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Racconti di DominazioneRacconti erotici sull'Incesto

Cosi mamma mi guarì

By 9 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Marco,sono da sempre stato una persona molto timida e introversa,vivo solo

con mia madre,io ho 19 anni,lei 43.Era primavera quando mia madre decise di farci 2

settimane di relax in un piccolo villaggio della sardegna,io e mia madre abbiamo un

rapporto molto confidenziale,le dico tutto,e lei anche.

Incomincia la seconda settimana nel villaggio,il caldo è tremendo,convivo nello stesso

spazio con mia madre ormai da una settimana,non trovo mai il tempo per sfogare la

mia voglia atroce di venire,ricordo le parole di mia madre prima di partire per il

viaggio:non fare giochetti con il tuo coso li mi raccomando,in camera ci sono anche io;

lo disse scherzando,ma c’era un fondo finalitario.In effetti non avrei mai pensato di

fare una cosa del genere li,con mia madre presente,ma quel pomeriggio accadde in me

qualcosa di strano,la vedevo riposare sul lettone,ero appena tornato dalla spiaggia,

incredibilmente provavo una strana attrazione,vedendola con una specie di pareo

addosso che fa intravedere la sua biancheria,me lo tocco e stranamente lo sento

enorme,duro,ero eccitato di fronte a mia madre che dormiva,penso:”scherzi della

astinenza”,rifuggo in bagno per lavarmi la faccia e per ricompormi,passano pochi

minuti e accade qualcosa di strano,il mio cazzo è ancora in tiro,ma soprattutto sento

le palle indolensite,mi fanno malissimo,comincio anche a preoccuparmi,ma non do

molto peso alla faccenda.Quando andammo a mangiare,ero da solo con mia madre

al tavolo,siamo nel bel mezzo della cena quando non riesco più ad ascoltare le sue

parole,era seduta al mio lato,e contro il mio volere non riesco a far altro che

mangiarmi con gli occhi le sue gambe,grandi e stupende,il suo seno enorme mi

ipnotizzava,si era messa in tiro,come sempre,con il suo vestito da sera,come dice

lei nella vita non si sa mai,da donna separata potrebbe capitare sempre un colpo di

fulmine,ma quella sera ero io ad essere fulminato dalla sua bellezza,penso:”come ho

fatto fino ad oggi a non vederla in questo modo?”,mi sento stordito,mi gira la testa,

glie lo comunico,cosi vado in stanza,lei mi tranquillizza dicendo che avrebbe chiamato

il nostro medico curante per capire qualcosa.Quando vado in stanza mi sdraio sul

letto e finchè lei non torna mi passa per la mente la sua immagine cosi provocante,

sembravo impazzire,capisco subito il motivo del dolore alle mie palle,troppo piene,

capisco che per dar sollievo al mio dolore c’è solo un modo,dovevo venire,li,anche se

era il lettone dove avremmo dormito entrambi quella notte,comincio a sbottonarmi,

tiro in giu la cerniera,si palesa un membro enorme sotto le mutande bianche,

sofferente per l’eccessiva astinenza.Propio quando stavo per afferrarlo sento la porta

aprirsi,mi ricompongo subito,ero sdraiato li,ma il pacco era ancora evidente,entra

mia madre e mi chiede:allora cucciolo come stai?;le dico:male mamma,non capisco

cos’è,non riesco a spiegarti è una cosa anche un po imbarazzante…;lei:ti fai problemi

se è imbarazzante o no?Ti rendi conto?Dici a tua madre cos’hai;io:mamma è che…

mi fanno male;lei:cosa?;io:mamma come devo dirtelo…i testicoli,mi fanno malissimo;

lei intanto non può far altro che osservare propio li,capendo che il mio pacco era

straingrossato,si palesa sul suo viso una espressione imbarazzata quando capisce che

probabilmente si tratta del fatto di avermi vietato di segarmi per troppo tempo,fa

un po per osservarsi,pensa subito che il suo aspetto cosi provocante non mi aiuta

nel mio dolore,anzi,cosi mi sento imbarazzato anche io,capisco che anche lei ha

compreso la mia situazione.

Dopo un po mi dice che andava fuori al balcone a chiamare il medico con il cellulare

per un consiglio,ogni colpo dei suoi tacchi a spillo sul pavimento mi risuonavano nella

testa,da qui in poi non riesco più a distogliere il mio sguardo da lei,dal suo sedere

formoso ed enorme,la osservavo mentre parlava per telefono,non potevo far a meno

di massaggiarmi il pacco,quando stacca la chiamata mi osserva mentre inevitabilmente

me lo strofinavo,entra nella stanza,passando dalla porta di vetro la sua gamba si

denuda del tutto dal suo spacco,credevo di sentirmi male alla sua vista,lei si siede

accanto a me e comincia a spiegarmi che probabilmente soffrivo di blue balls,cioè

un dolore ai testicoli dovuti alla astinenza da masturbazione.Dopo che mi spiega ciò

che io già sapevo le dico:ma allora io che dovrei fare?;lei mi risponde cosi:beh devi

fare la cosa più normale,poverino,sai che ti ho scoperto mentre mi guardavi la scollatura,

