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OrgiaRacconti erotici sull'IncestoTrio

lo zio Franco

By 4 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi rigiro nel letto dell’ospedale, sento dolori su tutto il corpo, ho un cerotto sulla fronte,
‘ che mi è successo?’
Ora ricordo, sono finita fuori strada con la macchina. Ricordo tutto, la sbronza. Il sesso sfrenato, e poi il ritorno verso casa, l’incidente, mio padre che passa poco dopo e vede la mia macchina che ha fatto molte capriole per finire rovesciata vicino casa. Ero andata a una festa di laurea, mi sono messa dentro una stanza, ero la svuota palle della sera. Chiunque entrando dentro la camera con un bicchiere di qualche liquore forte, Gin, vodka, whisky, o qualunque altra bevanda, poteva infilarmi il cazzo in bocca, io lo succhiavo fino a farlo schizzare nella mia gola, un cazzo, un bicchiere fino al punto di perdere il conto sia dell’uno, che dell’altro. Coperta di sborra me ne sono andata ubriaca fradicia. Devo smettere di bere, di fare sesso sfrenato, devo dare un senso alla mia vita. Ho venti anni, diplomata ragioniera, mi sto lasciando andare alla deriva senza uno scopo o meta. Ho due fratelli più grandi che gia lavorano nello studio di mio padre, loro, sono architetti, e lavorano in giro per il mondo, come mio padre Mario, titolare e proprietario di uno dei più affermati studi d’ingegneria specializzata in strutture petrolifere. Io non l’ho seguito, io volevo fare un lavoro diverso, ma poi non ho combinato nulla. Ad un tratto la porta della camera si apre ed entra l’ultima persona al mondo che mi sarei aspettata di vedere, mio zio Franco. Due anni più grande di mio padre, dieci anni fa, quando è morta mia zia Rosa in un incidente aereo, lui, si è ritirato dal lavoro e dallo studio di architetto lasciando a mio padre tutti gli affari, per andare a vivere su di una piccola isola del Tirreno.
‘ciao piccola come va?’
lo guardo con occhi stupiti. Lui mi spiega che è venuto dalle nostre parti per il matrimonio del figlio di un nostro amico di famiglia, io ovviamente me lo ero dimenticata.
‘Tuo padre mi ha detto che hai fatto un bel volo, come stai?’
‘sto da schifo, ho un bernoccolo, tanti lividi, ed escoriazioni dappertutto, forse ha ragione lui, devo decidermi a mettere la testa a posto, ma ho una grande confusione, non riesco a decidere cosa voglio.’
Mi guarda sorridendo, è proprio un bell’uomo, alto moro, leggermente brizzolato, fisico asciutto e leggermente abbronzato è un tipo che non passa inosservato.
‘Domani torno all’isola, potresti venire con me, lì è quasi estate, c’è tanta tranquillità, puoi decidere con calma, se poi ti manca questa vita puoi sempre tornare. ‘
Ci rifletto un secondo, in fondo, mi sembra giusto cambiare aria, sparire un po, accetto!
‘Il dottore dice che puoi uscire, vestiti, che ti porto a casa, e mentre io e i tuoi genitori andiamo al matrimonio tu prepari le valige e domani mattina si parte.’
Nella tarda mattinata del giorno dopo partiamo, lungo il percorso io ascolto musica dalle cuffie del mio MP3, indosso dei semplici jeans e una maglietta, lo osservo nascosta dietro i miei occhiali scuri che fasciano il mio viso quasi a nascondere il cerotto che porto in fronte. Fa caldo, lui guida in maniera tranquilla, è quasi l’una quando arriviamo al porto, la nave parte alle quindici.
‘ Hai fame? Ti va di mangiare del pesce? ‘
lo guardo facendo le spallucce, non mi ricordo l’ultima volta che ho fatto un pranzo a un ora decente, in genere mi alzo vado in frigo bevo del latte freddo , mangio quello che trovo e poi me ne torno a letto. Entriamo in un ristorante, lui ordina due spigole, quando le portano, gli dico che non ci riuscirò a mangiarlo tutto. Lui ride, prende il mio piatto e abilmente sfiletta il pesce, lo condisce con succo di limone, me lo restituisce, lo mangio tutto, e mi stupisco di quanto era buono, lui mi sorride e questo mi fa sentire tranquilla. Il sole tramonta quando arriviamo all’isola, è meravigliosa, sono curiosa di vedere la casa, poi rifletto sul fatto che di lui so pochissime cose. Sempre in giro per il mondo, lui veniva poco a casa nostra, anche per il semplice motivo che sia lui che papà lavoravano insieme, mi rendo conto che non so quasi nulla delle loro abitudini della loro vita, e non ho mai visto la casa che ha qui. Sbarcati, percorre veloce la strada dal porto all’altro lato dell’isola, poi lascia la statale e s’inoltra nella campagna per poi arrivare davanti ad un cancello che apre, in fondo, nascosta da una foresta di alberi di mimosa enormi, c’è una costruzione quasi invisibile, tutta in pietra locale e legno. Entrando c’è un ampio salone, un angolo cottura, una grande finestra indica che oltre la casa vi è un giardino, un muretto che delimita il promontorio da cui si vede il mare che si raggiunge con una scalinata di circa quindici scalini. Entriamo dentro un piccolo corridoio, che immette nell’unica camera della casa, dentro c’è una porta scorrevole che si apre nel vasto bagno, mentre dietro un’altra porta vi è una cabina armadio molto grande.
‘ Metti qui le tue cose, io preparo la cena, scegli da quale lato del letto vuoi dormire. ‘
Mi rendo conto che dovrò dormire con lui. è la prima volta che passo la notte assieme ad un uomo e non ci faccio sesso, una vera novità per me che ultimamente non ho fatto altro che farmi sbattere da decine di maschi, non mi ricordo nemmeno i loro volti, tutto quello che mi è rimasto in mente è la grande quantità di sborra che mi restava dentro. La cena è semplice e divertente, lui è un simpatico commensale, mi mette a mio agio, poi decidiamo di andare a letto.
‘ Generalmente dormo nudo, ma poi che ci sei tu, metterò dei pantaloncini, tu fai come vuoi.’
Lo guardo stupita, ammiro il suo splendido corpo, sento un languore fra le gambe, decido di stare al gioco, indosso un semplice slip e resto a seno nudo.
‘ Accidenti quanto sei bella, hai lo stesso fisico di tua madre, complimenti.’
Mi sento lusingata dal complimento, non ricordo l’ultima volta che un maschio mi ha detto che ero bella, in genere il massimo era: puttana scopi bene. Distesa con lui vicino mi lascio prendere da certi pensieri erotici, ma poi rifletto, è mio zio, non voglio rovinare anche questa cosa, mi lascio avvolgere dal sonno. Quando mi sveglio, è gia in piedi, seminuda lo cerco per la casa, lo trovo in giardino che raccoglie delle rose bellissime.
‘Buon giorno, hai dormito bene?, se ti vesti facciamo colazione e poi scendiamo in paese, ho delle spese da fare. ‘
Gli sorrido, è la prima volta che mi sento bene, rientro, mi faccio una doccia, mentre mi lavo mi accarezzo un poco, sono eccitata dal suo corpo, mi tocco e poi mi lascio andare ad un veloce orgasmo,
”. Mumuhmmummum”’..
