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Racconti Erotici LesboRacconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Giuseppina 56.2

By 18 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

i miei racconti
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Un consiglio, leggete prima i capitoli precedenti
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=20158

Mia sorella Giuseppina 56.3

DEDICATO A LISA CHE RINGRAZIO CON TANTO AFFETTO

Prefazione dal capitolo precedente

I mugolii, i singulti, i gemiti le escono come un flusso ininterrotto dalla bocca riempiendo l’aria mentre trema sempre più forte. Trattiene temporaneamente il respiro per inarcarsi e irrigidirsi tutta per poi urlare liberando il suo orgasmo. Eccitato per quello che stava accadendo e per i risvolti inaspettati, Michele è sceso dal ballatoio e riprende la scena da vicino. Il giovane sconosciuto osservava incredulo. Le urla di godimento si sovrapponevano con quelle di Giuseppina posta poco distante ed era indeciso quale delle due coppie attirava maggiormente la sua attenzione.

La sua ossessione, le tette, attirano il suo sguardo voglioso e le osserva ballare al ritmo della scopata. Distante, si bea di quelle di Giuseppina che salgono e scendono seguendo il ritmo che aveva lei sul cazzo del ragazzo che la faceva godere ad ondate continue. Guarda quelle ben più grosse della ragazza davanti a lui, con le tette che le ballano da sotto al petto dondolando liberamente per via degli affondi che le dava Tonino. Titubante allunga la mano e ne afferra una. Guarda il ragazzo che la scopa e quello che la filma e non vedendo segno di disapprovazione, si lascia andare al piacere di palpare quella carne morbida e calda con il capezzolo duro che gli preme contro il palmo della mano. Era pronto a ritrarla, ma nessuno sembra accorgersi quasi della sua presenza e si inginocchia al suo fianco per cercare di palpare entrambe i seni e per cercare di succhiarne i capezzoli duri.

Nell’umido antro, in cui le contrazioni uterine si sono fatte via, via più intense, il cazzo di Tonino erutta liberando il seme all’interno dell’utero della giovane stimolandole un nuovo orgasmo. I getti caldi di sperma e le sollecitazioni interne la portano a gemere e le loro urla di piacere si liberano nell’aria incuranti che il loro orgasmo possa essere udito dai loro compagni che scopano a loro volta godendo poco distanti.

Soddisfatto Tonino si ritrae e lei, liberata dalla grossa e palpitante presenza, si inginocchia a terra con la testa posata sulle braccia in cerca di un poco di aria mentre trema ancora tutta vistosamente per il multiplo orgasmo avuto. In quel momento non stava provando nessun rimorso, quello forse sarebbe arrivato dopo; ora c’era solo l’appagamento di un desiderio emerso dal suo corpo e si sentiva come se la sua anima si fosse librata nel cielo.

Immediatamente e senza attendere oltre, Michele si spoglia e passata la videocamera a Tonino si inginocchia dietro alla ragazza. Osserva il culo perfettamente esposto e lo slippino bianco del costume scostato di lato. Riesce a vedere parte del buco del sedere per un istante ed è titubante su quale parte del corpo attiri la sua voglia. Si guida il cazzo verso il violaceo taglio della figa inumidendosi la cappella e presa lei per un fianco, la guida facendola indietreggiare un poco.

‘Ancora?’ Si domanda, ma le parole non hanno il tempo di uscire. Queste sono smorzate come la cappella si fa largo fra le calde e piccole labbra e all’interno della vagina. Percepisce come le contrazioni uterine si facciano sempre più forti mentre il cazzo la penetra. Ha l’impressione che le pareti vaginali si stiano stringendo attorno al cazzo e ogni asperità di quel delizioso e duro muscolo la colpiscono con evidenti tremolii per tutto il corpo.

Le ondate di piacere si fanno sempre più forti come il ritmo della scopata aumenta. La penetrazione è sempre più decisa, quasi violenta e non le lascia tregua. Continua a tenere gli occhi chiusi. Quando li apre, vede solo il muro davanti a lei e quello che le interessa è vivere e godersi quella stupenda emozionante scopata. Ha l’impressione che decine di mani la stiano palpando e stuzzicando e si dice fra se e se che sta per impazzire piacevolmente di piacere.

Il cazzo erutta dentro di lei mentre forti spinte la colpiscono alla base dell’utero facendole mancare il respiro ogni volta. Le bollenti pulsazioni la fanno impazzire. Il clitoride masturbato viene stimolato da tanto, troppo tempo e, sentendo il caldo zampillante sperma diffondersi dentro di lei, trema godendo e urlando nuovamente.

Il tempo passa indefinito a causa del violento orgasmo. Non capisce. Era certa che il cazzo in lei avesse goduto e lo sente che ancora la scopa selvaggiamente. I capezzoli sono martirizzati, le tette palpate fortemente, il clitoride duro e dolorante per le continue stimolazioni e per le sensazioni che da questo si dipanano e che le dona. Tutto in lei è dolore e piacere. Gode ancora e non se ne capacita per le continue ondate di piacere che il suo corpo sta sperimentando. Esausta, libera dalle mani che la trattengono, si lascia andare sdraiandosi a terra per poter respirare agevolmente e trovare quel residuo di forze e ragione per potersi ricomporre.

Poco lontano, Giuseppina è intenta a succhiare il cazzo dell’ignaro ragazzo. La sua dolorosa erezione è pronta per soddisfare per l’ennesima volta la figa di Giuseppina che cola per gli abbondanti succhi vaginali e per le sborrate liberate nella sua calda vulva.

Le videocamere registrano le differenze delle parti anatomiche. Quelle due donne tanto diverse quanto unite nel piacere e come entrambe abbiano una patina di bianca schiuma che le attornia la figa. Tonino si chiede se quella giovane e strana creatura si sia accorta che per tutto il tempo della triplice scopata è stata filmata e la sua performance è stata immortalata per sempre. Pensa alle implicazioni e alle possibilità che le due donne insieme possano fare e come ella con il fidanzato fosse una coppia incredibile, ma la giornata è ancora lontana dal terminare.

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Mia sorella Giuseppina Cap56.3
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Stanca, stanchissima. Camminare sul selciato è per lei uno sforzo immane; gli occhi sono resi ciechi e le gambe non la reggono per lo sforzo prolungato. Era grata per averla fatta smettere e si sorregge ad entrambe le braccia dei due accompagnatori e si chiede chi possano essere. Sente la differenza di temperatura e capisce di essere al fresco, all’ombra, ed emette un sospiro di sollievo.
‘Chiudi gli occhi che ti tolgo gli occhiali.’ Riconosce la voce calda di Tonino ed esegue. Li apre con circospezione, si guarda attorno e nota le facce sorridenti di Tonino, di suo fratello e di uno sconosciuto. Istintivamente si porta le mani al seno per proteggere una certa intimità e poi nota il viso di fianco a lei della ragazza. Delle stramberie di Tonino non doveva più meravigliarsi e ora, osservando le due facce nuove, è consapevole e rassegnata per aver dato spettacolo anche se, suo malgrado, non ne era a conoscenza.

