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I casi della vita – La prima notte

By 28 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Casi della vita – La prima notte Simona se n’è andata da casa qualche anno fa per inseguire sogni e ambizioni.. La provincia di Milano dove l’amore le ha dato un tetto e la scuola un lavoro finalmente per il quale ha lottato per tanti anni. Lei e mia madre pur sorelle hanno avuto per diversi anni un rapporto un poco conflittuale. Simona, qualche anno in meno di mia madre, la ricordo abbastanza bene anche se ormai è tanto tanto tempo che non la inccontraimo più.. Si sa come vanno verte cose; una differenza di età un po’ ampia e di personalità hanno portato a vedute molto diverse e purtroppo un caratteraccio di entrambe hanno fatto si che gli eventi della vita le allontanassero. Tant’è.. Io me la ricordo Simona. O meglio mi ricordo di lei in quegli anni passati.. Bellissima, giovanissima e di una simaptia esplosiva e contagiosa.. Simona era spesso a casa nostra. Lei sembrava una cugina un po’ grande per me piuttosto che una zia. Erano gli anni settanta e ottanta quando la vedevo in giro.. con quel fisico alto e sinuiso.. Una.. bella ragazza. Io ero poco più che un ragazzino ma sapevo bene quali fossero i miei gusti sessuali e forse.. avevo preso una cotta per lei. Io avevo voluto continuare a mandarle gli auguri per le vacanze e a sentirla telefonicamente almeno una volta all’anno. Ero convinto che nulla era irreperabile e che la vita fosse troppo lunga per non sperare che almeno davanti alle difficoltà che inevitabilmente ci si presentano improvvise le due sorelle non potessero in un futuro ritrovarsi per parlarsi e darsi mutuo soccorso. Ne ero convinto. E poi.. solo una sorella avevo.. non volevo perderla del tutto. Fatto sta che le nuove tecnologie ci avevano anche aiutato in questo e da qualche anno era diventato tutto più facile. Con qualche messaggino ci si poteva mandare un saluto in più ogni tanto. Ma nulla di più di questo. Poi.. un giorno.. Poi un giorno mi iscrivo ad uno di qeui social network e conosco “Simonella”. All’inizio la cosa è un poco superficiale, ci sfioriamo poi ci perdiamo di vista per un po’. Poi un fredda sera d’inverno la trovo on line e non so perché la conversazione per quei motivi che non conosciamo e che chiamiamo alchimia scorre via liscia liscia.. si parla di tutto e di niente come quelle volte che scopri una persona piacevole con il quale hai da subito un gran feeling.. La sera spengo il computer con la sensazione che mi accompagnava a casa quando da ragazzo uscivo per la prima volta con una ragazza e avevo capito che mi piaceva.. Poi i giorni dopo ci ribecchiamo.. e insomma. flirtiamo. Simonella ha qualche anno in più di me anche se civettuola non mi ha voluto dire di più. Finché non si arriva al momento della verità. Io le chiedo una sua foto. Così.. per curiosità più che altro. Ma si sa bene cosa si è interessati in qul momento. Tu contuineresti certo a parlare con quella ragazza con cui ti sei trovato così bene.. maaa se poi è carina.. è tutta un’altra cosa. Inutile essere ipocriti. Bene Simonella mi promette di mandarmela ma apatto che io faccia lo stesso. Detto fatto. Non sono più un ragazzino, sono un giovane adulto, classe 1973. Sportivo da sempre. Una bellezza non da copertina ma che non ha mai avuto problemi a trovare le sue soddisfazioni. Un fisico modellato da migliaia e migliaia di ore di sport e non da una palestra che sa di plastica. Insomma.. non ho problemi a mostrami anche se so bene che non sono molto fotogenico e.. preferisco che mi si ceva dal vivo.. e magari da vicino.. Comunque scelgo un apio di scatti nei quali non sono venuto male. Una in montagna del mese prima mentre vado giù con gli sci e l’altra più da vicino e.. meno imbaccuccato. Ero al mare. Costume e pelle abbronzata.. Non mi si può dire che sono timido.. Dopo che l’ho inviata passa una ventina di minuti ed ecco che mi arriva una sua. Ci ha messo un po’. Credo che abbia voluto scegliere con cura Beh Simonella è.. bellissima.. Una splendida donna con capelli lunghi e di seta. Una pella abbronzata e di velluto. Le mani lunghe da pianista. Un abocca.. grande.. Un pancino.. che mmm.. mi verrebbe voglia di darle un bacino.. Attendo un po’.. e poi insomma le dico quello che penso anche se non