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Racconti erotici sull'Incesto

La mamma luca ed io cap 2

By 9 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Corretto da Istrionico

Mamma Luca ed io
Cap 2

Sono in studio seduta alla mia scrivania, la mamma e Luca hanno gli ultimi pazienti della giornata. Davanti a me in sala d aspetto ci sono due ragazzine: sono arrivate con molto anticipo rispetto all’appuntamento di una delle due. Guardano continuamente nella mia scollatura, incuranti del fatto che io me ne accorga, confabulano tra loro, ridacchiano maliziose. Vanno avanti così da un po’, penso di aver fatto colpo. Slaccio un altro bottone della camicetta mettendo bene in mostra il mio abbondante seno, le ragazze sembrano gradire: beate loro che non hanno problemi.
Io ho paura, paura di essere gravida di mio fratello: tra qualche giorno ne avrò la certezza, ma ora non voglio sapere, non voglio pensare… mi tuffo nei ricordi e rivivo come è cominciata tutta questa storia…

Qualche anno fa

Soggiorno di casa nostra. La mamma seduta in poltrona, io sul divano e Luca in piedi di fronte a noi:
– Mamma, non c’è un modo gentile per dirlo… quindi lo dico e basta. Sono gay-.
La mamma sbianca, non dice una parola. Luca le racconta di come se ne sia accorto e dice di avere un ragazzo da più di un anno.
– Daniela, va’ in camera tua: io e tuo fratello dobbiamo parlare-.
– Mamma, non sono più una bambina…-
– Dài, piccola, fai come dice la mamma-.
– Va bene, va bene…-
Vado in camera e aspetto. Odio essere trattata come una bambina e poi non trovo nulla di male nell’avere un fratello gay, spero che mamma se ne faccia una ragione.
Quasi un’ora dopo…
Toc toc.
– Avanti-.
E’ la mamma. Sembra abbia recuperato un po’ di colore: l’abbraccio forte, le voglio un mondo di bene e mi dispiace vederla così.
– Daniela, dobbiamo aiutare tuo fratello.-
– Mamma… guarda che è gay, non malato…-
– Non è gay… al massimo sarà confuso, non crederò mai che il mio unico figlio maschio sia gay-.
– Oggi giorno non è più la fine del mondo… tutti i maggiori stilisti sono gay, i modelli… chissà quanti calciatori, senza contare i politici-.
– Daniela, quelli non sono figli miei. MIO FIGLIO NON E’ GAY, chiaro? E poi non ha mai avuto nessuna esperienza con le donne, come fa a dirsi gay?-
Ecco una donna di larghe vedute, penso.
– Va bene… cosa possiamo fare, mamma?-
– Ci vorrebbe una terapia d’urto… una bella ragazza, ma veramente bella…-
– Tra le mie amiche c’è anche chi…-
– No, tesoro, le tue amiche sono carine, ma qui ci vuole una sopra la media… e soprattutto con molta esperienza. La prima volta di tuo fratello deve essere indimenticabile, poi vediamo chi è gay-.
– Va bè, ma come la troviamo ‘sta mangia uomini?-
– Penso di chiedere a quel russo che viene in studio da noi-.
– Mamma! Per carità! Quello fa il magnaccia!-
– Lo so, Daniela… è una persona spregevole, ma per il bene di tuo fratello…-
– Figurati se Luca va a puttane, mamma-.
– Be’, basta che lui non lo venga a sapere-.
– Che vuoi dire, mamma?-
– Ancora non lo so tesoro, ci devo pensare-.

