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Racconti 69Racconti erotici sull'Incesto

nonne vogliose di cazzo

By 14 Dicembre 2014Febbraio 9th, 2020No Comments

Abitavo in un paesino molto piccolo delle Marche, insieme a mia madre rimasta troppo presto vedova di mio padre, morto a seguito di un incidente stradale, insieme a noi vivevano le mie nonne, Maria e Angela rispettivamente, una la madre di mia mamma, mentre Angela era la madre di mio padre. Mia mamma Laura, come dicevo rimasta vedova da quando aveva l’età di 32 anni, adesso che ne aveva dieci di più, conduceva una vita abbastanza ritirata anche se non aveva rinunciato al sesso, io Paolo che avevo compiuto i 19 anni, mi ritrovavo in casa con tre donne e la loro caratteristica principale erano tutte tre poppute. Mia madre aveva una 5 misura di seno, anche se il suo corpo longilineo e magro, era un poco in contrasto con queste tette, mentre la nonna Maria 60 anni portati bene, con un corpo abbastanza abbondante, portava una sesta e nonna Angela 63 anni con corporatura imponente una settima. Quindi già da piccolo ero trastullato da queste tre donne, ma finché non raggiunsi l’età dell’adolescenza non mi rendevo conto di cosa avevo per le mani. Quando i primi istinti sessuali si manifestarono, grazie ai miei compagni di scuola che mi svezzarono, insegnandomi a farmi le pugnette e guardare giornali con donne nude, in cui le vedevo con delle tettone, cominciai a pensare che anche le mie ‘donne in casa’ anche loro erano ben fornite e dal quel momento iniziai a sbirciare dentro i loro decolté per carpire quanto più possibile i loro seni.
E fu in questa fase adolescenziale che iniziai a scoprire il sesso e come scopano le donne e gli uomini. Mi madre mi portò un giorno da mio zio Daniele, fratello di mio padre, che era sposato con una bella donna zia Agnese, ambedue abbastanza giovani, mio zio 40 anni e mia zia 38. Quando arrivammo in casa trovammo mio zio da solo, quindi mamma mi disse di giocare o guardare la televisione intanto che lei doveva parlare con lo zio e di non disturbarli finché non avessero finito, dovevano discutere di cose importanti e non li dovevo tediare.
Mi misi a guardare la televisione nel salotto, intanto che mamma e lo zio avevano chiuso la porta dietro di loro. Dopo circa un quarto d’ora che ero li, mi scappava di fare la pipì, avevo paura di andare in bagno, visto le raccomandazioni di mamma, ma sentivo che non ce l’avrei fatta a reggerla, quindi facendo molta attenzione ad aprire la porta, piano piano uscì e mi diressi verso il bagno cercando di non fare rumore. Passando davanti alla porta della camera da letto, sentivo dei bisbigli provenire da dentro, ma in quel momento per me era importante di fare la piscia, quindi andai in bagno silenziosamente e la feci, senza tirare lo sciacquone, una volta uscito, la mia curiosità di sentire quelle voci provenire dalla camera era forte, per cui mi accostai con l’orecchio alla porta, udendo meglio quei sussurri provenienti dalla stanza, anche se non vedevo niente, in quanto c’era la chiave nella toppa, percepivo benissimo le voci di zio e mamma:

– Prendilo puttana, succhialo bene, ti piace il cazzo di tuo cognato’maiala’ comunque meglio che ti scopo io che un altro, rimane tutto in famiglia, che peccato che mio fratello non ti possa più chiavare, lui’da lassù mi perdonerà e dirà meglio mio fratello che un altro.
– Chiavami Dani, fammi godere, che dobbiamo fare presto, non possiamo lasciare il ragazzo troppo tempo da solo, magari poi s’innervosisce e viene a cercarci’.daiii trombami’.fammi sentire il tuo cazzo dentro la figa, che voglio godere’e tanto ormai che non mi scopi più’con tua moglie sempre in mezzo alle palle’
– Si, allarga le cosce che ti fotto la figa, ti voglio sborrare dentro, oppure preferisci che vengo nel culo?
– Si meglio nel culo, perché non so, se sono sempre fertile e non vorrei rimanere incinta, poi come vado a spiegarlo agli altri’.dai fottimi la figa e quando stai per venire mi dai lo sperma nel culo’mmmm’.dai’che non ce la faccio più’ho voglia del tuo cazzo’infilamelo tutto’
– Prendi cagna’sono dentro di te’senti come ti sto scopando’ho il cazzo dentro fino alle palle’mmmm’.come è calda la tua passera’e le tue tette che mi fanno impazzire’.sento che non ce la farò a resistere a lungo’
– Non ti trattenere’quando sei pronto vieni’.che io godo insieme a te appena sento il tuo sperma scendere’.
– Allora girati’che ti apro il culo’.che bella troia che sei’mi fai godere come un porco’ecco ti sono dentro’.mmmm’come è stretto’te lo devo fottere più spesso per allargartelo’mmmm’come è bello incularti’ sto per sborrare’eccoooo’vengooooo’.vengoooooo’
– Siiiii’.dammela tutta’la tua sbroda calda’.mmmm’vengooooo anch’iooooo’.dioooo’.godoooooo’.mmmm’godooooooo’.

