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Harry Potter: i capitoli dimenticati

By 15 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Il signore oscuro era stato sconfitto

L’Inghilterra era in festa

L’eroe della battaglia di Hogwarts era però introvabile.

Harry si era rifugiato a Villa Conchiglia, lontano dai flash, insieme a Ginny.

Bill e Fleur li avevano ospitati volentieri per tutto il tempo che sarebbe servito a far abbassare il polverone.

Finalmente liberi di stare insieme senza problemi si chiudevano presto nella loro camera per festeggiare a modo loro la fine del grande pericolo.

Per quasi un mese la routine delle romantiche giornate e delle notti di sesso era rimasta invariata.

Bill e Fleur ogni mattina si scambiavano un sorriso complice quando vedevano aprirsi la porta della camera degli ospiti.

A un certo punto venne a fargli visita Gabrielle, la sorella minore di Fleur.

Ufficialmente, visto che la scuola era chiusa per l’estate, andava a Villa Conchiglia per migliorare il suo inglese e per trovare la sorella. In realtà ci andò molto più volentieri quell’anno perché in quella casa soggiornava il suo eroe. Harry era il suo principe azzurro da quando anni prima l’aveva salvata del lago, e che avesse salvato anche l’intera Inghilterra niente toglieva al suo fascino.

Fleur si era senz’altro accorta di come sua sorella guardava Harry, e di come tutti sembrassero più allegri ed eccitati quando loro due erano nella stessa stanza, ma non disse niente.

Una notte di luna piena Harry e Ginny avevano fatto l’amore e si erano addormentati, quando la porta della loro camera si aprì silenziosamente.

Gabrielle entrò tenendo in mano una piccola lampada. Il suo unico vestito era un impalpabile baby doll color bianco iridescente, che non provava neanche a nascondere le sue curve, ma anzi le sottolineava.

Si avvicinò al lato del letto di Harry, mise la lampada sul comodino e si inginocchiò accarezzando la guancia del suo eroe.

Si era decisa, fidanzata o no non sarebbe uscita da quella camera senza prima di avergli almeno dato un bacio.

Si chinò sulla sua bocca sentendo la sua aura di veela che si espandeva e fortificava.

Ginny si mosse nel sonno accarezzandosi attraverso la camicia da notte di cotone.

Delicatamente Gabrielle posò un bacio sulle labbra di Harry e visto che non si svegliava, gliene diede un altro, stavolta usando la lingua.

Harry ricambiò semiaddormentato, forse pensando che fosse Ginny.

Gabrielle fece per rialzarsi e andarsene quando notò un rigonfiamento nel lenzuolo.

Delicatamente, tentando i non svegliare nessuno, scostò il lenzuolo e davanti alla sua faccia svettò il cazzo del suo eroe. L’eccitazione della ragazza andò al massimo, influenzando anche quella degli altri quattro residenti della villa.

Già che c’era poteva anche toccarlo, no?

Lo prese in mano

E magari fare qualcos’altro?

Poggiò le labbra sulla punta e piano piano lo mise tutto in bocca.

Visto che lui non si svegliava, si fece più ardita e iniziò a muovere la testa su e giù.

– dai Ginny, sei insaziabile. Ancora ne vuoi? – mormorò Harry, mezzo addormentato

Gabrielle non avrebbe potuto fermarsi neanche se lo avesse voluto.

Harry si svegliò un po’ di più e realizzò che aveva un braccio attorno alle spalle di Ginny e che le amorevoli labbra appartenevano a qualcun’altra. Riconobbe i capelli biondo chiarissimo

– Fleur? No aspetta Gabrielle? – sussurrò

Lei si alzò e si sdraiò sul suo petto

– ti è piascuto, oui? – gli rispose

Il baby doll non faceva testo in quanto spessore ed Harry sentiva perfettamente la pelle di lei sulla sua

– si certo, ma … – disse Harry perdendo poi il filo quando Gabrielle si accoccolò meglio su di lui appoggiando la sua figa sul cazzo durissimo che aveva tra le gambe – … ma Ginny? –

– ho sontito come l’hai fatta urlare quando fascevate l’amour – gli rispose lei – non ponso che si svoglierà presto –