Una settimana più tardi

Sono in studio, mio fratello aveva pochi appuntamenti e oggi se ne è gia andato. Si presenta in studio senza appuntamento il magnaccia russo, accompagnato da una ragazza che sembra uscita dalla copertina di una rivista di moda: è bellissima, carnagione chiara, capelli lunghi biondo cenere, grandi occhi verdi, alta, slanciata, molto ben proporzionata, una terza che sta su senza reggiseno… è giovane, non può avere molti più anni di me.
– Dottoressa aspetta noi – mi dice l’uomo, io chiamo mamma all’interfono-.
– Dottoressa, c’è qui il signor Sascha ma non ha appuntamento-.
– Sì sì, fallo passare-.
– Prego, la dottoressa la sta aspettando-.
Il russo entra nello studio della mamma, seguìto a ruota dalla giovane.
Sono curiosa: chissà che si dicono. Poco dopo l’uomo esce da solo, lasciando la ragazza in studio con mia madre; mi saluta sbirciando come al solito nella mia scollatura.
Aspetto alcuni minuti poi, vinta dalla curiosità (è palese che quella non sia una cliente), entro nello studio di mia madre senza bussare.
– Daniela, non ti ho insegnato a bussare prima di entrare?-
Sembrava seccata, come se avessi interrotto qualcosa.
– Scusa, mamma-.
– Non fa niente… ti presento Irina – dice rivolgendosi alla bellissima ragazza. – Lei è un”amica’ del signor Sascha e sarà a nostra… diciamo ‘disposizione’ per questa settimana. Sta ha noi organizzare più occasioni possibili d’incontro tra lei e tuo fratello-.
– Capisco… quindi lei è qui per… sì dài, per sverginare Luca-.
– Daniela, non essere volgare. Comunque sì, è qui per questo, mi costa un capitale ma come dice il signor Sascha ‘Nessuno resiste a Irina’-.
– Se lo dice lui, mamma…-

Una settimana dopo

– Tuo figlio è gay… ti dico nessuno uomo resiste Irina. Tu ora paga me-.
I sette giorni sono passati: Irina ha provato a sedurre Luca in tutte le maniere, li abbiamo fatti incontrare e lasciati soli in più occasioni, in casa l’ho spacciata per mia amica, ha dormito quasi tutte le sere in camera mia. Ho visto come ‘lavora’ e devo dire che solo un morto riuscirebbe a resistere alla sua bellezza, un morto o un gay. Comunque con mio fratello non ha funzionato, e ora l’amico di Irina vuole essere pagato lo stesso.
– MIO FIGLIO NON E’ GAY. QUI C’E’ QUELLO CHE TI DEVO E CE NE SONO MILLE IN PIU’ PURCHE’ TI TROVI UN ALTRO DENTISTA, E ORA FUORI!-
Non ho mai visto la mamma così arrabbiata, il russo si avvia verso la porta con i suoi soldi seguito dalla sua ‘amica’, mi passa di fianco mi tocca il culetto e dice:
– Se tu cerca vero uomo..-.
– FUORIII!!!-
La mamma è veramente fuori di sé, per fortuna in studio non c’è nessuno, ma se continua così i vicini ci sentiranno; fortunatamente il magnaccia e la sua puttana se ne vanno senza fare altre storie.
Come chiudo la porta dietro ai due, mamma scoppia in un pianto disperato.

Alcuni giorni dopo

– Mamma… Luca è gay, fattene una ragione-.
– No, tesoro, dammi retta… gli uomini sono porci, credi a me-.
– Ma con che coraggio mi puoi chiedere di provarci con lui!-
Già. Incredibile ma vero: mi ha chiesto di fare sesso con mio fratello, ma andiamo per ordine.
Per nulla demoralizzata dal fallimento di Irina, si era messa alla ricerca di qualcosa di più estremo per riportare mio fratello sulla giusta via: navigando in rete aveva trovato un sito di racconti per adulti e aveva scoperto che per molti uomini le prime donne desiderate sono quelle che trovano in casa: zie, cugine, madri e sorelle.
Così ha passato gli ultimi due giorni cercando di convincermi a sedurre Luca:
– Con il coraggio di una madre disperata un giorno mi capirai… lo farei io, ma… non sono più giovane…-
– Ma dài mamma, se non c’è riuscita quella puttana, cosa vuoi che faccia, io…-
– Non che tu fisicamente abbia molto da invidiare a quella zoccola, e poi tu hai il vantaggio del proibito: sei sua sorella…-
– Oh signore… ti prego, non puoi farmi questo…-
– Daniela… non ti posso costringere, ma ti ricordo che tuo padre ci ha abbandonati subito dopo la tua nascita, e io ho fatto non pochi sacrifici per arrivare dove sono e per non farvi mancare niente… e mi capitato di dover fare…-
– … ‘anche cose che non volevo fare ma go stretto i denti e sono andata avanti’, lo so, mamma, lo so… va bene, lo faccio… ma solo per te…-
Sto piangendo: quando attacca con questo discorso mi commuovo sempre e non riesco a dire di no.
Mi abbraccia e mi carezza i capelli.
– Prendi sempre la pillola, tesoro?-
– Sì, mamma-.

