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Racconti erotici sull'IncestoTrio

follia di mezza estate (parte seconda)

By 13 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Follia di mezza estate (seconda parte)

Mi chiamo Rita, e questo è il seguito di come sia cambiata la mia vita dopo che ho scoperto come mio marito ha architettato un piano per infilare mio figlio nel nostro letto e dentro di me.

Dopo una notte di grande piacere, all’alba mi sveglio, mi giro a destra e sinistra, vedo che sono in mezzo a Carlo e Lucio. Non ho sognato, ho veramente goduto fra le braccia dei miei uomini. Mentalmente sono sconvolta, ‘ è una follia, che diavolo mi è preso?, non mi bastava Carlo?, sono ero abbastanza appagata da tutto quello che facciamo insieme?’. Distendo le gambe, sento ancora la semenza che mi è colata lungo le cosce, si è seccata, devo farmi una doccia. Scivolo fuori dal letto cercando di non svegliarli, ma Carlo mi afferra per il corpo, ‘ dove scappi, vieni qua,’ sento le sue labbra sul collo mi fa morire essere baciata lì, mi giro trovo il suo membro ancora turgido, lo guardo per un attimo, ‘ ma hai ancora voglia?,’ gli chiedo ‘ di te sempre,’ è la risposta di lui che spinge il bacino verso l’alto. Ora ho davanti alla mia bocca il suo glande rosso, quasi eccitato, lo infilo in gola, lo succhio, lo eccito, lui gemme di piacere’. Muhmmhumhmm ‘.. lo sento crescere dento la mia bocca, poi di scatto mi alzo, e vado in bagno. M’insegue, viene dentro con me, seguito da Lucio che si è svegliato per il trambusto. Mi rifugio dentro la doccia, ma loro ci s’insinuano con me. L’acqua scorre sui nostri corpi, mi toccano, mi eccitano, è pazzesco, ho goduto tanto e solo poche ore dopo mi sento di nuovo pronta a lasciarmi prendere. ‘ ragazzi, basta, è stata una follia, ma ora cerchiamo di tornare con i piedi per terra. ‘ gli dico con un tono poco convinto, Carlo da un’occhiata al figlio che annuisce,’ per quale motivo dovremmo smettere, è piaciuto sia a noi che a te , quindi non vedo il motivi di fermarci ora.’ Mentre parla continua tenere due dita ben piantate dentro di me, sento il piacere tornare a scorrere nel mio corpo. ‘ ho aspettato tutto questo tempo, sapessi quante seghe che ti ho dedicato, ora voglio godermi il tuo corpo tanto desiderato, ‘ aggiunge Lucio. Sento i loro membri duri che premono contro il mio corpo, insieme mi baciano sul collo dietro la nuca, vado in estasi. Mi sento eccitata di nuovo, mi abbasso, trovo davanti al viso due splendide mazze perfettamente in tiro, li afferro, li sego, li porto alla bocca cercando di infilarli dentro, ma è impossibile, sono troppo grossi. Mi sento sollevare la gamba sinistra in alto, poi, mi penetrano, insieme sia davanti che dietro. Avverto un po di bruciore, ho ancora i postumi della notte, ma l’ignoro, sento due cilindri di carne trafiggermi, e portarmi subito al piacere. Lucio che sta dietro afferra con forza i seni, li tira, e stringe, mi strappa il primo gemito d’intenso piacere. Stupita per la rapidità con cui godo urlo,’.. ssiiiiii ‘.aaahhh ‘.siiiiiiii ‘ piùù’ forteee’. Carlo si ferma, pianta tutto se stesso dentro di me, lascia il figlio a sbattermi da dietro, mi regge, sento la gamba su cui sto su che mi cede, mentre Lucio m’infila dietro il suo tremendo membro con forza. ‘ non schizzarmi dentro, ho sete, ti