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Racconti di DominazioneRacconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Giuseppina 56.1

By 25 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

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Mia sorella Giuseppina 56.1

DA UN SUGGERIMENTO DI LISA CHE RINGRAZIO SINTITAMENTE…

Si stava sfregando le mani dalla contentezza. Solo 30 giorni prima non poteva immaginare come sarebbe cambiata la sua vita. Aveva accumulato una certa fortuna grazie a Giuseppina e oltretutto la scopava ogni qual volta lo desiderava. Nella tasca dei pantaloni poteva sentire lo spessore delle banconote mentre camminava e questo era solo l’inizio della sua fortuna, proprio come gli ha ripetuto il rivenditore. Il prossimo passo che doveva fare, era di andare dal commercialista per aprire la partita I.V.A. e diventare a tutti gli effetti un imprenditore e non girare le fatture al padre che anche se ignaro, prima della fine dell’anno se ne sarebbe accorto.

I dvd che aveva dato erano solo una parte della mole dei filmati fatti con Giuseppina e con la prossima vendita, era certo che sarebbe diventata famosa. Ora era impaziente di tornare a casa. Aveva voglia di scoparla per la contentezza. Quella mattina l’aveva lasciata tranquilla dopo le performance della sera prima. Solo al pensiero il cazzo gli si allunga e dopo averlo aggiustato infila la chiave nella toppa della macchina per l’avviamento quando sente tamburellare sul finestrino.

‘Ehi, ciao!’

Era letteralmente saltato sul posto spaventato. Era preso dai suoi pensieri e non si era accorto della presenza della persona a fianco della sua auto. Se non avesse visto che era una ragazza, forse non avrebbe abbassato il finestrino, ma voleva vedere cosa desiderava e poi, il suo sorriso e il suo sguardo.

‘Sono Lisa. Non ti ricordi di me, vero?’ Disse la ragazza dopo un attimo di silenzio.

‘Scusa io non” Rispose lui tentando di fare mente locale. Aveva un’aria famigliare, ma non riusciva a ricordare dove l’aveva già vista e in quale occasione.

‘Capisco, è passato un po’ di tempo da quella volta alla scogliera… Come sta lei?’

Completamente spiazzato finalmente Tonino capì.
C’era una ragazza in una delle prime uscite con Giuseppina. Come poteva averlo dimenticato?

‘Vorrei parlarti se hai un minuto.’ Disse lei soffocando una risatina di fronte alla faccia stupita di Tonino.

‘Ok.’ Tonino scese dalla macchina e si avviarono insieme lungo la via, senza una meta precisa. Tonino per lo più ascoltava, con crescente stupore.

***

Quando scesero dall’auto Giuseppina ha riconosciuto il posto. Le piaceva il luogo con la musica delle onde che si infrangevano contro gli scogli. Resta ad osservare il panorama pensano a come sarebbe romantico senza la presenza di Tonino. Sogna ad occhi aperti, se fosse venuta con le amiche si sarebbe divertita nel passare un pomeriggio spensierato con loro e invece doveva sottostare alle voglie di quel maniaco tiranno del compagno che le è diventato. Un nuovo rigurgito le sale in bocca. Riesce a trattenere con sempre maggior difficoltà. Doveva andare assolutamente da un medico, ma con Tonino sempre vicino le era impossibile fare qualsiasi cosa se non sottostare alla sua volontà.

Osserva la scaletta e cerca di identificare il luogo dove si sarebbero messi. Stava pensando chiedendosi come era riuscita a camminare con le scarpe con il tacco.. Osserva preoccupata gli scogli e lo stretto sentiero, intravvede uno spiazzo abbastanza piano dove era possibile stendersi a prendere il sole e ne intuisce che era il luogo dove si erano posizionati le volte precedenti. Un brivido la scuote. Quante volte aveva preso il sole nuda. Dalla sua posizione era possibile che altri l’avrebbero vista se fossero venuti a vedere lo spettacolo che il luogo offriva e si fossero messi lì dove era in quell’istante. Si guarda attorno notando la strada sterrata e la balaustra con le scritte incise. Trema pensando a quanta gente possa frequentare quel luogo.

L’idea che avrebbe dovuto togliersi i vestiti non le dava fastidio, era ormai così abituata a stare nuda che le sembrava strano avere degli abiti addosso.

Tonino la raggiunge alla ringhiera abbracciandola da dietro e come sempre lei lo lascia fare. Si sente stanca e non sa come uscire dalla situazione in cui è precipitata. L’abbraccio che le sta dando le piace. è come se in lui ci fossero due anime. Uno affettuoso e premuroso, dolce e gentile come in quel momento che la riempie di teneri baci che le dava sul collo. Chiude gli occhi sentendosi sempre più calda e involontariamente spingendo il sedere all’indietro e premendo volutamente contro il pube di lui. Poi, c’è l’animo perverso. Le mani le palpano il seno donandole sensazioni inebrianti fino a scoprirlo. Tenta di ricomporsi, ma lui la blocca.