Intanto mio fratello presenta alla famiglia il suo ragazzo: un bel tipo educato, colto e di buona famiglia.
Quando la mamma non c’è si appartano in camera sua e fanno sesso, li sento ansimare dalla parete della mia camera adiacente alla sua.
La cosa mi intriga: mi piacerebbe sapere chi dei due fa la femmina, sono curiosa, voglio vedere un uomo fare le veci di una donna.
Mi faccio coraggio e cerco di spiarli dal buco della serratura ma non si vede molto: l’unica cosa che riesco a notare è che mio fratello è molto dotato, ma non so se sia un bene o un bene per me. Il tempo passa e le cose non procedono: non so come cominciare a sedurre mio fratello, ma sono sempre più attratta dal suo rapporto gay, sono quasi sicura che sia lui la femmina della coppia, mi scopro eccitata se penso a lui che viene penetrato dal suo compagno come succede a me con i ragazzi, la cosa mi eccita: non pensavo di essere così libertina!

La fortuna mi viene in aiuto.
La mamma ci avverte che sarà fuori per il weekend: parte sabato pomeriggio.
Appena ricevuta la notizia, noto che mio fratello ha un intenso scambio di sms, e posso immaginare con chi.
Aspetto pazientemente che lasci il cellulare in giro e come succede ne approfitto, leggo velocemente gli sms.
Il porco ha promesso una sorpresa al suo ragazzo sabato sera se riesce a buttare fuori anche me e avere la casa tutta per loro.
Perfetto: questa è la volta che riesco a vederlo mentre fa sesso con il suo ragazzo.
Mi inventerò una storia.

– Luca, mi faresti un favore?-
– Dimmi, Daniela-.
– Se sabato dormo fuori, non lo dici alla mamma?
Non deve sembrargli vero: se dormo fuori avrà tutta la casa per lui.
– Dove dormi?-
– Da un’amica-.
– Daniela… ho qualche anno più di te, non prendermi in giro-.
– Va bene… vado in disco con un tipo e poi non so, ma non credo- che andremo a dormire..-.
– Ok, vai… ma se hai dei problemi mi chiami, ok?-
Ci ha creduto: perfetto.

