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Racconti 69Racconti erotici sull'Incesto

nettare di suocera

By 21 Luglio 2010Febbraio 9th, 2020No Comments

Ho deciso di scrivere il presente racconto dove utilizzerò dei nomi di fantasia per farvi conoscere la mia passionale storia d’amore che ormai da tre anni mi lega a mia suocera Anna. Mi chiamo Claudio 38 anni ,sposato con Chiara 37 anni con il quale sono stato fidanzato per 10 anni prima di sposarla otto anni fà. Non abbiamo figli e il nostro rapporto ha vissuto sempre alti e bassi anche a livello sessuale caratterizzati da slanci di passione a periodi di disinteresse reciproco. Viviamo in un paese a 60 km da quello dei suoceri e da sempre ci rechiamo da loro per i fine settimana. Devo dire che la passione per mia suocera,pur frequentando la loro casa da sempre, è in me scoppiata da circa 10 anni e ho coronato il mio sogno da tre anni. A causa e durante un periodo negativo con Chiara,la quale ha avuto sempre un rapporto conflittuale con la madre e più amichevole con il padre, e dopo la festa di matrimonio di un parente di mia moglie ho iniziato a guardare la madre Anna con occhi diversi e con crescente desiderio. Anna è una donna ora sessantenne,di medio bassa statura,capelli neri corvini quasi sempre corti,o lunghi alle spalle,il suo corpo rotondo,è adornato da qualche chiletto distribuito ,per me, a meraviglia in tutto il suo corpo di donna matura, mamma,moglie,amante perfetta. Ha una 4’a di un seno sodo e un po cadente dove primeggiano delle aureole grandi ,scure,in rilievo,sormontate da dei capezzoli altrettanto grossi,e in quei momenti eretti,autorevoli e per me inseparabili. Ha bocca carnosa ma non eccessivamente predominante in un viso dove ciglia e sopracciglia scurissime incorniciano uno sguardo intelligente,materno,amorevole,ammiccante,eccitante,insomma un mix di tutte quelle virtù che gli ho sempre riconosciuto e delle quali mi sono follemente innamorato. Ha un portamento elegante ,anche in vestaglia da casa,nella quale l’apprezzo forse di più che inguainata in abiti da sera,con i quali comunque sa essere da urlo. Pur essendo una bravissima donna di casa,cuoca eccellente, ha sempre, per me indispensabile per una donna, curato il suo corpo, con creme,manicure, pedicure,che con naturalezza l’ha portata a essere una sessantenne da sballo. Facendo un passo indietro,durante quel pranzo di matrimonio,conobbi, Roberta,una zia di mia moglie,cinquantenne,bella e curata e da qualche mese,almeno così si diceva, libertina e alla ricerca della sua libertà da un marito e un rapporto ,per lei vetusto e monotono. Notai sin dalla chiesa il suo interesse per me giovane 25enne e notai che fece di tutto per sedersi di fronte a me durante il pranzo. A fianco a lei si sedettero i miei suoceri. Non mi staccò gli occhi di dosso per un attimo e cercava di parlare con me mostrandosi in tutta la sua emancipazione e fisicità davvero preminenti e meritevoli di attenzioni. Insomma riuscì nel suo intento e mi entrò nella mente che elaborava tante immagini di sesso estremo con lei protagonista. Roberta fu lusingata dai miei complimenti e con discrezione cercava un contatto sotto al tavolo ,ma la mia posizione di giovane fidanzato e gli occhi di mia suocera attenta all’evoluzione delle cose mi evitarono passi falsi. Roberta,bellissima formosa tardona,arrivò ad alzarsi sculettando verso i bagni lanciandomi chiari segnali ,ma a malincuore, non la raggiunsi. Durante i balli,dopo la delusione,ritornò alla carica e mi trascinò con lei in mezzo alla pista dove ebbi il piacere di conoscerla anatomicamente e dove,senza formalismi ci presentammo,confessandoci tutte le nostre voglie. mi disse chiaramente ,oggi mi scappi domani ti trovo e sarai mio. Andò proprio così ma quella storia di solo sesso ve la racconterò in altro capitolo. Nel frattempo mia suocera aveva notato quello che accadeva e fu proprio lei a strapparmi alla accalorata zia ,con la scusa del cambio di cavaliere, e con molta dolcezza mi ammonì chiedendomi da quando apprezzavo le vecchie e di lasciar perdere Roberta e queste distrazioni pericolose. Mentre ballavamo con Anna ,ancora emotivamente provato da Roberta,non potei nascondere l’eccitazione alla cara suocera la quale non fece alcun riferimento se non stringermi a lei per farmi sentire le sue parole, e mio malgrado mantenere vivo lo slancio ormonale. Penso che in quel ballo in me scattò una scintilla che provocò e provoca in me un incendio da tantissimi anni. Stretto a mia suocera apprezzai il suo profumo ,misto al suo odore,potei stringerla a me facendo la prima conoscenza con il suo splendido maestoso corpo. Aveva un trucco mediamente pronunciato,con contorno occhi nerissimo,il suo preferito e per me arrapante e leggero ombretto nero fumo. Mentre parlava,la adulavo per smorzare la sua preoccupazione materna e iniziai l’adorazione per la sua bocca ,che il giorno era avvalorata da rossetto rosso scuro che contrastava con la sua perfetta dentatura di candido bianco avorio e che emanava una fragranza fruttata che mi ipnotizzava e che tutt’oggi nei ns incontri è il mio primo e ultimo obiettivo sessuale,come vi descriverò. La sera ballai molto con lei con la scusa di approfondire,ma la verità è che era scattato un colpo di fulmine e che iniziavo a desiderarla ardentemente. Dopo questa esperienza ,davvero conturbante, negli anni che precedettero l’inizio della nostra relazione ,ho sofferto tantissimo,nel non poterle manifestare tutto il mio sentimento,in quanto lei allora era mentalmente lontanissima da quanto successe dopo. Mi limitavo ad essere gelosissimo di lei,nei confronti del marito, e della sua normalissime e lecita indifferenza,anche se mi ha sempre voluto bene rimarcando mille volte i miei pregi di bel ragazzo,moro,h.175 ,sportivo simpatico,brillante e laborioso. In questo lungo periodo ,mentre la mia voglia di lei cresceva, utilizzavo tutto il tempo a disposizione per spiarla. Appena arrivavamo a casa loro,la squadravo: che vestito indossava,aveva o meno il reggiseno,aveva collant o gambaletti,aveva i capelli fatti ,che profumo portava,era truccata o meno,insomma me la mangiavo con gli occhi e poi memorizzavo la sua figura per le masturbazioni settimanali,si perchè ero arrivato a masturbarmi o a far l’amore con mia moglie esclusivamente pensando a lei. Dopo averla ,per ore scrutata,mentre cucinava,o serviva a tavola,o sedeva in salotto mentre io dalla persiana cercavo di cogliere che intimo portasse, mi chiudevo nel bagno,dove dal cesto della biancheria sporca,fatta una giusta cernita della suoi personali capi intimi ,finalmente ci sborravo sopra odorando tutti le sue fragranze. Arrivavo ultimamente a denudarmi e indossare suoi capi intimi,compresi collant e così conciato,riversarle addosso tutto il mio piacere a lei dedicato. Dopo cena ,ogni sera ,aveva l’abitudine,di rinfrescarsi e prepararsi per andare a letto, e rischiando non poco,la seguivo e la immaginavo seguendo i suoi rotondi profili dietro quella porta a vetri opachi mentre indossava le mutandine pulite e vestiva una purtroppo,spessa vestaglia da camera prima di tornare con noi in salotto. Appena entrava le facevo una lastra,seguendo tutto quell’amorevole incedere, e memorizzando ogni movimento delle mammelle ormai libere e quelle bianche cosce poco coperte dal nuovo capo di abbigliamento.
Ormai era la mia donna ideale purtroppo non potevo dichiararlo a nessuno. Quando ci salutavamo rare volte,capitava che le nostre bocche,involontariamente si sfiorassero toccando i lembi più estremi e sentivo la sua umida e morbida appendice,nella quale senza mezzi termini,durante le mie masturbazioni,avrei voluto consegnarle per sempre il mio pene,riponendolo in lei,come si depone una spada nella custodia. Per anni ho sofferto pene d’amore,fino a quando,il mio sogno si realizzò. Una notte d’estate,con mia moglie siamo come al solito in rotta di collisione e mio suocero ,rincasa come ormai troppo spesso, alticcio,reduce da spuntini con amici,nonostante le raccomandazioni della moglie e la promessa che quella sera sarebbero usciti. Mio suocero ha amato immensamente sua moglie e ne era gelosissimo,data la sua bellezza,forse per lui ora un po scontata,e da qualche tempo la trascurava per impegni mondani. In passato l’aveva tradita ma mia suocera aveva perdonato e mai aveva pensato di fargli pagare quegli errori.
Mio suocero quella sera farfugliò qualcosa e salutò per mettersi a letto,era il suo modo per nascondere, e riprendersi ,dalle sbornie che ,non spessissimo,si concedeva con gli amici. Mia suocera lo redarguì per bene e lo seguì in camera. Non avevamo cenato e tornò dicendo vorrà dire che usciremo senza di lui,andremo noi tre e mangeremo fuori. A sentire ciò io e mia moglie insieme esprimemmo esattamente il concetto opposto. Io ero chiaramente favorevole ,per lei non se ne parlava neanche perchè non aveva neanche fame. Non solo,sentita la mia disponibilità,mia moglie,si rivolse a me dicendomi:adesso la porti fuori lo hai detto adesso ci vai! Pensava di invitarmi al patibolo,per me era un invito a nozze. Bene Anna le dissi,oggi la farò divertire,ci davamo del lei nonostante la quasi ventennale conoscenza. Vado subito a cambiarmi disse mia suocera,mentre mia moglie assonnata ,andò a letto a guardare la televisione. Ne approfittai per fare una doccia e misi dei jeans bianchi stretti e una camicia blu notte aperta sul mio petto villoso sul quale spruzzai una dose abbondante di profumo. Salutai mia moglie da lontano senza neanche farmi vedere e le dissi guarda che rientreremo tardi,la balera apre tardi,prima andremo a mangiare…si si rispose distratta e preso il corridoio mi imbattei in mia suocera che usciva dalla camera,dentro un vestito nero lungo,con le spalle scoperte,uno spacco su un fianco,le scarpe rosse a tacco decisamente alto rispetto al suo solito, e mi chiese,Claudio,allacciami questo collier che non riesco. Per un attimo rimasi estasiato e senza parole,tanto che Anna mi sollecitò…che fai lì impalato? Mi avvicinai a lei e il suo profumo mi investì come un schiaffo. Presi quel monile e beandomi di quella visione e di quella fragranza mi accostai a lei e con molta calma lo agganciai a quella dea, sussurrando,Anna è uno schianto,dovrò difenderla da tutti gli uomini stasera. Dai non adularmi che se ne fanno di una quasi sessantenne?Nel vialetto di casa le risposi….lo sa che il mio non è un complimento e quanto la considero una donna stupenda in tutti i sensi. Dai sciocchino non perdiamo tempo stasera mi voglio spensierare ,portami a vivere. Mentre diceva questa frase vidi nel suo viso un espressione di libertà, di ritrovata vitalità ,e di ricerca di complicità. Entrambi stavamo vivendo quella serata come un’evasione. La mia macchina profumata e pulita con lei a fianco illuminata solo dalla strumentazione,in quell’abito che lasciava intravedere le sue gambe,ancora belle affusolate dove serve e piene dove devono esserlo,in una mano teneva una pochette nera con brillantini,nell’altra aveva il rossetto che completava,davanti allo specchietto di servizio, il suo trucco più che accennato,fatto di contorno occhi e ombretto,andando ad incorniciare la sua ,da me adorata bocca. Durante il viaggio sorreggeva la testa con il gomito appoggiato al mio sedile e quindi in posizione affettuosa. Ero inebriato da tutto ciò,mi sembrava di uscire per la prima volta con una ragazza e per giunta era la mia donna ideale. Feci sfoggio della mia guida sportiva e arrivammo al ristorante sulla spiaggia. Scesi prima di lei e da perfetto galantuomo,aprii lo sportello ad Anna aiutandola a scendere ammirandola in tutta la sua bellezza .istintivamente la presi per mano e lei ricambiò ridendo e arrivammo così fino alla porta del locale poi mi lasciò temendo guardi indiscreti. Scelsi un tavolo in un angolo della sala,più riservato e meno illuminato vicino alle finestre aperte da dove la brezza marina accarezzava i suoi capelli e la luna riflessa nel mare scintillava anche negli orecchini,immancabili, di mia suocera in pandant con un collier che delimitava a dovere la scollatura che conteneva a fatica le sue perle. La cena passò,veloce ma intensa,ci sfogammo delle reciproche relazioni,nel pieno rispetto degli assenti,ma guardandoci sempre negli occhi come innamorati, ad eccezione degli sguardi timorosi di mia suocera sui commensali,sopratutto quando su alcune portate la imboccavo con la scusa di farle assaggiare questo e o quel mollusco. Accompagnavamo con del vino bianco,che piano piano faceva cedere le prime normali barriere che mi consentirono di farle tutti i complimenti possibili ai quali Anna rispondeva con sempre meno resistenza manifestando sempre più la voglia di lasciarsi andare per una sera. Arrivai a prenderle la mano e lei guardando nel locale ormai semi vuoto ,ricambiò stringendo la mia mi chiese: ma cosa vedi di fronte a te? Risposi di slancio senza badare troppo alla forma o alle conseguenze:vedo la più bella e desiderabile donna del mondo,questa è la più bella serata della mia vita e non vorrei finisca mai amore mio…Mentre uscivano queste ultime due parole, mi resi conto che ero andato oltre ma il cuore in quel momento potè più della mente. Anna che pensavo si ricomponesse mentalmente,invece mi sorrise e strinse ancora la mia mano dicendo: anche per me è una serata indimenticabile e sto provando delle sensazioni,che voglio godermi senza troppi formalismi,diamo la colpa al vino che mi hai fatto bere e al ragazzo perfetto che ho davanti che non ha sbagliato niente in tutta la sera facendomi sentire una regina. Per me sei una regina Anna…lei mi mise una dito sulla bocca bloccando le parole e mi disse dopo questo gelato ai frutti di bosco paghiamo e andiamo a fare una passeggiata in riva al mare.Uscimmo mano a mano e le misi un velo sulle spalle che aveva estratto dalla borsetta ,dicendogli ‘.tutto avrei voluto fare adesso tranne coprirti Anna …scoppiò in una fragorosa risata e ammonendomi perchè da troppe ore le davo del tu ,levatesi le scarpe iniziò a correre sulla spiaggia .La rincorsi e anche se ero più veloce non volevo raggiungerla per ammirarla in quella adolescenziale, scomposta,eccitante sua corsa verso un po’ di libertà. Sapevo cosa avrei voluto adesso, ma non sapevo cosa sarebbe successo perchè la posta in palio era altissima quanto il desiderio di confessargli tutto il mio amore. Arrivammo in riva al mare,le luci del ristorante erano lontane ,la spiaggia era deserta,la brezza rinfrescava i nostri corpi,feci gli ultimi passi camminando per osservarla pensando e ripensando. Lei era immobile,sguardo verso il mare,braccia semi aperte a sorreggere lo svolazzante velo nero,intravidi il suo profilo sereno con un sorriso accennato,non si voltò e tutto per me fu più facile,arrivandole da dietro le cinsi il suo corpo,quasi infreddolito e simultaneamente,chiuse le sue braccia sulle mie trovando riparo con la nuca sul mio petto dicendomi è tutto meraviglioso stasera,sembra una favola e io non voglio tornare alla realtà,tu cosa provi Claudio?Quello che provo è troppo immenso per descriverlo, è da più di 10 anni che aspetto anche un solo minuto da dividere con Te ,amore mio, figurati se potevo immaginare tanto. Anna non si voltò ma mi strinse ancora di più a lei,ammonendomi è la seconda volta che usi quel termine,una frase proibita tra suocera e genero, anche di fronte allo slancio emotivo di una sera…Forse per te è lo slancio emotivo di una sera ,per me non è così Anna….oggi Ti confesserò,utilizzando almeno per questo , l’inimmaginabile serata,,accada quel che accada in futuro, tutto il mio decennale desiderio verso una suocera,mamma,donna matura, e , nelle mie frequenti masturbazioni , personale perfetta amante…Sei pazzo Claudio ,domani sarò per te insignificante ma stasera mi ha restituito all’universo femminile ,facendomi sentire desiderata,apprezzata, bella, e giovane come non mi sentivo da tanti anni, e poi davanti ad un ragazzo strafigo, alto,moro,prestante,virile simpatico e con un sorriso e uno sguardo mozza fiato. Credi che sono d’acciaio e che non avevo notato in questi anni tutte le tue attenzioni, le usavo per sentirmi meglio e per allontanare tutte le mie insoddisfazioni e delusioni ma non potevo assecondarle come non dovrei farlo stasera…ma stasera è stasera e il destino ci ha voluto soli e frementi e poi per chi pensi mi son fatta bella…Al sentire tutto ciò il cuore sembrava scoppiarmi dentro e la girai lentamente di fronte a me e le sussurrai ,ai miei occhi sei sempre bella Anna,la più bella e feci per baciarla ,lei si strinse a me e appoggiato il viso al mio peloso petto,sbottonava qualche bottone della camicia odorando il mio corpo….che magnificenza Claudio,quante volte ho pensato che mi ci sarei volentieri appoggiata su questo ombroso e profumato boschetto..e stasera è tutto mio …in esclusiva .uhm uuhm che bontà ,e prese a baciarlo,leccarlo e assaporarlo mentre il mio sesso ormai scoppiava dentro i pantaloni,non potendo credere a quello che stava accadendo,la mia amata suocera che si perdeva finalmente in me. La lasciai fare e trovati i miei capezzoli li succhiò e li baciò e sbottonata tutta la camicia volle conoscere tutto il ventre e con la mano tastò il mio pene inguainato per risalire verso di me e legandosi la stola al fianco disse ‘..ti voglio ragazzo mio,prendimi Claudio,stasera ho deciso che sarai esclusivamente mio. Senza proferire parola, iniziai una perfetta adorazione,come se avessi di fronte una regina e iniziai, a baciucchiarla dalle tempie,alitando su di lei e leccandola lievemente,sulle guance ,poi sul collo,risalendo delle orecchie ,di cui le succhiai i lobi ingoiando e rilasciando i suoi orecchini….sei matto mi disse,vuoi che muoia qui, non sono più abituata a tanto ummmm ummmm nooo siiiii amoree e continuai a scoprirla centimetro per centimetro come avevo sempre sognato, arrivando a sfiorarle la bocca, ma anche se lei cercava di baciarmi ,mi ritraevo rimandando il più possibile quel innato mio desiderio, dicendogli parla amore mio voglio anche il tuo alito,come quella sera mentre ballavamo al matrimonio… sei pazzo rispose ,mi stai allagando di piacere Claudio e mi hai solo sfiorata mmmmmm sei un uomo eccezionale continua fammi svenire di piacere… ritrovavo il suo odore e non potei trattenermi da dargli un morso alle labbra ma subito ripresi a leccarla dall’altro lato del volto,in cui gli occhi chiusi tradivano ugualmente una sempre più profonda eccitazione, la sua lingua faceva ogni tanto capolino inumidendo le sue labbra,muoveva le sue mani come un ‘automa ,si alternavano sul suo e sul mio corpo. Cercava i nostri sessi e le sue mammelle,mentre passato dietro di lei le leccavo le spalle ,ancorai lobi delle orecchie e piano piano la schiena ,mentre le mie mani le sfioravano un corpo in preda alla massima eccitazione, e raggiungevano il contorno dei suoi seni ,già pronti, e il pube e che reclamava
attenzioni…Claudio Ti voglio,sto impazzendo sono una donnaccia , ma stasera i miei freni sono saltati,fammi tua ti prego…..si amore mio le dissi sarai mia per sempre ,non ti lascerò più ti amo Anna e le nostre bocche finalmente si unirono in un bacio lunghissimo,dove si saldarono due profondi desideri …ci baciammo all’inizio con foga poi ripresi un ritmo d’adorazione e la limonai con cura e attenzione …lei seguiva il mio metodo ipnotizzata e assetata della mia saliva che raccoglievo in bocca e le passavo tra un bacio e l’altro,,,le nostre lingue si amavano,si legavano e poi libere scrutavano ogni angolo di quella ambita cavità..ogni tanto uscivo dalle sue labbra e la leccavo sulle guance quasi a mangiarla…sei pazzo amore mio,.sei pazzo ma sto impazzendo tra le tue braccia ,sono zuppa di umori e di voglia e la zittivo con un altro bacio conturbante dove ci mangiavamo fino a soffocare. Istintivamente portammo insieme le mie mani sulle sue mammelle morbide,sode ma cadenti, dove i capezzoli ormai bucavano quasi quella striscia di nero tessuto che tentava di trattenerli ‘..mangiali mi disse ansimando, voglio allattare la tua bramosa voglia di me, amami, amale soddisfale ,gridano il tuo nome amore ,Claudio fammi tua stasera. Stasera e sempre Anna ,ogni volta che lo vorrai e slacciata la clip dietro il suo umido collo, feci cadere la parte alta del vestito che si fermò alla vita grazie al nodo del velo. Anna ,ancora in piedi,rivolta verso il mare,fu illuminata dal riflesso della luna sulle onde, e ebbi così modo,di godermi quell’attimo,e quella visione di una donna matura, scalza, ma ancora elegante, nuda a metà, eccitata alla follia ,mentre la brezza le muoveva i nerissimi corti capelli e allontanava dalle sue generose forme la seta nera che celava al mio sguardo l’ultima sua virtù. Fu un lunghissimo,sconvolgente istantaneo fotogramma, che ricorderò per sempre e che mi mi portò a percorrere immediatamente i solchi di appena accennate rughe , che seguii sicuro come un viandante senza bussola, per arrivare ,scorrendo per il punto più abbronzato del suo petto ,al paradiso terrestre. Ero chino su qualcosa che avevo sempre sognato e si presentava a me in tutta la sua magnificenza, e le delicate mani di Anna mi spingevano a lui.Leccato a dovere e con delicatezza il maturo solco centrare arrivai all’aureola destra ,violacea,ampia,rugosa ,salata e pronta a donarmi il suo frutto erto,senza spine, diritto,superbo, prepotentemente rivolto alla mia bocca ardente che lo accolse,impennando a dismisura la mia eccitazione ,che per un attimo dovetti dominare,per poi godermi quella meraviglia che a stento era contenuta nelle mie fauci provocava a mia suocera un delirio di sensazioni, mugugni ,frasi irripetibili,il suo capezzolo era eretto,lungo e grosso, era il biberon per il neonato, era il chiodo sicuro per un quadro, era acqua fresca nel deserto…lo succhiavo ,lo mangiavo, lo leccavo,lo insalivavo, , mentre l’altra mano preparava il fratello gemello che era impaziente di aspettare….amore mio sei stupenda e perfetta nella tua nudità,nella tua femminilità ,queste sono mammelle da sborrata perenne,tra di loro deve scorrere a fiumi il mio seme mmmmmmmm siiiiiii oohh Claudio ,svengo ,divorale ti prego, ‘. Anna era come me agli ultimi gradini dell’eccitazione e mi dedicai all’altro mirtillo con passione crescente succhiando una porzione di quel magnifico seno dentro la mia bocca con le mani di Anna che dietro la nuca mi schiacciavano a quella delizia. Lo leccai , con avidità insalivandolo e torturandolo più dell’altro per poi strizzarli entrami tra le mani per poi infilarmici letteralmente dentro con il viso, dicendo Anna sono miei per sempre non ti permetterò che altri li sfiorino….sii amooooore miooo ti voglio dentro di me ,Claudio fallo adesso o non farlo mai più sono all’apice del desiderio ,sono nelle tue mani, sono disarmata,nuda, vogliosa, mi hai ridotta ad una donna da strada ,voglio la tua carne dentro di me, devi muoverti dentro di me , adesso…. ti prego…. Anch’io ero pronto e non volevo altro che coronare il mio sogno d’amore ,volevo scopare con lei nel senso più naturale e amorevole del termine ,ero l’uomo che aveva trovato la donna ,la sua donna, la quale aveva appena buttato via la mia camicia e baciandomi in preda a una follia erotica slacciò la cintura e i jeans per appoggiare il suo viso agli slip umidi e già odorosi di seme ‘.e con delicata ma irruenta esperta mossa liberò il mio nerboruto impaziente cazzo ,di uomo adulto, vigoroso ,eccitato al massimo che le apparve in tutta la sua forza e possenza…….. è tuo Anna ,sarà tuo per sempre perchè tu l’hai modellato a tua immagine di signora,madre,femmina,amante, lui ti darà tutto il piacere che meriti da sempre, in questa nottata magica solo nostra ‘…rimase interdetta davanti a lui e solo la sua vista dava seguito alle sue convulse sensazione di estrema eccitazione e esclamò… che bello Claudio sei marmoreo statuario….miooooo….sei stupendo e alzando gli occhi in alto apprezzo tutta la mia figura si riavvicinò all’obiettivo della sua incontrollabile voluttà,oh siiiii seii miooooo promettilo!Si avvicino al nerbo passandoselo in una guancia. odorandolo,poi nell’altra Claudio lo voglio me lo mangio,lo devo assaggiare è duro ,grosso, odoroso,pulsante, mio, si è mio e fece per imboccarlo ma la tirai su a me e la baciai in quella sua bocca stupenda ,che s’incollò alla mia e la sollevai , dicendogli lui entrerà in questa tua sacra bocca dopo che mi sarò unito al tuo corpo ,adesso perchè non ti resisto più e perchè voglio riversare dentro di te tutto il mio primo seme a te destinato….cosa aspetti amore mio ,tu sei il mio toro da monta e la tua vacca aspetta solo te .. e mentre la ribaciavo con immensa voglia ,scostato il perizomato slip di pizzo nero e intriso di lei,con rispetto e decisione la penetrai nella sua caverna,che prima di conoscerne i particolari esterni e sapore, avevo quindi esplorato internamente. Il mio cazzo durissimo e lungo varcò la soglia con immediatezza per poi aderire alle sue pareti,come la mano fa in un guanto,provocando in Anna un nuovo,immediato orgasmo che battezzò il mio pene,squassandola di piacere tanto che quasi dovetti sorreggerla ,appesa al mio collo com’era,esclamava …amoreeee oohhh amoreeee sono morta ,mi hai uccisa di piacereeeeeee,ti prego lascialo li per sempreeeee ,è un incastro perfetto e riprese a baciarmi con gratitudine e materna delicatezza ,cercando la mia bocca con la sua ,per me idealizzata da sempre, bocca.Per me fu come una scossa e iniziai un lento movimento dentro di lei,moltiplicando le mie forze, per salire gradino dopo gradino,spinta dopo spinta, quella scala dell’orgasmo più bello della mia vita accompagnato dai suoi mmmm,ahhhh,mmmm amoreeee, ti amoooo, siii vengoo ancoraaa, e poi la sua bocca in un corpo esausto di piacere, che cercava ancora la mia fino ad arrivare all’apice del mio piacere quando le dissi Anna eccomi questo è tutto il mio piacere ,te lo affido, ti amoooooo siiiiiii Claudio allagami ,inonda il mio peccato, salda i nostri corpi per sempre,amoreee….la strinsi a me e spingendo fino all’utero il mio pene la inseminai con estrema abbondanza in più vigorosi e elettrizzanti colpi che mi provocarono un piacere mai provato e un orgasmo lungo e appagante ‘.ti amo suocera mia ,ti adoro, non ti lascerò più ..e così dicendo,l’adagiai esausto sul bagno asciuga,sfilando il perno del piacere e accovacciandomi sul suo petto bollente rinfrescato come i nostri nudi,muti, corpi dall’aria salatamente tiepida del mare…Anna non parlava,accarezzava i mie capelli e la mia testa ,mentre le baciavo i capezzoli e le aureole,protagonisti di mille miei pensieri erotici e finalmente a portata della mio bocca. Finalmente Anna riprese a parlare dicendo,sto magnificamente,quest’aria fresca mi lascia nella mia erotica ubriachezza allontanando tutti i sensi di colpa ,che anche adesso stranamente non mi assalgono, anzi sono convinta che questa era l’unica medicina per il mio stato di apatia disistima ,di disinteresse per la vita e ormai per ogni cosa..Claudio hai saputo riportarmi in questo mondo ,sei riuscito, in poche ore, a restituirmi ogni motivazione, e questo penso che sotterrerà per sempre ogni rimorso…. a mali estremi estremi rimedi è proprio vero ah ah ah e fece una sana risata ,soffocata dalle mie labbra sulle sue..ti amo Anna,suocera,mamma,donna,femmina,compagna ,e da oggi amante perfetta….sei matto mi disse ah ah ah e riprese a ridere per poi baciarmi ancora a sperdimento ,con le lingue annodate come in un trattato per la vita ,mentre mi ero posizionato sopra e lungo il suo corpo e già mimavo un altro rapporto sessuale…sei già di nuovo pronto stallone mio mi disse…e come non potrei davanti a tanta bellezza….ma non sarai veramente innamorato di me Claudio…hai ancora qualche dubbio le dissi, e iniziai a leccarla con cura ‘.no no amore dobbiamo andare si è fatto tardi ..in effetti erano quasi le due del mattino …ma dimmi tesoro ,perchè mi hai negato il sapore del tuo membro,avevo e ho di nuovo una voglia matta di prendermelo,di assaggiarlo ,di gustarlo…Hai ragione amore mio,ho solo rimandato quella che ritengo la giusta conclusione di ogni rapporto sessuale con te cioè quella di riporre l’arnese nella sua naturale custodia,stando bene attento che sia nella posizione giusta ,lasciando a te ogni capriccio e ogni uso e abuso di quella micidiale arma…come ti ho già detto la tua bocca è per me sacra,fonte di estremi piaceri, emette parole sagge,rimproveri, suoni e canzoni ,alito profumato..ma anche parole erotiche e frasi irripetibili che solo il. mio udito da ora in avanti potrà sentire…e poi neanche io ho conosciuto l’esterno della tua lei, rimandando a fra poco entrambe le conclusioni legittime di questa nostra pazza indimenticabile nottata…sai eccitarmi solo con le parole e i tuoi saggi intendimenti riprese Anna, mmmmmm dammi questa bocca e mi baciò con una voglia a me ancora sconosciuta mmmmm finirò per innamorarmi devo stare attenta …e curvava il suo basso ventre sul mio pene riprendendo la simulazione dell’atto sessuale da me iniziato e interrotto, …poi un rumore lontano ci risvegliò da quel sogno e Anna sgattaiolò via da me rialzandosi e raccolte le sue scarpe e la borsetta..corse verso la macchina..,che bella in quel suo incedere stentato per lei era il massimo della velocità, contrastava la pesantezza della sabbia e del venticello che le accarezzava i capelli mentre svolazzava il velo ‘.dai vieni Claudio è tardissimo……ripresi la mia camicia e a torso nudo ,mi incamminai a passo lento..non avevo nessuna fretta di rompere quell’incantesimo e temevo che le mura domestiche potessero far svanire ogni sogno….quando la raggiunsi il parcheggio era deserto e lei sostava rivestita di tutto ,appoggiata al cofano della macchina ..vedevo da lontano i suoi denti bianchissimi emergere,in una risata accennata e compiaciuta, il viso protetto dal velo nero,che lo cingeva e arrivato fino a lei la sollevai e la feci roteare…sei stupenda Anna ,in tutte le tue manifestazioni ,credo che ti sposerò… ah ah ah ah ah e ridemmo di gusto e mentre la baciavo aperta la macchina la riposi sul sedile,cadendo su di lei con le labbra incollate…finchè non mi spinse fuori…vattene…mi stai stregando accompagnami a casa scostumato… ah ah ah e appena mi misi alla guida si accovacciò a me,accarezzandomi il petto villoso, e mugugnando il suo benessere ‘.cosa mi hai fatto Claudio non sono più io,dovrei essere morta sotto il peso della persa dignità e invece sono la ragazzina che rientra dal suo primo appuntamento,,,, anch’io sono in estasi Anna,eccitato alla follia per quello che sta accadendo…nel frattempo imboccammo le strade del paese e si ricompose scendendo immediatamente dalla macchina una volta davanti casa e senza aspettarmi imboccò cancello e giardino,con decisione ,per non far trasparire la minima emozione…tutto era buio,silenzioso a casa. La seguii dentro il soggiorno ,dove tentai di afferrarla, ma lei giustamente andò a controllare ogni cosa…tutto era tranquillo,gli altri dormivano e ritornò scalza verso me…e sottovoce mi sussurrò la buonanotte ridendo per ritornare verso le stanze ma senza decisione,…le presi la mano..dove vai amore mio e stringendola a me ci baciammo con voglia crescente e sollevandola ripresi a mimare l’atto sessuale gemendo…fu lei che mi fece cenno di silenziare ogni esclamazione per poi passare a leccarmi il petto ancora sospesa dal suolo..basta basta mi fai perdere il senno…..adesso tutti a nanna mi disse scendendo…..e mi diede una bacio a stampo….come a nanna risposi… ti desidero Anna…ma sei matto qui dentro casa mia…sei matto..e poi se ci sentono…sarebbe un cataclisma..dobbiamo prenderla come una medicina …ormai stiamo meglio…provai a ribaciarla ma mi sfuggì augurandomi la buona notte., la ripresi e le dissi non potrò dormire ,se sentirai dei rumori in corridoio ti prego esci di nuovo truccata per me ..riporrò l’arma nel suo sacro fodero,dopo ti prometto che andrò a dormire….Tu sei pazzo,sei diventato matto ..notte amore mi disse….a dopo le risposi.Andai in camera, e Chiara mia moglie,dormiva con la finestra aperta e vedendomi farfugliò qualcosa di incomprensibile e giratasi dall’altra parte si concesse di nuovo a Morfeo …ero ancora troppo eccitato., mi spogliai e entri in bagno dove sotto la doccia mi rinfrescai .. mentre sentii che mia suocera faceva altrettanto nell’altro bagno ..ma anche se d’impeto sarei andato da lei,mi ripromisi di stare ai patti e di aspettare un poco sperando che riuscisse ,maestosa ,dalla sua camera per me.Mi sdraiai sul letto e ripensando a tutto l’accaduto una forte eccitazione rimontava in me e osservavo la luna che mi illuminava seminudo e ancora bagnato dalla doccia,con i boxer aderentissimi….feci passare un’altra mezzoretta dove feci mille pensieri peccaminosi che torturavano il mio pene che volevo,dovevo, consegnare alla mia femmina….in quelle condizioni,,mi alzai incamminandomi nel corridoio ,guardai l’orologio erano le tre e mezza, e feci dei chiari ma discreti rumori nell’andito ..passò meno di un minuto e vidi ,come d’incanto, la maniglia della camera dei miei suoceri abbassarsi e la sagoma della mia adorata suocera avanzare…..sai che non si fanno aspettare le signore…esclamò come una vera femmina in calore….mi aveva ancora una volta sorpreso mi sarei aspettato un rimprovero e una cacciata eppure nei miei precedenti pensieri peccaminosi l’avevo immaginata con baby doll,seminuda dentro l’intimo arrapante di pizzo nero e invece,cosa che mi fece incendiare di passione, si presentava in un misto tra l’amante e la madre di mia moglie,che mi fece andare ancora più su di giri;me la sarei presa in tutta la sua sostanza di donna, era quello il suo chiaro messaggio….indossava un paio di pantofole con tacco altino ,con del raccolto piumaggio rosa dal quale uscivano e s’intravedevano le dita del suoi curatissimi piedi dalle unghie smaltate rosso fuoco come quelle delle mani… le sue gambe depilatissime e dorate per l’abbronzatura,data l’altezza del tacco apparivano affusolate in basso,con quel bel polpaccio pronunciato e altezzoso che dominava l’andatura della femmina decisa sul suo obiettivo…. le cosce più chiare e pienotte mal coperte dall’unico capo che indossava, una ridotta vestaglia da camera rosa, leggerissimamente trasparente, con tre bottoncini sapientemente sbottonati fino al solco mammellare ,era la stessa che utilizzava ,mostrandosi a tutti, prima di andare a letto dopo il suo amorevole e curato lavaggio… la differenza era che non indossava nient’altro ad eccezione di un trucco marcato e ,studiato appositamente per la sua vittima…. contorno occhi nerissimo con appendice allungata fuori dagli occhi alla Cleopatra, ombretto appena accennato abbinato al primo e ..che bocca ….matita colorata rosso , a rimarcarne il contorno esterno e rossetto perfettamente dentro il perimetro della sua carnosità labiale anch’esso rosso fuoco…le sue mammelle ,così libere e così eccitate erano incollate alla veste,come in uno stampo per dolci,che rendeva perfettamente visibili le sue giganti materne aureole le quali grazie ai suoi magnifici appuntiti spessi capezzoli quasi bucavano il roseo tessuto così erti in avanti dalla spinta erotica…..ero senza parole ..estasiato davanti alla sua maestosità e già ero pronto ad una sborrata di ringraziamento solo per la sua visione; dato che non riuscivo a dire nulla, alzando un ginocchio,per appoggiare la pianta del piede alla parete a fianco alla porta, lasciando una pantofola orfana del suo profumato piede esclamò …che dici posso andar bene?….sai pensavo non venissi più….la monotonia che mi ritrovavo a fianco mi stava facendo tornare brutti pensieri..allora ho pensato che ci voleva la seconda dose di medicina…. e ripensando a quanto ero stata bene ,mi sono salite le vampate e ho detto devo riporre al suo posto un arma e ho preparato a dovere la custodia ‘.in quel frangente notai altri due aspetti ancora a me nuovi della femmina che per mia fortuna da li a poco avrei avuto. donandomi a lei completamente, e cioè il suo ancora intatto. Sessantenne. infantilismo misto ad una sua insita porcaggine che nei momenti giusti,con il marito,essendo stata fino a quella sera una donna onestissima, aveva saputo usare e dosare…adesso capivo… rendendolo felicissimo…..Ritornai in me e dissi Anna sei una dea ,una dea dell’amore,della passione,dell’eccitazione,non so se te ne accorgi,ma riduci l’uomo a niente ,e io stanotte mi annienterò davanti a te….mi avvicinai a lei, il russare di mio suocero e la porta ancora socchiusa,ci eccitò ancora di più,ma sapevo che dovevamo spostarci da li,anche perchè se mia moglie si fosse alzata,cosa molto remota, non avremmo avuto tempo di dividerci senza farci notare…..ma non potei fare a meno di avvicinare il mio viso al suo ,sfiorandola per odorarla,adorarla ,ansimarla, agognarla,i nostri corpi vicinissimi,nel fremere si toccavano, e il desiderio reciproco era nell’aria ‘.mia suocera emanava una fragranza mista di profumo Chanel, di bagno latte, di secrezione epidermica pre-accoppiamento e di sudore ,e iniziai a leccarne la bianchissima rada peluria che vedevo in controluce, della bajour del suo comodino che trapassava la porzione di porta aperta, che stazionava nelle sue guance,appena sotto le ciocche degli arruffati,nerissimi capelli,sapientemente e settimanalmente modellati dal parrucchiere, per insalivargli tutto il viso, trascurando appositamente la fonte principale del mio piacere e cioè, la sua cavità orale,passai a succhiarle e leccarne il naso,….mentre Anna appoggiò la nuca sulla parete liberando ad occhi chiusi il suo collo,mentre con una mano ammansiva un capezzolo….passai quindi a ingoiare e penetrare un orecchio e poi l’altro ,mordendo e stirando i lobi ormai liberi da gioielli….mmmmmmm Claudio vuoi che muoia….poi ridiscesi sotto e insalivai per bene la parte di petto libero dalla veste per inviare in posta celere un fiotto di saliva giù per il solco mammario che arrivò come rugiada notturna, al suo,ordinato,sagomato, nerissimo,foltissimo, odoroso, pulsante,allagato bosco…….. mmmmmmm …cosa mi sono persa in tutti questi anni, aaaaaaaaaaaaah sei una fonte inestimabile di piacere, io non ti lascio mai più, mi stai distruggendo nell’intimo…non è permesso….ti denuncio mi hai rubato l’anima. aaaaaaaaaaah e adesso ti darò il mio corpo ,prendimiiiiiiiiiiii e passoò ,con educata destrezza il dorso dell’altra mano sul mio cazzo….ma è d’acciaio mmmmmmmmmm amore mio,lo vogliooooo, fammello assaporare, fammelo, gustare, fammelo conoscere, voglio asfissiare con luiiii. voglio dissetarmi di lui,dopooo opo tutto aaaaaah, me lo meritooooo. Siiiiiii Anna aaaaahh te lo meriti da quando ti ho vista la prima volta ,ero poco più che ventenne e finalmente ti ho nelle mie braccia , siiiii lo avrai fin che vivrò dai vieni con me amore mio…la portai nel salotto,al centro del tappeto,sicuramente un luogo più sicuro, storditi come eravamo dal desideri reciproco ‘.pazienta ancora poco tesoro mio e ti consegnerò la mia nerboruta arma per custodirla nelle tua ugola dove la mia cascata ,già pronta e a stento trattenuta dalla martoriata diga sconvolgerà il letto della tua gola,….la feci sistemare in piedi e allargando le sue scolpite conturbanti gambe le leccai il piumato piede ,lacca per lacca dito per dito,risalendo con la lingua, i trampoli del fenicottero in calore, guardando in alto vidi l’eden spalancato, slabbrato,succoso e grondante..Anna era meravigliosa nel suo sesso ancora una volta mi lasciava ipnotizzato,era perfetta ,era una perfetta macchina da sesso,da figli,da sesso ,era la donna,la femmina perfetta, ero follemente innamorato di lei…..seduto a 90 gradi sotto di lei ,dentro quella tenda rosata nell’oasi desertica, arrivavo a sfiorarle l’incanto, era pronto, grondante,odoroso ,era il perfetto incastro per un organo sessuale maschile, …lo sfiorai con la punta della lingua e una prima stilla di miele mi si spense sulla guancia,…Anna era in preda ad un nuovo tumultuoso orgasmo..mmmmmmmm Amooooore sono tua ,amala ti prego,divorala,mangiamela, chiavala, e prese,mentre sciolte le bretelline della vestaglia la teneva nell’abbraccio e nella tortura delle sue mammelle, iniziò a abbassarsi ritmatamente su di me ,sul mio viso bagnato di lei, e ad ogni passaggio la leccavo con ingordigia,la gustavo,mi dissetavo,e mi rinvigorivo con il suo nettare, e il suo ritmo si fece nervoso e ancora più appagante per entrambi, cercando di stazionare sulla mia bocca il più possibile,mentre la stavo letteralmente penetrando con il naso lingua bocca.mmmmmmmmahhhhhhhhh,mmmmmmmmm rantolava ma con mugugni strozzati dalla paura,avrebbe voluto gridare al mondo quello che provava,ma non poteva ed era l’unico suo trascurabilissimo ,importante,cruccio…io ero zuppo di lei e la lappavo con ingordigia trattenendola con le mani il più possibile tra un passaggio e l’altro,ma rispettavo il suo volere, volevo se la godesse quasi come una cosa solo sua,tanto l’amavo e la vedevo appagata…quindi liberai il mio pene dolorante,quanto i testicoli, dai boxer e rimasi libero di sguainare tutta la mia voglia che quasi sferzava l’aria in quel convulso movimento che cessò,con una accovacciarsi di Anna ahhhhhhhh ohhhhhhh dopo l’ultimo orgasmo a pochi centimetri di pavimento ,mentre io disteso potevo finalmente in tranquillità lavarla. nettarla leccarla,bere alla sua fonte,potevo mungere tutto il suo acre,dolce,poco denso miele, ahhhhh.mmmmm sei fantastico,sei un portento Claudio,mi disse spossata e stanca mentre aprendo finalmente gli occhi ,vide a pochi passi da lei il totem dei desideri,era davvero,imponente,pieno di rilevanti vene ,scappellato, rosso e grosso, fermo sulla sua impennata posizione..era l’unico che ancora doveva ricevere il premio di tanta sessualità incontrollata,, amore miooooo …disse Anna rivolgendosi a lui ‘.Claudiooooo consegnami il mio tesoro,ti prego e avvicinandosi in un accennato sessantanove iniziò ad accostarlo a lei,alla sua guancia,lo baciò,lo tastò, lo avvicinò alle sue mammelle presentandogliele e lo accarezzo in mezzo a loro….questo movimento fece rompere il mio penultimo argine e il pene si erse in una contrazione…che Anna riconobbe e fece per imboccarlo…aspetta dea della mia esistenza, le dissi, questa è la prima volta che lo ripongo nel pozzo dei miei desideri…voglio farlo in modo regale…..vieni ci vorrà soltanto un attimo….Anna ormai mi avrebbe seguito in capo al mondo ed io lo stesso…l’aiutai ad alzarsi ammirando tutte la sua abbondante eccitata,ansimante, caldissima e umidissima carnalità, e mentre il vestito scivolava via segnando per sempre quel luogo di profonda perdizione,l’accompagnai su una poltrona ,stile barocco,che da sempre impreziosiva l’ambiente,con la sua struttura in legno argentato e l’imbottitura rigida e maculata, e con delicato movimenti la feci accomodare al centro della seduta,come una regina nuda , ma vestita di ogni ricca virtù, mia suocera era di una bellezza immane,era matura ma giovane, era composta ma oscena, era casta ma porca , era schiava e regina,…Anna dal suo viso ancora perfettamente truccato da egizia , si preparò al contatto finale, ,portando una gamba sul bracciolo della poltrona dal quale spuntava,quel suo dorato e laccato piede ancora imprigionato dalla pantofola piumata, mentre l’altro sul pavimento di allontanava dal primo,divaricando l’immenso, aprendo l’abisso, slabbrando al massimo la regale vulva e esclamò ,piegando a più riprese ma lentamente il dito indice nell’intento di ordinarmi di avanzare verso la meta, …eccomi….la tua padrona… ti pretende …hai due bocche che ti implorano…..ma so cosa vuoi adesso..