Prima che si ricomponessero, mi allontanai e ritornai in salotto sul divano, facendo finta di guardare la televisione. Per la prima volta avevo sentito termini fino ad allora sconosciuti’cagna, puttana, troia, sentendo mia madre che a quelle parole si eccitava anziché offendersi, e si faceva scopare dallo zio. Quando tornarono sembrava che quasi nulla fosse successo, mia mamma disse di salutare lo zio e andarcene, che era già abbastanza tardi e doveva preparare la cena.
L’indomani a scuola, chiesi a un mio compagno più scaltro, cosa volessero dire quelle parole, senza spiegare che erano state indirizzate a mia madre, ma che avevo assistito a due che si accoppiavano dietro un cespuglio e io avevo spiato, lui mi spiegò bene, dicendo che quando un uomo scopa una donna spesso per farla eccitare gli dice quelle frasi, perché spesso alla donna piace sentirsi troia quando è scopata.
Quando tornai a casa, ripensavo a quello che avevo ascoltato pur non avendo visto, che mia mamma che io credevo una santa, era una PUTTANA, e gli piaceva farsi sbattere dallo zio, da quel momento vidi mia madre come una donna qualsiasi, e non visto spesso la spiavo quando andava a fare i suoi bisogni nel bagno e iniziai a sentire i primi pruriti adolescenziali e a toccarmi mentre la spiavo, e la stessa cosa facevo con le nonne. Mi capitò anche di vederle mentre si masturbavano in bagno e allora succedeva, che mentre loro godevano, io sborravo mentre mi segavo dietro la porta. Quindi con questi presupposti, avere tre donne in casa, ed io solo e unico maschio, pensavo che dovevo approfittare di questa situazione, visto che comunque erano tre donne bisognose di cazzo. Per diverso tempo, non successe niente, anche perché non avevo il coraggio di prendere qualsiasi tipo d’iniziativa, per paura di fare una cattiva figura e di prendere qualche schiaffo, finché un giorno che credevo di essere solo in casa, mi stavo masturbando, guardando una rivista con donne nude poppute, quando improvvisamente si aprì la porta e comparve nonna Maria, cercai goffamente di coprirmi e non far vedere quello che stavo facendo, ma inutilmente, nonna aveva visto tutto e aveva capito, anche se cercò di non farmelo pesare, con un sorrisino mi disse:

– Tesoro della nonna, non ti preoccupare, è normale per un ragazzo come te masturbarsi, non stai facendo nulla di male, vedrai che quando troverai una ragazza, dopo smetterai di farlo’
– Ma, nonna’mica lo dirai a mamma, non vorrei che dopo mi punisse’
– Tranquillo Paolo, resterà un segreto tra me e te, comunque puoi continuare a farlo senza problemi’
– Ma come, qui? Con te presente?
– Perché no? Tanto ormai ti ho visto, t’ ho detto che non c’è niente di male, dai Paolino, continua’magari nonna t’insegna come toccarti’
– Nonna, ma io mi vergogno’ho sempre fatto da solo’senza nessuno che mi guardasse’non so se riuscirei a farlo con una persona davanti’
– Però quando mi spii alla toilette, riesci a farlo, pensi che non me ne sono accorta, che ti masturbavi dietro la porta?
– Ma come, sapevi’e da cosa?
– Lo sappiamo tutte e tre le donne che siamo in casa che ci spiavi e ti masturbavi, ma come ti ho già detto è normale per un ragazzo della tua età, nessuna ti sgriderà mai per questo’adesso tranquillizzati e continua a toccartelo che nonna ti vuole vedere.
– Ma per fare questo io ho bisogno di guardare un giornale con delle foto con donne nude’posso farlo?
– Lo puoi fare, ma penso che il tuo desiderio sia un altro’
– Non so cosa vuoi dire nonna’
– Magari ti piacerebbe vedere le tette della nonna, eh..eh..eh per menartelo meglio, vero Paolino?
– Mah’mahh’.non saprei’.non ho mai pensato a questo!
– Non dire bugie alla nonna, credi che non ti veda, quando mi guardi l’incavo delle tette, le vuoi vedere, toccarle?’magari ti seghi meglio’
– Non so, nonna se posso’
– Si, lo so, muori dalla voglia di vederle, dillo a nonna!
– Ecco’veramente’è vero’va bene nonna voglio masturbarmi davanti a te
– Bravo il mio nipotino, adesso tiro fuori le zinne e le potrai vedere bene da vicino e se ti va le puoi anche toccare’su tira fuori il pisello’voglio vedere come è cresciuto bene il tuo pisellino che avevi da bambino.