Gabrielle si allungò e baciò nuovamente Harry

– mi farai godere come hai fatto con lei, oui? –

Lui senza parlare sfilò il braccio da sotto Ginny e mise entrambe le mani sul sedere di Gabrielle

– oui, più in fondo – gli disse lei in un orecchio aprendo le gambe

Le dita di Harry scesero ad accarezzarle il buchino e poi più giù verso l’altra fessura

Gabrielle stava godendo solo ad essere sfiorata e si mosse con impazienza guidando le sue mani verso le zone più sensibili

Un dito di Harry si infilò nel suo sfintere anale e altre due presero a tormentarle il clitoride

Gabrielle si raddrizzò

– era tutta l’estote che aspettavo, Arrì –

Harry le puntò il cazzo contro la figa e lei si lasciò cadere

– oh, oui – sospirò lei sorreggendosi con una mano al petto di lui e godendosi la penetrazione

Ginny si era addormentata dopo essere stata scopata con forza e passione ma il suo sonno era comunque relativamente leggero. I gemiti sommessi di Gabrielle e il movimento della sua gamba contro la propria la svegliarono. Quando si rese conto della situazione si stupì a trovarsi estremamente eccitata invece che arrabbiata. Rimase un attimo ad accarezzarsi la figa osservando l’espressione di assoluto godimento sul viso di Gabrielle e come l’impalpabile baby doll le scorresse sui seni ad ogni respiro. Si mosse verso Harry e gli diede un bacio, si alzò e si posizionò alle spalle di Gabrielle e la abbracciò. Gabrielle guidò una mano di Ginny fino alla lieve peluria bionda in cui il cazzo di Harry entrava e usciva, mentre l’altra le stringeva un seno

– oh, mi fate impassire – ansimò – ah, oui Arrì –

Dall’altra parte della parete intanto Fleur si stava preparando a godersi Bill nel periodo migliore del mese, ovvero quando la luna piena innescava una piccola trasformazione aumentando la sua potenza muscolare e la sua resistenza.

Fleur stava con la testa appoggiata sul petto del marito a stuzzicargli il cazzo con una mano quando udì i lamenti di Gabrielle

– amour, hai sontito? – chiese

Bill non si scompose – non sarà niente, sarà mia sorella che scopa –

– non, non, sono sicura era Gabrielle – si voltò e lanciò un occhiata supplice al marito

Bill sospirò e si alzò. Fleur prese la bacchetta e insieme si diressero verso la stanza di Gabrielle

Ovviamente la trovarono vuota e quindi seguirono i gemiti fino alla camera di Harry e Ginny dove trovarono la piccola Gabrielle che veniva scopata con reciproco godimento

– Gabrielle, Mon Dieu – esclamò Fleur prima di subire gli effetti dell’aura della sorella

Ginny si staccò da Gabrielle e si sdraiò nuovamente sul letto

– perché non vi unite a noi?- disse tirandosi su la vestaglia

Bill scambiò un occhiata con Fleur e poi si avventò sulla sorella, leccandole la figa

La sua lingua era diventata larga e ruvida a causa della luna piena. Ginny si godette la sorpresa

Fleur intanto si accomodò tra le due coppie. Indossava una camicia da notte dello stesso impalpabile materiale della sorella.

– allor Gini? Ti piasce? Bill diventa uno stallon durane la luna piena – disse

– ah … ha una lingua fantastca … oh – rispose Ginny tenendosi alla testiera del letto

– e non hai visto le mejlior – ribatté Fleur – unguento –

Le tre ragazze si sentirono invadere la vagina e l’ano da un liquido caldo e oleoso

Bill girò Ginny sulla pancia e si mise sopra di lei. Le prese le mani e intrecciò le dita, un gesto fraterno che addolcì un altrimenti impietosa penetrazione

– aah ma quanto è grosso? – gemette Ginny quando il cazzo del fratello le spaccò il culo.