Un gemito esce dalla mia bocca, lui mi chiama, la colazione è pronta. Esco, mi vesto e poi lo raggiungo. Dopo avermi rimpinzato di caffè, e fette biscottate con marmellata che non mangiavo da anni, scendiamo giù in paese. Mi rendo conto che lui è molto conosciuto, lo salutano cordialmente tante persone, anche sento molti sguardi e mi trovo insieme con lui, in mezzo a molti uomini, è una sensazione molto bella, per la prima volta, da tempo, nessuno mi tocca, mi infila un cazzo in bocca o in un altro buco del mio corpo, mi rendo conto di aver toccato veramente il fondo. L’aria è calda, il mare bellissimo, vorrei fare il bagno ma solo allora mi rendo conto di non avere un costume, e quando glie lo dico lui mi porta dentro un negozio di intimo.
‘Ciao Lisa, lei è Anna mia nipote, ha dimenticato il costume da bagno a casa, e poi che passerà alcuni giorni qui ne deve trovare uno, ti dispiace consigliarla tu.’
La signora mi sorride, è molto bella, sulla quarantina, molto ben portati, un fisico ben curato, seno sicuramente molto più grande del mio, che porto una seconda, lei minimo una quarta. Mi mostra alcuni capi, poi scelgo un paio di modelli e vado nel camerino per misurarli. Decido per un modello sottilissimo, e quando misuro il sopra, quasi non copre i capezzoli tanto è ridotto. Quando esco vedo lei che fa una carezza sul viso di mio zio, sento una punta di feroce gelosia, colgo solo la fine di una frase che lei gli dice:
‘sarà opportuno che sappia la verità.’
Maschero il mio disappunto e mostro la mia scelta, decido per uno di colore nero e uno rosso lei da uno sguardo allusivo a lui poi mi sorride,
‘ottima scelta, sono quelli in voga questa estate, e poi con il tuo fisico te li puoi permettere, complimenti.’
Torniamo, e durante il pranzo indago in maniera velata sulla signora Lisa,
‘ è una bella donna, è tanto che la conosci?’
Lo zio mi guarda quasi divertito, deve aver colto la sfumatura della mia voce,
‘ si la conosco da tempo, e sono molto amico anche con Bruno suo marito, fa il pescatore, lui ha bisogno di una persona che lo aiuti, ha Simone, il cugino di sua nuora, che pesca con lui, ma in questi giorni non sta troppo bene, quindi forse una di queste notti andrò con lui, poi c’è anche suo figlio Fabio, ora è in luna di miele, tornerà la prossima settimana,’
Per i tre giorni successivi dopo colazione mi porta a vedere l’isola, è bellissima, anche se si va riempiendo di turisti è meravigliosa, spiagge bellissime e angoli molto riservati. Durante le notti noto che quando viene a letto mi guarda con occhi diversi, oserei dire con desiderio, ma faccio finta di nulla anche se, io pure mi sento bagnare fra le cosce, la mia micetta reclama un cazzo duro, ma non mi va di rischiare con lui. Il sabato, lui esce presto,
‘vado ad attendere il traghetto per prendere degli utensili che ho ordinato sulla terraferma torno fra un paio d’ore, se voi fai colazione o aspettami fai come vuoi.’
Resto un poco a letto, poi mi alzo, mi metto a curiosare dentro casa, nel salone c’è una grande libreria, con molti libri di tutti i generi, oltre una splendida collezione di dischi in vinile, due giradischi, di cui lo zio è molto geloso, credo che rappresentino un momento particolare della sua vita. La mia attenzione è attirata da alcuni album di foto posti in alto, prendo una sedia e scelgo uno degli album, quello che sembra il più vecchio. Mi metto a sfogliarlo, è del loro matrimonio, effettivamente la zia Rosa era da giovane come me. Seni piccoli, culetto sodo e tondo, il mio fisico. Sfoglio tutto l’album e quando lo rimetto posto noto che dietro in fondo al ripiano ce ne uno più piccolo, messo di traverso, quasi nascosto, lo prendo lo apro e ” CAZZO!!!!!…. resto basita!!!…. la foto dentro è di mia zia, nuda!, ne sfoglio un’altra, e sempre lei nuda in un’altra posa, continuo, mi rendo conto che si sta aprendo una nuova prospettiva sulla vita dei miei zii, sfoglio e ad ogni foto corrisponde una posa di lei senza veli, molto belle, erotiche, poi ad un ennesimo sfoglio resto a bocca aperta ” nudo perfettamente in erezione c’è il cazzo di zio Franco!!!!……. ACCIDENTI !!! ‘ CHE CAZZO!!!!! ‘. Ne ho presi tanti, ma questo resta senza dubbio uno dei più belli e grossi che abbia mai visto! Lungo, sicuramente oltre venti centimetri, è nella circonferenza la sua caratteristica, ha una forma di un tronco, molto ampia alla base, si va restringendo verso la punta che termina con una cappella che sembra una grossa fragola rossa. Sento un languore nello stomaco, un forte desiderio di sentirmi dentro quel palo, la mia micetta incomincia bagnarsi, mi accarezzo lentamente mentre sfoglio il resto dell’album. Finito, lo rimetto a posto, ma sposto tutti gli altri per vedere se ce ne sono altri, bingo! Ne vedo altri tre. Prendo il secondo, lo incomincio a sfogliare, stesse scene in un posto diverso, pose oscene bellissime, aveva una gran bella fica la zia, poi verso la metà dell’album trovo delle foto porno, lei che si fa scopare dallo zio, vedere quel palo che la sfonda mi porta molto vicino all’orgasmo, osservo con attenzione le foto, sono fantastiche, specie quella di lui che le sfonda il culo piantandole dentro tutto il cazzo, ma come fa prendersi dentro un palo così? Le ultime due poi mi lasciano di stucco è Rosa che s’infila il cazzo tutto in bocca, non mi sembra possibile!!!!!. Lo rimetto a posto e prendo il terzo. Appena lo apro ho un sussulto, la zia inginocchiata fra due maschi che gli succhia il cazzo!!! Hai capito la zietta!!! ‘ gli piaceva il mucchio! Nelle foto successive lei è impegnata con i due maschi, e nessuno dei due è lo zio, uno poi è decisamente fuori dal comune, lungo, con una circonferenza spaventosa. Pose stupende, lei con un cazzo in figa, mentre succhia l’altro, una doppia, e poi in fondo una tripla con lo zio in culo e gli altri a chiudere la bocca e figa, l’ultima foto si vede lei coperta di sborra dalla testa ai piedi, sono sempre più vicina all’orgasmo, ma voglio finire di vedere le foto prima di godere. Prendo l’ultimo, sulla copertina vi è una data recente, circa due anni fa. Apro e comincio godere nel vedere le foto, la prima è la zia e,
‘porca troia, ma questa è Lisa!’ penso fra me. L’amica dello zio.