‘Non c’è nessuno. Lasciami fare.’ Le sussurra all’orecchio facendole venire i brividi per tutto il corpo. Come poteva essere così eccitata e pronta a tutto per il suo piacere più perverso? Eppure in quel momento la sua voce era così vellutata e le sue mani così gentili’

Si sente sfilare il top e quando le stringhe del bikini si allentano per lasciarla completamente nuda, apre gli occhi e si guarda attorno diffidente. Doveva ammettere con se stessa che erano veramente soli.

Si lascia baciare e manipolare, rispondendo con trasporto. La lingua sonda nella sua bocca cercando e inseguendo la sua. Le sensazioni che le arrivano dalla vulva sono inequivocabili. è sempre più eccitata. Non se ne capacita. Da quando frequenta Tonino è sempre pronta e disponibile. Lungo la strada si era masturbata a lungo godendo ripetutamente e ora, era pronta nuovamente a godere sotto gli stimoli delle sue dita esperte. Come la bocca le viene liberata, emette un gemito di piacere quando si sente i capezzoli venire succhiati e baciati. Con passo incerto, segue Tonino che la guida verso la scaletta. Percepisce una certa preoccupazione che le attanaglia lo stomaco, le sue maniere dolci di solito non presagivano nulla di buono.

Stava camminando nuda e si guarda attorno non vedendo nessuno. Considera fra se, che si sentiva in qualche modo meno vulnerabile rispetto a qualche settimana prima. Trema al pensiero di quante ne aveva fatte e quanto era stata costretta a sopportare. Aveva superato ogni prova e l’unica pecca che odiava profondamente, era quando doveva mettersi quegli odiosi occhiali scuri.

Ritrovato il posto, ha sorriso a Giuseppina che continuava a guardarsi attorno.
‘Sei stupenda. Stai ferma che ti scatto qualche foto.’

Fattala sdraiare sul telo e senza perdere tempo comincia a spalmarle la crema solare su ogni centimetro del suo corpo. Con pazienza, non tralascia di massaggiare e accarezzare ogni punto sensibile che oramai conosceva così bene. La morbida pelle abbronzata luccicava al sole donando a Tonino una visione paradisiaca.

‘Resta ferma che ti faccio qualche foto.’
Presa la videocamera, le cammina attorno per immortalarla e per filmarla. Il cazzo svettava duro e dritto in avanti attirando il suo sguardo. Si chiede distrattamente quando si fosse spogliato e come abbia fatto a non accorgersene.
Socchiudendo un occhio a causa del riverbero del sole, ha visto le palle gonfie e il cazzo duro per poi sorridergli. Vedendolo all’altezza dei suoi piedi, ha aperto le gambe a squadra e un fischio di approvazione ha echeggiato.

Tonino non si aspettava una mossa del genere e ha filmato piacevoli umidi primi piani della vulva depilata. Posata la videocamera accesa sullo zaino, si è inginocchiato al suo fianco. Non aveva ancora deliberatamente spalmato la crema su quella splendida fighetta e si stava beando nel vederla così umida e gonfia di piacere. Con un sorriso malizioso comincia a oliare per bene anche quel punto, stuzzicando il clitoride e infilando profondamente due dita all’interno. Adoperando entrambe le mani stimola contemporaneamente e profondamente sia la vagina che il clitoride. Percepisce sempre più i muscoli indurirsi. Tremava sempre più convulsamente, annunciando il suo orgasmo con un lungo gemito.

Ancora ansante e imperlata anche di vivido sudore, lo ha guardato in segno di ringraziamento. Vedendolo sdraiarsi di fianco a lei, ha pensato che anche lui aveva bisogno di liberare le palle. Il cazzo duro attirava il suo sguardo calamitandola e alzandosi su un gomito, ha raggiunto la cappella e l’ha ingoiata. Come per lei, sono bastati pochi minuti di va e vieni lungo il cazzo con le labbra strette attorno al paletto duro per sentire zampillare il suo sperma nella bocca. Ha ingoiato con bramosia ed ha continuato a tenere il cazzo ciucciandolo fintanto che non ha ripreso misure più normali.

Lui la bacia e dopo aver spento la videocamera si sdraiano uno accanto all’altro restando immobili a godersi il bagno di sole.

Sdraiata, si lascia accarezzare il corpo nudo e si gode i baci che di tanto in tanto le sue dolci e morbide labbra le donano sulla pelle vellutata. Si sente rilassata e appagata. Dopo l’orgasmo ricevuto e donato, si aggiunge il piacere di averlo accanto. Non se ne capacita. Si fa un appunto mentalmente; deve scoprire il suo segno zodiacale. Cullata dalla risacca del mare, dalla piacevole brezza marina, si addormenta appagata e tranquilla che nulla le potrà accadere in presenza del suo amato Tonino.