Facendomi coraggio da quelle parole, tirai i calzoni alle caviglie e sortì fuori il mio arnese, sotto gli occhi attenti di nonna che intanto aveva tirato fuori dal reggiseno le sue enormi tette, tenute su dallo stesso, non sembravano tanto cadenti, anzi erano belle rigogliose con un capezzolo dall’aureola chiara e abbastanza grande e al centro un bel bottoncino non irto ancora del tutto.

– Ollalààà altro che pisellino!!! Adesso questo è diventato un bel pisellone, bravo bello di nonna, su masturbati che nonna si mette vicino a te e ti guarda, ecco mi metto accovacciata alle tue ginocchia, così posso guardarti bene da vicino, questa bella fava.

Iniziai a muovere la mia mano, su e giù lungo l’asta, che iniziava a prendere consistenza, allungarsi ed ingrossarsi, sotto lo sguardo vigile di nonna, la vergogna adesso mi era passata, e vedere le sue tette adesso mi eccitava in maniera paradossale, meglio di quelle che guardavo sulla rivista, e mentre il mio cazzo si ergeva maestoso, vidi nonna che si mise tra le mie ginocchia, avvicinò i suoi seni al mio uccello, e infine lo imprigionò tra le sue mammelle, sostituendo la mia mano. Iniziò a masturbarlo con le sue tette. Era una sensazione bellissima, sentire quella carne morbida salire e scendere sulla mia asta, chiusi per qualche attimo gli occhi per gustarmi quella delizia, fino a sentire qualcosa di umido sulla mia cappella, aprì gli occhi e vidi la lingua di nonna che giocava col mio prepuzio, titillandolo con la lingua, magnifico!! Per me era tutto nuovo, sensazioni che non avevo provato mai con la masturbazione e le sorprese non erano finite. Dopo poco vidi parte del mio cazzo sparire nella bocca di nonna, era il mio primo pompino ed era bellissimo, sentire la bocca calda di nonna che cercava di ingoiare quasi fino alle palle il mio uccello, non potei resistere a lungo, sotto quell’assalto, il mio seme partì improvviso riempiendo la bocca della nonna, che non smise di succhiare, continuando fino a che non sentì che mi aveva svuotato tutti i coglioni, poi con calma, fece scorrere il cazzo fino a farlo uscire, tenendo la bocca chiusa, e quando vide che la guardavo, aprì la bocca per farmi vedere tutto lo sperma che aveva raccolto, e quindi chiuderla di nuovo, riaprirla e vedere che non era rimasto niente del mio sperma. Aveva inghiottito tutto!

– Allora, ti è piaciuto quello che ti ha fatto nonna, o è meglio farsi una sega?
– No, no, nonna è stato delizioso. Grazie!!!
– Adesso, ho visto che hai un bell’uccellone, chissà quante ragazze vorranno provarlo, per adesso ci penserà nonna ad alleviarti il pene. Anche se adesso nonna ha anche lei bisogno di godere, perciò mettiti buono li, che nonna va alla toilette a finire, oppure vuoi anche tu guardare da vicino come gode la nonna?
– Beh’si nonna, mi piacerebbe vedere da vicino come ti masturbi, in modo che quando incontrerò una ragazza so come fare, e dove toccarla’
– Bravo nipotino, sarò la tua maestra e vedrai quante cose ti insegnerò su come far godere una donna, tu sei molto inesperto ed è giusto che nonna ti istruisca non voglia che una ragazza poi dica: che razza di imbranato è questo qui, guarda bene dove mi tocco e capirai come gode una donna’ mettiti davanti a me mentre, io mi siedo sul divano.

La nonna si alzò l’ampia gonna, tirando giù le mutandine e lasciandole scorrere fino alle caviglie, poi tolse un piede, in modo che gli slip poggiavano su una caviglia sola, aprì le cosce, mettendo in mostra la sua passerona, ricoperta da peli neri e diversi grigi, che partivano dal pube fino ad arrivare al culo, da cui a malapena si vedeva l’orifizio anale. Iniziò leggermente a passarsi le mani sulle grandi labbra della figa, per poi col dito medio della mano destra, titillarsi il clitoride, mentre con l’altra mano si teneva il buco della sorca aperto per farmi vedere meglio l’interno della vulva, intanto che io scrutavo la sua espressione, vedendo che si passava la lingua sulle labbra e gli occhi socchiusi,e muoveva il bacino, ed alcune dita erano penetrate all’interno della caverna, fino a sentirla sussurrare:

– Paolino, perché non aiuti nonna come io ho fatto con te?
– Non so, cosa devo fare nonna? Dimmelo e cercherò di fare quello che mi dici’
– Bravo tesorino’ecco cerca di mettere due dita dentro la mia figa e vai avanti e indietro, mentre io mi masturbo il clitoride’
– Così’nonna?
– Siii’bravo’vedi come impari subito’spingile più dentro che puoi’bravo così’anzi’metti un altro dito’.bravo’cosììì’e con l’altra mano carezzami il culo’siiii’.bravooo’senti come si sta eccitando nonna, tra poco godo’adesso infila un dito nel culo’piano’piano’sputaci sopra’ come sei bravo’cosììì’mmmm’.ecco adesso sincronizza i movimenti e fai scorrere le dita dentro i due buchi’mmmm’.come è bello’..adesso, vai più veloce’siiii’.daiiii’che adesso nonna sbroda’e ti da tutto sulle dita’.aahhh’aahh’ahhh’siiiii’.godoooo’.vengoooo’che bellooo’ mmmm’era tanto’che non godevo cosììì’.adesso dammi le dita che te le pulisco’dammeleee’.