Prova un senso di vergogna e di sconforto a restare in presenza della ragazza. è consapevole di essere completamente nuda e peggio, si sente colare fra le gambe il risultato del piacere provato ed eruttato di ‘chi?’
Guarda i ragazzi uno ad uno soffermandosi all’altezza dei loro pubi, ma sono tutti celati dai costumi da bagno. Li osserva e nota un certo rossore nei loro volti, ma è il loro sguardo carico di lussuria che la fa tremare come il sentirsi colare fra le gambe il succo del tanto piacere provato.

Ha il fiatone pur non avendo fatto nessuna corsa e come lei, anche la ragazza alza il seno nudo ritmicamente e apparentemente non si cura dello sguardo dei ragazzi. è grata ad essere seduta; le gambe le fanno male e i muscoli le bruciano come non mai. Non aveva mai fatto una tale attività fisica e pur conoscendo quel modo di scopare, non era mai stata costretta ad impalarsi sul cazzo per così tanto tempo e solo ed esclusivamente in quel modo.

‘Siete state stupende… Entrambe. Giuseppina, visto che hai goduto tanto con il suo fidanzato, lei ha bisogno di un certo aiuto. Desidero che cancelli i resti con la lingua.’
Riconosce il suo sguardo e mai come in quel momento vorrebbe avere gli occhiali addosso. Ogni volta che lui la obbliga a fare qualcosa, ad esaudire le sue voglie, ha quel luccichio negli occhi che lo contraddistingue e lo riconosce subito ogni volta. Distoglie lo sguardo anche perché è sorpresa per l’affermazione che ha fatto. Guarda verso il promontorio e a parte la musica che le arriva attenuata, nota il corpo sdraiato di un ragazzo nudo che apparentemente dorme.

Si stupisce di non essersene accorta del cambiamento di persona e arrossisce provando un certo imbarazzo per quello che è stata costretta a fare sotto lo sguardo di tutti loro… Di lei. Incrocia lo sguardo della ragazza e nota un certo rossore sulle sue guance per poi guardarla lungo il corpo e analizzarne le fattezze.

Anche se seduta su una roccia, constata che non è molto più alta di lei. Il seno è ben più ampio del suo e un poco più pesante, segno che lo ha di una misura se non due più grosso del suo. Il segno bianco dell’abbronzatura contrasta con il colore del suo corpo e le coppe sporgono invitanti con il capezzolo ritto circondato dalle areole di un rosso porpora. Il fisico asciutto, l’insieme la fa sembrare una modella e una certa invidia le attanaglia lo stomaco. Fra le gambe, il sottile costume bianco è reso trasparente da una vistosa macchia umida e capisce cosa aveva voluto dire Tonino.

Non ha idea se odiarlo o ammirarlo. In cuor suo, nei suoi sogni più segreti e reconditi, in passato ha sempre voluto toccare una figa ed esplorarla. Ogni qual volta che aveva affrontato quel tema con le sue amiche le avevano riso in faccia anche se non aveva mai espresso chiaramente il suo desiderio. Si ricorda come in passato si era recata con le compagne nei bagni della scuola per fugaci sguardi. La curiosità che le si era impressa addosso era maturata in desiderio con l’età che non aveva mai avuto l’opportunità di poterla soddisfare, fino a quel momento.

Si sentiva il cuore battere per l’emozione e guardandola, scorge un leggero sorriso sul volto della ragazza che la rincuora. Osserva il sorriso di Tonino e poi il volto degli altri due ragazzi. Guarda verso il mare dove le giunge il rumore delle onde che si infrangono e la musica. Il ragazzo che fino a pochi istanti prima aveva scopato cavalcandolo le sembrava che dormisse felice e con il volto appagato. Torna a guardare davanti a lei ed esamina lo slip che cela il suo sogno segreto. La sua voglia che fino a quel momento era stata assopita per tanto tempo, le esplode nelle viscere facendola ansimare.

Si sentiva strana, era come se in lei vivesse un mostro. Era lo Yin e lo Yang che si alternavano. Era il dottor Jekyll e mr Hyde ‘ Era la Giuseppina costretta ai turpi giochi di un mostro e la puttana vogliosa che si era liberata da una scorza conformista.
La figa le pulsa e non era dovuto solo all’effetto delle lunghe scopate fatte. Se la sente colare e bruciare e non era solo lo sperma che le stava colando. Ha come l’impressione che stesse sbavando e si passa il dorso della mano sugli angoli della bocca mentre riconosce chiaramente i sintomi delle ondate di calore pervaderla per tutto il corpo e quel farfallio che le attanaglia il basso ventre.

Titubante, allunga la mano verso il corpo della ragazza e come la tocca, la sente fremere e come contagiata anche lei freme di desiderio. Le dita scorrono verso l’interno coscia per giungere fino al bordo dell’elastico del costume. Si ferma titubante e la guarda; i suoi occhi sono semi chiusi in segno di piacere e il viso ha preso una tonalità dal colore porpora e un espressione di desiderio. Con uno sforzo si mette in ginocchio fra le sue gambe per poi tirare di lato il costume.

La figa con tutta la sua grazia compare ed ha come l’impressione di aver avuto un tuffo al cuore dalla contentezza. Il riccio pelo scuro è stato tagliato e solo una sottile peluria vela il monte di venere. Fra le grandi labbra non vi è l’ombra di presenza di peli mentre il rossore è uniforme e molto marcato. Scorge il cappuccio del clitoride roseo ed esposto ed ingoia con fatica un poco di saliva. Lo guarda con bramosia e constata che è molto più lungo del suo o forse è solo una sua impressione. Torna ad osservarle il viso e scorge gli occhi chiusi e la bocca semi aperta per favorire l’iperventilazione, come la sua d’altronde. Ondate di calore la fanno avvampare tutta. Ha l’impressione di avere il cuore nelle tempie e il respiro rotto dall’emozione.

Cerca di sorridere per darsi un tono rassicurante e per calmarsi un poco. Torna a guardarle la figa e le dita fremono dal desiderio di toccare la pelle serica e candida, ma è titubante, quasi non volesse svegliarsi da un bel sogno.
‘Lisa, ti presento Giuseppina. Giuseppina, questa è la figa di Lisa. Prego, fate pure la vostra conoscenza.’

La voce e la presentazione di Tonino la spronano e senza più timore si china in avanti. Le dita accarezzano le piccole ali seriche e timidamente ne inserisce la punta intrufolandole fra le calde e umide labbra vaginali. Il viscido umidore non è soltanto ciprigna, ma ben sì, il ben più abbondante sperma. Si domanda chi tra i ragazzi sia il proprietario di quel bianco liquido che sgorga copioso. La ragazza non sembra essere stata costretta come lei da Tonino e guardandola, nota un certo imbarazzo in lei cui non è capace a dissimulare. Inserisce le dita in lei e come le tira fuori ne osserva come queste siano ricoperte di bianca schiuma. Non ha ribrezzo, può sentire come fra le cosce la stessa natura le stia colando fra le gambe.