Le foto sono inequivocabili, le due donne che si avvinghiano in un focoso 69, con primi piani delle rispettive lingue mentre frugano nell’intimità dell’altra, poi entrano in scena tre maschi mentre due coppie più giovani si vedono leccarsi un po’ in disparte. Incomincia una sequenza di pose veramente speciali, a turno ogni femmina riceve la sua razione di cazzo, anzi tripla e quadrupla razione di cazzi in ogni buco, perché nelle altre foto entrano in gioco anche le altre coppie. Mi colpisce il loro giovane aspetto, una sembra più grande, lei ha due tette enormi, bionda con capelli lunghi, mentre il lui porta i capelli lunghi, neri, la barba incolta, due occhi azzurri, bellissimi, ha zigomi squadrati. L’altra è composta da una donna molto carina, il lui porta capelli corti, neri e lisci. Entrambi i maschi hanno belle dotazioni. Nelle ultime foto si vedono le tre donne con le bocche vicine ricevere gli schizzi di sborra dai maschi, ma le foto che mi hanno fatto godere sono state quelle dove si vedeva la zia con la bocca piena di sborra e poi farla colare nella bocca aperta delle due donne, mai visto nulla più erotico e porco!!! Mi sono masturbata con due dita piantate dentro e ho goduto con un lunghissimo gemito,
”.. mhuuuhmmhuhmhui”’.
Sono rimasta alcuni momenti senza fiato dal piacere che avevo provato. Ho rimesso tutto a posto, ma ho deciso che avrei avuto dentro di me quel cazzo stupendo. La sera andiamo a cena da Lisa e Bruno. Faccio anche la conoscenza di Bruno, che ho ammirato in foto, ha un bel cazzo anche lui, ma quando vedo le foto di due ragazzi in abito da sposi, ho quasi un coccolone, una delle due coppie giovani delle foto sono loro!!!. Bruno fisicamente è totalmente diverso da mio zio, più basso molto muscoloso, viso più rugoso, direi scolpito dal vento del mare, le mani, poi, enormi, con dita molto grosse. A tavola anche lui si rivela un tipo molto simpatico, mi fa molti complimenti, e mi rendo conto che anche lei è molto simpatica, mi sento veramente bene, a tal punto che quando mi chiede:
‘ loro domani, cioè questa notte vanno fuori con il peschereccio, tu se vuoi puoi restare a dormire qui con me, e poi magari domani che l’isola si riempie di turisti potresti darmi una mano in negozio. Generalmente c’è Pamela, mia nuora, ma non tornerà prima di lunedì.’
Immediatamente vedo una possibilità di approfondire la conoscenza in maniera più intima di lei,
‘ne sarei molto contenta, tanto senza lo zio che faccio da sola in casa, solo dovrei andare a prendere un cambio di vestiti per domani.’
Passiamo una bella serata, poi torniamo a casa, per prepararci per la notte,
‘sai sono molto contento che tu e Lisa abbiate legato, sono due persone molto care, sempre molto disponibili.’
Sento uno strano tono di voce non ne capisco il motivo, ma ho la netta sensazione che abbia in mente qualche cosa. Torniamo da loro, i due uomini partono e noi restiamo a guardarli scomparire oltre l’orizzonte.

‘ Prepariamoci per la notte, puoi dormire con me, l’altra camera è molto calda, mentre la mia è più fresca.’
Quando mi distendo indosso una maglietta e uno slip da cui debordano i peli del pube, incolti, non mi sono depilata da tempo.
‘Ragazza mia vai ancora in giro con dei peli intimi così in disordine, non sono certo un bello spettacolo con il costume che hai preso.’
Mi guardo, convengo con lei che quello che dice è giusto, ma sono partita senza pensare di andare dall’estetista.
‘ Se vuoi, ho tutto quello che serve per una perfetta depilazione, vieni con me.’
Un momento dopo siamo in bagno, lei mi chiede di spogliarmi, cosa che faccio senza nessun problema. Abilmente lei mi depila usando delle apposite strisce, non sento alcun dolore, è bravissima. Completata l’operazione, mi mette uno specchio fra le cosce,
‘come ti sembra? ‘
Osservo la mia micetta perfettamente nuda, con solo un piccolo ciuffino sul monte di Venere, lei mi guarda con occhi lucidi pieni di desiderio, è palese che non vede l’ora di toccarmi, la provoco un poco, apro oscenamente le gambe, il taglio vermiglio delle labbra della fica si aprono, lei si lecca le labbra, ora ho voglia di lei pure io, poi mi invita ad entrare dentro la vasca e prende con la mano dell’acqua e incomincia a lavarmi la patata depilata. Al secondo passaggio della sua mano sulle labbra della mia micetta serro un poco le gambe, lei mi guarda, mi sorride e mentre avvicina il suo viso al mio, sento la mano scorrere verso la fica, mi accarezza, gemo,
‘.. hummmmummmm”’
Un dito mi penetra dentro. Le prendo il viso fra le mani, e incollo le mie labbra alle sue. Prepotente la sua lingua s’insinua nella mia bocca, la ricevo, la succhio, lei ora ha infilato due dita dentro di me e le muove velocissime dentro/fuori, sento un orgasmo improvviso scuotermi, mi stacco da lei e muovo il bacino assecondando il movimento della sua mano,
‘ siiiiiii ”. Siiiiii ‘ daiiiiiii ”. VENNNGGGGooooooo!!!!….
Tremo scossa dal piacere. Mi solleva, mi prende per mano e ci spostiamo sul letto in camera sua, distesa sotto di lei che mi lecca dal viso e scende giù verso le cosce. Mi stringe fra i denti un capezzolo, gemo, passiva,
” humuhhmm ‘. Siiiii’. Siiiiiiiiiii ”.. umhmuhmumhmuhm’..
Poi mi rigiro, insinuo la mia testa fra le sue gambe. Aspiro il profumo della sua figa aperta già fradicia di umori che attendono solo di essere leccati, m’incita,
‘ ddaiiii’.. leccamiiiii’ daiiiii’ che non ce la faccioooo,,,piùùùù’.daiiiii mmmmuhmumumm’
Tuffa la sua lingua fra le pieghe della mia figa e esplora ogni centimetro del mio essere procurandomi brividi di intenso piacere. Mi fa gemere anche a me, con la bocca incollata al suo clito lo succhio con forza,
mhuhmhuihmhu’. Siiiii’ dai che ‘.. mhuhmhhuihh’
Sento prepotente un nuovo orgasmo arrivare, intensifico il giochino con la lingua e la porto con me all’orgasmo,
”.. siiiiii ‘.VENGOOO!!!!… DAIIIII’.siiiiii ‘eccomiiiii’ godo’.vengooooo,,,,, con te’..mhuhuhmhum’.
I nostri corpi tremano scossi dal piacere. Ci rigiriamo, lei mi lecca le labbra alla ricerca del suo piacere,
‘ sei meravigliosa, mi hai fatto godere molto.’
Ma io voglio ancora succhiare il suo clito, mi distendo su di lei, le mordo i capezzoli facendola fremere,
”. Aaahhhh” ssssiiiii .. daiiiii che fai morire ”.