La nonna prese le mie dita leccandole tutte, inebriata dal suo stesso odore, leccando uno a uno le mie dita che sparivano dentro la sua bocca, compreso anche il dito che gli avevo messo nel culo, gli chiesi se potevo anch’ io sentire l’odore visto che non avevo mai messo le mani dentro una figa, lei a quel punto mi spinse la testa verso la sua vulva.

– Si tesoruccio, visto come mi hai fatto godere, ti meriti un premio, metti la lingua e il naso vicino, così capisci che sapore ha la figa.
– Posso nonna?
– Dai su piccino, senti e poi mi dici se ti piace’

Mi avvicinai con circospezione e misi prima il naso vicino per sentire l’odore, poi avvicinai la lingua con la punta vicino all’ingresso e sentì anche il sapore.

– Allora che ne dici? Ti piace?
– Non so nonna, ha un odore e un sapore speciale, un po salato, bisogna che mi abitui e poi posso giudicare meglio.
– Va bene tesoro di nonna, le cose vanno fatte gradualmente. Adesso rimettiamoci a posto che tra poco arriveranno mamma e nonna Angela. Comunque questo che abbiamo fatto, rimane un segreto tra me e te, non devono sapere niente le altre, va bene Paolo?
– Certamente nonna, sarà il nostro segreto!!
– Bravo piccolino, che quando ricapiterà l’occasione ti insegnerò altre cose, per adesso, vieni a darmi un bacio..

Mi avvicinai per darle un bacio casto sulla guancia, ma nonna mi prese la testa e posò le sue labbra sulle mie.

– Paolo, Paolo, quante cose ancora ti devo insegnare, anche come si bacia una donna, mentre io poso le mie labbra sulle tue, tu devi dischiuderle e aprire la bocca’il resto lo vedrai’su riproviamo’

Feci come mi aveva detto nonna, quando appoggiò le sue labbra sulle mie, schiusi le labbra, e senti la lingua di nonna entrare nella mia bocca e cercare la mia lingua, sentivo quella lingua calda che mi rovistava il palato ed era una sensazione piacevole e quando lei si staccò provai un senso di delusione, ma nonna disse che bisognava rimettersi a posto prima che arrivassero le altre, quindi raccolse gli slip dirigendosi nel bagno. Io rimasi li aspettando che lei tornasse per ringraziarla di quanto mi aveva insegnato.
Dopo la mia prima esperienza con la nonna, aspettavo l’occasione per conoscere ancora meglio, come si scopa una donna. passarono diversi giorni senza che succedesse niente di nuovo, fino a quando mamma e nonna Angela erano uscite insieme per fare delle compere, quindi ero rimasto solo con nonna Maria. Aspettavo che fosse lei a prendere l’iniziativa, perciò aspettavo in camera che lei si facesse viva. Dopo circa un quarto d’ora che aspettavo, senti bussare delicatamente alla porta, immaginando che fosse lei gli dissi di entrare. Quando la porta si aprì fu una grande sorpresa per me vedere la nonna in negligée, molto trasparente nero, in cui potevo ammirare le sue forme, con le grandi tette, coperte da questo tessuto molto leggero, intravedendo i peli della figa neri, in quanto il colore nero della vestaglia oscurava i peli grigi. A quella vista il mio cazzo ebbe un sobbalzo, non mi aspettavo che nonna arrivasse con questo abbigliamento, lei capì subito l’effetto che fece su di me.

– Paolo, ti piace come si è vestita la nonna?

Ebbi una specie di singhiozzo e dalla mia bocca usci una frase balbettante.

– Urcaaa ‘non’pensavo’che saresti’venuta’così’
– Ma non mi hai detto se ti piace’
– Certo’che si’si mi piace’molto
– Allora vieni a darmi un bacio alla’francese’

Io che non capivo cosa volesse dire, quel bacio alla francese, ma immaginai cosa volesse dire, dopo che mi aveva spiegato su come si bacia una donna, mi avvicinai a lei e gli porsi le labbra, lei appoggiò le sue alle mie, e come mi aveva insegnato, schiusi le labbra per ricevere la sua lingua. Questa volta il bacio fu lungo, sentivo la sua lingua girare dentro la mia bocca, succhiare la mia lingua, per poi entrare di nuovo con la lingua dentro le mie labbra e rendergli lo stesso servizio, era come se ci facessimo un pompino alle lingue. Sentire questa lingua che spaziava dentro la mia bocca era meraviglioso, sentivo il mio cazzo premere sulla pancia della nonna e lei che sentiva il mio arnese premere, da sopra i pantaloni me lo accarezzava, sentendo le pulsazioni che emetteva, come se volesse uscire fuori.