voglio essere troppo impulsivo o fare una gaffe con una persona che conosco appena e le faccio semplicementei miei colplimenti e che mi piace proprio .. ‘ tardi ora mai ci lasciamo anche se quella sera nel mio appartamentino capisco che.. ci sono un po’ cascato.. Presente quando il tuo cervello ha una parte di testesso che è concentrato su altro?.. tu fai tutte le tue cose ma una parte di te pensa ad altre cose.. La mia azienda, come tante, ha una sede a Milano e io vado su almeno una o due volte al mese per riunioni varie. Anche questo mese vado. Di solito preferisco il treno.. macchina fino a Bologna.. parcheggio privato.. Freccia Rossa e taxi.. Tutto molto comodo. Questo mese preferisco andare su con la macchina. Non so perché. Così.. dovevo rimanere su tre giorni e due notti questa volta e preferivo essere sicuramente libero.. Arrivo su nella fredda Milano. Primo appuntamento.. secondo.. poi la giornata prenda una piega innaspettata.. I tipo che doveva presidere la riunione più importante ha un impegno improvviso e ci danno il rompete le righe.. Io abbozzo.. poi penso che.. tutto potrebbe diventare una opportunità di svago.. Capisco d’un colpo come mai questa volta il mio inconscio mi ha spinto a prendere la macchina.. Accendo il pc.. mi collego al nostro social network e… Dopo un paio d’ore sono da te. Una piccola località nella periferia di Varese. Ti ha fatto piacere sapere che fossi in zona. Tu sei con una amica stasera. Una amica”particolare..” hai voluto aggiungere. Io un pochino ti conosco oramai e quindi so che è qualcosa di piccante.. ma non ho voluto approfondire. Ci siamo simpatici e ci fa piacere vederci stasera.. Fa buio presto in questo periodo. Seguo il navigatore, mi fermo a prendere una bottiglia di chapagne e dirigo verso casa tua. “Ecco..” penso e sono un po’ emozionato.. Parcheggio facile. Salgo le scale che portano al tuo interno nella villetta bifamiliare dove abiti. Sono oramai le sei passate.. Dlin dlon.. e dopo pochi istanti una porta si apre. Tu compari da dietro la porta e tutto scompare. “Mamma mia..” penso “quelle foto neppure le rendono merito” Tu sei lì di fronte a me, con un sorriso ampio e ospitale.. Dietro di te la luce soffusa di una casa calda e accogliente rompe il buio che ho alle mie spalle. Caldo dentro, freddo fuori.. “Simona ciao..” sono un po’ in imbarazzo.. non mi succede spesso ma la bellezza femminile mi blocca ogni tanto.. Entra Marco.. è un piacere conoscerti”. Io entro, mi prendi il giubbotto per metterlo via, io posso finalmente studiarti da vicino.. Alta, elegante, il tuo profumo mi arriva fino alle narici, gambe lunghe ed affusolate.. un culetto.. delizioso.. e delle belle curve.. anche davanti. Io devo proprio avere una faccia da scemo.. quando ti giri e.. “allora? che fai lì impalato”. E allora mi riprendo e vinto il freddo iniziale inizio la mia parte.. “Stavo ammirando quella persona che avevo così tanto volglia di incontrare..” ” E cosa hai trovato?..” fai tu allargando le gambe, portando il peso leggermente su una delle due e le mani alla vita ed ammiccando.. “Beh.. io amo il Bello.. e questa casa sembra.. una galleria d’arte..” Tu mi metti a ridere per la sciocchezza da ragazzino che mi scappa così a caldo.. “Vieni adulatore.. ti voglio presentare Stefania”.Ti seguo fino al salotto e lì c’è quest’altro pezzo di donna della tua amica Stefania. Diversa da te. Tu elegante e fine, lei elegante e provocatoria. Tu vera, lei rifatta qua e là. Tu curve raffinate ma sexy. Lei un po’ esagerate. Tu un donna che uno vorrebbe affascinare e poi portare a letto fino all’alba e lei una che uno vorrebbe scopare di brutto fino.. all’alba e basta. “Piacere, Marco” “Il piacere è mio, Stefania.. Simona mi ha detto di te.. anzi.. mi ha fatto leggere di te..” Io sorrido, non più imbarazzato oramai. Si gioca a carte scoperte.. tutti sappiamo oramai tanto gli uni degli altri.. meglio così, la serata spero si possa tradurre in una cosa simpatica, un po’ frizzante.. “Caspita Stefania.. quindi mi conosci come un libro aperto..” Salta fuori che il tuo uomo è fuori citta e che Stefania ogni tanto viene a passare una serata in tua comapgnia, cenetta, chiacchere un po’ di tv, una bottiglia di vino da finire sul divano.. Una cosa tra donne insomma. Mi piace il programma.. sembra easy.. Ti vai in cucina prendi la bottiglia