è normale,sei un giovane ragazzo sempre pronto ad esplodere,ed io sono una donna

anche se sono tua madre;mi mette una mano sul linguine mentre mi parla,io le dico:

no mamma propio li no…;capisco subito che mi sta seducendo,ma lei intanto continua:

adesso ci penso io ad alleviarti il dolore,farò il mio dovere di madre e di donna…;

dicendo cosi rimango di pietra,mi alzo solo con la schiena mentre incredibilmente

mia madre mi stava sbottonando i pantaloni,spunta fuori il mio cazzo ancora nelle

mutande,le chiedo:mamma ma che fai?;mi zittisce e mi passa dolcemente un dito

dal glande ai testicoli,gemo al suo tocco,intanto lei sorride e mi dice:poverino è già

scappelato tanto che sei arrapato;fu indescrivibile vederla impassibile mentre con

le sue mani cosi eleganti mi tira giù le mutande,mi spoglio del tutto e mi metto in

ginocchio sul letto,cosi mi ha ordinato di fare,lei si riavvicina verso di me sul letto,

in piedi,io la osservo tutta,alzo lo sguardo per vederla in volto,ma aveva lo sguardo

alzato,abbasso il mio e vedo che si stava massaggiando li,davanti ai miei occhi,mi

parve come una dea,mi abbandono a lei devotamente,mi abbasso per baciarle i

piedi fino alle gambe e al linguine,finchè non mi ordina di leccargliela,si toglie le

mutandine e il vestito,rimane solo col reggiseno,glie la lecco intensamente,spofondo

fra le sue gambe donandole piacere,intanto le palle mi facevano un male cane,mi

butto all’indietro e mi sdraio sul letto,allargo le gambe e le mostro le mie palle

indolensite desiderose di venire fra le sue amorevoli mani,lei mi sorride e mi passa

il piede propio li massaggiando,mi chiede:va meglio piccolo?;il dolore unito al piacere

non mi dava la forza di rispondere,cosi levandosi il reggiseno e facendo esplodere i

suoi grossi seni di bella mamma qual’è mi dice:ora ci pensa la tua mammina al tuo

cosetto;cosi si abbassa,era con i suoi capelli d’oro propio sul mio bacino,osservavo

le sue labbra carnose e rosse,contemporaneamente fissavo anche la cappella,come

se fosse richiamata dalla sua bocca che mi riferisce dolci parole mentre con una mano

prende a massaggiarmi i testicoli,intanto le sue labbra di aprono sulla mia asta,ero

in paradiso,il mio cuore va a tremila,se lo infila tutto in bocca e prende a succhiarmelo

dolcemente come solo mia madre sa fare,stavo per venire,il liquido saliva inevitabilmente

dalle mie palle,cosi le dico:mamma sto per venirti in faccia…;lei:sborra piccolo mio,

svuotati tutto;dicendo cosi tratteneva l’asta con la sua forte mano e con l’altra

spremeva i miei testicoli,mi sentivo sgorgare del tutto ma non veniva ancora fuori,

durò qualche secondo in più prima che esplodesse la mia cappella,lei impaziente

mandava la sua mano su e giu chiedendo il mio liquido nella sua bocca,cosi sparai

il primo schizzo,le andò sul suo viso angelico e sui capelli,non mosse niente, spremeva

solo i miei testicoli,intanto copiosamente il mio liquido la inondava,dopo un po se

lo infila anche in bocca,voleva assaggiare il dolce nettare di suo figlio,gemevo dall’

intenso piacere,mentre anche lei mugulava ingolosita con il mio cazzo fra le mani.

Dopo che finì sembravo svenuto li sul letto,intanto lei me lo carezzava dolcemente

con le sue mani carnose,mi guarda e mi dice:va meglio cucciolo ora?;io:si mamma

molto meglio,grazie.Si va a lavare,mentre io cerco ancora di capacitarmi di ciò che

era successo,da allora la mia vita è cambiata,ma non riesco a pensare più di tanto

per lo sforzo,mentre riflettevo nudo sul letto,la vedo ritornare,era bellissima in piedi

nuda,bastava la sua vista che il mio cazzo era di nuovo dritto,come se fosse fatto

solo per lei,non dico una parola,eppure lei mi dice:ma allora sei propio un porcellino,

vuoi ancora fare l’amore con la mamma?,va bene,facciamolo,sono pur sempre una

brava mamma…;dicendo cosi spegne la luce,si riflette solo la luce esterna,dopo poco

la sento sopra di me,che prende a baciarmi,mi sussurra:adesso fai godere la tua

mammina.

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