Titubante, si avvicina per lappare e succhiare facendo ansimare e tremare Lisa. Insinua la lingua profondamente leccando e bevendo le secrezioni vaginali e quanta sperma vi era ancora in essa. Giuseppina fin dal primo momento riconosce il gusto del seme maschile, ma ciò che più l’attrae è il sapore di donna che le riempie la lingua, le narici cui si riempie la bocca e i polmoni con immenso voluttuosa soddisfazione. Per lei in quel momento, era il coronamento di mille sogni fatti nell’intimità della sua cameretta mentre le dita vagavano in lei stuzzicando le zone erogene.

Tonino e Michele registrano il modo di fare di Giuseppina. Notano entrambi con quanto piacere lecchi e succhi la figa della giovane ragazza e come il ragazzo le passa una mano fra le gambe, la sentono gemere di piacere. Attraverso i monitor delle videocamere osservano eccitandosi a loro volta come le sue ragazze tremino e per il piacere provato gemino sempre più forte. Lisa è sconvolta da un nuovo orgasmo e anche Giuseppina l’accompagna nel mondo del piacere godendo lei stessa più per una questione mentale che non dovuto dalle carezze che sta subendo.

I ragazzi restano a contemplare l’amore saffico accontentandosi di toccarsi il cazzo durissimo attraverso il tessuto del costume mentre immortalano l’evento con le videocamere. Vedono che Giuseppina è preda di una rinata energia in cui incunea le dita dentro la figa della partner muovendole velocemente e portandola a sperimentare un nuovo travolgente orgasmo in cui si riversa distesa sul masso e anche Giuseppina geme mentre al contempo con il gioco di va e vieni delle dita, con foga le lecca e succhia il clitoride.
‘Bene, avete dato un bello spettacolo. Ora sarà meglio andare prima che il tuo uomo si svegli.’

Con i sensi ancora sconvolti dal piacere, Giuseppina si distacca e si separa dalla ragazza. si sente avvampare tutta per la vergogna di quello che ha fatto, ma non si sente pentita. Per la prima volta, è stata lei a far godere una ragazza e a provare lei stessa piacere per quello che ha fatto. Con il dorso della mano si asciuga la bocca dai succhi vaginali che le si è sparsa per buona parte della faccia e si sente erotizzata ancora. Le farfalle allo stomaco la prendono e le danno scosse di piacere che le sente dipanarsi dall’utero al clitoride e fino ai capezzoli che li sente formicolare.

Con le gambe stanche, mal ferma sui piedi, segue i ragazzi restando completamente nuda e non è per questo che è dispiaciuta. In cima alla balaustra osserva verso il promontorio ove la ragazza si è avvicinata al suo fidanzato per baciarlo. Si volta ed entrambe si guardano e si salutano con un gesto della mano. In cuor suo Giuseppina la invidia. Il seno voluminoso dal marcato segno del costume contrasta con l’abbronzatura. Vorrebbe spalmarle la crema su tutto il corpo e in particolare dove è il segno bianco lasciato dal costume e desidererebbe stringerla a se. Freme sconvolta nel pensare a quello che aveva provato nel baciarla e passandosi la lingua sulle labbra può sentirne ancora il gusto e il calore.

Si volta sentendo le tette ballare libere e i capezzoli le formicolano duri ed esposti; si incammina verso la macchina di Tonino percependo con un sogghigno il calore umido che le discende fra le gambe. Vede i ragazzi che la guardano mentre si spogliano e i loro cazzi duri si ergono maestosi sfidando la forza di gravità. Sa bene cosa aspettarsi da li a poco. Fra le gambe, la figa pulsa ancora di desiderio e non è di cazzo che anela e di cui ha bisogno per placare il piacere profondo che sente, ma una lingua dolce e delicata che la potesse far godere con la sua morbida carezza.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.
Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
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Un consiglio, leggete prima i capitoli precedenti
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DEDICATO A LISA CHE RINGRAZIO CON TANTO AFFETTO

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Mia sorella Giuseppina Cap56.4
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Non voleva andare, ma alla fine si era lasciato convincere a seguirla. Tutte le rimostranze fatte erano state vane. Da alcuni giorni Lisa era diventata insaziabile e non che questo gli dispiacesse, ma le sue stravaganze lo stavano impensierendo. La sera prima aveva voluto che scopassero in macchina come un tempo e ne era grato per averlo fatto. Dopo il cinema cui l’aveva stuzzicato per tutta la visione del film aveva poi fatto un lungo e snervante pompino mentre lui era costretto a guidare la macchina e finalmente giunti sotto casa, pensava di liberare le palle doloranti e con stupore aveva detto di cavalcarla e scoparla come facevano un tempo; esattamente come gli era stato detto, l’aveva scopata in modo animalesco e con irruenza incurante dei gridolini di piacere che avrebbero potuto essere sentiti da quanti passavano nelle vicinanze.

Quella mattina stessa, l’aveva stuzzicato ogni minuto tenendolo in erezione per ore. La sua ‘mise’ vestita di niente, in contrasto con la sua natura, era stata una piacevole scoperta nel ritrovarsela sempre nuda e sempre pronta. Non passava minuto in cui non aveva la sua bocca stretta attorno al cazzo o stretto nel suo pugno sotto le cure delle sue sapienti mani. Con dolore non ha mai lasciato che godesse, fermandosi sempre al momento giusto. Aveva voluto che guidasse con il cazzo fuori dai pantaloni in balia delle sue mani. Solo una volta giunti alla scogliera avevano fatto l’amore godendo a più riprese.

Quel suo modo di fare, pompino scopata e sborrata si sono succedute innumerevoli volte che quando ha goduto per l’ennesima volta, è poi crollato sfinito e letteralmente spompato. Quando si è svegliato, se l’è trovata che lo coccolava e con tenerezza e passione si sono baciati a lungo. Il posto e il luogo gli ricordava la presenza di un’altra presenza femminile e guardando preoccupato la sommità della passeggiata non ha visto nessuno e si è rilassato godendosi il sole restando completamente nudo. Con sorpresa, prima di avviarsi alla macchina hanno fatto nuovamente all’amore con passione e tenerezza.

Entrando in quello studio, non si aspettava certamente una serata diversa che non il sano relax davanti alla televisione spaparanzati sul divano e coccolandosi amorevolmente; eppure, anche per l’ennesima volta si era lasciato trasportare dalla folle idea di farsi portare in quel luogo e in quell’ora così inusuale. Il ragazzo che aveva aperto la porta li ha accolti presentandosi e aveva notato un certo cambiamento nella sua ragazza. Il viso le si era arrossato e la sua sicurezza e baldanza aveva lasciato il posto alla sua natura di sempre, era tornata la Lisa che conosceva; calda, passionale, ma timida. Avevano seguito il ragazzo che li ha condotti in uno studio arredato come fosse un loft. Divani, letto matrimoniale, tappeti a terra e quadri alle pareti e fra questi, un’enorme schermo al plasma.