che ho portato la metti dentro un cestello etotrni con i flout. Stappiamo, brindiamo, e tu ci lasci per nadare apreparare qualcosa di leggero da mettere sotto i denti.. Io e Stefania ci mettiamo a chiaccherare in salotto con un bicchiere in mano, mi parla di lei soprattutto.. mi dice che gestisce da pochi anni un solarium e centro estetico e che vi siete conosciute e da lei e poi siete diventate amiche. Lei a qualche anno in meno di te, potrebbe avere un paio in più di me, ma il trucco e le linee che noto sono state ritoccate da un eccellente chirurgo non mi fanno proprio capire. Finisco il mio bicchiere e Stefania vuole per forza che ne prenda un altro. Dalla poltrona si alza prende la bottiglia dal ghiaccio e di siede di fianco a me sul divano, menter si siede mi mette la mano sinistra sulla coscia destra e sento improvviso il brivido di questo gesto che mi sembra molto intimo.. La guardo un poco stupito ma anche divertito.. mi sorride tranquilla e sorniona.. Io porgo il bicchiere e Stefania mi versa da bere e mi fa scivolare le sua mano direttamente sulla patta dove.. là sotto oramai c’è un il mio giochino che fa capolino.. Io ho un brivido.. lei i guarda mordendosi il labbro inferiore.. “Marco.. che lieto evento averti qui stasera.. tutto per noi..” Appoggia la bottiglia.. mi prende il bicchiere di mano, lo beve d’un fiato e mi si mette in ginocchio davanti alle mie gambe un po’ aperte.. Allunga le mani sulla mia cintura e senza chiedere il permesso me la comincia ad aprire.. “Simona come sei messa di là?..” “Tutto a posto preparo qualcosa e vi raggiungo, puoi fare tu gli onori casa intanto con il mio ospite cara?..” Molto volentieri.. anzi se non ti offendi io avrei già cominciato..” “ma certo Stefy, e non farmi fare brutte figure ok?” “non ti preoccupare..” E cosi dicendo aveva già sciolto la cintura, aperto i pantalino, tiratoli giù fino a lle caviglie, tirato fuori il cazzo oramai duro e letteralmente fattolo sparire dentro la sua bossa golosa.. Io con gli occhi aperti al limite non potevo che asistere a questo dialogo un po’ surreale.. e una volta sentita la sua accogliente cavità orale emettere un suono di piacere un po’ strozzato e accasciarmi sconfitto sullo schienale.. Sono lì a godermi uno dei pompini che mi siano stati mai fatti, Stefania è partita dalle palle, con una lingua dura e saettante mi stimola una alla volta le due palle poi mi toccamil buchino e lo spazietto tra le prime ed il secondo.. guarda in su e mi chiede “ti piace qui sotto?..” “e me lo chiedi tesoro?..” gli faccio di rimando “bene caro.. vedrai che ci divertiamo..” e si rimette giù a sbocchinarmi di brutto.. palle, linguine, glande.. leccate.. lappate, succhiate.. il mio pisellone diventa sempre più duro.. e diventa quel manganello che è quando diventa bello duro e.. “complimenti tesoro.. ” mi fa Stefania da là sotto faccendomi l’occhiolino e continuando la sua opera.. “gr.. gra.. gra.. zie..” riescio a dire. Passano qualche istante, non saprei dire esattamente quanto e tu compari in sala tutta impettita con il tuo vassoio in mano che posi sul tavolo”vedo che.. vi siete messi comodi..” fai alla volta di noialtri per nulla sorpresa né scaldalizzata.. “Cara non ce l’ho fatta ad aspettarti. Non vedevo l’ora di vedere che cazzo aveva questa faccia da finto bravo ragazzo..” “Hai fatto bene tesoro, e poi troia come sei figurtati se attendevi le tartine per infilarti una cazzo in gola vero?” e poi ti avvicini con passo languido.. verso di noi.. sempre più vicina.. ti inginocchi proprio dietro a Stefania.. le alzi la gonna.. le abbassi gli slippini e.. Stefania è un trans.. E’ una gran figa ok.. è vestita come una gran troia ok.. ha la faccia più da figa che abbia mai visto e sa fare dei bocchini che mollala.. ma quello che ti stai infilando in bocca a tua volta è un cazzo.. questo è.. Mi sto facendo fare un bocchino da un trans. E’ la prima volta.. non l’avrei mai fatto.. ma adesso è troppo tardi per tirarmi indietro.. guardo un po’ stupito.. un bel po’.. Stefania in ginocchio da me con le gambe aperte, Simona che sul tappeto e sdraiata su un fianco ti fa un gran bocchino a sua volta.. è ufficiale siamo in un film porno.. Poi la scena cambia. Tu hai voglia pazzesca di farti leccare la figa.. io e stefania ci mettiamo ai tuoi piedi uno da una parte e cominciamo a leccarti