è quello che per due volte mi hai negato…mi avvicinai repentinamente al quell’obbiettivo carnoso, perfettamente indicato dal suo rossetto,come una pista aeroportuale nella notte…arrivato a un passo dalle sue labbra le dissi ,eccolo Anna, te lo affido non aspettare oltre è maturo pronto ,sfinito,…la femmina gocciolante dalla cavità inferiore, lanciandomi uno sguardo severo ma supplichevole da faraona assetata, lo prese in una mano,amooooreee finalmente quanto sei grande amooore e lo leccò da sotto,dalle palle al glande e poi ancora arrivò ai testicoli che soppesò con una mano che entrò anche tra le mie gambe ,insalivando di nuovo la parte inferiore dell’asta baciandone il glande..mmmmmmmmm. ero alla fine..era impossibile resistere oltre una donna, ,tua suocera, nel suo salotto, con eccitazione mista a paura, oscenamente posata sul quella poltrona….ti mangiooo.Claudio…e lo imboccò.mmmmmm. Introducendolo lentamente, con il suo sguardo compiaciuto,preoccupato, e appagato, alternato ai miei occhi e all’arnese che la violava la parte più eccitante del suo corpo da femmina proibita a qualsiasi genero, …il mio pene aderiva perfettamente alla suo palato e avanzava verso le sue tonsille al ritmo imposto dalla mia adorata suocera mentre mugugnavamo di piacere vicinissimi all’orgasmo mmmmmmmmmm,sei stupenda Anna, sto arrivando in garage, sto riponendo al sicuro tutto il mio futuro piacere mmmmmmmmm. Prendilo amoreeeee questooo lo avraiii ogni volta che lo ordineraiiii.. finchè le sue labbra,nella parte più esterna evidenziata dalla matita colorato rosso perdizione, toccarono il mio ventre e le mie palle….ero tutto dentro mia suocera aaaaaaaaaah amoooooooore finalmenteeeee ero arrivato… quell’immagine chiudeva i battenti della mia resistenza…ma lei piano piano mugugnando e strizzando i capezzoli, lentamente lo espulse per poi reintrodurlo e mi fece cenno di salire con i piedi sul cuscino della poltrona per assecondare meglio quell’ultimo regalo, quella chiavata orale che lei pretendeva e meritava, ..e con l’ultima energia ,varcai il Rubicone e salito con entrambi i piedi,accompagnai ,con una spinta pelvica,il movimento della testa di Anna verso lo schienale della poltrona e presa la sua folta spettinata, chioma tra le mani,le cinsi la testa,lasciando senza intervenire che fosse lei a scoparmi con la sua cavità orale ,.ahhhhhhhh Anna arrivo….ecco il mio seme,questo è il mio sapore…prendilo , dissetati,nutriti, viviiii con lui e per luiiiiii,…il segnale fu dettato da lei che con il cazzo piantato tra le fauci ci passo sotto la lingua e ahhhhhhhh in una serie di scosse telluriche, venni in un orgasmo indescrivibile che mi attraversò dalla punta dei piedi fino all’attaccatura dei capelli e durò tanto quanto quel fiume impetuoso di liquido seminale che si riversava in quella caverna oscenamente eccitante e irripetibile, nella sua gola. Era una scena che sempre avevo sognato e idealizzato nelle mie tante masturbazioni ed ora che si realizzava era davvero mozzafiato e spossante…stavo con il mio membro dentro la tanto agognata bocca di mia suocera,fonte di tante parole,baci innocenti, destinazione finale di tanto eccitante rossetto,ingresso di cibi e liquidi che ,con fiero portamento, sapeva ingerire, e adesso con la stessa fierezza,austerità,severità,bisogno e voglia profonda ,conteneva,custodiva,faceva alloggiare e dimorare il veicolo del mio ,adesso nostro, immenso piacere. Pensando a tutto ciò,durante gli ultimi spasmi,presi d’istinto,ricevendo l’approvazione immediata di Anna, a scoparle quel favoloso pertugio,coadiuvato dal mio pene che non ne voleva sapere di ridimensionarsi, esplorando tutta l’ampiezza ,morfologia e profondità della sua bocca che continua a ricevermi con principesca golosità…non aveva perso neanche una goccia del mio succoso latte e mi avrebbe restituito la verga ,vuota,scarica, ma pulita,lucida e pronta a nuovi voli nell’idillio che stavamo vivendo….. lo estrassi da quella amabile e adorabile morsa lentamente fino a che le due labbra di Anna si ritrovarono…ma immediatamente lo rivolle a se, riprendendo l’uso della micidiale e non contradicibile appendice , ringoiandolo con estrema cura,su e giù per l’intera virgulta asta ,e poi estraendolo, se lo passava tra le guance, lo baciava, ne succhiava il glande e poi giù dal collo fino al suo petto…..dal suo sguardo che ora socchiuso, ora fissava il mio ,nell’estasi che le donava quel giocattolo, capii che dovevo,volevo, penetrarla per far scemare quel vorticoso tumulto che si era irrimediabilmente acceso in lei…che a conferma di ciò esclamò.. amoreeeee adesso sono diventatata veramente la troia che volevi che fossi,me ne hai consegnato la licenza e non te la darò più indietro…quel linguaggio scurrile insieme al proficuo uso che ne faceva ,fece irrigidire nuovamente il bastone in suo possesso e in suo dominio e che Anna aveva già portato tra le agognate mammelle ,in mezzo a quei promontori provocando la mia nuova iniziale erezione,tanto che le lasciai spagnoleggiare per bene, il pene spariva in quelle colline ombrose e dai frutti succulenti,fino a riemergere nella sua protesa bocca che provvedeva a insalivarlo e a prepararlo per la scopata che volevo,dovevo, donargli ,in quella posa così peccaminosa, Anna si presentava straiata contorsionista in quella poltrona ,con solo le pantofole piumate indosso e con il mio cazzo che aveva visitato ogni suo itinerario e s’ingrossava strozzato dalla aureole e dalle ciliegie che ritte si ergevano rosse bluastre ‘.le stesse, finirono immediatamente nella mia bocca e iniziai a godere della loro turgidità …questo portò Anna in una condizione di non ritorno e i suoi succhi bagnarono ancora la poltrona,tanto che con una mano raggiunsi la fonte e delicatamente ne tamponai l’emorragia per poi iniziare una lenta e irresistibile preparazione della fertilissima flora ,che sfrondai con due dita mentre con l’anulare già raggiungevo e violavo il suo,roseo e più dentro violaceo , rugoso ano,incastonato com’era in una perfetta rotondità carnosa bianca come il pane…questa insolita gradita improvvisa stimolazione seguita ad un dolce lamento mmmmmmmmmmmmm noooooooooooooooooooo,vengooooooooooooo. Provocò in lei un sussulto che le fece portare entrambe le gambe sui braccioli della poltrona spalancando a dismisura la sua pronta e supplicante, pelosissima figona ‘..anch’io memorizzata mia suocera in questa strepitosa posizione e estasiato, ero al culmine della nuova sborrata e accompagnai insieme alle sue protese mani il
bastone con il quale, estratte le dita, la infilai di getto,con facilità e con estremo piacere tra un ooooooohhh siiiiiiiiii di mia suocera e presi a pompare ,e montare, e randellare come mai prima d’ora,nell’intento di premiare e soddisfare quell’essere eroticamente perfetto ,che avevo incollato al mio corpo. La mia carne come già prima entrò allargando i suoi tessuti che lo avvolgevano perfettamente donando ad entrambi un piacere simultaneo prendiiiii,,godiiiiii, scopaaaaa, saziatiii amoooorreeeee,te ne darò a metri vedraiiiiiii, anzi a chilometri, ti sbattoòòòò fino in fondo amoreeee…siiiii Claudio cosiiiii sto venendo ancoraaaaa sono una puttanaaaa la tua personale puttana,,, ahhhhhh,si sei la mia baldracaaaa e adessoooooo ti inondo amoreeeeeeee , sborrami sulle mammelle amoreeee ti prego mi chiese Anna e la nuova spiazzante richiesta mi fece eiaculare immediatamente tanto che nell’estrarlo,come un pompa incontrollata ne riversai tra le cosce, in pancia, tra le meravigliose zinne e anche in faccia,il mattino successivo ne notai anche nelle vicine tende… e quando ricontrollai l’arnese gli sparai le ultime copiose ondate dove mi aveva ordinato, nelle poppe meravigliose dove depositai l’esausto membro. Nel soggiorno cessarono ,in quell’attimo, le nostreappagate esclamazioni ,lasciando che il russare di mio suocero,vera rassicurante colonna sonora dell’incesto, ci riportasse sulla terra e tra sospiri e carezze ,abbracciati, ci rotolammo ,già dalla seduta,trovandoci faccia a faccia sul tappeto, dovo le nostre bocche unite si congratulavano senza dire nulla, finchè Anna iniziò a decantare le mie doti….sei un vero stallone..Amore mio…mi hai denudata di ogni virtù, mi ha fatto ruzzolare nei più bassi livelli di estrazione sociale ,mi hai violentato nell’intimo e non solo…ahhhh ahhhhh e il bello….che ti devo anche ringraziare ahhh ahhhh sei stato fantastico Claudio mia hai resuscitato,dovrei essere schiacciata dai dei sensi di colpa,e invece sono qui,abbracciata a colui che mi ha slabbrata e impiastrata del tuo seme e mi sento la donna più fortunata del mondo ‘.la interruppi con un bacio tenero e affettuoso lingua contro lingua …che alito da baci che hai Anna,rimango ipnotizzato dalla tua bocca e dalle tue parole,riesci sempre a sorprendermi,in questa posizione potrei morire,senza chiedere nient’altro alla mia esistenza…sssssssss non aggiungere altro monellacciio,fra poco mi dimenticherai lasciandomi sotto il peso dei rimorsi…ah un’altra cosa …sei buonissimo…ahhhha hhha siii mmmm fruttato acre e densamnete liquido, virile e saporito mmmm na che faiii stai di nuovo…? no no guarda che ore sono…allungai lo sguardo fino alla parete e il pendolo segnava le 4.40..dai dai tutti a letto farò una doccia veloce e poi a letto..,vattene via…discolaccio ,altriimenti….altrimenti cosa ? Amore..mmmmmm altrimenti ripongo l’arma nel fodero! Ahhhh ahhhhh e sgusciò via ,raccogliendo la vestaglietta e indossate le pantofole si diresse verso il corridoio avvertendomi stai lontano da me diavoletto…va bene ..va bene mia regina…registrai ogni suo singolo movimento,ogni sua andatura , che bella …che forme perfette che culo rotondo, bianco che seni invitanti,già la stavo di nuovo idealizzando e la voglia rimontava in me ,ma visto l’orario seguii il suo consiglio e trovati i boxer, cercai di levare ogni segno compromettente dalla sala e riguadagnai la mia camera,dove mia moglie,dormiva profondamente,lo sapevo era sempre così,ogni mattina ci volevano due sveglie e le cannonate anche per mandarla al lavoro…..mi sdraiai sul letto e beatamente ripensavo a quanto potesse essere eccitante quello che stavo vivendo…nel frattempo mia suocera s’introdusse nel bagno più vicino alla nostra camera,in quanto dotato di vasca e iniziò a riempirla…..fantasticavo sulle sue operazioni di lavaggio, mi stavo già eccitando e anche se la tentazione era quella di raggiungerla,mi dissi che dovevo mantenere la promessa e lasciai che Anna sguazzasse morbidamente nel recipiente,godendo di tutti i rumori che uscivano dalla porta lasciata socchiusa..finchè capii che stava uscendo dalla pozza e il pensiero della sua monumentale figura,bagnata,incerta e sballonzolante nel pozzangheroso bagno ,mi fece alzare d’impulso per raggiungerla armato da una sana e corposa erezione..il vetro era semi appannato nella porta aperta da cui feci capolino osservandola prima che si accorgesse ridendo della mia presenza ..era solo parzialmente avvolta da un piccolo asciugamano che la cingeva in vita e si ammirava allo specchio ,sistemando con le braccia alzate la sua deliziosa chioma ,nella bocca teneva un fermacapelli e dei arrapanti ciuffi di pelo fuoriuscivano ,ordinati , dalle sue ascelle…non resistetti e spalancata la porta stetti ancora un secondo a guardarla e aspettare la sua reazione che fu riassunta nel sorriso che vidi dall’ideale immagine riflessa nello specchio ‘.Anna infilato lateralmente nei suoi capelli l’ultimo ferma ciocche alzò parallelamente le braccia in alto e con un’ammiccante smorfia ,guardandomi dallo specchio,dritta negli occhi si rivolse a me dicendo sottovoce ‘ancora tu?… che c’è il bimbo soffre d’insonnia? …deve essere il caldo..guarda che bozzo gli è venuto…fallo sentire alla mamma e immobile aspettava che mi facessi incontro …siii mammina e mi accostai al suo corpo da dietro,facendo cadere quell’inutile asciugamano ai suoi piedi, trovai il perfetto incastro nella mezzeria delle sue natiche,per alloggiare il granitico serpentello che pulsava sotto i boxer e mentre con un mmmmmmmmmmm mia suocera manifestava l’apprezzamento della mia perfetta manovra,iniziai a godere del profumo del suo corpo ,sfiorando con il mio naso/bocca e mento, il suo collo/orecchie e mento , atterrando con le mie manone, dopo aver percorso tutte le sue erette braccia,ove non trascurai con tatto e olfatto e bacetti le pelose ascelle, sulle liberissime e invocanti mammelle,le cui sentinelle avevano già svegliato l’intera proprietà, dato il livello di sensibile erezione delle sue punte e dati i sospiri e i mugugni che la donna manifestava.Che meraviglia..come due tessere di un puzzle, ero saldato a mia suocera e iniziavo a baciarla sul collo,sotto le ascelle sulla schiena,sulla pancia poi su ,le tempie poi le guancie ,,il lato delle labbra,poi un bacio a mezza bocca e mezza lingua…tutto mentre Anna socchiudeva gli occhi e si avvitava in quella posizione eretta con le braccia quasi annodate,nell’interesse di farmi raggiungere ogni parte del suo corpo che volessi esplorare,odorare,leccare, degustare,,il mio pene ben piantato tra i due emisferi del suo culo,,provvedeva a restiturci sensazioni magiche mentre con le mie gambe allargavo già le sue ,per liberarne e arieggiare le umidissime labbra meridionali….. aaaaaaaaaaah mmmmmmmmmm noooooooo erano i lamenti che con un filo di voce e con tanta voluttà mia suocera emetteva ormai sicura del prossimo nuovo ambito ,imprevisto, accoppiamento…le mie mani non si staccavano dai suoi materni seni ,mentre la lingua era arrivata a succhiarne un capezzolo lungo e rigido come un ciuccio ed Anna iniziava una danza rettale ritmata sul mio pene,mentre alla cieca cercava la mia bocca ,dove ,trovandola, piantava la sua lingua saettante spingendo la mia nuca sul suo volto ,per bloccarmi in quella estasiata pomiciata che ci insalivava per bene e portava entrambi alla massima eccitazione….Claudioooooo ,cosa mi hai combinatoooo, mi hai portato alla perdizione,non ti resisto più accanto …e via a divorare la mia bocca….. con grande mia soddisfazione vedevo ricambiata, quella mia antica proverbiale voglia delle sue labbra, e la baciavo con impeto oramai animalesco,chinandomi mi attardai poi sulla mammella a me più accessibile e portando una mano in mezzo alle sue gambe ,risalite le coscione vellutate, iniziai un pre-penetrazione nella fradicia vulva con due dita e con il pollice cercavo il suo ano, accompagnato da un sussulto della femmina.mmmmmmmmmmm.sei un ragazzacciooooooo oooooooooooooooooooooh nooooooooooooooh amooooooooore non ti fermareeeee,non ti fermareee maiiiiiii , vengooooooo nelle tue mani amooooore miooooooo e abbassandosi e allargate a dismisura le gambe ,mi diede l’inconfondibile segnale …la femmina voleva il suo maschio ..tolsi le dita dalla figa per piantarle nella sua bocca ordinandole…succhiale amore mio.. sbocchinale ti pregooooo, lucidale come facevi prima con il mio cazzoooooo che adessooo ,tuo generooo si dona per interoooo,eccomi maialona mia prendi il tuo personale randellooooo …e con la solita iniziale facilità imboccai il suo canale grondante infilzandola in profondità, inguainando,il cazzo nella sua profonda cavità ,mentre i gemiti di Anna aaaaaaaaaah ooohhhhhhhhh mmmmmmmmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiii,sventramiiii,sfondamiiiiiii, sbattitti questa vaccona come solo tu sai fareeeeeee, erano accompagnati dalla sua sofferente appagata smorfia che ammiravo dallo specchio…portai le mie mani sulle sue maniglie aureolate, aggrappandomi ai suoi seni ,mentre semplicemente la scopavo,siiiiiii mi scopavo ancora la mia amata suocera, siiiii era l’unica cosa che volevo al mondo,fare l’amore con lei e queste parole le sussurravo al suo orecchio…eccomi Anna voglio scopare con te,è una vita che ti stavo aspettando, scopa amore miooooooo, scopa che ne hai bisognooo,goditelo questo cazzo nella vagina, ti pomperò fino a che vorrai, daiii suuuu prendimi amoreeee eccolooo suuuuu e giuuuuuuu suuuuuu e giuuuuu goditi tuo generoooooo amore miooooo,mmmmmmmmmm Claudio sei troppo per me vengoooooooo ancoraaaaaa mi squassi nel fisico e nel cervello mi stai violentandoooooooo l’intimooooooooo…..si oh mia regina prendiloooo è cosa tuaaaa , suuuuu e giuuuuuuu ancoraaaaaa prendi cagnaaaa del mio cuoreeee ,verrò solo quando lo ordineraiiiii e dove vorrraiiiiiiii anche nel tuo bianchissimo culoooooooo se lo vorraiiii, in quel momento non pensavo al canale rettale,sapevo che poteva darci immenso piacere quella via,ma avrei aspettato anche anni o avrei anche rinunciato per sempre solo se Anna avesse deciso per il posteriore tabù… mia suocera era in balia di mille orgasmi e rispose…tuuuu puoi prendere quello che vuoi amore mioooooo, siiii ancora cavalca questa troiona Claudiooo,montala senza rispetto aaaaaahh, si amore mio ordina e ti sarà dato ,saziati di lui, e la pompavo trattenendo l’orgasmo ormai con padronanza …baciami Claudioooo ,voglio la tua boccaaaaa e straiato sulla sua schiena,aggrappato alle zinne,pompavo la donna sostenuta dal lavello e la limonavo con gusto mmmmmmmmmm che buonaaaaaaa che sei puttanonaaaaa miaaaaaa ,daiiiii che vengooooooo anch’iooooooo e ti innaffio l’uteroooooooooo.Aspettaaaaa amore mioooooooo non venirmi dentro , vogllioooo ancora gustarmi la tua cremaaaaaa ,la voglioooooo fino all’ultima gocciaaaa, questa inaspettata richiesta della suocera più amata ,mi spiazzò ancora, e un sussulto attraversò la spina dorsale,poi dentro lo scroto e quindi dai testicoli fino al pene, rompendo tutti i cristallini argini,uno per uno, lasciando un velo su cui in bilico dovetti sostenere con maestria la pressione orgasmica che arrivava e sprigionato l’arnese, violaceo,venoso e pulsante .dalla ventosa cilindrica gocciolante della donna,mi sedetti sul bordo della vasca allargando le cosce per metterlo in posizione eretta parallelo al pavimento in attesa delle fauci assetate della matrona ..la quale nel frattempo si truccava la bocca con un lucida labbra colore porpora e con fare felino si inginocchiava,inumidendo con la lingua l’aggancio mmmmmm arrivooooo,stalloneeeeee ‘.non resistevo ogni difesa crollava davanti a quell’immagine eroticamente perfetta,di donna matura e porca, la donna matura e porca più bella del mondo,…..Amoreeeee prendilooooo, sei tropppoooo anche per meeeeeee …Anna arrivò all’appuntamento facendomi anche apprezzare il ballo incontrastato delle sue poppone e imboccò il mio ,anzi il suo pene con un mugugno mmmmmmmmmm te lo mangioooooooo,che superò acusticamente il mio siiiiiiiiiiiiii vacconaaaaaaa beviiiiiiiiiiii ,ingoiamiiiii sono tuooooooo e mentre Anna arrivò a sbattere sui mie testicoli eruttai tutta la mia ricotta sulle sue tonsille spostate dall’asta che le urtava e presi istintivamente a chiavarla oralmente percorrendo tutta la lunghezza del bastone per poi ,trattenendo la nuca della ben capitata, risbatterlo dentro con forza e vigore,una ,due tre ,tante volte ,tra i mmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiiiiiiiii, di mia suocera fino a fermarmi e a chinare il capo indietro per riprendere fiato ,mentre Anna già giocava con la mongolfiera semi sgonfia tra baci e passaggi sul suo soddisfatto e sereno bellissimo viso. Che scopata amore mio le dissi,se continuo così non camperò molto ma almeno sarò felice,Ti amo Anna ‘.sei bellissimo Claudio,quanto pericolosamente maschio e uomo,temo che hai fatto scattare qualcosa di irreparabile dentro di me,stai attento che poi ti stancherai di me e della mia gelosia se è successo quello che temo sarà difficile per te e per noi ahhhhahhhh e rise di gusto mostrandosi ancora più bella e spensierata di sempre. Dai tesoro disse..adesso andiamo a letto è stata una giornata faticosa ahhhh ahhhhh e rialzandomi mi abbracciò…ti amo Anna ,ti amo alla follia le dissi, ma vai monellaccio e mi spinse lontano vai a dormireee ,anzi vieni qua non mi hai dato neanche il bacio della buona notte ahhhhha hhhh anzi del buon giorno ahhhhh ahhhhhh…..mentre rideva ci baciavamo e la sollevai ancora nudo e la depositai ancora nuda davanti alla porta della sua camera erano le 5.30 .
Tornai felice nel mio letto dove sprofondai fino alle 12.00 e fino al prossimo racconto….a presto .

Inizio estate ,erano le 11.45 di domenica, assopito e rannicchiato nel comodissimo letto, ancora nudo e reduce dalla splendida nottata trascorsa con la la mia dolce suocera Anna, aprii gli occhi, definitivamente svegliato dai rumori che provenivano dalla lontana zona giorno,come sapete,teatro della notte di irrefrenabile passione. Non avevo gran voglia di lasciare quel giaciglio,anche se l’ottimo profumino che arrivava sin nelle stanze preannunciava il solito ottimo pranzo che , le sapienti mani della mia amata ,avevano già avviato. Mentre pensavo a quanto accaduto,la voce di Anna nel corridoio allietò quei mie pensieri anche se capivo non fosse da sola. Non era in compagnia di mia moglie Chiara ma di una vicina di casa che la cercava e dalle risposte di mia suocera capii che la figlia era uscita a fare spese e che sarebbe rientrata per pranzo.Si salutarono e Anna accompagnata l’amica ,tornò sui suoi passi ; la sentivo canticchiare poco distante mentre credo riassettasse qualcosa. Ebbi un’idea e con disinvoltura chiamai a gran voce….amoreeeee ,sapevo che chiunque avesse sentito avrebbe pensato chiamassi Chiara, ma era chiaro ,per me e speravo anche per lei,che mi rivolgessi a quell’eccitantissimo essere che solo con la sua canterina presenza mi stava eccitando. Anna smise per un attimo di cantare per riprendere immediatamente, avvicinandosi alla mia camera, dandomi il tempo di sfilare via le lenzuola e presentarmi elegantissimo all’appuntamento mattutino. Sdraiato su un fianco guardavo la porta,completamente nudo, la testa appoggiata al mio gomito a squadra con il cuscino,il cuore era stranamente agitato e un sorriso spontaneo mi si stampò nel viso,mentre il mio pene accompagnava alla perfezione quella pressione sanguigna in aumento. Mia suocera , è una donna alla soglia dei sessant’anni,ma se la vedeste la riterreste un’appena cinquantenne mozzafiato, di cui riassumo la descrizione molto vicina per darvi un’idea all’attrice libanese Salma Hayek chiaramente stagionata e quindi migliore : media bassa statura, curve modellate al posto giusto,capelli nerissimi e in genere corti lisci massimo alle spalle, 4’a di un seno sodo e un po cadente, corpo curato,unghie smaltate,viso arrapante con ciglia e sopra ciglia fini,lunghe e nerissime,occhi neri su campo bianchissimo come la sua perfetta dentatura dentro una bocca provocante e carnosa. La sagoma di questa donna si fece sempre più grande dietro il vetro opaco della camera finchè spalancando la porta ,dovette spezzare la sua esclamazione alla mia vista ‘.ma sei diventato mat….,oh buon giorno Claudio sussurrò a voce più bassa …ma come ti viene in mente di chiamarmi amore?Ed io … chi ti dice mi rivolgessi a te ..amore.. ? Anna capendo il trucchetto sorrise e iniziò una splendida risata che le accese quel suo viso , serio, solare, curato, eccitante e ora eccitato e poi socchiudendo dietro di se la porta dicendo..vedo che sei già pronto per la colazione ehm ehm ,..si tesoro e voglio farla solo soletto con te che ne dici? Ehm ehm, Anna rimase un secondo interdetta e poi partì di getto,,ascolta Claudiooo ,allora ,volevo dirti ,appunto, ‘.si,dimmi amore mio ..parlami che ti sto ammirando..venerando.. sei stupenda stamattina…dicevi? Sei pazzo ,mi ero ripromessa di parlarti …ehm ma certo non pensavo di ritrovarti in questa condizioni… In che senso? Come amore? Le dissi sdraiandomi sul letto ,con la testa sul cuscino e le mani dietro la testa. Il mio cazzo era già in tira e si ergeva quasi perpendicolare al corpo ,beato di quella matura visione antimeridiana. Anna era confusa, bella, era esperta ma adolescente, era una mamma ma era amante, era una donna ma tanto femmina, era sazia ma affamata, era tutto questo e nel capirlo mi inoltravo nel tunnel dell’innamoramento di quella presenza dai zoccoletti dorati abitati da piedi curati e smaltati come e più del solito, vestitino leggero colore carta da zucchero,sagomato e incollato alle sue forme ,che le due mini bretelline ,a cui era appeso alla dea, poco o nulla potevano fare per celare il solco, ribattezzato da me ‘via del paradiso’, tra i suoi vissuti desiderosi seni. Le mani ai fianchi e il viso stupendo,severo,ora più incerto, semi lucido di accennato sudore e crema latte , trucco leggero ma presente e in ordine, collier di perle bianchissime come i suoi denti, abbinate agli orecchini oro perlati a delimitarne la figura come regalo doveroso e piacevole ,da dedicare al suo nuovo uomo,al suo nuovo amante. Era comprensibile la sua posizione: aveva preparato il discorsetto scaccia guai che avrebbe messo la parola fine a quel tremendo, passionale ,voluto, incesto, ma la sua testa e ora il suo corpo si erano preparati per quel nuovo incontro curando tutto nei particolari. Che bella sei Anna, non potevo sperare in un risveglio più bello le dissi, vieni qui è quello che lo vogliamo entrambi…Rimase a bocca aperta e si passò le mani nei suoi capelli nerissimi e pettinati alla perfezione ,scorrendoli indietro,no no Claudio non fare così..e poiii, e poiii, mio marito rientrerà per il pranzo e anche Chiara ‘,le feci cenno con la mano per raggiungermi e dopo un’altra esitazione avanzò verso il letto in quella sua nobile andatura abbozzando un compiaciuto sorriso mi disse..dai ma cosa vorresti ancora da questa tormentata donna?…una cosa semplice le risposi..la voglio ancora,adesso,tutta per me … Arrivò ai piedi del letto e lasciati gli zoccoli accanto alle lenzuola disordinate per terra, in ginocchio , felpatamente, percorse quella porzione di letto sgombra da uomini, per raggiungere il suo, mentre la collana si muoveva ormai senza sostegno lontana dal quel petto che tanto sapeva donare. Anna come ipnotizzata arrivò al corpo di quel ragazzo, come la bambina arriva all’aquilone abbandonato la sera prima per sopraggiunta oscurità, ormai radente il materasso e alzando il vestito sopra le cosce depilate e dorate,per muoversi più agevolmente iniziò,con mia nuova ed eccitantissima sorpresa,un’immediata improvvisata leccata delle mie cosce ,lato esterno, mmmmmm mmmmmmm che bontà disse…non ti resisto..che puttana che sono diventata…te lo dissi stanotte attento Claudioooo non so cosa mi succede mi staiii entrando nell’intimoooooo e continuò quella sua attentissima operazione di degustazione del mio esanime e vibrante corpo ,aummmmm aummmmmm mioooooo siiii amoreeee sei miooooooo aummmmmmm ,sei statuario Claudiooooo sei un essere perfetto, aummmm aummm e risalì dai piedi succhiandone le dita,su per l’altra gamba, per l’interno coscia, e con minuzia stesse bene attenta nel sfiorare soltanto l’asta impegnata nell’alzabandiera domenicale, insalivando e succhiando l’inguine tra i suoi dolci e silenziosi mmmmm aummmmm ,le sue mani accompagnavano nell’esplorazione la sua vorace boccuccia, come artificieri prima del passaggio della truppa, e oltrepassato il bastone che fu circunavigato dopo una girotondo fatto di alito e baci e dopo averselo appoggiato alle guance tra i mugugni di piacere, fissando il mio sguardo estasiato. Fu proprio in questo istante che allungai una mano verso mia suocera invitandola a raggiungermi, rimandando quell’agognato, per entrambi, antipasto. Anna unì,alla mia, la sua esperta,dolce,piena, curata, mano e avvicinandomi al mio viso non dimenticò di leccare il mio ventre soffermandosi con voluttà sul mio folto e villoso petto mmmmmm che profumo di maschioooo e mentre godeva di questo contatto accompagnavo la sua testa ,afferrata da dietro,nell’insalivazione dei miei capezzoli, come le puntine dei vecchi giradischi guidate nei solchi del vinile. Anna finalmente arrivò a pochi centimetri del mio viso e anche se in preda alla massima eccitazione sorridente le dissi.. amore non ho mica capitoooooo quello che dicevi prima…neanch’ioooo rispose e riprese la sua opera ,tutta da completare mmmmmmm vieni qui adone mioooooo e prese a leccare il mio collo e poi su per le mie guance,poi gli occhi e il mio naso che sostituì nella suo scomposto spasmo,il mio cazzo. La donna in preda al primo orgasmo stava spompinando il mio naso,mentre le mie mani ,fino ad allora passive,raggiunsero le sue mammelle ,che da sotto il vestito,arrivato ormai all’ombellico, gridavano vendetta,le palpai con desiderio strofinando il tessuto di morbido lino sui suoi capezzoli per sostituire la mia prossima succhiata , provocando in Anna un siiiiiiiiiii ahhhhhhh mangiamiiii amoreeeeeeee che finì strozzato nella mia bocca. Anna in preda alla massima voglia aveva inguainato la mia bocca e la stavo finalmente pomiciando per bene,mmmmmm non ti lascio piuuuuuuu aummmmmmm sei mioooooo ,tu sei miaaaaaa amoreeeee che dolce delizia mattutina la tua bocca…e allungando tutta la lingua nella sua ,demmo inizio al prima unione corporale ,continuando a baciarci e a mangiarci con rinnovata e infinita voglia. Ero ormai troppo eccitato e volevo completare l’atto sessuale con quella magnifica donna,che non riusciva più a parlare e si contorceva senza remore in quell’abbraccio…il mio pene era schiacciato a durissimo, pronto, ansimante sotto cotanto corpo , e scostato lo stesso, trovai la sua grondante e arruffata patata , libera da ogni inutile indumento…ancora una volta mia suocera mi aveva sorpreso eccitandomi al limite della resistenza, non solo si era preparata divinamente curando,senza far insospettire nessuno, il suo aspetto esteriore, ma aveva anche preparato il suo dolce corpo alle mie sicure e scontate attenzioni….eccomi divina il tuo eros ti raggiungeeeee e mentre Anna continuava scompostamente a leccarmi tra il collo il petto e a baciarmi , la presi. Mi presi nuovamente il suo corpo, ormai mio corpo. Mi univo a lei ,eccomi nuotavo dentro di lei, dentro quel nascondiglio costruito a misura per me ,per il mio pene, che le provocava adesso tanto piacere,mmmmmmmmmm ahhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, godeva sottovoce con intensità…si amore ti scopo. Avrò un solo scopo nella mia vita d’ora in avanti :scoparti. Ohhhhhhhh come ti montoooooo ohhhhhh prendi amoreeeeee goditiiii questo giovane stalloneeeee e mentre la pompavo era ormai quasi seduta sopra di me; le slacciai le bretelline ,facendo cadere l’azzurro vestitino sul mio ventre, liberando quelle spettacolari tettone ,che Anna provvedeva a massaggiare cercando,senza riuscirvi di ammansire gli impazziti capezzoli. Che cavalcata impetuosa mmmmmmm amoreeee. Da sotto mi godevo questa scena fotografandola per sempre..mia suocera,che poste le mani,in alto, lateralmente tra i capelli, ansimava aahhhh non fermarti amoreeeee chaiavamiiiiii cosìììì per beneeeeeee mmmmmmmmmm e io rimesse le mani dietro la mia testa avevo ripreso il controllo dell’arnese pensando solo a guidarlo dove il suo ventre ordinava …ahhhh siiiii mmia venereeeeee scopa,godi, prenditi il tuo, cosìiii senza riserve,scopati questo ragazzo follemente innamorato della tua essenze di donna e porcaaaaaa ‘..siii trattami male Claudioooo. Ahhhhhhhh sono una puttana,la tua puttanaaaaa mmmmmmm…..la tua personalissima puttanaaaaaaa ‘.vengoooo ancoraaaaaa siiii piovo ancora su di teeeee,sei instancabileeeee come me di averti dentrooooooooo Ero alla fine, quell’immagine di quel corpo ,con tutte quelle curve perfette,appartenenti ad un femmina da sballo,una donna matura da monta, una suocera peccaminosa e voluttuosa,la mia suocera peccaminosa e voluttuosa ,che si dimenava intorno al mio perno,ora con le braccia alzate con quell’amorevole pelo ascellare in vista e umido, ora con le mani sulle poppe generose e ballonzolanti ,con la collana di perle impazzite,che in quella inguinale danza veniva sbalzata all’indietro per ricomporsi d’incanto nella posizione pettorale,ooooooooo siiiiiiiiii balla tesoro, godiiiiii signoraaaaaaaa …tutto ciò come in una afrodisiaca macedonia ,nella mia mente mi aveva vinto…vengoooo Anna ,il tuo stallone s’inchina al tuo splendoreeeee prendi tutto il mio sperma amoreee, ..Anna aveva già deciso dove dovevo consegnare la corrispondenza e con convulsa agilità sguainò il mio schizzante pene per riporlo tra le sue memmellone in un gesto materno e porco,dove iniziai un amplesso spossante e impetuoso,inondando ,durante l’ultima sua abbozzata spagnola,tutto il suo, proteso, viso ,il quale sapientemente accoglieva i flutti più densi e vigorosi insieme alla bocca. La lingua fece il resto provvedendo a raggiungere quanto altrimenti sarebbe andato perso ,per la massima soddisfazione della femmina appena scopata,la quale ora, ad occhi chiusi e sdraita nel letto ,spalmava la crema ,spostandola dalle tette a tutto il suo petto,come si fa per la crema antirughe, quelle poche ,sottilissime rughe ,sempre notate in pochissime zone del viso e nel corpo di mia suocera , e che contribuivano a farmi impazzire. Non l’avrei cambiata con nessuna top model,era lei la mia modella,un modello di sensualità ,eleganza, savoir faire , portamento,e femminilità introvabile e per me ormai irresistibile. Nuda, abbondante, imbrattata di me,occhi chiusi,braccia spalancate,distesa e felice. Questa l’immagine che mi portavo via e avvicinatomi alla donna la risvegliai leccando una delle sue accessibili ascelle mmmmmmmm amooooree ma che vuoiiii,allora dillo che vuoi fare morire una personaaaaa…basta basta guarda che ore sono,adesso torneranno gli altri e ‘.via via vattene stai lontano da me!!! La domenica era appena iniziata e già eravamo sfiniti uno accanto all’altra in quel peccaminoso letto,che Anna ritornata in se provvedeva a disfare per lavare ogni traccia del proibito. Ricomposta la sua eccitante immagine casalinga, portò via le sue forme e la biancheria dileguandosi ,lasciandomi solo, denudato,spettinato ma beatamente soddisfatto di aver coronato il mio folle desiderio amoroso. Guadagnai il bagno e mi infilai sotto la doccia ,era ormai ora di pranzo ma la casa ,aldilà del viavai di mia suocera ,era ancora deserta ,e cantando sotto i flutti mi lavavo i segni di passione e mi preparavo ,decisamente affamato a gustare le altre delizie che solo Anna sapeva preparare. La porta era appositamente socchiusa e nudo in piedi nella vasca mi asciugavo con un asciugamano quando alzando lo sguardo vidi mia suocera che ferma e sorridente ,con le lenzuola pulite in mano,approfittando degli ultimi minuti di libertà ,mi osservava. Portato un dito sulla bocca,mi fece cenno di tacere e mi inviò un bacio ……ti ammiravo al naturale, passando di qua mi hai attirata come un magnete non ho esitato a fissare la tua icona nella mia mente per i giorni in cui ,lontano,mi dimenticherai…. Ma cosa dici amoreeee risposi. Riprese.. sssssssss taci e sopratutto vestiti che sei un pericolo in questa casa….con un balzo, ancora semi bagnato spalancai la porta stampai la mia bocca sulla sua ,i corpi ammortizzati dalle federe rimasero troppo distanti mentre già le lingue si cercavano ,trovandosi a meraviglia. Un rumore dalla strada ci fece tornare e a fatica ci staccammo;mia suocera si avviò nella nostra camera ricacciandomi in bagno dove a malincuore mi vestii ,profumandomi per bene, con dei bermuda di tela verde militare e una maglietta bianca aderente,che metteva ben in mostra tutta la muscolatura naturale,che anni di sport e nessun giorno di palestra avevano modellato. Mi recai verso la zona giorno pensando di trovare tutta la famiglia riunita ,ma ancora una volta deserto assoluto,ne mio suocero e tanto meno Chiara erano rincasati,l’orologio segnava le 12.30 ,il sole illuminava tutto l’ambiente e l’alcova della notte appena passata e ricominciavo ad eccitarmi pensando alla sua spettacolare evoluzione…la poltrona maculata ora vuota,il tappeto spazzolato e le tende ora raccolte sulle quali notai delle macchie sospette,anzi nessun sospetto , mi riguardavano personalmente. Anche in giardino era tutto al suo posto,l’erba tagliata di fresco, gli alberi da frutta sul quale cinguettavano mille passerotti e in lontananza la lavatrice che cancellava per sempre la prova del mio amore per Anna. Già, ma dov’era quella perversione ambulante? Ritornai sui miei passi ,lungo,il corridoio ,per la zona notte ,passai davanti ad una consolle dove erano appoggiate diverse foto ritraenti Chiara e il fratello Emilio ,che viveva con la famiglia in Trentino dove lavorava;in un altra i miei suoceri insieme il giorno del matrimonio,in un altra sempre loro durante una gita in montagna. Fissai il volto di Chiara e quello di mia suocera e non riscontrai troppe somiglianze e potei invece riaprezzare la figura di Anna ,bellissima,fresca e solare anche in quei sbiaditi scatti. Un rumore proveniente dalla camera nostra ,mi riportò piacevolmente alla realtà ed ebbi la conferma che la donna stava riordinando le ultime cose riponendo la biancheria pulita nei cassetti. Quando entrai nella camera, scorsi una parte del suo azzurro profilo fuoriuscire dall’anta dell’armadio aperta,davanti al quale era chinata e di soppiatto mi avvicinai a quel tondo e perfetto fondo schiena…… Buon giorno amore, le dissi nello stesso istante che il mio pube irrigidito si piantava nel suo teso vestito perfettamente all’altezza del solco rettale. Chi è che bussa alla mia porta…ehm cioè al mio sedere? Rispose così ridendo di gusto assecondando la mia scelta spingendo indietro quello strumento inviolato roteandolo sulla mia verga scatenabile. Oooh come siamo prestanti all’ora di pranzooooooo mi disse..continuando a tastare con il suo bel culetto la mia natura maschile e vogliosa….per te sarò sempre pronto amoreeeeee mioooooo e le feci intuire la mia crescente voglia accesa da quella inaspettata posizione di quella vereconda femmina per niente impermeabile a quella sollecitazione. Come se non bastasse si tirò su il vestito ,sfoderando un paniere spettacolare,tondo come se fatto con il compasso,liscio e bianco,facendo incastonare il mio bermudato arnese tra i due emisferi del mappamondo. Era sodo,mai grasso ,ideale per ogni alimentazione, e sopratutto ,i suoi ingressi continuavano ad essere lasciati liberi di alcun capo di biancheria e la cosa accentuava la mia ritrovata erezione. Portate le mani sui suoi fianchi mimai un movimento inculatorio accompagnato da un suo chiarificante mmmmmmmmmmm che forzaaaaaaa ,che compattezzaaaaaa, che strumentazioneeee hai a bordo amoreeeeeee era passata solo mezzora e avevamo nuovamente voglia di noi. Tutto accadeva senza programmi ,innescato solo da un normale e quasi casuale incontro ,tra i miei occhi e quel corpo impegnato in naturali movimenti domestici ,ma altrettanto pericoloso per i miei sensibilissimi radar. Anna in poche ore si era trasformata: ieri era il mio sogno erotico irrealizzabile ed oggi non era divenuta una puttana ma aveva riassaporato la sua fisicità e quali e quante emozioni essa poteva ancora,giustamente, donarle.Lei riassaporava la vita con la persona moralmente più sbagliata ,ma questo per assurdo la rassicurava in quanto probabilmente con un estraneo non sarebbe mai successo e se fosse capitato l’avrebbe davvero fatta sentire più sporca. L’amore da me veramente provato per lei, lo captava e lo sentiva e questo bastava nel ricambiarmelo attimo dopo attimo senza freni. Anche se il tempo era poco ,nessuno prendeva la più saggia delle decisioni e anziché rimandare a più favorevoli istanti quel immondo desiderio, continuammo quel sentiero lastricato di pericoli, e chinato sulla focaccia presi a baciarla e a leccarla violando ben presto la sua porta ,che trovai ,ecco la solita sorpresa di quella ormai diabolica donna,già umida e succosa. La femmina era nuovamente in calore,era pronta per ricevere tutte le mie attenzioni,e così si spiegava la sua spericolata indole di quel momento,mmmmmmmmmmm Claudioooooooo ,perchèèèè sei venutooooooo in questa stanzaaa,,lecccamiiiiii adessooooooooo e fottimiiiiii dove desideriiiii ,sono persaaaaa ormaiiii sono nelle tue maniii anzi nella tua boccaaaaaa e piantò il suo deretano del mio viso permettendomi un’isalivazione alternata sulle sue labbrone vaginali e sul buco anale spalancato e rugoso Cosa fare? La testa mi diceva fermati ,il cazzo mi tirava da matti e volevo il suo culo,adesso!Il rischio non fece altro che eccitarmi ulteriormente, tolsi completamente i bermuda e boxer ,per avere libertà di movimento pelvico e passata la mano sulla verga come ad augurargli ogni bene,la passai sulla passera di Anna che con un mmmmmmmmmmm che duroooooooo,che vogliaaaaaaaaaa me lo potè ancora inumidire dei suoi umori per facilitarne l’ingresso dalla porta di servizio…ohhhhhhhhhh che maleeeeeeee che beneeeeeeeee il bastone trovato il normale traffico domenicale di rientro dal week end ,dove ci si muove lentamente ,trovò la sua uscita autostradale e la percorse giù per il viadotto con contrastata semplicità e tra l’urlo strozzato della donna aahhhhhhhhh mi hai squarciatoooooooo Claudiooooooo ,da quanto non mi facevano il culoooooooo oooohhhhhhhh seiiiiii stupendooooooo ,pompami ,scopatiii questa baldracca incastrata in teeeeeeeee ..quella richiesta mi fece iniziare un’altra cavalcata siiiiiiiiii amoreeeeeeee ecccomiiiiiii sono nel tuo bel culoneeeeeeeee ,non amavo in maniera preferenziale il sesso anale e soltanto l’ordine di Anna di scegliere una delle due pronte vie,mi fece preferire quella nuova che percorrevo con ricambiato piacere..le sue pareti anali erano strette ma elastiche e chiaramente mi stavano strozzando il pene in una stretta eccitante che attenuavo con un suuuuuue e giuuuuuu amoreeeeeee prendilooooo e tutttooooooo tuoooooooo vacconaaaaaaa quanto sei bellaaaaaa quanto sei porcaaaaaa in questa posaaaa tesorooooo. Anna era in preda a orgasmi ripetuti con la mano sditalinava la vulva tamponandone le perdite e quasi accasciata sopra la cassettiera ,dentro l’armadio, con l’altra mano allargava le natiche per ricevermi completamente mmmmmmmmmmmm ooooooooooooh mi stai sfondandooooo le viscereeeeeee tesorooooooooo..i miei colpi ritmati facevano toccare la nuca di mia suocera contro lo schienale del mobile aperto e il suo