voglio in bocca,’ chiedo a lui che incomincia a pomparmi con una velocità pazzesca, ‘ se è questo che vuoi ti accontento subito,’ mi sbatte ancora un poco poi si sfila di colpo, mi costringe ad abbassarmi, due getti di cremosa semenza m’inondano la bocca’. Sssiiii ‘ beviiiiii ‘ succhio avidamente la crema che sgorga da quel giovane corpo, poi mi rimetto in piedi, mi dedico a Carlo, ma lui mi ferma, ‘ no, lascialo così, voglio restare in tiro il più possibile, entro oggi troverò il momento per schizzarti dentro.’ Mi abbracciano, mi baciano, sento il loro amore avvolgermi. Mi stacco da loro, afferro i loro membri, uno per mano, poi li guardo negli occhi,’ va bene, se facciamo questa follia sia ben chiara una cosa, questi sono miei, se li devo far assaggiare a qualche altra troia, io voglio il diritto di decidere se mi va o no, e sia ben chiaro giovanotto, rivolta a Lucio, che ti poi divertire a farcire di semenza ogni buco del mio corpo, ma devi anche trovarti una brava ragazza per darmi dei nipotini. ‘ Lucio ride divertito, guarda il padre, si scambiano, un cenno d’intesa, ‘ nessun problema, ho gia trovato la persona giusta, ma tu devi lasciarci la totale disponibilità del tuo corpo.’ Usciamo dalla doccia, nudi andiamo in cucina per la colazione, è subito evidente che dobbiamo rifornire il frigo. ‘ andiamo insieme,’ propone Carlo, si vestono e quando lo faccio io mi bloccano, ‘ metti questo e niente intimo,’ dice Lucio, passandomi un pareo. Per un momento, resto, sbigottita, è abbastanza trasparente, lo avvolgo intorno al mio corpo partendo da dietro, l’incrocio davanti, all’altezza dei seni, lo annodo dietro il collo. Quando mi guardo nello specchio, mi rendo conto che da vicino non copre nulla, è corto, arriva, appena a coprire metà coscia, se cammino facendo il passo troppo lungo si scopre quasi tutta, seduta, poi si apre e mostra quasi la mia striscia di peli. Il primo posto dove mi portano è il mercato del pesce, un grosso capannone dietro il porto. Quando esco dall’auto, ho un attimo di esitazione, poi decisa li prendo sottobraccio e giro con loro fra le bancarelle. Sento gli sguardi addosso di molti maschi, loro mi lasciano volutamente sola, spesso sento persone che fingono di sbattere contro di me e due volte ho sentito dietro chiaramente dei bozzi veramente grossi entrare in contatto con il mio sedere. Acquistiamo del pesce, e quando siamo in fondo alla struttura, Carlo improvvisamente mi trascina dietro due pile di casse vuote, Lucio resta di guardia, lì a poca distanza da tanta gente che gira, parla, osserva, mi appoggia alle casse, mi gira e sollevato il dietro del pareo, m’infila di colpo il suo durissimo palo dentro, è eccitatissimo. Lo spinge con forza fino in fondo, mi strappa un lamento di piacere/dolore’.haaaiii mmmmhhhmmmmuumhm. Mordo un labbro per non urlare. La mia vulva che per effetto del gioco esibizionistico da noi realizzato sino a quel momento è umida, mi pompa velocemente, sento il piacere arrivare improvviso, cerco di non urlare per non attirare l’attenzione, ” mhumhuuhmhuu’. Mordo le labbra ma un gemito mi esce. Lui eccitato dalla situazione assolutamente insolita è all’apice, ‘ se vuoi bere anche il mio, abbassati.’ Esce velocemente, mi abbasso giusto il tempo di aprire la bocca che subito lui ci infila la punta, mi scarica dento un getto di dolcissima semenza’.. beviiiii’ mi dice a voce bassa. Bevo, ingoio e succhio tutto rapidamente, il rischio di essere scoperti è altissimo, ma questo non ci spaventa, al contrario ci eccita da morire. Velocemente ci ricomponiamo, giusto in tempo per non essere visti da uno che si avvicina per posare altre casse vuote, riprendo i miei maschi sotto braccio e ci allontaniamo contenti, ‘ la prossima volta tocca me,’ protesta scherzosamente Lucio. Al super mercato, poi, continuo a provocarli con pose volutamente oscene, mi piego, inchino, o allungo fino a mostrare il mio corpo ai loro sguardi e a tutti quelli che notano, lo stano comportamento. Per tutto il resto del giorno è un continuo eccitarci a vicenda, ma l’apice lo raggiungiamo, la sera. Mi fanno vestire con un copricostume nero dal tessuto costituito da una rete, ha due fasce che dovrebbero coprire i seni e l’inguine, ma è una taglia unica, mi sta leggermente piccolo, di fatto, copre poco o nulla. In auto mi siedo davanti con Lucio che guida, mentre Carlo da dietro continua a toccarmi, mi bagno di continuo. Andiamo a cena in un ristorante lungo la costa, ci sediamo a un tavolo leggermente separato dal resto del locale da appena due fioriere. Durante tutta la cena ho tenuto in mano i loro membri, segandoli. Fra una portata e l’altra, continuano a eccitarmi ancora di più, coperti dalla tovaglia. Quasi alla fine della cena poi, mi sono chinata, e l’ho perso in bocca a entrambi alternativamente. Al ritorno ero così eccitata che sono salita dietro in auto per farmi penetrare da mio figlio, ‘.. daiiiii .. ti voglio’ daiiii mettilo dentroooo ‘.siiii ‘ fammi godere” vienimi dentrooooo”’. ‘no, scopala ma non farla venire, e non sborrare nemmeno tu, tienila sul filo del piacere,’ ha ordinato Carlo. Mi ha sollevato una gamba in alto, sulla spalliera, mi ha scopato, limato, sentivo il palo di mio figlio spingersi dentro con un movimento lento, cadenzato atto a farmi provare piacere ma non raggiungere l’orgasmo, estenuante!!! ” daiiiiii ‘ ti prego’daaiiiii ‘.lui inesorabile, cercavo di muovermi, mi teneva per i fianchi stretta al suo corpo. Appena dentro casa, si sono denudati in un attimo. Carlo mi ha sollevato e Lucio da dietro ha afferrato i miei glutei, un momento dopo, ho sentito i loro pali durissimi, aprirsi la strada dentro di me. Mi sorreggevano, e facendomi scendere mi penetravano contemporaneamente. Ho finalmente, cominciato a godere, quell’orgasmo tanto desiderato, è esploso in me ‘. Siiiiiiiiiiii ‘.. siiiii ‘. VEENNGOOOOOoooooooo’.. vengoooooo!!!!!!… siiiiiiii’. Sconvolta, mi sono lasciata andare, fortunatamente loro mi sorreggevano e mi tenevano infilati dentro i loro pali sempre più in profondità. A un tratto li ho sentiti intensificare il movimento, sempre più veloce, anche loro erano all’apice, ‘.. io’io ci’io.. ci ‘ sono ..e tu? ” eccomi’ quando vuoi’ ci sono’siiiii ” mi hanno depositato velocemente a terra, mi sono ritrovata davanti al viso le loro cappelle rosse e umide dei miei umori. Persi, uno per mano, aperta la bocca, ho ricevuto dentro quattro schizzi di crema meravigliosa. Sfiniti, ci siamo trascinati dentro la camera, siamo caduti sul letto, ci siamo addormentati subito. Questa iperattività sessuale, e il relativo stato continuo giornaliero di eccitazione ci sta distruggendo. Il giorno dopo, alle dieci circa, ci ha svegliato la suoneria del cellulare di Lucio, ‘pronto, si?, davvero?, sei grande!!, lo sapevo che, certo, allora vieni giù?, come no?, quando?, domani, sicura domani, promettilo, si, dai ho tante cose da raccontarti, si, sono felici che vieni, ciao amore, a domani.’ Noi lo guardiamo, lui ci spiega: ‘ era Cinzia, ha dato l’ultimo esame, ha preso trenta, ho invitato, lei e suo padre a raggiungerci qui domani, non vi dispiace vero?’ Carlo sorride e mi guarda, io, ‘ per niente, finalmente vedrò chi è la donna che fa impazzire mio figlio, mi devi ancora una spiegazione, chiaro?.’ Sorride, mi promette di darmela intro il giorno, poi ci vestiamo, cioè io continuo a indossare solo il pareo, e usciamo. Siamo andati al mercatino che si tiene al porto, ho camminato in mezzo alla gente senza nessun problema, Lucio eccitato dalla mia sicurezza mi ha appoggiato dietro il furgone di un venditore, ha preteso un bel pompino veloce. L’ho succhiato e segato sperando di non essere vista, ha schizzato, soffocando un grido ‘ siiiiii ‘beviiiii ‘ inondandomi la bocca di semenza calda. Quando mi sono tirata su, ho visto l’ambulante ridere, aveva visto tutto, allora ho scelto un bellissimo pareo, l’ho preso, lui ha sorriso, ‘niente soldi te lo regalo,’ mi ha detto tirandomi un bacio con la mano. Il pomeriggio abbiamo preso l’auto e scendendo lungo la costa, abbiamo trovato una spiaggetta solitaria, dieci metri di sabbia tutta per noi. Nudi, distesi, al sole, mentre Carlo mi teneva appoggiata al suo petto e mi accarezzava delicatamente i seni, il collo, e giù fino ad arrivare all’incavo delle cosce, Lucio mi ha spiegato la storia di Cinzia. ‘Circa due mesi fa, mentre andavo a prendere del materiale, ho attraversato la zona universitaria, ho visto Cinzia che saliva in auto con suo padre. L’abbraccio e il bacio che si erano dati è sembrato un pò troppo intimo, da tempo, mi ero reso conto che fra loro vi era troppa complicità. Quella sera a casa sua, finsi di uscire con una scusa, rientrato in silenzio, li ho visti abbracciati a baciarsi, lui la stringeva e teneva una mano infilata sotto la mini. Qualche giorno dopo ne ho parlato con lui, che mi ha consigliato di parlare con Cinzia, ma prima dovevo decidere se ero disposto a dividerla con suo padre. Ho chiesto a Carlo se lui avrebbe diviso te con un altro uomo. La sua risposta mi ha lasciato ancora più confuso.’ Mi giro, guardo Carlo in maniera molto interrogativa, lui ride, ‘ se devessi dividere tua madre con te non ci sarebbero problemi, tu le vuoi bene quanto me, altrimenti deve restare un gioco privo di sentimento ma solo sesso.’ ‘In quel momento gli ho detto che ti avrei condiviso volentieri con lui, ma era troppo preso dal suo problema non l’ha compreso, i tempi non erano maturi’. ‘Dopo qualche giorno, continua Lucio, riflettendo sulle parole di papà, mi resi conto di quello che lui mi aveva voluto dire. Se lui era disposto a dividere te con me, io potevo fare la stessa cosa con lei e suo padre. L’ho chiamata e ci siamo visti, e quando le ho detto che sapevo di lei e lui, e che ero disposto a condividerla con lui mi aspettavo che mi buttasse le braccia al collo, invece è arrossita, mi ha guardato con un’espressione feroce, incazzatissima, ha girato i tacchi e se né andata. Sono tornato, era quella sera che lui si è segato con me e che a