Scendo in basso, indugio fra le sue cosce, non ho fretta di leccarla, lei impazzisce, mi vuole
‘. Dddaiiiii’leccammiiiiii”
Mi prendi la testa e la schiaccia sulla sua vulva aperta e fradicia di umori. Arrotolo la lingua e incomincio a scoparla dentro e fuori, va via di testa
‘. Ddddaaiiiiii”siiiiiii ”cccosssssiiiiiii’.sieiiiii seiiiiiii”. Fantasticaaaaaa ”’. VVEENNGOO!!!…VENGO!!…SIIIIIII ‘ oraaaaaaaa!!!!!….
Trema in maniera sconvolgente, si rigira e in qualche modo m’infila tre dita dentro la mia figa bagnata. Mi pompa con impeto travolgente godo!
”Siiiiiiiiiiiiiiii’ .Sfondamiiiiiiii’. VENGOOOoooooo’.mhuhmhuihmhu’.
Sfinite, con il respiro corto ci distendiamo a riprendere fiato,
‘andiamo a farci una doccia.’
Poco dopo siamo insieme sotto la doccia, lei m’insapona tutta, mi bacia è una furia scatenata, alla fine con le bocche incollate e due dita piantate dentro raggiungiamo l’ennesimo orgasmo. Il mattino dopo mi sveglia con un dolcissimo bacio, ci accarezziamo un poco, poi andiamo al negozio. Per tutto il giorno siamo impegnate con i clienti che sbarcano in continuazione dai traghetti, gli affari vanno bene, ci sentiamo in buona sintonia noi due. Solo verso mezzo giorno vediamo tornare Bruno e lo zio, ci fanno un saluto, ci dicono che la pesca è stata buona e vanno a dormire. Durante l’ora di pranzo abbiamo un momento di tregua.
‘che tipo era mia zia?’
Lei mi guarda con un sorriso allusivo, morde il panino, poi mi risponde:
‘ una brava persona.’
La guardo, rido,
‘non fare la finta tonta, hai capito benissimo cosa intendevo con quella domanda.’
Lei abbassa lo sguardo, conosco la risposta, ho visto le foto, ma voglio il suo parere.
‘Rosa, era la persona più dolce del mondo, è stata lei a insegnarmi a godere fra le braccia di una donna, sai, con gli uomini godi, ma nulla è più dolce di una leccata fra donne, ecco, lei era così. Ti faceva impazzire, aveva un suo modo fantastico di leccarti che tu me lo ricordi molto, in particolare quando arrotoli la lingua e la spingi dentro, era una cosa che lei faceva sempre, ma sei sicura che non ti ha mai fatto provare niente, e poi dimmi come mai una bella ragazza come te è finita qui? Cosa ti è successo per ridurti così?, un dispiacere, un problema serio?, cosa?’
La guardo, bevo un sorso d’acqua,
‘ sono andate storte un po di cose,’
taglio corto, ma lei mi si avvicina, mi guarda negli occhi,
‘ chi ti ha ridotto così?, con che razza di bastardo ti sei impelagata per ridurti in questo stato?, non credi che dopo ieri sera con me ti puoi confidare?’
La guardo, il rospo che mi porto dentro è grosso ma devo decidermi a tirarlo fuori.
‘Non vado molto d’accordo con la mia famiglia, mi sono sempre sentita trascurata, fuori posto, quasi un’intrusa. Con mia madre non avevo dialogo, i miei fratelli, sempre impegnati, l’unico che mi dava un po d’attenzione era mio padre. A quasi diciassette anni scambiai le sue attenzioni per amore, ne ero innamorata a tal punto che ero decisa a tutto per averlo, feci di tutto per sedurlo, mi facevo vedere sempre mezza nuda, lo baciavo, mi stringevo a lui, ma lui mi resisteva se pur con un certo imbarazzo davanti alle mie palesi intenzioni. Un giorno lo chiamai in camera mia e mi feci trovare nuda a cosce aperte distesa sul letto con la mano che mi toccavo, lui entrò, gli dissi:
‘prendimi, sono tua, scopami ti voglio! ‘
Lui rimase un momento immobile a guardarmi, vedevo i suoi occhi pieni di desiderio, poi scosse il capo e mi disse:
‘ no, sei mia figlia, rivestiti.’
Ci restai malissimo, ero stata rifiutata da mio padre!, la presi malissimo, ma il peggio fu che tutta la scena era stata vista da Luca mio fratello maggiore. Uscito papà entrò in camera mia e mi vide ancora nuda, mi disse che se non facevo tutto quello che voleva lui sarebbe andato da mamma a raccontargli tutto. Ho accettato, e subito mi ha piantato il cazzo in gola,
‘ succhia tutto e bevi fino all’ultima goccia!’
Ho preso a leccarglielo, ma lui mi piantava tutto il suo cazzo in bocca, e ti assicuro che sta ben messo, quando è venuto, credevo di affogare da quanta sborra mi ha schizzato dentro. Da quel momento sono diventata la sua puttana, da amante di mio padre a puttana di mio fratello. Per prima cosa mi ha fatto visitare da un suo amico ginecologo che mi ha prescritto la pillola, ovviamente per pagare la visita gli ho dovuto fare un bocchino, poi mi ha sverginato, sia davanti che dietro. Mi ha scopato con impeto, quasi in maniera brutale. Quando mi ha rotto il culo ho sentito un dolore atroce, ma lui non ha sentito scuse, mi ha infilato il suo cazzo tutto dentro in un colpo solo, tremendo! Lentamente mi sono abituata al suo modo di scoparmi. Tutta questa intimità non sfuggita anche a Marco l’altro fratello, che ci ha sorpreso una sera mentre lui m’inculava con forza. Ha minacciato di raccontare tutto a mamma e a Flavia la moglie di mio fratello, che nel frattempo si era sposato, se non avesse avuto anche lui la sua parte. Così da un cazzo da soddisfare sono diventati due e ti assicuro che anche l’altro quando entra lo senti. Per un po è stato anche bello, mi fottevano in continuazione, anche in doppia, ma una sera mamma, ci ha quasi scoperti. Non ha avuto la certezza, ma il sospetto si, mi ha detto di stare alla larga dai miei fratelli che le loro mogli sono gelose,
‘ se ti piace fare la puttana vai fuori a trovarti chi ti sbatte.’
Così non essendoci più la minaccia di un casino ho cominciato a trovare altri che mi sbattevano, sempre di più, sempre più numerosi, fino a stordirmi, ma alla fine neanche questo mi bastava più, allora ho cominciato a bere, sesso e alcool, fino al punto che ho quasi rischiato di morire, solo il fatto che mio zio mi ha portato via forse così cambierò vita.’
Lei mi guarda, mi bacia sulla bocca in maniera dolcissima,
‘ mi dispiace di quello che ti è capitato, ma sono sicura che se ne parli a tuo zio lui ne sarà felice, ti vuole molto bene.’
Torniamo al lavoro, e solo verso sera il flusso dei clienti termina, è stata una buona giornata, abbiamo fatto un bell’incasso. Poi arriva Bruno, ci dice che lo zio ci aspetta a casa, che sta gia cucinando il pesce per tutti, Lisa protesta che vuole andare a casa per farsi una doccia, io la guardo, le sorrido,
‘ anche a me fa piacere farmi una doccia, dai vieni su che la fai da noi.’