viso appagato mi fece aumentare i colpi, spostando la mia presa dai fianchi alle sue mammelle che afferrai con voglia per ritrovare l’equilibrio appena perso,mentre Anna allo stesso tempo riuscì a spingere il suo sederone indietro in perfetta sintonia con il mio bacinooooo mossa che mi fece arrivare all’apice del godimento siiiiiii ahhhhhhh amoreeeee vengooooooooo oooooooh siiii Claudiooooo bagnami le budellaaaaaaaaa e infilate due dita nella bocca di mia suocera ,che immediatamente vennero risucchiate, sborrrai con i soliti tumultuosi spasmi da scala Mercalli, alluvionando quel retto e lasciando che il il bastone tornasse pisello accasciato sulle sue meravigliose profumate spalle,che baciai in segno di gratitudine,mentre lo sperma sgocciolava dal suo ano imbrattando la mobilia. Non potemmo neanche commentare la nuova appagante esperienza che una frenata dell’inconfondibile nostra macchina,guidata da Chiara ,ci fece prendere un grandissimo spavento e mia suocera riassettandosi ,sbilanciandomi, prese a correre verso la sua camera inforcando la porta per richiuderla dietro di se. Rimasto senza pantaloni e senza boxer li indossai con il cuore in gola uscendo da quell’armadio ridendo sotto i baffi mentre pensavo… ma se ti pare… in che situazioni mi devo trovare…. e rimesso tutto a posto mi infilai in bagno facendo finta di farmi la barba in quel momento,cosa che comunque alla fine feci…Claudiooooooo ma dove vi siete cacciati tutti? Era Chiara che ci cercava e quando arrivò ,ci demmo un veloce sfiorato bacio,data la schiuma da barba, e le dissi che mi stavo alzando in quel momento e non avevo visto nessuno. Nel frattempo Anna aveva riguadagnato la sala ,uscendo dal bagno di rosso vestita, e chiamò la figlia anticipandola…ce ne hai messo di tempo eh ,guarda che ore sono ,oggi mangeremo tutto scotto e poi si può sapere dov’è finito tuo padre?Mentre chiedeva questo eccolo rientrare già pronto a sostenere la sua tesi difensiva,del solito amico che l’aveva trattenuto…ma la cosa rilevante era dove l’aveva trattenuto e cioè nel bar del paese. Anna intelligentemente glielo fece un po pesare lasciandolo successivamente in pace in modo che il succulento pranzo,davanti al quale ,sbarbato rinfrescato e affamatissimo ( vorrei sfidare chiunque a non esserlo dopo tanto ‘ lavoro’ ), mi presentai,sarebbe trascorso serenamente. Insomma partiva la solita tranquilla domenica dai miei suoceri…che bontà questa pasta con le sarde signora….. l’arrosto morto come lo fa lei… e così via,tra occhiate maliziose verso quel corpicino invitante e i furtivi piedini sotto al tavolo, la seguivo,come già in passato, con il mio sguardo,in tutte le sue azioni in cucina continuando ad ammirarla e a desiderarla come se nulla fosse ancora accaduto tra noi. Poi Chiara mi riportò all’attualità .Claudio, ma stanotte avete fatto tardi voi due non ti ho sentito rientrare…come non mi hai sentito ho cercato anche di svegliarti ma hai farfugliato qualcosa per girarti dall’altra parte…questo perchè non vedevi l’ora che tornassi vero? La presi in contropiede e attaccò quindi mia suocera,…peggio per te che non hai voluto farci compagnia ,era una nottata magnifica e fresca, siamo stati a mangiare sai quel ristorantino sul mare ,ti ricordi ci stiamo stati con la tua amica ..sii sii mamma al Cormorano! Si quello riprese Anna e rivolgendosi al marito l’apostrofò …certo se aspetto che mi ci porti tu..avrò già la dentiera e giù a ridere ahhhh ahhhhhh ..ma che dici Anna riprese mio suocero siamo stati fuori da poco non ricordi? ..Si da poco avevo ancora un figlio solo! Ahhhh Ahhhh e ancora a ridere. Comunque si magia benissimo e non so se si spende molto dato che ha voluto pagare Claudio. Si oltre il danno la beffa,risposi io ridendo con Chiara che ridendo aggiunse…te l’avevo detto peggio per te che accetti gli inviti senza pensare… Anna mi redarguì …ah ieri non mi dicevi così ,quindi per te è stata una sofferenza….no no signora scherzo sono stato davvero bene ,pensavo di dover anche portarla a ballare ma poi non è voluta entrare…si ma sei matto …sai che malelingue se ci vedevano… mio suocero rispose perchè se ti faceva piacere dovevi entrare in balera..Non mi sembrava giusto vorrà dire che la prossima settimana ci andiamo insieme…Claudio,disse mio suocero… la signora si è prenotata perchè io lo sai che non amo andare a ballare …ok dissi io vedremo di andarci con Chiara e con la signora Anna ,sempre che riusciamo a tornare in paese la prossima . Mia suocera concluse l’argomento accusando il marito di non assecondare più nessuna sua richiesta e il clima si fece più seria.Tornai alla serata e per giustificare l’ora tarda del rientro dissi che eravamo andati in gelateria…camminando poi sul lungomare con i primi turisti. Sii aggiunse Anna ,mentre mio suocero aveva già raggiunto la poltrona per il pisolino pomeridiano , e Chiara stava distrattamente sfogliando il giornale….di gelati veramente ne ho gustati due… ,mentre arrossivo per fortuna aggiunse….. questo per assecondare la mia dieta ahhhhaa ahhhhhh e giratasi dal lavandino mi fece l’occhiolino passandosi la lingua sulla rossettata splendida bocca. Rimasi seduto a tavola da solo per godere di quella visione impegnata nello sparecchiare e ogni suo approccio al tavolo era accompagnato da un mio sguardo palese e sempre meno indiscreto,dentro il suo davanzale sguinzagliato in quel nuovo vestitino rosso che leggermente elasticizzato in alto,lasciando tutte le spalle nude si fermava all’altezza del solco delle tettone i cui capezzoli già che ne infilzavano la trama ad ogni movimento della donna. Era corto quanto bastava per non scandalizzare i presenti eccitandone da matti un quarto degli stessi…quello spettacolo di gambe piene in coscia e sode a seguire raggiungevano gli zoccoletti dorati e perlinati,vera deliziosa colonna sonora dei suoi spostamenti,spegnendosi in essi con le estremità laccate e limate alla perfezione. Proverbialmente dopo i pasti ero sempre eccitato,confermando la teoria che attribuisce delle qualità afrodisiache ai cibi, il già caldissimo pomeriggio,insieme a quella conturbante presenza che non perdeva occasione per regalarmi con il suo viso espressioni ambigue ,ora assennate e materne ora sguaiate e porchene amplificavano questa tendenza. Insomma c’erano tutti gli ingredienti per un innalzamento della pressione e infatti il mio manometro non tardò a segnare il giusto valore. Anna intanto aveva fatto spostare Chiara ,con la scusa di levare la tovaglia e venne al mio fianco , per tirarla via dal mio angolo,per poi chinarsi nell’intento di raccogliere qualcosa di inesistente ,mettendo il il suo viso a contatto con il mio pene durissimo,soffermandosi finchè poteva e allontanandosi con un mmmmmmm silenziato,di nuovo in piedi lasciò che il genero ricambiasse il favore introducendo una mano,risalite le marmoreee cosce,nella sua folta, e ancora una volta liberissima e bagnata figa. Passai e ripassai dentro quel meraviglioso spacco,mentre la donna morsicandosi il labbro inferiore ripiegava la tovaglia assecondando con un movimento del bacino quell’azzardato improvvisato ditalino. Era chiaro che la nostra febbre non accennava a passare ,ma anzi eravamo in preda ad una voglia reciproca, smisurata,adolescenziale e incontrollabile visti gli eccitanti rischi che ci faceva correre. Volevo scoparla! Voleva scoparmi! Adesso però non era facile,,ma i nostri corpi avevano vissuto nelle ultime ore una concentrata inaspettata libertà e non volevano piegarsi a questa obbligatoria astinenza. All’improvviso qualcosa sembrò muoversi nella direzione insperata ,mio suocero guadagnò la camera descrivendosi stanco e mentre io ordinavo alla suocera il suo solito ottimo caffè squillò il cellulare di mia moglie. Era l’amica che in mattinata non l’aveva trovata che le chiedeva di andare a prendere il caffè da lei. Chiara accettò invitandomi a d accompagnarla,ma la scusa del gran premio di F1 e del quasi pronto, miglior, caffè di Anna mi consentì di rinunciare all’uscita. Chiara si preparò ,anche perdendo troppo tempo,vista la mia impazienza di dedicarmi profondamente alla madre, e salutando ,prese la macchina per recarsi dall’amica. Dalle persiane che mia suocera provvedeva a socchiudere creando una suggestiva penombra, la vedemmo allontanarsi e mentre il caffè fuoriusciva Anna si accertò, lasciando la porta socchiusa, che ilo marito dormisse e quando riguadagnò la sala mi lasciò senza fiato. Lasciati gli zoccoli all’ingresso dell’ambiente,aveva accentuato il trucco del suo spettacolare viso e abbassando l’elastico del vestito, dalle nude spalle alla vita ,avanzò verso di me scalza e in topless …finalmenteee tuaaaaaaa amoreeeeee. Mi trovavo in piedi appoggiato alla parete e la vedevo avanzare,accarezzando i suoi due bon bon ,dritta verso la sua preda con uno sguardo deciso e voglioso e nell’atto di porgermeli. Mi tolsi in un attimo la maglietta sbottonando l’unico bottone dei bermuda,al resto avrebbe pensato quella macchina da sesso che mi aveva puntato. Che splendore quella carica all’arma bianca anzi bianchissima , elegante, fresca, quasi marziale, con le due baionette spianate ,pronte a trafiggermi il mio incontrollabile cuore,..la raggiunsi con un solo movimento per manifestargli l’impazienza di imbattermi nella sua carne e ci abbracciammo petto contro petto, cazzo contro figa,mani contro culo, viso mio nei suoi capelli,viso suo perso nel mio pelosissimo petto . Amooreeeeeee Claudioooo finalmenteeeeeeee mi sembrava un secolo,e poi mi hai spogliato con gli occhi a pranzo e mi bagnavo solo al pensiero di stringerti hai visto quanto colavoooo, meno male che ci hanno lasciati soli amoreeeeeee. La lasciai parlare annusandola e palpandola dappertutto lasciandola in balia del tatto del mio corpo per caricarla a dovere mentre le sue parole avevano già fatto esplodere la mia verga che Anna provvedeva saggiamente a salutare mmmmmmm a massaggiareeee eccotiiii tesoroooo miooooooo perchèèèèè non mi sazio maiiiii di teeeeeeeeee che ci faiiii ancora liiiii piantamelo in figa tesorooooooo si stava martoriando nell’attesa che sguainassi l’arma. La stavo torturando a dovere con il mio supplizio tattile; l’avevo attraversata da cima a fondo sfiorandole il collo le labbra le spalle la schiena e con piccoli colpi la facevo roteare alitando le sue aureole che delicatamente insalivavo e leccavo urtavo quei frutti di bosco che supplicavano la raccolta. Con le mani tornai ,finalmente libero e sicuro al mieloso solco vaginale che ritrovai zuppo e maturo per una lunga e appagante galoppata. Mmmmmmmmmmm Claudioooo muoioooooooo anziiii vengoooooooo,noooo tutt’e dueeeeee. Usai indice e medio per rivisitare ,aprendola, la vulva, ricevendone stille di piacere appena prodotte da mia suocera e le portai alla mia bocca, assaporandone con voluttà la tipica acredine dolciastra mmmmmmmmmmmmmm che bontà tesorooooooo le sussurrai in un orecchio ingurgitandolo ,succhiandolo e leccandolo per intero anche nel canael uditivo che penetrai. Ahhhhhhhhhhh mmmmmmmmmmmmmm sono tutta un brividoooooo Claudioooooooo ,davvero non ti resistooooo e appoggiato tutto il bacino sul mio cazzo mi fece ampiamente capire che lo voleva nella sua profondità. Prontamente mi abbassai ,e tirata su in vita la gonna del vestitino ,mi recai alla fonte di infinito piacere dissetandomi all’ombra delle sue cosce già larghe e ospitali. Anna contorcendosi gradì immediatamente la repentina mossa e tra i mugugni più irripetibili mi venne in viso. Stille di femmina rinfrescarono il mio sudato viso che con la bocca raccoglieva i rigagnoli del convulso emotivo di mia suocera ahhhhhhhhhhhh disseta il tuo amanteeeeeee Annaaaaaaaa eravamo al culmine del piacere e afferrata dai fianchi la fermai per leccare in profondità la sua sbrodolante e tremante vagina e slurpppppp slurppppp la lappavo e la succcchiavo alternando naso e bocca in quella morbida e rosea cavità orgasmica. In quella posizione,pensavo eccitandomi ancora di più, che dovevo portare a termine la mia adorevole missione;dovevo da servo sottomesso al piacere di mia suocera ,donargli ogni tipo di sensazione emotiva e piantandogli il dito medio nel sedere le ordinai ‘.Anna urinami in faccia,fammi una docciaaaaaa ,adessoooooooo, voglio abbeverarmi alla tua fontanaaaaaa. Ma Claudioooooo ,che dici?Cosa vorrestiiiiii?Mmmmmmmmm ,che te la facessi addossooooooo? La mia davvero improvvisata richiesta aveva piacevolmente scandalizzato entrambi, ma era frutto di una eccitazione incontrollata e derivava sempre dal fatto che avrei dato l’anima per quella dea della quale volevo assaggiare ogni essenza. Claudioooooo tuuuuu seiiiiii pazzoooooooo ed io sono pazaaaaaaaaa di teeeeeeeee iniziando ancora di più a scopare con il bacino ,il mio viso mmmmmmmmmm che bellooooooooo sei in mio possessoooooo bastardooooooo beviiiiiiiiii bevimiiiiiii tuttaaaaa adessooooooooo.Stille di pipì mista al suo brodo ,iniziarono a sgorgare copiosamente .Ohhhhhhhhhhhh quanto sei caldaaaa cagnetta miaaaaaaaa ,una cascata bianco giallastra mi inondò la faccia ,i capelli,il collo e via giù dentro i bermuda e quindi bagnò il pavimento. Bevevo quanto potevo ,assaporando quel sapore nuovo agro dolce e terribilmente caldo ,risputandolo nella sua figa per poi lapparla in quel coktail di umori,mentre la donna mi apostrofava,durante l’ennesimo orgasmo con frasi ingiuriose di piacere.Poi ,ancora spossata e tremante per quella inaspettata esperienza,mi rassicurò ,Ti amooooooooooo Claudioooo hai fatto di me una troionaaaaaa,mi fai fare delle cose per me neanche immaginabili fino a stanotte, ma adesso la mia vita ha un sensoooo vieni quaaaaaa amoreeee e rialzandomi volle d’impeto la sua bocca nella mia,mentre il suo bacino ancora insoddisfatto nel profondo si incollava al mio ,annodando una gamba alla mia nell’atto di saldarmi al suo corpo.Mmmmmmm che bocca invitante , e leccandomi il viso mi chiese…è questo il sapore della tua troiaaaaa?Che bocca saporita hai ragazzo mioooooo dammela, leccamiiiiii mangiati il mio rossettoooo mangiamiiiiiii mmmmmmm e via baci sempre più incontrollati e profondi mmmm ti mangio ti voglio ti prendo ,sono pazzaaaaa e in preda alla foga più totale, slacciò finalmente la cerniera dei corti pantaloncini,togliendo di getto gli inutili boxer. Così facendo aveva liberato una belva. Claudioooooo disse,avendo appena avvertito tutta la mia potenza ,non muovertiiiiii fermooooo adesso ci penso iooooo ,ci pensa la tua puttanaa a farti godereeeeeee e scese ad occhi chiusi con veloce lentezza giù dal mio petto per l’ombellico, arrivando ,dopo aver annusato velocemente il cespuglio pre organo,mmmmmmmmmmmmmmmmm ,sul mio cazzo, imboccandolo di getto e ingoiandolo a fatica per un buon tre quarti ,vista la grossezza e la lunghezza,in quel momento davvero considerevole. Prendiimiiiiiiiii tuttooooooooo Annaaaaaaaaaaa ,prenditi tuttoooo quello che vuoi padronaaaaaa miaaaaaa,padrona del mio cuoreeeeeee ‘…ero al culmine ,non potevo resistere ad una donna del genere, assatanata e di nuovo in balia del piacere sessuale riscoperto e apprezzato con tanta violenza e appagamento. Come se non bastasse iniziò la stesura del suo primo,magistrale,esperto, agognato vero pompino ,con un lento ,saggio movimento, riorganizzate le sue azioni ,accompagnato da un sano mmmmmmmmmmmmm aummmmmmmmmmm miooooooooooooooo ..lo ingoiava per intero fino quasi a tossire quando il glande toccava l’ugola,per poi rilasciarlo dalla presa delle sue ventose fino all’uscita ,per poi lanciandomi un porchissimo sguardo d’intesa, leccarne come lecornia la testa e ringoiarlo per intero. Ohhhhhhhhhhhh Annnaaaaaaaaaa sei una professionistaaaaaaa del sessoooooo oraleeeeeeeee, gotitelo e fammi godereeeeeeeeee. La prova della sua bravura orale aveva finito per farmi controllare l’amplesso e assecondai quel movimento, con delicato massaggio della sua nuca,dietro la quale appoggiai le mani come quelle che il nostromo appoggia sul timone in una giornata di mare senza vento. Siiiiiiiii Annaaaaa cosiiiiiiii succhialoooooooo è tuooooo, cosiiiii bravaaaaaaaaaa mi regali sensazioniiiii impareggiabiliiiiii ,nessunaaaa è stataaaa più bravaaaaa e più troiaaaa di teeeee. Si amoreeeeeeeeeee mmmmmmmmmmmmm come ti inondooooooo la boccucciiaaaaaaa tra pocooooooooooo ,ma ancoraaaaaa te la scopooooooo a dovereeeee questa magnifica boccaaaaaaaaaa ,daiiiiiiii ancoooraaaaaaa puttanonaaaaaaa miaaaaaaaaaaa. Anna era ormai soltanto impegnata a farmi godere ,con due dita nella figa si masturbava aggiungendo piacere e piacere. Decisi in quel momento che era doveroso finire quella scopata sborrandola come giusto che fosse nella sua ansimante e reclamante figona. Aspettaaaaaa tesoroooo le dissiiiiii ,che adesso ti regalo l’universoooo che attendiiiii dall’ora di pranzoooooo. Liberato il bastone dalla sua meravigliosa estremità ,la sollevai adagiandola scompostamente su quel tavolo ,dove, poco prima avevo goduto della sua arte culinaria. Adesso godevo di un’altra sua specialità culinaria, guardando il suo candido sedere schiacciato sul tavolo come i suoi gomiti nell’evidente,disperato,tentativo di porgermi quello spettacolare esemplare di organo sessuale femminile,che suonava soavi ,gocciolanti ,note. Eccoti amooreeeeeee sei oscenamente prontaaaaa all’accoppiamnetooooooo. Finalmente sarai ancora miaaaaaaaa .Siiiii stalloneeeeee montati la tua puledraaaaaaaa dai Claudioooo non resisto piùùùùùùùù. Afferrate le coscione ,non feci altro che avvicinare il cazzo alle sue enormi succulente labbrone ,che, come chiave in serratura entrò, sicuro,rigido ,erto e diamantato nella caverna di mia suocera che prevedette ad abbracciarlo uniformemente con un mmmmmmmmmmmmmmmmmmm nooooooooooooooo amamiiiiiiiiiiiii sventramiiiiii tesoroooooooooooooo. Chino sulle sue poppe, mordevo la più accessibile,iniziai a pomparla con tutta la mia residua forza……godiiiiiii amoreeeeeeee goditiiiiii questo randelloooooooooooo te lo spingooooo tutttooooo dentro e dati gli umori che mia suocera continuava a produrre ,emettevo, arrivato con i testicoli alla suo folto pelo il classico rumore di carne su carne che mi fece aumentare il ritmo della spinta. Ohhhhhhhhhhh godiiiiiiii vacconaaaaaaaa te la meritiiiiiiiii tuttaaaaaaaa sta perticaaaaa.,Siiiiii non toglierla piùùùùù da dentro meeeeeeeeeee ‘..scopati questa femminaaaaaaaaa in eterno caloreeeeee, questa puttanaaaaaaaa insaziabileeee che la tua vista trasformaaaaaaa. Questo mi diveva ,ormai come me, al culmine di un galattico orgasmo. Arrivooooooooo amoorrrrreeeee adessoooooooooo e succhiandole l’altra aureola,sborrai una quantità enorme di succoso e biancastro sperma,che respinto dal suo utero ben presto creò una peccaminosa pozzanghera sul tavolo,mentre i nostri stremati corpi ci giacevano sopra. Anna ,ancora mi possedeva,mentre le nostre fiamme si erano abbassate e godevamo della reciproca soddisfazione,accarezzava i miei capelli in quella posizione scomodamente confortevole, mentre io mi accucciavo come naufrago dopo la tempesta tra i suoi seni,vere perfezioni della natura, e non avrei mai voluti abbandonare,quell’esclusiva femminile mi regalava infatti tante diverse emozioni: erano giaciglio sicuro, profumavano di donna, erano l’anticamera di nuova eccitazione; erano mie dopo anni di sogni e rinunce; ma sopratutto erano dell’essere più eccitante e meraviglioso che avrei potuto conoscere. Claudio cominciò lei sottovoce, cosa hai scatenato in tua suocera?Claudio non scherzo! Mi sento già persa al pensiero che tra qualche ora te ne andrai,lasciandomi nel mio mondo monotono,senza vere emozioni ,nella routine,mi lasci nella monogamia ,io sono monogama e voglio continuare ad esserlo ma con te amore mio. Quelle parole erano pesanti ma mi riempivano di soddisfazione perchè diceva quello che anch’io pensavo e baciandole i seni,ingoiando amorevolmente le aureole, glielo confessai. Continuammo per qualche minuto quella dolce conversazione ,ma poi ,visto il rischio incombente,nostro malgrado ci ricomponemmo e Anna mi cacciò ,dopo una serie di lunghi baci tra la mia e la sua meravigliosa bocca, lontano da lei.Mi rinfrescai in bagno e accesa la tv mi stravaccarmi sul divano davanti al gran premio di F1.Guardavo Anna da quella postazione ,mentre ahimè copriva tutto le sue splendide forme con il vestito e riprendeva le mansioni casalinghe, pulendo lecito e illecito. Nessun pericolo all’orizzonte,mio suocero continuava il riposo e di Chiara nessuna traccia. Raggiunsi Anna al lavello e la feci girare di fronte a me,rubinetto aperto, e allontanandomi indietro di un passo le dissi,fatti ammirare,non voglio perdere neanche un minuto per guardarti,sei stupenda. Anna accennò un compiaciuto sorriso mostrando tutta la sua fresca civetteria. Senza dire una parola riabbassai l’elastico del vestito per godermela ancora a tette nude. Che bella, sei bella sempre e sopratutto quando fai l’amore.Come un metallo attratto dalla calamita mi fiondai in mezzo al suo petto, anche se ci giacevo soltanto 10 minuti prima,già mi mancava, e assecondato da mani femminili dietro la nuca mi presi quello che desideravo. Avevo, come donna in attesa, una voglia irrefrenabile di ciliegie e le colsi quasi strappandole tra denti e bocca mmmmmmmmm Annaaaaaaaaa che buoneeeeee le tue amareneeeeeee .Prenditi quello che desderi di meeeeeeeeee amoreeeeeeee, rispose la donna mentre gli schizzi dell’acqua le bagnavano le spalle. Continuai a stimolarla con quell’appagante dopo pranzo e le portai al massimo della stimolazione erettiva. Erano dritti,quei capezzoli,lunghi,duri, da latte e a quella vista le ordinai… mi siedo a tavola servimi il caffè in questo stato amore è un ordine .Anna non voleva altro che servire quell’uomo che la faceva confondere nell’eccitazione, una guida erotica così prepotente, fantasiosa e brillante ,alternata a prudenza sicurezza e servizio incondizionato. Massaggiandosi quelle coppe di gelato con frutti in in cima, versò il caffe ormai tiepido in due tazzine e ,mentre il ragazzo l’osservava, rincalzati gli zoccoli, lo raggiunse con fare da cameriera da drive in ,sculettando senza volgarità ,con un andatura che ne tradiva tutta il ritrovato desiderio e che sopratutto porgeva al cliente quel ballonzolante ,pieno, afrodisiaco cibo. Appena giunse al mio fianco,mi trovò di nuovo in boxer e le ordinai di sedersi sulle mie gambe ,che ormai erano tre, cosa che la femmina gradì tantissimo e appena accomodata ripresi con le mani il lavoro iniziato con la bocca su quelle meravigliose mammelle appuntite. Le arrivavo da dietro su quei promontori massaggiandoli a palmo aperto,attanagliando all’improvviso tra indici e medi le sue rupi più appuntite, provocando nella suocera dei mugugni d’anticamera del piacere. Il culo di Anna ,in bilico sulla terza gamba faceva il resto,la guidavo con essa in tutte le direzioni e lei ad occhi chiusi sul quell’incerto sgabello era di nuovo in balia dell’uomo. Mmmmmmmmmmm ma come faiiiiiiiii a ridurmi così in pochi istantiiiiiiiiii .Come fai tu ad eccitarmi in un attimo amoreeeeeeee e la leccai sul collo e dietro un orecchio. Era fatta avevamo di nuovo una gran voglia di unirci. Ormai Anna si contorceva dal piacere e girando il collo a 90′ pretendeva e trovava la mia bocca pomiciandomi con voglia crescente mentre lo spacco rettale aveva trovato il giusto assetto di gara,come avrebbe detto il cronista della tv da noi ampiamente snobbato. Le massaggiavo le zinne,la baciavo con desiderio e la inculavo con i boxer a mo di preservativo. Anna tastando il suo prossimo regalo,vide bene di liberarlo dalla confezione,per quella improvvisata sveltina rettale che mi accingevo a donarle. Tra un bacio e l’altro raccolsi del caffè tiepido che trasportai con una mano sul violaceo e pronto glande e mentre Anna mi agevolava chinandosi in avanti potei a fatica penetrarla. Ooooooooooooh ancoraaaaaaaaaaa che bellooooooooooo che grossoooooooooo Amoooreeeeeeeeee .Prendiloooooooo vacconaaaaaaaaa ,prendilooooo anche quiiii dove non batte il soleeeeeeeeee suoceronaaaaaaaa miaaaaaaaaaaaaae pompai squarciando le sue inesistenti resistenze,riportandoci nell’eden. Preparati amoreeeeeee che la crema sul caffè la preparo subito ioooooooooooo. Siiiiiiiiiiiiiiii toro da montaaaaaaaaaa ingravida la tua giovencaaaaaaaaaa .non resistetti,non volevo resistere ,volevo godermi immediatamente quella improvvisata riuscitissima porcata e strizzandole i seni a dovere pompai mantenendomi ad essi e dopo un’altra, due treeeeee stantuffate giù fino al colon ecco che aaaaaaaaaaaaaaaaaah sborroooooooooooo vacconaaaaaaaaaaa prendimiiiiiiiiiiii ,ohhhhhhhhh che belloooooooooooo Claudioooooooo mi hai spaccato in due ,non lo togliereeee versa tutto in quell’ampolla. Annaaaa mi stai consumando ,mai emessa tanta sborra in poche oreeeeee e poi così ben spesaaaa, Il pene si decontraeva e mi sganciavo dalla sua candida piattaforma ,dopo averla rigirata a me,ancora a seno nudo e seduta sulla gambe. La baciavo,mi baciava e ringraziava..grazie amore mi hai fatto impazzire di piacere e ammattire nella ragione ,ora vestiti ,abbiamo rischiato anche troppo, anche se ti devo dire che il rischio da limite sta diventando valore aggiunto all’estremo piacere che provo nell’amarti. Che bella parola hai detto Anna, non correggerla ti prego ,anch’io ti amo e non voglio perderti. Mentre m rivestivo ,ecco dei rumori dalla camera, era mio suocero che andava in bagno. Ognuno tornò laddove sarebbe dovuto essere e quando arrivando mi chiese l’esito della corsa ,feci appena in tempo a dirgli il vincitore che per fortuna avevano ricordato poc’anzi. Era già cambiato e come ogni domenica pomeriggio ,salutando s’incamminò a trovare gli amici,dopo aver assorbito la solita raccomandazione della moglie,mai più ipocrita, di non far tardi e di non bere. Uscito lui ecco rientrare Chiara,mentre provato dalla maratona mi appisolavo sul divano. Mia suocera l’accolse subito chiedendole della sua amica e andarono in giardino a chiaccherare sedute al fresco. Dopo un paio d’ore mi risvegliai nel silenzio della casa e stappata una birra fresca gironzolai per le camere alla ricerca delle donne anche se il mio cervello aveva già selezionato la ricerca. Sapevo che la domenica era quasi sfumata e che tra non molto saremmo partiti per fare rientro alla nostra casa. Uscito in giardino ecco la deliziosa voce di Anna che parlando con la figlia le raccomandava un itinerario e l’esortava a non tardare. Mi nascosi dietro una tenda per sorprendere mia suocera al suo rientro in casa e per spiare le sue azioni. La donna rientrò e notai il suo stupore nel non trovarmi in salotto,inoltre notai il suo abbigliamento ancora cambiato. La mia preda indossava una camicia color perla ,discretamente sbottonata sul davanti e un reggiseno in tinta, molto evidente nella trasparenza del primo capo. La gonna era nera e corta,da cui le nude cosce fuoriuscivano discretamente ,quali parti integranti delle tornite, depilatissime,dorate gambe che attraversati i pronunciati sodi polpacci andavano a morire nel tallone ,perfettamente incassato in scarpe nere con tacco alto. Era truccata da par suo e oltre ai proverbiali segni ad accentuare i suoi occhi furbi e arrapanti aveva un po’ arricciato le punte della faraonica capigliatura. Un vero bocconcino da monta immediata, emanante ,tra l’altro,il suo proverbiale profumo che già aveva invaso ambiente e la mia mente. Con la figlia erano andate a trovare qualcuno,durante il mio riposo e adesso,spedita l’altra chissà dove, rientrava in casa per l’ultima dose di medicina che il genero avrebbe provveduto a somministrarle. Non mi sbagliavo in questa ricostruzione dei fatti ,data la loro visita ad una zia rientrata a casa dopo mesi di ospedale;mia suocera non si sbagliava a pensare alla posologia della sua cura visto quello che successe da li a poco. Anna percorso con il cuoio il salotto,contrariata per la mia assenza come un marinaio senza bussola, aveva un’andatura mista tra la donna risoluta e la modella in pedana, mi chiamò avvicinandosi alle camere e la seguii senza rispondere o farmi sentire. Passato il bagno e la nostra camera si inoltrò fino alla sua camera ,all’ingresso della quale ,come avvoltoio sulla lepre, la raggiunsi. Claudioooooo così muoio di spavento! …No , no .sono io che muoio se ti presenti così agghingata all’improvviso, le dissi. Poi prendendole una mano,mentre lei, già si compiaceva, facendola roteare continuai….fatti guardare donna….fatti osservare femmina…. fatti adorare suocera….. fatti baciare amoreeeeee e le nostre bocche si unirono senza risparmio. E’ quello che volevo da quando ho organizzato la nostra uscita per poi mandare Chiara a ritirarmi un vestito da Paola,la sarta,la quale distava almeno 40 minuti di macchina. Aggiunse…. mi sono vestita pensando a teeeeeeee mmmmmmmm baciamiiiiiiiiii ragazzo mioooooooo che sono già un lagoooooooo, lo ero già mentre non seguivo più nessun discorso dalla zia, accavallando le gambe pensandoti durante la sua visitaaaaaaa, mangiamiiiiiiii !!! Finalmenteeeeeeeee tra le tue possentiiiiiiii bracciaaaaaaaaaa ti vogliooooooo .La mia lingua si riannodava alla sua, le consentivo solo di esprimere a rate tutti questi sublimi concetti ,da donna vogliosa del suo uomo,che provvedevano insieme alle sue mani, percorrenti tutto il mio corpo, ad eccitarmi come sempre a mille. Vieni quaaaaaaa che non ho finitooooo di baciare questa truccatissima e volgarissima boccaaaaaaaaaa amooreeeeeeee ,quanta sborraaaaaaaaa ci vuoi qua dentrooooooo suoceronaaaaaaa miaaaaaaaaa.Tantaaaaa Claudioooo,me ne devi lasciare per una settimanaaaaaa,devi inondarmi di teeeeeeeeeeee. Eravamo in preda ad una nuova e irrefrenabile voglia reciproca.Stasera ti monto in camera tuaaaaaaaa Anna. Siiiiiiiiii dove vuoiiiii stalloneeeeeeee. Quell’altro tabù che stava per crollare ,mi aveva portato ad uno stato di non ritorno, credo forse esagerando che me l’avrei scopata davanti a chiunque ,vista la spinta emotiva che mi aveva donato,sorprendendomi ancora ,quella femmina in calore. La sollevai e baciandola in profondità e leccandola in tutto il viso, spinsi la porta già aperta e l’appoggiai ,ancora eretta, all’anta dell’armadio. Lei poteva guardarmi se voleva,dallo specchio che sovrastava la spalliera del letto di fronte. Anna era in estasi e ad occhi chiusi ,aveva già capito, e così voleva e pretendeva ,che avrei guidato io tutto l’ultimo rapporto sessuale settimanale. Continuai a baciarla risucchiandomi la sua lingua ,tutta la sua saliva, tutte quelle labbrone e tutto il trucco in esse contenute,mentre lei appoggiata al mobile ,braccia distese e parallele al corpo ,si godeva,con piacere e assoluta consapevolezza, l’impeto di quel giovane. Ripassavo a leccare tutto il suo viso insalivandolo per bene e asportando dagli occhi tutto quello che aveva aggiunto,donandole un tocco aggiunto di porcaggine,sottomissione ma anche di pretesa. Iniziai a sbottonarle la camicetta aprendola totalmente davanti a me per ammirare le sue incomparabili mammelle castamente contenute in quel reggiseno di pizzo avorio, nelle maglia del quale potei misurare tutta la sua eccitazione tradita dal fatto che Anna,portate le mani sulle stesse protuberanze cercò di offrirmele ,vinta dal desiderio di farmene appropriare. Respinsi l’invito ,rimettendo a posto le sue mani e appoggiando il mio cazzo,liberato dai pantaloncini ma dentro i boxer, sulla sua vagina, che ancora non sapevo protetta. Mmmmmmmmmmmmmmmm apprezzò subito la donna, prenditelaaaaaaaaaa è fradiciaaaaaaa e impazienteeeeeeee montamiiiiii Claudiooooo,dovevo e volevo farla aspettare,mentre si mordeva le labbra,leccato il suo collo e il suo petto,giunsi alla 4’a dal solco centrale e iniziai a succhiarne i chiodi uno per volta ancora nel pizzo che stavo inzuppando e quasi smagliando. Mmmmmmmmmmmmm tesoroooooooooooo che zinneeeeeeee che buoneeeeeeeeeeeee ,sono mieeeee per sempreeeee mi raccomandoooooo puttanonaaaaaaaa miaaaaaaaa. Siiii trattami da troiaaaaaaaaaa amoreeeeee ,siiiiiiiiiii che m’allagooooo solo a sentirtiiiiiiiii; mangiamele adesso ,mungimiiiiiiii ti pregooooooooo.Siiii te le mungoooooooo queste mammelloneeee sono proprio da latte amoreeeeeeee mioooooooo e via a succhiarle e a morderle ,mentre ci contorcevamo e la lavoravo di bacino. Buona sei, anzi sei bonaaaaaaa suocerona miaaaa ti vogliooooooo e sbottonata la gonna dalla cerniera laterale ,la vidi raggiungere i suoi fantastici piedi ancora intrappolati in quelle scarpe da marciapiede. Ed ecco la solita sorpresa,aveva indossato una velatissima, abbinata, mutandina senza sgambatura ,modello a pantaloncino, in cui la leggera zeppa vaginale era scura di umori. Quella vista mi mandò in orbita e se la prima reazione fu quella di ripiombargli tra le labbra ,baciandola con foga e definendola come peggio/meglio non è possibile in quei momenti…mi abbassai e avvicinato il naso per sfiorargli il suo fulcro,annusai in profondità la sua figa ansimante e inondata…mmmmm mmmm profumi di sessooooooo Anna ,profumi di donna in caloreeeee mmmmmmmm fra poco profumerai di spermaaaaaaaaa. Siiiii stalloneeeee piantale il tuo cazzooooooooo in mezzoooooooo, ammazzamiiiiiii fammi morire in questooooooooo modoooooo, prenditelaaaaaaaaa. Le sfilai la gonna dalle caviglie e fatte allargare le gambe,la lasciai sui tacchi, ma uno per volta alzai i piedi per leccarne tutto il possibile, mmmmmmmmm sei e saraiii per sempreeeeee la mia padronaaaaaaa Annaaaaaaa ,leccando anche il tacco e la suola. Siiiiiiiiiii ogni volta che e quandooooo lo vorròòòòò ti ordineròòòòòò la montaaaaaaaaaa , stalloneeeeee rispose Anna immedesimandosi a dovere nella particolare situazione sottomissoria. Le avevo nel frattempo adorato e succhiato l’altro piede,dito per dito ,regalandole una scarica di inaspettati brividi,per poi riporlo accuratamente nella sua sopraelevata teca. Risalivo da una gamba con la lingua e poi dietro il ginocchio,doppiato quel polpaccio da padrona, che avevo provveduto a leccare, ero giunto alle sue statuarie cosce che palpai con voglia, ed eccomi in ginocchio davanti al terra promessa. Mi avvicinai lentamente , e fermai la smaltata mano di Anna,con la quale l’accalorata,voleva spingermi ad essa, riponendola ,stringendola,ai suoi fianchi. Ad un centimetro da lei,con il naso odorai nuovamente quell’essenza femminile ,così intrisa di fragranza, e annusai inspirando ,come benefico aerosol ,mentre le mani di Anna si alternavano tra il suo reggiseno e la mia nuca. Adessooooooo tesorooooooo prendilaaaaaaa non resistooooo mi implorò,e anch’io ubriaco d’eccitazione per quella inalazione, afferrati lateralmente quei calzoncini di pizzo ,li abbassai lentamente sulle sue coscie mentre un lembo frontale si attardava piegato tra le grandi labbra. Le guidai, ipnotizzato dalla sua lei, folta, ma ordinata come prato appena rasato, arrivando lentamente alle scarpe,quando le tolsi con relativa facilità dai suoi tacchi, e prima di abbandonarle le portai al naso per incollarlo alla sua intima ,intrisa zeppa. Mmmmmmmm Anna ecco qua c’è tutto il tuo sapore,tutto il tuo odoreeeee, tutta te stessa mmmmm come ti monto adessooooo,e queste mutande verranno via con me. Sei stupendoooo amoreeeeeee non li reggo tuttiiii questi preliminariii,tu le femmine le uccidiiiii di piacereeee ,mi porti per mano alla perdizioneeeeeeee. Mentre gridava tutta la sua voglia mi tuffai in quel clitoride spalancato e gocciolante, divorandomi tutta l’abbondante massa eccitata che avevo di fronte. Mmmmmmmmmmm nooooooooooooooo amoreeeeeeeeeeee non deviiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiii beviiiiiiiiiiiii come vengoooooooooooo Claudioooooooo cosa aspettiiiiiii mangialaaaaa uccidimiiiiiiiiiii Prendimiiii Claudiooooooo adessooooooo ti pregoooooooooo,voglio unirmi a teeeeeeeeeeeee. Continuavo come cerbiatto che si disseta al laghetto di montagna a ingoiare quelle stille di suocera che con puntualità ,come rubinetto che perde, s’introcevano nella bocca misti alla mia saliva. Ohhhhhhhhhhhhhh noooooooooo,si contorceva e spingeva la mia testa ancora più in profondità…scopatelaaaaaaa questa vecchiaaaaaa sgualdrinaaaaaa amoreeeeeee adessooooo. Aveva ragione anch’io la volevo adessooooooo. Ma quello che ,in questi improvvisati, peccaminosi preliminari facevo, era dettato dalla voglia di conoscerla nel profondo e di portarla ,in qualche modo,via con me almeno con la mente. Sono tuoooooo amoreeeeee libera la mia natura che ancora fasciata non può raggiungere la sua dimoraaaaaa. Anna non se lo fece ripetere e mi ricambiò la svestizione inginocchiandosi all’altezza dell’epicentro del piacere maschile, e abbassati e lanciati via i boxer, fu quasi investita dall’innalzamento orizzontale del suo obiettivo. Ohhhhhhhhhhhhhh ciaooooooooooo amoooreeeeeeeeee, quanto siamo cresciuti mmmmmmmmmmm quanto ti aspettavooooo, come staiiiiiiiiiiiii vieni dalla tua porcellinaaaaaaaaaaa e guardandomi dal basso,con il suo struccato sguardo da divenuta puttana ,lo baciò in punta,restituendomi un scossa, a sorpresa, l’ennesima, si spinse sotto l’asta e raggiunto lo scroto,con un salveeeee ed un mmmmmmmmmmmm che bontà ,ingoiò i testicoli uno per uno succhiandoli leggermente, poi con altro mugugno mmmmmmm da perfetta zoccola inginocchiata,con reggiseno e tacchi alti, roteò la lingua intorno al glande e guardandomi aprì tutta la bocca e senza mai levare i suoi occhi dai miei ,finalmente ,lo introdusse in garage. Istintivamente quella grande eccitazione mi portò ad assecondare la manovra, con un movimento pelvico, che iniziò la meritatissima scopata orale con riconoscimento sonoro,di mia suocera sooooooo mmmmmmmmm. Lo conteneva per intero nonostante tutto, e mi guardava compiaciuta del mio immenso piacere,lo liberò un attimo per ordinarmi la seconda razione,siiiiii tesorooooo scopatela in bocca questa suocera puttana che ti ritroviiiiiiiiii e lo rimboccò spompinandomi a dovere. Ohhhhhhhhhhhhh Annaaaaaaaaaaaaaaaaa adesso capiscooooooooooo mmmmmmmmmmmmm scopa amoreeeeeeeeeee ingoiaaaaa tutto tuo generooooooooooooooo mmmmmmmmmmm come ti tappo quella boccucciaaaaaaaaa ,prendiloooooooo e ancoraaaaaa suchiaaaaaa succhiati tutto il mio piacereeeeeeee. Con delicatezza decisa ,accompagnavo dalla nuca,all’altezza della nuova arrapante piega dei suoi nerissimi capelli , il movimento alternato di quel pozzo voluttuoso in cui avrei volentieri scaricato una betoniera lattiginosa .Mi avrebbe fatto godere nella sue fauci ma ritenevo che dovessi portare anche lei all’apice del godimento e lo feci capire alla donna ormai impegnata in un pompino da favola. Vieni qui amore e sgualdrina mia le dissi,aspetta ,voglio intingere il mio biscotto nel tuo dolcissimo mieleee.Sollevandola e pomiciandola ,l’appoggiai sul bordo del letto,dissacrandolo e seduta le riproposi la verga che rimboccò con avidità insalivandola alla perfezione ,poi privandola di quel giocattolo,come levando la bambola alla bimba, ,la feci sdraiare sul morbido copriletto, e le afferrai le trepidanti cosce. E’ ora di liberare le tue mammelle suocera mia,le voglio vedere esultanti ,partecipare alla prossima lunga danza. Mi allungai sul suo corpo facendo aderire il mio pene alle sue umide fronde e ,le slacciai la rete mammaria ,godendo,immediatamente della sua morbidezza. Che splendore Anna sono sempre i miei preferiti, i tuoi seni,le tue poppe ,e le succhiai ma con dolcezza facendola incurvare all’indietro mmmmmmmmmmmm quanto ti desiderano Claudioooo, e le leccavo e succhiavo per riportarla all’oblio. La donna richiuse le gambe dietro il mio sedere,incrociando tra loro i tacchi delle scarpe come a serrare un perfetto meccanismo , porgendomi con una spinta in avanti, la sua pelosissima mielosa fessura. Spaccala, amoreeeeee metti il tuo cazzo dentro il mio barattoloooooooo, adessoooo,ho vogliaaaaaaaaa,sbattimiiiii daiii Claudioooo,sbattiti questa porconaaaaaaaa. La infilai di precisione come filo di tela grezza in una cruna d’oro, al primo colpo ,facilitato dall’untuosità eccedente. Ohhhhhhhhhhhhhh quant’è grossooooo staseraaaaaaaaaaaaa ohhhhhhhhhhhhh mi sventraaaaaaaaaaaaa e iniziai a pomparla lentamente ,siiiiiiiiiiiiiiiiii ohhhhhhhhhhhhhhhhh cosiiiiiiiiiiiiiiiiii con dolcezza spaccatiiiiiiiiii questa suoceraaaaaaa. Anna mi avvolgeva ,mi stringeva, mi strizzava ma accarezzava quella dilatata carne. Aumentai il ritmo e venne. Venne abbondantemente con un ooooooooooooooh muoioooooo prenditelo questo giovane stalloneeeeeeeeeeee porconaaaaaaaaa, ci saraaaaaa ogni volta che lo vorraiiiiiiii e pompavo. Mmmmmmmmmmmmmmmm ahhhhhhhhhhhhhh,vienimi dentro Claudioooooooooo te lo ordinooooooooo ,voglio venireeeeeee insieme a teeeeeeeeeee. Questa richiesta inedita di mia suocera ,ancora una volta mi sorprese e acuì,se ce ne fosse bisogno,la mia eccitazione,portandomi al dunque. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii amoreeeeeeeeeeeeeee ti voglioooooooooooooo per sempreeeeeeeeeeeeee vieniiiiiii con meeeeeeee manooooo a manoooooooo .Sii Claudiooooo dammiiii la tua manoooooooooooe e in questa suggestiva, emozionante, romantica , folle,amorevole situazione venniiiiiiiiiiiiiii insieme alla donna ahhhhhhhhhhhhhhhhhh come godooooooooooooooo Claudioooooooo portami con teeeeeeeeeee e a questa frase sborraiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sbattendola talmente forte che le tette facevano quasi le capriole e la testa rimbalzava sul letto come la sua immancabile collana. Come ti scopooooooooo amoreeeeeeeeeeee prenditeloooooo fino in fondooooooooo e continuavo a provare piacere e sborrare in lei ,quasi svenuta dall’emozione. OhhhOhhhh ,piano piano, la ragione pareggiò con l’emozione e tra le ultime spinte le dissi….amoreeee ti amoooo ,sei fantasticaaaa ,ti giuro questo è il più bell’orgasmo della mia vita. Ora adagiato sul suo corpo continuai….mi sono immaginato mano a mano con te sulla riva del mare al tramonto quando con un velo addosso mi conducevi alla sublimazione. Sssssssssssss mi disse lei, mi ha condotto nel sogno dei sogni non svegliamoci….. Le ombre della sera calavano come la malinconia dei saluti, un fresco venticello,entrava dalla finestra socchiusa, vinceva la resistenza delle tende chiuse e ci sfiorava accasciati l’uno sopra l’altra gaudenti di tanto slancio passionale. Sono felicissima amore,ma anche tristissima Claudio,adesso mi lascerai ,per far ritorno alla tua vita,dove non c’è spazio per me….Ma che dici Anna non so se nella mente riuscirò a trovare tempo per il resto,ormai sei entrata in me per sempre e già aspetto il momento per riaverti. Ci coccolammo tra moine e carezze,dopo averla ancora adorata, ammirata vestita solo di tacchi e collana me la fissavo,femmina, nella mia mente,per sempre,mentre una nuova voglia già reconditamente albeggiava. Era finito un fine settimana da favola, indimenticabile,si era realizzato il mio masturbante sogno di
iniziare una reale, profonda,conturbante relazione sentimentale con Anna,mia suocera.
