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La bella, il pusher e il poliziotto

By 4 Novembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

L’ennesimo sabato notte da passare in quel parcheggio, dopo quasi vent’anni di servizio ero diventato decisamente bravo a riconoscerli, più cercavano di fare gli indifferenti più i loro gesti mostravano chiari segni di nervosismo, così ogni volta come un cacciatore che ha avvistato alla sua preda mi avvicinavo a loro e dopo qualche parola atta a spaventarli eccoli impauriti a consegnandomi le piccole dosi di droga che acquistavano, altre volte invece con quelli meno collaborativi bisognava usare la forza, la droga sequestrava non era minima sopratutto quella sequestrata ai clienti, ma in attesa di una pista concreta su qualche pusher continuavamo a fare questo tipo di pulizia, quasi un mese fa capitò un ragazzo stupido quanto arrogante, non volendo consegnarmi le dosi che aveva dovetti usare la forza ed arrestarlo, nonostante avessi fatto solo il mio dovere lui doveva essere il figlio di qualche famiglia importante perché il giorno seguente venni subito chiamato nell’ufficio del capo il quale senza troppi giri di parole mi disse che avevo fatto un casino e che quel genere di pulizia non era adatta ad essere fatta al centro della movida così venni spostato in un’altra zona, un parcheggio nella periferia della città, qui la droga che girava era così poca che nemmeno mi era stato assegnato un collega, così come un guardone eccomi in quel parcheggio in divisa e con una vettura in borghese a spiare le coppiette. Anche qui avevo imparato a riconoscerle, a parte qualche coppietta il grosso del movimento arrivava dalla mezzanotte fino alla mattina, erano tutti uguali, arrivavano con le loro auto mettendosi in un angolo, spegnavano l’auto e dopo alcuni minuti di attesa solitamente avvenivano due cose, o l’auto iniziava ad ondeggiare chiaro segno che erano lì per scopare, oppure dall’auto si vedeva una lucina rossa segno che stavano fumando e non certo sigarette, erano quasi tutti sbarbatelli alla loro prima scopata o alla loro prima canna, tanto che il più delle volte nemmeno facevo rapporto nel vederli scoppiare a piangere, allo stesso tempo quando ero nel dubbio di cosa stessero facendo mi avvicinavo evitando di accendere fari o luci troppo invadenti prendendomi qualche vaffanculo nel migliore dei casi e dovendo arrivare a mostrare il tesserino ai ragazzi che avevano la testa calda di litigare nel vedersi spiati, insomma se in centro potevano esserci problemi qui poteva essere passeggiata tanto da iniziare ad annoiarmi di quella routine. Quel sabato però accadde una cosa strana, passate le due di notte arriva un suv con i vetri oscurati, attendo come al solito ma quest’ultimo non ondeggiava vista la tipologia di auto e non riuscivo a vedere nulla a causa dei vetri oscurati, aspettai poco a poco erano andati via tutti o quasi, così dopo quasi mezz’ora che erano lì decisi di andare a vedere cosa stessero combinando, mi avvicinai al suv in silenzio avvicinandomi al lato del guidatore trovandolo il sedile vuoto se non per le scatole della pizza ecco perché ci stavano mettendo tanto, guardo meglio dentro appoggiandomi al vetro ed eccoli sul sedile del passeggero affianco, lei è sotto e lui sopra di lei intento a scoparla, sto per tornarmene in auto quando vedo quella maledetta lucina, lo stronzo si sta fumando una canna mentre se la scopa, anche se controvoglia visto che dovrò interromperli sono costretto ad intervenire, così busso al vetro facendoli sobbalzare, lui salta sul sedile del guidatore mentre lei si ricopre velocemente, abbassa il vetro elettrico domandandomi “Cazzo vuoi?” dall’auto esce quell’odore inconfondibile d’erba ma allo stesso tempo non vedo più la canna i due erano stati veramente velocissimi, il ragazzo sembrava più spaventato che veramente ostile, ed era anche comprensibile vista la situazione sopratutto vedendo che erano giovanissimi, mostrai loro il tesserino spiegando che non potevano fare certe cose in un pubblico e chiedendo loro se avessero qualcosa da consegnarmi di loro spontanea volontà mentre controllo i loro documenti, i due si guardano non sapendo cosa fare ed ecco che noto quegli sguardi spaventati di chi è colpevole, il ragazzo si chiama Elia e ha solo 25 anni riesce a mantenere la calma anche se noto che sta sudando freddo, così faccio il giro andando allo sportello della ragazza lei è molto più spaventata ed insicura, vedo anche il suo documento la ragazza si chiama Jessica e ne ha 21 mi lascia per un attimo spiazzato vedere che ha la stessa età di mia figlia tanto da farmi chiedere se anche lei in questo momento poteva essere in qualche auto appartata in un parcheggio a fare cose col ragazzo, torno al mio controllo, “Sicuri di non avere nulla? se avete qualcosa vi conviene consegnarmela adesso prima che arrivi l’unità cinofila” dissi io bluffando per spaventarli, quel punto lei crolla “Elia dagli quella cazzo di roba!” ordinò lei, lui ebbe un attimo di esitazione ma alla fine seguì il consiglio della fidanzata aprendo un cassetto e facendo spuntare la canna che avevano spento e nascosto di corsa inoltre dalle tasche della tuta ne tirò fuori altre due, storsi il