Sabato sera

Mi sono vestita e truccata, ho salutato e… appena uscita mi sono nascosta in giardino.
Abitiamo in una villa poco fuori città, posto molto tranquillo, ho lasciato aperta la porta dietro, così da poter tornare in casa se ne avrò occasione, oppure li spierò dalle finestre. A dire il vero non so cosa succederà, sono emozionata.
Non devo aspettare molto che arriva il fidanzato di Luca, parcheggia, scende dalla macchina e
entra dalla porta principale: lo osservo nascosta dietro la siepe, e da dove sono posso vedere anche attraverso la vetrata del soggiorno. Il ragazzo entra e siede sul divano, poco dopo è raggiunto da una donna.
‘Da dove esce, questa?’ penso.
Mi tolgo le scarpe per non fare rumore e entro dalla porta sul retro: ora sono in cucina, sposto leggermente la porta che dalla cucina dà sul soggiorno, senza far rumore, ci spio attraverso e vedo che la tipa si sta spogliando in modo molto sensuale: la guardo meglio e vedo… Luca travestito da donna.
Eccola, la sorpresa che aveva promesso al fidanzato. Ci sa veramente fare, sembra proprio una donna come me e mamma! Ora ha finito di spogliarsi, riconosco l’intimo che indossa: è di mamma. Un corpetto con reggicalze, calze e tacchi alti, indossa anche una parrucca con capelli a caschetto neri ed è truccatissimo.
– Ti piaccio, tesoro? – chiede Luca al suo ragazzo.
– Sei una gran troia – risponde lui.
Sono eccitatissima: sarà la situazione, la paura di essere scoperta o mio fratello che si comporta come una donna, ma comincio a sentire caldo fra le gambe.
– Adesso ti faccio vedere cosa ti fa la tua troia-.
Luca si inginocchia davanti a lui, gli slaccia i pantaloni, glieli toglie insieme alle mutande e comincia a spompinare il suo compagno che gradisce, geme e lo insulta:
– Succhia, troia… ci sai fare con la bocca, tu sì che sei una vera donna…-
Lo sapevo che era mio fratello la femmina della coppia… ora sono bagnata.
Il pompino continua: Luca riesce ad ingoiare tutta l’asta del suo ragazzo.
– Aspetta, aspetta, puttana… così mi fai venire…-
Detto questo, il ragazzo si alza dal divano, mette Luca a pecorina per terra, armeggia con un tubetto di non so che e poi incula mio fratello con un colpo secco, ma non si muove rimane fermo.
– Ti prego, scopami… non ce la faccio più – implora Luca.
– Cosa devi dire se lo vuoi?-
– Sono una grande troia, il mio culo è solo tuo, ti prego, fotti questa zoccola!-
Come sente queste parole, il porco comincia a scopare mio fratello con ritmo forsennato.
– Fottimi, fottimi, ti prego!-
Non li facevo così volgari: sono fradicia e vorrei masturbarmi, ma non voglio perdere neanche un minuto di questo spettacolo unico.
Purtroppo non dura molto: il porco viene quasi subito nel culo di Luca.
– Sei già venuto, tesoro?-
– Sì, sei troppo eccitante, sei stata brava… ora puliscimi l’uccello!-
Luca ricomincia a spompinare l’amico, io non reggo più: devo godere! Mi volto per uscire e quasi mi piglia un colpo: dietro di me. alla porta di servizio c’è mia madre. Mi avvicino e le sussurro:
– Che ci fai qui?-
– L’aereo non vola, c’è sciopero. Sono rimasta in aeroporto due ore, vi ho chiamati tutti e due e non mi avete risposto…-
– Parla piano che ci sentono – le dico.
– Sì sì, li ho visti dalla vetrata quei due porci, ma tu che fai qui?… li stai spiando?-
Sono imbarazzata, che le dico?
– Volevo solo vedere come fanno-.
– Sembri molto eccitata…-
– Ma che dici…-
Lei non mi risponde: solleva veloce la mia minigonna e passa un dito sul perizoma umido, mentre io provo un brivido di piacere.
– Ti piace spiare tuo fratello vestito da donna?-
– Ma che dici, mamma!-
Il suo dito continua a massaggiarmi la passerina sopra il perizoma: vorrei allontanarmi da lei, ma sono troppo eccitata, mi piace quello che mi sta facendo e lei lo capisce subito.
– Vuoi che smetta, tesoro?-
– Sì… no no… continua… ti prego…-
– Allora spiavi tuo fratello?-
-Sì… mi eccita vederlo fare la femmina!-
La sua mano ora è entrata dentro il perizoma e un suo dito è entrato in me, io gemo un po’ troppo forte.
– Fai piano, tesoro, o ci sentono-.
– Più piano di così non riesco, mamma..-.
– Ci penso io-.