Pochi minuti siamo a casa, lo zio sta cucinando del pesce sulla griglia,
‘avete cinque minuti per la doccia’
Entriamo insieme dentro la doccia, l’insapono, lei lo fa a me, sento indurirsi i miei capezzoli, mi sto eccitando, la prendo da dietro, l’accarezzo, scendo in basso, l’accarezzo fra le cosce, geme ‘.
‘humuhmuhmmm ”
‘No, fermati, ho in mente una certa idea, e se tu mi assecondi ti garantisco che questa sera una dose massiccia di piacere non ce la toglie nessuno, dai non perdiamo tempo.’
Usciamo, non ci asciughiamo nemmeno, lei estrae da una piccola busta due copri costume, due veli di cipolla assolutamente trasparenti,
‘ indossalo,’
Lo guardo, l’annodo al fianco, è come essere nude. Con i seni al vento usciamo sul giardino, i maschi al nostro arrivo si danno un’occhiata d’intesa, si tolgono la maglietta con la scusa del caldo, i loro pantaloncini incominciano a gonfiarsi davanti. Mangiamo, durante la cena lei spesso prende del pesce con le mani e lo in fila nella mia bocca, poi aspetta che succhi le dita. La cosa eccita sia me che loro, vedo le loro patte dei pantaloni belle gonfie. Improvvisamente Lisa rientra in casa, ne esce poco dopo con un disco di vinile in mano, lo cambia con quello che il giradischi dello zio stava suonando. Dopo un momento di silenzio riconosco dalle prime note la splendida musica del sax di Fausto Papetti, lei invita lo zio a ballare a piedi nudi sul prato del giardino. Più che ballare si strusciano i corpi l’un l’altro, resto ammirata dalla bellezza dei loro movimenti, quando improvvisamente da dietro Bruno mi cinge ai fianchi. Sento aderire il suo bozzo in mezzo la solco delle natiche, mi stò sciogliendo fra le gambe, lui appoggia la sua bocca sulla mia spalla, anche noi non ‘balliamo,’ ma ci stiamo eccitando, e siamo tanto presi dal gioco che quando finisce la musica nemmeno ce ne rendiamo conto. Per alcuni secondi restiamo abbracciati, poi quando la musica riprende con una nuova canzone, Lisa si stacca dallo zio, mi afferra e s’incolla al mio corpo. La sua gamba destra in mezzo alle mie cosce da cui sta colando tutto, sento l’osso del suo bacino spingere contro il mio pube, ho quasi un orgasmo, i suoi seni schiacciano con forza i miei capezzoli che da quanto sono duri sembra vogliano bucarli. Con un gesto rapido scioglie il nodo che teneva il copricostume, in un attimo siamo nude, subito imitate dai maschi. Ballando mi sposta di due passi di lato, vicino a un lettino di legno, quelli che si usano per prendere il sole, si siede, e infila la sua testa fra le mie gambe, solleva la mia coscia destra sopra di lei e incomincia a leccarmi.
‘ unmhhhmmmmmm ”. Siiiii ‘ daiiiiii ”’ siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ”.. vengooo!!!! ”..’
Sconvolta dal piacere non riesco a reggermi, prontamente lo zio afferra le mia braccia e mi sorregge. M’inclino in avanti, mi ritrovo il suo arnese perfettamente in tiro lì, a due dita dalla mia bocca, esito un momento poi lo infilo fra le labbra ‘.
””. ‘ Hmhmmhmmm ‘ che labbra!!!!! ‘. La tua bocca è così calda che sembra un vulcano’ ‘
Lo sento gemere, mi eccito di più. Improvvisamente due mani forti mi afferrano per i fianchi, mi dilatano le chiappe e una calda lingua s’insinua fra il solco, è Bruno che entra in gioco. Lisa si sposta, gli prende il cazzo in bocca mentre lui mi lubrifica il culo.
‘è pronta!’ Poi si distende sul lettino.
Il suo cazzo svetta duro e imperioso, mi fanno divaricare le gambe e lentamente m’impalo su di lui,
‘ ‘.. humummumm ‘.. siiiiiiiiiiiiii ‘. Che paloooooooo .. mi sfondiiiii ..lo sento tuttoooo ‘ siiii spingiiiii ‘.. oooooohh’. Siii ‘.’
Sento aderire le mie chiappe al suo addome, l’ho tutto nel culo!!! Mi solleva le gambe, mi divarica, sono aperta, vedo lo zio inginocchiarsi davanti a me, è chiaro, ora mi becco una doppia! Appena sento la cappella appoggiarsi sul mio clito, un flash illumina la scena, mi giro, vedo Lisa che scatta delle foto con una digitale, ritorno a guardare lo zio, mi sorride e lo sento entrare, mi penetra lentamente, Bruno si ferma, lo agevola, spinge in alto il mio corpo, lui entra. Mi dilata la vagina, sento scorrere quel palo dentro di me fino mi fondo, l’altro mi slabbra il culo, io apro la bocca ed emetto un grido incontrollato.
‘ ”’.siiiiiiiiiiiii ”’siiiiiiiiiiii ‘tuttooooooooo dentrooooooooooo ‘siiiiiiiiiii ”. ‘
Abbandono il mio corpo al piacere, loro, restano piantati dentro di me immobili, un tempo che a me sembra eterno, ma le contrazioni del mio corpo mi procurano il primo orgasmo, lo urlo tutto in faccia a loro,
” siiiiii ”’. VENGOOOOOooooo!!!!!!!! ”’ siiiiiiiii ‘oraaaaaaaa ””.
Mi pompano con un sincronismo perfetto, Lisa scatta foto a raffica, sembra che da sempre lo facciano, sono sconvolta da brividi d’intenso piacere, li incito, godo,
‘.siii ..più forteeee ‘.siiiii .. spaccatemiiiiiiii ‘ daiiiii ‘più forteeeeeee ”
Non si lasciano pregare, mi pompano con impeto sconvolgente, mentre Lisa alterna uno scatto a un massaggio del mio clito che mi fa ‘sbroccare,’ mi succhia un seno lo morde mi fa male ma godo del piacere del dolore, impazzisco, urlo l’ennesimo orgasmo,
”’.. VENGO !!! ‘.Siiiiiiii ..Vengoooooooo!!! ‘oraaaaa ‘.siiiiiiiiiiii ”
Franco aumentare il ritmo, sento il cazzo gonfiarsi, esplode dentro di me,
‘eccomiiiii’siiiiii SBORRROOOOOOO’SIIIIIIIIIIII .. SENTI TI RIEMPOOOOOOOO!!!!!!….
Sento chiaramente i getti caldi di sborra riempirmi l’utero, mi fa godere di nuovo,
”’.. siiiii ‘siiiiiiiiiiii ‘daiiiiiiiiiiii..schizzaaaaa!!!!! ””’
Rimane alcuni istanti fermo, e ben piantato dentro, Lisa ha immortalato la mia espressione dell’ennesimo orgasmo, e il suo viso nel godere, poi lo fa uscire e passa a lui la digitale, s’inginocchia e lo prende in bocca e lo succhia avidamente. Appena esce sento un senso di vuoto davanti, un getto d’aria fresca entra nella voragine lasciata dal suo cazzo, ma non ho il tempo di reagire, Bruno mi gira e comincia a pomparmi il culo, mi sfonda meravigliosamente, è vicino anche lui al piacere e lo sento impazzire dentro di me con un orgasmo tremendo, mi inonda il buco urlando,
””’eccomiiiiii sborroooooo’.siiiiii ‘.tieniiiii ti irempo il culo, godiiiii ”..
Impazzisco e vengo per l’ennesima volta,
””. Siiiiiiiiiiiiii ‘..daiiiiiiiiiiii ‘siiiiiiiiiiii ”’. Belliissiiimoooooooo!!!!!! ‘.. Non mi ricordo di aver goduto tanto, in genere i maschi mi farcivano i buchi appena erano pronti a godere fregandosene del mio piacere, ora invece ho avuto due maschi che mi hanno fatto impazzire. Anche lui esce da me, sento il buco mostruosamente aperto, ma mi sdraio sul lettino sfinita, Franco mi passa la digitale e scatto foto a Lisa che ora si succhia avidamente i due cazzi, è meravigliosa, li rivitalizza in breve tempo, poi è il suo turno di godere. Franco si stende sotto e le pianta il cazzo in culo, mentre Bruno le spacca la figa, gode, urla, e loro la pompano da matti, poi urla l’ennesimo orgasmo, ma sono loro pronti a godere dentro di lei, ma lei è di diverso avviso,
” nooo, non dentro, vi voglio in bocca!!!!….. meravigliosi stalloni sborratemi in boccaaaa”
Bruno è il primo, si sfila e si presenta alle sue labbra, schizza tutto in bocca, poi anche l’altro, lei raccoglie la semenza, io ho capito cosa vuole fare, mi distendo sul lettino e aspetto mentre passo la digitale a Franco che nel momento in cui lei mi fa colare in bocca la sborra dalla sua ci mitraglia di foto. Concludiamo il gioco con un dolcissimo bacio che viene interrotto dai due maschi che ci offrono un calice di vino,
‘brindiamo a questo momento, alla meravigliosa porcaggine di queste due troie fantastiche,’
Ridiamo di gusto, Franco mi abbraccia e bacia, mi sento benissimo, sono veramente felice. Più tardi loro se ne vanno, io e lo zio andiamo a letto, ma non ho sonno,
‘ grazie, mi hai fatto un regalo bellissimo, ho rivisto tua madre in te questa sera, e credo che sia ora che tu sappia una cosa, un segreto che portiamo dentro da tempo.’
Mi dice lui, mi abbraccia e bacia, sono stupita, lo guardo senza capire, lui si fa serio e continua,
‘Un tempo noi avevamo in comune tante di queste serate, io e tuo padre avevamo conosciuto Bruno e Lisa qui all’isola. Insieme passavamo momenti sconvolgenti, poi incominciammo a decidere di avere figli, ma tua zia era sterile, e dopo due gravidanze tua madre voleva una femmina, ma tuo padre non voleva saperne. Con tua madre erano un po hai ferri corti per questo, lei venne all’isola e chiese a me e tua zia di aiutarla nel suo intento, non disse a tuo padre di aver sospeso la pillola, e all’ennesima orgia fui io a schizzarle dentro, lui non lo fece mai. Ne derivò un casino, che ebbe come conseguenza la fine delle nostre serate, non venne più all’isola, poi ci fu la tragedia della zia, io tagliai i ponti con loro, mentre tua madre ti considerava uno sbaglio che l’aveva allontanata da tuo padre. Il paradosso fu che lui che non ti voleva era il tuo migliore amico, anche se tu non te ne sei mai resa conto. Quando ti sei offerta a lui, ne ha sofferto tantissimo, mi ha telefonato piangendo.’
L’ho guardato stupita, mi sono resa conto di tante cose, e mi sono sentita triste, ci siamo messi a dormire, ma non ho chiuso occhio, tante cose, tanti perché avevano una risposta, solo all’alba mi sono addormentata per poco tempo. Mi sono risvegliata intontita, frastornata e confusa, sono uscita in giardino, Franco parlava al telefono,
‘allora vi aspetto per sabato, dovete venire, ciao.’
Chiude la conversazione, e dalla cucina esce Lisa con la colazione,
‘amore come stai?’
Mi abbraccia, mi bacia, la guardo smarrita, mi versa del caffè. Lo bevo senza sentire nemmeno il sapore, lei mi prende per mano,
‘prendi un telo da mare, scendiamo un poco giù al mare facciamo un bagno, ‘
Arrivati al mare mi tuffo, l’acqua fresca mi risveglia, nuotiamo insieme, poi torniamo a riva e ci distendiamo al riparo di un masso, nude, vicine,
‘mi ha chiamato questa mattina, dicendomi che ti aveva detto la verità, ho creduto di doverti stare vicina, come ti senti ora?’
la guardo smarrita,
‘ sono confusa, mi sono spiegata tanti comportamenti, di mia madre, dei miei fratelli e quello più difficile da capire è stato quello di mio padre, no dovrei dire il marito di mamma.’
Mi guarda, mi bacia, mi strige a se,
‘ Quando incominciammo a giocare allo scambio, tua madre era la regina delle serate, lei e Franco si scatenavano in maniera incredibile, la loro intesa e libidine non era seconda a nessuno. La fantasia nell’ideare sempre un gioco nuovo la faceva sentire viva, tanto che una volta andarono in vacanza lei e Franco da soli, lasciando Rosa e Mario qui all’isola. Credo che Mario in fondo fosse un poco geloso della loro intesa. Quando lei è rimasta incinta di te non è stato chiaro se voleva avere un altro figlio, o figlia o voleva far diventare Franco padre poi che Rosa era sterile, per questo è scoppiato il casino.’
La guardo mi rendo conto che le cose ora cambieranno, voglio vivere una nuova vita, con Franco, il mio vero padre qui all’isola, me ne voglio fregare di tutti loro, qui mi sento bene, protetta e amata, questo mi basta. Lisa mi abbraccia e bacia, sento le sue mani accarezzarmi, mi eccito, ma lei m’invita a tornare su in casa. Trovo lo zio già vestito,
‘andiamo, il traghetto stà entrando in porto, tornano Fabio e Pamela, se non ci diamo una sbrigata faremo tardi.’
Partiamo, e arrivati al molo li vediamo sbarca fra gli applausi di tutti i marinai del traghetto, lo zio mi spiega che Fabio lavora su quelle navi. Fatte le presentazioni andiamo a casa di Lisa, Pamela mi prende un momento in disparte,
‘dunque sei tu la nipotina di Franco, o dovrei dire la figlia, mi hanno raccontato che sei una vera furia a letto, non vedo l’ora di assaggiare le tue carezze e baci.’
La guardo, non c’è cattiveria nelle sue parole, lei mi fa l’occhietto d’intesa, e ridiamo di gusto, mentre Lisa ci osserva divertita anche lei. Nei due giorni successivi lei è molto impegnata con i parenti, poi una sera siamo tutti e due invitati a una grigliata casa degli sposi, vogliono festeggiare il ritorno con gli amici. La festa è molto divertente, rido e mi sento al centro dell’attenzione di molti ragazzi, per me è una vera novità, sono a una festa e nessuno mi prende per meno, mi porta dentro una stanza e non mi scopa. A un certo punto della serata vedo i ragazzi tutti intorno allo sposo, mi avvicino per capire, li sento discutere animatamente,
‘non sento ragioni,’ dice Fabio, ‘oggi è la mia festa e ci deve essere anche lui, andiamo a prenderlo.’
