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Racconti erotici sull'IncestoTrio

Disfunzione erettile

By 6 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Disfunzione Erettile

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Come lo stress ti può cambiare la vita.

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La pubertà precoce è una cagna. Quando ero in prima media sembravo una ripetente della terza e quando ero in terza assomigliavo più ad una diciottenne invece che ad una di quattordici. Durante la crescita, già da bambina ero abbastanza consapevole del sesso dei miei genitori. Non hanno mai chiuso la porta della loro camera da letto e ho spesso visto mio padre sbattere tra le gambe di mia madre o lei in sella di lui il suo cazzo da 20 centimetri duro come una roccia. Curiosa prima, emozionata poi, li ho spiati spesso. Non mi hanno mai coinvolta nei loro giochi a letto anche quando spesso finivo a coccolarmi con loro nel lettone. Penso, credo che sia stata la loro idea di come avrei dovuto vivere il sesso e il loro modo di insegnarmi. Farmi vedere tutto in modo libero e consapevole e non ci sarebbe stato bisogno di una lezione abbastanza scomoda da parlare sugli uccelli e le api.

Subito non me ne ero accorta, ma poi mi sono resa conto che la frequenza del loro amoreggiare è diminuito drasticamente. è iniziato tutto subito dopo che papà è stato licenziato e non riusciva più a trovare lavoro e siamo stati costretti a vivere sul solo stipendio della mamma. Il nostro budget era molto limitato e come mamma mi ha detto, lo stress ha portato ad una vera e propria disfunzione erettile per mio padre. Nemmeno la piccola pillola blu lo ha aiutato anche perché costava un botto.

Papà ha iniziato un nuovo hobby, ogni volta che aveva abbastanza denaro per una bottiglia, se la scolava e quando non c’era abbastanza denaro per una bottiglia, questo ha aggiunto stress al già precario sistema familiare e le liti erano all’ordine del giorno.

Anche la mamma ha iniziato un nuovo hobby, si è rivolta al computer e ai siti porno per mantenere in esercizio la passione dell’amore e per dare dei stimoli a nostro padre. Se all’inizio questo ha dato qualche flebile risultato positivo, poi, via, via, si è manifestato in sempre più giochi solitari da parte di lei. L’intelligenza, l’avvedutezza che contraddistingue noi donne ha attirato la sua attenzione in particolare in un settore specializzato quale è l’incesto.

All’inizio era solo una fantasia giusto per attivare il gioco’ il cazzo, ma si è resa conto che se i filmati e le foto erano di buona qualità, si poteva fare anche del denaro e in un momento come lo stavamo vivendo noi, avevamo bisogno di molti soldi. Eravamo prossimi ad essere sbattuti fuori da casa dalla banca e io avevo bisogno di soldi per nuovi vestiti, quelli che avevo erano diventati piccoli e la mia crescita sembrava non rallentare.

Ha iniziato a tenere un suo blog dove interagiva con altri per poi inserire anche dei piccoli video sempre più espliciti dove per soldi si spogliava, si masturbava e infine si scopava con il suo dildo da 30 centimetri. I soldi hanno iniziato ad arrivare e con questi abbiamo pagato alcune bollette arretrate, ma quello che ci impensieriva, erano i solleciti della banca. Con una nuova webcam ad alta risoluzione e la nostra videocamera, ho voluto inserire anche io dei video, ma vista la grande richiesta, abbiamo iniziato a giocare fra noi e i soldi, quelli veri, hanno iniziato ad arrivare. Nel giro di due settimane, anche grazie al fatto che in diretta mi sono sverginata per la seconda volta, avevamo i soldi per una rata del mutuo.

Ora, devo confessare che il mio dito era il mio amante abituale, ma a scuola più di una mano ha potuto provare la consistenza del mio seno e il calore che emanavano le mie ninfe segrete. I maschietti non mi hanno mai vista completamente nuda, ci siamo limitati a baciare e ad esplorare i nostri corpi quindi, quando il dildo mi ha penetrato, ero consapevole che avrei perso la verginità, ma oramai era solo una questione pragmatica. Avevo voluto sperimentare cosa si provasse ad essere scopata e l’ho fatto con il manico della mia spazzola per i capelli. è stato sublime, ma gli orgasmi che provavo con il mio dito non lo batteva nessuno; neppure le manate dei miei compagni con cui mi appartavo, ma non sapevo ancora quali vette potevo raggiungere.