Non era preoccupato anche se qualche perplessità gli velava la mente, ma lei continuava a ripetere che per la festa del suo compleanno sarebbe stata una sorpresa e oggi che era il suo compleanno’
‘Renderò questa tua giornata indimenticabile… La serata sarà il coronamento di questa fantastica giornata.’ Dice muovendosi sinuosa e sicura in quell’ambiente che per lui ora stava passando in secondo piano mentre lo sguardo era attirato dal suo ancheggiare dei fianchi.

Poche volte in precedenza aveva messo un vestito sensuale e con i tacchi alti. Solo nelle occasioni speciali si era vestita elegantemente e mai aveva indossato i tacchi a spillo. Osserva le sue curve e come il vestito ne accentui le forme esaltandone le peculiarità ed eccitandolo.
‘Che cos’è?’ Chiede vedendola armeggiare con una custodia con dentro un dvd argentato con sopra nessuna etichetta o dicitura.

‘Una cosa che ti piacerà.’ Risponde in modo caldo e sensuale.

La guarda esterrefatto. Ora che erano rimasti soli, la sua lei si era trasformata in una donna sicura con movezze erotiche che appunto, per la sua natura non conforme, questo lo eccitava tantissimo.

Senza dire altro Lisa mise il dvd nel lettore e una volta raggiunto il suo maschio, si struscia contro il suo corpo usandolo come fosse un palo. Lo guida verso il lettone dove lo obbliga a sdraiarsi dopo avergli sistemato i cuscini in modo che restando semi seduto possa guardare la televisione posta di fronte al letto. In piedi, si frappone fra lui e lo schermo e, mentre la musica si spande per la stanza, inscena una danza suadente seguendo il ritmo delle note. Fra un ancheggiare e una piroetta, i vestiti abbandonano il suo corpo e lui è sempre più allibito. Un’altra lei è sullo schermo e si sta muovendo allo stesso modo inscenando uno spogliarello. è incredulo ed eccitato. La differenza fra lei e quella sullo schermo sono l’acconciatura ai capelli e l’evidente rossore dovuto dal sole alle tette preso quel pomeriggio.

Riflette e arriva alla conclusione che lei aveva architettato tutto e predisposto ogni cosa quando i suoi pensieri vengono interrotti da qualcosa che lo colpisce. Sul viso, atterra il perizoma di pizzo e guardandolo lo riconosce. Faceva parte del regalo di compleanno che gli aveva fatto tempo addietro e ora, con estrema soddisfazione può bearsi dell’odore di sesso della sua donna e questo lo fa ancora più impazzire di desiderio mentre non gli toglie gli occhi da dosso osservandola come in quell’istante si sia messa a gattonare per la stanza e si gli si avvicina sempre più. Il suo sguardo è attirato dal suo seno che ondeggia libero sotto di lei e per come muove le mani, mimando appunto il modo di camminare dei gatti, le ricorda molto una gatta in calore anche per via del suo sguardo. Pur essendo in mezzo alla stanza, anche se la grande televisione al plasma riproduce la sua lei, nulla è più erotico del vederle i capezzoli puntuti spuntare all’esterno e stringe i denti per soffocare un gemito di piacere.

In modo flessuoso scivola sul letto e fra le gambe del suo uomo. Si sente tutta un fuoco e come le tette scivolano sul letto, dai capezzoli puntuti si spandono donando inebrianti sensazioni che la fanno tremare tutta. Può percepire come lo stomaco si contrae e la figa le pulsi di desiderio mentre anche dal clitoride la sensazione di calore e umido è ancor più accentuata per via della sua eccitazione. Senza dire nulla, le mani corrono lungo le gambe e fra queste. Si soffermano a palpare ed ad accarezzare il duro cazzo che sente spingere al di sotto dei pantaloni e lentamente glieli sbottona. Tolte le scarpe, lui l’aiuta a togliersi i pantaloni, ma lei dopo un iniziale aiuto lo ferma.

‘Goditi il film.’ Sussurra in un orecchio facendolo gemere.

Il rossore delle guance della sua donna è tale che gli pare abbia la febbre. La voce sensuale e carica di erotismo è rotta dall’emozione. Non sa che ella è in imbarazzo più totale e che ha dovuto mettere tutta la sua caparbietà e la forza del desiderio per superare tutto questo.

I pantaloni cadono a terra e fra le gambe, il cazzo spunta ritto contro il pube ricciolino. Le mani accarezzano e palpano le palle e strusciando i capezzoli contro le lenzuola, trema vistosamente mentre avvicina la bocca alla cappella violacea.
‘Amore’ Buon compleanno. Questi sono i tuoi sogni che si avverano.’ Le dice mentre l’osserva dal basso.

La bocca si è fermata a pochi centimetri dalla cappella del cazzo e l’alito lo accarezza sensualmente facendo vibrare il duro muscolo come se fosse preda degli spasmi e rendendo lui ancora più impaziente. Per non toccarla, stringe i pugni prendendo le lenzuola mentre aspetta con impazienza la mossa successiva.

La bocca cala sul cazzo facendolo scomparire nella vorace bocca per intero.

Mille altre volte aveva avuto un trattamento del genere, ma non si era mai sentito tanto profondamente eccitato. La musica proveniente dalla televisione gli distoglie lo sguardo dalla testa di lei che sale e scende lentamente dal cazzo. Sullo schermo vi è lei che su quello stesso letto sta leccando un fallo artificiale dalle sembianze di un delfino. Se lo rigira in bocca umettandolo e leccandolo mentre con la mano libera si tocca il clitoride masturbandosi. Il primo piano indugia sulle dita umide e sulle valve della figa rosse e umide anch’esse.

è eccitato allo spasimo. Le riprese passano da un primo piano all’altro e questo lo porta al limite. La telecamera indugia alla bocca e come ella succhia e lappa il vibratore e, pur avendo la bocca del suo amore a diretto contatto con il suo cazzo, ha come l’impressione di immedesimarsi nel fallo artificiale. La televisione si riempie per intero della figura di Lisa in cui la si vede mentre si palpa il seno per poi seguire una mano che discende accarezzandosi per poi terminare sulla vulva depilata. Le dita penetrano fra le rosee valve della figa per uscirne umide di ciprigna che spalmano sul clitoride. I mugolii fanno eco con quelli che sente provenire da lei messa fra le sue gambe e poi nuovamente il primo piano alla sua faccia e al suo sguardo che riempie poi lo schermo.

L’inquadratura cambia e ora sgrana gli occhi come vede una bocca correre lungo il cazzo. Ha come l’impressione che il cuore si sia fermato e il sangue si sia gelato. Non poteva sopportare che la sua donna lo avesse tradito con un attore e ora lui era li che la stava guardando. Osserva come il cazzo umido di saliva sparisca nella bocca e la telecamera indugia sulle palle per poi far vedere il viso dell’attore.

Stava per urlare, per insultarla quando la bocca cade spalancata sul petto nel riconoscersi. Porta gli occhiali scuri in cui non era riuscito a vedere nulla di quel pomeriggio fantastico. Vede le sue stesse impressioni facciali immortalate dalla cinepresa mentre la musica e il sottofondo dei gemiti della sua donna lo fanno sudare. Il cuore riprende a battere sempre più velocemente e sentendosi in colpa per i pensieri fatti, la guarda con occhi diversi. Vorrebbe baciarla e cerca di prenderla e tirarla a se, ma lei geme e stringe le labbra attorno al cazzo sempre più duro e sempre più vicino ad esplodere.

Torna a guardare lo schermo in cui constata che la ripresa è di tipo amatoriale anche se la qualità era piuttosto buona. Lo schermo si riempie della panoramica del luogo, della scogliera e non solo rivede lo spettacolo della natura, ma ha l’impressione di rivivere anche le stesse sensazioni e odori vissuti in quel luogo in quel pomeriggio tanto assurdo.

Sgrana gli occhi incredulo nel vedere e nel riconoscere sullo schermo la ragazza distesa a prendere il sole completamente nuda. L’aveva vista e rivista spesso nei suoi sogni e parlandone con il suo amore, avevano fantasticato su di lei giocando in un scambio di ruoli altamente erotico ed eccitante. Lei, il suo amore castano impersonava la bionda della scogliera e lui era il suo uomo che le faceva tutto quello che desiderava.
Le inquadrature indugiano spesso sulle grazie dell’avvenente protagonista dalla pelle perfettamente abbronzata, la cui bellezza era esaltata dalla lozione solare che la faceva brillare sotto i raggi del sole attorniandola di un’aura erotica ed eccitante.

Nello schermo compaiono entrambi e non sa più che cosa pensare, non ha idea alcuna del perché sia stata messa la ragazza bionda nel filmato. Entrambi sono ripresi e rivive le sensazioni in cui lei gli accarezza il petto nudo; di tanto in tanto la lingua e i baci lo percorrono tutto e si rivedere come freme di desiderio e passione. Stringe i denti esattamente come faceva sulla scogliera a causa del fatto che non poteva ricambiare quelle erotiche carezze costretto com’era a restare immobile con i polsi legati dietro la schiena. Esattamente come in quella scena trasmessa dalla televisione in cui era rimasto a rilassarsi e a godersi le sensazioni che percepiva, l’unica variante dalla replica del filmato era che poteva accarezzarle la testa mentre questa andava su e giù sul cazzo o le mani continuavano a vagare sulle spalle o sulla nuca di lei. Chiude gli occhi e rivive le sensazioni in cui aveva le mani legate e gli occhi bendati dagli assurdi e ridicoli occhiali che lo rendevano cieco. Le stesse visioni le aveva sullo schermo in cui le scene hanno indugiato nel mostrare come era stato costretto a subire le attenzioni della sua donna. Chiude gli occhi e geme con il cazzo che sussulta per il piacere che sta provando e come li riapre, impallidisce mentre il cuore batte impazzito e si dimentica di respirare.

Sullo schermo si vede sdraiato, nudo, con il cazzo in erezione accanto alla ragazza bionda e a causa degli occhiali non ha avuto sentore di quello che lo circondava. Le inquadrature indugiano sulla ragazza che si muove come se si stesse destando da un sonnellino riparatore allungando le braccia per poi avvicinarsi all’uomo, a lui. Sembra esitare un attimo prima di afferrargli il cazzo, ma subito dopo si china su di lui ingoiando completamente il suo membro nella sua calda e vorace bocca.

Osserva incredulo la sua donna che sta facendogli lo stesso trattamento e senza poter dire o fare nulla, resta immobile e impietrito. Sapeva bene come sarebbe evoluta la scena e il ricordo di quelle sensazioni avvenute sul promontorio lo stava eccitando malgrado lo shock iniziale. Vedere il suo stesso pene penetrare la vagina di un’altra donna gli stava facendo uno strano effetto. Era perplesso e confuso. Si chiedeva come avesse fatto a non accorgersi che quella non era Lisa, il suo amore, la sua compagna.

‘Ma’ io’ tu” Marco non riusciva a trovare le parole. Continuava a guardare alternativamente il film e la testa della sua donna che imperterrita continuava a succhiargli il cazzo andando su e giù lentamente senza mai interrompere il ritmo. Mille domande gli affollavano la testa, ma solo una era la certezza’ Lei era stata presente ed aveva organizzato tutto con estrema precisione.

Per un breve attimo i loro sguardi si incrociano mentre lei scende con la bocca stretta attorno al cazzo fino ad arrivare con il naso a toccargli il pube ricciolino. Lentamente risale facendogli sentire la lingua saettare contro la dura asta mentre ha sempre più l’impressione che gli stia succhiando le palle per come lo fa fortemente. Libero, il cazzo dalla tonalità violacea per come è incordato e pronto ad esplodere viene trattenuto alla base dalla forte stretta della mano di lei e sia il cazzo che le labbra rosse sono contornate dalla saliva.
‘Sei stato davvero bravo. Hai fatto tutto come ti avevo chiesto.’ Dice prima di baciarlo dolcemente mentre lui arde di desiderio e passione violenta.

Osservandola, riconosce quell’espressione enigmatica e divertita allo stesso tempo in cui però i suoi occhi tradivano altre emozioni ben più profonde e carnali… Infatti, con sommo piacere per Marco, la mano libera gli accarezza e palpa dolcemente le palle doloranti e piene all’inverosimile mentre la mano il cui pugno è stretto attorno al cazzo, inizia a muoversi andando avanti e indietro lungo la dura e bollente asta per proseguire il lavoro lasciato dalla bocca.

Dopo un lungo attimo in cui ha guardato il filmato alla televisione, sentenzia.
‘Mi piace, sei molto fotogenico’ Peccato che nel filmato il cazzo sembra piccolo quando nella realtà’- La presa del pugno si fa più forte.- Come è stata?’ Gli chiede prima di baciarlo con passione in bocca. Le labbra si distaccano e gli sguardi si incrociano.

Marco non riusciva a rispondere. In quel preciso istante le emozioni erano un turbine in cui si accavallavano stordendolo.

‘Ti è piaciuto vero?’ Dice in un sussurro appena percepibile. La mano si stringe fortemente attorno alla base del cazzo.

‘Io’ si”

‘mmmhhh e ti piace anche rivederlo.’ Commenta maliziosamente Lisa mentre la mano libera gli massaggia le palle.

Non sapeva cosa dire e cosa fare. Era totalmente in balia degli eventi e lei aveva in mano la situazione. Sorride nel pensare che lei in questo momento come del resto già a partire dal giorno prima, aveva fatto e organizzato tutto. Le immagini sullo schermo si susseguono e lui sente i suoi stessi gemiti come quelle della ragazza bionda. Sa bene che aveva goduto dentro quella calda e vorace figa della bionda e come di riflesso, il cazzo pulsa pronto per esplodere.

‘Quando mi hai confessato che una tua fantasia era quella di vedermi fare l’amore con una donna’ Non ti avevo risposto. Quando mi hai detto una notte che una delle tue fantasie era di far l’amore come quella donna al promontorio o che lei ti guardasse, io mi ero un poco risentita, ma come vedi’ Eccoti soddisfatto e accontentato.’

‘Sei la donna che amo e che amerò per sempre.’ Si china in avanti per baciarla e abbrancarla fra le braccia e stringerla, ma lei si discosta, non era il momento di perdere i passi del suo piano. Sa bene che se lo lascia fare poi viene presa dalla passione e si lascia fare tutto quello che lui vuole e non erano queste le sue intenzioni. Raggiunto e aperto un cassettino posto di fianco al letto ne estrae delle manette e mentre sorride, le fa dondolare in bella vista. Doveva tenerlo buono o si sarebbe lasciata guidare dalle emozioni che le pervenivano dalla figa e invece, la serata era ancora ben lungi dal terminare.

I due cerchietti luccicano e dondolano appese ad un dito davanti alla sua faccia e lei lo guarda maliziosa.
‘Ora te ne stai fermo.’ Gli prende un polso e lo ammanetta alla testa del letto per poi eseguire la stessa operazione anche con l’altro braccio.
‘Bene, ora che sei diventato inoffensivo, voglio farti conoscere una persona’ Giuseppina puoi venire?’

La bionda che nei suoi sogni più intimi e nascosti aveva già posseduto, la donna che aveva già conosciuto il suo cazzo a sua insaputa compare con indosso solo un leggero abito nero trattenuto solo da una spallina mentre nulla è celato alla vista. Le forme sono perfettamente evidenziate dalla trasparenza del tessuto e da come questo aderisce al suo corpo, si muove su alte scarpe con il tacco nero facendo ondeggiare impudicamente il sedere.

‘Mario, ti presento Giuseppina.’

Lei si avvicina e chinandosi lui può vederle fra la scollatura del vestito. Ingoia con fatica un globo si saliva mentre le sue unghie gli accarezzano il petto per poi scendere sulla pancia e fermarsi alle palle. Stringe il pugno attorno ad esse dolcemente e poi esegue la stessa operazione al duro caldo cazzo palpitante.

‘Amore. Il tuo desiderio è vedermi fare l’amore con una donna. Ora esaudirò la tua fantasia e poi”

Posta dietro di lei, Giuseppina la sovrasta e la supera in altezza. Le mani scorrono e le accarezzano il seno e i fianchi da sopra il vestito e come raggiungono l’orlo inferiore lo sollevano fino a farlo volare via da sopra la testa.

‘Ora assisterai ad uno spettacolo irripetibile amore mio.’

Giuseppina aveva i sensi in subbuglio e appena la vista, si è trattenuta dal sorriderle e dall’abbracciarla dalla contentezza. Non sapeva nulla e non poteva immaginarsi cosa aspettarsi da quella serata e come ha sentito le sue mani percorrerle il corpo si è irrigidita tutta sentendo come le ginocchia si siano fatte deboli. Fremeva di desiderio voluttuoso e in cuor suo desiderava ardentemente poter ripetere le sensazioni sperimentate quel pomeriggio con lei. Le sue mani l’hanno accarezzata e solo con quel tocco tanto leggero, si sentiva tutta un fuoco e pronta ad ogni turpe desiderio per lei. Si è lasciata spogliare e mentre il vestito le volava via, ha trattenuto il respiro per l’emozione. Si è lasciata manipolare e girare e posta di fronte a lei, l’ha guardata con il viso che le bruciava come tutto il resto del corpo.

Come ad un segnale collaudato da tempo, ma che mai le due donne avevano fatto in precedenza si guardano e le labbra si incollano con passione consumandosi a vicenda. Le mani corrono impazienti lungo la schiena tanto di una come dell’altra e come raggiungono i rispettivi seni, gemono nelle rispettive bocche. Si palpano a vicenda, si stuzzicano i capezzoli con fare esperto procurandosi piacere, si palpano i sederi spingendo i pubi a solleticarsi uno contro l’altro e mentre si muovono sinuosamente accarezzandosi e percependo piacere con ogni cellulare del corpo, le mani si intrufolano in mezzo alle gambe.

Mario ha uno scatto in cui il desiderio di abbracciarle è reale e forte e al contempo il cazzo si muove imperterrito, perplesso si guarda le mani. Per un attimo si era dimenticato che era stato immobilizzato contro al letto e con rabbia cerca di divincolarsi, ma è saldamente ammanettato. Torna a guardare le due ragazze che si baciano con passione mentre si muovono sinuose al ritmo delle loro mani che ora, inseriscono profondamente le dita all’interno delle rispettive vagine.

Ansante si discosta e la guarda. Ha gli occhi chiusi e il viso sognante. Pensa che anche lei sia nelle sue stesse condizioni mentre le dita la stanno stuzzicando provocandole sommo piacere. Mai aveva baciato una donna in vita sua e mai l’aveva neppure pensato eppure l’aveva fatto. Pensava di averne ribrezzo, ma quello che stava provando la stava preoccupando. Si sentiva tutta in subbuglio, con tutti i sensi sconvolti e portati all’apice del piacere solo con un bacio.
‘Amore, ti piace quello che stai vedendo?’ Chiede cercando di trovare un poco di ragione, ma il piacere le monta come un onda sotto le dita abili della ragazza.

Lui non risponde, si limita a sorriderle. Il cazzo vibra in modo incredibile. Le dita dei piedi sono contratte dal piacere mentre tira i polsi per cercare di afferrarsi il cazzo e masturbarsi. Il solo fatto di non potersi muovere lo sta facendo impazzire.

‘Questa sera farò una cosa che non ti ho concesso mai. Ti permetterò di chiamarmi con parole sconce’ Sarò la tua troia’ La tua puttana.’

‘Si! Amore sì! Liberami che ti voglio baciare e scopare!’

‘Sii paziente amore mio’ Lo spettacolo è solo all’inizio.’ Freme come sente il clitoride schiacciato sotto le dita di Giuseppina e per riflesso anche lei imita lo stesso gesto. La mano calda palpa un seno e titilla il capezzolo duro e anche lei lo esegue sul suo facendola ansimare e gemere. Un altro verso, simile a quello prodotto da loro due le fa voltare la testa.

Gli occhi sono incollati alla televisione e un primo piano occupa tutto lo schermo in cui il viso di Giuseppina scende e sale sul cazzo del ragazzo presente insieme a loro nella stanza. Per Lisa, non è una visione piacevole e una stretta allo stomaco le ricorda che è ancora maledettamente gelosa, ma un bacio dato al capezzolo da Giuseppina la riporta alla realtà facendola fremere e mugolare dal piacere.

‘Mmmmhhhhh amore’ Lo sai che mi bagno nel vederti con il cazzo duro dopo che hai appena goduto?’ Non era proprio vero, ma voleva farglielo credere. Erano le sapienti mani e il tocco gentile di Giuseppina che la stavano eccitando allo spasimo e poi quella bocca sul suo capezzolo che la stava portando al godimento e più il tempo passava e più le era difficile restare in piedi.

‘Sì, Lisa, ma questo è diverso. Guardati. Non è il film che mi eccita e non è il guardare dal vivo la donna che oggi pomeriggio mi ha svuotato le palle, ma sono le due ragazze in carne e ossa davanti a me’ mmmhhhh’ Sono le due puttane che si eccitano che mi fanno impazzire dalla voglia!’

Prese dalla passione più sfrenata, hanno ripreso a baciarsi con fervore mentre le mani hanno palpato, accarezzato e stretto i capezzoli fortemente. Mario dal canto suo continuava a rimbrottarle e ad istigarle a continuare. Le guidava con i suoi brutti sporchi ordini mentre le due ragazze si eccitavano sempre più. Presto Lisa si è ritrovata distesa sul letto ai piedi del suo fidanzato con le gambe divaricate mentre Giuseppina le piantava due dita nella sugosa figa. Aprendo gli occhi, si è vista a pochi centimetri dalla faccia la figa depilata di lei e dopo una certa riluttanza anche lei ha eseguito masturbandola infilandole due dita nella calda umida figa. Di tanto in tanto, entrambe con la mano libera si pizzicano i capezzoli uggiolando dal piacere.

Mario è sempre più esigente ed è sempre più preso dal desiderio e dalla voglia.
‘Sii!!! Troie! Sì! Fate un 69′ Divoratevi le fighe!’

Le due ragazze non hanno modo di guardarsi, ne di giudicare lo stato d’animo della compagna. Posso sentire tramite l’epidermide come il corpo emani calore. Ogni centimetro di pelle, ogni nervo emana piacere e godimento e irradia lussuria coinvolgendo la partner. Le emozioni provate e mai sperimentate prima le stanno coinvolgendo completamente portandole dove mai avevano sognato. Seguendo le indicazioni di Mario o più semplicemente il proprio istinto, divaricano le gambe in modo da favorire il lavorio della lingua. Giuseppina inarca la schiena e preme il pube contro la faccia di Lisa per aumentarsi il piacere che è già da tempo oltre la soglia dell’estasi. Lei dal canto suo, è preda della lussuria più completa. Sente come lei le abbia preso il sedere e se lo tiri contro di se. Per facilitarla punta i talloni contro il letto e solleva il pube andandolo a sfregare contro il mento di lei e aumentando il piacere che stava provando. Per entrambe, le lappate e le succhiate si fanno sempre più profonde, sempre più coinvolgenti.

Le emozioni le hanno prese e avvolte in un turbinio sconvolgente portandole al primo vero godimento saffico della loro vita. Mario le insulta chiamandole troie e puttane. Gemendo, Lisa infila la lingua profondamente in lei e al contempo sfrega il mento contro il duro clitoride e Giuseppina ripete gli stessi gesti come se le loro anime si fossero scambiate o si rispecchiassero diventando una sola. Tutto l’umidore della calda e bollente figa cola sul viso tanto di una come dell’altra. La sensazione di sentire la lingua che si insinua nella vulva e che saetta fra la mucosa interna le fa gemere ed ansimare. Godono insieme ancora, tremando e spingendo il pube contro la faccia. Si succhiano a vicenda i clitoridi e godono selvaggiamente tremando e urlando a lungo senza mai interrompere quello che stanno facendo e andando avanti per molto tempo ancora.

Sotto le direttive di Mario eccitato allo spasimo anche se aveva goduto schizzandosi sulla pancia senza che venisse toccato, incita il suo amore in preda alla lussuria mentre cerca di liberarsi dalle manette.
‘Scopala! Scopala con tutte le dita!’

Con il residuo di forze che le è rimasto, Giuseppina allarga le gambe più che può e Lisa esegue il volere del suo amore incominciando spingendo alternativamente con tre dita. Poi quattro e con le punte delle dita unite cerca di spinge la mano sempre più dentro, sempre più a fondo. Giuseppina si sente aperta in due. Non ha mai provato nulla di simile. Il pollice e la lingua solleticano il clitoride facendola godere ancora e ancora.

Bramosa, ma ancora rancorosa per il fatto che quella figa davanti a lei aveva provato il piacere dal cazzo del suo uomo, guarda come l’elasticità della vulva accolga le dite. La mano è tutta umida per le abbondanti secrezioni vaginali e la muove con sempre più velocità e con sempre più forza spingendola all’interno di lei. La sente come tutto il corpo vibra contro il suo e come mugula e geme a diretto contatto della sua figa facendola tremare per il piacere lei stessa. Unisce il pollice alle dita formando una paletta e mentre la sente godere, muovendo anche il pube contro la mano, Lisa spinge la mano profondamente in lei e di colpo, questa entra completamente.

La mano scompare e sgrana gli occhi per la sorpresa e al contempo prova un intenso piacere nel sentire come Giuseppina urli, gema e gode sobbalzando sul letto come una forsennata. Solo il polso era restato fuori e forse per la vista o per le vibrazioni al clitoride anche lei gode.

Ripreso un poco di lucida, si è detta che stava facendo un fisting a Giuseppina. Chiude le dita formando un pugno all’interno di lei e mentre vede chiaramente il pube gonfiarsi, lei rantola per il nuovo profondo piacere che la sconvolge interamente facendola quasi svenire.

Sempre più eccitato, Mario sprona Lisa a spingere e a premere l’utero muovendo il braccio avanti e indietro come se questo fosse un pistone.

Giuseppina è preda al più incredibile orgasmo mai sperimentato nella sua vita. Geme, grugnisce, salta sotto il corpo di Lisa facendola sobbalzare a sua volta; si inarca tremando e sollevando anche il peso di colei che la sta guidando nel più profondo e completo amplesso della sua vita e stringe i pugni nelle lenzuola e le tira. La mano si muove avanti e indietro sempre più forte e sempre più velocemente in lei mentre urla, picchia i pugni sul letto come se fosse posseduta da uno spirito selvaggio.

In un momento di lucidà, vuole condivide il suo piacere con colei che la sta portando nel limbo del piacere, ma a parte i rantoli e i gemiti non le riesce a dire che si sente piena come se tre cazzi la stessero scopando simultaneamente; non riesce neppure più a leccarle la figa o a fare altro che se non godere. Ancora e ancora gli orgasmi si succedono uno dopo l’altro quasi senza interruzione.