da quelle bellissime caviglie che ti ritrovi, sempre più.. sempre più.. su due polpacci che più snelli ed eleganti non potrebbero essere.. su.. una coscia che umh.. poi lei la regina.. la tua pussy.. Io e Stefania ci alterniamo a leccartela tu sei in piedi con le gionocchia un poco piegate e con le due mani sulle nostre teste che ci massaggi goduriosa e presa in un bel impeto di piacere.. sei bellissima sei una dea.. penso per un istante in che turbine di passione e perversione in cui mi sono cacciato.. Ecco che ci allontati un attimo.. ti prendi la posizione più comoda.. seduta sul divano e abbandonata all’indietro.. “venite qui.. fatemi godere ragazzi..” ti siamo sopra di nuovo a leccarti la figa e il buco del culo.. io faccio mio il tuo bottoncino. E li capisci di pasta sono fatto.. Ti faccio un lavoro che sembro una mago. Godi.. urli.. ti attacchi.. sembra che te lo stia staccando.. gli faccio un bocchino.. lo lecco tutto attorno.. poi nella pussy.. poi il buchino e poi di nuovo su.. tu sei persa e cacci dei miggiti che si interrompono immediatamente guardo su e Stefania da deciso di riempirli la gola con il coso.. e lui cerchi fargli una pompa ma sei troppo infoiata dal mio lavoro di lingua e labbra.. e più che altro glielo tieni in bocca.. e allora è lei che te lo ritma in bocca al tempo della sua volglia. Il primo a godere è lui.. una signora sborrata in bocca.. ma mentre sei a prenderti i suoi fiocchi anche tu vieni e vieni di un orgasmo che sembra che non godi da un mese.. il piacere sembra arrivare da lontano ed è un’onda.. io non mollo.. continuo a cacciarti la lingua in figa e a beccarmi in faccia tutti i tuoi umori.. io in faccia i tuoi.. tu quelli di Stefania.. Vi guardo e.. siete bellissime.. Ma io non ho ancora raggiunto il mio piacere e ti voglio.. ti voglio ora.. Ti prendo per un braccio e ti trascino con decisione verso di me.. io sono sdraiato sul tuo tappeto con il cazzo ritto come un totem e duro come il marmo tu gli dài un ciucciotto ma non è quello che voglio adesso.. io voglio la tua figa.. ti impali e sei.. cosa che non si gestisce.. Mi scopi di brutto.. come solo una che non ha più freni né remore può e mi inciti nella foga a dirti cosa penso di te “sei una gran figa Simona.. è una vita che sogno di scoparmi una donna come te.. sei una gran figa.. non vedo l’ora di sborrati in gola e di sporcarti quella faccia..”. Stefano si alza dal divano da dove ci stava guardano e si fa verso di noi. Ha il cazzo oramai di nuovo pronto.. se lo masturba e se lo fa diventare grande per te.. per il tuo culo.. io lo vedo da dietro, tu no, sei presa dalla foga di farti entrare il mio cazzo nella pussy.. e allora ti prendo un braccio e ti tiro un poco verso di me.. tu ti accasci su di me.. con le braccia sulle mie spalle forti e muscolose, io allungo le mani e ti prendo le natiche e le allargo poi con gesto d’intesa faccio cenno a Stefania, leo.. o lui.. è dietro prima te lo lecca e tu vai giù di testa, poi te lo caccia dietro.. e pompa pompa pompa.. tu vai giù di testa.. chissà se ne hai mai presi due contemporaneamente.. tu ti senti piena.. riempita di brutto “maiali.. che mi state facendo?.. porci che non siete altro.. scopatemi.. di brutto.. siii..” Siamo bellissimi.. Tu sei a carponi con un uomo che ti è sdraiato sotto che ti scopa in figa ed una strafiga con l’uccello che ti fotte in culo.. io ti lecco quelle due stupende tette che hai davanti e mi sbattono nella faccia ongi volta che spingiamo mei tuoi buchi.. poi lo sento.. Come un fiume carsico.. che viene da lontano e riempe ogni cosa, sento un sacco di liquidi salirmi dall’interno. Mi libero da là sotto e mi paro davanti a te, tu sei sempre lì a pecora con la tua amica in culo e io ti ficco il mio cazzo in gola eee.. “ahhh..” ti riempo la gola di sborra.. calda.. densa.. il mio piacere dentro te.. è tanta.. tanta.. le mie ginocchia quasi cedono dall’impeto.. barcollo.. anche Stefano a vedermi godere si sovraeccita e a sua volta ti riempe l’intestino.. tu sei.. piena dei nostri umori e contenta e soddisfatta.. ci accasciamo tutti e tre sopra il tuo tappeto caldo davanti al camino acceso. Un grivioglio di corpi soddisfatti. Siamo stanchi e felici. Io mi tiro sugli avanbracci e ti guardo. “Simona..” “Dimmi caro..” “Solo.. grazie..”

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