Il piacere che provavo davanti alla webcam era reale come nei filmati che mettevamo nel blog. All’inizio mi vergognavo a masturbarmi davanti a mia madre, ma poi, seguendo le indicazioni degli utenti del web ci siamo toccate a vicenda ed anche baciate. Le sessioni mi portavano a scoprire vette inimmaginabili che ogni volta mi buttavo a letto con un lago fra le gambe, spossata e con il desiderio di ripeterlo presto. Nel giro di due settimane ero diventata una sesso dipendente e avevo saltato anche un paio di giorni di scuola perché come mi ero alzata, desiderosa di toccarmi, l’ho fatto davanti alla webcam con gli utenti collegati. Anche mamma nel giro di quelle settimane, ha pensato di dare una svolta alle nostre registrazioni; ha voluto coinvolgere anche papà e sfruttare a nostro vantaggio la sua disfunzione erettile. Ben presto, nei video che caricavamo in rete è comparso anche papà in cui sembrava che praticavamo realmente il sesso a tre o fra me e lui.

Non avevo mai pensato di farlo realmente e anche se il suo cazzo mollo mi eccitava quando veniva sfregato lungo la mia figa bagnata o contro al clitoride sempre più duro, c’era una cosa che mi dava realmente fastidio; il suo alito che puzzava di alcool e fumo. Glielo detto e pur se eravamo nudi a letto, imbarazzati, mi ha stretto abbracciandomi e trattenendo le lacrime si è scusato. Da quel momento ha smesso completamente e anzi, ha iniziato a curarsi di più.

I video di sesso finto hanno dato una svolta insperata alle nostre finanze. Nel giro di due mesi avevamo saldato tutte le bollette arretrate, due bollette del mutuo e ho finalmente comprato un paio di Logan da mettermi ai piedi. La spada di Damocle non era stata tolta, ma per lo meno si stava vivendo in un ambiente sereno e tutto questo era dovuto ai maniaci che frequentavano il nostro blog ed erano sempre più.

La mia, la nostra routine era basata attorno alla webcam. Mi alzavo al mattino presto ripresa da mio padre per gli utenti collegati, mi facevo la doccia e se ero particolarmente eccitata mi masturbavo ‘inconsapevole’ di avere la porta aperta. Certamente era tutto preparato come la volta che abbiamo fatto la doccia a due in cui una volta ho amato mamma e la volta successiva ho amato papà. L’unica cosa reale, erano i miei orgasmi. Quelli erano estremamente veri. Tornata da scuola, accendevo il PC e poi mi mettevo a chattare coi maniaci e prima che arrivasse la mamma dal lavoro, avevo goduto già un paio di volte.

In queste sessioni, mi era capitato di simulare i pompini a papà anche se una volta lo avevo accidentalmente leccato realmente come era capitato a lui di leccarmi la figa ed è capitato più di una volta che la sua lingua mi ha tolto il respiro perché l’ho sentita correre lungo la mia grondante figa mentre una sera, presa da un orgasmo, ho stretto le gambe attorno alla sua testa obbligandolo a bere i miei succhi. Come me ne sono accorta, mi sono vergognata, ma poi, l’indomani abbiamo riso, ma spesso mi capita di pensare come sarebbe se lui me la leccasse per davvero. Anche con mamma lo facciamo in modo simulato.

A causa delle molte richieste, mamma una sera ci dice che dobbiamo fare un’altra sessione d’amore fra noi. Quando abbiamo iniziato, il conteggio utenti ci dava già mille persone che ci guardavano e come è iniziato lo spettacolo in cui papà si è messo sopra di me e fra le mie gambe, è partita la sessione a pagamento e gli utenti hanno pagato’ quasi tutti. In un bisbiglio all’orecchio che mi ha fatto fremere tutta, papà ha detto.
‘Mille per 3 e 95 fa tre mila 950 euri.’

Ero io stessa incredula ed è accaduto qualcosa di strano.

