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Racconti di DominazioneRacconti erotici sull'Incesto

follia di mezza estate (terza parte)

By 17 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mentre Lucio raccontava di com’era riuscito a sverginare il sederino di Cinzia, Claudio ha continuato a masturbarmi, io, li ho segati lentamente, poi mi sono infilata in bocca lo splendido palo di mio figlio. Lo succhio, lecco con devozione, mi gusto la sensazione che si prova nel sentire un membro indurirsi in bocca, stupenda! Mentalmente mi preparo, a riceverlo dentro, stò quasi per alzarmi quando sentiamo dietro di noi dei passi. Dal piccolo sentiero, che porta alla spiaggia, stanno scendendo tre persone, una ragazza bionda, un giovane esile e delicato, quasi timido, e dietro un uomo, alto, muscoloso, grande, circa cinquant’anni, capelli bianchi, cortissimi. Per un momento sono infastidita dai nuovi venuti, scendono passando davanti a noi, il giovane, avanti, mentre l’uomo, tiene la ragazza per mano, quando passa davanti a me, fa un cenno di saluto con il capo, poi si spostano tre metri circa più distanti. Mentre il giovane si occupa di piantare l’ombrellone nella sabbia e stendere i teli, lui e la ragazza si spogliano, per entrare in acqua. Non vedo il suo sesso, è girato di spalle, ma appena nel mare incomincia a masturbarla, lei geme di piacere. Poi gli si aggrappa al collo, lui la penetra. La donna gode, i suoi gemiti e urla arrivano a noi, il giovane rimasto sulla spiaggia si masturba girandoci le spalle. I miei maschi, si eccitano di più, ho ripreso a masturbarli, li sento indurirsi, insieme ci godiamo lo spettacolo. Mi piego verso il membro di Carlo, lo infilo in bocca sempre tenendo il capo in modo che sia visibile dal mare, l’uomo se ne accorge, mi guarda interessato, lecco e succhio seguendo anche i loro movimenti. Smette di scopare la ragazza, escono dal mare, ora posso vedere il suo cazzo, di buone proporzioni, direi uguale a quello dei miei maschi, anzi sicuramente Lucio è più grande in circonferenza. La distende girata di spalle sul telo, solleva il culetto afferrandola per i fianchi, e torna a penetrarla. Lei gode, geme di piacere, lui la pompa con forza e impeto, il ciap/ciap del suo corpo, che sbatte contro i candidi glutei della donna si mischiano con i suoi gemiti di piacere, lo incita’.. siiiiiiii’daiiiii’ piùùù forteeee’daiiiiii’.. . Ora si è tirata su, appoggia le braccia, i suoi seni ondeggiano avanti/indietro a ogni affondo. Si gira, mi guarda, ora io faccio un inchino di compiacimento, continuo a tenere i miei membri in mano, li sento diventati durissimi. Lui volge lo sguardo dall’altra parte, ‘ brutto segaiolo smidollato, guarda come sbatto la troia di tua moglie, guarda come gode a farsi sbattere da un vero maschio.’ Sentiamo quelle parole, Lucio e Carlo hanno un sussulto, mi guardano, li sento durissimi nelle mie mani. Mi guarda di nuovo, rido compiaciuta, lo nota ride anche lui, ‘segaiolo bastardo, sei proprio fortunato, striscia, fino a quella splendida signora. Lecca, i suoi piedi, supplicala umilmente di prestarti quelle due splendide mazze per sfondare tutti i buchi di questa vacca che hai per moglie per poi riempirli di caldissima semenza, vai, cane striscia.’ A quelle parole, mi alzo in piedi, faccio cenno a loro di restare distesi, lui striscia vicino a me, ‘signora, mi presta i suoi maschi per mia moglie?,’ mi chiede tenendo la testa bassa. ‘Bastardo, segaiolo porco che non sei altro, come ti permetti, ti ho ordinato di chiederlo umilmente, se non stessi qui a sfondare questa cagna, ti punirei io stesso, cerca di essere umile, bastardo! ‘Lui china di nuovo il capo e supplica, ‘signora, le chiedo umilmente di far scopare dai suoi maschi quella cagna di mia moglie.’ Io sollevo un piede, lui lo lecca, di scatto lo porto sopra la sua testa, la spingo giù sulla sabbia, ‘insolente bastardo segaiolo, punirò io la tua mancanza di umiltà, quanto a permettere che i miei cazzi sfondino la tua cagna vedremo, intanto tu vai lì, vicino alla roccia, e restaci. Se la scopano poi, è uno spettacolo per noi, tu, non sei degno di guardare, e non segarti, altrimenti ti strappo quel foruncolo che credi sia un cazzo, vai a cuccia bastardo!’ l’uomo sente le mie parole e il suo viso s’illumina di gioia, sprizza felicità da tutti i pori. Ci avviciniamo, io mi piego sulle gambe, apro le cosce, davanti al viso della ragazza, afferro con rabbia e determinazione i suoi capelli, schiaccio il suo viso contro il mio clito, ‘ cagna, leccami, fammi sentire se sei degna di essere montata dai miei tori, loro sono abituati bene, fammi sentire come sai leccare.’ Le schiaccio il viso contro di me. Nonostante la scomoda posizione, incomincia a leccarmi molto bene. Sento subito, che continua tenere il labbro superiore schiacciato sul mio bottoncino, con la lingua scorre lungo il solco, sento il piacere arrivare deciso, potrei, godere subito, ma non voglio darle questa soddisfazione, lascio ancora che mi lecchi, poi la stacco di colpo, ‘sei appena bravina, puoi migliorare molto, ma vediamo come te la cavi con un vero cazzo in bocca.’ Mi sposto di lato, lui rimane piantato dentro in lei, mi osserva, colmo di ammirazione. Lucio si avvicina, le pianta dentro la bocca, il suo durissimo membro, lei incomincia a succhiarlo, ‘ leccalo bene, bagnalo che poi te lo faccio piantare nel culo.’ Lo lavora con vera maestria, in poco tempo è ricoperto di saliva, lui si sfila da dietro, si stende supino, il suo membro svetta in alto, lei ci s’impala sopra. Lui le prende i glutei, li tende di lato, per aprire il buchetto anale, poi la spinge verso l’alto, invita mio figlio a prenderla. Lucio si mette dietro di lei, ‘ dai spingilo dentro, questa vacca adora prenderlo in culo, e ama il dolore, quindi sfondala senza ritegno.’ Con l’altro piantato davanti, lui incontra una certa difficoltà nella penetrazione, poi con un affondo deciso entra tutto in lei che grida ‘..aaaaaahhhhiiiiimmmmhhumm” siiii’.spingiiiiii ‘..ddaaaiiiii”. Carlo s’inginocchia davanti al suo viso, appoggia il glande fra le sue labbra, che lo ingoia subito. ‘ dai scopala in bocca, prendi la testa fra le mani e spingilo tutto in gola, schizza dentro deve bere tutto, e tu cornuto, vieni a vedere come ti sfondiamo la troia che hai sposato.’ Rapidamente il giovane si avvicina, strige fra le mani un membro talmente corto che appena esce il glande dalle dita della mano. Sento una vena d’invidia nei confronti di quella ragazza che ora si sta godendo tre maschi veramente grossi. Osservo interessata, lei con un movimento del collo riesce a infilarsi in bocca i venti centimetri del cazzo di mio marito, seguo ogni movimento, incuriosita. La ragazza è veramente brava, una vera pompinara, ingoia, e succhia tutta l’asta, sia entri o esca. A quel servizio Carlo ha poco da resistere, aumenta il ritmo e le scarica in bocca tutta la semenza, spingendo dentro tutto il palo’ bevviiii’ sborroooo” lei ingoia, lecca e succhia tutto lo lascia veramente pulito, lui si distende alla mia destra e osserva i due che sbattono la femmina. Mi sfioro le labbra gonfie della mia vulva, il clito è gonfio, basterebbe poco per raggiungere l’orgasmo, ma mi voglio godere tutto lo spettacolo. Ora è la volta di Lucio, le sfonda il culo con colpi fortissimi, a ogni affondo il corpo della ragazza è spinto in alto, ‘ dai schizza anche tu dentro, poi daglielo in bocca, deve pulire tutto.’ Lucio affonda dentro di lei sempre più velocemente poi viene’. Siiiii ‘eccomiii ‘. Scarica la semenza dentro, esce, si presenta davanti alla sua bocca per la pulizia che avviene subito senza che una sola goccia vada perduta. ‘ Adesso completiamo l’opera.’ Detto questo l’uomo, mette la ragazza di lato, e incomincia pomparla con colpi devastanti, ‘ godi troia, godi, che ti schizzo dentro il ventre e la vagina, la mia semenza calda, t’ingravido!’. Noi tre ci guardiamo stupiti, ma la cosa che ci sorprende di più è lo sguardo estasiato del ragazzo che ora si sega furiosamente, l’uomo, la sfonda sempre più velocemente, lei guarda con occhi felici verso il giovane che allunga una mano e afferra quella della ragazza ‘.. siiiiiii ‘. Sborrrroooooo!!!!!.. urla lui’. Siiiiiiii ‘daiiii ‘siiiii ‘resta dentroooooo ‘spingilo in fondo’vengooooo’.. e nel medesimo istante il giovane schizza appena tre goccioline di liquido dalla punta del suo misero cazzetto. Soddisfatti, torniamo al nostro ombrellone per raccogliere le nostre cose e tornare a casa nostra. L’uomo si avvicina, si presenta, ‘mi chiamo Gaston, sono un imprenditore di elettronica italofrancese, lei è Carole mia figlia, e lui è Andrè suo marito, si amano tantissimo, ma lui non ha spermatozoi per fecondarla, quindi hanno deciso che io’. Ma sono anche due pazzi, amano tantissimo, lui essere sottomesso, lei con tendenze sadomasochiste essere umiliata. Voi siete stati bravissimi, tu sei stata fantastica, ti sei inserita nel gioco perfettamente, hai dominato lui in maniera stupenda, è molto che pratichi questo gioco? ‘ lo guardo, rido, ‘veramente era la prima volta.’ Lui rimane stupito, ‘fantastico, hai interpretato il ruolo di femmina dominante magistralmente, sei è una pietra preziosa, ancora grezza, che ha solo bisogno di essere trasformata in diamante. Ho uno yacht ancorato nel porto, mi piacerebbe rivedervi, questo è il mio cellulare satellitare, resterò in zona fino a domenica. ‘ Guardo i miei uomini, ‘ domani arriverà una coppia di persone cui teniamo molto, quindi come vedi, saremo già in cinque, troppi, non trovi.’ Lui mi osserva, ammirato, ‘ nessun problema, sei una persona fantastica, e sicuramente chi ti circonda può, essere solo come te, quindi, tre, cinque o quanti siano non sono un problema.’ Raccogliamo le nostre cose e torniamo verso casa. Passando per il paese, vediamo che dall’altro lato, dove la spiaggia è più grande, la sera c’è una festa, un falò sulla spiaggia, musica e pesce fritto. Per partecipare basta fare un’offerta volontaria, decidiamo che la cosa ci interessa, torniamo a casa, fatta una doccia veloce, indossato il mio vestito a rete, che non copre nulla, ma me ne frego, andiamo alla festa a piedi passando per la spiaggia. Quando arriviamo, la festa è già iniziata, mangiamo del pesce, poi ci spostiamo dov’è la musica. Tamburi e chitarre suonano ritmi sudamericani, riesco a coinvolgere Carlo. Al ritmo della samba ci scateniamo a ballare. Sento chiaramente che si sta eccitando, aderisce al mio fondo schiena, mi eccito, sono ancora piena di voglia dal pomeriggio, voglio godere. L’arrivo di un numerosissimo gruppo ci costringe a spostarci più verso la penombra, ci ritroviamo vicino alle barche della scuola di vela. La musica arriva, ma la notte che è rischiarata dal falò diventa più buia. Balliamo, guardo dov’è Lucio, lo vedo, che mi segue con lo sguardo, è appoggiato a una barca nelle vicinanze. Carlo incomincia a farsi più audace nonostante la presenza di molta gente, ora le sue mani accarezzano il mio corpo, sto andando su di giri, ho voglia, sento chiaramente un bel palo premere contro il mio sedere, mi bagno. Decido di fare sesso con lui, lo prendo, per mano, passo davanti a Lucio, lui mi sorride, ha capito tutto, torniamo verso la nostra casa. Giunti in prossimità, Lucio riceve una telefonata da Cinzia, mi manda un bacio, e rientra in casa, restiamo solo noi, ci denudiamo, immersi nel mare incominciamo dolcemente a eccitarci. Baci, carezze, hanno il potere di scatenare tutta la mia voglia, afferro il suo palo, lo porto alla bocca, lo succhio, mi masturba con due dita, ma è scomodo, mi giro, lo trascino a riva. Adagiati sul bagnasciuga lui, si distende su di me, mi penetra, lo sento fino in fondo, mi trasmette una scarica elettrica tremenda, esplodo, il piacere che ho represso dal pomeriggio, mi sconvolge, urlo, ”. Siiiiiiiiii ”. Amore ‘.siiii ‘VENGOOOOOooooooo’siiiiii ‘. Ti amoooooo”.. lui mi scopa lentamente, conosco questo suo modo di fare, è tremendo, mi lima con una calma devastante, senza fretta, mi procura un orgasmo dietro l’altro senza fine. Solo quando ho perso il conto di quante volte ho goduto lui, incolla la sua bocca alla mia e schizza con un gemito ‘.. muhummm’.. sborroooo’ti amo. Lo sento mio, ho goduto tantissimo in questi giorni, nulla può sostituire il suo modo di farmi provare il piacere, con tutti godo nel farmi scopare, ma con lui è l’amore, con il cuore, con la mente che comanda il mio, corpo, solo con lui sono sua, e nonostante tutto il sesso, le situazioni eccitanti, ho sempre bisogno di un momento nostro, dove io mi sento veramente amata. Rientrati in casa Lucio è già a letto, Carlo fa una rapidissima doccia, poi tocca a me. Mentre scorre l’acqua, ripenso alle parole di Gaston, ‘sei una femmina dominante’, io? quando mai. In questi tre giorni ho lasciato il mio corpo alle voglie dei miei maschi, ho soddisfatto passivamente ogni loro desiderio, allora che cosa è cambiato questo pomeriggio?, perche ho punito quel ragazzo con tanta cattiveria?, perche ho umiliato la femmina?, già la femmina, ecco cos’ha scatenato il mio istinto crudele, la presenza di un’altra femmina, alla quale IO, ho ribadito che i maschi erano miei, IO, le ho permesso di godere i miei uomini. Certamente è la presenza di un’altra femmina. Esco dalla doccia, ancora bagnata vado a letto, m’infilo fra i miei uomini che dormono già, appoggio il capo sul cuscino, penso, ‘.. un’altra femmina ‘. domani, ‘. Cinzia, ‘ una femmina ‘ mi lascio prendere dal sonno.

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