– Bravo Paolo, vedi che impari in fretta, adesso la nonna t’insegnerà altre cose, come si fa a chiavare una donna col cazzo e farla godere.
– Veramente nonna? Vuoi che io metta il mio cazzo dentro la tua figa?
– Certo, piccolino’ma prima di fare questo ci sono diversi passaggi’ non è perché hai il cazzo duro che subito lo devi ficcare dentro il buco, la donna ha bisogno di essere riscaldata, e quando la senti bella calda, allora gli sbatti il membro dentro e la chiavi’capito bello della nonna?
– Si, nonna’ma cosa devo fare per riscaldarla’spiegami bene’voglio capire bene, per non sbagliare’ho visto che tu riesci a farmi capire le cose e come comportarmi’
– Vedi Paolo, una donna va prima baciata tutta’capisci?…devi usare la lingua per baciare tutto il corpo e falla vibrare’
– Baciare tutto il corpo?
– Si, parti dalla bocca, poi scendi sul collo, poi arrivi ai seni, aiutandoti con le mani, gli prendi i capezzoli in bocca e li succhi, come se ciucciassi una caramella, ti trattieni su di essi per qualche minuto, poi scendi con la bocca, fino ad arrivare alla figa, metti la tua lingua sul clitoride, mentre con le dita incominci a schiudergli il buco, poi insisti con la lingua e cerca di entrare più profondo che puoi, devi rotearla all’interno della vagina, poi vai al buco del culo, e bagnalo con la tua saliva, quindi metti la lingua a punta e cerca di entrare nel pertugio, come se la volessi fottere con essa. Le mani tienile sempre in movimento per carezzarla e entrare dentro i suoi buchi con le dita, spesso la prima goduta della donna avviene mentre tu gli lecchi la figa, sentirai qualcosa di caldo che ti arriva in bocca, se sei porco abbastanza, la bevi, altrimenti la sputi’
– Mah’senti nonna, un mio amico mi ha detto che quando una donna è in calore, la puoi insultare, dicendogli le parolacce’
– Si, il tuo amico ha ragione, la donna quando gode, vuole sentirsi troia, quindi non ti peritare a chiamarmi puttana, vacca’etc’con tutte le parolacce che conosci, che la nonna gode di più e se ti va mi puoi anche picchiare, senza troppa violenza, specialmente sulle chiappe del culo’e poi quando sarai pronto, mi puoi infilzare col tuo dardo, prima nella figa e poi me lo sbatti nel culo’magari quando entri nel culo, cerca di non essere irruento, spingi piano con la cappella e aspetti che lo sfintere si rilassi, quando senti che scivola bene dentro puoi spingerlo fino ai coglioni’.hai capito tutto?
– Si nonna, cercherò di fare come mi hai detto’
– Adesso, per cominciare, io ti faccio un bel pompino, e tu intanto mi strizzi un poco le tette, poi sarai tu a leccarmi, anzi ci metteremo sdraiati nel letto, capovolti, in modo che io ti succhio il cazzo e tu la figa’questo si chiama sessantanove, e quando fottiamo non mi chiamare nonna, ma con qualche parolaccia, capito? vieni che ti spoglio!!
– Ok, ho capito tutto, sarai la mia troia!!
– Bravo, la tua puttana, la tua vacca, la tua bagascia e tutto quello che ti viene in mente’sono sicura che non mi deluderai’

Intanto che nonna mi sbottonava la camicia, mi baciava in bocca, scendendo sul collo e arrivando ai miei capezzoli, che titillava con la sua lingua e mordicchiandoli leggermente, sentendo il mio cazzo che si induriva e quando lo tirò fuori dagli slip era già pronto. Lei si inginocchiò ai miei piedi, prendendo la fava tra le sue mani, e indirizzandola nella sua bocca. Fu un pompino meraviglioso, con la sua lingua che si muoveva lungo la mia asta, e scendere fino a coglioni, mentre con la mano, mi carezzava in mezzo alle chiappe, poi mi fece distendere sul letto nella posizione del 69, continuò la fellatio, mentre io mi avvicinai alla sua sorca, scostando i peli davanti, e scoprendo il suo clitoride e le sue grandi labbra, avvicinai la mia lingua sul clito, leccandolo e prendendolo tra le mie labbra, poi scesi verso l’ingresso della sua vulva, cercando di andare più a fondo possibile, mentre nonna cercava di aiutarmi, spingendo e roteando il bacino, sentivo il sapore della sua figa, un sapore acre che sapeva un poco di piscio, ma eccitato dal suo pompino, non lo trovai nauseante, anzi dopo un poco che gli leccavo la figa, sentì che mi piaceva e quando lei venne la prima volta, presi il suo nettare in bocca e lo bevvi. Sentivo che le piaceva, mugolava come una cagna e aveva affondato il mio cazzo per tutta la lunghezza, fino alle palle, cercavo di resistere, ma la sua bocca vorace, non mi diede scampo, gli sborrai in bocca tutto lo sperma accumulato, e lei non mollò la presa fino a quando non sentì che non usciva più niente. Lei fece uscire il mio bastone dalla sua bocca, facendomi vedere che aveva bevuto tutto, mentre il mio uccello era rimasto sempre in tiro.