Escono tutti, io guardo Lisa, lei si avvicina, e mi spiega che Simone, la persona assente, oltre a essere il cugino di Pamela è anche il miglior amico di Fabio. Un giorno stava per sposarsi con una bellissima ragazza tedesca, ma lei l’ha mollato davanti all’altare, lui la presa malissimo, e ha cominciato a bere. Ora sparisce per giorni per ubriacarsi per lei, un vero peccato, è un ragazzo meraviglioso e si stà rovinando per una stronza. Poco dopo li vediamo tornare facendo un casino enorme, insieme a loro c’è Simone, resto basita, è il ragazzo dell’altra coppia che scopava con loro, quindi Lisa si era fatta sbattere dal marito, figlio, amico, e nipote della nuora e dalla nuora si faceva leccare, hai capito che tranquilla quest’isola! Mi colpisce la bellezza del giovane, nonostante sia trasandato ha un suo fascino, ma tutti trattano come un povero diavolo, io sento che devo fare qualche cosa per scuoterlo, in fondo qui mi hanno aiutato a trovare me stessa, lo avvicino, Pamela ci presenta, lui mi tratta subito come una che viene da fuori, quindi non capisce nulla, anzi quasi mi offende, allora passo all’attacco:
‘mi hanno detto che ti piace bere,’
Lo provoco, mentre nel salone scende un silenzio irreale, tutti hanno sentito le mie parole, Lisa e Franco mi guardano con aria di rimprovero, gli altri stanno con gli occhi bassi,
‘anche a me piace farmi un bicchierino, che ne dici di una scommessa, chi perde dovrà esaudire un desiderio del vincitore, qualunque esso sia.’
‘sei sicura?, qualunque cosa? Mi sembra troppo facile, naturalmente la scommessa si paga dopo la sbronza.’
Annuisco e confermo, mi guarda divertito, tutti sono sbigottiti, lui ci pensa un momento e accetta. Stabiliamo la misura dei bicchieri, media grandezza, poi si comincia, uno io, uno lui, Pamela è incaricata di tenere il conto. Non è, purtroppo la prima volta che faccio questo gioco, anzi mi considero una veterana, loro non lo sanno e nemmeno lui, quindi spero di vincere, ho una certa idea per la testa. Al quindicesimo bicchiere noto una certa difficoltà in lui, e dopo altri tre crolla, io pure non stò meglio, mi alzo malferma in piedi e sentenzio la richiesta della mia vincita,
‘Accertato che ho vinto io, tu da questo momento per la durata di un anno non dovrai più bere nemmeno una goccia d’alcool, solo una birra al giorno niente altro.’
Lui si scuote, mi guarda, cerca di obbiettare, ma a questo punto tutti hanno capito e approvato il mio scopo, poi lo invitano a rispettare il patto, se ne va furioso. L’indomani mattina lo vedo comparire a casa, mi porta un cesto di pesci che ha ordinato lo zio, mi guarda, sono in costume.
‘ non so come ma credo che tu abbia barato.’ Mi dice sostenendo il mio sguardo.
‘ andiamo a fare un bagno.’ Gli dico e senza aspettare la sua risposta lo prendo per mano e scendiamo al mare. Mi tuffo e nuoto, lui mi segue. Poco dopo lo ritrovo di lato.
‘dove hai imparato a nuotare?, fai un casino e sprechi energie.’ Mi dice facendomi fermare.
Mi spiega come fare, io facevo un gran casino mentre lui appena increspava l’acqua. Bastano pochi consigli e gia mi rendo conto di essere migliorata, torniamo verso lo scoglio e usciamo dall’acqua. Mi distendo al sole, lui è vicino a me.
‘dove hai imparato a bere in quel modo?, ne ho viste poche capaci di reggere tanto.’ Mi dice con voce calma.
‘credo che sia come il nuoto, tu sei un pesce io un casino, nel bere basta sapere quando fermarsi, purtroppo io il mio limite l’ho cercato tanto e mai trovato.’ Gli rispondo fissandolo negli occhi.
‘ Franco mi ha raccontato che ti sei messa nei casini, e che sei venuta qui per ritrovare la tua serenità, era logico che facessi questo, sei anche tu figlia dell’isola: che viene concepito o nasce qui ne sente l’appartenenza per tutta la vita. Io non potrei vivere in nessun altro posto al mondo.’
‘per questo che la tedesca ti ha mollato?’ gli chiedo con un tono calmo.
Lui incassa il colpo, mi guarda e si avvia verso la scala. Capisco di aver calcato troppo la mano, lo afferro e lo bacio di colpo. Per un momento resta immobile, stupito dal mio gesto, poi risponde con furore e mi stringe a se, mi abbraccia forte, sento il suo sesso cresce e premere contro la mia pancia. Restiamo un momento incollati, immobili.
‘non cercare di barare anche questa volta, se vuoi che io rispetti quanto ti ho promesso ieri sera dovrai controllarmi tu da vicino, se invece vuoi scopare hai sbagliato persona.’ Mi dice con tono duro fissando il mio volto.
‘avevo solo il desiderio di baciarti, se voglio chi mi scopa lo trovo quando ne ho bisogno senza problemi, ma tu sei sicuro che non toccherai più dell’alcool? E poi chi ti dice che voglia scopare con te? ‘ gli rispondo ancora più dura. Abbassa il capo e sale le scale, io lo rincorro e lo attacco,
‘ allora è vero quello che dicono di te, che sai solo fuggire, ma che razza di uomo sei?, reagisci, sei un bel ragazzo, e ti butti via per una puttana di tedesca che ti ha solo scopato?, non è stata capace di capire che tu da qui non te ne saresti mai andato, è tu ci muori ancora per lei?, cazzo!! Ma tutte le altre trovano dei maschi cosi devoti!’ gli urlo e scoppio a piangere come una scema.
Si ferma, si avvicina e mi prende per mano saliamo,
‘ti va di restare a pranzo?, potresti insegnarmi a cucinare il pesce, tanto ho deciso che da qui non me ne vado più , quindi tanto vale che impari a cucinarlo bene se voglio trovarmi un compagno.’
Mi guarda, cerca di capire cosa voglio veramente.
‘ dite tutte così, poi un giorno l’isola vi va stretta e via, incuranti di chi resta con il cuore spezzato.’ Mi dice con estrema malinconia.
Torniamo in casa, lui mi spiega come si pulisce il pesce, è bravissimo, non ci punzecchiamo più, sembra scesa una tregua fra noi. Cuciniamo e lui mi spiega tante cose, mi rendo conto che ho davanti a me un ragazzo meraviglioso, dolce simpatico e ironico, lo scoperei volentieri, ma ora mi accontento di averlo provocato.