Si era appisolato e quando ha sentito il cellulare vibrare, si è destato. Quello era il segnale convenuto. Da lì a 10 minuti sarebbero arrivati. Si mette seduto e dopo averla osservata, inizia a sistemare la scena per l’incontro.

Quando ebbe finito di sistemare il treppiede osserva l’orologio e constata che era passata l’ora. Alzando lo sguardo verso il parcheggio, vede due persone nei pressi della balausta e si irrigidisce. Come riconosce la ragazza si rilassa. Aveva paura che gli saltavano i programmi per l’arrivo di qualche estraneo non previsto. Come convenuto, era in compagnia di un ragazzo.

Senza dire nulla, Tonino le mette indosso gli occhiali scuri. Lei si sveglia e intuisce che è diventata cieca. Si sente abbattuta. Non poteva capire perchè Tonino la obbligasse ad indossarli ancora dopo tutto quello che aveva fatto. Acuisce l’udito e sente i suoi passi che si allontanano.

A metà strada si ritrovano assieme. Senza dire una parola si salutano e lei gli posa in mano la propria videocamera. Sorride e annuisce facendole segno di aspettare. Osserva il ragazzo fermo e immobile ancora in cima al muro. Ha indosso gli occhiali scuri come quelli di Giuseppina. Anche se ha il volto in parte coperto, Tonino intuisce che è lo stesso che aveva accompagnato la ragazza la volta precedente.

Come torna dalla sua schiavetta, accende la radio alzandone il volume. Si volta e fa segno con il pollice alzato alla sua complice e mentre questa si allontana verso il ragazzo. Zoomando vede attraverso il display che lei gli stava parlando. Anche se non la poteva sentire,Tonino sapeva che cosa gli stava spiegando. Osservando lui e il suo passo incerto, gli ricordava Giuseppina le prime volte che camminava con i tacchi alti.

Posata la telecamera sullo zaino, accende la propria posta sul treppiede e si inginocchia di fianco a Giuseppina mentre prende il flacone dell’olio solare.
‘Ho voglia di farlo. Tra poco mi cavalcherai fino a quando non ti dirò basta. Quando vengo voglio che mi pulisci con la bocca fino a quando non sarò di nuovo duro e riprenderai a cavalcarmi. Hai capito?’

Giuseppina annuisce prontamente. Si è sentita arrossire le guance a quelle parole, ma era desiderosa di dare e ricevere piacere. Forse per via della pennichella o per il posto, era disposta più del solito a soddisfarlo.

‘Te lo ricordo e te lo ripeto. Non potrai fermarti mai, fintanto che non sarò io a dirti basta. Voglio godere infinite volte.’

Lei annuisce e per risposta riceve un bacio e una carezza che le corre per il corpo facendola fremere di voglia. Subito dopo sobbalza nel sentire le sue dita insinuarsi in lei, impiastricciandola di lozione solare.

Quando la coppia li raggiunge, Tonino aveva appena finito di oliare le parti più sensibili dell’inerme Giuseppina e presa la videocamera, si è messo a registrare.

Lisa ha iniziato a spogliare il suo compagno dai pochi indumenti che lo coprivano, ad ogni bottone, ogni centimetro di pelle che veniva denudato, riceveva un bacio che lo faceva fremere spasmodicamente di piacere.

‘Fa come ti ho detto e andrà tutto bene.’ Gli sussurra all’orecchio.

Lui si limita ad annuire sentendosi impaziente.

‘Bravo vedrai che ti piacerà.’ Disse ancora lei baciandolo dolcemente.
Lo fece sdraiare accanto a Giuseppina. Prima di rialzarsi, si soffermò a guardare con malizia il cazzo eretto che svettava verso il cielo trattenendosi dal volerglielo baciare ancora.

Giuseppina sentendolo muoversi di fianco a lei, si alza per fare quello che le aveva chiesto. Tastando alla cieca, riconosce la curva dell’anca e trova il pube riccioluto. Impugnato il cazzo, se lo guida in bocca facendolo sparire completamente. Lo sente gemere e tremare; inumidito il duro paletto di carne, si pone a cavalcioni su di lui. Stretto nel suo pugno, se lo guida tra le gambe direttamente verso le piccole labbra. Si accarezza con l’intento di scostare le ninfe e se le trova calde e umide. Non era solo l’abbondanza di crema che le aveva messo tonino, quella era tutta ciprigna e voglia che gli stava colando copiosa. Ha mosso la cappella facendola scorrere lungo la sua calda e umida fenditura, per poi farlo entrare lentamente. Si abbassa centellinando ogni centimetro su di lui percependo chiaramente come il cazzo le salga facendosi largo in lei e riempiendola tutta. Si ferma completamente seduta su di lui, tremante e senza fiato, con il cazzo a stretto contatto con ogni parte del suo ventre. Le pulsazioni del cazzo le mandano stimoli continui che le percorrono la spina dorsale per esploderle improvvise nel cervello.

Lentamente inizia a muoversi sollevandosi fino a quando non sente la cappella infuocata vicina all’ingresso della vulva. Attenta a non farlo uscire, si cala adagio nuovamente su di lui. Con movimenti lenti e ampi si godeva per intero le sensazioni del suo cazzo che la riempiva e svuotava ogni volta. Percepiva chiaramente le asperità del duro e virile muscolo scorrere lungo le mucose interne facendola fremere sempre più di voglia e desiderio.

Dopo l’ennesimo va e vieni, con un certo disappunto, si accorge che lui non la stava facilitando in alcun modo. Era tornata a doverlo soddisfare come sempre solo che, invece di averlo in bocca o dietro di lei, ora lo stava cavalcando. Lui era praticamente immobile, lasciando a lei ogni compito di dover ricercare il piacere impalandosi per entrambi.

Ondate di caldo piacere cominciavano a pervaderla dal basso ventre. Seguendo la sua voglia. Comincia ad aumentare il ritmo cavalcandolo sempre più velocemente. Ad un tratto sente le sue mani afferrarla per i fianchi e dopo alcuni va e viene forsennati, la tira spingendola giù con forza. Perde quasi i sensi quando la cervice viene urtata violentemente. Il tempo, mentre cerca di respirare affannosamente, le passa indistinto. La forte presa ai fianchi la guidano nuovamente in alto lungo il cazzo per poi adagiarla lentamente.

Intuito cosa voglia che lei faccia, riprende nuovamente a cavalcare il cazzo sempre più duro e lei, come le mani l’abbandonano, prosegue con il ritmo che le ha dato. è consapevole che in quel modo ci vorrà molto tempo prima che lui possa godere, d’altronde non le dispiace sentirlo salire e scendere lentamente dentro di lei. Sa per certo che non vuole ripetere l’esperienza di prima. Non si capacita se ha provato dolore o piacere.

Dalla terrazza belvedere, Michele registra tutto. Pur essendo lontano, poteva registrare primi piani particolareggiati dei due amanti e dei due osservatori che a loro volta li stavano registrando. Poteva vedere come Tonino era eccitato e pure lui lo era con il cazzo che gli tirava dentro i pantaloni. Si chiedeva se anche la ragazza si stava eccitando a vedere scopare il suo ragazzo.

Per Tonino quella ragazza, Lisa, era una vera incognita. Non riusciva a capire cosa l’avesse spinta a fare tutto ciò. L’unica cosa chiara era la sua eccitazione palesata non solo dal vivo rossore alle guance. Di tanto in tanto spingeva il palmo della mano a sfregare il pube attraverso i pantaloncini, leggermente china sporgendo la curva del sedere all’indietro. I suoi occhi erano fissi sulla penetrazione che il suo compagno era indotto a dare a Giuseppina.

Ad osservare il suo fidanzato scopare, la stava eccitando fuori misura. Si sentiva il cuore battere a mille e le farfalle che viaggiano all’interno della vagina. Quando ha stretto le gambe presa com’era da un forte tremito, a causa del viso sognante di Giuseppina, ha potuto sentire l’umidità dello slippino aderire perfettamente alla figa.

Approfittando dell’attimo di rapimento, Tonino le si era avvicinato in silenzio. Delicatamente le ha posato una mano sul sedere e, vedendo che lei non si opponeva, l’ha strusciata lungo il taglio del sedere andando a toccare quella di lei ancora ferma in mezzo alle gambe. Improvvisamente lei scarta di lato allontanandosi presa da un barlume di pudore e guardandolo indispettita. Tonino ha temuto per un attimo che avesse cambiato idea.

Lei arrossisce più di quanto non lo fosse già come ha notato la vistosa erezione di Tonino. Resasi conto di essere l’unica vestita del quartetto comincia a sfilarsi la maglietta, ma Tonino la blocca.
‘Dopo.’ Le sussurra con le labbra attaccate all’orecchio.

Incapace di guardarlo, riprende a registrare con la propria telecamera cercando di non pensare a Tonino e osserva attraverso il display i due amanti che non hanno smesso un attimo di scopare.

Da vicino i rispettivi compagni dei due amanti stavano registrando particolari primi piani. Spesso si soffermavano sulle espressioni di piacere dei loro visi, delle tette che dondolano con i capezzoli puntuti. Con lo zoom registrano le calde e rose labbra della figa di Giuseppina che scorrevano lungo il cazzo e ogni volta che lei si sollevava, lasciava lucidi umori sulla pelle setosa del cazzo.

Incominciava a sentirsi i muscoli delle gambe che iniziavano a farle male, più il tempo scorreva e più forte sentiva il calore che le si dipanava dalla figa spandendosi per tutto il corpo. Le mani la prendono di nuovo per i fianchi bloccandola e trascinandola di nuovo verso il basso. Questa volta l’affondo è più graduale, è quasi una carezza interna. La cappella si adagia gentilmente contro la cervice prima di lasciare libero il suo caldo godimento.

Schizzo dopo schizzo sentiva il caldo sperma riempirle internamente l’utero e brividi di intenso piacere la scuotono tutta. Voleva alzarsi e continuare, ma lui la tiene ferma uggiolando e spingendo ad ogni schizzo di sborra. Ogni volta che il bacino si sollevava scontrandosi con il suo, il cazzo le colpiva e comprimeva la cervice facendola gemere svuotando l’aria dai polmoni ed emettendo involontariamente grugniti profondi.

Terminato l’amplesso, entrambi restano sfiniti a respirare e a ritrovare le forze. Giuseppina poteva sentire il cuore battere impazzito nel proprio petto. ‘Da quanto tempo siamo qui?’ Si chiede fra se e se sperando di poter andare via presto. Poi le parole di Tonino le echeggiano in testa come una condanna. ‘Voglio godere infinite volte…’ In cuor suo lo desiderava anche lei, ma incominciava a sentirsi stanca a dover fare tutta da sola.

Alzatasi con difficoltà, tremando nel sentire il cazzo scorrere in lei, se lo fece uscire e questo sbattè rumorosamente contro il pube di lui. Dalla vagina un sordo rumore echeggia e lei, sentendosi colare lungo l’interno coscia i suoi umori e la sborra di lui, geme. La sensazione di svuotamento e l’orgasmo bloccato sul nascere la facevano fremere vogliosa di essere soddisfatta.

Posizionatasi fra le sue gambe, si è accoccolata con la faccia contro il cazzo per poterlo nettare agevolmente. Sentiva il forte odore di sesso impregnarli il naso e sapeva che stava leccando e succhiando il suo sperma, come la ciprigna umida della propria vagina. Leccava e succhiava desiderosa di dimostrargli la sua bravura e bramosa di averlo nuovamente dentro la figa per poterne godere liberamente.

In ginocchio e con il sedere così in mostra, offriva alla telecamera di Tonino e di Lisa una visione perfetta della sua calda fessura rossa di piacere, da cui usciva un filo di sperma. Si trattiene dal volergli infilare il cazzo duro dentro di lei. Era inconsapevole della presenza di estranei e i passi che faceva per registrarli erano attutiti dalla musica.
Osservando la complice, di tanto in tanto si accarezza il cazzo masturbandosi e fermandosi ogni volta poco prima di godere. Non voleva perdere le inquadrature migliori . Con quelle tre telecamere a disposizione, stava venendo un film che era un capolavoro d’arte.

Quando il cazzo era tornato sufficientemente duro, Giuseppina ha ripreso la posizione iniziale impalandosi su di lui. Con la voglia che aveva addosso, stava combattendo una battaglia persa. Ad ogni discesa lungo il cazzo le sensazioni aumentavano e con queste l’impulso di accelerare in una scopata selvaggia. Si doveva sforzare di mantenere il ritmo lento e costante che lui voleva.

Le mani di lui la guidano prendendola per i fianchi e facendola rallentare, ma anche obbligandola ad abbandonarsi pesantemente su di lui. Ogni volta il cazzo colpiva la cervice con sempre maggior forza ed intensità. I suoi gemiti stavano superando il tono e il volume della radio tanto che giungevano distinte a Michele posto ancora in cima alla balaustra. Si sentiva sempre più eccitato e con sempre maggior difficoltà, quando si accarezzava il cazzo attardava a lungo nel ritrarre la mano.

‘Posso soffermarmi ad assistere anche io allo spettacolo?’ La voce arrivava dalle sue spalle e si volta sorpreso.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission. Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
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Mia sorella Giuseppina 56.2

Guidava sulla strada sterrata lentamente. Si diceva fra se e se, che quella sarebbe stata l’ultima volta. Era venuto quasi tutti i giorni in quel posto da quando gli era successo quel fatto incredibile. Non poteva dimenticare la ragazza e la sua prima scopata. Da all’ora non aveva mai smesso di pensarci e nella schiera dei suoi amici che avevano partecipato a quel fortuito incontro, era diventata una sorta di leggenda, quasi fosse stato un bel sogno erotico solo che era stato tutto vero e ora desiderava rivederla.