Iniziava però la prima settimana lontano dalla stessa femmina ,che continuava a soggiornare ora più che mai nei mie pensieri e di cui sentivo già una tremenda mancanza. Sapevo ,sentivo a distanza, che lo stesso sentimento attraversava la mente e il corpo di quella matura e provocante donna ,e alla prima segreta, trasgressiva telefonata che le feci ne ebbi perentoria conferma. Il lunedì rimango in genere nella zona di residenza per organizzarmi il lavoro settimanale; gestione in proprio varie rappresentanze nel campo della moda, per le quali sono spesso sono in viaggio. Nel pomeriggio rientrato nel mio studio,soddisfo finalmente quel bramoso desiderio di sentire la voce dell’amante perfetta, e decido di chiamarla a casa,in quanto mia suocera non ha mai posseduto un cellulare. Sapevo che ,sopratutto in certe ore della giornata ,era sola, ma che comunque rispondeva personalmente alle telefonate. Non mi sbagliavo ,sentii subito dall’altro capo del telefono la sua soave ,deliziosa voce che sgombrò ,al sentire la mia, la sua velata malinconia,sostituendola con felicissima complicità. Ciao amore…iniziai come risposta al suo pronto, come stai?dopo una pausa di incredulità riprese subito.. mi manchi da impazzire…sei matto a chiamarmi…ma dove sei? Stai nelle vicinanze? Delusi quest’ultima richiesta ma la consolai con un ..ti amo! Ti voglio!Adesso!Ho tardato ad addormentarmi stanotte ,mi eccitavano i tuoi ricordi,le tante fotografie stampate indelebilmente nella mia mente,da te rapita. Mi rispose, è rischioso ma tremendamente emozionante sentirti al telefono,come amante…poi ha una voce così bella Claudio..così maschile,…quasi mi penetra… parlami dai dimmi tutto quello che vuoi amore miooo, ti ho pensato intensamente,senza sensi di colpa ..con desiderio e malinconia. Da poche ore mi hai lasciato ma mi sembra un’eternità. Sono le stesse mie sensazioni…risposi ‘.e non vedo l’ora di riaverti tra le mie braccia ,tutta per me. Come sei vestita? Ti voglio…Anna! Mi rispose…..come mi immagini tesoro,
come mi vorresti? Ti vorrei già pronta al mio rientro,vorrei trovarti in nere trasparenze ,impaziente e sicura della tua femminile presenza che pretende la giusta e avventata reazione di un giovane,virile innamorato. Mmmmm Claudio anche a distanza riesci ad eccitarmi ,mi sono già seduta e ho accavallato le gambe per sensibilizzare il pertugio che ti darei subito in cura. Sii amoreee mio vorrei curare ogni tua richiesta ,ogni tuo capriccio, il mio lui già freme al tuo pensiero e chiede spazio ai miei jeans, perchè non vieni tu da noi in città….. Anna mi rispose con una delle sue solite sorprese illuminanti dicendo…. avrei voglia di appoggiare la mia testa su quei jeans apprezzando la sua evoluzione per cullarlo tra le mie generose coccole….ho pensato di venire mercoledì che ne pensi?Stentavo a credere alla sua proposta,sapendo con quale difficoltà si muoveva dal paese ,perché seppur patentata ,non avrebbe avuto nessun auto a disposizione e avrebbe dovuto prendere l’autobus. Continuò mentre ancora più eccitato pensavo a questo e riprese…. sai ho già detto a mio marito che avevo deciso di venire da voi con la scusa di cambiare parrucchiere e ho pensato a mercoledì perchè so per certa che Chiara sarà fuori sede per lavoro e le dirò che purtroppo per me è l’unico giorno utile che dici…?. Sei diabolica quanto bella Anna, in effetti è vero Chiara deve andare fuori per quella riunione ed io mi organizzerò per ricevere la più sexi delle suocere ‘sacrificandomi’ rimanendo a sua disposizione per tutta la giornata…siii amooreee non vedo l’ora. Anna continuò,ora gioviale,serena ed emozionata… ho pensato di prendere l’autobus delle 8.45 e rientrerò chiaramente con l’ultimo….o non sei d’accordo mascalzoncello mio…Se sono d’accordo vado già alla fermata per
non perdermi neanche un secondo della tua permanenza in città ,anzi in Claudio..ahhhh ahhhhh sei matto ,ma sai rendermi sempre beatamente felice ,vorrei avere già la mia bocca nella tua tesoro..poi una pausa e quindi sottovoce ‘..adesso devo chiudere ho sentito dei passi in giardino ,allora siamo intesi,se non ci si sente è tutto confermato ciao amore. La salutai…ciao divina! Che emozione ,non potevo immaginare che quella rubata telefonata mi avrebbe regalato questa conturbante ,clandestina,prospettiva : passare una giornata con la mia amata suocera,lontano da occhi troppo indiscreti per un’intera giornata tutta per noi… Inutile dire che passai le ore che ci separavano all’incontro, con la testa prigioniera del prossimo avvenimento ;anche Chiara arrivò a chiedermi se l’ascoltassi e se non fossi troppo stressato dal lavoro, ma una volta stabilito che lei avrebbe ,per certo, dedicato tutta la giornata incriminata per le sue cose e che personalmente avrei accolto sua madre ,lasciai che la mia mente viaggiasse libera di godere dell’attesa. Quel viaggio finì nel giorno tanto atteso, quando in perfetto orario la corriera fece il suo arrivo al capolinea di buon mattino,dove l’attendevo con mezzora d’anticipo,nella mia fiammante e lucida alfa romeo,sbarbato, profumato ,vestito casual ,e con una certa palpitazione come il fidanzatino aspetta la sua nuova conquista. Il bus non era affollato e prima che mi vedesse avevo scorto la sua perfetta figura da un finestrino e non vedevo l’ora che spuntasse dalla scaletta. Non si fece attendere e dietro un gigantesco zaino di due turisti,eccola!Bella, bellissima, fresca, mattutina, frizzante come aria di montagna ,curata e adocchiata già da altre estranee presenze, velatamente sorridente alla vista della macchina ma attenta a non tradirsi, passo veloce e sicuro ,leggera,libera da ogni zavorra mentale e materiale, una piccola borsetta a tracolla abbinata al meraviglioso vestitino nero e succinto , ammortizzato da un leggerissimo e sbottonato golfino ,anch’esso nero sulle altrimenti nude spalle, e alle scarpe nere con tacco alto impagliato,con allacciatura alla schiava che ne inguainavano le sue propositive marmoree gambe fino ai voluttuosi e severi polpacci. Avanzava quel fiammifero verso la polvere da sparo, capelli nerissimi fino alle spalle, modellati ,all’alba, artigianalmente con risultato sbarazzino e giovanile, trucco ,ad incorniciarne il perfetto adorabile visino, forse eccessivo per l’orario ma mai volgare. Bocca rosso fuoco adesso più vicina e sorridente,con denti bianchissimi finalmente liberi di manifestarmi quanto volevano essere li in quel momento. Quando fu vicila all’auto, e non potevo più godermi quell’avanzata ,scesi e mi feci incontro all’adorata ,senza però poterla abbracciare e pomiciare come vorrei ma limitandomi ad un grandissimo sorriso, un ..ciao amore… e due cast baci sulle guance ,ai quali aggiungo due furtive leccatine, mentre mi perdo nel suo ,non considerato, intenso profumo ,che mi spiazza rinvigorendo il mio desiderio di lei. A stento,mi devo staccare da quel corpo e mentre Anna sorride e mugugna il suo apprezzamento ,le apro lo sportello ,accompagnando le sue adorabili gambe ,mentre si aggiusta la borsetta tra spalla e seno le ammiro i ciuffi ascellari nei quali già mi perderei. Sono al posto di guida e anche se il capolinea è affollato e più d’uno ha seguito le suo sontuose forme richiudersi nel mio abitacolo,non posso esimersi di scambiare,per un infinito attimo, il cambio con le sue lisce cosce ,beandomi della riconoscenza e dell’agevolazione che mia suocera esprime ,permettendomi un saluto completo di quel voluttuoso arto. Amoreeeee quanto ti volevoooooo inizio…e lei sono già tutta un brivido,le tue mani mi accendono ,tutto il viaggio ho pensato al tuo petto che finalmente posso ammirare sotto questa camicia bianchissima,mmmm togliti gli occhiali Claudio voglio perdermi nei tuoi occhi verdi. Manovravo e assecondavo le sue richieste eravamo già lontani dal bus e lei ,pur limitando le affettuosità era molto vicina all’autista che adesso poteva godere nel palpare senza pericoli quelle gambe ,già fino ad un inguine volitivo. Anna ,non vedevo l’ora di accarezzare la tua morbida pelle,non vedevo l’ora che arrivasse il tuo autobus,non vedevo l’ora di vederti scendere per ammirare le tue forme ,che raggiungendomi avrebbero sconvolto la mia giornata. Finalmente questo momento è arrivato e ho voglia di prenderti,di baciarti, di assaporati, di fare l’amore con te, rispose..mmmm come siamo caldi al mattino ,anch’io sono tutta un fremito e la tua mano è il giusto rimedio ma anche l’agognata causa…e ricambiando il massaggio mi accarezza le gambe jeansate ,arrivando e salutandone la parte già prominente e rigida….mmmmmm amoree che effetto ti faccio ,non vedo l’ora di morire insieme a teeeeee. Arrivammo nel grande parcheggio di un locale molto frequentato ,ma in una zona della città opposta a quella dove abitiamo e sostando,con la scusa di entrare tra due macchine,attendo a sguardi indiscreti ,baciai la bocca di mia suocera che
impaziente attendeva la mia;istintivamente questo bacio durò più del lecito ,ma era impossibile fare più in fretta;la cosa non fu notata da nessuno,finii la manovra,mentre lei ricomponendosi chiamò la figlia per rassicurarla dell’arrivo e ci avviammo per un’intima colazione. Mia suocera per tutto il tragitto e fin dentro il locale,mi prese a braccetto e non potei che assecondare questa eccitante forma di possesso ,stringendola a me come un trofeo in occhiali da sole ,già adocchiato e commentato dagli avventori dello snack bar. Che emozione,accompagnavo la sua esuberante,decisa, prepotente, elegante andatura,risultando agli occhi degli sconosciuti il compagno della protagonista o gentile genero per chi poteva invece riconoscermi. Ci accomodammo affiancati in un tavolino sufficientemente isolato ,fino a quando anche i più curiosi sguardi si affievolirono e ordinammo cappuccini e le paste iniziando,dopo averle fatto i complimenti per la sua imperiosa ,giovanile e arrapante mise, a confessarci tutte le nostre emozioni e le nostre attese per quell’attesissimo, clandestino incontro. Mi parlava e le fissavo il viso, incantato dai suoi occhi incorniciati di rimmel,dai suoi candidi denti che martoriavano quei deliziosi dolci alla crema, dalle sue carnose rosse labbra che si attardavano sulla tazza,mentre liberato un piede dai sandali,accarezzavo i suoi,sotto il tavolino. Ricambiava con le sue smaltate appendici,da quali, e glielo dissi avrei iniziato ad adorarla ,appena una stanza ci avrebbe contenuto lontano da sguardi invadenti e indiscreti. Uscimmo e ancora a braccetto attraversammo il piazzale ,per salire in la macchina ,che testimone delle nostre anticipazioni amorose fatte di palpate nelle parti più intime e rischiosi bacetti della donna sul mio collo ,ci portò al mio studio, raggiunto,anche nell’androne del palazzo, con formalità dato che tutti mi conoscevano. Avevo chiaramente evitato qualsiasi appuntamento,parcheggiando la mia macchina due vie più lontano per non tradire la mia presenza in sede. Mia suocera era venuta diverse volte in ufficio,ma non l’avevo mai vista così impaziente di accedervi come per altro io di riceverla al suo interno. Richiusi la porta blindata e girandomi, senza aver il tempo di riporre le chiavi sulla scrivania avevo la sua bocca dentro la miammmmmmmmmmmmm Claudiooooooooo non ce la facevo piùùùùùù ti voglioooooooooooo che passione! Che ardore! che impeto! Mia suocera era un uragano e mi baciava con trasporto e sentivo le sue mani dappertutto ,nel mio petto già abbondantemente scoperto, nella cintura già slacciata, sul cazzo già palpato a dovere e poi la sua bocca scendeva nel mio collo attardandosi sul petto e quindi era già sulla cerniera per mordicchiarmi il pene dall’esterno. Assecondavo le sue mosse limitandomi a guidare la sua testa,come un pilota automatico,quindi solo per sostenere il suo,mio, desiderio lasciandola libera di infrangersi sulla scogliera come mare in tremenda tempesta. Tornò sulla mia bocca che volli trattenere nella mia a lungo,iniziando a pareggiare la sua focosa iniziativa, succhiando la sua lingua nell’annodarmi ad essa divorando tutto il suo rossetto e leccandole il viso. La sollevai d’impeto portando la sua miciona all’altezza del mio agognante randello,iniziando una dovuta pre-scopata con indosso ancora i vestiti.Mmmmmmmmmmmmm Annaaaaaaaaaa come ti desiderooooooo ,volevo essere quella pasta ,tra i tuoi denti al bar, vorrà dire che sarò la tua cremaaaaaaaaa .Siiiiiiiii Caludioooooooo leccherò ogni tyuo centimetro e berrò ogni tuo umoreeeeeeee.Ti amoooooo ragazzooooo mio mia hai sconvolto ma acceso l’esistenza e adesso guarda cosa faccio per il mio uomoooooooo,sono diventata bugiarda, fedifraga, puttanaaaaaa ,ma non mi interessa baciamiiiiiiii
comeeee solo tu sai fareeeeeee e riprendemmo a consumarci in quella regale pomiciata che altro non faceva che portarla al nuovo orgasmo e portarmi a volerla immediatamente possedere in profondità. Migliorai la presa di quell’assatanato corpicino ,ancora perfettamente inguainato nello scuro leggero vestitino, e così perversamente avvinghiato a me e la portai su un moderno sofà al centro dello studio,sul quale non avevo mai fatto accomodare un tale livello di bellezza e erotismo,anche se nel corso degli anni ,aveva ospitato dei fondo schiena sicuramente pregevoli, di avvenenti clienti. La sistemai al centro dello zebrato divano e il suo profilo nero si confondeva con le striature mentre la sua pelle spiccava , anche se ancora troppo coperta. Ero pronto alla monta ma la solita sorpresa dell’amata femmina mi stupì temperando ancor di più un’atmosfera già caldissima.
Dal cuscini centrale, mi fece cenno di allontanarmi dicendomi….Claudiooo scostati un metro e ammira il mio corpo prima di venirtelo a prendereeeeee. Voleva portarmi all’estremo in quell’improvvisato mini spogliarello che iniziò proprio dalla fine, unendo un poco le cosce e allungando le gambe fino a farle sfiorare tra loro nello sfilarsi gli slip di pizzo nero ,che avevano già abbondantemente accolto le sue umidità, che dopo una parziale rotazione vennero lanciate nella mia direzione. Le afferrai al volo, portandole immediatamente al viso per annusarle con goduria , apprezzando ogni tono del suo inconfondibile odore clitorideo. Con fare ammiccante e tradendo un forte desiderio,fece roteare la lingua sulle labbra, mentre ,del vestito, la prima spallina era già scivolata dalla sua adorabile spalla ,mentre le gambe ,avvolte nel cordame di romaniche calzature, spesso si univamo e si accavallavano nel tentativo di rabbonire /stimolare la fame che cresceva al centro del suo desiderabile corpo. Liberata l’altra dorata e liscia spalla portò le due braccia parallele in alto,facendomi ammirare gli adorabili ,tosati,cespugli ascellari,per iniziare un movimento con il tronco ,ad occhi semi chiusi,atto a liberare i suoi corpulenti e abbondanti seni da quell’inutile stoffa. La danza voluttuosa e arrapante ottenne,dopo una prima implorabile resistenza, il risultato voluto e in men che non si dica ,uno spettacolo mozzafiato mi si presentò davanti. Anna aveva scelto e divinamente indossato ,per l’occasione ,un reggiseno a balconcino di velato pizzo nero ,che sosteneva a fatica, la parte inferiore di quei bocconcini ,che si presentavano al consumatore protesi in avanti, con aureole già fruibili e capezzoli spianati e appuntiti come matita appenda temperata,che facevano capolino da quel bordo di seta, praticamente come in un vassoio al quale Anna appoggiò le sue mani nel conturbante gesto di offerta. Durante questo irresistibile suo show, non avevo perso tempo e levati i jeans e boxer,con la camicia spalancata ,in piedi davanti a lei, con un mano sul fianco,mi menavo con la rimanente, la rigida e venosa nuda verga,simulando una già matura sega, nell’intento di mostrare a quell’essere ,quali risvolti la sua regale oscena presenza stava provocando nel maschio che da li a pochissimo l’avrebbe opportunamente inseminata. A mia suocera non era passata inosservata la mia naturale posa, e fissando ora i miei occhi e ora quel pronunciato,pulsante, dedicato glande, non vedeva l’ora che glielo porgessi per poterlo dirigere in qualsiasi destinazione ,da lei prescelta, nel suo trepidante ma spadroneggiante corpo. Si era finalmente liberata definitivamente del vestitino profumato, anch’esso lanciato al suo uomo,il suo striptease l’aveva lasciata in collana di perle , reggiseno e sandali,quando passandosi con un mmmmmmmmmmmm la lingua nella reclamante bocca,con la stessa e con un dito smaltato mi ordinò di avanzare e di liberarla dalle calzature. Era bellissima,era troionissima, era irresistibile, volevo in quella faraonica sua posa, soddisfare ogni sua richiesta ma anche possederla in ogni modo. Fotografando quella nuova erotica sua immagine di cui non mi sarei mai più privato, inginocchiato,scodinzolando con il pene duro ed eretto,che sfiorava il pavimento ,mi avvicinai a quei piedi a cui avevo promesso un doveroso trattamento. Anna poggiando il primo sul sofà mi porse,allargando un poco le cosce,nel riuscito intento di mostrarmi la sua grondante figa già consolata con due sue sapienti dita, il secondo piede che annusai con voglia ,di fronte a quell’agognato primo contatto con la donna dei miei sogni.Mmmmmmmmmmm mia reginaaaaaa come siamo profumate stamattina e che smaltoooooooo color vinaccia che ha scelto per la mia golosa boccaaaaaaa. Così dicendo e con fretta di farla mia le sciolsi l’inguainato polpaccio per scalzare quelle bontà ,che in un attimo imboccai nelle cinque dita ,odorandola e adorandola,mmmmmmmmm Cleopatra che sapore avete mmmmmmm e dividendo la succhiata per ogni singola falange mi soffermai sull’alluce in un simulato ,a lei graditissimo pompino. La donna iniziando a contorcersi ,aumentava il movimento masturbatorio delle sue dita dentro la vagina tra mugugni e siiiiiiii divoramiiiii schiavooooooo succhiaaaaaaa la tua padronaaaaaa.Ormai la leccavo e la baciavo con passione e arrivavo con la lingua sopra il ginocchio all’inizio della coscia che già, la coronata, spalancava con il pensiero di farmi raggiungere l’oasi boschiva. Ohhhhhhh Claudioooooo vengoooooooo mi stai dilaniandoooooooo continuaaaaaa e leccamiiiiii tuttaaaaaaa . Gestivo la mia profonda eccitazione, in quella voluta e dedicata sottomissione,anche se l’istinto mi avrebbe portato ad inondata di sperma dalla testa ai piedi. Liberai l’altro piede da quei voluttuosi calzari prostrandomi a cotanta maestà .donandogli ancora più cura, leccando la pianta dei piedi ,mmmmmmmmmm quanto sei buonaaaaaa padrona miaaaaa e risaliti i severi polpacci, alzai una gamba per insalivarle tutto il sotto coscia ,mentre Anna, cercando di imboccarne una, stritolava ora, le sue mammelle. La vedevo perse nel mare del piacere ed era arrivato il momento di dare alla mia regina uno scacco matto che studiai in cinque appaganti e spossanti mosse. Il mio alfiere era pronto, impaziente, e tirata l’ansimante donna un poco avanti, la portai all’estremità del divano in modo che gli accessi a quel corpo fossero pronti di accogliermi,poi ancora carponi ,e proteso in avanti mi tuffai in quel peloso,fradicio, odoroso, eretto, gocciolante clitoride e accompagnato da un siiiiiiiiiiiii iniziai a donare alla beneamata scosse scomposte di eccitazione ,leccandola, succhiandola, tamponandola ,penetrandola con naso e lingua ne stimolavo frequenti perdite che con gli incontrollati mmmmmmmmmmmmm si susseguivano,mentre con le sue gambe dietro la sua nuca mi incollava alle sue cavità. Continuai ad abbeverarmi alla sua fontana ,preparandola per l’imminente doverosa scopata e intanto già piantavo due perni nel suo prospiciente buco del culo ,simulando la meritata inculata ,della quale mia suocera era ormai desiderosa.Non le davo scampo era accerchiata,ovunque cercasse riparo trovava la merita ricompensa e veniva a ripetizione ohhhhhhhhhhhhhh che belloooooooooooo scopammiiiiiiiiiiiiiiiiii inculamiiiiiiiiiiii ho fameeeee di cazzoooooooooooo lo vogliooooooo dapertuttoooooooooooo saziami Claudiooooooooo te lo ordinoooooooo . Aveva raggiunto il luogo da me stabilito ed era anche arrivato il tempo stabilito, il mio pene durissimo,doveva dare il colpo di grazia ,salii a cavallo e come un giocatore di polo vidi, chiara, ben evidenziata, prossima, ben irrorata, ombrosa, quella buca che aspettava solo di essere violata. Eccomiiiiiiiiii mia padronaaaaaaa ogni tuo desiderio è un ordine e in un sol colpo schiaffai qul bastone in buca ahhhhhhhhhhhhhhhhh ohhhhhhhhhhhhhhhhh prendi puledraaaaaaaaaa scopaaaaaaaa e iniziai a pomparla con estrema violenza godiiiiiiii troionaaaaaaaaa devi pretenderlo il piacereeeeeee e te ne daròòòòòòò quanto ne vuoiiiiiiiiiiii .Siiiiiiiiiiiii Claudiooooooo cosiiiiiiiiii sculacciamiiiiiiii prendimi tuttaaaaaaaaa scopati questa regale baldraccaaaaaaaaaa .Avevo ormai preso il giusto ritmo,ma lo scacco matto prevedeva la stessa determinazione anche nell’altro accesso e prima che potesse rendersi conto della variante si sentì nelle viscere lo stesso randello che la squassava di piacere oohhhhhhhhhhhhhhhhhh nooooooooooooooooooo comeeeeeeeeeeee siiiiiiiiiiiiiiii Claudiooooooooooo muoioooooooooooooooooo e venne spuzzando tutto il suo piacere,che colò sul buco adesso violato dando all’arrivo delle mie palle su di esso un rumore meno sordo grazie alla nuova improvvisa lubrificazione. Mmmmmmmmmmmmmmm come ti pompoooooooo amoreeeeeeee come ti inculooooooooo mia personalissima puttanaaaaaaaa ne avraiiii di cazzooooo quanto ne chiederaiiiiiiiiii porcona miaaaaaaaaa. Anna ,come m’era in balia degli eventi e si contorceva intorno al trapano ,mentre le zinne trasbordavano dal balcone all’unisono con l’immancabile perlata collana. Mmmmmmmmmmmmmm tesoroooooooo sono squarciata,sento piacere dappertutto sborraaaaa adesso dentro di meeeeeeeeee goditi il tuo piacereeeee come l’hai regalato alla tua femminaaaaaa . Si suocerona mia ,fra poco ti accontenterò,continuai a sbatterla,facendole apprezzare tutta la lunghezza del mio cazzo e quando sentii arrivare la piena dai testicoli gonfi e doloranti a causa di quei prolungati e appaganti urti,sfilai l’arnese per affidarlo immediatamente alla cura delle sue mammelle che avevo troppo trascurato dopo che si erano presentate abbigliate alla perfezione, e incastrandolo alla perfezione nel solco centrale ,lo affidai ad esse ,guidate dalle strette ,sapienti ,materni ,mani di Anna che già lo coccolavano,come neonato, in quella spagnola da favola,che riuscivo a godermi con le mani sui fianchi ,in piedi davanti a lei. Siiiiiiiiii vieni da mammaaaaa amoreeeeeeeeeee ,vieni quiii mmmmmmm che bellooooooooo ,che grossoooooooo che piacereeee hai donatoooooo alla mamminaaaaaaa vieni che ti faccioooooo mioooooooooooo. Anna ,utilizzando quella 4’a aureolata misura, faceva toccare ai suoi capezzoli il glande, prima di portarselo alla bocca per baciarlo. Con un movimento ne lento ne veloce,con tecnica sopraffina e leccandosi le rosse ,da me troppo desiderate, labbra con un mmmmmmmmmm ,diede ai tecnici della mia diga l’ordine di aprire le chiuse. La quinta decisiva mossa era giunta,chiesa e ottenuta ,finalmente la bocca della mia regina, lasciavo quel delizioso mammario abbraccio per riporre il mio stremato,pulsante,lattiginoso cazzo nel vorace suo antro,da sempre mio preferito. Mi spostai di qualche centimetro indietro,in piedi davanti a lei così oscenamente, scomposta e semi nuda davanti a me,mano sui fianchi,le offrii la sua ricompensa,il suo più gradito regalo,il giusto premio a cotanta carica sessuale. Anna aggiustati i giovanili capelli,per presentarsi al meglio all’appuntamento,leccò ancora le sue prospicienti labbra e guardando prima me e poi l’obiettivo esclamò sottovoce vieni amoreeee .mmmmm adesso ti mangioooo ,ti pretendoooooo e aprì l’uscio ,dopo avermi mostrato i suoi denti bianchissimi da eiaculazione immediata,fermandosi a metà strada,l’altra metà la percorsi io per assecondare l’invito fattomi dalla troia con il dito indice e piano piano entraiiiiiiiiiiiiii.ohhhhhhhhh Annaaaaaaaa prendimiiiiiiiiiii soffocaaaaa le tue e le mie voglieeeeeeeeee. Lo ingoiò tutto con un mmmmmmmmmmmm siiiiiiiiii strozzato e mettendomi le mani dietro il sedere,mi spinse a lei iniziando questa magnificata scopata orale. Mmmmmm siiiiiiiiiiiiiiiii Annaaaaaaa sei fantasticaaaaaaaaaaaaaa prenditeloooo questo cazzoooooooooooo assaporaaaaaaaaaa tuttoooo il tuo uomooooooo che si prostra davanti alla tua bellezzaaaaaaa e alla tua troiaggineeeeeee .Assecondò queste parole con un mmmmmmmmmmmmmmm e infilandomi a sorpresa,la solita sorpresa,un dito in culo,simulò un’inculata ,dando il la alla impetuosa sborrata. Ohhhhhhhhhhh mmmmmm suocera miaaaaaaaaaa chi ti resisteeeeeeee ,messe le mani dietro la sua nuca ,scopandola ancora qualche secondo ,la tirai completamente a me,facendo sbattere il cazzo alla sua trachea e siiiiiiiiiiiiiiiii beviiiiiiiiiiiiiiiii troiaaaaaaaaaaa ,dissetaaaaa la tua seteeeeeeee .Venni e ancora venniiiiiii in quella favolosa peccaminosa ,ormai mia per sempre, deliziosa bocca. Ti amoooooo Annaaaaaa le dissi dedicandole prima di liberarla,le ultime scosse,siiiii bevi tutto,fino all’ultima gocciaaaa è tuaaaaa te la sei guadagnataaa te la sei meritataaaaa. Anna non lasciava la presa e continuava a ingoiare tutto quello che si era sapientemente lavorato e anzi sbocchinava e lucidava la verga morente, con la sua lingua visitando anche lo scroto e leccando il buco del mio sedere. Che bello,sei stupendo Claudioooo,un portento mi hai fatto godere come una troia ,mi hai fatto diventare una puttana amoreeeee mioooooooo , avevo davvero troppa voglia ,ti volevo ovunque, volevo il tuo sperma,volevo il tuo sapore. Sai darmi tutto quello che desidero,ti amo .A quelle parole la sollevai e raggiunsi il luogo d’origine delle stesse , per baciarla con passione,mmmmmmm ti adorooooooo suocera miaaaaaa ,sono follemente innamorato di te,mi piaci in tutte le tue manifestazioni,mi piaci da morire fisicamente,come ti vedo mi eccito. Come posso fare a viverti ,a vivere accanto a te?. Mmmmmmmmmm vieni quaaaaaaaa e pomiciammo ancora sempre più in profondità, con crescente passione era tutto e solo un lavoro di bocca su bocca, lingua su lingua ,voglia su voglia,saliva contro saliva. Che bella che sei Anna sei una stupenda donna matura,la mia donna,ed io sono il tuo uomo.Mmmmmmm ti mangioooooo,ti assaporooooo ,sei bonaaaaa sei buonaaa mmmmmmmm bella. Adesso mmmmmmm,come tuo esclusivo maschio ,mmmm e che maschiooooooo sentimiiiiii, visto quello che hai ricombinato al mio cazzoooo ti riempio la figa. Ero di nuovo eccitato,quella sua amorevole,scandalosa, profumata ,ingorda severa e servile bocca mi aveva riacceso,il mio pene la voleva,voleva ancora il suo corpo,ma lo voleva subito senza preamboli,volevo scoparmela al naturale,li in quel momento, istantaneamente volevo accoppiarmi con lei,volevo inseminarla. La sollevai e baciandola ancora sul collo,in bocca,sul viso,leccandola come un fresco ghiacciolo la poggiai sulla scrivania ,disordinatamente sulle scartoffie e la penetrai immediatamente,per scoparmela da innamorato, volevo darle e riceverne il piacere. Godi Anna ,rieccomiiii,dentro di teeeeeee, mmmmmmmmmmmm prenditi altro cazzo, prenditelo per giusta causa, godi fin quanto vuoiiiiiiiiiiii ,sborrerò solo al tua ordineeeee godiiiiiiiiii. La pompavo a meraviglia con ritrovato vigore e comandavo a dovere l’asta che infilavo in tutta la lunghezza in quella custodia irrorata a meraviglia dagli umori che la femmina produceva senza remore. Ahhhhhhhhhhhhh Claudioooooooooo mi hai riportato all’estasiiiiiiiiiiiiiii, scopamiiiiiiiiii cosiiiiiiiiiii, bravoooooooooo,come scopi beneeeeeeeee amoreeeeeeeeee vengooooo a rafficaaaaaa sopra di teeeeeeeeee angelooooooo miooooooo.ahhhhhhhhh mi godooooooo il mio cazzooooooooo ,come mi riempieeeeeee siiiiiiiiiii vengoooooooooo ancoraaaaa e poi ancoraaaaaaaaaaa .Colpi su colpi,dei miei testicoli sui suoi confini vaginali e rumore inconfondibile di palle su pelle ,coadiuvati dai nostri gemiti di estremo piacere. Che bella quella donna, in pieno orgasmo,quei rosei seni appuntiti dalla reazione ormonale,quelle curve ballonzolavano, le sue mani si alternavano dietro il mio culo per una piena e profonda monta, alle sue mammelle impazzite,al mio petto,alla sua bocca dove le infilava,per succhiarle, le dita. Godooooooo come una vaccaaaaa in caloreeee amoreeeeeee, svengooooooooo come mi sbatti generooooo mioooooo ,amami ,ama questa donna che ha perso la testa per te,per il tuo cazzo, grossoooo e precisooooo ,ama ,ama amore ama come solo tu sali fare ahhhhh vengooooooooo che bellooooo svengo dal piacereeeee,unisciti a meeeee amoreeeeeee bagnami tutta la figaaaaa del tuo nettareeeeeee ,sborra Claudioooooo dentro la tua donnaaaaaa, adessooooooo te lo ordinoooooooo,inondami del tuo succoooooooooo .Si Anna ogni tuo desiderioooooo ahhhhhhhh è ordineeeeeeee per meeeeee prendi, prenditiiiiii tuttoooooo me stessoooooooo,arrivooooooo nella tua splendidaaaaaaaa figaaaaaaaaa .Sborrai e sborrai dentro quel corpo assetato ,godendo all’infinito di quell’orgasmo,spingendola quasi all’altra estremità del tavolo e poi togliendo il pene ancora pulsante,dalla sua calda vagina,raggiunsi la sua testa,facendo il giro della scrivania e glielo consegnai in viso,semiduro ,adagiandomi con le palle tra occhi e naso. Eccotelo Anna ti consegno il tuo trofeoooo,goditi il suo odoree,mmmmmm quanto è tuo amore mio, troiona miaaaaaa. Siiii Claudio dammelo leccava in quella posizione quanto gli arrivava a tiro,ora i testicoli che cercava di ingoiare ,ora l’asta ammosciata che riusciva anche a ripulire e imboccare parzialmente, godendoselo e giocandoselo tra mugugni e sorrisi. Attirato dalle sue mammelle,poste proprio sotto di me mi adagiai,su di esse per leccarle,sfinito, quasi completando l’improvvisato ma ristorante sessantanove. Anna ricambiava questo servizio,arrivata ormai al buco del mio sedere sul quale alternava la sua lingua passata già su tutto il mio organo sessuale. Mmmmmmmm sei divina amore mio e su queste zinne io quasi quasi mi addormenterei,le dissi quando il suo sguardo cadde sull’orologio che segnava le 11.20….no ,non ci credo, esclamò Anna, è già tardi,devo andarci dal parrucchiere altrimenti che gli diciamo agli altri…..dai amore rivestiamoci e portami immediatamente al salone. A malincuore,dopo aver ancora e per bene succhiato i suoi capezzoli, lasciai quel paradiso osservandolo,mentre allontanato si rivestiva con cura e attenzione; un’altra fotografia scattavo nella mia mente di quella donna che tanto avevo idealizzato ,per la quale mi ero tanto masturbato e che finalmente ero riuscito a far mia profondamente. Lei con la cosa dell’occhio mi guardava, abbozzando un sorriso e dicendo….cosa avrai da scrutare? Ti adoro ,le risposi, ti fisso nella memoria,ogni piega del tuo corpo voglio ricordarmi,ogni mossa,ogni espressione la faccio mia per sempre…e mentre ormai vestita si specchiava,mi avvicinai a lei e la baciai appassionatamente sul collo e dietro l’orecchio,mmmmm ma quale parrucchiere io rinizierei ,e poi guarda in che culo mi si è appoggiato lui….basta demoniooo ,andiamo che se mi distraggo un attimo mi trovo felice prigioniera del tuo corpo…vieni qua dammi un bacio e andiamo. Ci baciammo con voglia ma la donna mi allontanò con ragione e rimesso un po in ordine lasciammo haimè l’alcova per raggiungere il coiffeur. Era troppo bello girare tra le vie della città accompagnandomi con quella donna a fianco,che si era accomodata al mio fianco con estrema naturalezza e con posa libertina,sapevo che la volevo così ,con il gomito sul mio poggiatesta e lei di traverso con la testa molto vicina a me ed entrambe le gambe sul la seduta del sedile,rannicchiate sotto il suo adorabile fondo schiena, ed io,con guida disattenta a godermi le curve del suo corpo da sballo in quel vedo non vedo che già mi allertava l’ormone. Tra mille sue raccomandazioni a guardare la strada e diverse brusche frenate, in prossimità della meta ci scambiammo un furtivo,rischioso bacio dandoci appuntamento per l’ora di pranzo e arrivammo al salone dove a malincuore la vidi lentamente sparire ,gustandomi fino all’ultimo la sua arrapante andatura. Trovare in quel paio d’ore la concentrazione per lavorare appariva impossibile e allora decisi di utilizzare al meglio il tempo a mia disposizione ,recandomi in un negozio di abbigliamento,memore della taglia del vestito regalato da mia moglie Chiara alla madre. Da esperto in materia, ne notai uno in vetrina davvero esclusivo e particolarmente adatto per quella bomba sexi a cui volevo regalarlo,immaginandomi quel suo sinuoso,perfetto corpo che l’avrebbe valorizzato a dovere. Era della taglia giusta, un abitino da sera,in seta nera fresco, semi lucido con paillettes dove servivano,profonda scollatura,schiena abbondantemente scoperta e sagomatura aderente verso il basso;gli abbinai anche delle scarpe nere impreziosite da bigiotteria con tacco alto che già vedevo sottomesse ai suoi principeschi piedi. Acquistai una bottiglia di pregiato vino bianco,dell’insalata di mare e dei moscardini in salsa che rientrato a casa per lasciare la sorpresa, riposi in frigorifero. Dopo una rinfrescante doccia ,mi cambiai indossando una leggerissima tuta in cotone bianco, con cerniera nella giacca,numerata sul fronte e sul retro, per tre quarti spalancata sul mio villoso e profumato petto,misi un cd di Celentano ,di cui mia suocera era un fans, avviando lo stereo e verso le 13.00 ,con i capelli ancora umidi ma in ordine, andai a prendere la signora. Arrivai con qualche minuto d’anticipo e chiamai mia moglie per assicurarmi della sua prolungata assenza ,ricevendo la conferma dalla sua voce durante il pranzo del meeting aziendale che l’avrebbe impegnata fino a tarda sera. Chiusi la comunicazione e voltandomi,vidi uscire mia suocera ,che sorridente,da dietro gli occhiali da sole dorati come le lunghe stringhe dei sandali, mi guardava nell’impossibilità,dato il traffico,di attraversare la strada. Che spettacolo! La sua nuova scurissima capigliatura appena arricciata sulle spalle e mossa nel complesso,come un mare d’autunno,la confermava in quell’immagine di donna matura e modernamente desiderabile,insieme al suo corpo perfetto ,accomodato in quel succinto elegante vestitino blu come i provocanti calzari. Insomma la sua figura,fece subito battere a mille il mio cuore e con deciso cenno le feci capire che l’avrei immediatamente,volentieri, raggiunta per scortarla dall’altra parte della carreggiata fin dentro la macchina. Così feci, attraversando la strada fissando quel suo viso già senza occhiali, ritruccato per il nuovo incontro, e raggiunta la dea, baciai appassionatamente sulle due guance come se non la vedessi da tempo, inspirando tutto la sua rinnovata profumazione mista a quanto il parrucchiere aveva usato per ridarmela indietro, perfetta,desiderabile, eccitante e pronta a riunirsi al mio corpo che già la bramava. La presi orgogliosamente a braccetto,accarezzandole la mano ,mentre Anna,molto attratta dalla mia nuova immagine,non perse tempo per farmi i complimenti sul nuovo e provocante mio abbigliamento che a suo dire metteva in risalto il mio sedere….sei perfetto amore mio mmmmm. Quando sono lontana non metterla più questa tuta promettimelo oh oh. non starò diventando anche gelosa adesso ah ah ah e rise di gusto con la sua bocca nella quale avrei volentieri, già affondato e attardato la lingua. Richiusi lo sportello dietro quella statua, e risalendo in macchina mi complimentai subito mmmm Anna sei fantastica ,spettacolare, te lo dico non riesco a trattenermi mmmmmm sei da monta immediata! Anna ridendo orgogliosa,sistemò il labbro inferiore sotto l’altro e spostandosi verso di me ,infilò appena partiti,una mano tra la cerniera della giacca per cercare e accarezzare il pelo del petto, mmmmmm che maschiooo e che profumoo,ma cosa mi faiii,poi non resistette e scese la mano con voluttà sul mio cazzo…mmmm anche tu non scherziiii amoorreee ohhh ma non dirmi cheee ,la femmina si accorse che avevo volutamente evitato di mettere le mutande ohhhhh eccoooo perchè il tuo maestoso culo era così prominente mmmmmmmm e ripassò la sua mano adesso piena e eccitatissima sul pene, tastandolo e valutandolo nella sua crescente evoluzione. Guidavo, anche se a fatica tenevo la destra ,mentre ormai la suocera non riusciva più a lasciare i mio cresciuto e pulsante ‘bracciolo’. Claudioooooo sei un toroooooo come faccioooooo mi sono bagnataaaa tuttaaa mi hai disorientata , hai un potereeeee ,mmmmmmmm lo voglioooooo ,ho proprio vogliaaaaa del tuo cazzooooooo adessoooooo amoreeeee e lo afferrava e lo scorreva fin sotto lo scroto..Mentre ormai lo trattava come io trattavo il cambio,si stimolava le tette ,che riuscivo ad intravedere aumentando quelle tempesta ormonale che si stava abbattendo sui nostri deboli corpi, ecco che la mano di Anna ,vinta con affamata decisione la resistenza dell’elastico, arrivò con un ohhh mmmmm e immediato reciproco piacere sul suo obiettivo. Mmmmmm prenditelo amoreee le risposi è cosa tuaaaaa. Anche se eravamo in prossimità della casa dovevo accontentarla e volevo godere di quell’inaspettato e appagante antipasto che la mia amata suocera mi avrebbe regalato, sorprendendomi ancora una volta. Svoltai in un piazzale alberato che a quell’ora era praticamente sgombro di macchine ,e quando ne avevo percorso soltanto la metà ,sentiii che la matura volitiva donna sguainava il bastone dalla tuta, e con un ooooooooooo mioooooooo mmmmmmmmm,in preda ad un’irresistibile istinto, con un vieniiii quaaaaa lo imboccò proprio mentre entrai in una deserta autorimessa in semi abbandono. Siiiiiiii Anna manovraaaa perfettaaaaaaaa ohhhhhhhhhh come succhi bene amoreeeeee da vera troiaaaaaaaa ,mi abbandonai sul sedile reclinandolo e spostandolo indietro leggermente per farla lavorare comodamente e a dovere. Mmmmmmmmmm mugugnava scorrendo l’asta per intero mmmmmmmmmmmmm e prima di rimboccarle diceva.ohhhhhh che buonooooo non potevo più resistere, ti spompino,mi gusto la mia vergaaaaaaaa ,sei divino Claudiooooo instancabile,sei il mio stalloneeeeeee mmmmmm dammeloooooo. Siiiiii puttanonaaaaa miaaaaaaaa succhiami l’animaaaaaaaaa che bocchinaraaaa esperta che seiiiii amoreeeeee e così dicendo accompaganvo la sua testa,fresca di parrucchiere sul mio bastone suuuu e giuuuuuuuuu godiiiii troiaaaaaaaaaaa ,beviii il mio aperitivoooo e la spingevo fino a farla tossire ,goditelo fino alle budella amoreeeeeeee .Lo percorse tutto, e nel rilasciarlo,così lungo,così grosso,violaceo,tutto insalivato dalla sua sapiente bocca, guardandomi esclamò… è perfetto Claudio, giurami che me lo riserverai,lo voglio solo per me .Si Annaaaa ,guarda che effetto gli fai,soltanto a guardarti si risveglia e si imbizzarrisce, sarà tuo fin quando lo vorraiiiii, prenditelo ti pregooo ingoialoooo. Si tesoro lo ingoierò tutto,adesso,ho seteeeeee, voglio siiiiiii l’ aperitivoooo porgimelo amoreee ,imboccami come facevi l’altra sera al ristorante,e con eccitantissima sorpresa,l’ennesima, mia suocera anziché riprendere il suo movimento cervicale , togliendosi dalla borsetta il rossetto ,lo ripassò sulla sua vorace bocca preparandola e ornandola,per l’eruzione. Con il bacino porsi la virgulta carne ,alla sua prospiciente caverna, come una pietanza…prenditelo amoreeee fallo tuoooo per sempreeeeeee e iniziammo un movimento all’unisono di scopata orale eccezionalmente eccitante per entrambi,mmmmmmmmm mugugnava la femmina ,ti scopo Anna ti faccio la bocca ancora e poi ancora prendiiiiiii mmmmmm ,come lo pretendiiiii come lo strinìgiiiiiii bravaaaaaaaaa sei una bocchinaraaa da sballo…si liberò per un attimo da quel rosato cilindro e ordinandomi la sborrata finale si passò la lingua tra le labbra…..vieni Claudio riempimi adesooooooo sono prontaaaaa disseta la tua troiaaaa, e riappropriandosi del maltolto lo strinse tra le labbra preparate splendidamente per l’eiaculazione , quale vero apice del piacere del regalare al suo uomo. Chiaramente questa mossa aveva sbaragliato ogni mia residua resistenza,quell’immagine di splendida ,donna,padrona e porca che pretende e ottiene l’essenza del suo maschio mi aveva schiuso le condotte seminali e stavo arrivano con altissima pressione in quel irresistibile deposito. Eccomiiiiii suoceronaaa miaaaaa hai vinto ancoraaaaaa ,rimedio alla tua arsura, t’insemino la golaaaaaaaa ,prenditelooooo questo spermaaaaaaaaaa ahhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhh quanto sei bonaaaaaaaaaaa troionaaaaaaaaaa miaaaaaaaaa ahhhhh non so resistertiiiiiiiiiiii beviiiiiiiii baldraccaaaaaa ahhhhhhhhhh. Le lasciai libertà di movimento,ma Anna non si perse nulla di me, era rimasta al suo posto fino all’ultima scossa e mente il cazzo riguadagnava le sue sopite dimensioni si rialzava mmmmmmmm che bontà amoreeeee e poi sei tutto un tumulto, un terremoto di magnetudo altissima mmmm mi piace soffocarlo nelle mie fauci…mmmm e poi sei fruttato, agrodolce buono,non posso più farne a meno. Ohhh Anna ,sei impareggiabile ,ti amo alla follia,sto tornando alla mia adolescenza,sto coronando un sogno,guardaci rifugiati in questo capannone come innamorati , forse è ridicolo ma a me mi fai impazzire. Lei davanti allo specchietto si aggiustava,quello che era già perfetto , ed io raggiunta la sua pelosa fighetta volevo salutarla, trovandola bagnata e appiccicaticcia…visto come la riduci amore mi disse ,ma adesso non c’è tempo per lei,dai andiamo a casa che ti preparo un pranzetto…..si amore troverò prestissimo il tempo per lei mmmmmmmm che odore di femminaaaaaa esclamavo mentre portavo alla bocca la mano appena passata nel sua vulva ancora insoddisfatta. Dai Claudio ,te la darò prestissimo adesso voliamo a casa che il tempo stringe e voglio godermi questo ragazzo tutto per me finché posso. Sei mia Anna,sei stupenda , si andiamo a casa che ho una sorpresa per te. Erano le 13.40 arrivati di fronte a casa, mia suocera riacquistò ,per la prima volta in quella splendida giornata, la sua aria casta e distaccata in quanto attraversando il vialetto che conduce alla nostra bella e indipendente casa ,passammo a fianco alle proprietà dei vicini che ben la conoscevano. Entrammo in casa,fresca e accogliente, e mia suocera sentì immediatamente il suo cantante preferito che già ne allietava il soggiorno e vide il tavolo già apparecchiato per due. Mmmmmmmm amoreeee mioooo hai pensato proprio a tutto disse mettendomi le braccia al collo…no ho pensato solo a te Anna, amore miooooo .Rise e ci baciammo finalmente liberi mmmmm furono teneri baci ,passionali,da innamorati, volevamo solo le nostre bocche e scambiarci i nostri crescenti sentimenti. Poi Anna ,interruppe quello stupendo preliminare,dai prima diamoci da fare e poi…che stupida dovevo telefonare a tuo suocero,non l’ho sentito per niente ..tanta era la voglia ah ah ah e ridendo mi ordinò di mettere l’acqua per la pasta. Porgendole il telefono, mi recai ai fornelli e feci quanto ordinato,poi mi si accese una erotica lampadina e tornai sui mie passi. Anna era in piedi di fronte alla consolle con lo specchio ,dove intanto si ammirava, sopra la quale abbiamo il telefono e stava facendo il numero del marito, mi sedetti sotto di lei e le feci allargare un poco le gambe ,appoggiai le spalle alla parete e la testa sotto la gonna del suo inutile vestitino,le piantai come risucchiato da un vortice, il naso in piena umida figa,la stessa alla quale poc’anzi avevo promesso attenzioni, ricevendo un nooo mmmmmmm siiiii da colei che intanto iniziava la comunicazione con il marito, aumentando se ce ne fosse bisogno la mia perversa eccitazione. Ohh ciao come vaa hemm siii si tutto a postoo ehmm sono a casa di Chiaraaa ,tu tutto bene sai la lineaaa è un po disturbataaa, era sopraffatta dal piacere e riusciva a stento a comunicare,mentre già scostata la mutandina le stavo leccando i ripetuti fiotti di piacere,mmmm che goduria,mi stavo anche toccando la verga già durissima per la situazione davvero intrigante. Siii sii tornerò con il bus ohh delle 18.30aaaaaa ciao,a dopo. Ripose la cornetta al suo posto e allargò ancora meglio le gambe, Caludiooooo sei pazzooooo ma cosa ti salta in menteeee ,le avevo intanto sfilato il pizzo, e la stavo succhiando voracemente,volevo annegare in quel budino peloso, e la donna era in preda al suo piacere e appoggiandosi con le mani alla mensola, mandava in avanti il bacino,sul mio viso,a ritmo di scopata, e coperto dal cotone blu del vestito, le afferravo per alcuni istanti il culo per attardarmi su quella sorgente. Mmmmmmmm Claudio, succhialaaaa, leccalaaaaaaaa, sei mioooooo, te lo ordinoooo sono la tua reginaaaa e tu il mio schiavoooooooo,bacialaaaaaa,che ne diciiiii descrivimela….. è spettacolareeeee signoraaaaaa, è irresistibileeeee te la lucidoooo reginaaaaaa mmmmm quanto la vogliooooooo , sborrami addossoooo cosìììììì bagnami tutto bagna il tuo stalloneeee puledronaaaaaa miaaaaaaa. Ohhh Claudioooooo non resistooooooo adesso scopalaaaaaaaa te lo ordinoooo, scopamiiiiiii montamiiiiiiii .Mi alzai ,lasciando a terra i pantaloni della tuta e già prontissimo le presentai la nerchia, toccala signora mia,guarda chi ti sfonderà tra un secondoooo, …ohhhhh siiiiii tutto miooooo tuttooo in figa sbattimeloooooooo ,e agganciatolo con la mano, come la si da ad un bambino per attraversare, se lo mise direttamente in figa.Mmmmmmmmmmmm entrai come un toro nella vaccona ,sollevandola e sedendola nella stessa consolle,potevo vedermi riflesso nello specchio,mentre mia suocera mi avvinghiava con le sue gambe per spingermi fino all’utero.Siiiii Claudioooooo sbattimiiiii, sfondamiiiiiii la figaaaaaaaa. Come me la scopavo l’amata suocera oh se me la scopavo, come avevo sempre sognato,regina in casa mia, vi assicuro che era meraviglioso. Godi amoreeeeee godi troiaaaaaaa del mio cuore, ti darò tutto il piacere che vorraiiii, prendimiiiii tutttooooooo fino in fondoooooo.Ahhhhhh Claudiooooo svengooooooo.Veniva a ripetizione sul quella verga eccitata e impazzita dentro la vagina per eccellenza, i nostri corpi erano uniti in quel suuuuue giuuuuuuu da favola. Nell’enfasi mia suocera sfilò le bretelline del vestito che le arrivò subito sul ventre,liberando il balconcino straripante sul quale arrivai come un razzo ,assicurandomi un capezzolo di cui avevo estrema voglia. La donna s’inarcò ,per la nuova stimolazione,toccando con la testa lo specchio,mentre la spingevo e le succhiavo e le mordevo la zinna. Vengooooooooo siiiiiiiii ancoraaaaaa mi distruggiiiiiii ragazzooooooo mioooo ,sborramiiiiiii dentro tutto il tuo orgasmooooooo amoreeeeeee daiiii insiemeeeeee ancora insiemmmmme ohhhhh che bellooooooo. La sua richiesta era lecita,appagante, la più bella per un uomo innamorato che dona piacere alla sua donna, la più orgogliosamente pensabile per il maschio che ha scelto la sua femmina. Siiiiii Anna arrivooooooo all’unisonoooo con il tuo fertile liquido, ti inseminooooooo ho tanta troppa vogliaaaaa di sborrartiiiii dentroooooooo eccomiiiiii ahhhhhhhhhhhhhhhh ohhhhhhhhhhh e ancoraaaaa ti riempiooooooo vacconaaaaaaaa ohhhhh siiii ahhhhh. Ancora una volta e con sempre più spossante piacere avevo goduto grazie a lei ,grazie a tutto quello che di femminile rappresentava. Claudioooo sei un toro da monta ,sei squassante, ma come fa Chiara a non approfittarne ,ti vorrei ogni notte nel mio letto:credo di amarti e di non riuscire più ad andarmene. Solo per le belle parole che mi regali, Anna, anch’io ti amo e non ti lascerò più. L’acqua della pentola nel frattempo si era quasi consumata e mia suocera rialzandosi la veste,mi spostò con l’ennesimo bacio sulle labbra e corse ai fornelli,sono quasi 14.30 e ancora non si magia. Le dissi quale sarebbe stato il menù e che avrebbe dovuto scaldare la salsa di moscardini mentre mettevo in tavola l’insalata di mare e ridendo mi disse… ,che bisogno di tutto questo cibo afrodisiaco…ahh ahh ahh Era ormai quasi tutto pronto per il pranzo,mi avvicinai a lei,intenta ai fornelli, e stappato il vino ghiacciato, le porsi il suo calice, mettendole la bottiglia sulle nude spalle sotto il vestito provocando la sua reazione …mmmmm non ti bastano i brividiiii che ho provato fino ad ‘ora ..tu sei tutta un brivido per meee amoreeee, soltanto guardarti indifesa e raggiungibile in cucina mi fa tornare una vogliaaa. Bevemmo dopo un tintinnio e un ambiguo sguardo d’intesa,che mi spinse a farla ruotare di fronte a me e a dirle sei stupenda e ora …lascia fare a me..ti voglio così , ma che fai..? ti voglio come sei, ti voglio libera, ti voglio nuda a casa mia , ti voglio ancora punto…e così dicendo e meravigliosamente accompagnato dalla sua sorridente eccitante accondiscendenza ,lasciai cadere il vestito dall’alto,lasciandola in reggiseno e scarpe. Che bontà, che bocconcino,mamma mia che visione,la stampavo nella mente ,mentre avevo di nuovo una irrefrenabile voglia di quel corpo ,pieno,pronto,maturo, di donna. Mi abbassai sfiorandola e annusandola,mentre Anna accompagnava le mie intenzioni,mi attardai in adorazione sui suoi seni ancora sorretti dal terrazzino, poi inebriato nella folta peluria pubica che non resistetti e leccai sentendola già ben irrorata, annusai e leccai l’interno coscia e decisi di liberare la schiava contenuta in quell’arrapante modello di calzature. Eccola era scalza,quelle unghie smaltate e rosse dei suoi piedi,contrastavano con il chiaro pavimento e le raggiunsi per iniziare a baciare la mia dea, la quale iniziava a godere di tanta considerazione allargando le gambe e salutando con due dita la passera. Decisi di alzarmi e mi denudai ancora una volta davanti a quel corpo ,così irresistibile per me,non fu difficile togliere prima i pantaloni della tuta e far esplodere tutta la mia erezione a pochi centimetri da lei,per poi ,aiutato dalle sue vogliose mani che ne abbassarono la cerniera, togliere anche la giacca. Claudio fatti ammirare sei una divinità ,sei imponente,quale donna potrebbe resisterti?, mmmmmmmm e messo il viso nel mio petto inspirò con forte desiderio portando istintivamente la sua mano sul cazzo a lei così platealmente dedicato,sul quale,iniziando a baciare ad occhi chiusi il mio corpo,iniziò un dolce, amorevole,movimento con il palmo e il dorso della mano,fino alla presa definitiva con la quale mimò una sega tra i suoi mmmmmmmmmm che durooooo mmmmmmm,impazzisco per questo corpo amooooreeeeeeeee, sono di nuovo persa in mezzo ai miei umoriiiiiii .Era pronta ,la volevo ancora ,la volevo allora, la desideravo,la bramavo,la feci girare verso i piano lavoro della cucina e feci divaricare le sue bellissime gambe,mentre appoggiava le mani sul granito,sfilavo via il reggiseno e da dietro raggiungevo a palmo pieno le sue mammelle già spazientite,piantandole la verga tra il clitoride e il buco del sedere, e iniziando a alternare la stessa tra le due ambite destinazioni. Mentre prendevo a leccarne con estrema delicatezza il collo ,fino alle orecchie ,per portarla alla giusto grado di eccitamento , e nel pieno possesso e dominio di quell’esemplare di splendida femmina di razza umana, decisi di affondare il mio organo sessuale nella via maestra ,entrando con facilità e godimento tra le sue ,succose, grandi labbra provocando un immediato inarcamento della donna atto a trovare la giusta e più piacevole posizione di accoppiamento. Ahhhhhhhhh Ohhhhhhhhhh Mmmmmmmmmmm, prendimiiii amoreeeeeeee ,sai come prendereee la donnaaaaaaaa,sai come immobilizzarla di piacereeeee mmmmmmmm scopamiiiiiiii daiiiiiiifammiiii l’amoreeeeeeeee prendimiiiiiiii. Che belle parole di colei soggiogata e in balia della cosa più naturale al mondo,voleva godersi l’uomo,nel senso più normale e primordiale possibile. Iniziai a montarla,con un movimento perfetto, ero duro, ero eretto, ero puntuale,ero uomo,lento ma veloce, la sollecitavo alla perfezione, si stava giustamente centellinando ogni centimetro di piacere,se la stava vivendo a pieno quella scopata, doveva giustamente e voleva godere senza risparmio, senza ,come io per altro volevo, badare a restituire piacere. Volevo, pretendevo,quale improvvisato ma capace missionario, donarmi completamente a quella fantastica donna, doveva provare ogni sfaccettatura del godimento, così nuda, così Eva, appoggiata a quel piano lavoro da cui troppe volte ci aveva servito ogni bontà culinaria. Godi amore,godi Anna,godi suocera,godi mamma, godi donna ,godi femmina,godi e basta, prenditelo tutto il,mio pene, quando e quanto vuoi. Ohhhhhhhh Claudioooo mi stai penetrando con la verga nel fisico e con le tue parole nella mente mi stai scopando a 360 gradi mmmmmmmmm divinooooooooo vengoooooooo ,cosìììììì pianooooo pianoooooo siiiiiiii ancoraaaaa scopamiiiii continuaaaa ahhhhhhhhhhhhh che bellooooooooo,godoooooooo come una fontanaaaaaaaaa sei fantasticoooooooo prendimiiiiiii fai di me ciò che vuoiiiiiiii.Si accasciava quasi ad ogni orgasmo ,mentre la sorreggevo da quelle spettacolari zinne ,che le e che mi appartenevano, e continuavo a fare il mio dovere ,proseguivo nella mia appagantissima mansione di esclusivo donatore di piacere,che colava copioso sull’asta ,donatale. Mmmmmmmmm non capisco più niente amoreeeeeee adesso mettimeloooooo in culoooooo così con la stessa pazienzaaaa daiiiiiii mmmmmmm, l’accontentai immediatamente e allungata la mano sull’ampolla dell’olio ne feci colare sul solco del suo magnifico deretano e sul bastone , e con facilita ,mentre Anna si allargava i due emisferi entrai nella porta posteriore, applaudito da un suo Ohhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiii che grossooooooooo che belloooooooo prenditelooooooo amoooreeeeeeee. Spinsi fino alle budella ,riappropriandomi dei seni,miei inseparabili compagni di monta, rifacendola sentire completamente imprigionata nella morsa dell’amore. Vieni tesoro ,le dissi, che ti monto e ripresi quel ritmo sventra usci e cervelli che tanto le regalava emozioni. Siiiiiiii ohhhhhhhhh comeeee sono tuaaaaaaa ,sono piena di teeeeeeeee amoreeeee mioooo non posso più scappareeeeeeeee, spaccamiiiiii in dueeeeeeeeee spingi amorreeeeee spingiiiiii .L’avevo in mio dominio ,quasi a 90’, inarcata a ricevermi al meglio, puntellata sul granito come io ai suoi seni, la montavo con dolce asprezza e lei ringraziava con calde colate e mugugni. Sei impareggiabile Claudiooooooooo sono sfinataaaaa, sborrami dentroooooo, vieni anche tuuuuuuuu ,ancoraaaaaaa dentro meeeeeee dimostrami quanto ti piaccioooooo, ancora una volta dedicami il tuo orgasmoooooo.con queste parole arrivavo all’apice del piacere fisico mentale e aumentando il ritmo delle spinte, quando stavo per venire,mia suocera mi ordinò…no ti voglio in bocca.. vienimi in bocca amoreeeee ,voglio ancora il tuo strepitoso saporeeeee. Si liberò dall’incastro e lasciandomi ancora una volta spiazzato, eccitato e senza parole, nel girarsi prese un cucchiaio di tiepida salsa di calamaretti e condì il mio glande e parte dell’asta,poi guardandomi maliziosamente e abbassandosi all’altezza del pasto, candidamente affermò…dovevamo pur assaggiarlo questo sugo o no?Siiiiiiiii le dissi infoiato, siiiiiiiii amoreeee miooooooo assaggiaaaaaaa assaggamiiiii tutttoooooooo e pronto per riempirla ,l’avvicinai e s’avvicinò allargando la bocca e ricevendomi in un unico boccone. Mmmmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Annaaaaaaaaaaaaaa mangiaaaaaaaaaa,ti imboccooooooooo iooooooooooooo e ripresi nella sua spettacolare apertura il movimento copulatorio ,tra i suoi e i miei mmmmmmmmmmmmmm mugugni. Come me la stringevo!Come la guidavo dalla nuca! Come la portavo bene in quel ballo orale! Mmmmmm come me la scopavo quella bocca!Come era dedita adesso la donna a restituirmi il piacereeee! Una vera professionista della pompa! Aspettai che liberato dalla sua morsa,prima di riprenderselo per la decisiva stretta finale, lo leccasse esternamente sotto e sopra e mi ordinasse ,adesso sborra amore ,la tua signora ha di nuovo seteeeeee!Che immagine arrapante e irresistibile, se lo ripiantò in bocca e portò le mie mani dietro la sua testa per accompagnarne il movimento sborratorio. Siiiiiiiii Annaaaaaaaa succhiaaaaaaa ,si aamoreeeeee arrivooooooo,si tesoroooooo ti dissetaaaaa ora il tuo Caludiooooooo ahhhhhhhhhhhh vengoooooooooooo quantooooo sborroooooo ohhhh ohhhhh ahhhhh prendi..mi e anco..raaaa ahhhhhhhh .Nelle ultime scosse la incollai alle mie strizzate palle quasi ad affogarla in quell’ondata di piacere spermatico. Siii Anna è tutto tuo te lo sei guadagnato a pieni voti ti amooooooo.Stavo ad occhi chiusi,al centro della cucina ,con la testa verso l’alto , e la donna era ancora accovacciata davanti a me ,ancora intenta a riporre l’arma ormai scarica nella sua posizione più naturale dopo averla accuratamente pulita e lucidata. Quindi la sollevai a me per stringerla al mio petto e mentre le accarezzavo i capelli mi disse…ottimo il sugo di moscardini..ah ah ah ha e scoppiammo in una fragorosa risata. L’orologio segnava le 15.30 e buttata la pasta ci sedemmo, esausti, per il pranzo gustando l’insalata di mare e bevendo l’ottimo vino ,mentre l’ammiravo,ancora nuda, e la coccolavo, poi apprezzammo gli spaghetti con i calamari ,dividendo spesso un unico spaghetto ,per arrivare romanticamente bocca su bocca. Altrettanto facemmo dividendoci e mordicchiando le pesche e le susine,il cui succo finiva a rivoli tra le sue zinne , in cui mi gettavo per provvedere alla loro immediata nettatura ,senza dimenticare una dovuta e sana succhiata dei suoi appuntiti e vogliosi capezzoli. Finito il pasto,mia suocera , mi allontanò obbligandomi a starle lontana per riassettare la cucina e ne approfittai per mettere in evidenza sul tavolino del salotto il mio regalo per la lei, mentre mi sdraiavo e assopivo nel divano. Durante il dormiveglia sentivo che mia suocera stava rimettendo tutto in perfetto ordine per poi darsi una rinfrescata in bagno. Tornò da me e trovò questo pacco sul tavolino e seduta al mio fianco la invitai ad aprirlo chiarendo che era solo un piccolo pensiero per lei,la mia amatissima donna. Anna non credeva ai suoi occhi e non credeva che avessi avuto un pensiero così galante nei suoi confronti,ormai disabituata ai regali e alle attenzioni. Trovò quel completo molto bello ed elegante e l’accompagnai nella sua camera ,che quando occasionalmente veniva con il marito li ospitava, per provarlo. Mi sdraiai sul letto matrimoniale e mi denudai dicendogli di indossarlo per me e che volevo godermi quello spettacolo. Anna rise e regalandomi un bacio sulle labbra,iniziò con molta sensualità lo spogliarello che l’avrebbe portata ad indossare ,per me quell’abito che ne avrebbe esaltato le perfette sue forme. Si muoveva come una gatta ai piedi del letto,sembrava una professionista dello strip e poteva notare la mia soddisfazione nell’erezione incontrollata,quanto esplosiva, in cui il mio cazzo ,lasciato libero,si stava esibendo. Dopo tutto non capita tutti i giorni uno spettacolo di questo genere fatto da una donna matura e passionale come la femmina che si muoveva davanti a me ,in quella stanza in cui in passato l’avevo spiata sperando un giorno di poterla avere e possedere, e la cosa mi stava facendo impazzire, Dandomi le spalle ,dopo che avevo già per minuti annusato il suo,già pervenuto, reggiseno a balconcino,mi lanciò le sue mutandine di pizzo nero, mettendosi di fianco con un piede sul materasso nell’atto di salire sul letto e un braccio a coprire le sue meravigliose,profumate aureole. A questo punto allargai le mie cosce presentadole tutta la mia eccitazione insieme ad un ‘inequivocabile gesto di raggiungermi e rimandare a più tardi la prova del nuovo vestito. Anna non si fece pregare e come una pantera ,attratta dalla preda, salì felpatamente sul letto e diagonalmente lo attraversò carponi,con lo vibrisse tese e gli occhi puntati sull’enorme asta a lei dedicata. Che spettacolo! I suoi seni meravigliosi ondeggiavano in libertà con portamento elegante, e i suoi capezzoli come fari abbaglianti puntavano verso di me al contrario della collana che indicava le lenzuola. Arrivata al mio corpo ,si prostrò ai miei piedi leccandoli e risalito l’interno gamba e coscia ,si attardò sul mio scroto ,leccando e imboccando un testicolo per volta ,e dopo averla annusata ,alitata, massaggiata in viso,senza esitazioni imboccò in un sol colpo la verga. Le mie mani come molla raggiunsero la sua nuca per coadiuvarla in quella reciproca soddisfazione orale. Volevo scoparla e voleva essere scopata, in bocca ,tant’è che tra i mugugni di entrambi mmmmmmmm ,bravaaaaaaaa, cosìììììììì goditela tuttaaaaaaa la tua vergaaaaaa Annaaaaaaaa,spompinamiiiiiii succhialooooooo finchè ne vuoiiiiiiiiiiiiiii , continuava a andare su e giù come ipnotizzata e con vera e propria cura e responsabilità provava, e faceva provare ,immenso piacere. Senza distoglierla dal suo appagante compito,pian piano ruotai sul letto per raggiungere il suo corpo con la mia bocca,fino ad arrivare al sessantanovesimo parallelo e posizionatomi tra le sue coscione ,mi godetti per un attimo quella veduta,quella panoramica sull’organo genitale femminile di mia suocera,così maturo,così peloso, così slabbrato,così umido,così pronto,così adorabile e così mio appena lo raggiunsi ,nell’estasi della femmina in cui affondavo la mia lingua. Mmmmmmmmmm ohhhhhhhhhhhhh nooooooooooooooo Claudioooooooo leccamiiiiiiiiiii tuttaaaaaaaa mi sto allagandooooooo siiiiiiiii succhiamiiiiiii e mentre con foga e desiderio l’accontentavo riprese sempre più infoiata a succhiarmi ,leccarmi e ingoiarmi il pene. Che buon sapore sapeva regalarmi quella donna nei suoi ripetuti orgasmi ,mi spruzzava tutto la sua naturale cascata e quando arrivò a contorcersi capii che ero ora di sostituire la mia lingua con il bastone così ben preparato. Anna ,quasi a malincuore ,lo liberò dalle sue fauci e senza cambiare la sua posizione a pecora,mi posizionai dietro di lei allargandole le cosce e potei con estrema facilità piantarle il manico nella sua calda e mielosa figona che lo accolse nel solito caldo,focoso,stretto abbraccio accompagnato con un ahhhhhh che grossoooo ,è mioooo sfondala questa figaaaaaaa,prendimiiiiiii amooooreeeeee ,sbattimiiiiiii per beneeeee. Iniziai ,eccitatissimo,da quella mai utilizzata posizione a pompare l’adorata,accarezzandole tutto il corpo,leccandole la schiena, palpandole e mani piene le mammelle sulle quale accennavo una reale mungitura, arrivando a farle succhiare il dito medio appena inserito tra le sue carnose labbrone; poi lo stesso dito dopo una sana leccata lo infilavo nel suo desiderabile ano,facendola inarcare. Intanto il cazzo stava facendo un ottimo lavoro a Anna muggiva dal piacere siiiiiiiiiiiiii scopati questa vacconaaaaaa amooreeeee mi fai impazzireeeeeeeee ingravida la tua giovencaaaaaa spaccamiiiiii in dueeeeeeee .Siiiiii Annaaaa ti scopooooooo sei troppooooo buonaaaaaaaaa sei una vacconaaaaaa e ora ti mungoooooooooo le zinneeeeeeeeeeee cosììììì granndiiiiiiii prendiiiiiii prenndineeeee di cazzoooooooooo a chilometriiiiiiiii te ne toccaaaaaaaaa .Che scopata, che cavalcata, che pompata in quella vagina calda e gocciolante ,la stavo e mi stava facendo impazzire ,mi succhiava le dita ad occhi chiusi mentre le palle s’infrangevano sul suo culone quando l’utero respingeva il glande ,ohhhhhh vengoooooo ancooraaaaa amoreeee sei un toroooooooo vengoooooooooooo ,sborrami dentroooooo Claudiooooo vieniiii anche tuuuuuu insieme a meeeeeeeee. La sua perentoria richiesta mi aveva ancora di più eccitato ed ero anch’io ormai prossimo all’orgasmo ,quando Anna mi sorprese ancora e mi ordinò…aspetta sborrami in faccia come alla tua puttana amore mioooooo,voglio ricordarmi domani di questo regalo. La cosa mi fece quasi venire all’istante me utilizzai tutto il mio auto controllo per resistere ancora qualche istante e mentre mia suocera ,sottraendosi alla verga si voltò ,sedendosi in mezzo al materasso, mi alzai in piedi e avvicinandomi al suo viso,imbracciai il cazzo alla sua base come fosse un idrante,per scorrere l’asta aprendone la saracinesca proprio quando Anna esclamava ‘.riempimi di sborra cavallone miooooo ,inondami il viso di teeeeeeee tesoroooooo. L’accontentai immediatamente e abbassandomi all’altezza del suo arrapante viso …eccomi porconaaaaaaaaa beviiiiiiiiii a questa fonteeeeee troiaaaaaaaaaaa e schizzai flutti impetuosi di sperma bianchissimo, denso ma liquido ,che raggiungeva la mia amata suocera in pieno viso,tra la guancia e la bocca, tra gli occhi,trai i suoi capelli freschi di parrucchiere e destinando gli ultimi fiotti alle sue mammelle prima che giustamente Anna ancora così oscenamente e così amorevolmente imbrattata, si appropriasse ,nella sua bocca, dell’arnese per godersi gli ultimi sussulti ripulendolo alla perfezione,mentre la spingevo con amore e forza dalla nuca contro i miei peli pubici. Ci accasciammo tra le lenzuola esausti di quella nuova performance amorosa ma felici del nostro sentimento così liberamente scambiatoci. Sapevamo tutti e due che il pomeriggio era trascorso e che tra un ora l’avrei dovuta accompagnare al pullman e scambiate ancora mille tenerezze l’accompagnai sotto la doccia,che fu per entrambi quasi una purificazione ,mentre nudi ci lavavamo,abbracciavamo,baciavamo e di nuovo eccitavamo. Si abbassava sul mio cazzo sotto la cascata d’acqua e lo baciava e ingoiava,la sollevavo e iniziavo un atto sessuale ,ma sapevamo che avremmo rimandato al prossimo incontro queste pratiche,il tempo era tiranno. Usciti dalla doccia ci asciugammo reciprocamente ,ripetendo le stesse attenzioni e rammaricandoci di non poter dar sfogo alla nuova crescente voglia di noi. Ebbe giusto il tempo di infilare quel magnifico,sinuoso,stupendo corpo nel vestito da me regalatole per farmi scattare ancora una foto ,mentale,indimenticabile,mente l’aiutavo a calzare anche le nuove scarpe mi confermava che vestiva tutto divinamente e allora le mormorai…sei spettacolare Anna ,promettimi che nel fine settimana, se come credo ti raggiungerò, lo indosserai per me e che potrò anche sfilartelo ber baciarti e mangiarti tutta. Mi manifestò tutta la sua gioia per come si sentisse dentro quell’abito che sembrava fatto apposta per farci morire dentro i suoi giunonici seni e mi rassicurò che l’avrebbe indossato soltanto per me durante un’improvvisata mini sfilata ,che fece su quei tacchi alti che ne esaltavano la figura di signora o di femmina mangia uomini che già avrei voluto spogliare. L’orologio correva e quasi in ritardo, già con un velo di tristezza negli occhi ,ormai rivestita dei suoi abiti, seduta al mio fianco in macchina, mi salutava con un fugace e rubato bacio vicino alla bocca ,raggiungendo,dopo aver fissato il nostro prossimo incontro, quel mezzo di trasporto in partenza, che ci avrebbe, ancora una volta, irrimediabilmente allontanati.