Come sempre, papà ha iniziato a muovere il cazzo lungo il taglio della mia figa. Mi piaceva la sua morbida consistenza, pensavo che fosse la sua lingua e solo a quel pensiero avevo goduto diverse volte, ma questa volta, ho percepito chiaramente il suo cazzo farsi sempre più rigido. Ho girato la testa osservando la mamma con l’intenzione di dirglielo, ma lei se ne deve essere accorta perché pur avendo una mano impegnata con la videocamera, con la mano libera si è portata un dito alla bocca per farmi segno di restare in silenzio.

Stavo per chiudere la bocca quando l’ennesimo sfregamento lungo il clitoride mi ha fatto gemere e inconsapevolmente ho piegato un poco il bacino per percepire meglio lo sfregamento del cazzo. Ho sentito la punta del cazzo colpirmi la bocca della vagina e sono restata immobile, con la bocca aperta trattenendo quasi il fiato. Lo volevo, lo desideravo e ho iniziato a muovere il bacino, quasi tremando. Alla successiva spinta, ho percepito chiaramente i muscoli divaricarsi e il cazzo di mio padre penetrarmi. Quando si è fermato, avevo gli occhi rivoltati all’indietro e ho emesso un gorgoglio.

Il mio primo cazzo, la mia prima vera penetrazione di un pene era dovuto a mio padre e questo mi stava portando all’orgasmo già solo entrandomi. Era caldo, era largo, era una forma umana sopra di me che mi ha amata, coccolata e cresciuta. Per tanto tempo ho visto quel cazzo essere usato ed ora, stavo sperimentando il piacere che mia madre aveva avuto per tanti anni. Non era il freddo dildo, ma un vero cazzo fatto di muscoli e carne e in fondo alla mia testa, stavo pensando che mi stava sverginando e io ero la sua sposa, la sua bambina innamorata.

Presto tutta la lunghezza del cazzo era in me. Potevo percepire i miei muscoli dilatati dalla cappella e dalla grossezza del cazzo e poi, si è instaurata in me il pensiero del discorso che avevo fatto con mamma qualche anno prima sulla ovulazione. Era strano pensarci in quel momento, ma mi ha fatto ricordare che ero nel periodo maggiormente fertile. Sapevo, ero cosciente che papà avrebbe dovuto estrarre il cazzo, il suo vero e reale cazzo ed era cento volte meglio del dildo. Era caldo, mi faceva bollire di lussuria e piacere. Tutto il mio corpo stava bollendo mentre percepivo come era caldo e meravigliosamente morbido e duro come l’acciaio ed era il cazzo di papà’ del mio amato papà!

Quando ho realizzato che il cazzo stava ritornando indietro per estrarsi, ho pensato che lo volevo tutto dentro di me e ogni volta, consapevole o meno, muovevo il bacino andando contro il suo e dopo alcune spinte, ero certa che non potevo ricevere tutti i 20 centimetri di cazzo. Quando la cappella mi ha toccato la cervice, ho avuto come la visione del cielo stellato. Stavo amando quel cazzo e non potevo nasconderlo a mia madre che tra l’altro stava registrando ogni cosa, ogni particolare. Stava registrando la mia prima vera scopata e il mio primo cazzo che entrava e usciva da dentro di me.

Ero certa, che il filmato sarebbe diventato presto un classico di internet. Un padre che svergina la figlia, che la scopa e nulla potevano simulare. Mia madre stava commentando e poi vi era la nostra somiglianza, i lineamenti erano quasi identici e tutto era il vero incesto reale che è esattamente quello che stavano consumando.

‘Amore, tira fuori il cazzo. Fai vedere come schizzi e poi ricorda’ è in piena ovulazione tua figlia in questo momento.’
Adoravo mia madre. Volevo vedere il cazzo di mio padre eruttare e non solo’ Volevo anche il suo cazzo e il suo sperma in me.

‘Lo tiro fuori. Lo prometto.’

Li avevo guardati a lungo spiandoli e pensavo di riconoscere i segnali che mio padre stava per godere. Ogni volta che spingeva il suo cazzo profondamente, io mi arcuavo prostrando il bacino e favorendo la sua penetrazione profonda. Non capivo più nulla. Ero una macchina che sfornava orgasmi e ho avvolto i miei piedi dietro di lui.