In una giornata piatta e monotona, aveva deciso in un momento di stizza, di salire in macchina e fare un giro senza una meta precisa, ma mentre stava guidando per la città, le è venuta in mente e ora stava guidando piano lungo quella strada scarsamente battuta. Le volte precedenti aveva trovato poche persone e una coppia anziana che prendevano il sole nudi, ma non gli interessava. Voleva rivedere solo una persona.

Quando giunge al grande spiazzo nota quel ragazzo fermo a guardare il panorama e tutte quelle macchine parcheggiate lo prendono di sorpresa e deluso, desidera vedere chi c’è giusto per curiosità. Come si avvicina, nota che il ragazzo sta filmando fermo e immobile. Con il cuore che gli batte impazzito nel petto, pensa alla fantomatica ragazza. Si avvicina alla balaustra e la vede. Il cuore ha un tuffo vivido di emozione e il cazzo si rizza nei pantaloni indurendosi.

Osserva la coppia che cammina lentamente attorno a lei che scopa in un sali e scendi a smorza candela. Resta a contemplare la scena a lungo toccandosi il cazzo che furiosamente è impaziente di ripercorrere le passate avventure. Voleva farsi più vicino e guardare meglio; con coraggio si avvicina al ragazzo che mentre registra, si accarezza il cazzo in una sorta di sega.

‘Posso soffermarmi ad assistere anche io allo spettacolo?’

Nota la sua espressione sorpresa e durante il lungo sguardo che scambiano, i pensieri si accavallano e pensa che lo stia per cacciare.

‘Se te ne stai buono e zitto, forse c’è un divertimento anche per te.’

Tutte quelle urla e lo spettacolo a cui stava assistendo la stava eccitando fuori misura. I film porno, che guadava ogni tanto davano slancio alla sua vita sessuale, ma non certo quel piacere profondo come osservare da vicino la coppia scopare. Aveva provato un pizzico di gelosia e invidia quando il suo ragazzo in erezione aveva mugolato di piacere per merito di quella ragazza. Ora godeva nel vederli scopare e il suo corpo non chiedeva altro che di fare altrettanto.

Si sentiva frizzante e stringeva sempre più spasmodicamente le gambe. Un impulso irrefrenabile la stava prendendo e oltretutto, si soffermava spesso a zoomare le parti che difficilmente vedeva durante un atto in cui era lei la protagonista. Vedere il cazzo umido entrare e uscire dalla figa della ragazza le pareva che potesse sentire lei stessa quel duro paletto di carne entrare e uscire da dentro di lei. Si sentiva il costume bagnato per come era eccitata. Poteva immaginare il lycra zuppo dei suoi umori colare fino al punto da inumidire anche l’interno dei pantaloncini.

Volta la telecamera e registra Tonino completamente nudo e con il cazzo duro che dondola in piena vista. Anche lui sta registrando ed è intento a fissare le inquadrature migliori e non si accorge che lei lo sta filmando. Anche lui preso dall’eccitazione dello spettacolo, di tanto in tanto si impugna il cazzo e si masturba brevemente. Presa da un senso di emulazione, si accarezza fra le gambe e si sente avvampare tutta. Trema per la voglia che ha addosso e si deve appoggiare ad uno dei massi per non cadere.

Osserva il cazzo andare dentro e fuori dalla figa di Giuseppina e lei urla liberamente indicando la soglia di piacere a cui è giunta ed è il segno che indica che è giunta all’orgasmo. Nota il cazzo di Tonino ondeggiare sempre più vicino e fermarsi pericolosamente davanti a lei.

Attirata com’era dalla verga dura, non si è accorta della mano che le si avvicina e si posa su di lei per iniziare una carezza leggera che le percorre dalla tempia e scende appena dietro l’occhio; il tocco gentile la fa tremare tutta. La figa pulsa sempre più forte come le dita scendono lungo la guancia e proseguono accarezzando il lobo dell’orecchio e del collo. La mano si apre per posarsi sul seno dopo aver percorso il petto e facendola respirare fortemente. Le dita si impossessano attanagliando delicatamente il globo di carne in cui spicca eretto il capezzolo sensibilissimo.

Stringe i denti sentendo le ondate di caldo impossessarsi del suo corpo. Respira sempre più pesantemente e la mano che le palpa il seno non si ferma. Ora sa che lei e Tonino non si limiteranno a guardare, come era previsto. Non avrebbe mai trovato il coraggio di chiederglielo e ora, è contenta che sia stato lui a fare la prima mossa.

La mano impudica entra da dentro la scollatura della maglietta e sotto al reggipetto del costume da bagno. La sente calda e come il capezzolo è preso strettamente fra le dita, un nodo allo stomaco le impedisce di respirare e con gli occhi chiusi abbandona la testa all’indietro. Irrigidisce le gambe come può, mentre si appoggia sempre più fortemente alla roccia per non cadere.

‘Vuoi godere?- Le sussurra all’orecchio facendola tremare tutta.- Vieni, allontaniamoci.’

Si lascia guidare da lui e si deve sorreggere al suo braccio. Pur guardando a terra, non vede dove mette i piedi. Inciampa più volte e imperterrita e stordita dalle emozioni, lo sguardo è attirato dal cazzo che la sta guidando lungo quel sentiero impervio.

Arrivati in prossimità delle scale si fermano e lui presa per un braccio la volta. La stringe a se facendole sentire il cazzo scorrere lungo il taglio del sedere mentre le mani si impossessano di entrambi i seni.

Trema tutta per il forte eccitamento che è in lei. Si abbandona completamente alle emozioni che la sovrastano e la percorrono non tralasciando nessun nervo. Spinge indietro il sedere per sentire meglio il cazzo sfregarle contro e per percepire il calore che quel piccolo organo emana facendole pulsare la figa di desiderio. Ha un capogiro, si sente mancare la terra sotto i piedi; il cuore batte impazzito e respira con difficoltà. Le mani che la palpano la stanno sorreggendo e lei si lascia manipolare con voluttuoso desiderio.

La maglietta viene sollevata e il reggiseno del costume viene scostato e le mani possono stringere entrambi i capezzoli.

‘HHHOOOOOOO…’ Geme come le ondate di piacere le esplodono nel cervello facendola tremare vistosamente.

Una mano scende lungo la pancia nuda. Lei è consapevole di dove stiano andando quelle dita e cerca di agevolarne la strada spingendo indietro il sedere e tirando in dentro la pancia per quanto può. Purtroppo per le intenzioni di entrambi, i pantaloncini sono tropo stretti. L’unica cosa che le dita riescono a raggiungere entrando sotto al costume da bagno, è la pelle setosa segno di una depilazione recente e l’enorme calore che l’area genitale emana. Ritratta la mano, questa scorre sulla superficie del pantaloncino e raggiunto il cavallo fra le gambe, sfrega premendo fortemente.

‘HHHOOOOOOOOOOO…’ Trema, geme e sussulta per il piacere provato. Le dita al seno stringono fortemente il capezzolo facendola fremere e tremare mentre la mano scorre lungo il taglio della figa eccitandola sempre più.

Con difficoltà, le dita riescono a slacciare il bottone e ad abbassare la cerniera. Le dita ora che la via è aperta, si possono intrufolare agevolmente e raggiungere il luogo del desiderio. Questo si apre scoprendosi ancor più caldo e decisamente bagnato. La voglia è tale, che i succhi sono tanto abbondanti che le dita possono entrare in lei agevolmente.

Il clitoride stimolato a nudo, emana inebrianti emozioni che le annebbiano il cervello e la rendono vogliosa di desiderio. Le dita si insinuano in lei profondamente e senza accorgersene, si ritrova contro la parete che delimita la scogliera con il parcheggio. Tonino le allunga le braccia in modo da piegarla in avanti e appoggiandola contro la parete.

‘MMMHHHHHHH!!!’ Mugola lei come le dita e la mano abbandona il caldo e voglioso pube.

Lui aveva solo un desiderio, con entrambe le mani le afferra l’orlo dei pantaloncini e fortemente li abbassa. Si sofferma qualche attimo per osservare il taglio del sedere e la forma arcuata dello slippino sul sedere e senza attendere molto, le discosta un lembo e torna a sondarla profondamente con due dita.

Spinta in avanti, appoggia la fronte al ruvido muro e le dita la penetrano allargando le mucose interne. Si sente colare la ciprigna lungo l’interno delle gambe per quanto è eccitata e come le nocche le urtano il clitoride:
‘GGHHHHH!!!’ Sossulta, trema; è prossima all’orgasmo.

Il cazzo viene guidato e la cappella calda, scivola agevolmente lungo il taglio del sedere. Si appoggia all’ingresso della vulva fra le calde e umide labbra, con una spinta decisa e ferma, entra tutto in lei. Si ferma solo quando il pube sbatte contro il sedere e con la cappella profondamente piantata in lei.

Per un tempo che le sembra eterno, è restata senza respirare e solo quando percepisce i riccioli del pube di Tonino solleticarle il sedere e il cazzo fermo in lei che riprende a respirare singhiozzando. Lui riprende a muovere il cazzo spingendolo dentro e fuori lentamente mentre le mani le attanagliano i fianchi. Tiene gli occhi chiusi. Vuole godersi la scopata e le sensazioni che percepisce. Vuole pensare, credere che quel cazzo meraviglioso sia del suo fidanzato e resta a gemere ad occhi chiusi o quando li apre, fissa un punto infinito davanti a lei. Sempre più veloce si muove il cazzo lungo e dentro la figa e, sempre più veloce respira seguendone il ritmo. Le gambe non la sorreggono, si abbandona totalmente all’orgasmo che le esplode nelle viscere, corre come un incredibile tremito lungo la colonna vertebrale per esploderle nel cervello.