Dopo quel mercoledì infuocato ,nei giorni successivi stentai parecchio a ritrovare la concentrazione sul lavoro, spesso interrotto e allietato dalla sua voce che ,al telefono durante furtive e brevi chiamate, mi manifestava tutta la voglia di rivedermi e il vuoto sentimentale che dominava ormai le sue opache giornate. Dopo 10 giorni arrivò il fine settimana in cui ci saremmo rivisti e verso sera ,intorno alle 19.30 arrivammo con mia moglie in paese e per tutto il viaggio,pensando a mia suocera,mi ero estraniato oltre che eccitato ,mentre Chiara per fortuna era stata assorta a ad ascoltare della buona musica. Arrivammo durante la visita che alcuni amici avevano fatto ai miei suoceri ,che a giudicare dai bicchieri e dai dolci sul tavolino si stava protraendo da alcune ore. Salutammo tutti,anche se personalmente conoscevo pochissimo questi amici , e quando toccò il turno di Anna potei finalmente ammirarla in tutta la sua voluttuosa eleganza, che ufficialmente dedicava agli ospiti ma realmente ,lo sapevo e lo intuivo, era stata sfoggiata soltanto per me. Indossava un’aderente gonna al ginocchio ,di colore nero,che ne fasciava e esaltava le generose forme e un spettacolare camicetta bianca ,a mio parere troppo abbottonata sul davanti dal quale però riuscivo ad intravedere un reggiseno in pizzo bianchissimo che ne conteneva a fatica le sue deliziose mammelle a cui da li a poco mi volevo e mi sarei dedicato con incontrollabile desiderio. Gambe lisce e depilate senza calze, il tacco delle scarpe nere era altino e slanciava alla perfezione il suo prorompente corpicino, e sono sicuro che quella postura non era certo stata studiata per accogliere alcuno, al di fuori del suo uomo. Notai inoltre che, come spesso le capitava ,se non era soddisfatta o per le occasioni che riteneva speciali, era stata di nuovo dal parrucchiere e aveva accorciato notevolmente i nerissimi capelli ,un po’ alla maschiotta ,con una sorta di rasatura sulla nuca con le punte degli stessi che si allungavano sul suo collo dorato,le davano ancora di più quell’aria,da me adorata, un po’ volgare e decisa che in quei momenti mi faceva andare in visibilio. Con quell’acconciatura ,che ripeto già in passato mi aveva ipnotizzato e fatto fantasticare tantissimo, si mettevano ancora più in evidenza i caratteri del suo splendido viso con quelle labbra ,color rosso bordeaux ,che prepotentemente venivano fuori e che avrei già voluto esitanti ,avvolgenti e insaziabili sul mio pulsante pene. Tutti questi pensieri galopparono nella mia mente,alla sua maestosa vista,in un istante ,fino al casto saluto che le dedicai annusandone il pungente profumo che aveva spruzzato sulla sua morbida, liscia curatissima pelle,sulla quale stampai due ,più che affettuosi,insistiti, profondi baci, stringendole la mano e allungando la mia sul suo avambraccio sul quale vedevo troneggiare due bracciali d’oro fine, come gli immancabili orecchini. Le sussurrai un veloce,ansimante …sei stupenda… di più non potevo fare e avere,da quella spettacolare donna, davanti a tanti,troppi, occhi e sperando in una sua sortita,mi diressi eccitatissimo nelle camere per portarci la piccola valigia con i nostri effetti personali utili per quel week-end che mi auguravo caldissimo. Il cuore mi batteva a mille,quell’incontro tanto atteso e una presenza così perfetta e curata di mia suocera ,il suo morbido e profumatissimo corpo,mi aveva portato ad una voglia di lei irrefrenabile, avevo il pene durissimo e l’amplesso già maturo. La buona sorte volle che mia moglie si attardasse a parlare con la figlia degli ospiti,un’ amica che non vedeva da molto tempo e dopo solo un minuto mia suocera con la scusa di andare al bagno , mi raggiunse per il nostro primo vero agognato saluto d’amore; riconobbi i suoi passi veloci ,sicuri e decisi, verso il suo maschio , che incontrò nell’andito e fu un’esplosione di istinti sessuali famelici… vieni qui amore ti desidero tutta….le dissi mmmmm sei irresistibile stasera.. e lei… ce ne hai messo di tempo ad arrivare ti voglioooo ti voglio alla follia ,ti desidero,voglio scopartiiiii tutta una notte. Avevamo pochi attimi ma la nostra voglia era incontrollabile ,ci mangiammo baciandoci mentre le sbottonavo quella elegante ma troppo chiusa camicetta , la leccavo dappertutto , il suo bacino premeva sul mio cazzo mente inarcava la testa all’indietro inumidita dalle mie leccate che già l’insalivavano l’attempato spettacolare decolté ,che già mi presentava il pizzo bianco. Liberai da esso,maltrattandola una mammella e iniziai con foga animale a succhiarne l’indurito appuntito capezzolo tra i gemiti di Anna..Che spettacolo mmmmmm sei miaaaa oggi e per sempre ,stasera ti voglio sbattere come meriti amore miooooo ,come ancora non ho fatto ,voglio farti urlare mmmmmmm che buona,che profumo di femmina in calore, e poi con questa acconciatura da pompino che mi hai dedicatooooo mmmmmm Anna ti voglio adessoooooo e seguitai a succhiarle quell’orfana martoriata zinna mentre con una mano le stritolavo l’altra; alzata con l’altro arto l’affusolata gonna già mi immergevo nel lago al centro della sua mutandina di pizzo bianco che immediatamente ,abbassandomi ,raggiunsi per immergerci la lingua e dissetarmi di quella fradicia tela bianca dal quale s’intravedeva ormai tutta il la sua scurissima vegetazione. Anna mugugnava tutto il suo compiacimento e spingeva la sua vulva sulla mia bocca ,mentre ricomponeva la camicetta dicendomi, sarà tua stanotte ,sentine l’odore annusala per beneeee e stasera sfondamela Claudioooo. Il tempo era più che finito ma quei minuti mi avevano portato ad una eccitazione prorompente e prima che mi sfuggisse la tirai a me dall’ingioiellato braccio le dissi ,palpando il mio cazzo,guarda amore cos’hai combinato .La mia mano fu subito sostituita dalla sua che come un perito sessuale ne valutò la prorompenza sottolineata con un mmmmmmmmmmm , siiiiiii sei il mio maschioooooneee quanto ne voglioooooo ,ormai aveva capito che quell’approccio così esplosivo mi aveva portato al punto di non ritorno e volevo,dovevo donarle la mia crema ,montata nei miei testicoli durante il troppo tempo passati lontano, con tutti i pensieri del viaggio ,dalla sua impeccabile presenza al mio arrivo e da quel pericoloso irrimandabile incontro. Rassicurati dalle risate e dalle voci che arrivavano dal salotto,pomiciandomi, e palpandomi l’esplodente verga,mi spinse appena dentro la camera e mentre le sussuravo sono tuo amoreeee gusta tutto il mio seme,distruggimi con le tua adorabile bocca, mmmmmmm amoreeeeee mi diceva e la lasciai fare mentre mi leccava la bocca e succhiava il mento e slacciava la mia cintura abbassando i pantaloni. Si chinò al punto giusto e ad occhi chiusi,come era solito fare, si attardò sul mio sesso ancora dentro gli umidi slip, annusandolo, leccandolo e baciandolo,passandoselo da una guancia all’altra,poi fissandomi negli occhi ,lo sguainò allungando l’elastico anteriore delle mutande ,lasciando il retro che mi coprisse le natiche e con un buona seraaaaaaa salutò l’eretto,perfetto, nerboruto e impaziente bastone che, proiettato così verso il suo voglioso volto, aveva già pronta la sborra che per cotanta femmina aveva preparato. Prendimiiiii Annaaaaaaa ,fallo tuoooo adessoooo subitoooo senza preamboliiiiiii succhialooooo ti appartiene ora e sempreeeeee ; passandosi la lingua su quelle labbra così adatte allo scopo ,mise la mia mano sulla parte rasata della sua nuca e imboccò il glande lentamente ,per farlo sparire nelle sue fauci coadiuvata dalla mia mano che la guidava su quella cloche sapientemente preparata. Siiiiii Annaaa cosììììì ahhhhh quanto ti ho aspettatooooo quanto ho desiderato la tua boccaaaaaa su di esso, succhialooooo voglio venireeeee ,voglio scaricare tutta la carica sessuale che la tua vista mi ha incamerato, siiiiii, prendimiiiiiii suocera prenditelo tuttooooo, cosììììì All’improvviso e fu la solita irresistibile, sorpresa, aumentò delicatamente,mugugnando,il ritmo della pompata,come mai aveva fatto e contemporaneamente mi infilò il suo dito medio nell’ano ancora coperto dagli slip,e capendo il suo inequivocabile segnale,guardandola negli occhi ,le dissi amoreeeee chi ti resisteeeeeee ,beviiiiiiiii ,bevi tutto il tuo uomoooooooooo e seguendo il ritmo frenetico con il mio bacino con le due mani sulla rasata nuca,finendo quella meravigliosa,affrettata, scopata orale,tra mille tremiti ,con antica profonda voglia,raggiungendo livelli di amplesso ragguardevoli, tra svariati abbondanti getti, le riversai in gola tutto il mio amore,piacere,miele,seme, voluttà che seppe custodire ,contenere , assaporare, godendone, tra le sue labbra interamente con un ‘unico gemito appagato mmmmmmmmmmm ,al quale appena , la sollevai a me durante le ultime scosse di assestamento, aggiunse ..buonoooooo sei sempre ottimoooo amoreeee ,quanto mi mancaviii stalloneeeee; non resistetti a pomiciarla profondamente sentendone anche il retrogusto spermatico della sua saettante lingua. Entrambi, ma sopratutto, mia suocera, non eravamo appagati e anzi iniziavamo a carburare,ma avevamo osato anche troppo e solo le continue rassicuranti voci che provenivano da dentro ci avevano consentito tanta, azzardata libertà. Ci scambiammo un altro profondo bacio, Anna ricordandomi che era in credito con me,aggiustandosi e ripassando il perfetto trucco davanti allo specchio dell’andito,raggiunse gli ospiti facendo il giro e rientrando dal giardino,come se si fosse occupata di qualcosa all’esterno,mentre io rinfrescatomi,rientrai da dove ero uscito buttandomi innocentemente nella mischia,ma curando con sguardi inequivocabili la mia amata suocera,che rispondeva ,senza correre troppi rischi, ora sbottonando un bottone della camicia, ora passandosi la lingua tra le labbra,ora sculettando verso la cucina ,per girarsi verso di me dall’angolo invisibile agli altri per farsi ammirare e desiderare ,mentre il mio cazzo era ,naturalmente di nuovo in tiro. Gli amici devo ammettere che erano persone piacevoli e brillanti e trovai subito la giusta intesa anche
umoristica. Lui era un vecchio amico di mio suocero, signore sulla sessantina brizzolato un po’ stempiato molto divertente ,la moglie una signora , non particolarmente bella, ma molto brillante e anch’essa gioviale e piacevole. La loro figlia,amica di Chiara,ora che la guardavo meglio, era una bella brunetta più o meno coetanea, all’inizio con me un po timida ma con il passare dei minuti più aperta e positiva. Portava un top scollacciato che evidenziava un bel seno 3’a misura,e un paio di pantaloni aderenti e scarpe con tacco impagliato tutto di colore bianco:anche il suo sorriso era bianchissimo e anche se non avevo alcuna intenzione di guardarla con occhi da maschio ,devo riconoscerle tanti pregi ,tra i quali spiccava la solarità ,che tanto avrei voluto rivedere nella sua amica Chiara. Percepivo tra l’altro che la mia conoscenza era per tutti una piacevole sorpresa e in poco tempo,nonostante l’immediato sconvolgente amplesso appena vissuto e quindi con la mente ancora un po confusa dalla spettacolare conturbante presenza di mia suocera, ero riuscito, favorito chiaramente anche dal loro carattere propositivo e piacevole,ad instaurare ,con un ottimo approccio, una bella base di amicizia. Avevo anche avuto la sensazione, coadiuvato dall’insito radar maschile, che Paola, l’amica di Chiara, iniziasse a manifestare, con sguardi furtivi e strani sorrisi, una particolare preferenza nei miei confronti,con ogni probabilità provata,da alcuni impercettibili segni di femminile nervosismo che Chiara iniziava a manifestare. Non avevo alcuna intenzione di farla ingelosire o di dare spago, se quella sensazione fosse stata confermata con gli eventi, ad alcun atteggiamento di Paola, ma da un lato ero contento perché avrebbe distolto l’attenzione di mia moglie dal mio unico , desiderabile, insostituibile obiettivo. Verso le 20.45, come deciso ci preparammo per andare a cenare in pizzeria ,e mia moglie a conferma delle mie sensazioni,in camera prima di uscire mi chiese,un po’ acida, se avessi conosciuto in altra occasione Paola, perché aveva notato una reciproca intesa che anche se non l’ammise, le dava decisamente fastidio. Rassicurata dalle mie parole mi prese a braccetto e appena fuori di casa ,prima di salire in macchina mi volle dare un bacio a stampo davanti agli amici,quasi a riaffermare la sua unica proprietà su quell’aitante ragazzo. Ognuno prese la propria vettura ed arrivammo in un’elegante locale sul mare, sullo stesso litorale in cui scattò la passione per la bellissima donna che mi sedeva a fianco al tavolo;avevo infatti provocato quella disposizione,invitando ai capi tavola mio suocero e mia moglie ,con i tre amici davanti a me ed Anna; Paola si sarebbe seduta di fianco a Chiara come l’amico di mio suocero risultava a fianco a lui. Appena individuato il posto,la signora si recò in bagno ,mentre Chiara e Paola si attardarono fuori dal locale per fumare;mio suocero e l’amico iniziarono ad intavolare delle conversazioni,io ed Anna davamo le spalle al muro finestrato che dava sulla spiaggia e ,con grande desiderio allungai subito la mia mano sulle sue cosce , trovandole insieme alla sua mano che atterrò sulla mia,guidandola come un impaziente mouse, con eccitante lentezza sulle sue forme;il mio e il suo sguardo si alternava ai due lati della tavolata per controllare la situazione e già la vedevo eccitata da quel proibito ,ambito, contatto ,infatti la sua splendida, bianca dentatura mordeva già il labbro inferiore,quando le nostre mani sorvolavano già il suo ginocchio,risalendo e trasportando il tessuto della sua gonna, lasciando parzialmente nuda,vogliosa , morbida e arrapante una coscia. Una virata mi fece planare ,dall’interno della stessa ,sulla sua radura,irrorata a dovere dalla precedente scrosciante pioggia domestica e lasciata la sua guida mi attardai su di essa in profondità,stimolando ancor di più il fremente clitoride, provocando in Anna un’istintiva godente scompostezza,che sfociò in un sollevamento del bacino,in una perfetta perpendicolarità della tesa spina dorsale e in un movimento di chiusura/apertura delle gambe coadiuvando il mio intervento che le stava restituendo alcune attenzioni mancate fino a quel momento. Ebbi la percezione che il suo piacere, esaltato dalla particolare pericolosa circostanza, iniziava a colare tra le sue frementi gambe raggiungendo quanto prodotto in precedenza, quando vedendo l’amica di mia suocera ormai prossima al tavolo dovetti abbandonare con cautela e mestiere quella adorata postura per ricompormi in un sorriso verso gli altri e un’occhiata verso l’espressione di Anna che anche in quell’istante seppe regalarmi inconsce forti emozioni, in quanto fatta da un misto di materna,signorile, adolescenziale ,femminile appagata insoddisfazione che piano piano si ritrasformava nel composto atteggiamento gioviale e solare che tutti conoscevamo. La serata fu molto piacevole e potei confermare la positiva indole degli,fino ad allora, semisconosciuti commensali,con i quali saldammo una naturale affinità; ebbi anche la conferma ,man mano che le sostanze alcoliche si mischiavano alle varie portate,che Paola avrebbe volentieri approfondito la mia conoscenza ,approfittando della libertà che il marito le concedeva ,rimanendo in Lombardia per lavoro e che l’avrebbe raggiunta solo tra 15 giorni. Avevo notato infatti in varie occasioni,durante delle pause , e in particolare durante la visita al bagno da parte di Chiara,i classici, prolungati, comunque discreti, adocchiamenti che la bella ragazza mi dedicava. Devo ammettere che la cosa ,come uomo,mi riempiva di orgoglio,come avrebbe fatto in qualsiasi uomo di fronte ad una nuova conferma da parte dell’altro sesso, aggiungendo che Paola aveva un bellissimo fisico,i colori mediterranei che prediligevo,che avvertivo una naturale voglia da femmina ,probabilmente amplificata da noia o astinenza coniugale e dagli stimoli che ogni vacanza regala a ciascun individuo;concludendo aggiungo che in altra circostanza e se non fossi riuscito ad instaurare con Anna quel perfetto, appagante innamorato intrigo , probabilmente avrei raccolto quei ,credo espliciti inviti, anche solo per divertirmi insieme a lei al gioco del vorrei ma non posso…ok..ma solo per una volta.. e così via. Nel frattempo mia suocera mi aveva chiaramente tenuto incollato il mio pensiero al suo corpo,anche durante la sua sinuosa eccitante passerella nel locale mentre andava in bagno,dove l’avrei volentieri raggiunta se non fosse stato troppo pericoloso e avesse potuto insospettire qualcuno e se mio moglie da li a poco,come anticipato,non mi avesse preceduto. Per tutta la cena comunque ebbi modo di raggiungere la sua mano,svariate volte, provando solo per questo innocente ,ma possessivo contatto,una stimolazione mentale davvero importante,in quanto diventava,anche se da sotto la tovaglia,una sorta di manifestazione indiretta della nostra relazione. L’accarezzai le cosce laddove potevo arrivare ,fino a massaggiarle un piede nel tentativo di raccogliere un tovagliolo fatto cadere appositamente,arrivando a toccarle con indifferente sbadataggine un seno di cui avrei voluto già il mirtillo tra le labbra. Arrivò il conto durante l’ennesima battuta umoristica del padre di Paola alla quale ribattei con lo stessa moneta che regalò a tutti il sorriso fin fuori dal locale, che ci immetteva nella passeggiata lungomare già abbondantemente frequentata da mille turisti,dove vedevo spiccare tante belle donne, ma nessuna poteva competere con mia suocera di cui ammiravo il fasciato fondo schiena ,nella sua camminata da modella che apprezzavo alla follia,sul quale appena ne avessi avuto l’occasione volevo dedicarmi. Mio suocero con l’amico precedevano tutti,in mezzo Anna con l’amica e indietro Chiara che mi divideva da Paola ,la quale appena poteva mi affiancava , mostrandomi nella notte quei denti bianchissimi ad ogni mia battuta,sfiorandomi appena poteva con il suo braccio,quasi a cercare ogni contatto utile. Erano le 23.30 e arrivammo davanti all’arena in cui alle 24.00 sarebbe iniziato il film ‘ Notte prima degli esami’ , e già una discreta fila si era formata alla biglietteria e inaspettatamente si spalancò per me un’occasione splendida per poter avere da li a poco la donna dei miei sogni. Paola e la madre manifestarono subito con entusiasmo la volontà di vedere il film che si erano perse in città e Chiara assecondò questo programma, mio suocero con l’amico dissero che loro allora, nell’attesa,si sarebbero trovati un bar dove proseguire la serata, mentre Anna dopo aver,con sguardo severo ,avvertito il marito di non alzare troppo il gomito, mi lanciò subito l’ancora e un’occhiata dicendo che avendo mischiato troppe bevande le girava la testa e che avrebbe preferito rientrare a casa. A quell’invito a nozze non potevo cerco mancare e deciso, affermai ,come peraltro Chiara poteva confermare, che avevo già visto il film e vantandone i contenuti, dissi che avrei accompagnato personalmente la signora a casa ,tanto ero abbastanza stanco da tutta la settimana lavorativa. Tutto era perfetto,salutai gli amici e per ultima Paola che mi diede un abbraccio abbastanza caloroso per il grado do conoscenza e nella confusione del viavai della passeggiata le confidai che l’avrei rivista con piacere e speravo ci fosse altra occasione, capendo che era anche un suo desiderio ma sapendo dentro di me che difficilmente l’avrei rivista almeno per quell’estate. Notai inoltre,la piena soddisfazione di Chiara,che sentendo la concorrenza che Paola ,forse, le stava facendo, era stra felice, come me per opposti motivi, che ci dividessimo con quella disposizione. Rinnovati i saluti , mi diressi con l’amata verso la macchina,un po’ troppo lontana per la verità data la voglia repressa di entrambi di impossessarci uno dell’altra;camminavo al suo fianco ,tra l’enorme massa di turisti a passeggio,tra i quali senz’altro,come noi per altro,si confondevano persone del posto e nostre conoscenze,la cui presenza non ci permetteva ,adesso che gli amici e i familiari erano abbastanza lontani, di scambiarci le affettuosità volute; nonostante ciò,fu proprio mia suocera, appena fuori dal corso principale, nella via laterale e meno frequentata che arrivava sino al parcheggio che abbandonata l’andatura più veloce e casta si sciolse in un serrato braccetto ,con il quale avvinghiò il mio arto,con mia immediata sorpresa , ed eccitazione. Vieni qui..mi disse… che male c’è ad accompagnare la suocera sotto braccio sei pur sempre mio genero,oltre che l’uomo che mi ha fatto perdere la testa in vecchiaia…. anche se ci vedesse qualcuno che male stiamo facendo? O sbaglio tesoro? Si sbaglia amore mio ..le dissi.,come ?rispose..Si sbagli…non sei affatto vecchia! E giù una risata,mentre nella più ampia penombra ci avvicinavamo al massimo e la sua testa era quasi appoggiata alla mia spalla ed il braccetto era diventato un mano a mano all’altezza dei fianchi. Ma dove hai lasciato la macchina Claudio..non arriva più.. tu non arrivi più…ah ah ah e giù un’altra risata. fino all’auto ,già teatro di piccanti nostri incontri, di cui le aprii lo sportello facendola accomodare,tastando quel bel culetto e facendo roteare fin dentro la macchina quelle voluttuose gambe da cui la donna aveva già sganciato le scomode scarpe con tacco alto,permettendomi una ripresa del massaggio a quei perfetti piedi, in cui dato il luogo deserto,arrivai con la bocca ,
leccandone uno e succhiandole l’alluce con voluttà..mmmmmmmm signora mia…proprio non ti resisto..mia padrona…che bona che sei dalla testa ai piedi..mmmmmm ti adoro….La donna si godeva appoggiata allo schienale del sedile questo servizio abbandonandosi ad un mugugno di piacere ed agevolandomi nell’operazione porgendomi lo stesso piede scoprendo la maestosa coscia e toccandosi delicatamente un seno….siiiii Caludioooo non resistevo più…mi hai un po’ trascurata…mmmmmm devi rimediareeeee proprio cosiiiiiii leccameloooooo tuttoooooo che mi stai allagandoooooo. Iniziavamo bene eravamo solo alla macchina e stavamo partendo entrambi verso l’assoluta perdizione sessuale,manifestata anche dal mio cazzo che già scoppiava nei pantaloni di cotone blu che indossavo…la leccavo…con rinnovata voglia, date le sue perentorie richieste,con le quali come al solito mi sorprendeva e mi accendeva e già arrivavo al suo interno coscia che insalivavo a dovere,proprio mentre delle voci abbastanza vicine ci riportarono sulla terra, e ci ricomposero. Chiusi lo sportello e aperto quello del lato guida salii in macchina,ritrovando Anna in una posizione perfetta per l’amante che era, con le gambe ancora divaricate e le braccia aperte su una scollatura piena e una posa rilassatissima sullo schienale già decisamente reclinato del sedile. Che spettacolo,che voglia di prendermela, e che voglia ,la sua di essere presa,ma ancora non si poteva. Misi in moto e mi avviai lentamente fuori borgata ,sulla strada del paese,con una mano sul volante e l’altra immediatamente sulla sua vagina invocante,e con uno sguardo alla strada ed uno al suo viso implorante,iniziai un massaggio per lei,ma anche per me, appagante che la portava a liberare una mammella e a martoriarsela,ansimante..siiiiiii Claudio…..cosiiiiiiii…..massaggiamelaaa beneeeee ohhhhhhhh se vengoooooooo quanto ti ho aspettatoooooo questi dieci giorni mmmmmmmmm siiiiiiii ohhhhhhhhhh l’avevo liberata dal pizzo fradicio, e con un dito alternavo clitoride e interno figa che nella sua oscena posizione ad occhi chiusi ,la stava mandando in orbita,di tanto in tanto le portavo il frutto del mio manipolare sin alla sua meravigliosa bocca che solo a sfiorarla si apriva per ricevere quegli umori da lei prodotti,che venivano insieme a due mie dita immediatamente succhiati accompagnando tutto da mugugni indescrivibili; la stavo e mi stava cuocendo per bene,adesso volevo e voleva solo essere penetrata ,voleva e volevo soltanto che il vigile del fuoco,annacquasse quell’incendio di enormi proporzioni. Alla vista delle prime luci del paese,mia suocera,con molta difficoltà si ricompose ,anche se manifestava una gestione delle sue emozioni,meno asettica e mi ordinava…dai Claudio non resistoooo.. andiamo a casaaaaa, ti voglioooooo palpando finalmente il mio aitante promontorio,che la sua dolce impaziente mano non riusciva a contenere quanto ad eccitare. Arrivammo finalmente davanti a casa dei miei suoceri,Anna aveva abbottonato la camicetta e precedendomi nel vialetto d’ingresso, fece il possibile per sembrare più naturale possibile in quel tragitto,che nonostante l’oscurità della fresca notte estiva, poteva celare sguardi ed orecchie indiscrete; mi attardai appositamente all’interno dell’abitacolo e con molta calma chiusi l’auto e il cancelletto dentro di me,poi lentamente percorsi la scia di profumo lasciata dalla donna che mi accingevo a fare mia e che mi riportò al giusto livello di eccitazione ,dopo quella casta obbligatoria interruzione. Arrivai all’uscio e notai che la casa era rimasta buia ,ma appena entrato capii il motivo; Anna mi aspettava dietro la porta finestra all’inglese e appena misi piede nell’abitazione,saltandomi letteralmente addosso,chiuse con il mio corpo,spingendo,la porta di casa dietro di noi;nella penombra che un’unica luce del lontano andito creava, la intravedevo,donna mozzafiato e mangia uomini , femmina in calore, già pronta all’accoppiamento,aveva lasciato le scarpe con il tacco alto, senza gonna e senza mutandine, la camicetta era tutta sbottonata e i due lembi tagliavano perfettamente la linea dei suoi irsuti, preparati capezzoli di quei seni già orfani del reggiseno che ritrovai più tardi sulla spalliera del divano. Questo l’irresistibile piatto che quella dea dell’amore, aveva saputo prepararmi in pochi secondi e che grazie al mestolo che già la stessa stava raggiungendo sul suo bacino prima e le sue mani dopo, mi sarei ampiamente gustato. Vieni qua ,le dissi con tutta la mascolinità e la voglia che quella visione era riuscito a scatenare e prima che la femmina raggiungesse,come si accingeva a fare, il mio pene con la maestosa bocca, ‘. donna..vieni quaaaaaa. che ti faccio miaaaaaaaa, come ti meriti suoceronaaaaaaa miaaaaaaaa, iniziai a leccarle il collo ,succhiandole la profumatissima liscia pelle,fino ad ingoiare tutto l’orecchio penetrato nel canale uditivo ,cosa che la fece inarcare e gemere,poi raggiunsi la bocca con un …finalmenteeeeee amoreeeeeee quanto la volevooooooo e lei..mangiamiiiiii Claudioooo,ti amooooooooo fammi tuaaaa ancoraaaaaaa e per tutta la notteeeeeeee ,quindi iniziammo questo lavoro di bocche a perdifiato ,le lingue scrutavano la rispettiva profondità e sembravano insaziabili,non pensavo si potesse limonare con tanta foga,piacere, passione,affondavo tutto il mio desiderio in quelle fauci,annodandomi alla sua lingua,fonte di tante parole adesso d’amore e ora volgari,vedevo quei denti bianchissimi custoditi da quelle labbra che subito si riappropriavano della mia con scambi di appena prodotta, calda ,saliva mmmmmmmmmm che buona che sei Annaaaaaaaa ,si ti divorerò come mi hai chiestoooooo, ti vogliooooo,ti mangiooooo,la donna era completamente in balia di quell’infinito abbraccio e allora ridiscesi verso i suoi tesori,passando dall’appena aggrinzito,maturo petto,per arrivare a scostare le tendine che la camicetta rappresentava,le quali erano state vinte dalla turgidità dei capezzoli di mia suocera che lunghi,duri,appuntiti e ormai disponibili,si affacciavano da essa;scostata la stoffa mi godetti quel panorama sull’abbondante frutteto,con quelle more perfettamente al centro delle sue gigantesche,circolari,brune,vissute,aspre, prospicienti aureole di due sode, morbide, profumate, mature,cadenti e generose mammelle già proiettate e indirizzate a colui che dedicando loro ,tutta la sapiente meritata,dovuta arte labiale, doveva portare quella femmina , prossima all’accoppiamento , all’apice dell’orgasmo più profondo e squassante. Sei perfetta Anna, sei donnaaaa, la mia donna,sei pronta ,sei fremente,emani una femminilità e un odore di femmina che riconoscerei fra mille..tra poco ti prenderò,ti farò mia, mi unirò a questo splendido tuo corpooo,lascia che ti lecchi per mano fino alla perdizione e così dicendo,decidendo che avrei dosato ogni mio movimento e ritmo, inizia a lappare la prima zinna,senza succhiarla ma leccando dolcemente come si fa con un gelato ;la donna capii subito le mie intenzioni e con un mmmmmmm così mi farai morireeeee siiiiiii fammi morireeee così tra le tue bracciaaaaaa, inarcò la testa ,dalla corta superba capigliatura all’indietro e ripetei la leccata coinvolgendo questa volta tutta l’aureola provocando un ohhhhhhhhhh siiiiiiiiii mangiamiiiiii e un socchiudere di cosce per stimolarsi il clitoride gocciolante;la stavo prima scopando con la mente e poi l’avrei fatto con l’impaziente cazzo che avevo addestrato ad aspettare il suo turno,ma che lei avvicinando il bacino cercava nella notte;misi adesso il palmo della mano,dolcemente sotto lo stesso insalivato seno,come a prenderlo e lentamente ne introdussi il possibile in bocca ,accostando lentamente la lingua alla sua punta, e chiudendo piano piano le labbra,come a succhiarne dell’ipotetico latte,come un neonato ormai sazio avrebbe fatto alla sua dolce mammina,provocando in quella donna un mmmmmmmm ohhhhhhhhh seguito da una scossa che la portò a spingere da dietro la mia testa verso quel biberon,che mi portò a mordicchiarle appena il capezzolo. Stava impazzendo…scopamiiiiii Claudioooo sono tuaaaa amami come vuoiiiii ti darò tutta me stessaaaaaaa,sbattimi in qualsiasi posizioneee;non avevo ancora finito e raggiungendo con due dita l’altro seno le strizzai l’altro capezzolo per darle quelle sensazioni in stereofonia; ebbe un altro sussulto con il quale mi imboccò ancora di più la prima mammella che potei succhiare con maggiore tiraggio mentre le palpavo e preparavo l’altra; Anna grondava umori dalla sua fontana che in questo modo era prontissima per quello che l’avrebbe da li a poco penetrata in profondità,ormai la mia faccia era schiacciata in mezzo alle sue tettone e potevo godere del frutto del secondo rovo a piena bocca, portando lo stato di quella mora al medesimo della prima .siiiiiiiiiii Claudiooooo mangiameleeeee succhialeeeeeeeee sbocchinaleeeeeee per beneeee e con le mani, slacciata la cintura mi stava abbassando i jeans,impaziente ,come me, di una agognata ,sana, terapeutica,scopata,Quando fece per abbassarmi gli slip,fermai le sue mani e abbassandomi sulla sua riccia,nera, scura,odorosa,gocciolante,curata radura le portai dietro la mia nuca,perché volevo sanare il mio debito ,restituendole ogni sensazione che la stessa sera,con la sua sacra bocca mi aveva già donato, assicurando ad essa il mio gemente sborrante pene. Per primo raggiunsi il prospiciente clitoride ,che mi gustai a dovere leccandolo e massaggiandolo all’interno e inghiottendone quanto possibile tra i gemiti della femmina che mi schiacciava su di esso,alzando una scarpa per agganciarne il tacco sul primo ferma vetro della vetrata all’inglese,dandomi più spazio d’intervento.. mmmmmmmmmm noooooooooo lecca amoreeeeeeeee ,leccatiii questa puttanonaaaaa ohhhh come vengooooo, fallo tuoooooooo sbattimiiiiiiii ti pregooooooooo ;scesi quindi dalle,ormai giganti e irroratissime, grandi labbrone di mia suocera che leccai come viandante nel deserto ,attaccandomi a quella zampillante vena dalle piccole labbra che gonfie già assaporavo;sapevano ora di nettare ,di quel nettare che da il titolo a questa storia,quel nettare che quella dea produce in quei momenti e che mi fa capire che è l’ultima emissione ,quale essenza estrema di una donna ,mamma matura produce tra i suoi mille orgasmi prima di svenire o prima di di essere doverosamente montata. Si mia suocera era prontissima,io ero prontissimo,la guardai,con le sue mani spostate in quell’attimo dalla mia nuca alle suoi liberi ,proiettati,eccitati meloni, afferrati come nell’atto di porgerli a qualcuno che potesse goderne ancora ,buttando lontano la camicetta per rimanere sola con le sue scarpe da troia e sola con il suo maschio,che non voleva altro che sborrarle nella profondità del suo splendido corpo. Era il momento, mi tolsi l’ultimo indumento rimasto,sguainando quella verga che avrebbe avuto l’onore di dare il colpo di grazia a cotanta donna,che alla sua vista esclamava… ohhhhhhhhhhh Claudiooooooo dammelooooooo subitooooooo sei una statuaaaaaaaa ,lo voglioooooooo e prima che ci arrivasse con le mani e la bocca come avrebbe voluto,prendendola dai glutei l’anticipai e guidando prima con una mano l’asta nella sua caverna , l’infilzai. Vieni qui donnaaa, vieni qui amoreee, vieni qui suoceraaa,vieni qui Annaaaa, vieni qui troiaaa e in quelle cinque spinte penetrai quella figona,calda,stranamente stretta per un cazzo che non ne poteva più di attendere,irrorata in tutte le pareti e spinsi con un colpo secco in fondo alla stessa con un prendiiiiiiiii prendimi tuttoooooo dolcissima suoceraaaaaaa .Anna dopo un ‘attimo lunghissimo di silenzio,con la testa ancora all’indietro,proiettò il bacino verso il mio per agevolare la mia trapanante operazione e con un ahhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mmmmmmmmmmm siiiiiiiii amoreeeeeeeeeeeeeeee amoorrrreeeeeeeeeeee amooreeeeeeeeeeeee non staccarti piùùùùùùù resta liiiiiiiiiiiiiiiii dentro la tua puttanaaaaaaaaaaa ,lasciamelooooo dentrooooooooooooo ;sentito ciò iniziai la lenta scopata,sia per gestire il mio montante orgasmo,sia per riprendere a montarla con la mente,e con un rallentato movimento guidai la durissima verga,dentro a urtare l’utero per poi fuoriuscire fino a metà caverna per poi rientrare e sbattere con forza arrivando alla parete…scopaaaa Anna le dicevooo, scopati questo giovane stalloneeeeee, scopati la tua felicità,scopati la tua vitaaaaa, scopati tutto quello che vorraiiiii ora e sempreeeee ,scopati il tuo Claudioooo che non te ne farà mai mancare; te lo meriti amoreee mioooooo,come suoceraaa, come mammaaa,come moglieee,come amanteee, te ne meriti chilometri di manico,mentre io non vorrò mai lasciare la tua pelosissima ramazzaaaaaa ;Anna veniva a ripetizione in silenzio ma sobbalzava intorno a quel perno e ascoltando in cuffia quelle parole che le stavano inseminando la mente…Claudiooooo mmmmmmmm dove sei stato tutto questo tempoooooooo ,non fermarti ti pregoooooo donamiiiiii tutto te stessoooooo ahhhhhhhhhhhhhh e via un’altro orgasmo vengooooo amoreeeee su di teeeeeee,su questo splendidoooo,miooooo cazzoneeeeeeee. Era il mio turno,sapevo che era stata la nostra più indimenticabile e appagante scopata,avrei voluto protrarla all’infinito, ma il tarlo di sborrare sulla su sborra aveva invaso il mio ormai debole cervello e Anna capii dal mio , riconoscibilissimo,ansimante respiro,che ormai volevo regalarle tutto il mio seme….siiiiiiiii amoreeeee miooooooo ,usa questo corpo,usa questa donna,usa la tua zoccolaaaaa per raggiungere il tuo piacereeee ,siiii amoreeeee mioooooo ingravidaaaa tua suoceraaaaa. Usò questo termine così forte,così particolare, così eccitante anche se sapevo che oltre che per l’età ,a causa della seconda gravidanza che non avrebbe potuto avere figli, urlato ,quale ennesima mia sorpresa, al culmine della profonda eccitazione,provocando in me la resa. Afferrai quella madre, alla fine della madre di tutte le scopate,sollevandola per le piene cosce senza estrarre il mio bastone da quella figa,in fiamme e dall’incastro perfetto; cercando di assicurarle ancora il più lento ed appagante dei movimenti le sussurrai..ti amoooooo Annaaaaaaa, guarda come fai venire un uomoooo,guarda come ne annienti ogni forza, guarda come ti riempie il tuo toro, e la osservai in quella posa così oscena,così in balia del suo maschio, così irresistibilmente orgasmica,ancora calzava le sue scarpe, ora all’altezza dei miei glutei ,da cui intravedevo le laccatissime unghie dei piedi,le sue mammelle i cui capezzoli sfioravano ormai i miei,la sua nuova peccaminosa pettinatura appena accennata sulle nudissime spalle, e assimilata questa nuova indimenticabile postura le chiesi…baciamii amore mioo, rispose abbracciandomi,spingendo il suo bacino a livello dell’ultima tacca dell’asta ancora scoperta, contro il suo utero mi disse… Claudioooo ti amooooo dammi tutto il tuo seme lo pretendoooo e stampò la sua ancora leggermente truccata bocca sulla mia,impadronendosi della mia lingua all’istante, aprendo di fatto gli zampilli della mia fontana che già ne inondava le sponde della sua natura ahhhhhhhhh ahhhhhhhhh amoreeeeeeee, vengooooooooooo quanto vengoooooooooo ,su di teeeeeee,dentro di teeeeeeeee ,dentro l’uterooooooo voglio arrivartiiiiiiii , siiiii t’ingravidoooooooo Annaaaaaaaaaaaaaa e dissi quello alla cima del piacere,sollevandola all’inverosimile e spingendo la testa all’indietro nel ‘estremo tentativo di sfondare la sua parete. Senza lasciarla spinsi dentro di lei anche gli ultimi flutti del mio sperma senza disperderne una sola goccia e lasciando che quella vagina godesse del suo opposto fino a che esso ne avesse la forma e la forza,assecondando l’insaziabile pomiciata che quella speciale ,ancora sconosciuta donna di rimando ,mi stava regalando, insieme ad un orgasmo dall’intensità mai provata prima. Ti amoooo donnaaaaa ,mi hai conquistato per sempre Anna , non scherzo parliamone e innescando questo serio e complesso discorso la adagiai sul divano,appropriandomi del suo ritrovato reggiseno ,che annusai istintivamente sdraiandomi nudo come lei al suo fianco…. non devi dirmi che non scherzi amoreee mio mi disse, provo le tue stesse emozioni..hai visto al ristorante ormai quasi non mi trattengo ,e la cosa sta diventando pericolosa,ma voglio vivermela fino in fondo ,anche se dovesse finire,come magari dovrebbe, prestissimo; a quella parole,sussurrate a due millimetri dal mio viso,tanto che ne gustai la fragranza del sue irresistibile alito,le stampai un bacio sulle labbra dopo un ‘..mi fai impazzireee Anna ,si viviamocela fino in fondooooo non voglio pensare che a farti star bene amoreeee e presi a baciarla con cura piano piano prima all’esterno delle labbra,poi piano piano piano cercavamo le lingue,come se quello fosse il primo bacio rubato,scambiato ma era la scintilla,per la nuova voglia che la nostra tempesta ormonale stava preparando. Anna intanto ebbe un sussulto e scostandomi con rammarico disse…ma che ore sono? Non è che staranno rientrando?L’orologio segnava l’una e pochi minuti e ci riadagiammo sapendo che prima di un’oretta e mezza nessuna ci avrebbe separati,e come mai fino a quel momento mi adagiai col mio corpo sul suo ,in quello stesso divano a tre posti,che poco prima ospitava i suoi amici, e le dissi ..che bella sei Anna ,così nuda così mia ,che bella questa matrimoniale posizioneeee, fatti adorareee dea dell’amoreeee e ripresi prima a baciarle la profumata bocca in quel corpo che si era fatto,rilassato,più passivo in una naturale scelta di quella femmina di farsi esplorare,palmo palmo,dal suo innamorato ,che l’avrebbe riaccompagnata verso il sesso più naturale e più voluto;rispondeva con la sua lingua alla mia esplorazione orale,accarezzandomi i capelli,mentre mi spostavo con piccoli movimenti della bocca, per baciarmi la mia mia adorata suocera ,da diverse angolazioni, e giocando con le sue labbrone,succhiandone la lingua, versando fiotti di voluttuosa saliva nella stessa bocca che l’accoglieva con immediata gratitudine,gemeva,la stavo adorando,la volevo tutta,ancora centimetro dopo centimetro,volevo goderne le espressioni più infantili,più eccitate,da donna ora matura ora bambina incorreggibile,le succhiavo il naso,infilando la lingua anche nelle salate ,depilate,narici,discendevo sul suo collo per risalire verso i suoi lobi,ne ingoiavo l’orecchino come al solito,la leccavo dietro quei capelli sapientemente allungati sul collo complimentando ancora per la sua arrapante nuova capigliatura,tornavo sulla da troppo solitaria bocca, penetrandola adesso con foga ,mentre la donna sentiva crescere tra le gambe di entrambi una prepotente energia; Anna ti amoooooo, lo senti veroooo? Non rispondere goditi questo amoreeee, goditi questi nuovi orgasmi che saprò regalarti,gridali al mondooo tesoroooo sei stupendamente, oscenamente miaaaaaa;il suo bacino cercava già la giusta connessione mentre ad occhi chiusi, silenziosamente continuava a gemere mmmmmmmmmmm sssssssssssssssssssssssssi