‘Piccola, lasciami andare. Devo uscire’ potresti rimanere incinta.’ Mi ha bisbigliato all’orecchio mentre non fermava il ritmo della scopata che anzi, mi pareva che fosse accelerato e le spinte fossero più profonde e più forti.

‘Lascia andare il tuo papà, tesoro. Le figlie non sono fatte per avere bambini con i loro papà.’ La voce di mamma non l’avevo neppure sentita. L’ho scoperto solo quando ho rivisto il filmato. Ero in estasi più totale. Godevo a raffica mugolando e uggiolando. Ero un fascio di nervi che passava da un orgasmo all’altro.

‘Mi piace! Mi piace! Voglio sentirti godere in me!’ Ho urlato mentre mi sono afferrata alla sua schiena e me lo sono tirato contro al petto. Sentivo solo il suo cazzo che mi scavava e mi faceva godere a ripetizione.

Mia madre ha ribattuto al mio estasi.
‘Ma tu non stai usando nessun controllo delle nascite. è troppo pericoloso.’

‘è troppo tardi’- Ha detto mio padre dando degli affondi sempre più vigorosi con il suo cazzo.- è troppo”.. TARDI!’ Ha urlato.

Ero in trance, godevo e come ho sentito il liquido caldo inondarmi l’utero ho goduto ancora urlando fino ad accasciarmi senza forze. Mai avevo goduto in quel modo, mai il dildo mi aveva portato a sperimentare tali piaceri. Quando sono tornata in me, ero madida di sudore, mio padre ancora sopra e dentro di me. Percepivo il suo cazzo pulsarmi nella figa mentre respiravo con affanno. L’ho abbracciato stretto e gli ho dato un lungo bacio passionale. Mai avevo baciato con tanto trasposto in quel modo e mi piaceva sentire la sua lingua cercare e inseguire la mia.

Il suo cazzo in me, mi dava ancora scosse e spasmi di piacere che mi facevano tremare e mugolare.
‘mmmmhhhh’ è stato meraviglioso! Non ho mai sentito nulla di simile ne con le mie dita, ne con il dildo di mamma. Voglio farlo ancora e ancora.’

La sua risposta non si è lasciata attendere, ha spinto il cazzo in avanti e mi ha fatto tremare tutta, ma mamma aveva altre intenzioni e lo ha spinto obbligandolo ad abbandonare la mia calda e vorace figa.

Ho visto che ha fatto un primo piano al suo cazzo e poi alla mia figa e potevo solo immaginare come fossi spalancata e con il suo sperma che stilava fuori insieme ai mie succhi vaginali.

‘Beh, tesoro’ Tuo padre ha un arretrato con me ed è ora che recuperi un po’ di quel tempo.’

Mi ha dato la videocamera e ho registrato come lui si voltava per mettersi sdraiato al mio fianco e poi mia madre che si è messa sopra di lui. Ha preso il cazzo in mano ancora umido dei miei succhi e si è impalata sopra emettendo un forte gemito.

Era eccitante vederli scopare, ma essere nel letto con loro, poterli sentire, toccare e vedere le loro espressioni mi stava portando nuovamente a godere. Mi pareva di essere gelosa di quello che stavano facendo. Volevo essere io a godere di quel meraviglioso cazzo e vedere lui godere ancora dopo che mia madre aveva avuto l’ennesimo orgasmo mi ha fatto tremare di desiderio e voglia. Volevo le sue labbra sui miei capezzoli, volevo le sue mani sulle mie tette, volevo il suo paletto di carne scoparmi ancora e ancora e tutto questo, lo stavo registrando mentre giravo attorno al letto.

‘Amori miei, ho goduto ben tre volte in’ è un’ora che scopiamo? Questo mi fa diventare lo stallone del web!’

Continua’
Cap.2

La nostra performance in diretta ci ha portato molta notorietà nel web. Il video è stato visto decine di volte ancora mentre il sito di mamma ha avuto sempre più nuovi visitatori portandoci tanti soldini e una certa tranquillità. Chi ne ha beneficiato in primis è stata proprio lei. Dopo la ripresa di papà, lei non ha voluto lasciarlo un minuto da solo. Si è data malata e come due novelli sposi hanno passato tutto il tempo sempre a letto.

Io, da parte mia, ero felice e rammaricata. Felice perché mi sentivo la figa dolorante dopo aver scopato così duramente con papà, ma anche triste perché vedevo, sentivo il loro amoreggiare e ne ero un poco gelosa ora che avevo sperimentato la gioia del cazzo. Nei tre giorni seguenti, sono stata io a tenere le redini di casa. Ho fatto da mangiare, ho tenuto i contatti con il sito internet, li ho filmati e ho trovato il tempo anche di andare a scuola; come sono tornata a casa successivamente, ho trovato la tavola preparata per il pranzo.
‘Scusaci amore.- Mi hanno abbracciata e stretta fra di loro come non succedeva da moltissimo tempo.- Ti abbiamo dimenticata. Grazie per tutto quello che fai e che hai fatto.’

Volevo piangere se non fosse stato per il fatto che erano nudi e che nell’abbassare la testa, ho visto il cazzo di papà e mi sono venute le vampate di calore. Sentivo un disperato bisogno di cazzo’ di essere scopata e come mi sono seduta a tavola a mangiare, ho percepito chiaramente le mutandine bagnate.

Mamma ha ripreso in mano la situazione del sito e si è resa conto di quanti nuovi contatti aveva avuto il video ed è arrivata alla mia stessa conclusione. Un’ora di sesso ha ripianato la nostra situazione economica e si è messa a lavorare coi nuovi entrati facendosi vedere nuda, masturbandosi e giocando con il dildo. Di tanto in tanto sono entrata in campo anche io, ma il nuovo è stato l’inserire papà in cui mamma lo ha spompinato in diretta e si è fatta sborrare in faccia e sulle tette.

Il tutto l’ho ripreso con la videocamera e devo dire che è stato un peccato. Potevo farlo io come avevano richiesto gli utenti del sito, ma mamma è stata irremovibile anche se potevo dar spettacolo con il dildo, ma non era la stessa cosa e mi sentivo frustrata.

Dopo alcuni giorni, mamma ha voluto dare uno spettacolo per i nuovi con me al centro dell’attenzione da parte di loro. Prima papà, poi lei mi hanno fatto impazzire leccandomi e succhiandomi, palpandomi e infilando dita e oggetti. Ero sconvolta dagli orgasmi. Esausta, ma ne volevo sempre di più, volevo il cazzo di papà e nulla riusciva a darmi quel piacere sperimentato. Vedere i visi di mamma e papà bagnati dei miei succhi vaginali li faceva sembrare ancora più erotici quando poi mamma mi ha passato la videocamera per filmare le loro performance a letto e, devo dire che vederli scopare era veramente eccitante; infatti, durante la ripresa mi sono filmata io stessa davanti allo specchio mentre mi stavo masturbando. è durato pochi istanti, ma ha fatto impazzire gli utenti che in quel momento ci stavano seguendo.

Ho sentito il suono del campanello della porta e non ero molto contenta che ci disturbassero. Ho posato la videocamera sul comò in modo da non interrompere la diretta e con le gambe molli mi sono diretta ad aprire per vedere chi fosse. A metà corridoio mi sono ricordata di essere nuda e son tornata sui miei passi e ho preso il kimono di mamma che tiene appeso alla porta di camera e sono andata ad aprire.

Sono restata felicemente sorpresa nel vedere il nonno, il padre di mio papà e non sapevo che sarebbe venuto a trovarci. L’ho abbracciato come ho sempre fatto e con mia sorpresa, mi ha stretta a lui e poi mi ha baciato in bocca mentre le sue mani me le ha messe sul sedere nudo. Incredula, ho risposto al suo bacio muovendo la lingua io stessa.

Come le sue labbra si sono discostate, mi sono resa conto che ero su di giri mentre lui ha iniziato a baciarmi il collo.
‘Ho seguito il sito da quando è stato creato. Ho sempre desiderato essere il dildo e ora’ Ti desidero troppo.’