– Bravo Paolo, hai fatto godere la tua cagna come una porca, stai imparando tutto in fretta, adesso baciamoci, voglio sentire il sapore della mia figa sulle tue labbra, mentre tu sentirai il sapore del tuo sperma nella mia bocca, e dopo continuiamo’voglio essere scopata’e tanto che non provo più un cazzo dentro la fica’mi devi fottere tutta ricordati’
– Certo nonna, ti voglio aprire figa e culo, sarà il mio battesimo, ti darò la mia verginità’.ma ti posso venire nella figa?
– Certo piccolino, sborra dove vuoi, nella figa, nel culo o in bocca, nonna non può più avere bambini, eh.eh.eh..quindi scegli tu dove venire. Adesso metti in pratica cosa ti ho insegnato, dai vieni a trombare la tua porca!!

Nonna, si tolse il negligèe rimanendo nuda, si sdraio sul letto con le cosce larghe, potevo ammirare tutto della sua nudità, i suoi grossi seni, i capezzoli adesso irti come due boccioli, i suoi ampi fianchi, la sua figa aperta che aspettava il mio cazzo. Mi distesi sopra di lei aderendo con tutto il corpo, sentivo le sue tette contro il mio petto, adagiandomi con le mie gambe dentro le sue cosce e con l’uccello che premeva contro la sua pancia. Iniziai a baciarla in bocca, le nostre lingue che saettavano in una danza erotica e peccaminosa, la sua saliva mescolata alla mia, facevano un risciacquo tra di loro, lei con gli occhi socchiusi aveva un aria beata, le narici del suo naso si contraevano, la sua lingua vagava sulla mia faccia, poi prese il mio naso succhiandolo come se avesse il mio cazzo in bocca. Scesi con la bocca lungo il suo collo, muovendo la lingua come un serpentello, e ad ogni colpo la sentivo vibrare e mugolare. Arrivai finalmente ai suoi seni, che mi eccitavano da sempre. Adesso li avevo tra le mani, glieli stringevo facendo attenzione a non fargli male, presi i suoi capezzoli ormai belli gonfi, succhiandoli e coi denti mi divertivo ad allungarglieli, vedevo che gli piaceva dai suoi continui mugolii, la stavo facendo eccitare, infine percorrendo il suo ombelico arrivai alla sua tana, fradicia di umori, lei sollevò le gambe appoggiandole sopra le mie spalle, permettendomi di vedere tutta la sua vulva aperta e il buco del culo che pulsava, mi dedicai ai suoi due buchi, così vicini, leccando e lappando tutto quello che avevo davanti, peli compreso, volevo continuare ma sentivo che avevo bisogno di infilare il mio cazzo in quel buco così umido, nonna lo capì al volo e mi disse:

– Non ce la fai più a resistere, vero piccolino? Vuoi entrare dentro la mia figa, mi vuoi fottere? Sento il tuo cazzo che ha voglia di sfondarmi, vero porco della nonna?
– Si, nonna, voglia entrare dentro il tuo buco per la mia prima scopata.
– Allora entra, la mia tana ti sta aspettando, dai’su’vieni a chiavarmi, sverginati dentro la mia fregna, dai vieni a fottermi e trattami da troia, in questo momento sono la tua cagna in calore vogliosa del tuo bastone.
– Allora prendilo puttana’ecco sono dentro in questo buco slabbrato, caldo e accogliente, prendilo tutto troia fino alle palle’voglio sborrarti in figa e nel culo’bagasciona’
– Bravo il mio Paolino, il mio porco’sono la tua maiala’la tua scrofa’fottimi’fottimiii’si’la mia figa si scioglie col tuo cazzo dentro, mi stai facendo venire per la seconda volta’mmmm’come è bello il tuo cazzone che mi stantuffa fino alle ovaie’mmmm’.senti’la mia sbroda’sul tuo cazzo??? Te lo sto bagnando tutto’vengo a getto continuo.. sventrami’e quando hai voglia’sborrami dentro’sborra dentro la tua maiala’la tua porcaaa’mmmm’dioooo’continuo a sbrodare senza sosta bravo porco chiavati la tua nonna troia’.
– Troia’ti piace il mio cazzo??? Dillo che ti piace, vaccona’.e dopo che ho sborrato dentro la tua lurida sorca’ti sfondo anche il culo’puttanonaaa’ dillo che lo vuoi anche in culo’bagascia’dai voglio sentirtelo dire’. Dimmeloooo’.
– Siiiiiiiiiii’..voglio il tuo uccello nel culo’voglio essere la tua cagna obbediente’basta che continui a fottermi’daiiii’.cosìììì’inondami la figaaa’col tuo sperma’.lo vogliooo’che sto godendo come una maialaccia’una puttanaaa’daiiii’che dopo’mi spacchi il culo’.forzaaa sborramiiii’dentrooo’ti prego’.porcoooo’.
– E allora prendilaaaa’.prendi la mia sborraaa’cagna’..uuuuhhhhh’ prendi’il mio spermaaaa’.aaarrrghhhh’aah..aaha..ahaah’sentilooo come è caldooo’toh’toh…toh’mi svuotooo tutto dentro la tua fregna’ che bellaaa’la figaaa”
– Arg’arggg’aaha..aahh’aahaahhaaa’siiii’mi staiii’inondando tutta la figaaa’con il tuo spermaaaa’mi’stai facendooo’godereee’per la terza voltaaaa’bastardoooo’.staiiii facendo godere la tua troiaaa’sentiii come godoooo’ed è grazie a te e al tuo cazzoooo’aarrggg’dimmelooo’anche tu che sono la tua vaccaaa da montaaa’
– Sei la mia vaccaaa da montaaa’non pensavo che era cosììì’bello’scopare la sua nonna’sei veramente eccezionale’e ti voglioo’fottere tutti i giorni’ti voglioooo’scopareeee’sempreee’
– Si’piccolo’miooo’vedremooo’come fare’ non è facile’con mia figlia e nonna Angela in casa’ma anche io voglio il tuo cazzo’adesso che mi hai chiavata’non posso rinunciare a te’mmmm’che sbrodata mi hai fatto fare’e sento il tuo cazzo ancora teso dentro la mia figa’vuoi continuare??
– Si’ ma adesso voglio farti il culo’devi essere completamente mia’voglio farti provare anche la mia sborra dentro il culo’sei la mia troia e mi devi obbedire’su girati’anzii..no’rimani così’ti voglio inculare passando dalla figa al culo’ visto che il cazzo è già lubrificato dal nostro sperma’sarà facile entrare dentro il tuo sfintere’su appoggia le gambe sulle mie spalle’brava’puttana’eccooo’ora ti punto la cappella sull’ano e piano entro dentro il tuo retto’eccoooo’cosììì’sono dentroo’ ora spingooo’fino ad andare in fondooo’siiii’.entra tuttoooo’mmm’ come è bello strettooo’adesso ci pensa il tuo maiale ad allargartelo’
– Siii’Paolo’ trombami il culo’cosììì’spingilooo..fino ai coglioni’ e dopo pompami senza pietà’siiii’bravooo’cosìììì’sbattimi’come una lurida’troiaaa’sonooo’una vacca’che si sta facendo inculare dal suo nipote’troiaaa’siiii’sono’troiaaaa’dimmelooo anche’tu’daiii sputami’in faccia’sputa su questa vacca senza morale’sputamiii’
– Ptchiuuu’prchiuuu.. si sei una lurida vacca’.ti stai fottendo tuo nipote e ti stai facendo inculare’come l’ultima delle bagasce’ptchiuuu’ptchiuuu’ e stai godendo come una porca’schifosaaa’..
– Continuaaa cosìììì’.picchiamiiii’ancheee’fai di me’quello che vuoi’ sono la tua schiavaaa’puniscimi’per quello che sto facendo’picchiami… fammi sentire’indegnaaa’
– (sciaffff’sciaffff) prendi lurida puttanaaa’così impari a farti il tuo nipote’a’farti’inculare’..depravataaa'(sciaffff’sciafff)’prendi”
puttanaa.. adesso girati che ti picchio questo culone da troiaaaa’
– Prima fammi baciare le tue maniii’voglio leccarle’ per la gioia che mi stai dandooo’mmm’ti lecco tutte le ditaaa’adesso mi puoi picchiare sulle chiappe’non avere pietà’picchia’.forte’.mmmm’quanto tempo era che non provavo un cazzo dentro la figa e il culo’mi stai facendo rinascere’.sei porco come tuo nonno buonanima’anche lui mi faceva sentire tanto troia’
– Adessooo il tuo culo è bello apertooo’il mio cazzoooo’va come un treno’dentro questa galleria’..(sciaffff’sciafff’. sciaffff’sciafff’) prendi zoccola’.dillo che sei una cagna’vogliosa’di cazzooo'(sciafff..) tra poco ti sborro nel culo'(sciaffff’sciafff’. sciaffff’sciafff’) stai godendoooo’ancoraa’puttanona’???
– Porcoooo’siiii’sto godendoooo ancoraaa’riempimi il culo’con la tua sborra’non vedi che non aspetto altro’sono la tua cagna vogliosa di cazzo, senti la mia figa’come cola’toccalaaa’maiale’sentiii’come gode’la tua troia’.tutto merito del tuo cazzooo che mi sta trapanando il culo’daiiii’.sborramiiii’dentroooo’dammiii il tuo liquidooo caldooo’ cosa aspetti a svuotare i tuoi coglioni nel mio budellooo’.dai porcooo sborraaa’ che poi te lo leccooo’.mmmm’arrrgghhhh’siiiii’.sentooo che arrivaaa’.eccolaaa’..aaahhhhhaaa’..ggghhhrrrr’
– Siiiii’.eccolaaaa’.UUUUHHHH’.AAARRRGGHHH’sto svuotandooo tuttaaa la sborraaa’nel tuo culoneee’.da vaccaaa’prendilaaa’siiii’.siii cosììì’.TOH’TOH’TOH’ comeee’godoooo’bellissimooooo’. Che troiaaa e vaccaaaa di nonnaaa che ho’mi hai prosciugato tutto lo sperma dai coglioni’e mi eccitaaa molto vederti godereee’