ero sul suo petto,ne scomodavo la collana, su di esso facevo cadere della saliva a mo di sperma, e gliela passavo dappertutto con la lingua fino a recapitargliela di nuovo direttamente in bocca accompagnando il tutto con un’altra penetrazione labiale. Eccomi sui suoi adorabili promontori,che belle le tue mammelle Annaaaaaaaa ,te le adoro amoreeee, qui sopra ogni uomo vorrebbe morire , vorrebbe succhiare, vorrebbe leccare,vorrebbe ansimare,vorrebbe affidare il suo pene e quindi vorrebbe sborrare, anzi quasiiii quasiiiii….accennò un sorriso tra le labbra e non mi potei trattenere da tornare su per baciare quella per me ipnotizzante bocca dai denti bianchissimi,dove davvero avrei versato ettolitri di sborra e dove esitai baciandola e leccandola per bene;ridiscesi sulle Alpi, le cui cime mi stavano già conquistando,avvicinai le vette per poter fare meno strada nel leccarle l’una accanto all’altra,così appuntite,così prospicienti,così eccitati..te le mangio Anna queste mammelle, scusa non le resisto e le morsicai ,provocando un ‘inarcamento della schiena della donna con la spinta della sua fica sul bastone che già avrebbe voluto;inghiottii prima un capezzolo succhiandolo e quindi l’altro con una buona metà mammella,Anna stava sempre ad occhi chiusi e assecondava ogni mia mossa con le mani tra i miei capelli,godendosi ogni stilla di quella giovane,adolescenziale, energica,virtuosa mia passione,sentivo i suoi umori salutare la mia verga che si era ormai,così rigida,prepotentemente assestata, parallela sullo spacco della sua amorevole vulva mentre mi passavo prima una tetta poi l’altra sul viso sollevandole,e leccando la zona dove non batte mai il sole,per poi riprendermi un’aureola e i suoi contenuti, decisamente in bocca per succhiarmi ancora tutta quella bontà, mmmmmmmmmmmmmm silenziosamente mia suocera continuava a godere e istintivamente si prese l’altra tetta,nell’atto di accentuare il godimento, spingendomi impercettibilmente verso il basso;lasciato quel saporitissimo frutto della passione mi diressi verso un’altra piantagione…la piantagione. Qui e per la prima volta da quando facevo l’amore con lei,potei conoscere meglio il suo ventre,che solo al tatto mi eccitò tantissimo,era un ventre materno, liscio,profumato,pienotto,amorevole con quello spettacolare ombelico centrale ma soprattutto un civettuolo,non piccolo,arrapante neo alla sua destra, capitalizzò la mia attenzione accompagnato con una frustata di piacere che partì dai testicoli;mia suocera apprezzò anche questa mia predilezione e vedevo che assecondava accarezzando la mia nuca,quel viaggio esplorativo, e quelle leccate,che adesso si erano soffermate solo a quella interessantissima scoperta;Anna ti vogliooo ,lo voglioooo non mi avevi mai parlato di luiiii ahhhhh ahhhhh non potè che ridere alla mia comunque seria richiesta, siii amoreeee prenditeloooo mmmmmmmmm prendi tutto quello che vuoiiiii inarcando ancora la schiena e delusa di non trovare all’altezza del suo bacino il mio bastone,che ormai giaceva tra le le sue ginocchia; leccai tutto il suo rotondo ventre,salutando il neo a cui più tardi avrei fatto un regalo e per rimediare immediatamente all’insoddisfazione della mia padrona ,passando la lingua sul suo bianco inguine,leccando tutto il suo bacino, arrivai alla periferia del parco nazionale della gran figa,dove mi persi un poco, in quegli effluvi,in quegli odori boschivi amplificati dalle sue rinnovate secrezioni alle quali si mischiava un retro odore di sborra maschile di cui riconoscevo le sfumature;inspirando con desiderio l’odore da quella nerissima peluria,m’imbattei con la lingua sul suo pulsante clitoride che appena sfiorato provocò l’ennesima reazione di una ,quasi in trans donna che con un silenzioso oooooooooooooooooh ssssssssssssssssssssi fammi svenire Claudioooo ,voglio svenire dalla somma delle sensazioni che mi stai donando e premette il mio mento e la mia bocca sul quel fondamentale suo organo sessuale, quando ,sane,salate,acri,trasparenti, gocce fecero capolino dalla fregna disponibile,anzi pretenziosa di pene;mi dedicai con cura alla porta del suo piacere,prima con delle ampie leccate a lingua piane,atte ad aprirlo,che sfumavano in un risucchio che ne stimolava l’erezione e l’impazzimento della femmina che già non controllava più la forza della pressione sulla mia nuca;quindi sputandoci letteralmente dentro la massaggiavo ora con naso ora con le dita,quando la lingua si presentava già,passate a rapporto le succosissime grandi labbra,al suo roseo violaceo,sensibilissimo uscio in cui mi potei inoltrare succhiando quella piccola pozzanghera,residuato dei precedenti e continui,acquazzoni estivi,con affermata gratitudine…mmm
Anna ogni tua sostanza è prelibataaaa,mi dissetoooo di teeeeee,con automatica pressione delle sue mani su quella stupenda,matura ,figa agevolata da un istintivo allargamento di cosce che mi consentiva un vero e proprio tuffo nel suo lago. Adesso ero proprio nell’eden,messe le mie mani sotto le sue gambe, mi tuffai nelle sue profondità,incollando la sua vagina al mio viso,al mio naso alla mia assetata bocca con mia suocera che in preda ad vere e proprie scosse mi lavava il viso con i suoi ,ora più abbondanti, acri umori, e schiacciandomi a lei dalla nuca,chiudeva quel lucchetto, incrociando sulla mia testa le gambe tacchettate, come in un nodo che con la spinta ritmata del bacino e con i suoi arrapati gemiti ohhhhh ohhhhh ssssssi ssssssi,mi stava consentendo di scoparla con il viso. Sollevando ancora e prendendo ancora più possesso di quel gemente corpo,me la incollai al volto,per iniziare una vera e propria lappata imperiale di quella figa che meritava lo stesso aggettivo;immergevo in profondità lingua,labbra,mento,naso, succhiavo, mordevo, leccavo, annusavo,bevevo,e sopratutto facevo montare i suoi e il mio nuovo orgasmo,aiutato dalle condizioni di eccitazione in cui avevo spedito quella adorata ,stupenda ,perfetta femmina,che con una mano spingeva la mia testa e con l’altra si stava strizzando a dismisura le zinne e sopratutto veniva,veniva come un torrente ingrossato dalla pioggia. Arrivavo,gestendo al meglio le sue nudità, a leccargli la parte più attigua del bianco, rotondo sedere,giungendo bene anche alla sua rugosa apertura che già inumidivo prospettando un ingresso trionfale in esso. Che bontà,le preparavo a meraviglia le due fessure che da li a poco avevo deciso di prendermi per completare quello stupendo incontro tra due desiderosi corpi;Anna era in estasi e assecondava ogni mia iniziativa,lasciando a me il controllo pieno della sua persona, che leccata e succhiata a dovere,feci girare sul divano,facendola prima sdraiare petto sul divano e dopo averla accarezzata lentamente sui fianchi,la feci mettere a carponi per prepararla al nuovo accoppiamento.Era uno spettacolo,a carponi sul divano, indossava solo quelle adesso volgari calzature,fremente ,implorante donna matura,presi la sua stessa forma e da dietro appoggiando il mio pene nello spacco del bel culone,mi accasciai sulle sue spalle per iniziare a leccarla sulla nuca ,scostati i capelli,per scendere dalle sue orecchie,ancora succhiate e penetrate con la lingua,si contorceva la troia e stringeva le cosce cercando il bastone indietro col deretano,ma insistevo sul suo volto deformato dal piacere,che con uno scatto mi porse la sua bocca proprio mente le mani arrivavano con il palmo delicatamente a sfiorarle i capezzoli irsuti,per poi durante la nuova irruenta pomiciata,passare ad una vera,lenta mungitura avvallata dai suoi mmmmmmmmmmm ohhhhhhhhhh scopamiiiiiiiiiii sono prontaaaaaaaaa amoreeeeeeeee;la stavo portando al limite dell’attesa,voleva cazzo,ne voleva metri,ed io volevo donarne chilometri;lasciata la presa di una mammella,mentre massaggiavo con cura l’altra,mungendola per bene,mi aiutai con l’altra mano a penetrarla nella grondante figona centrandola ,ricevendone un suo simultaneo ohhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiii cosiiiiiiii amoreeeee sbattimiiiiiiiii in fondoooooooo squarciamiiiii; mi riappropriai della seconda maniglia ,e premendo entrambe le tettone iniziai a pomparla con estrema foga…prendi amoreee,prendi battonaaaaa,prendi suoceronaaaaaa,prendi troiaaaaaaaaa,prendi baldraccaaaaaa,prenditi tutto il cazzooooooo di tuo generooooooooo che te lo meritiiiiiiiiiii,la stavo sbattendo con forza e con ritmo,il rumore delle mie palle sulla slabbrata figa rimbombavano nel soggiorno , alternati da un suo ahhhh siiiiii ahhhh siiiiii ahhhhh siiiiiii ahhhhh siiiii che andava a tempo con i mie colpi e che la stava facendo venire a raffica ,con la testa china sui cuscini del divano; passai ad un passo più lento per gestire il mio orgasmo imminente e la cosa fu apprezzata dalla donna che mi apostrofò….sei un toroooooo ,sei il mio torooooo amoreeeeeee non ti stancare mai di montarti questa tua vacconaaaaaa ..sii Claudio sarò tua per sempre se mi vorraiiii, mi disse …questa verga,le risposi sarà a tuo uso e consumo fino a quando me lo ordinerai amore mioooo e adesso voglio anche il bel culoneeeee di questa magnifica giovenca….sono pronta amore mioooo sfondamelooooooo ,spaccalooooo inondameloooooo di sborraaaaa;estrassi l’asta dalla sua comoda fregna per avventurarmi ,dopo averlo insalivato ancora, nella sua entrata posteriore riuscendo dopo un’iniziale difficoltà,con due tre spinte a farla inarcare dal piacere; riceveva nelle viscere una così ingombrante ,nuova presenza…ahhhhhhhhhhhh ohhhhhhhhhhhh che grossoooooooo Claudiooooo.mi stai sventrandoooo,spingimelo in fondoo,siii cosiiiiii e con un colpo secco l’accontentai riprendendo un ritmo che andava crescendo quanto la mia voglia di innaffiarla del mio piacere;ti fottoooooo Anna, ti sfondoooo amoreeeeeeee, ti spaccooo in dueeeee tesoroneeeeeee,prendimi tuttooooo porconaaaaaaaaaa ‘..e lei ahhhhhhhhh siiiiiiiii insultamiiii per quella zoccola che mi hai resoooooooo,siiii ti voglio goderee senza limitiiiiii sono la tua puttanaaaa amore mioooooo;la cavalcavo come puledra imbizzarrita ,lasciavo che le sue zinne scorrazzassero per tutto il ranch ,lasciavo che la sua scura criniera accennata sulle spalle mi facesse arrivare all’apice del mio piacere e lanciai al galoppo il mio cazzo,senza briglie fino all’orgasmo più imponente con la quale avrei riempito la mia zoccola più adorata e mani sui suoi fianchi le preannunciai la prossima pioggia …arrivooooo Annaaaaaa,arrivooooo suoceraaaa, svuoto nelle tue budella tutto il mio semeeeeeeee ,prendimiiiii amoreeeeee ahhhhhhhhh ti amooooooooo ,prendiiiiiiiii troionaaaaaa,eccoooooooooooo e sborraiiiiiiiiii con profondo,acuto piacere e con abbondanza; arrivando alla fine dei flussi ripensai al suo favoloso,ventrale neo,quindi estratto il cazzo dal suo bianco paniere,mi alzai e fatta sdraiare di nuovo l’amata,che già mi porgeva la bocca pensando che volessi riporre l’arnese tra le sue fauci, lo avvicinai invece a quel vezzo così eccitante sul quale potei riversare le ultime gocce di sperma,che spalmai con l’organo in via di rilassamento,provocando un mmmmmmmmm sei unicoooooooooo di Anna che già serena e appagata mi accennava il suo sorriso da sborrata; con un dito continuai il massaggio della civettuola macchia con la mia pomata,e quindi glielo porsi ,facendo in modo che dovesse un poco alzare la testa dal cuscino per raggiungerlo, cosa che fece con eleganza,voglia e sensualità ,i veri suoi inneschi alla mia voglia di possederla. Si succhiava e leccava quel dito guardandomi con quel fare da , suocera peccaminosa ,da madre matura,da zoccola,da bambina,da adolescente,era tutto questo insieme e per fortuna era mia ,con le sue dolci arrapanti delicate leccate di quel dito. Prima di guardare l’orologio,mi inginocchiai davanti a cotanto faraonico atteggiante corpo femminile, e le tolsi dalle labbra l’oggetto dei suoi giochini ,per scambiarlo con la mia bocca,che anche se non coadiuvata dalla migliore mia posizione,già la baciava con rinnovata passione,mentre lei si stendeva così provocante nuda ,con una mano su un seno e l’altra immersa dietro nei capelli mi sorrideva… …ma cosa mi faiiiiiii Annaaaa, ,che potere haiiiiiii ho appena trasferito in te un ‘orgasmo impetuoso e già riesci a scaldarmi le polveri ancora troppo umide….ti voglioooo e ripresi a baciarmela ,non potevo fare a meno di lei e di quei suoi atteggiamenti che in tutti i racconti ho cercato di descrivere e che racchiuderei in un solo concetto: l’essenza della femminilità. Nel frattempo nessuno voleva guardare l’ora , e allora fu il rumore di un motore lontano nella strada che ci fece sobbalzare,le lancette avevano da poco superato la 2.00 ,quindi tra non molto avremmo avuto l’inatteso rientro ,e con comodità,ora in piedi e ancora nudi,raccoglievamo,tra nuovi mille appassionati baci i nostri indumenti sparsi per il soggiorno e mentre Anna si occupava di risistemare il divano gli arrivai da dietro abbracciandola e mimando un nuovo atto sessuale ,affondando la non tanto arresa bestia tra le natiche, e sistemando i palmi delle mie mani su quelle maestose mammelle per ribaciarla sul tentatore morbido collo…rinizierei all’istante amore miooo le dissi,annusandola e mordicchiandola…Dai, dai , piccolo copri quell’arma e fila in camera tua,ho il tempo di darmi una rinfrescata e poi saranno qua…ma io ti vogliooo Anna…allora promettimi una cosa…quando tutti dormiranno preparati per me ,accendi la luce dell’andito capirò che sarai pronta ,aspettami nel tuo letto ,verrò e pretenderò la tua bocca, si la tua adorabile bocca, di cui voglio anche adesso il saporeeee mmmmmm che buonaaaa, voglio scopartela in tutte le posizioni… indossa il meno possibile e più eccitante intimo tesoro…Tu sei pazzo.. e insaziabile ..ma sei anche irresistibileeee e via a baciarmi con ritrovata passione e per farmi capire che accettava si abbassò sulla già prorompente verga e leccò gli slip che la contenevano per poi passarsela ad occhi chiusi su tutto lo splendido viso mentre sussurrava ..a dopo..ti aspetto per farti impazzire e baciandola mi spinse lontano con un… ..vade retro… Mi scacciò letteralmente chiudendo a chiave la porta del soggiorno e fui costretto ,mentre lei levava ogni compromettente traccia , sebbene di nuovo in tiro, a guadagnare prima il bagno e quindi il mio letto dove stavo per assopirmi, o dove forse dormii per qualche minuto,quando fui destato dai rumori del rientro della truppa,non certo silenziosa, e vidi apparire,anche se tenevo gli occhi socchiusi, mia moglie che anche se per poco ,non si mise problemi ad accendere la luce della stanza e solo dopo la bajour ,chiedendomi…. dormi? Pensai in un nano secondo cosa era meglio rispondere e poi andai dritto per la battuta …neanche un ghiro in pieno letargo dormirebbe con tutto questo casino…com’è andata?Vi è piaciuto il film? Si si bello come a te mi è parso ti sia proprio piaciuta Paola o sbaglio? Così dicendo guadagnò il bagno per prepararsi per la notte, lasciando sospesa la mia risposta e mi fece riflettere su cosa risponderle,anche se come peraltro avevo già preannunciato ,stava uscendo ,finalmente,tutta l’acidità della femmina gelosa di cui in rare occasioni mi aveva dato dimostrazione e che credevo ormai sopita nella sua mente. Quando rientrò minimizzai la cosa dicendole …non sarai mica gelosa?Se è così non è certo da quello che ho fatto nei suoi confronti, è vero abbiamo scherzato,con lei come con i suoi genitori,tutto qua!Mi disse ancora…..non fare l’indiano.. so che quel genere di procaci mediterranee ragazze ti affascinano e se solo avessi potuto… La interruppi….no non fare tu un caso dal niente..è per questo che mi hai dato quel bacio in strada solo per riaffermare la tua proprietà? Intanto notavo che nella penombra aveva indossato il camicione bianco lungo che le copriva il suo bel corpo ,completamente nudo sotto, che indossava quando, ormai massimo una volta al mese,mi desiderava sessualmente;pensai ad una coincidenza e non mi aveva ancora risposto,cosa che fece ,raggiungendomi a letto,spegnendo ogni luce…. No no la mia proprietà la riaffermo in altra manieraaaaa ,vieni quaaaa, e con ritrovata sensualità ,scoperto il mio corpo dal lenzuolo,annusando e leccando il mio peloso petto,avanzò poi con il suo bacino ,seduta su di me,fino al mio viso,porgendomi ,la sua umida fica,carnosa,profumava di lei,rasata e ordinata ai lati e pelosa all’ingresso,a due millimetri dalla bocca… prenditelaaaa amoreeeeee,dai Claudiooooo divoramelaaaa ,stanotte, ti vogliooooooo;la cosa mi stava eccitando molto e riavviando un certo arrapamento che sua madre mi aveva innescato ,tra l’altro mia moglie mi era sempre piaciuta,anche fisicamente e quando voleva sapeva essere molto femmina tra le lenzuola,ma questa sua sopita prerogativa,probabilmente unita ad una mia rassegnazione, trovava posto ormai da tempo nel dimenticatoio. Così mi piaci, Chiara, queste sono gli atteggiamenti che voglio e cerco da te le dissi,quando vuoi sai pretendere il tuo maschio ed io ti farò sentire femmina,vieni qua bella figona miaaaaa ,detto questo,la sollevai dal bel culetto e spinsi il suo pelo a contatto delle mie labbra che avevano una gran voglia di leccare quel prospiciente clitoride ,già da lei maneggiato nell’atto di servirmi quella cruda pietanza, e di pomiciarmi le sue grandi labbra,cosa che iniziai a fare appena risalii con le mie mani,dal suo corpo morbido,nudo e fremente fino alle sue belle tette 3’a misura,di bellissima tondeggiante forma,una via di mezzo tra quelle che riempirebbero il bicchiere di champagne e quelle,le sue che riempiono bene i mie ,non piccoli palmi,desiderosi di rincontrarle. Adesso potevo manovrare bene,quel ,giovane, corpo femminile ,e il pensiero che poco prima mi stavo scopando la mia amata suocera,che avrei raggiunto più tardi ,mi stava preparando al meglio per quell’inaspettata cavalcata. Mia moglie si stava già sciogliendo in quella posizione di dominante dominata, e muoveva lentamente ,il suo ventre snello e sinuoso,intorno alla mia lingua che già ne stava violando la natura gocciolante,godendo delle mie palpate e spremute di zinne,che terminavano con una modulazione dei suoi affusolati,duri e acerbi capezzoli,che stavo lavorando come una matita nel temperalapis e che avrei voluto avere già in bocca insieme alla vulva che leccavo e lappavo alla perfezione. Chiara stava godendo… siiiiiiiii leccamelaaaaa tuttaaaaaaa ,lo sooooo volevi quella di Paolaaaaaaa…Nooooooo puttanona miaaaaaaa come la tua non c’è l’ha nessunaaaaaaa e adesso te la divorooooooo; Chiara raggiungeva le mie mani sui suoi seni e mi aiutava a strizzarli,poi le portava sui lunghi,mossi capelli castano scuro ed esercitava ancora una più forte pressione del bacino sulla mia assatanata bocca. Era una ragazza,latina, agile ,amante della palestra,attenta alla dieta,ma ben proporzionata,un bellissimo culetto che a volte mi concedeva e delle labbra carnose simili alla madre,forse il particolare più rassomigliante tra le ,attualmente, due mie donne. Si stava bagnando e gemeva in silenzio,addentandosi il labbro inferiore, mmmm daiiiiii porconeeee ti piaceeeee verooo,fammelaaaaa per beneeee leccamela tesoroooooo ,era sempre così in perenne conflitto, padrona e serva, acida e dolce, sorella o amante, in pace e in guerra, e adesso volevo godermi quel salato armistizio,che Chiara sancì ancora di più,girandosi, nella necessità e nell’atto di trovare,a quel punto di eccitazione l’ambito randello,che trovò,eretto,venoso,scappellato e granitico in quell’istintivo tuffo che ci portò ad una affrettato ,ma stimolante sessantanove da paura. Si era avventata, arrapata com’era, sul bastone,inghiottito in un sol boccone,e come acqua su fiamma,si soffermò un istante con quello in gola,come se avesse raggiunto la sua meta , e poi subito ‘.mmmmm…mmmmmmm…mmmm mugugnava iniziando un pompino da favola. Ne aveva davvero voglia aldilà della lunga astinenza sessuale,credo che quell’incontro con l’amica,improvvisa rivale,l’avesse stimolata mentalmente,facendole vedere tante cose che quasi non voleva più guardare, mi stava eccitando con quella affamata appendice che ritmo elevato, che mi leccava ,mi succhiava,si prendeva e pretendeva , dalle palle al glande, tutta l’asta che arrivata alle sue tonsille la faceva tossire e lasciare la presa grondante di saliva per poi riprendere lo stupendo boccheggio. L’avevo intanto afferrata dal culetto ,stretto e sgusciante,senza aver mai abbandonata la premente vagina, potevo adesso arrivare con comodità a lubrificarle l’ano con ampie leccate,che la donna gradiva dicendomi…lo vuoiiiiiiii ,ti piaceeeeeeee o volevi inculartiiiiiiii l’amichettaaaaaa, mmmmmm inveceeeeee mi infilzeraiiiiiiii con questo mio bel cazzoneeeeeee ,me lo mangioooooo e via a pomparmelo con estremo desiderio. Era pronta,la volevo, mi voleva e lasciandola decidere tempo e luogo, non aspettai molto, si staccò dall’aggancio orale, spostandosi sempre seduta sul mio corpo, per portare il suo bacino sulla verga così a lungo preparata e rivolgendomi lo sguardo deciso, se lo schiaffò in figa iniziando dopo un mmmmmmmmmmm ohhhhhhhhhhhhh Claudioooooo che
goduriaaaaaaaa ,sei sempreeee magnificooo tra le gambeeeeee, un’altra danza andalusa imperniata al centro del suo godente corpo,durante la quale si liberò della maxi maglietta e mostrandosi in tutta la sua femminile fisicità; mi stava scopando ,come lei voleva,come lei aveva deciso di fare, si massaggiava i lunghi capezzoli,cavalcandomi al galoppo e preoccupandosi solo del suo piacere,restituendomi comunque delle bellissime sensazioni,che prima a sua insaputa mi aveva donato la mammina,che pensavo già pronta e impaziente. Proprio mentre mi concentravo su questi pensieri e nel dare il massimo godimento a mia moglie,due cose mi colpirono:iniziai a sentire alcuni acuti di frasi dette nella stanza dei miei suoceri e capii che il padre di Chiara era ancora una volta tornato più che brillo,cosa che mi confermò quest’ultima,udendo gli stessi rumori commentati con un ‘. siamo alle solite con quei due!Per poi riprendere ….mmmmmmmm scopamiiiiii cosiiiiiiiii amoreeeeeee sbattimi stalloneeeee mioooo quanto ne voglioooo quanto vengoooooo ;adessoooo fottimiiiii in culooooooooo Claudiooooo ti pregooooooooo porgendomelo ,nella nuova posa a quattro zampe;non esitai a raggiungerla al culmine dell’erezione e della voglia di quella cerbiatta in calore e leccandole doviziosamente l’ano allungandomi,insalivandolo,su tutto lo spacco puntai il missile, la penetrai , mordicchiandola e baciandola dietro il collo,in mezzo alla sua folta criniera,come leone farebbe alla prescelta leonessa ,con un colpo secco la squarciai;stretta la via, grosso l’arnese,grattai sulle ruvide pareti,ma mi feci largo in esse,smussandone le asperità e percorrendo il colon per tutta la lunghezza del pene,provocando in lei soffocati,dolorosi gratificanti gemiti di conclusivo piacere….ahhhhhhhh che grossaaaaaaa mi piaceeeeeee quando mi fai maleeeeeee godooooooo e si bagnava ancoraaaa .Commentai paonazzo….bellaaaaaaa la mia mogliettinaaaaaa come l’incula il suo maritinooooo ,non lo dirai maiiiii ma ti piace da mattiiii signoraaaaaaaa e iniziai a pomparla con un ritmo mediamente veloce, siiiiiiiiiiiii prenditeloooooo il tuo cazzoneeeeeeee porconaaaaaaa, e assicurato alle sue mammelle la legai al mio corpo per fotterla a dovere e come le piaceva in quella riappropriazione del maschio che qualcuna aveva osato metterle in discussione,senza pensare che lei ormai da ormai troppi anni mi metteva in discussione,anzi mi aveva riposto nel cassetto del già visto, del solito, del consueto, dell’ottenuto e archiviato;sicuramente anch’io da tempo non facevo più nulla per evitarlo e avevo spostato da li l’attenzione fino a fare il tremendo , piacevolissimo,errore di innamorarmi della madre;mentre pensavo a tutto ciò non abbassai la guardia e anzi la stavo sfinendo sotto duri colpi…prendiii troiaaaaa ,goditiii sto randelloooooo,quasi a farle pagare il suo settanta per cento delle colpe , ma allo stesso tempo per portare a termine il mio doveroso compito di marito,amante e maschio e per ultimo di godere con lei come marito,amante e maschio. Chiara era in estasi sotto quella batosta di nerbo che le stavo infliggendo…Claudiooooo ahhhhhhhh ohhhhhhhhhhhh sei un toroooooooo mi stai dilaniando tuttaaaaaaaaaa vengooooooo non fermartiiiiiiii, sbudellamiiiiiiii.ero al limite dell’orgasmo e intuendo che continuava a pensare solo a se stessa,le anticipai l’inondazione che stava per subire….adesso ti riempio di sborra porcona miaaaaaaa,ti svuoto il serbatoio in culoooooo. Siiiiiii voglio sentire il tuo caldo liquido nelle mie viscereeeeee…ripreso il più alto ritmo lanciai la vettura a tutta velocità e come Bonnie e Clyde arrivato sul precipizio, presi il volo e con un siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii prendimiiiiiiii troiaaaaaaaaaaaa il tuo maritinoooo t’incremaaaaaa tuttaaaaaaaaaa, le sborrai tutto il mio piacere che le sarebbe arrivato in gola se le gallerie fossero state collegate, e fino a che l’ultima goccia non fu travasata non estrassi la pompa dal suo pertugio dolorante e arrossato. Chiara si accasciò gemente sul letto con la testa tra le mani ed un’espressione felice e appagata,mentre il mio pene tornava alle origini e mi avvicinavo al lei per sbaciucchiarla e accarezzarla. Come pensavo, Chiara,non mi diede molte soddisfazioni ,rimase semi-indifferente senza dare segni di compiacimento e avvallare queste tenerezze post amplesso;ottenuto quanto desiderava, si stava già richiudendo in se stessa e con un tiepido……buonanotte,mi fece ampiamente capire che voleva ,senza nemmeno un bacetto,senza un commento sulla serata e sulle sue pseudo gelosie,senza un riferimento all’improvvisa riemersa passione, cedere alle lusinghe di Morfeo e alla sua stanchezza. Riprovai a stuzzicarla…ti è piaciuto mogliettina ‘…mi rispose guadagnando il cuscino e una posizione da riposo coprendosi parzialmente col le bianche lenzuola….certo ma ho visto quanto ti facevo godere uhmmmm che sonnoooo e sbadigliando prese la strada del profondo letargo. Decisi di fare un salto in bagno e con quella scusa notai che nell’andito le luci erano tutte spente e anche il vociare dei miei suoceri era ,credo da diversi minuti,cessato. Mi lavai il viso e specchiandomi,cercai di vincere l’agrodolce di quel rapporto sessuale lasciatomi da mia moglie,mi sentivo usato ed ero combattuto tra archiviare tutto come una sorta di riprova della mancanza di sentimenti ormai reciproca o tradurlo in una fiammella che si riaccendeva. Optai per la prima analisi,memore delle svariate volte che questi atteggiamenti di mia moglie si verificavano, avvalorando questo pensiero ,con la variante Paola che aveva innescato in Chiara una carica,una tantum,che si sarebbe esaurita proprio con la mia risposta sessuale; mi avrebbe,nella sua mente, confermato sicuro porto, durante le sue sporadiche tempeste ormonali ,o peggio , in occasione di appropriazione indebita come quella che, secondo lei,stava perpetrando l’amica. Mi ammirai nello specchio e riuscii a tirarmi su,pensando ai quattro orgasmi di quella sera non ancora conclusa e che tanto sesso mi stava giovando; vedevo la mia immagine di uomo mediterraneo,barba accennata, capelli neri sul corto,sguardo sveglio e dominante e sorriso bianchissimo ,fisico asciutto e atletico e sopratutto mi giovavo del pensiero che ero riuscito a conquistare e a farmi conquistare da quella dea che mi faceva battere il cuore solo al pensiero,sia per la relazione così scabrosa e proibita,sia per la fatale attrazione che insieme ad una irresistibile carica sessuale provocava in me. Tornai sui miei passi e verificato il buio assoluto dei corridoi, mi distesi sul letto, dove mia moglie già respirava profondamente nel suo solito sonno a prova di bomba che mi diede ancora più fastidio di sempre;stentavo a prendere sonno,ripassando tutti quei pensieri, l’orologio faceva le 3.30 non mi ero ancora rassegnato al sonno anche perché iniziai a fantasticare su cosa mia suocera avrebbe indossato qualora avesse deciso di ricevermi nella sua camera e iniziai a scacciare i brutti pensieri con l’eccitazione che gli toglieva spazio; la stessa eccitazione ebbe un grande insperato impulso quando sentii dei rumori provenire dal corridoio dove sentii chiudersi la porta del bagno a me più lontano,che sicuramente veniva occupato da lei,conoscendo la resa totale di mio suocero di fronte ad una sbornia;il cuore e la speranza furono caricati e già la vedevo prepararsi a puntino per farsi trovare più bona che mai al nostro rubato appuntamento. L’attesissima conferma l’ottenei dopo che gli stessi rumori furono avvalorati dalla luce lasciata accesa nell’andito e dalla mancata chiusura della porta della sua stanza e con palpitazione crescente mi preparai all’incontro con un veloce lavaggio in doccia,un’ampia ,diffusa, spruzzata di deodorante e con solo gli slip indosso mi diressi all’alcova; una sorpresa nelle sorprese,mi diede tutte le conferme oltre che un perentorio innalzamento della randa, fu che trovai tutte le briciole con cui ari-Anna mi stava guidando nel suo eccitante labirinto passionale; la donna aveva sparso ,in fila nel corridoio, fino alla sua camera, gonna ,camicetta,mutandine e reggiseno già ammirati e poi buttati via durante la trascorsa infuocata nottata. Sentii inoltre ,provenire dalla camera degli ospiti,che fu in passato la stanza del fratello di Chiara, l’inconfondibile russare di mio suocero,e capii che la loro discussione era sfociato nell’esilio voluto o imposto allo stesso,alticcio uomo. Mi si spalancavano scenari idilliaci e il cuore iniziò a danzare ,sostenendo la crescente eccitazione, raccolsi capo per capo annusandone uno per volta l’intrisa,conturbante fragranza femminile,passandomi con voluttà quelle vesti in tutto il viso, ricevendone una carica sessuale senza eguali,che mi fece presentare a quella porta socchiusa ,con un selvaggio desiderio di possedere ancora quella matura perenne mia tentazione. Lo spettacolo che mi si presentò davanti alla lenta apertura di quel serramento era mozzafiato,il compasso della luce che gradualmente penetrava dal corridoio andava ,come un raggio lunare, ad illuminare il centro del letto e mi presentò una femmina irresistibilmente e irrimediabilmente impeccabile nella sua venerabile immagine. Anna era oscenamente appoggiata con una mano tra la nuca e la spalliera imbottita del suo letto in chiave classica , il suo provocante,truccatissimo,splendido viso era praticamente a fianco all’ascella scura e pelosa dello stesso braccio,l’altra mano sollevava la già corta mini sottoveste trasparente in raso fumè, mettendo ancora più a nudo quel segmento di coscia bianchissima lasciata a vista dalle autoreggenti velatissime dello stesso colore che terminavano con un elastico a pizzo alto e molto lavorato,davvero arrapante; da dov’ero ,e poi ne ebbi conferma ,non percepivo la presenza di altro indumento ,ma captavo oltre il mio indurimento pubico e il suo accennato sorriso da donna, cosciente della sua prorompenza erotica, quasi rigida e austera come a dirti …sei in ritardo!Con solo gli slip, già dilatatissimi, indosso, ricambiai l’accennato sorriso,per ricadere nell’ipnosi passionale in cui quella visione mi aveva portato e come automa mal programmato, esitante anche per la sacralità del luogo che stavo attraversando, avanzai verso l’amata e fissandone le labbra,così accentuate da trucco e pennello e memori della promessa orale fatta, rivolgendomi a lei che già si muoveva ammiccando e pregustandosi l’imminente contatto tra i due poli opposti di quella incestuosa, fortissima calamita le dissi….. sei irresistibile Cleopatra mia…..non potevo immaginare di trovarmi con te protagonista di una scena così eccitante…qui nella tua stanza…..e tu così pronta,cosi’ dedicata al tuo maschio che troppo ti desideraaaaaa e mentre lei non rispondeva ma faceva parlare i suoi occhi e il suo corpo,mi impossessai di un suo proteso piede inguainato in quella seta,che passai dalla mano , al naso ,al volto e alla bocca inginocchiandomi al suo cospetto. Di quell’appendice avvolta nel morbido,vellutato ,trasparente nylon,intravedevo le sue dita,che inclinate mi porgevano le sue laccatissime unghie rosso fuoco,che ripassai in viso prima di assaggiarle una per una soffermandomi ad apprezzarne il profumo di padrona che emanavano. Con una mano sotto i suoi rigidi,severi polpacci, reggevo l’arto per gustarne la voluttà e l’essenza di dominazione che mia suocera aveva deciso di fargli sprigionare e ne leccavo ogni falange, succhiandola con un appetito sessuale che il mio bacino manifestava senza ritegno. Anna stimolata dal riuscito contatto ,lasciata una mano dietro la nuca in quella porchissima posa ,portò l’altra su un seno ,schiacciando e deformandolo in avanti ,quasi ad indicarmi con il proiettato ,già lungo, capezzolo e finalmente sussurrò….cosiiiiiiiiii, si cosiiiiiiiii ragazzooooooo ,ho ancoraaa vogliaaaa di maschioooooo stanotteeeeee e poi chiese… che sapore ha la tua padronaaaaa…… è come la desideraviiii? Questa era l’ennesima sorprendente situazione che mia suocera aveva preparato e la sua così presente psicologia ,proiettata ad uno sconvolgente nuovo atto sessuale mi stava letteralmente trasportando verso una dimensione erotica davvero completa, emozionale e irrinunciabile;metteva praticamente le ali alla nostra passione che si rinnovava di minuto in minuto,mi portava a desiderarla senza paura,come diritto di possederla,di farla mia, di concedermi a lei per soddisfarla nelle sue lecite ,fisiologiche voglie d’amore,di sesso fisico e mentale. Dopo averla assaggiata ,leccata, succhiata e insalivata con insaziabile metodo ,su tutto il setato piede, seguendo una sua volontà ,vidi passare lo stesso arto sul mio petto villoso e assai disponibile a questo servile gioco ,che la donna improvvisava arrivando quasi subito a tastare con la pianta il mio sostenuto, durissimo grado di eccitazione………mmmmmmmmmm che forzaaaaaa,che mazzaaaaa amoreeeee… quanto mi piace sentirti prontooooo ragazzooooo mioooooo,prontooo a soddisfareeeee tutte le mie voglieeeeeee Claudioooooo …da dove vorresti iniziare stalloneeeeeee ..le risposi mmmmmm padrona mia vorrei iniziare proprio dallo stesso tuo profumato piede ,vorrei già spruzzarci sopra tanto liquido caldo e cremosoooooo ,tanto il piacere che mi dona con il suo morbido massaggio….e poi come promesso volevo la tua boccaaaaaa Anna, volevo scopartela tutta notte amoreee ,senza neanche un bacioooo, volevo che così rossaaaaaa,così vogliosaaaa,così regina nel tuo viso da porca, la volevo insaziabile e avvolgente sulla mia lunga ,grossa e pulsante carneeeeee,la volevo in tutte le posizioni dei nostri avvinghiati corpi, la volevo unico arbitro di un orgasmo fiume,prolungato, squassante che ti facesse affogare nel mare di sperma preparato solo con i pensieri eccezionalmente erotici che la mente dedica a te ,mia dea dell’amoreeee, ..così dicendo abbassai al suo cospetto le incontinenti mutande ,per dare sfogo,fierezza,risalto e spazio a cotanta erezione a lei dedicata,al centro di quella sacra stanza ,dove fra poco avrei sacrificato tanta passione in quel letto, vero altare erotico, dedicato a quella sfinge bellissima,statuaria immagine del sesso,del sentimento, dell’amore, della sessualità,della maturità,della pubertà,della procacità e della voluttà. La mia verga si prostrava a tanto in quella spettacolare manifestazione di eccitamento del maschio di fronte alla femmina, entrambi in calore e pronti ad unirsi ancora una volta nell’ancestrale ciclo dell’attrazione tra i due sessi e con mia ulteriore sorpresa fu proprio la dea ,ipnotizzata davanti al proteso suo scettro a muovere le sue ,per me,irresistibili fattezze verso quest’ultimo vibrante obbiettivo,per soddisfare la mia dettagliatissima richiesta ma sopratutto per la tempesta ormonale che le aveva invaso vene e neuroni.La regina di cuori infatti,sussurrando tutta la sua voglia mmmmmmmmm lo vogliooooooo,
ti vogliooooooooo ,lo esigooooooooooo,voglioooooo asfissiareeeeeeeee da luiiiiii