– sce la luna piena mon petit –

Fleur inviò un bacio al marito e iniziò a sgrillettarsi ascoltando i gemiti di Ginny e Gabrielle. Il tessuto della vestaglia le dava una sensazione fantastica quando strusciava contro il clitoride

Harry intanto aveva portato Gabrielle sull’orlo dell’orgasmo

– oui Arrì, ah – disse lei

Lui le sbatté un’altra volta il cazzo dentro la sua figa e Gabrielle raggiunse l’orgasmo accasciandosi su Harry

– ti sei divertita? – le chiese lui

– oui – rispose lei togliendosi una ciocca bionda dalla faccia

– allora vai giù che voglio vederti di nuovo con un cazzo in gola –

Gabrielle si inginocchiò ai piedi del letto e Harry si sedette sul bordo le labbra di lei si avvolsero attorno al cazzo

Gabrielle iniziò a succhiare guardando fisso il suo eroe ma di colpo Harry la afferrò per i capelli e la costrinse ad ingoiare fino in fondo tenendola ferma mentre un rossore sempre meno lieve appariva sulle guance della ragazza. Di colpo Gabrielle sentì lo sperma di Harry riversarsi nella sua gola. Lei mandò giù tutto

Esaurito l’orgasmo Harry tornò a stendersi e Fleur fece segno alla sorella di venire accanto a lei

Quando Gabrielle si fu sdraiata anche lei Fleur la baciò esplorando con la lingua ogni anfratto della sua bocca

– toutto lo hai bevuto? Mon petit anch’io ne voulevo un po’. Ingorda –

Si strinse la sorella addosso

– ne assajerò dell’altro. Fasciamolo tornar duro –

Gabrielle iniziò a leccare un capezzolo di Fleur, le cui dita avevano raggiunto in un attimo l’ano della sorellina e vi si erano infilate dentro

Fleur piegò una gamba in modo da mostrare ad Harry la sua figa liscia. Subito Gabrielle ci infilò dentro due dita strappando un gemito alla sorella maggiore

Di fronte a questo spettacolo il cazzo di Harry tornò in vita

Fleur stampò un ultimo bacio sul collo di Gabrielle e poi fu sdraiata su Harry. Mentre si tirava su la vestaglia per farsi scopare lasciò “accidentalmente” la faccia del mago tra le sue tette

– è bella Gabrielle vero? Ma io lo sono di più –

Il cazzo di Harry trovò la via per la figa della ragazza

– oui Arrì fa urlare anche moi –

Intanto Ginny aveva raggiunto due dolorosi orgasmi e anche suo fratello era vicino ad averne uno. Bill estrasse il cazzo e girò la sorella con l’intenzione di venirle sopra

– non – lo bloccò Fleur – su Gabrielle. Ha iniziato lei –

Bill si spostò e riversò un copioso flusso di sperma sul faccino sorpreso di Gabrielle, imbrattandola dai capelli fino al seno

– ti è piaciuto? – le disse Ginny giocherellando con un pomo del letto a forma di pigna

– un po – rispose Gabrielle leccandosi le labbra

– bene perché per colpa tua ho il sedere sfondato e penso proprio che adesso tocchi a te – Ginny svitò completamente il pomo e lo intinse nello sperma che ricopriva Gabrielle – apri le gambe –

Un po’ titubante Gabrielle eseguì e Ginny le forzò il buchino con l’ornamento di legno intagliato. La ragazza serrò gli occhi

– ma come? Non ti piace? – le chiese Ginny leccandole la guancia ricoperta di sperma

– fa un po’ male … – rispose

– oh, la mia sorellina era verscine dietro? – si informò Fleur.

– sì, ma la tua sorellina è anche una puttanella. Adesso è timida ma poi gode – rispose Ginny aumentando il ritmo mentre Gabrielle le si stringeva addosso.

Fleur tornò a concentrarsi sulla sua situazione, che consisteva nel farsi trivellare nella figa da Harry e nel culo da Bill. La sua espressione di godimento chiariva a tutti che adorava quella circostanza, e l’esperienza con cui si muoveva che non era certo la prima volta che si ritrovava bloccata a quel modo. Fleur adorava la sensazione di essere schiacciata da due corpi bollenti mentre dentro di se sentiva agitarsi due cazzi quasi strusciando uno contro l’altro e facendola impazzire di godimento. Sentì arrivare l’orgasmo e si strinse ancora di più contro Harry baciandolo.

– oh … oui … –

Harry e Bill sentirono contrarsi Fleur sui loro cazzi e aumentarono la forza con cui entravano.

