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Leccando i piedi di mia sorella

By 26 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Leccando i piedi di mia sorella

Sono in camera di mia sorella, nudo. Ho il cazzo mano e, accucciato, col culo in aria e la testa bassa, strofino il naso sui calzini puzzolenti di mia sorella minore. Adoro riempirmi le narici dell’odore dei piedi di mia sorella. Al solo pensiero il cazzo mi diventa di marmo e non ci metto molto a sborrare. I calzini sono bianchi e sudati. Essendo estate sono molto odorosi. La cosa che adoro, oltre al loro odore, è creare situazioni particolari e degradanti. La situazione che preferisco è senza dubbio quella di farmi le seghe proprio nella camera di mia sorella, completamente nudo, fino a sborrare sopra i suoi calzini puzzolenti. Non manca molto alla sborrata, le palle si contraggono e sento che sto per schizzare. Accucciato, ansimo e sbavo come un maiale sopra i calzini puzzolenti e sporchi. Passo con la lingua su tutta la superficie, li inghiotto e li infradicio di saliva fino a quando, con un gemito da vero porco, alzo il busto in ginocchio e mentre la cappella fa uscire uno schizzo enorme e copioso di sperma i miei occhi incontrano quelli di mia sorella Monica.
è davanti a me. Mi guarda con stampata in faccia un sorriso. Ma non un sorriso benevolo, semmai di derisione.
– ‘Piaciuta la puzza dei miei piedi?’ ‘
Io non so cosa fare. Per una decina di secondo rimango immobile. Il cuore che batte all’impazzata e l’adrenalina che inizia a pompare in tutto il mio corpo. Lentamente mi accorgo dello spettacolo che sto offrendo agli occhi di mia sorella minore: inginocchiato, nudo e col cazzo moscio e con la punta di un calzino che mi esce dalla bocca.
– ‘E il sapore? è buono vero? Ero appena tornata da una corsetta, non sei contento?’ ‘
Le sue parole mi fanno riprendere. Sputo il calzino ma non faccio in tempo a fare altro che mi ritrovo il piede destro di mia sorella sul viso. L’odore è micidiale, stupendo. In confronto i calzini sembravano appena usciti dalla lavatrice. Non posso fare altro che annusare la pianta puzzolente che ho sulla faccia.
– ‘Sono tornata dal bagno apposta perché dovevo prendere i calzini e metterli nel cesto dei panni sporchi, ma ora vedo che ho una mia lavatrice personale!’ scoppia a ridere e appena faccio per togliere il piede mi da un calcio in faccia, rimettendomelo sul viso.
– ‘Non’ non è come pensi Monica” ‘ questa è l’unica cazzata che mi viene da dire. Non so perché, ma in situazioni di panico è la frase che esce sempre.
– ‘Zitto e annusa. Penso che mi hai sempre annusato i piedi quando eravamo piccoli, e ho sempre saputo che morivi dalla voglia di adorarli nuovamente. Ora che finalmente abbiamo rotto il ghiaccio me li annuserai e leccherai tutti i giorni, non sei contento?’ ‘ detto ciò mi toglie il piede dal viso e si siede sul letto.
– ‘Avanti, prima di fare la doccia mi darai una bella leccata ai piedi. Puzzano molto, ma a te non dispiacerà di certo lurido maiale.’
– ‘Ma’ non dirai nulla vero? Per favore, ti supplico non dire niente a nessuno. Sarò il tuo schiavo, ti leccherò i piedi, farò tutto quello che vorrai ti prego’ ‘ e mentre dico questo mi accuccio, baciandole devotamente prima un piede e poi l’altro.
– ‘Per adesso inizia a leccare, e poi vedremo.’ Subito prendo il piede destro in mano, sostenendolo per il tallone. Dio, è quello che ho sempre sognato. Tiro fuori la lingua e dal tallone salgo fino alle dita. L’odore nauseabondo dei piedi puzzolenti mi manda in estasi e il sapore è ancora meglio. Ripulisco ogni spazio schioccando la lingua perso il piacere e il cazzo mi torna subito duro. Succhio il tallone, stringendo le guancie e lo pulisco con la punta della lingua per sentirne appieno il sapore. Faccio su e giù per la pianta come una spatola, fino a quando non è fradicio di bava.
– ‘Ora l’altro che la puzza mi fa schifo, avanti lavalo.’
Ubbidisco e, poggiandomi il piede destro sulla spalla, inizio a leccare il sinistro. Come prima ci passo sopra il naso. Lo struscio e annuso con forza sentendone il più possibile la puzza. Poi è la volta della lingua: tallone, pianta e dita. Fra le dita con la punta della lingua e sotto le unghiette, che sono tagliate corte si, ma mi eccita pensare di pulirle. Quand’anche il piede sinistro è fradicio e colante di bava mia sorella me lo toglie dalla bocca e, chinandosi , mi sputa in faccia. Nel frattempo avevo fatto in tempo a sborrare una seconda volta.
– ‘Ora ripulisci tutto maiale, e poi fatti trovare sul letto, a pancia in su e nudo.’

Continua’

Ciao a tutti. Se volete, avrei piacere di ricevere mail di commenti, suggerimenti, critiche o anche per confidarmi le vostre esperienze. Scrivete a sinthoras3000@hotamail.it

Non ho pregiudizi, scrivete tutti: Gay, lesbiche, trans, trav, gialli, neri e rossi. Forse anche qualche donna, ma dubito che una ragazza leggerà mai simili schifezze ghghgh. Questo è il mio primo racconto ma presto ne farò molti altri.
Se preferite, io la preferisco, ho anche la msn: sinthoras3000@hotmail.it

Potrei mettere Skipe, anche perché noi italiani siamo gli unici al mondo ad usare ancora la msn -.-
A presto, e ovviamente risponderò a tutti 

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