La bocca è scesa sul seno e poi quando mi ha stretto le labbra attorno al capezzolo una scossa mi ha fatto tremare tutta.
‘Woww nonno” Quello che ha detto, mi fatto infiammare tutta. Sentivo il suo cazzo duro premermi contro la gamba e non avevo mai pensato che potessi vivere, condividere il sesso con il resto della famiglia e questo pensiero mi faceva andare in orbita. Mi sono lasciata guidare verso il divano e come mi sono seduta, mi sono accorta di essere già nuda.

Ho visto mentre si slacciava i pantaloni e come li ha abbassati, davanti alla faccia è spuntato il cazzo eretto e lungo come quello di papà. Senza pensare, come avevo fatto decine di altre colte con il dildo, l’ho stretto nel pugno della mano e l’ho portato alla bocca per succhiarlo e ne sono restata piacevolmente colpita. La dura e morbida consistenza, il calore, l’odore, mi facevano impazzire e come me lo ha rubato, ho gemuto.

‘Ci sarà tempo per giocare a questo.- L’ho guardato mentre si inginocchiava, ma l’unica cosa che osservavo era la cappella umida che si abbassava fra le mie ginocchia mentre ancora lo tenevo stretto nel mio pugno.- Ora c’è un’altra cosa che voglio.’ Ha detto e in quel momento avrei voluto vedergli la faccia, ma ero troppo rapita dalla cappella del suo cazzo violaceo e imperlato di liquido seminale.

Mi ha tirato a se, con il culo sul bordo del divano e mi ha penetrata tutta di un colpo. La mano l’ho tolta in tempo e nel farlo, mi sono scappellata il clitoride e ho gemuto restando senza fiato fintanto che il cazzo non ha terminato la sua corsa. Bagnata com’ero, mi sono un po’ vergognata quando ho sentito lo sciacquettio che proveniva dalla figa, ma a quanto pare nonno non ci faceva molto caso.

Il cazzo entrava ed usciva ritmico e io stessa mi offrivo nell’andare incontro al suo pube. Lo volevo, volevo il suo cazzo in fondo a me. Lo tiravo per i vestiti e spingevo coi talloni per accelerare il ritmo, ma lui imperterrito si muoveva come voleva lui. Era come se giocasse con me e ne era felice nel farmi soffrire e nel farmi aspettare a godere; quando una sua mano si è staccata dal mio fianco, ho seguito il movimento con gli occhi mentre ero intenta a respirare con affanno, si è portato il pollice in bocca e poi con un sogghigno, ho visto che la mano si è posata sul pube, fra i nostri corpi e ho gemuto dispiaciuta.

Non era come pensavo che stesse per far fuoriuscire il cazzo da dentro me; come il pollice ha iniziato a roteare sul clitoride credo che una scossa mi ha obbligata ad accasciarmi contro lo schienale del divano e poi è successo. Un orgasmo travolgente mi è esploso e sono certa di aver urlato e la mia anima ha lasciato temporaneamente il mio corpo. Per un lungo tempo sono restata semi cosciente. Godevo, boccheggiavo, ansimavo, tremavo. Tutto in me era piacere allo stato puro. Volevo solo scopare e avere tanti cazzi a non finire. Non mi interessava se poi vi rimanevo incinta. Volevo provare quel piacere per sempre.

Quando ho aperto gli occhi, mi sono resa conto che nonno era stravolto tanto quanto me, ansimava e il cazzo pulsava nel mio utero. Volevo accarezzargli la faccia, ringraziarlo, ma non sono riuscita a muovere un muscolo. Vedevo le mie gambe sostenute dalle sue braccia e le mie tette sollevarsi al ritmo del respiro, corto e rapido come il suo. Volevo dirgli qualcosa, ma mi è uscito solo un gemito e come ho girato la testa, ho visto i miei genitori in piedi che mi guardavano sorridenti e mamma aveva la videocamera accesa e ci stava filmando.

Ero certa che ci sarebbero stati grandi cambiamenti nella nostra famiglia d’ora in poi. Ero sicura di questo. Ero anche consapevole che se con due bocche godevo come una matta, con tre sarebbe stato il paradiso.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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