– oui … oui … ouiiiii!!! – Fleur venne e si accasciò. I ragazzi continuarono a scoparsela senza perdere il ritmo.

Intanto Ginny si era tolta la camicia da notte e si era seduta completamente nuda sulla pancia di Gabrielle. Con un braccio le teneva piegate le gambe verso l’alto e con l’altro le scopava il culo. L’incantesimo di Fleur permetteva alla pigna di scivolare facilmente nell’ormai non più vergine sederino di Gabrielle. Ginny si girò. La sua vittima aveva ancora gli occhi chiusi da cui sgorgavano lacrime ma il rossore sulle guancie e il respiro affannoso dicevano un’altra storia.

Ginny si girò

– stai per venire vero? –

Gabrielle si irrigidì

– no … certo che … – Ginny spinse la pigna più a fondo – oh … oui … ahh –

Avuta la sua vendetta Ginny rimise a posto la pigna e si sdraiò tra Gabrielle e gli altri. Una bianca manina si diresse verso la sua figa e ci si immerse dentro

– adesso toca a toi – le disse Gabrielle in un orecchio sgrillettandola. Fleur venne liberata dalla doppia penetrazione e imitò la sorellina, masturbando anche lei Ginny.

Intanto i ragazzi si erano posizionati ai due lati e si facevano una sega.

Il primo a venire fu Harry, schizzando la faccia di Ginny e riempiendo quella di Fleur che si mise a leccarsi le labbra. Poi fu la volta di Bill che riversò una quantità di sperma su tutte e tre le ragazze. Ansimanti restarono in piedi ed attesero che Ginny godesse sotto le abili carezze delle due sorelle.

L’orgasmo venne e passò e Ginny lo soffocò infilando la testa tra i seni di Fleur. Lei attese giocando con i capelli rossi impiastricciati di sperma e poi quando Ginny si fu calmata prese la bacchetta e con un colpo di mano il letto e i suoi occupanti tornarono lindi e puliti.

Harry si sdraiò e subito fu abbracciato da una parte da Ginny e dall’altra da Gabrielle che non aveva intenzione di tornarsene al suo letto quella notte.

Fleur e Bill tentarono di tornare al loro ma lui fu sopraffatto dall’eccitazione poco oltre la soglia e ricominciò a scopare la moglie in mezzo al corridoio costringendola a muoversi a quattro zampe tenendo un cazzo nella figa.

L’idea era quella di riprendere il riposo interrotto ma Harry intuì sentendo le mani delle sue sia pure assonnate compagne di letto sul suo uccello che non sarebbe stata una notte riposante.

 

 

Hermione era sconcertata. Aveva preso la prima punizione dacché era a scuola. Certo quale professore poteva averla mandata a farsi punire se non quel rospo in forma umana con la mania dei gattini della Humbrige? Bussò alla porta della responsabile di Grifondoro

– avanti – disse la professoressa McGranit seduta impettita sulla poltrona dietro la sua scrivania

– mi ha mandato la Humbrige – disse Hermione guardandosi i piedi

– sì ho ricevuto il suo “promemoria” – disse la professoressa tenendo con due dita un riquadro rosa coperto di ghirigori dorati nel cui centro era stata incastrata una manciata di parole in inchiostro – non condivido la motivazione … –

– ho finito l’intero programma e ho chiesto delle lezioni pratiche –

– … ma le è stata assegnata una punizione, signorina Granger. Ed è mio dovere fargliela scontare. –

– ma … – protestò Hermione ma ad un cenno della bacchetta della professoressa la sua voce scomparve –

– adesso venga qui – disse la McGranitt indicando le proprie ginocchia. Ad Hermione non restava altro che ubbidire. Quando fu in posizione due colpi di bacchetta le tirarono su la gonna e giù le mutandine. Il terzo, diretto direttamente contro il suo sedere fu come uno schiaffo a mano aperta sulle natiche. Le labbra di Hermione di aprirono in un silenzioso grido di sorpresa e in una serie di gridolini di dolore mentre la professoressa continuava ad abbattere metodicamente la bacchetta sul suo sedere nudo, che stava diventando velocemente rosso.

Verso il decimo colpo si accorse che i colpi non erano poi così dolorosi. Specialmente quelli che arrivavano un po’ più bassi e le sfioravano la passerina.