preso piede il nostro progetto, il resto lo sai. Quello che tu non sai, è che sabato scorso, dopo che vi ho accompagnato al treno per venire qua, lei che da alcuni giorni aveva ricominciato a sentirmi, mi ha invitato a cena la sera casa sua con suo padre. Quando mi sono presentato a casa, misi è fermato il cuore. Mi ha aperto vestita con una mini che non copriva nulla, sopra un foulard annodato fra la schiena e il collo, trasparentissimo, si vedevano chiaramente i suoi splendidi seni. La cena è stata molto divertente, Mario, suo padre, ginecologo di professione, è una persona colta e simpatica, poi finito di mangiare ci ha lasciato soli con la scusa che doveva fare una lunga telefonata. Lei mi ha abbracciato, ‘ sei sempre dello stesso parere, mi condivideresti con lui?’, mi ha chiesto, io ho detto che non avevo cambiato idea, lei ha ripetuto la domanda, io ho confermato di nuovo le mie intensioni, ‘ ti amo, se per averti devo condividerti con lui non è un problema, ma solo se tu mi ami.’ A quelle parole lei si è inginocchiata davanti a me, mi ha aperto i pantaloni, preso il mio cazzo in mano, ha cominciato a leccarlo, succhiarlo, infilarselo in gola. Ho incominciato a godere, era fantastica, mi sono eccitato da morire, era durissimo, la volevo, inoltre mi ero guardato e riguardato le tue foto, quindi avevo veramente voglia di scopare. In un attimo mi ha fatto spogliare e sedere sul divano, poi si è denudata, mi è salita sopra, e guardandomi negli occhi, ‘ne sei sicuro?, lo vuoi?, poi non sarà più possibile tornare indietro, io ti amo.’ L’ho baciata, lei si è lasciata andare impalandosi in me ”.. siiiiiiiiiiii ” sssssiiiiii ‘.. fino in fondoooo!!!!! ‘. Ha cominciato a gemere. Impalata sul mio cazzo ha aperto la bocca, inarcato il corpo, e cominciato a venire ‘.. ssii ‘ amoreee ‘ vengoooo’.. ssssiii ‘. Oddiooo.. come mi sei mancato” ti amooooooo’. Avevo i suoi seni a poca distanza dalla mia bocca, lei ha cominciato un tremendo su e giù, le ho stretto un capezzolo fra i denti con un po di rabbia per avermi tenuto tutto questo temo a digiuno del suo corpo, lei ha continuato a godere’ siiiiii ‘ èèèè ‘ belliiisssiiii’.ooo’. siiiii ‘ vengoooo’ all’ennesimo orgasmo si è piegata e ha incollato le sue labbra alle mie, la sua lingua è entrata prepotentemente nella mia bocca alla ricerca della mia con la quale ha intrecciato un vero duello fatto di leccate succhiate. Al distacco mi sono reso conto che vi era anche un’altra presenza con noi, mi sono girato, suo padre nudo, appoggiato alla spalliera del divano, ci osservava masturbandosi e sono rimasto sbalordito dalle dimensioni del suo cazzo, non tanto per la lunghezza quanto per la circonferenza, pari a una lattina di birra, e in cima il glande grande come una pallina da golf. Un silenzio carico di assoluta tensione regnava nella stanza, io ho guardato lei negli occhi, era in attesa di una mia parola, le ho sorriso, ‘ che aspetti a prenderglielo in bocca’, le ho detto. Lei ha sorriso, era quello che voleva sentire, si è girata, l’ha infilato in bocca, poi ci siamo trasferiti in camera, e abbiamo, incominciato a prenderla insieme, dietro io, davanti lui, e lei urlava di piacere, poi davanti io e dietro lui, e lei un ennesimo orgasmo. Il suo viso era sfatto dal piacere, poi lui ha cominciato a lubrificarle, con un gel, il fiorellino anale, mentre lei continuava infilarsi in mio palo in gola. Ha cominciato infilando prima un dito, poi due, sempre aggiungendo altro gel, lei gemeva, ” umhhumhumumumu ‘. Siiiii ‘. aprilo bene’.. daiiii ‘. che lo voglio dentro”. ‘ dai, Lucio, aprile il culo, sai è vergine, il mio è troppo grosso, le farei troppo male, ma tu ha la giusta dimensione.’ A quelle parole lei mi ha sorriso ‘ dai, amore, ti voglio dietro, sfondami, fammi impazzire ‘ mi sono posizionato dietro di lei, ho incominciato a entrare dentro il suo culetto ‘siiii ‘. aaahhhiii ‘piano’..siiiii ‘spingiiii ‘daiiiii ‘sfondamiiiiii ‘. L’ho afferrata per i fianchi, ho cominciato a spingere, sentivo lo sfintere resistere, poi di colpo ha ceduto, sono entrato per più di metà in lei ‘.aaahhahh’.mi spacchiiiii ‘siiiii ‘non ti fermare’. dammelo ‘ tuttooooo!!!! .. l’ennesima spinta e sono entrato tutto in lei. Il suo corpo si è inarcato’ aaaaahhhhhh’. termendo!!!!… mi sfondi le reni.. sono rimasto fermo per darle il tempo di abituarsi. Mario era lateralmente a lei, ha incominciato a toccarle il bottoncino, ‘ resisti, amore, è come l’altra volta, un po di dolore poi ti piacerà.’ Le massaggiava la vulva per procurarle piacere’ siiiii’ daiii mi piace’.. daiii amore pompami’. Daiiii’.. ho incominciato a muovermi dentro di lei, gemeva, ‘.. muhumm’ dai’. Siiiiii ‘ più forte..daiii’più in fretta’daiii che comincio a sentire il piacere’.. papà mi fai”morire se mi tocchi cosììììì’..siiiiiii ‘daiiiiii’ amore fammi godere’.. sborrami dentroooo’l’ho afferrata di nuovo per i fianchi , ho cominciato a pomparla velocemente, era quello che voleva. Scuoteva il capo a destra e sinistra, ma ha incominciato a godere veramente ‘..siiiiiii ‘daiiii’sfondami il culoooooo’dai amore vieni ‘..io’.io’ VENGooooo’.. vengooooo’. A quel grido non ho resistito, ho preso a pompare l’ano con colpi tremendi, la slabbravo pompandola come un ossesso, ‘.daiiiii’. vengooooo ‘ ha gridato di nuovo, io le ho fatto subito eco ‘siiiii ‘t’inondo il culooooo ‘siii’. Sborrrroooo!!! ‘ ho urlato piantandomi dentro di lei” Siiiiii ‘.. ti sentooooo ‘.è tremendamente bello sentire i tuoi schizzi dentoooo”.. sono rimasto un momento fermo dentro di lei. ‘Mario, dai ora tocca te, dai.’ Lui è rimasto un momento indeciso, ha farfugliato una scusa, ‘ Cinzia no, sono troppo grosso, ti faccio male, non insistere.’ lei si è girata, l’ha guardato con occhi di fuoco, ‘che cazzo dici, ora ti voglio dietro, ricordati il patto, quello che ha lui spetta anche a te, quello che hai tu lo deve avere anche lui, quindi ora prendimi dietro’. A quelle parole lui si è portato dietro vicino a me che ancora ero dentro di lei, lubrificato con altro gel il suo glande, a atteso che io uscivo, poi si è messo al mio posto. Appoggiata, la punta ha cominciato a spingere. Vedevo il fiorellino gia dilatato da me, aprirsi a fatica’. Daaiiii’ non ti fermare’. daiiiiiiii ‘. L’afferrata per i fianchi, ha spinto dentro il suo tronco di carne, lo sfintere ha ceduto di colpo, lui è entrato tutto sbattendo il corpo alle sue natiche ”..aaaaaaaaaaahhhiiiiiii’ come sei grande!!!!….dai mi spacchi, ma muoviti’. Non ti fermare’. Lucio amore vieni davanti che ti sego, voglio che ti resti duro. Lui le pompava l’ano con colpi precisi, cadenzati senza spingere dento il membro con forza, lei mi segava, ha cominciato a godere di nuovo’. Siiiiiiiiii ‘ sei enorme’. Vengooooo’.. poi valutando che ero di nuovo in tiro, ‘adesso completiamo l’opera, dai amore prendimi davanti.’ Sono rimasto fermo, ho guardato Mario, ma lei ha insistito, ‘dai che aspetti prendimi davanti, vi voglio dentro insieme, ora!!!.’non sapevo che fare, lui era dentro di lei, io ritenevo impossibile prenderla davanti, ‘amore non è possibile, io non ho posto per entrarti davanti, dai si ragionevole.’ Si è girata, il suo viso era sudato, sfatto dal piacere/dolore provato, mi ha guardato con uno sguardo che non ammetteva repliche, ‘ ho mi prendi davanti ora o te ne vai per sempre, decidi adesso!!!’ Mario la presa e fatta distendere, girata sul fianco destro le ho alzato la gamba, in qualche modo sono riuscito ad entrare, non senza fatica in lei, ha cominciato a godere subito appena abbiamo iniziato a pomparla ‘.. siiiiiiiii ‘ mi state dividennn’..ahhhhhh’ treemendiiiiii ‘siiiiii ‘. VENGOOOoooo’siiiiiiiiii’ più forte’daiiii schizzatemi dentrooo’ vengoooo” la stavamo pompando con un ritmo incredibile, lei ha quasi avuto uno svenimento dal dolore/piacere che provava, poi ho sentito lui andare più veloce, quando si è piantato tutto dentro ho schizzato pure io” sborroooo’ ha gridato, pure iooooo’.. siiiii ‘. Vi sentooooo ‘siiii godoooo’siiii.. tremendi i vostri schizzi dentro di me. Sfiniti, sudati, lei era distrutta, mi ha abbracciato, baciato, stretto a se, aveva le lacrime agli occhi, ‘ ti amo’ tiamooo’ grazie amore, e grazie anche a te papà, ho fra le mie braccia le due persone più importanti della mia vita.’ Ho fatto per andarmene, ma lei non ha voluto, ‘ dove vai, a casa tua non c’è nessuno, io ti voglio qui.’ Tutta la settimana sono rimasto con loro. Vedendomi telefonare sempre, ha voluto sapere il motivo, Il mercoledì, avevo raccontato tutto a papà, lei ha scambiato con lui quattro chiacchiere. La conversazione era allegra, scherzosa, al momento dei saluti lui le ha detto che era impaziente di fare la sua conoscenza, lei ha risposto che non vedeva l’ora di conoscerlo più a fondo. La sera dopo, con il consenso di Carlo, ho mostrato, assieme a suo padre le foto contenute nel dischetto, abbiamo passato la serata scopare mentre sullo schermo scorrevano le immagini di te nuda, ma in particolare a Mario è piaciuta quella che stai sul divano a cosce oscenamente aperte, e ti apri con le mani la fighetta, ha tenuto ferma quella foto fin quando non abbiamo raggiunto l’orgasmo tutti assieme. Il venerdì, Mario, ha parlato con papà, è stata un’idea sua di invitarlo ad assentarsi per dare a me più, possibilità di successo con te. A sentirli parlare sembravano vecchi amici, ha pure fatto dei complimenti per la splendida donna che sei, ha detto che era impaziente di conoscerti, e papà l’ha invitato a venire a trovarci. Mi giro, guardo mio marito, ‘ avete proprio tramato bene alle mie spalle.’ Loro ridono, appoggio la testa al suo torace, mi sta masturbando, mentre io ho delicatamente segato i loro membri che sono diventati duri. Deve per forza essere una bella tipetta questa Cinzia, penso mentre mi chino per prendere in bocca il palo di mio figlio, dovrò essere attenta o non ce ne sarà più per me. Sorrido, a quest’ultimo pensiero, poi mi lascio andare al piacere che torna scorrere nel mio corpo.

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