Detto questo, ricevo da mia madre il primo bacio saffico e incestuoso della mia vita: sento la sua lingua nella mia bocca e calda ed esperta. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: ogni tabù cade, le butto le braccia al collo ricambiando il suo bacio e contemporaneamente allargo le gambe per facilitarle il lavoro. Ci sa fare anche con la mano e in pochissimi attimi mi porta al mio primo bellissimo intenso orgasmo lesbo incestuoso.
– Piaciuto, piccola?-
– Sei fantastica, mamma..-.
– NO, LUCA, NON SE NE PARLA!-
I fidanzatini stavano litigando.
– Ma mi avevi promesso che se mi travestivo stasera me lo avresti dato!-
Io e la mamma ci guardiamo in faccia senza capire di cosa parlano…
– Lo so, ho esagerato, hai un cazzo troppo grande perché lo possa prendere nel culo… e poi, Luca, vedi… ho preso tempo sino ad ora ma te lo devo dire, a me piace solo dare-.
Lungo attimo di silenzio poi Luca esplode:
– Forse è meglio che tu te ne vada… sei un egoista e sono stufo delle tue promesse a vuoto, questa doveva essere la nostra grande sera e invece sei riuscito a rovinare tutto anche stavolta, VATTENE!-
Di nuovo silenzio, mentre sul volto di mia madre appare un sorriso raggiante.
Sentiamo sbattere la porta principale e partire una macchina, do un occhiata al soggiorno: mio fratello è lì, solo, seduto sul divano, fissa il vuoto.
– Dài, Daniela, è la tua occasione! – mi sussurra mia madre.
– Hai i trucchi in borsa?-
– Certo, ma che c’entra?-
Prendo la borsa della mamma, le do un bacio sulle labbra, faccio un bel respiro… apro la porta della cucina e mi dirigo decisa verso mio fratello.
Come si accorge di me trasale:
– Daniela, ma… ma… ma non dovevi uscire?… non è come pensi, io…non sono un… è che…-
Ora sono davanti a lui, è ancora seduto sulla poltrona, con un dito gli faccio segno di stare zitto.
– Senti, veramente ti posso… ‘ continua a giustificarsi Luca.
Mi siedo sulle sue ginocchia a gambe aperte, lo abbraccio e gli sussurro dolcemente all’orecchio:
– Tutto quello che puoi fare è dirmi che ti piaccio… – poi gli mordicchio il lobo.
– Daniela, ti prego… sono tuo fratello… cosa fai?-
– O mia sorella, che importanza ha? Mi piaci così come sei!-
Poi lo bacio sulle labbra senza lingua, mi bagno di nuovo al solo pensiero di quello che sto per fare.
Prendo la borsa della mamma e la vuoto sul divano di fianco a noi, prendo i kleenex e lo ripulisco dal trucco ormai sbavato.
– Vuoi che mi tolga la parrucca?-
– No, voglio solo che tu stia fermo… tesoro… ci penso io a te…-
Prendo i trucchi che erano nella borsa di mamma e lentamente lo faccio tornare donna: lo trucco come prima o meglio di prima.
Una volta finito lo ammiro: è proprio bello, o bella, non saprei, quello che so è che gli è piaciuto: il suo cazzo è rimasto duro per tutto il tempo, sfiorandomi le gambe.
Prendo uno specchietto glielo porgo:
– Guarda quanto sei bella, Luca!-
– No, ti prego Daniela, mi vergogno…-
Mi gira la testa. Sono eccitatissima, lo abbraccio di nuovo e mi spalmo contro di lui, schiaccio il baccino contro il suo grosso cazzo e poi mi struscio come una cagna in calore:
– Perché ti vergogni, amore? – gli sussurro con le labbra contro il suo orecchio, poi comincio a leccarglielo con la lingua umida.
– Perché sarò gay, ma sono pur sempre un uomo…-
Smetto di leccargli l’orecchio e gli sussurro nuovamente:
– Voi uomini, con i vostri stereotipi da macho… se ti sta bene così fallo, che te ne frega, la vita è tua! Non viverla come vogliono gli altri! E ora scusa, ma non ce la faccio proprio più!!-
Mi sollevo un po’ scosto il perizoma e mi impalo sul grosso cazzo di mio fratello, ma entra solo poco più della cappella.
– Fantastico, Luca… sei molto più uomo tu di tutti i ragazzi che ho avuto!-
Comincio a muovermi su di lui, su e giù, su e giù, e ogni volta ne prendo dentro sempre di più: sono fuori di me, ansimo e grido come piace a me.
– Dài così, Luca, sbatti la tua sorellina, falle vedere che sei un uomo, e che uomo! Dài… dammi della troia che mi piace… così… di più, più dentro! Dài che mi manca poco… ancora poco e… nooo no NOOO. Luca, amore, non puoi farmi questo adesso! – gli dico, e invece lo ha fatto: il getto copioso che ho sentito riempirmi le viscere era proprio sperma, il porco è venuto praticamente subito, lasciandomi insoddisfatta.
– Scusami Daniela, ma era una vita che non godevo più… il mio ragazzo pensa solo a lui e io non mi masturbo, e… prendi delle precauzioni vero?
‘Le precauzioni te le darei nella testa, questa era la miglior cavalcata che avessi mai avuto nella mia giovane vita e tu…’