La McGranit continuò a sculacciarla per un altro po’ poi al ventesimo colpo si fermò guardando il sedere rosso di Hermione

–  direi che per ora è sufficiente – disse e poi le infilò un lungo e ossuto indice nella figa

Hermione mandò una silenziosa esclamazione di sorpresa

La professoressa ritirò il dito completamente fradicio e se lo mise in bocca

– si metta in piedi sulla scrivania, signorina Granger –

Quando Hermione obbedì la professoressa McGranit agitò la bacchetta facendole scomparire uno dopo l’altro gran parte dei vestiti finché non le restò addosso solo la gonna e le calze

– bene. Adesso passiamo alla seconda parte della punizione –

Ad un cenno della bacchetta un’antica lampada zampettò fino al centro del tavolo e lì si trasformò in un  cazzo di ottone puntato verso l’alto. La professoressa inarcò un sopraciglio

Hermione si accovacciò e lo ricevette nella figa. Era decisamente grosso ma dopo Hagrid niente la spaventava.

La professoressa le tirò su bene la gonna in modo da vedere chiaramente tutto e poi si appoggiò all’indietro sulla poltrona. Si aprì completamente la veste e fece sparire la biancheria intima. Guardando la studentessa che si faceva impalare dalla sua ex lampada iniziò a masturbarsi prima accarezzandosi genericamente la figa, poi si concentrò sul clitoride e quando fu completamente bagnata si infilò dentro un dito poi due finché ci entrò l’intera mano. L’altra mano con la punta della bacchetta tormentava i suoi capezzoli.

Hermione non aveva mai sospettato che sotto l’apparenza della ferrea professoressa McGranit ci fosse una vera troia ma la cosa le piaceva molto. Anzi si stava godendo ogni minuto di quella punizione. E a proposito di godere Hermione sentì una ben conosciuta sensazione in agguato. Si girò per offrire alla professoressa anche la vista del suo sederino rosso con un cazzo piantato in mezzo. Sobbalzò quando la McGranitt le infilò il dito medio nel culo procurandole un dirompente orgasmo.

La professoressa aspettò che la sua allieva tornasse sulla terra e poi le fece cenno di venire da lei

– c’è ancora una cosa che deve fare signorina Granger – disse e si toccò la passera con la bacchetta

Hermione si inginocchiò tra le gambe spalancate della McGranit e iniziò a leccarla. Nonostante l’età la figa della professoressa reggeva bene ed era un piacere farci passare sopra la lingua. Anche perché il nettare che ne usciva si era trasformato in qualcosa di simile al vero miele.

Hermione le strinse delicatamente tra i denti il clitoride provocando l’uscita di un dolce rivoletto contro il suo mento che le colò fino in mezzo ai seni ma la McGranit, fedele al suo nome, rimase impassibile.

All’improvviso bussarono alla porta.

La professoressa chiuse la veste sopra Hermione e la lampada tornò alla posizione e alla forma originale.

– avanti –

La Humbrige entrò nella stanza

– ero venuta a controllare l’andamento della punizione della signorina Granger ma qui non c’è – disse con fare viscido

Hermione non smise di leccare

– la signorina Granger sta finendo di scontare la sua punizione – disse rigida la McGranit

La Humbrige la guardò per un attimo poi con un sorriso untuoso uscì dallo studio e la porta si serrò alle sue spalle

La professoressa McGranit non mosse quasi un muscolo limitandosi a chiudere gli occhi ed a stringere un po’ di più le gambe quando un ultimo appassionato succhiotto sul clitoride le procurò un delizioso orgasmo.

Hermione riemerse da sotto la veste con la faccia impiastricciata e sorridente.

La professoressa le fece segno di alzarsi in piedi e di girare su se stessa

– mi pare lei sia stata punita abbastanza – disse la professoressa agitando la bacchetta e restituendo alla studentessa voce e vestiti – in futuro abbia più giudizio o dovrò inventare punizioni più severe di questa –

– non si preoccupi – rispose Hermione uscendo

 

– … insomma è divertente infrangere le regole – disse Hermione

Harry e Ron si scambiarono un occhiata stralunata

– chi sei tu e cosa ne hai fatto di Hermione Granger? – le chiese Ron

 

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