Stanca, con il braccio dolorante come il collo e la lingua si ferma e guarda lo stato in cui versa la figa che vede a pochi centimetri dalla faccia. Giuseppina dal canto suo respira pesantemente e trema tutta, percepisce la mano muoversi e il tocco leggero del suo respiro sul clitoride e poi la punta della lingua posarsi sul duro punto del piacere esposto all’inverosimile.
‘Oh Dio! Amore! Oh Dio! Godo! Scopami! Scopami con il pugno! Non fermarti! Scopami troia di una puttana! Oh! Dio!…’

La scena che stavano vedendo sui monitor era tanto erotica che mai e poi mai avrebbero pensato che finisse in quel modo la serata. Presa la videocamera digitale, apre la porta ed entra nello studio non prima di essersi aggiustato il cazzo in erezione attraverso i pantaloni. Spegne la visione del film e inserita la presa, può vedere contemporaneamente quello che sta registrando sul grande schermo.

I primi piani sono comparsi sullo schermo e Marco eccitatissimo urla e gode nuovamente nel vedere la figa dilatata al massimo. Il polso è completamente bagnato dai succhi vaginali della donna come tutta l’area genitale. Tutto il corpo di Giuseppina è ricoperto da una patina di sudore mentre trema ed ansima. Si vede sullo schermo si guarda attorno e vede l’operatore video. Anche se sorpreso, non dice nulla, resta a sorridere mentre viene ripreso il cazzo eretto tutto imbrattato di sborra come buona parte della sua pancia.

Ad ogni spinta, ad ogni tentativo di Lisa per estrarre la mano Giuseppina urla e salta tremando sempre più. Ha come l’impressione che la ragazza ancora sotto al suo corpo sia preda della febbre per come la sente calda. La posizione scomoda e innaturale di come tiene il braccio le da fastidio e inizia a preoccuparsi. Le contrazioni vaginali le stavano facendo male alla mano e al polso. Prova a girare e rigirare il pugno mentre il pube assume strabilianti forme ingrossandosi e sollevandosi e il tutto immortalato con primi piani dalla videocamera.

Tutti allo stesso modo sono eccitati e al tempo stesso scioccati nel vedere una scena del genere.

‘Lisa, tutto a posto?’ Chiede come vede un velo di preoccupazione trasparire dal suo sguardo.

‘Sì, ecco’ io’ Credo che non riesco più ad estrarre la mano.’

Posata la cinepresa su un treppiede, ma sempre in funzione, si inginocchia al loro fianco. Lisa prova a tirare per estrarre la mano, ma l’unico effetto che riesce a realizzare è che Giuseppina si dimena saltando e mugolando dal piacere continuo che la pervade. Per lei, essere vista da quell’estraneo nuda come il giorno che era nata la faceva stare in imbarazzo e peggio, era consapevole di avere una mano nella figa che non riusciva a farla uscire.

Intuito forse lo stato d’animo della ragazza, teneramente le accarezza la fronte e le parla dolcemente.
‘Rilassati, so cosa c’è da fare.’

Lisa ha incominciato a raccontare di quando era nel letto e scopava con Mario il suo fidanzato, parlavano e fantasticavano. Poi la visione e la scoperta della scogliera e la vista di Giuseppina che veniva scopata. Nel frattempo Tonino palpava e succhiava i capezzoli facendo diventare Giuseppina sempre più calda ed eccitata.

Giuseppina era cosciente della presenza di Tonino nella stanza e ha sentito le sue mani esperte che la palpano e la stuzzicano sapientemente mentre i baci dati ai capezzoli li valuta che erano altrettanto buoni come quelli dati da Lisa. Si sente sempre più calda ed eccitata e doveva ammetterlo, era dovuto anche per la presenza di Tonino. Non provava più solo fastidio nell’esaudire le sue nefandezze. Aveva toccato il fondo facendola sprofondare nel più assoluto sconforto, ma le aveva fatto provare vette di assoluto piacere come proprio in quel momento in cui stava per toccare nuovamente l’estasi. Senza accorgersene, la mano di lui afferra il braccio di Lisa e tira dolcemente, ma con decisione verso l’esterno. Con un sonoro ‘POP’ la mano di Giuseppina viene estratta o più semplicemente espulsa per come questa viene fatta uscire velocemente.

Liberata la figa dalla presenza ingombrante della mano, Tonino attanaglia due dite nella figa di Giuseppina e masturbando contemporaneamente l’ingresso della figa e il clitoride, le succhia un seno e palpa il secondo. Presto le sua urla echeggiano per la stanza mentre trema tutta come l’orgasmo l’avvolge nuovamente trasportandola nel limbo.

Ansante e sudata, Lisa si inginocchia di fianco al suo uomo e dopo aver osservato assieme a lui lo spettacolo di lei che gode inizia a nettare la pancia per poi scendere e succhiare il cazzo di Marco.

Lui vorrebbe toccarla, possederla, farla godere in qualche modo, ma le mani sono fermamente ammanettate al letto. Lisa in cuor suo desidera ancora godere e inizia a strusciare il pube contro il collo del piede del suo amato. Sente una mano estranea toccarla e salire lungo una gamba e quando si sente penetrare, non dice nulla anzi, accelera il movimento favorendo lo sfregamento del clitoride e la penetrazione delle dita. Come in un sogno, Giuseppina osserva la mano di Tonino masturbare il suo dolce amore e allarga e diffonde più che può le gambe in un chiaro invito cui il clitoride attanagliato fra le dita in una dolce morsa gode e gode ancora.

Come in un sogno, le vicende si susseguono. Giuseppina vede chiaramente come Lisa succhia e ingoi completamente il cazzo del suo uomo e poi vede lei che si posiziona sopra di lui e si cala sul cazzo impalandosi.

Come se fosse empatica con Giuseppina, può percepire il cazzo entrare in lei e scoparla. Ha l’impressione di rivivere le stesse emozioni le quali quel cazzo e quella stessa posizione l’aveva assunta poche ore prima.

Senza accorgersene, viene portata al bordo del letto e con la testa che cade da questo, vede davanti alla faccia una coppia di palle. In un momento di lucidità, intuisce che presto dovrà succhiargliele e mentre formula il pensiero, la cappella calda le entra in bocca. I movimenti lenti e decisi portano questa a superare la strettezza della gola. Si sente soffocare all’inizio, ma rilassata la gola, può percepire come il cazzo le arrivi fino a metà collo. Le tette sono afferrate con forza e tirate in modo che il movimento del suo corpo dia il ritmo alla penetrazione del cazzo nella gola. Non sta succhiando. Si limita a tenere le labbra serrate attorno al cazzo mentre è letteralmente scopata in gola e quando questa viene liberata, respira come può.

Con un forte gemito come se fosse un grugnito animalesco e alcune spinte più forti in cui le palle hanno sbattuto contro il naso fortemente, la gola si è riempita di caldo denso sperma. Un gemito roco le è giunto alle orecchie. Lo ha riconosciuto immediatamente ed era il modo di Lisa, del suo amore, di godere. Questo era dovuto non dalla luna lingua, ma dal cazzo del suo innamorato. Ha l’impressione che la sua stessa figa pulsi e goda alla pari di lei ovattata com’è in un limbo in cui si alternano stati di coscienza a quelli in cui la sua anima l’ha abbandonata per far posto al piacere e alla lussuria.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

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This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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