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Racconti erotici sull'Incesto

mia nonna, che nonna….

By 2 Maggio 2022One Comment

I fatti accaduti nel recente passato mi avevano fatto cadere in un periodo un po buio. Ero passato dall eccitazione di nuove scoperte sessuali a pensare e rimuginare su tutto non lascando spazio alla mia vita precedente. Se da un lato le esperienze sessuali erano un nuovo aspetto che mi elettrizzavano sapere di quel lato oscuro su persone con cui vivo da sempre…mi apriva tanti interrogativi.
Era ferragosto e andammo a casa dalla nonna. Abita in una cascina ai piedi di una deliziosa collinetta…centro abitato davanti bosco sul retro. Il sogno di una vita del nonno che purtroppo poco dopo averlo realizzato, non se le potuto godere per un incidente lasciando tutto alla nonna.
La nonna era una persona forte, schietta nel parlare, senza tanti giri di parole..viaggiava per i 70 ma li portava bene…qualche kg in piu sulla pancia e sulle cosce che la rendevano a mio parere molto sexy. Seno abbondante anche se un po cascato, culo grosso che ancora muoveva con incanto e un viso che faceva ancora innamorare. Si accorse subito che avevo qualcosa che non andava..Mi chiedeva vuoi questo, prendi quello, aiutami di là, mi vedeva assente e mi cercava di coinvolgere.
Finito il pranzo tutti andarono a fare 4 passi nel boschetto dietro casa, tranne io che dissi di voler restare un po li.
Fu la nonna la prima a rientrare, venne nel divano e si sedette accanto a me, io non dissi nulla e nemmeno lei. Dopo qualche lamento per la stanchezza per la passeggiata si giro e mi disse “dai racconta tutto alla tua nonnina che magari ti posso aiutare a far chiarezza”..
Io gli dissi che non era niente e lei sorridendo mi disse “io so già tutto ma voglio che sia tu a dirmelo” e poggio una mano sulla coscia.
Mi lascio perplesso, la mamma aveva raccontato qualcosa, supponeva, o tirava ad indovinare??Non mi lascia convincere a parlare di certi segreti. Facevo il vago. Lei era li che attendeva e io non sapevo che dire e per scrollarla un po gli chiesi della passeggiata appena fatta.
Lei mi risposte che ormai era fuori allenamento che era troppo vecchia per certe cose e io la abbracciai e gli dissi, ma che dici nonna, sei una favola.
Lei si compiacque del complimento gonfiandosi il petto, io non potei che notare lo spacco delle minne proprio sotto i miei occhi e per un attimo non dissi nulla guardando solo quelle tettone bianche ad un palmo dal mio naso.
Lei mi fissava con il sorriso e mi disse “se vuoi puoi giocarci come quando eri piccino”…io mi feci una risata e lei continuo “no?”…
Io: dai nonna ero li che pensavo, non le fissavo mica.
Nonna: e perche ho visto muoversi qualcosa dentro i pantaloni?
Non mi ero accorto di un inizio di erezione ma lei si.
nonna: Se hai il cazzo come tuo padre, devi avere un bel mitra li sotto.
Cosa voleva dire pensai titubante ma, ormai aveva un po rotto il ghiaccio con quelle parole e mi feci piu audace.
Io: nonna, non credo di aver capito.
Nonna: tuo padre aveva un gran cazzo, peccato che non aveva i coglioni grossi come tua madre e un bel giorno non reggendo il paragone sparì.
Io: nonna perdona la domanda, ma te lo raccontava mamma del suo coso?
mi imbarazzava dire cazzo davanti mia nonna
Nonna: no, conoscevo molto bene il cazzo di tuo padre, inizia a scoparlo il giorno dopo che tua madre me lo presentò, la nonna, amore, da giovane era una gran troia, che credi?, veramente, la nonna è un pò troia anche adesso.