‘ questa notte ci sarà luna piena ti va di venire con me a pescare con il palamito?’ mi chiede con dolcezza. Accetto. La sera dopo aver rivisto lo zio ce ne andiamo via io e lui, soli. Prende una piccola braca e ci addentriamo nel buio della notte. Girata la punta di colpo siamo immersi nel buio più nero, quando da dietro il monte dell’isola sale una luna piena enorme, bellissima. Ho un brivido quasi di freddo, mi avvicino a lui, mi appoggio al suo petto e osservo lo spettacolo della natura in silenzio, rotto solo dal rumore del motore della barca che improvvisamente lui spegne. Scivoliamo sul mare, lui distende un lungo filo pieno di ami con esca, io lo osservo, è perfetto sia nei gesti che nel muoversi, sembra una sola cosa con la barca, il mare e il silenzio. Finito si avvicina a me, mi stringe, mi bacia, lo desidero, lo voglio.
‘ ti avverto che potrei innamorarmi di te, dimmi che non fai questo per vendicarti dell’altra.’ Gli chiedo con un filo di voce. Mi bacia ancora, sento la sua bocca scendere sul mio collo,
‘ieri sera ero furioso con te, ti credevo una della terra ferma venuta qui a fare la solita annoiata che vuole divertirsi con noi, poi questa mattina ho costretto Franco a raccontarmi tutta la tua storia, o quasi, e ho capito che anche tu come me sei un naufrago alla deriva della vita. Ho ripensato a ieri e ho sentito il desiderio di rivederti. Quando mi hai baciato per un momento ero convinto di essere ancora sbronzo, poi ho capito. Non ti sarà facile con me, ho fatto un bel po di casini , ma ci vorrei provare, solo non mi piantare in asso, quando vedi che non va dimmelo.’ Mi dice con un tono di voce quasi a supplicarmi.
Lo bacio, lo stringo,
‘ho paura, ho tantissima paura di non essere all’altezza di tutto questo. Ho fatto tantissimi casini e non ne sono ancora fuori, mi sono ridotta uno straccio fra alcool e sesso, quindi pensaci potresti non fare un buon affare, ma se ci stai io ci voglio provare.’
Mi bacia, sento forte il desiderio di lui, lo spoglio rapidamente e lui fa la stessa cosa con me, mi succhia i seni, mi morde impazzisco, lo cerco, lo tocco, accarezzo ogni millimetro del suo corpo, la luna immensa illumina il nostro selvaggio amplesso, sento il suo durissimo randello farsi strada dentro di me, godo e urlo come una lupa alla luna,
”’ ooooooohhhhhooo’.sssssssssiiiiiiiii”’.daaiiii’.spingilooooo dentrooooo’..siiiiiii”.
Mi penetra con incredibile lentezza, quasi a voler fare in modo di farmi assaporare ogni centimetro del suo meraviglioso palo, urlo e vengo quando batte in fondo all’utero,
”””.aaaaaahhhhh’.sssiii vennGGGGOOOoooooo”siiiiii’mi uccidi!!!!!!……siiiiiiiiiiiii”..
mi pompa con maestria, mi lima ami porta verso il piacere che scuote il mio corpo fin dentro ogni singola cellula, poi esplode in me con un orgasmo e un urlo che sembra un leone che ribadisce alla savana che sta godendo con la sua femmina. Sfiniti scivoliamo in mare. Il fresco del mare rivitalizza i nostri sensi, risaliamo in barca e io lo prendo in bocca, lo voglio, desidero farlo urlare di nuovo. Lui mi asseconda, gode del piacere delle mie labbra, io mi giro e lo invito a prendermi da dietro, lui mi osserva per un attimo poi entra deciso dentro di me fino in fondo.
‘………aaaaaahhhhh……ssssssssssssiiii……daaaiiiiii……..sfondamiiiiii……….
urlo, godo e lo incito. Mi pompa con furore, godo e godo senza tregua, poi anche lui sta per venire, lo sento che si gonfia dentro di me. Lo fermo, lo sfilo e lo punto direttamente al mio fiore anale gia rilassato e pronto.
..inculami!!!…daiii..spaccami anche questo buco!!… sono la tua cagna, vacca ..femmina da monta, daii meraviglioso toro sfondami tutta!!!!!!!!!!!……..
non esita. Mi spinge il suo durissimo palo direttamente tutto dentro. Mi serra la mani ai fianchi e mi pompa con dei colpi devastanti che mi fanno impazzire di piacere. Godo, urlo e lo incito a venire anche lui. Mi sfonda con altri colpi furiosi poi esplode dentro di me.
‘……….ORRRRAAAAAAA!!!!!!!!…sssiiiii….sborroooooo!!!!!!…sssiiiiii………
mi sento inondare l’intestino dal suo caldo liquido che sembra sgorgare senza fine, poi sfiniti ci distendiamo abbracciati.
‘ accidenti!!, ma da quanto non godevi?, mi hai semplicemente inondato tutto il corpo di meravigliosa sborra!!.’ – gli dico con un filo di voce.
Mi sorride, mi stringe a se, poi mi guarda dritto negli occhi.
‘ Ti prego, non barare con me. Se ti volevi fare una scopata allora dimmelo, non lo sopporterei un altro fallimento. Credo di innamorarmi di te e ho una maledetta paura.’
Ci stingiamo, sentendo dentro di noi la necessità di dare fiducia all’altro. Parliamo molto e anche questa per me è una grande novità, poi all’alba tirata su la lenza torniamo con un ricco bottino, ma la cosa che appare subito a tutti è che noi due stiamo diventando inseparabili. Al sabato, nel pomeriggio vedo arrivare in casa dello zio, Mario, con mamma. Hanno entrambi l’aria da cani bastonati, non mi spiego il motivo,. Ma poi e lo stesso zio che a cena alza un calice di vino e propone un brindisi rivolgendo lo sguardo a me e Simone immancabilmente seduto la mio fianco :
‘ Brindo a lei che finalmente posso chiamare figlia senza doverlo più nascondere, e vorrei che voi vi chiariste, tanto da quello che ho capito lei dall’isola dubito che se ne andrà.’
Tutti mi guardano e alzano il calice, poi mamma si avvicina e mi abbraccia chiedendomi scusa per tutto quello che non mi ha dato. Lisa mette della musica, invita mamma a ballare e noi le osserviamo, mentre lentamente mamma sui lascia andare e si baciano. Un lungo applauso fa da stimolo a tutti, in breve ci abbracciamo e balliamo insieme. Mario mi stringe a se e mi sussurra:
‘ Piccola mia mi dispiace di averti rifiutato quel giorno. Sapessi quante notti ci ho pianto e desiderato il tuo corpo, ma mi sentivo in colpa e non potevo farlo.’
lo guardo, mi giro verso Simone che mi osserva,lo vedo sorridere farmi un gesto d’assenso con il capo, mi abbasso e apro i pantaloni a Mario, gli tiro fuori il cazzo e lo prendo in bocca. Si scatena una vera orgia. Dopo aver succhiato il suo cazzo e averlo fatto subito godere mi tengo un poco in disparte, abbracciata a Simone osservo mamma e Lisa che si danno reciproco piacere mentre glia altri maschi sia alternano dentro i loro buchi inondandoli di piacere. Da quella sera son passati degli anni, mi sono sposata con Simone e abbiamo tre figli, due maschie una femmina che oggi ha diciotto anni. La guardo mentre seduta sul cazzo del padre si succhia il cazzo del fratello maggiore, che dire buon sangue non mente, ma questa è una altra storia.

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