Appena lo tirai fuori, nonna fu lesta ad afferrarlo e portarlo alla bocca, succhiando fino a fare uscire le ultime gocce di sperma, dopo ci baciammo e insieme andammo in bagno, lei mi lavò accuratamente il glande, ed io l’aiutai a lavarsi la figa, continuando a baciarci. Poi ci rivestimmo, anche se l’istinto sarebbe stato di ricominciare di nuovo, ma sapevamo che da li a poco sarebbero rientrate mamma e nonna Angela. Dopo un altro bacio appassionato ci staccammo, io rimasi in camera a pensare e gustarmi la mia prima chiavata, mentre nonna andò in cucina a preparare qualcosa.
Da quel giorno nonna, divenne la mia amante, e con lei ogni volta diventavo sempre più porco e lei aveva sempre voglia di essere scopata, e trovava qualsiasi cosa per farmi eccitare, anche quando c’era mia madre e l’altra nonna, mi passava vicino strisciandomi il culo sulla fava, oppure senza essere vista, mi toccava l’uccello sui pantaloni e mi dava delle occhiate di fuoco, passandosi la lingua sulle labbra, facendomi capire quanta voglia aveva addosso, ma non era sempre facile, trovare il modo per scopare, spesso dovevo accontentarmi di fare qualche sveltina chiusi in bagno con lei e scaricargli lo sperma in bocca che lei beveva avidamente.
La mia sessualità tirata fuori dalla nonna era venuta fuori prorompente, e adesso sentivo il bisogna della figa in modo esagerato, praticamente stavo quasi tutta la giornata col cazzo in tiro. Avevo bisogno di corrompere anche le altre due donna di casa, mia madre e nonna Angela. Delle due l’obiettivo più facilmente abbordabile mi sembrava la nonna, perciò mi dovevo dare da fare con lei. Quindi sapendo che lei conosceva le mie abitudini di guardarle mentre erano in bagno, e come aveva detto nonna Maria nessuna mi avrebbe mai sgridato per questo, pensai che la maniera più semplice, era quella di aprire la porta che loro non chiudevano a chiave, e presentarmi col cazzo ritto davanti a lei, e vedere la sua reazione.
Quando la vidi entrare in bagno, aspettai qualche secondo e senza essere visto dalle altre due donne, aprì la porta e mi catapultai dentro col cazzo tra le mani, bello duro, e mi parai davanti a lei. Alla mia vista la nonna ebbe un gesto quasi di paura, cercando di mettere le mani davanti la sua figa, pronta a urinare, rimanendo perplessa su cosa fare, ma io la incalzai subito:

– Nonna, guarda non ce la faccio più a guardarti dal buco della serratura, aiutami, fai qualcosa, che sto scoppiando, a furia di masturbarmi’
– Ma Paolo, ti rendi conto cosa mi proponi? Sono tua nonna, non una persona qualunque’
– Embè, proprio perché sei la mia nonna, dovresti aiutarmi se vuoi bene al tuo nipotino, dai nonna per favore’.
– Ma ti rendi conto, che siamo dentro il bagno, con tua mamma e l’altra nonna di la, che potrebbero insospettire e venire a vedere dove siamo?
– Ma nonna, una cosa veloce’vedi il mio pene che pulsa in cinque minuti facciamo’ed io finalmente mi posso distendere, sento anche la testa che mi scoppia’e se non vengo’mi fa ancora più male’.
– E cosa dovrei fare io?? Per farti venire in maniera rapida, in modo che nessuno si accorga di niente?
– Ma dai nonna, i miei compagni di scuola mi hanno detto che le ragazze per far venire gli uomini velocemente, glielo prendono in bocca e in qualche minuto i ragazzi vengono’
– Insomma vuoi un pompino?
– Si, nonna’.
– Santa pazienza, cosa mi tocca fare per accontentare questo nipotino sporcaccione’. Ma nessuno deve sapere niente’mi raccomando’.
– Certamente nonna, sarà un segreto tra me e te. Grazie nonna, sapevo che potevo contare su di te’ti voglio tanto bene’
– Anch’io Paolino’.
– Nonna posso chiederti un altro favore’
– