graziosa villetta con 4 stanze, ognuna con singola con cucina in comune e 2 bagni, 1 per piano, mia sorella aveva condiviso la stanza con una 5 ragazza per pagar meno affitto. Dopo avermi fatto un caffè e aver parlato con le ragazze un po intolleranti alla mia presenza in casa, decise che avremo dormito insieme nel divano della cucina per la prima sera e poi la sua coinquilina di stanza sarebbe andata dal ragazzo lasciando il suo posto.
Arrivo la cena e l’ora della nanna.
Lei si mise nel divano dandomi le spalle e dicendo di accomodarmi.
Premessa: mia sorella Antonella….
Capelli neri lunghi ricci, fianchi larghi da vera giumenta , culo prosperoso che svettava all’infuori
e ondeggiava stupendamente ad ogni passo , due tettone che avrebbero potuto allattare un
asilo , occhi neri come la notte sempre truccati , labbra carnose e sensuali sempre con rossetti rossi intensi, non passava mai inosservata.
Ero un po scomodo e girandomi, involontariamente, mi accorsi che poggia il pisello duro per un erezione notturna proprio tra le grandi chiappe di mia sorella.
Rimasi un po perplesso sul da farsi ma, dato che ero più comodo e lei sembrava dormire, chiusi gli occhi per addormentarmi.
Passo poco che sentii mia sorella agitare il culo come per centrare meglio il buco e far forza spingendo il suo grosso sedere sopra il mio cazzo. Sembrava averlo inghiottito fra quei grossi chiapponi duri e con uno spacco molto ampio.
Pensavo a movimenti involontari e nel silenzio della notte cercavo di capire cosa stesse succedendo gustandomi la sensazione paradisiaca, non avevo mai pensato sessualmente a lei ma….cazzo se era porca.
Lei mi chiamo con voce rotta dal sonno…”Alessa….hai il cazzo duro che mi punta fra le chiappe…non è che puoi spostarlo?”…con una fredda naturalezza come se parlasse del pane.. non avevamo mai parlato in questo modo. Mai avuto un tale dialogo aperto sul sesso. Gli anni erano passati e mia sorella cresciuta lontana, non la conoscevo più..
Dopo un attimo di panico dissi “si, si scusami, non me ne ero accorto”..fortuna che non vedeva il mio imbarazzo
Antonella: come non te ne eri accorto?se è da mezz’ora che hai il palo quasi dentro di me…
Io: dormivo
Antonella: che cazzo dici? lo sentivi.
Io: ti giuro di no, scusami, dai dormiamo (e mi girai supino)
Antonella: mi hai rotto il sonno, ora mi sento vuota, mi ero abituata al palo….scherzo, porcellino…ma non puoi dormire cosi…fa qualcosa…
Io: e cosa?mi faccio una sega?
Antonella: e che ci fa?non sarai il primo ne l ultimo…ma non schizzare in giro..va in bagno.
Io: ma sveglio tutti e non mi va di camminare con il cazzo duro in giro per casa.
Antonella: hai ragione, meglio lo fai qui, io resto girata, fai tranquillo e non sporcar nulla.
Ormai la situazione era degenerata e io mi ero pure eccitato di parlare con mia sorella cosi. A questo punto mi sembrava male tirarmi indietro, lo uscii fuori e cominciai a menarlo..mentre lo facevo non riuscivo a togliere lo sguardo dal culo sporgente di mia sorella. che bello tondo e grosso.
Mentre ero li a stantuffarlo mia sorella con voce bassa..”ancora non hai finito?ma quando ci vuole?”
Io: non è colpa mia, non è facile con te qui, è tutto nuovo non sono rilassato.
Appena detto questo lei si girò di scatto..”come?ti viene duro per il mio culo e ora non riesci a venire per me? da a me…”
Io impietrito e lei che tolse le mie mani e inizio a maneggiarlo con gran esperienza..
Antonella: per Dio che spranga che hai..un tronco è non un cazzo…ma come dovevi venire che è cosi asciutto, ma non sai nemmeno masturbarti??
porto una mano in bocca riempiendola di saliva e continuo il suo lavoro animalesco…
io ero li che non credevo ai miei occhi, alle mie orecchie…
Antonella: te lo spacco questo cazzo..dai che le sento che hai le palle piene di sborra, fammi vedere…dai..fai sburrare questo grosso cazzo…porco zio se non eri mio fratello me lo scopavo..hai un cazzo gigante e duro..chissa come mi avresti fatto godere…come una troia…mi sarei fatta pure inculare dalla voglia che ho…un mostro di cazzo hai….
e con il suo menare e le oscenità che diceva in un attimo iniziai a spruzzare..lei chiuse la mano sopra la mia cappella e non mi fece riversar fuori nemmeno una goccia, ci sapeva proprio fare…
Contenta mi guardò e mi disse..”visto che brava, chiamami quando devi rifarlo che mi piace farlo e poi, non è un cazzo che si vede tutti i giorno”
Dopo qualcosa di spettacolare, porto la mano grondante di sperma e la lecco con una lentezza infinita mentre mi guardava..
Come in trance, mentre lo faceva, ripresi a menarlo e lei con un sorriso malizioso mi guardo e mi disse..”fratellino non sei rimasto soddisfatto??”…
Io: no no, scusa…e che…mi sono sballato..tu mi hai sballato…sei stata bravissima…grazie..
Antonella: grazie? bravissima…ma guarda che non ti ho fatto nulla..se eravamo soli..non so che ti avrei fatto pure che sei mio fratello…di certo non mi limitavo a mezza sega con un cazzo cosi davanti..
Io: ma sei…sei…
Antonella: una troia?no, mi piace il cazzo come tutte le donne e lo ammetto come poche…ora dormi, se domani tutto fila liscio…ti faccio vedere di cosa sono capace…
Io: do..do..domani….
E si giro con un sorriso beffardo lasciandomi tutto sporco e con il mente un turbine di pensieri…mi aveva stregato…

…continua

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