Rimasi un pò pensare, ormai nel mio ideale c’era solo lei sana nella mia famiglia e invece….scopava pure con suo genero….senza parole…
Mentre ero li mezzo rincitrullito che pensavo a che dire, sentii le mani della nonna che iniziavano a sbottonare la patta dei pantaloni…
Io: ma nonna che fai?
Nonna: voglio vedere se sei alla sua altezza, o meglio, dimensione…e rise..
Non mi diede tempo per reagire ed era li che lo iniziava a tocca con gli occhi di fuori.
Nonna: diamine, è tanto che non vedo un bel cazzo ma, secondo me, forse duro è pure piu grande di quello di tuo padre, vediamo subito!
Detto ciò si tuffo con la bocca a succhiarlo. io tirai indietro la schiena per darle spazio, giusto 3/4 pompate si tira su mi guarda, e dice “non è che ti dispiace se lo succhio un po per fartelo venire duro e vederlo nella sua piena forma vero?” e senza aspettar risposta si tuffo con gran foga a succhiare..tirava di brutto, ci sapeva fare proprio.
Si ristacco appena l’asta era in pieno vigore esclamando “Cazzo, bellissimo..mi sa che siamo nei guai”..
Mi allarmai subito e chiesi perche..qualcuno ci aveva visto?era successo qualcosa??
Nonna: e perche amore?che la nonna anche se vecchia, ha la figa fradicia ora e….qualcosa la dobbiamo fare, quando si accende un fuoco, bisogna spegnerlo prima che scoppi un incendio.
io: in che senso?
Nonna: hai un gran cazzo ma ancora sei bello che imbranato amore mio.
Si abbassò la gonna e gli slip e si sedette sul mio cazzo afferrando il glande con la mana tra le sue cosce e guidandolo alla sua figa, che era qualcosa di unico. Aveva labbra cadute immense, rosa pallido, un gran figa che sembrava potesse contenere il cazzo di un cavallo. Era realmente fradicia e non fece nessuna ostruzione, il cazzo scivolo dentro e spari in un attimo, inizio a farlo aderire bene e con lenti movimenti a scoparmi, io ero li a fissare quel enorme culone davanti a me, come avrei voluto sbatterglielo dentro,..continuo a scoparmi lentamente per tanto tempo, godeva e mugolava come una cagna..
Ad un certo punto la fermai e gli dissi “nonna mettiti a pecora perche ti devo sbattere”.
Mi guardo con gli occhi languidi, si mise subito in posizione e inizia a dargli il mio ritmo, la pompavo forte e lei provava a dirmi qualcosa ma la voce era interrotta dai miei colpi. il mio corpo che sbatteva su suo culone faceva un gran bel rumore, la scopavo come un pazzo, stavo per venire, glielo annunciai e lei, come un fulmine si estrasse il cazzo dalla figa grondante di umori, “sembrava avesse pisciato di quanto era bagnata) e si giro chiedendomi di venirle in bocca che voleva berla..
Nel far questo strappo i bottoni della camicetta e slaccio velocemente il reggiseno.
Usci due mega tettone che gli scendevano fin sulle gambe, aveva dei capezzoli assurdi. sembravano finte per quanto erano grasse. Afferro i suoi capezzoli stringendoli e usciva la lingua proprio sotto il mio cazzo. Io mi menavo furioso per darle quello che voleva ma non arrivavo, mi tolse le mani e inizio a segarlo lei, con una mano mungeva i miei coglioni, arrivando pure al culo, con l’altro velocissima, segava..
Partirono 3 o 4 schizzi forte, qualcuno riusci a contenerlo con la bocca ma altri finirono fra i suoi capelli e nelle sue tette. Era uno spettacolo..rimasi a fissarla mentre cercava a ingurgitava sperma raccolto con le dite.
Si alzo poco dopo dandomi un bacio con la lingua, lingua che sapeva di sesso, di sborra…
Mi disse solo “grazie”…
Si giro con quel gran fisico da porca che aveva sculettando fino a sparire per andarsi a ripulire.
Io ancora attonito che la guardavo.

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