muso nel vedere che la quantità eccessiva, nonostante avessero collaborato l’erba che avevano in auto era troppa, riferisco a loro il problema iniziando a scrivere il verbale, normalmente avrei agito in maniera più forte ammanettandoli prima ma erano così spaventati con le loro facce da bravi ragazzi che non ne vedevo il bisogno, per scrupolo chiesi anche alla ragazza se nascondesse qualcosa, lei era decisamente nel panico tanto che alla mia domanda scuote il capo e sposta il vestitino con in quale si stava coprendo mostrandosi completamente nuda a me, probabilmente era così spaventata che nemmeno se ne era resa conto, lei resta seduta immobile co le gambe leggermente divaricate così mi ritrovo a guardare la sua seconda di tette e la sua fighetta completamente depilata, era decisamente una bella ragazza alta con capelli lunghi lisci castano scuri ed occhi marroni, tanto che vederla nuda me l’aveva fatto diventare duro, lei rimane scoperta ed imbarazzatissima con il viso rosso, non riesco a fare a meno di darle qualche altra occhiata mentre compilo il rapporto sopratutto pensando all’idea che potesse essere mia figlia, il ragazzo deve aver notato il mio interesse verso di lei tanto da arrivare timidamente a proporre “E se si fa scopare?” sia io ma sopratutto la ragazza lo guardiamo increduli esclamando contemporaneamente un “COSA?!” pensando di aver capito male, i due battibeccano per un pò ma alla fine entrambi non vogliono comparire sui registri della polizia ne che questa storia si venga a sapere così lui mi propone “Se lei si fa scopare potrebbe chiudere un occhio e non arrestarci?” dice lui sapendo già cosa sarebbe successo, io guardo lei confuso che stesse facendo veramente una proposta del genere, lei è ancora nuda avvampando nel vedersi il mio sguardo sul suo corpo timidamente divarica di più le gambe mostrandomi ancora di più la figa segno che anche se controvoglia sarebbe stata all’accordo, “Così magari mi registrate nel mentre per poi ricattarmi..” dissi io scettico pensando ad una trappola, “Nono” rassicura lui prendendo il cellulare e posandolo in bella vista, lo stesso fa anche lei poi si scambiano uno sguardo d’intesa ed imbarazzata mi mette fuori il pisello duro davanti al suo viso da ragazzina, arrossendo sempre di più inizia a lavorare di bocca, il mio pisello tra le sue labbra stuzzicato dalla sua lingua diventa durissimo sopratutto se ripenso al fatto che potrebbe essere mia figlia, chiudo gli occhi immaginando che sia proprio mia figlia a succhiarmelo, dopo diversi minuti passati a sbocchinarmi divinamente lo toglie di bocca aprendo lo sportello per farmi entrare, entrai notando che anche il ragazzo si era eccitato nel vedere il lavoretto di bocca che mi aveva fatto anche se le dimensioni dei nostri piselli erano decisamente diversi il mio era più grosso ma di questo se ne era già accorta nel vederlo, lei si stende ed io mi adagio su di lei mettendoci così proprio nella stessa posizione in cui li avevo beccati a scopare, inizio ad entrare sento la sua figa stretta e caldissima, lei mi guarda incredula ed imbarazzata mentre lentamente scendo a fondo nella sua patata, è imbarazzatissima sente bene la differenza di dimensioni adesso che inizio a muovermi, cerca di trattenere i gemiti che ti tanto in tanto le sfuggono, cerca il pisello del ragazzo probabilmente si sente in colpa, allunga la mano verso di lui segandolo mentre io inizio a scoparla, vado più veloce e così anche la sua mano nel masturbare il fidanzato, resta a bocca aperta fissandomi mentre sento il calore della sua figa avvolgermi il cazzo per l’orgasmo che le ho fatto avere, faccio finta di nulla andando più veloce lei mi guarda ma mi regge il gioco raggiungendo così il secondo orgasmo, ormai le sue gambe si stringono avvolte intorno al mio bacino e geme, continua a segare il pisello del ragazzo che ormai è venuto ma lei non curante continua quel movimento con la mano, le do colpi secchi entrando e uscendo ora che è così bagnata che scivola tantissimo, lei asseconda i miei movimenti fino a venire per la terza volta, lentamente esco con il pisello durissimo, le guardo il suo buchetto poi la guardo, lei arrossisce ancora capendo che mi piacerebbe molto scoparle il culetto, prima che potessi iniziare a metterglielo anche lì mi prende per il pisello e mi fa scendere dall’auto, si inginocchia lì davanti completamente nuda ed in bella vista, inizia a farmi un pompino con foga mentre io continuo a domandarmi come mai mi ricordasse mia figlia fino a quando non ci arrivo mentre le vengo in bocca schizzandole fino in gola, era un’amica di mia figlia! ora ricordavo era venuta a casa nostra mesi fa per studiare con lei, “Tu non vai all’università con mia figlia?” le chiesi, lei mi sorride dopo esserselo tolto di bocca, “Tua figlia li fa così” e immediatamente si mette a farmi un secondo pompino imitandola e facendomi venire per la seconda volta, a quel punto ci ricomponiamo, do uno sguardo all’auto e il ragazzo si era masturbato da solo venendo anche lui ancora una volta, come promesso sequestro loro le canne senza altri provvedimenti, il giorno dopo mia figlia venne a studiare con un’amica e indovinate un pò chi era?

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