– Sì, prendo la pillola…-
– Mi dispiace Daniela per esserti venuto dentro… e così in fretta…-
– Non importa dài, almeno sappiamo che ti piacciono le ragazze-!
– Non ne sarei così sicuro… avevo talmente tanta voglia che avrei trovato eccitante anche un buco in un albero… Spero di non offenderti…-
– Sei proprio uno stronzo quando vuoi, lo sai?-
– Allora riproviamo-.
Questa è la mamma che entra in soggiorno. Mi 0ero dimenticata di lei, avrà sicuramente visto tutto dalla cucina. Luca sente la sua voce e sbianca, prova a parlare, farfuglia solo parole senza senso per un po’, alla fine riesce a mettere insieme un:
– Ma che ci fai qui, mamma?-
– Te lo dico dopo, sappi che ho visto tutto e per me non sei gay… e ora mi devi dare la possibilità di dimostrartelo-.
– Cioè?-
– Ora io e tua sorella faremo una cosetta solo per te… tu guarderai, e se l’uccello non ti diventa duro mi arrenderò al fatto che sei gay, ok?-
Non aspetta neanche la sua risposta:
– Daniela, vieni qui da me-.
Mi alzo e sento ancora rivoli di sperma colarmi fra le gambe. La mamma mi fa mettere di fronte a mio fratello che è ancora seduto sul divano.
Mette un po’ di musica, poi comincia a spogliarmi lentamente, prima la camicetta poi la mini il perizoma fradicio e infine libera il mio abbondante seno dalla sua prigione: fa tutto lentamente, in maniera molto sensuale, mi dà lunghi baci con la lingua che io ricambio al colmo dell’eccitazione. E’ tutta la sera che mi trovo in situazioni peccaminose e eccitanti, ma il massimo del piacere che ho ottenuto finora è stato un ditalino: ora voglio godere per davvero.
Una volta nuda si spoglia anche lei, tiene solo il reggiseno a balconcino: la sua quarta abbondante comincia a risentire dell’età.
Mi fa sdraiare sul tavolino del salotto, con le gambe oscenamente aperte e la mia figa grondante in bella mostra davanti a mio fratello.
Si china su di me, sento la sua lingua all’interno delle cosce: sta ripulendo lo sperma che le imbratta, lentamente arriva alla mia figa in fiamme ed è il paradiso. Mi esplora, assapora, succhia, non so se sia la situazione, l’eccitamento, l’esperienza di mia madre o se tutte le donne mature sappiano fare godere così le giovani, ma mi prometto che, comunque vada a finire per Luca, questa non sarà l’ultima volta che faccio sesso con lei alla faccia dei tabù.
La sua lingua mi fa impazzire: il primo orgasmo è devastante, mi inarco, gemo, grido, la insulto, la sua lingua non smette di darmi piacere, sento le sue mani risalire il mio corpo, arrivano ai seni, cercano i capezzoli e li trovano, li stringe fra le dita, un altro orgasmo sale, mi torce i capezzoli: fa male, cerco di liberarmi ma è troppo forte, aumenta la presa e sììì! Godo ancora.
Sento la sua lingua scivolare via dal mio corpo.
– Piaciuto bimba? Ci sa fare la tua mamma?-
Io tremo ancora per il piacere ricevuto:
– Baciami, ti prego, mamma…-
Lei mi bacia, mi coccola: mi ama la mia mamma.
– Sei fantastica – le dico mentre mi tiene fra le braccia-.
– Bene amore, visto che sei felice posso approfittare prima io di quel ben di dio? – e mi indica mio fratello sempre seduto sul divano.
Altro che gay: si sta massaggiando un’altra imponente erezione e ci fissa come se fossimo acqua fresca in mezzo al deserto.
Vatti a fidare delle mature: lo volevo io per prima, ma non fa niente. Per ora sono soddisfatta così.
– Certo mamma, l’hai fatto tu quindi è tutto tuo-.
Io mi accomodo sulla poltrona e osservo lo spettacolo.
Mamma comincia con un pompino che ha dell’incredibile: riesce ad ingoiare tutto il lungo cazzo di mio fratello, lo spompina da vera troia, poi gli sale sopra e lo prende dentro in un colpo solo, tutto dentro fino alle palle:
– Luca, amore mio… non sai quanto mi fai felice…-
– Be’ mamma… sei una gran troia…-
– Amore… così mi piace, insultami e fammi tua!-
In realtà lui non fa niente: è lei che se lo scopa muovendosi sempre più velocemente come una forsennata, urlando di piacere mentre mio fratello la insulta dandole della puttana e della troia.
Mi viene da ridere: un uomo dotato come Luca vestito e truccato da donna che dà della troia alla madre mentre la scopa.
Ma Luca travestito da donna mi eccita anche un casino, sento il desiderio salire nuovamente in me: lo vorrei fare, ma non penso che reggerà molto visto la prestazione di prima. E invece…