Claudioooooooo,mosse tutte le sue forme morbide ,piene e adorabili ,rasentando quasi a carponi il materasso,per raggiungere,dalla testata,la pediera del letto ove si trovava ,in piedi,il re di bastoni; lo raggiunse sollevando la testa all’altezza più opportuna per una ambita e pretesa deglutizione,ma contrariamente a quanto mi aspettavo preferì continuare a comandare il gioco della scopa, e calò un altro asso dalla sua attillata arrapante ghepierre trasparente; si approcciò,infatti, al randello con estrema cautela,in adorazione,lo sfiorava con naso guance e labbra,senza mai toccarlo nettamente,lo odorava,ci passava con tutto il viso sotto fino ai coglioni a cui accennava una leccata in punta di lingua,tutto condito con frequennti mmmmmmmm che odoreeee di maschiooooo che profumo eroticoooo emaniiiii amante mioooooo, mi stava letteralmente mandando in estasi,quel corpo così fresco e attempato,in cui intravedevo il mix di tettone ballonzolanti e mungibili confezionate in quella erotica trasparenza e di culone tondo e bianco libero di muoversi in mezzo a quella peccaminosa,mai da me violata stanza matrimoniale; si mi stava inebriando ,comandava le operazioni come un esperto e navigato comandante di lungo corso, mi alternavo dalla voglia di prendere con decisione,quasi violenza, la sua capigliatura corta e provocante per imboccarle e farle ingoiare tutto la nerchia in un sol profondo colpo e dall’alternativa di lasciarla continuare a guidare magnificamente come sapeva; chiaramente scelsi questa seconda ipotesi e potei,gestendo il mio orgasmo, godermi tutte le sublimi sensazioni, che l’amata suocera ,quasi inconsapevolmente, riusciva a regalarmi;si era adesso sdraiata distesa sul letto,pancia sopra,in senso contrario a quella usuale, e la sua testa,oltrepassando il bordo della pediera si era incuneata tra le mie gambe che usata come sostegno le consentivano di osare già con gli stessi naso,viso e bocca sotto lo scroto,leggermente succhiato, e tra le natiche ,si era invertita l’adorazione del nostro corpo,anche se io continuavo ad ammirare,amare e godermi il suo così oscenamente proteso a soddisfare l’infinito,proibito,incestuoso,incontrollabile,straripante piacere di entrambi. Avrei potuto e quasi lo feci, chinarmi a sessantanove su quello stesso straripante fisico per dissetarmi in quel peloso lago che conoscevo già colmo di fragranti umori,massaggiando e esitando su quei grossi succulenti seni,ma lasciai a quella donna ,di cui mi ero pazzamente innamorato,la licenza di decidere ogni proseguo di quella partita erotica,dato che mi stava portando a un orgasmo mentale per me nuovo; feci la cosa giusta infatti Anna ,cosa mai fatta in passato,imboccate le palle che sparivano succhiate dentro la sua orale voragine,ancora in quella irresistibile posizione,aveva preso a segarmi,dandomi un improvviso,scuotente impulso orgasmico ,dato che per la prima volta la sua pienotta,esperta, anellata mano scorreva ,gemente, la sua proprietà il tutta la lunghezza ,quasi a rimarcarne l’uso esclusivo, il possesso totale e incondizionato e mentre vedevo,al limite maschile di sopportazione ,le sue smaltate dita delimitarne lunghezza e spessore, tra una leccata e l’altra ,tra testicoli e ano esclamò…mmmmmm ohhhhhhh che potenzaaaaaaa Claudioooooo, che possenzaaaaaaa,che vergaaaaaaaaa ce l’ho tutta tra le mie maniiiiiiiii, ti porterò per manooooooooo , vieniiiiiiiii con meeeeeeeeeee iniziando il masturbatorio irresistibile movimento accompagnato dalle sue,appagate parole…Claudioooooo sei mioooooo ,ti assaporoooooo ,sei nelle mie maniiiiiiii voglio guidare il timoneeeeeee del tuo piacereeeee ,voglio farti venireeeee sul mio corpooooooooooo già bagnatooooooo ,che hai appena sfioratooooooo, voglioooooooo farti sborrareeeeee così imprigionato,tra le mie mani e la mia boccaaaaaaaaae aggiunseeeeee ‘…e poi non ti vorreiii neanche più dividere con Chiara che hai fatto così tanto godere stanotteeeeee,,, mmmmmmmmmm l’ho sentita con questo tra le gambeeeeeeeee come se lo prendevaaaaaa e lo pretendevaaaaaaaaa mmmmmmmmmmmm adessooooo sono ioooooo a pretenderloooooooo,te lo faccioooooo schizzareeeeeeee sul mio peccaminosoooo lettoooooo,sul mio volgareeeeeeeee corpooooooo protesoooooo e vogliosooooo di carneeee della tua giovaneeeeeeee frescaaaaaaa irresistibileeeee carneeeeeeeee e aumentò il ritmo della sua signorile, carnosa, nobile, curata e esperta mano,che mi lavorava il cazzo alla perfezione, in una a scappellante,dominante,imprigionante presa e la mente soggiogata da quella puttanesca visione e dalla sua inaspettata quanto eccitante rivendicazione su Chiara, stavo mollando gli ormeggi e far infrangere la mia onda spumosa ,su quel corpo tanto ambito,tanto perfetto, tanto disponibile,tanto proibito,tanto sborrabile,tanto meritevole di seme,tanto proteso alla doccia di piacere,tanto formoso sotto quella piccante divisa,tanto destinatario di attenzioni maschili, unica mia meta dal sapore inequivocabilmente incestuoso quanto vero sentimento d’amore..pensavo tutto questo in quel secondo in cui mi abbandonai a lei ,a tutto questo appena descritto,a colei che aveva scolpito la sua natura erotica indelebilmente nella mia mente ‘…arrivoooooooo Annaaaaaaaaaa,fai di me ciò che vuoiiiiiii,non fermare quella manooooooooo sconvolgimiiiiiii,ammanettamiiiiiiii,scorriiiiiii la tua guida sicuraaaaaaaaaaaaa sull’unico membroooo a te per sempre dedicatoooooooooahhhhhhhhhh ,mi ingoiava i testicoli mentre li svuotavo, mi infilava un dito nel culo mentre la inondavoooooooo ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono tuttooooooooo tuoooooooooooo padronaaaaaaaa miaaaaaaaa ,tirava adesso su’ la prescelta lingerie per essere irrorata nel suo ora nudissimo,statuario corpo,la raggiungevo ovunque ,mentre la sua mano non lasciava l’idrante spremendone l’essenza ancora e poi ancoraaa , la volevo ancora dominante del mio piacere, la volevo padrona del mio fulcro erotico,volevo ancora stare saldamente in suo potere,ora e per tutta la vita,godevo ancora ad occhi chiusi della periferia dell’orgasmo quando potei di nuovo godere della sua vista,la ritrovai adorante il mio straripato cazzo molto vicino alla sua spettacolare, amorevole, consolante rossa bocca,che ne cullava sapientemente la regressione,con ammiccanti assaggi e piccole leccate, proiettandolo e reimpostandolo per la nuova,imminente,voluta e dovuta erezione. In sottofondo ,ci rassicurava lo scomposto rumoroso respiro dell’incurante,brillo, addormentatissimo , a lei quasi indifferente marito come lui lo era peraltro, ingiustificatamente della moglie, che invece era bellissima,davvero prorompente nella sua innata bellezza,era donna cosciente e matura della sua passione sentimentale ed erotica, era femmina bagnata dal peccaminoso miscuglio di semi maschili e femminili che tanto le donavano, su quel così spiccatamente odoroso corpo, quell’aria di mamma ,amante suocera e puttana che un uomo,un ragazzo,un genero,un amante,forse un disgraziato,innamorato non avrebbe mai potuto resistere. Si spalmava ,come crema , i fiotti di sperma che si erano,come neve,adagiati sul suo procace terreno,godendo di quel massaggio auto erotico sulle parti lasciate libere ,durante il convulso masturbante mio amplesso,dalla sottoveste prescelta per la monta di quella notte. Era chiaro che dovevo,e volevo soddisfarla in profondità,era giunto il suo turno ,e quella sua velata postura nel suo letto matrimoniale,quel suo accennato sorriso dal quel suo viso decorato a dovere per chiedere ed ottenere qualsiasi cosa dal maschio prescelto,quella sua disponibile, pronta, irrorata, denudata,profumata, lubrificata, arruffata,scurissima figona aspettava di essere vista, ammirata, adorata.odorata,dilatata,massaggiata, inspirata, assaporata,lappata, asciugata,leccata, succhiata, sditalinata,e, tra crescenti suoi mugugni e contorsioni ,penetrata, cosa che feci in questa esatta appagante,esaltante,stupenda sequenza, abbandonando quel sessantanove che senza prefissi o timori, feci sulla tastiera del nostro esclusiva incalzante irrefrenabile libido. Infatti abbandonata quella opposta posizione ,potei,prendendo,la mia estasiata ansimante suocera,dal lembo di cosce lasciate libere dalle arrapanti autoreggenti, portarmi sul lato del letto dalla quale l’afferrai lasciandola seduta sul materasso, stabilendo subito e senza preamboli un incastro perfetto tra la sua gocciolante vulva e il mio bastone rifiorito da rinnovata passione.Ahhhhhhhhhh che penetrazione appagante, ohhhhhhhhhh Claudiooooo,sussurrava la spettacolare tardona, quanto ti hooooooooo apsettattoooooooooo quiiiiii sul mioooooooo lettooooooooooo,ahhhhhhhhhhh sbattimiiiiiiiiii prpopriooooo quiiiiiiiiiiiiiii voglio scopartiiiiiiiiiii proprioooooo quiiiiiiiiiiii e incalzata dalla mia scatenata serie di pompate….prendimiiiiiiii troionaaaaaaaaa prendimiiiiiiii amoreeeeeeeee mioooooooooooo, sottovoce,chiavandola con profondo reciproco piacere, le sussurravo queste frasi ,anche scurrili,per tutto il proibito che stavamo infrangendo,quasi incuranti del pericolo che correvamo,quasi pronti anche ad affrontare lo scandalo, prenditiiii tutttooooooo il miooooo cazzooooooooo,suoceronaaaaaa ,saziatiiiiiiiiiiiii,goditeloooooooooo ti sfondo le ovaieeeeeee puttanaaaaaaaaa, le sue mammelle seguivano il ritornello delle brusche manovre ed erano davvero belle nel loro oscillare a destra e sinistra e davanti dietro con i capezzoli così appuntiti da bucare quasi la fitta rete dell’intimo che avvolgeva quella musa del piacere,del sesso,della voluttà che mi rispondeva a tono…..come mi scopiiiiiiiii beneeeeeeeee ahhhhhhhhh sei meravigliosoooooooooo Claudioooooooooo non ti stancareeeeeee maiiiii di tua suoceraaaaaaa sbattitelaaaaaaaaa ogni volta che lo desideraaaaaaaaaaaaa,,cosiiiiiiiiii ahhhhh vengoooooooo mi fai morireeeeeeee stalloneeeeeeeeee e così dicendo mi fece capire che si sarebbe girata a carponi sul letto,dove in un attimo la ritrovai a quattro zampe.Si cavallonaaaaaaa miaaaaaaa adesso ti montoooooooooo alla pecorina e con facilità rientrai in quella sfatta,dilatata e allagata fregna ,potendomi finalmente aggrappare alle sue tettone che avevo una gran voglia di palpare e mungere, ahhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sfondamiiiiiiiiiii stalloneeeeeeeee ,immobilizzamiiii tra cazzooooooo e maniiiiiiiiiii e svuota dentro di meeeeeee tuttoooo il tuooooooo piacereeeeeeeee amoooooreeeeeeeee. Avrei già avuto una gran voglia di allagarla di sperma ma volli ricompensarla ancora di tutto la passione e la voglia che sapeva scatenare in me e iniziai improvvisamente a coccolarla in quel rallentato ritmo della penetrazione…ti amoooo,sei miaaaaaa Annaaaa,lo sarai per sempreeee,ti adoroooooo tesoroooooo, ti voglio sempre al mio fiancooooo,voglio passeggiare mano a manoooooooo con teeeeeeeee,sei la mia donnaaaaaa per eccellenza, sei una femmina pefettaaaaaa,voglio invecchiare dentro di teeeeeeeeeeee, voglio maturare con teeeeeeeee, mi piace ogni cosaaaaaaa di teeeeeeeeeee, la tua voceeeeeee,la tue maniiiiiii, il tuo colloooooooo,i tuoi occhiiiiii,il tuo provocante procaceee corpoooooooooo,i tuoi piediiiiiiii,la tua essenzaaaaaaaaaa, sei unicaaaaaaaa Annaaaaaaaaa ti amooooooooooo, questa volta fui io a sorprenderla, in una posizione che non suggeriva tenerezza,non stimolava delicatezza, la portai al nuovo orgasmo psico fisico, mmmmmmmmmmmmm amoreeeeeeeeee sei sublimeeeeeeee sgorgoooo sul tuo peneeeee mmmmmmmmmmmmm ssssssssssssssssssssssssssssi mi avvito sulle tue paroleeeeeeeee e su questo pernoooooooooo che mi sconvolgeeeeeeeeee amoreeeeeeee vieni con meeeeeeee voglio correreeeeee su questo nostro litoraleeeeeeeeee unisci il tuo latteeeeeeee al mio mieleeeeeeeeee e poi baciamiiiiiiiiiii ohhhhhhhhhhhhhhhhh ;a quelle parole pronunciate da una donna ,la mia donna,non potevo resistere ,incollai la sua figa al mio bacino ,avvicinandola a me aggrappandomi ai suoi seni,come scalatore ai suoi rampini,e con la massima delicatezza toccai con il glande il suo utero e lasciai che in quel contatto desse il via ad un’eiaculazione,mai più dolce,acuta,abbondante, profonda , neutralizzante fisicamente ma rigenerante passionalmente….ssssssssssssssssssssi Anna mi prostro davanti a teeeeeeeeeeee,ti inseminoooooooooo come segno e pegno d’amoreeeeeee infinitoooooooooooo.Goduta ogni stilla di quell’amplesso indimenticabile e pieno di quella incredibile esperienza sentimentale,non mi rimase che assecondare la sua richiesta che era ormai una mia necessità e allungandomi di lato sul suo vaccino corpo ,sfilando il membro ormai semi rigido,la raggiunsi quando ancora ad occhi semi chiusi trovammo le nostre bocche che restarono incontrollabilmente saldate in quell’abbraccio,che grazie ad una semi capriola fece incollare i nostri corpi ,bisognosi del calore e del tatto epidermico. Baci senza fine in quel violato talamo,alla penombra della luce indiretta, a fianco all’inutile,passivo, essere che l’aveva sposata ,resa infelice e per fortuna abbandonata, le nostre lingue si inseguivano,come quella prima notte sulla spiaggia, mi gustavo il suo prelibato sapore,saettava la sua lingua sulla mia e mi mangiava con quella labbra irresistibili,poi presi a leccarle le guance e il viso mentre rilassata e ad occhi chiusi appoggiò la nuca sul materasso per lasciarsi coccolare,adorare,insalivare,baciare ,scrutare,odorare, me la stavo di nuovo godendo centimetro dopo centimetro,come innamorato,volevo fissare nella mia mente ,nelle mie cellule tattili e olfattive ogni sua caratteristica; salutato e succhiato il suo collo,ripassando per le sue labbra e per la sua lingua potei discendere dalle sue spalle che emanavano un più spiccato inebriante profumo, e leccandole feci scivolare le spalline della sottoveste perchè volevo denudarla completamente,volevo sentire il suo corpo integralmente sul mio,senza veli,in quell’alcova proibita;seguivo le mie labbra ,che ci donavano mille reciproche sensazioni,con le dita che sfilavano il trasparente capo da quel corpo mai così caldo,tenero,morbido,sensibile,amato,mio. Arrivai a succhiarle le aureole prima e dopo averle scoperte definitivamente ,provocando nel mio amore di suocera un acuto di piacere che la portò ad offrirmele inducendomi ad accanirmi infoiato su di loro;che bontà ,che matura espressione femminile, che voglia infantile di quel ‘abbondante seno,bastò quel materno suo dolce movimento a ripropormi a lei a livello erettivo,proprio mentre la mia verga sostava sulla sua gracidante palude, leccavo e ingoiavo un terzo di quella mammella, quasi a staccarla accompagnato dalle mani di Anna che premevano la mia testa sul suo accogliente petto. Mosso da istinto primordiale mi alzai portando nel solco delle sue zinne il mio cazzo eretto e duro quasi a riconoscergli tanta gratitudine e iniziai a passarlo su tutte le parti di quel decoltè favoloso;Anna gradì con un mmmmmmmmm sei unicoooooooo,e lo accolse immediatamente, agevolandomi in quel saluto alle truppe schierate in formazione eretta ,che prevedeva una lunga pomiciata tra glande e capezzoli e poi un soffocante abbraccio tra quei due promontori ,in cui avrei lasciato il mio membro per l’eternità. Questa lunga,rassegna si concluse chiaramente ,dopo una lunga e minuziosa parata della baionetta sul suo viso,tra gli splendidi occhi,e sulle sue morbide guance,con il doveroso passaggio ,tra le sue protese labbra,che lambii esternamente e nella quale Anna mi permise di entrare, infilando soltanto il glande in quell’ambito orificio rimandando a dopo una già promessa completa,soffocante visita orale. Le tentazioni infatti era forti e svariate,avrebbe meritato qualsiasi pratica e avrei goduto da taluna; l’avrei divinamente scopata in bocca dopo aver affidato alla sua lingua ,porgendoglieli da seduto, le mie palle e il mio ano;mi sarei volentieri segato a due centimetri dal suo volto affogandola e ricoprendola di sborra;mi sarei accovacciato affidando alle sue rassicurante mammellone l’asta per lei innalzata, per iniziare e concludere una seria e dedicata spagnola con spruzzata incontrollata finale;mi sarei potuto girare a sessantanove per ricevere gli stessi piaceri regalandole le stesse emozioni. Decisi ,senza dubbi o tentennamenti di riprendere quello che avevo interrotto trasportato dal troppo eccitamento, e ripresi a farla godere leccandola ,denudandola, centimetro dopo centimetro ,mentre tra un’ondata di umori e l’altra e ad occhi chiusi,mia suocera, rimaneva nella seconda estasiata dimensione, trascurando per altri istanti quella del mio pene, per far fremere goccia goccia il suo corpicino,limitandosi ,abbandonata in mezzo alle lenzuola in balia delle mie papille gustative, ad accarezzarmi il capo trai i suoi silenziosi gemiti. Ripassando da quei prelibati capezzoli,mi attardai in pasticceria,facendo inarcare la proprietaria,lasciando quei babà solo dopo averli ingoiati,risucchiati a ventosa e bistrattati a dovere lasciando la ciliegina rossa,dolorante ,deformata ,dura e acuminata;discesi lo sterno con la bocca incollata alla sua pelle,mentre il mento ,agevolato dal suo inarcamento,faceva scivolare la trasparente veste,attardandomi con le mani sui suoi disponibili seni,che con le mie grandi mani riuscivo ,palpandoli con desiderio, a contenere a malapena,continuando una reciproca benefica stimolazione. Affondavo adesso sul nudo,materno ,ventre al centro del quale spiccava il rientratissimo particolare ombellico,segnalato,come da un faro, dal suo ruvido pronunciato neo che imboccai in quella leccata a ventaglio che mi portava fino ai fianchi e mi immetteva al bacino e all’inguine ,seguendo il cui solco,come boy scout che conosce un sentiero,mi incamminai verso la lussureggiante ,odorosa,intrisa boscaglia,che ancora non avrei attraversato,ma di cui potevo godere i balsamici effluvi, perchè stavo impazzendo dalla voglia di sfilarle con la bocca quelle autoreggenti da sballo ,che mi avevano presentata l’adorata suocera, puttana e volgare al punto giusto, pronta e oscena come desideravo, piccante e desiderabile in modo inequivocabile, troia e in calore come qualsiasi maschio vorrebbe trovare la sua agognata femmina. Fui subito attratto e mi scatenai sulla striscia bianca di coscia che fuoriusciva dall’elastico in pizzo e come ipnotizzato da tanta, selezionata bontà mmmmmmmm iniziai a leccargliele entrambe ,mordicchiandole e insalivandole fino alla periferia vaginale in cui si respirava un’aria satura di umori secreti a ripetizione dalla donna ,silenziosamente ansimante che mi stavo centellinando;iniziai quindi imbevendone il pizzo di saliva,con lingua e denti a sfilare la prima calza,molto aderente sulle sue spiccate forme e in questo fui agevolato da Anna che vide bene di sollevare a squadra una gamba,dandomi la possibilità, seguendola e spogliandola,di sollevarmi e di godere della sua vista dall’alto del suo ginocchio, rimanendone estasiato e scattando l’ennesima fotografia da conservare nella mia mente. Vidi nitidamente una donna matura, esperta,in pieno orgasmo e in balia del suo uomo meno esperto,abbandonata in quella pittorica posa erotica,con la sottoveste nero fumo ,che le cingeva come setosa cintura la vita, le sue grazie prorompenti e dominanti, l’attempato generoso petto martoriato da una sua mano che si alternava sui due stimolanti e stimolati promontori mentre l’altra curata e ingioiellata mano era incaricata della spola tra la sua procace bocca,il suo affamato clitoride, i miei e i suoi capelli entrambi scurissimi, l’altra gamba ancora confezionata nella carta regalo osè, aspettava distesa il suo turno con cui mi sarei appropriato dell’ennesimo suo dono. Incamerato tutto questo in quel lungo istante,potei occuparmi del suo già libero appuntito ginocchio quando già con una mano ne scoprivo il retrostante sodo polpaccio su cui arrivai abbassandomi, e rasentando con la nuca i capelli sul materasso, per odorarne l’austerità leccandolo con parsimonia e precisione provocando la resa del collant che si raggomitolò ,anch’esso,ai suoi stupendi piedi. Si i suoi divini piedi,ne avevo una voglia matta quell’improvviso,odoroso,curatissimo,pienotto,smaltato obiettivo sessuale,che mi faceva montare a dismisura l’erezione mettendo alla prova la mia capacità di ritardare l’orgasmo.Anna ‘..sei una deaaaaaaaaa della montaaaaaaaaa ,chi ti resisteeeeee in questa posaaaaaa da padronaaaaaaa del mio piacereeeeeeeee,arrivai al suo tallone insinuando la lingua tra nylon e pelle,per riceverne già il primo stupendo sapore,poi aiutato dal mento e dal naso e da una suo movimento tra i gemiti, piano piano e con estrema delicatezza,come se si trattasse di cristalleria frangibile, lo potei mmmmmmmmmmm denudareeeeee ohhhhhhhh che spettacolo quelle laccate dita che contrastavano con le bianche lenzuola e come segugio sulla traccia mi incollai a quella parte del suo corpo destinato a ì più svariati erotici modelli di calzature che mia suocera possedeva ,leccandolo con avidità, con sottomesso desiderio, con una bramosia tale da provocare anche una perdita seminale dal mio cazzo grossissimo. Arrivai ,strisciando con le labbra sul suo immobile morbido,profumato irresistibile piede,fino alle dita che iniziai a leccare con dovizia una per una senza trascurare l’interspazio tra una falange e l’altra per arrivare all’alluce che non potei fare a meno di succhiare e ingoiare come avrei fatto fare con il mio cazzo da li a poco a mia suocera. Quest’ultima lusingata e caricata da questa stimolazione emettendo un mmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiiiiii leccaloooooooo, sollevò leggermente e con regalità l’arto consentendomi di ingoiare immediatamente e con passione sfrenata mista a servilismo tutte le dita per poi leccarle ,succhiarle e ripassando tutta la piatta lingua sulla protesa pianta..mmmmmmmm che bontààààààà Annaaaaaaaaaaa sonooooo ai tuoi piediiiiiiiiii, ai piediiiiiiiii della tuaaaaaaaa bellezzaaaaaaaaaa e della tua porcaggineeeeeeeeeee ho voglia di sborrareeeeeeeeeeeee sopra queste delizieeeeeeeeeeeee e così dicendo impugnai il mio bastone e lo posai immediatamente sull’adorata estremità di quella femmina,quasi a prostrare il mio piacere a quel simbolo di voluttà e di potere;mia suocera guardando fisso e infoiata sul quel bastone,leccandosi le labbra, iniziò con lo stesso piede un massaggio sul pene eretto mugugnando mmmmmmmmmmmmm sottomettiti alla mia volontààààààààààà bel cazzoneeeeeeee mioooooooooooooooo ,passando e ripassando sulla verga prima la pianta quasi a schiacciarla, poi con le dita sotto lo scroto mi palleggiò i coglioni per poi risalire con le stesse rossissime unghie sotto lo scappellatissima nerchia a lei dedicata. Quell’azione,quella immagine aveva chiaramente preparato a dovere il mio esplodente orgasmo,con cui non vedevo l’ora di concludere,allagando la dea,quel variegato ,fantasioso,esaltante nuovo rapporto,che per iniziativa di quell’irresistibile essere prostituito davanti a me quanto lo ero io davanti alla sua bellezza, evolveva in un’altra ultima sua perentoria richiesta fatta mentre ancora periziava il mio cazzo……mmmmmmmmm che rigidooooo,che forteeeeeee quantooooo ne voglioooooo amooooreeeeeee riempimi la figaaaaaaaaaa però prima sfilamiiiii l’atro collant con la tua boccucciaaaaaaaaa Claudiooooo;ero sul precipizio della sborrata e quel suo ordine non mi aiutava certamente a trattenerla,feci quindi affidamento su tutte le risorse di autocontrollo riamaste e mi fiondai con estremo appetito sulla gamba ancora così porcamente inguainata,approfittando nella mia posizione attigua alla pelosa figona per odorarla e soprattutto leccarla asciugandola di quanto prodotto e accumulato in essa dalla stupenda vacca grazie a tutte le mie riservate sollecitazioni. Rispose con mugugni,gemiti e pressioni sul sensibilissimo punto,mentre passai a completare il lavoro ordinatomi ,afferrando tra labbra e denti il pizzo che ne cingeva la lattea coscia e tra l’annusarla e furtive leccate la sfilai,giungendo con naso e bocca sul secondo piede ormai nudo e disponibile alla nuova prostrazione che gli dedicai con desiderio estremo,esaltato da come Anna lo porgeva ai mie servigi….mmmmmmmmmm siiiiiiiiiii lecca leccaglielooooo tuttoooo alla tua padronaaaaaaaaa cosììììììììììììì ,non resitevo più imboccai tutte le tinte dita in un sola infornata succhiando tutto come un prelibato mollusco,per poi liberarlo e passarmelo integralmente su tutto il viso,sul collo sul mio petto,e riavvicinarlo alla bocca per leccarlo esternamente fino a risalire al polpaccio..ti voglioooooooo padronaaaaaaa miaaaaaaaaaaa tutto di teeeeeeeeeee mi fa impazzireeeeee e adessssoooooooooo sono prontoooooooooo a donartiiiii l’asta che riempirà a dovere il vuoto in te presente, domicilio ideale per questo totem innalzato alla tua essenza di amante perfetta. Afferrai il suo corpo ormai nudo e vibrante,che feci ruotare di novanta gradi ,portando il suo bellissimo sedere sul bordo al lato del letto,dalle quali fuoriuscivano le gambe,da me afferrate all’altezza delle cosce ,e prima di inforcarla mi venne un lampo che mi portò ad afferrare la calza appena smessa e che ,guardando negli occhi la mia ansimante femmina,infilai come fosse un preservativo, facendola scorrere sul pronto bastone,fino che la sua punta aderisse perfettamente sul glande,marcandone chiaramente il contorno. Ecco Anna adesso sono prontoooooooooo ,ho reso merito a questo tuo intimo capo e vestito da solo esso ti penetro ,t’infilzo, ti monto, ti sbatto, t’ingravido suocerona miaaaaaaaa e con un colpo secco la presi,tirandola dalle stesse cosce,mentre lei appoggiata sui gomiti al ,materasso già godeva di quel annunciato terremoto che provocava copiose perdite e smottamenti irresistibili al suo esausto organismo. Prendiiiiiii troiaaaaaaa, prenditiiiii tutttoooooooo questo cazzoneeeeeee in carta regalooooooo ,la sbattei con forza e vigore,le sue mammelle impazzite si deformavano dalle spinte e la donna ritmava solo un ohhhhhh ohhhhhh ahhhhhhhhh ohhhhhhh ahhhhhhhhh godendo all’infinito , di quel pestello che così rivestito le riempiva e avvolgeva il mortaio ,dando anche a me una particolare amplificata eccitazione tattile abbinata al pensiero che vedeva mia suocera indossare così divinamente e volgarmente quello stesso capo intimo tanto che dopo poco giunsi al capolinea e le annuciai…. eccomi puttanonaaaaaaa miaaaaaaa adesso t’inondooooo ,ora ti allagooooo di tanto semeeeeeeeeeeee,tanta sborraaaaaaaaaaaa,tanta cremaaaaaaaaaaaaaa però voglio la tua boccaaaaaa amoreeeeeeee mioooooooo; Anna non mi fece ripetere la preferenza e scalzata la verga dalla sua vagina,la ritrovai seduta sul bordo del letto pronta ad imboccare tutto il mio succulento cannolo ,che adesso in piedi davanti a lei ,scartai dalla velata carta oleata e ancora a debita distanza presentai alla golosona ‘… ingoialooooooo tesorooooooo succhia tutta la sua ricottaaaaaa ,sfiniscimiiiiiiiiii non ti resistoo piùùùùùùùù Annaaaaaaa; quest’ultima si avvento sul bon bon afferrando con le mani,tirandomi ad essa, e mostrando le sue spesse voluttuose labbra in tutta la loro voracità se lo inghiottì completamente ,come sognavo,come agognavo,come volevo,come solo lei sa fare ,me lo avvolse al sicuro, tra la lingua e il palato con un solo sordo,nitido conclusivo mmmmmmmmmmmmmmmmm sostò in quella posizione qualche secondo a goderselo in garage per poi assestato con la lingua iniziò gustarselo nel lento movimento di testa, che afferrai dalla perfetta corta capigliatura coadiuvandola in questo estremo conclusivo atto di consegna di tutto me stesso alla persona che più amo al mondo…..siiiiiiiiiiiiiiiiiii mammaaaaaaaa succhiatiiii tuttoooooooo la mia animaaaaaaaaaaa sono tuoooooooooooooo succhiatiiiiitutta la mia energiaaaaaaaaaa ,mmmmmmmmmmm bravaaaaaaaaaaaaaaaaa sei indomabileeeeeeeeeee Annaaaaaaaaaaaaa cedoooo alla tuaaaaaaaaaaaaa porcaggineeeeeeeeeeeeeeee non ti resistoooooooooooo …Anna mi guardò intesamente e iniziò a far fuoriuscire il cazzo dalla sua bocca leccandolo per la lunghezza e abbassandosi sotto lo scorto per leccarne anche i coglioni nello stesso momento che percepì l’eruzione passò il glande nel viso e lo imboccò fino in fondo riuscendo a far da diga con le tonsille all’ondata di sperma che la investì mentre con impeto l’afferrai dalla nuca e mimai una violenta scopata orale preso dalle scosse orgasmiche ‘… ahhhhhhhhhhh godooooooooooooo sborroooooooooo amoreeeeeeeeee tra le tue labbraaaaaaaaaa ti amooooooooooooo tesorooooooooooo ,beviiiiiiiiiiii bevitiiiiiiiiii tuttoooo questo ragazzooooooooooooooooo,bevineeeee la linfaaaaaaaaaaaaa porconaaaaaaa miaaaaaa. Sborrai tanto a ripetizione e con sempre più profondo piacere,dopo quella lunga performance ,variegata da mille sollecitazioni insieme alla donna più bella e d eccitante del mondo,la quale non aveva perso una goccia del suo uomo lucidandone ora con la lingua lo scettro ,prima di accoglierlo tra le sue braccia in quel letto che finalmente ci ospitava da amanti;ero sfinito ma quell’abbraccio con il mio petto contro i suoi seni,le mie labbra ad un millimetro dalle sue odorose del mio sperma,mi rigenerava,mi tranquillizzava e mi ospitava come passero che ritrova la mamma e il suo nido,come neonato che ritrova il seno della madre, come naufrago che trova la terra ferma,potei chiudere gli occhi guancia nella sua guancia accarezzato nei capelli e nel viso mentre mi sussurrava…. sei mio,ti amo Claudio,se non ti amassi non sarei mai arrivata neanche alla prima volta tra noi,se mi sono spinta così avanti e perchè provo un sentimento crescente come è crescente la sensazione di prigionia che mi affligge quando sei lontano da me .Queste parole sono musica le dissi, amore mio hai stravolto la vita,ti amo,ti adoro,ti desidero al mio fianco, se la mia donna ideale ,vorrei morire adesso in questo letto incollato a te , ti vorrei respirare e detto questo la baciai dolcemente sfiorandole le labbra ,leccandole una alla volta,posandoci le mie a stampo e ottenendone da lei il timbro fino ad immergere la lingua nella sua saliva per annodarla alla sua,che passione, non ci saremo staccati mai,che voglia in quei baci tra innamorati ,uno sopra l’altra era quasi l’alba e amoreggiavamo teneramente ancora,mai sazi, perfettamente complementari e uniti dall’unico reciproco desiderio: amarci. Piano piano ci eccitavamo ancora ma paradossalmente decidemmo con un solo sguardo d”intesa di mostrare a l’altro la nostra nuova crescente eccitazione senza però affondare in un nuovo rapporto sessuale, e continuammo a navigare in quel mare di carezze, coccole,baci, slinguate e respiri condivisi come tra quegli amanti o coniugi che condividendo un amore già maturo hanno fatto un salto di livello. Restammo in questo meraviglioso stato almeno trequarti d’ora e quando le prime luci del giorno già filtravano dalla finestra,nudi e investiti dall’aurora ci alzammo e abbracciati arrivammo suino alla porta dove scambiato l’ennesimo lungo profondo bacio,ci salutammo senza proferire parola ricchi di quanto era accaduto quella notte in quella stanza in cui avevamo portato il nostro sentimento ad un livello assolutamente speciale.
La domenica ,di cui avevo vissuto intensamente già le ore piccole, mi vide profondamente addormentato fino alle 13.30 quando fu proprio la mia dolce suocera a svegliarmi,dall’uscio della camera,chiamandomi per il pranzo , abbastanza asetticamente,a causa di altre presenze nelle vicinanze,cosa che non mi impedì comunque di raggiungerla con un balzo e baciarla in bocca per dieci secondi ,stringendola e avvicinando il suo bacino al mio per darle subito il rigido e voglioso benvenuto,ricambiato con passione e poi respinto per ribadire a voce alta…daiiii dormiglioneeeeee che si freedda tuttoooooo mentre si allontanava. Era come al solito perfetta nel suo fresco abbigliamento caratterizzato da una canotta giallo canarino sotto la quale non portava il reggiseno e dentro la quale non riuscii in quei pochi secondi ad infilare le mie mani per una pensata ma mancata palpata alle favolose tettone contenute a stento dallo stesso estivo indumento,che Anna aveva abbinato ad una gonna di jeans corta ma non mini e una paio di sandali con tacco alticcio in sughero e stringhe dello stesso giallo della canottiera che vidi allontanarsi nel corridoio dopo avermi per me calorosamente salutato e per la stampa esortato a sbrigarmi per il pranzo.
Purtroppo al contrario di quanto speravamo per tutta la domenica non godemmo di tanta libertà a causa del fastidioso tentativo di mio suocero di farsi perdonare che lo portava a girare intorno alla moglie diventando ,a sua insaputa,invalicabile ostacolo alla nostra voglia di intimità;la stessa fu solo parzialmente raggiunta anche a causa della pigra presenza di Chiara,che al contrario del solito pareva armata da poca iniziativa che non palesava programmi fuori porta a cui avrei chiaramente immediatamente rinunciato. Riuscii ,rischiando anche un pochino, solamente ad abbracciare da dietro mia suocera intenta a lavare la verdura nel lavello di cucina, che mi permise di soddisfare ampiamente la mia voglia di palparle le mammelle per bene da sotto la maglietta smanicata, infilando sotto di essa le mie manone e riuscendo in un largo contatto ,a pieni palmi,su quelle meraviglie di cui stimolai a dovere aureole e capezzoli,mentre la baciavo e leccavo sul collo,premendo con il mio cazzo già duro sul sedere jeansato ,capendo tra l’altro con quel pubico tatto che mmmmmmmmmmmmmm non portava mutandine. Appena iniziavamo a godere del nostro contatto dovemmo staccarci pere l’arrivo di Chiara ,mentre facevo finta di cercare i tovaglioli di carta da mettere in tavola. Anche durante il pranzo potei solo fare il piedino a mia suocera e accarezzarle le nude gambe quando si avvicinava per servirci,senza però affondare i colpi a causa di una ,incosciente ma attenta vigilanza familiare che ci limitava troppo negli affettuosi movimenti. Anche il momento del caffè ,in cui spesso ci si divideva per stravaccarsi sul divano non ci lasciò possibilità di restare soli ,cosa che si ripeteva nel dopo pranzo per la presenza a turno dei traditi,che ci consentiva solo veloci strusciamenti e intense occhiate o ammiccamenti.
Per fortuna ,prima che arrivasse l’ora di partire,si materializzò la possibilità di passare un’intensa mezzoretta da soli nella lavanderia ,posta all’esterno dell’abitazione e dove mia suocera si recò per la rituale organizzazione del lavaggio della varia biancheria ,subito dopo l’improvvisa ,breve uscita del marito con un amico che venne a chiedere un favore e la contemporanea visita di Chiara,alla vicina, mamma da pochi giorni,vista casualmente dal balcone mentre mia moglie fumava una sigaretta. Lasciai uscire la consorte , rimanendo apparentemente distratto dalla tv ,per fiondarmi nel casotto da mia suocera appena fui solo. Anna nel vedermi arrivare,fu contenta quanto intimorita e sorpresa,ma appena le spiegai la licenza che avevamo ,inaspettatamente ottenuto, ricambiò le mie attenzioni con un..finalmenteeeeeeee amoreeeeeeeeeee per incolare le sue labbra alla mie in quel bacio liberatore che piano piano assunse i connotati di un preliminare accesissimo da slinguamenti e leccate scomposte dalla voglia reciproca,che mi portò ben presto a sollevarle la canottiera per affondare il viso in quei generosissimi,eccitati ,disponibili seni che morsicai,succhiai,leccai con avidità non comune, portando la donna e il mio cazzo a quello stato in cui tutta la giornata volevamo vivere. Sapevamo che il tempo era tiranno ,quanto che non resistevamo più dalla voglia di unire i nostri corpi e la sollevai dalle cosce ,mentre ancora godevo della bontà del suo petto,e la sedetti sulla lavatrice , per poter soddisfare quel desiderio di figa nuda che mi era entrato in corpo durante il precedente,interrotto veloce ,rubato, contatto in cucina; mia suocera già ben lubrificata e gocciolante,non voleva altro che concedere la sua natura al quell’assetato maschio e mi agevolò nel mio programma delicato, tirando su la gonna e spalancando il sipario scuro,bagnato e pelosissimo del suo teatro,in cui potei immediatamente far esibire la mia bocca che sguinzagliando la lingua infierì sul suo pronto clitoride ,provocando nella femmina un immediato sano, aspettato, agognato, vitale godimento accompagnato da una quasi contemporanea emissione di umori dalla vagina,che raccolsi immediatamente con la lingua sostituendola, sul clitoride ,con due dita per raddoppiare e garantire il piacere a quell’essere magnifico che a breve mi sarei scopato dopo ore di estenuante attesa. Stimolai e lappai per minuti la sua figona e la portai a sincronizzarsi alla perfezione con la mia perentoria erezione per presentarle il bastone ,che avevo liberato dai bermuda di jeans strappati indossati nell’occasione, dopo che Anna aveva provveduto a sbottonare completamente la mia camicia bianca per godersi il mio profumato e riccioluto petto. La nostra passione,il desiderio dei nostri corpi,dei nostri odori in quell’appuntamento pericoloso,improvviso e purtroppo brevissimo ci portò immediatamente a manifestare tutta la nostra sessualità; azionai immediatamente la mia centrifuga,perché avevo una gran voglia di chiavare mia suocera ,così quanto lei aveva bisogno di concedersi con impeto ,quasi animale,all’uomo conteso,proibito,troppo santuario che avrebbe dovuto salutare a breve. Guardandola fissa negli occhi,mi avvicinai a lei tirandola a me ,seduta com’era, dalla schiena e ne ricevetti un’ulteriore impulso alla mia già accesa foga,mentre esclamava…. prendimiiiii con forzaaaaaaa Clauudioooooo violentamiiiiiiii,qui adessoooooooo sbattimiiiiiiiiiii , sventramiiiiiii tuttaaaaaaae lasciami esamineeeeeeee e piena della tua saporitissima sborraaaaaaaaaaaaaaa, quelle parole fecero da cornice alla mia scomposta penetrazione che le squarciò l’oliatissima fregna che già martellavo infoiato dal suo atteggiamento e dalla sua lingua che saettava nella mia bocca per poi passarmela su tutto il viso che mi leccava sotto quel bombardamento che ad occhi chiusi e mugugnando si godeva;mi aggrappai alle mammelle per evitare che si spostasse subendo quelle spinte mentre l’apostrofavo come meritava…….godiiiiiiiiiii Annaaaaaaaaaaaaa ,goditiiiii il tuo randellooooooooooooo, dopo poche ore la tua figona giaaaaaaa mi mancavaaaaaaaaaa troionaaaaaaaaaaaa ,sei hbellissimaaaaaaaaaaaaa e da oggiiiiiii ti voglioooooo sempre in canottaaaaaaaaaaaa anche nel tuo lettoooooooooooooo voglio trovartiiiiiii con la canottuieraaaaaaaaa velataaaaaaaa e di pizzoooooooooo per mangiarti tuttaaaaaaaaaaaaaa,conme ti scopoooooooooooooooo ,come scopiiiiiiiii beneeeeeeeee sessantenneeeeeee miaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e come lecchiiiiiiiiiiii beneeeeeeeeeeeeeee,siiiiiiiiiii leccamiiiiiiii tuttoooooooooooooo mentre ti sbatto fino all’uterooooooooooooo .Anna leccava il mio viso il mio petto il mio collo in trans per quella cavalcata e mi stava godendo tutto nel profondo della sua vagina che mi avvolgeva e mi allagava del suo palese piacere….adessooooooooo ti riempioooooooo mi adorataaaaaaaa suoceraaaaaaaaaa,voglio venireeeeeee dentro di teeeeeeeeeee,nel profondo della tua caverrnaaaaaaa così senza gestire il mio piacereeeeeeee appena sarò al culmine ti allagherò di sperma amoreeeeeeeee miooooooooooo. Certo disse Anna,goditi tutto il mio corpooooooo ,sbattimi finchè vorrai e dopoooooooo riempimi di crema come un bignè amoreeeeeeeeeeee miooooooooooo,la terroooooo ahhhhhhhhhhh ohhhhhhhhhh mmmmmmmmmmmmmmmmm con me tutta la notte e ogni tando ne raccoglierò un dito da odorare ,passarmi in visoooooooooo e leccare per farti stare con me fino all’alba anche stanotte stallone miooooooooooo,quella frase mi portò al culmine dell’amplesso anche perché il tempo stava scadendo e fermata la sua bocca le incollai la mia per pomiciare la fonte di quelle stupende parole e avvisandola….. arrivoooooo tesoroooooo dentro di teeeeeeee sei irresistibileeeeeee ,mi sorprendi sempre ,prendimiiiiiiiiiiiiiiii ti inseminooooooo ancoraaaaaaaaaa ti amooooooooooooooooooooooo
Annaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e con il cazzo tutto dentro la sua figa e la mia bocca saettante nella sua venimmo insieme in un orgasmo ,voluto,atteso, sentito, lungo e abbondante che provocò dopo un poco l’uscita fiotti di sperma sulla lavatrice,che con un dito raccolsi per porgerli sulle labbra all’amata,appoggiata sul mio petto che li gustò con gratitudine. Ti amo Claudio ,non pensiamo al dopo altrimenti mi suicido…no amore non pensiamo al domani ,voglio pensare a quello che provo per te Anna e farò di tutto per moltiplicare le,occasioni per viverti. Ci ricomponemmo e andammo a sederci sul divano,dove potemmo godere ancora di una mezzoretta di liberà ,in cui le preparai un tè e dove analizzammo tutto quello che investendoci aveva sconvolto la nostra esistenza sentimentale. Arrivammo alla conclusione di decidere se considerarla una parentesi, sfruttando il tempo che ci avrebbe visto lontani, per capire se poteva prevalere la logica e se come credevamo avrebbe vinto il sentimento. Qualche lacrima scese dagli occhi gonfi di Anna che si fece seria e pensierosa,mi affrettai a consolarla e accarezzarla ,baciandola con passione ricevendone subito altrettante attenzioni che ci fece capire come la nostra attrazione fosse già una risposta al quesito che ci volevamo imporre. Tornò Chiara e solo dopo un’ora mio suocero che per sua fortuna era sobrio, ormai si era fatto tardi e a malincuore dovevamo salutarci dandoci appuntamento al prossimo incontro. So che la nostra incestuosa relazione,salvo inattesi ripensamenti, non potrà finire,dato lo sconvolgente sentimento che è divampato in noi , ma non sono sicuro di voler continuare a renderlo pubblico con queste mie confessioni. Quello di cui son sicuro è di voler salutare i tanti lettori che si sono avventurati nella lettura di uno o di tutti i capitoli scritti finora, scusandomi se non sono stati di loro interesse o gradimento, e ringraziando quei pochi che mi hanno scritto complimentandosi con me esortandomi a continuare. Saluto tutti ,grazie ancora a tutti e……… ‘.forse ‘….. alla prossima!!?

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