I mugolii, i singulti, i gemiti le escono come un flusso ininterrotto dalla bocca mentre trema sempre più forte per poi urlare. Michele nel frattempo era sceso e stava riprendendo la scena da vicino. Il giovane sconosciuto osservava incredulo. Le urla di godimento si sovrapponevano con quelle di Giuseppina posta poco distante ed era indeciso quale delle due coppie attirava maggiormente la sua attenzione.

Osserva le tette ballare al ritmo della scopata. Quelle di Giuseppina che salivano e scendevano seguendo il ritmo che aveva lei sul cazzo del ragazzo che la faceva godere a ondate continue. Torna a guardare la ragazza davanti a lui, con le tette che le ballavano da sotto al petto dondolando liberamente; queste attirano la sua mano e titubante, ne afferra una. La trova incredibilmente calda e il capezzolo duro preme contro il palmo della mano. Era pronto a ritrarla, ma nessuno sembra accorgersi quasi della sua presenza.

Il cazzo di Tonino erutta liberando il seme all’interno dell’utero della giovane stimolandole un nuovo orgasmo. Gemono entrambi incuranti che le loro voci posso essere udite dai loro compagni che scopano a loro volta godendo poco distanti.

Soddisfatto Tonino si ritrae e lei, liberata dalla grossa e palpitante presenza, si inginocchia a terra con la testa posata sulle braccia in cerca di un poco di aria mentre trema ancora tutta vistosamente per il multiplo orgasmo avuto. In quel momento non stava provando nessun rimorso, quello forse sarebbe arrivato dopo; ora c’era solo l’appagamento di un desiderio emerso del suo corpo.

Immediatamente e senza attendere oltre, Michele si spoglia e passata la videocamera a Tonino si inginocchia dietro alla ragazza. Osserva il culo perfettamente esposto e lo slippino bianco del costume scostato di lato. Riesce a vedere parte del buco del sedere per un istante ed è titubante su quale parte del corpo attiri la sua voglia. Si guida il cazzo verso il violaceo taglio della figa inumidendosi la cappella e presa lei per un fianco, la guida facendola indietreggiare un poco.

‘Ancora?’ Si domanda, ma le parole non hanno il tempo di uscire. Queste sono smorzate come la cappella si fa largo fra le calde e piccole labbra e all’interno della vagina. Percepisce come le contrazioni uterine si facciano sempre più forti mentre il cazzo la penetra. Ha l’impressione che le pareti vaginali si stiano stringendo attorno al cazzo e ogni asperità di quel delizioso e duro muscolo la colpiscono con evidenti tremolii per tutto il corpo.

Le ondate di piacere si fanno sempre più forti come il ritmo della scopata aumenta. La penetrazione è sempre più decisa, quasi violenta e non le lascia tregua. Continua a tenere gli occhi chiusi. Quando li apre, vede solo il muro davanti a lei e quello che le interessa è vivere e godersi quella stupenda emozionante scopata. Ha l’impressione che decine di mani la stiano palpando e stuzzicando e si dice fra se e se che sta per impazzire piacevolmente di piacere.

Il cazzo erutta dentro di lei mentre forti spinte la colpiscono alla base dell’utero facendole mancare il respiro ogni volta. Le bollenti pulsazioni la fanno impazzire. Il clitoride masturbato viene stimolato da tanto, troppo tempo e, sentendo il caldo zampillante sperma diffondersi dentro di lei, trema godendo e urlando nuovamente.

Il tempo passa indefinito a causa del violento orgasmo. Non capisce. Era certa che il cazzo in lei avesse goduto e lo sente che ancora la scopa selvaggiamente. I capezzoli sono martirizzati, le tette palpate fortemente, il clitoride duro e dolorante per le continue stimolazioni e per le sensazioni che le dona. Tutto in lei è dolore e piacere. Gode ancora e non se ne capacita per le continue ondate di piacere che il suo corpo sta sperimentando. Esausta, libera dalle mani che la trattenevano, si lascia andare sdraiandosi a terra per poter respirare agevolmente e trovare un poco di forze.

Poco lontano, Giuseppina è intenta a succhiare il cazzo dell’ignaro fidanzato. La sua dolorosa erezione è pronta per soddisfare per l’ennesima volta la figa di Giuseppina che cola per gli abbondanti succhi vaginali e per le sborrate liberate nella sua calda vulva.

La videocamera registra le differenze parti anatomiche e come entrambe abbiano una patina di bianca schiuma che le attornia la figa. Tonino si chiede se quella giovane e strana creatura si sia accorta che per tutto il tempo della triplice scopata è stata filmata e la sua performance è stata immortalata per sempre. Fra se, si dice che sono una coppia incredibile, ma la giornata è ancora lontana dal terminare.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

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