Presente

– DANIELA??-
Bruscamente la mamma mi riporta alla realtà, non devo perdermi nei ricordi quando lavoro.
– Scusa se grido, cara, ma eri un po’ assente: non è che per caso sei innamorata, oppure incinta?-
‘Innamorata? Sì, di te e di mio fratello’, ma non lo posso dire: ci sono ancora le due ragazzine in studio.
– No, mamma… scusa, sono un po’ stanca-.
– Tocca alla signorina?-
Guardo le due in sala d’aspetto.
– Sì, mamma-.
– Venga pure signorina, si accomodi-.
Un attimo dopo mio fratello esce dal suo studio.
– Io ho finito, la mamma ne ha per molto?-
– No Luca, ancora una cliente poi ha finito anche lei-.
– Ok, vi aspetto al bar qui sotto – dice, poi esce. In anticamera restiamo solo io e la ragazzina ,la pussy mi prude, i ricordi mi hanno eccitata, mia madre ne avrà almeno per 15 minuti con la sua amica, un’idea pazza e rischiosa mi passa per la testa: ho poco tempo, devo muovermi in fretta.
Guardo la ragazza rimasta in sala, lei mi fissa e non distoglie lo sguardo, il tempo è sempre meno, sono indecisa: se lo scopre mia madre…
Ma si chi se ne frega, se sono gravida mi perdoneranno! Mi alzo, prendo la ragazza per mano e la porto con me in bagno, lei non fa resistenza.
Entriamo, la sbatto contro la porta, la bacio e lei ricambia; le slaccio i pantaloni, lei mi tocca le tette, io scendo con la mano fino dentro le mutandine, sento il pelo rado poi umido e comincio a masturbarla con un dito. ‘E’ giovane ed inesperta, non ci vorrà molto’, penso. Infatti pochissimo dopo il tendersi del suo corpo, l’aumentare della pressione sui miei seni, il vorticare della sua lingua mi dicono che sta venendo.
Stacco la mia bocca dalla sua:
– Metti giù – le dico, lei sembra non capire: io apro il camice e mi alzo la gonna, lei capisce e si mette in ginocchio, scosto il perizoma e lei comincia a leccarmi la pussy. é giovane inesperta come mi aspettavo, ma tra i miei ricordi e il rischio di essere scoperta sono eccitatissima e vengo anche io in pochissimo tempo cercando di non fare rumore.
Mi sento meglio: abbasso la gonna, chiudo il camice ed esco in fretta dal bagno torno alla mia scrivania.
Un attimo dopo si apre la porta dello studio di mia madre ed esce l’amica della ragazza che mi sono fatta prima, si guarda intorno in cerca dell’amica e, non trovandola, mi guarda con aria interrogativa.
Io la fisso e mi passo maliziosamente la lingua sulle labbra:
– La tua amica è in bagno-.
– Ah, grazie-.
Entra anche lei in bagno.
Lascio loro 5 minuti poi vado a bussare alla porta del bagno:
– Scusate, stiamo per chiudere-.
– Usciamo subito, scusa – mi rispondono.
Un attimo dopo si apre la porta e le due escono e mi passano di fianco: la tipa che ho fatto godere mi mette un foglietto in tasca, poi salutano ed escono.
Leggo il foglietto.
‘Sei stata fantastica
chiamami ti prego’
Poi c’e il suo numero e sotto ancora
‘Ti amo by Lory’
Mi viene da ridere: neanche mi conosce e già mi ama! E’ proprio una ragazzina!
Non butto il foglietto, non si sa mai.
Mia madre esce dallo studio pronta per andare a casa:
– C’è più nessuno in studio, Daniela?-.
– No mamma, Luca ci aspetta al bar-.
Lei mi si avvicina e mi dà un lungo bacio con lingua, amoreggiamo a lungo, mentre con una mano mi carezza dolcemente la pancia. Poi si stacca e dice:
– Sai, staresti bene con il pancione…-
– Mamma, la vuoi piantare!-

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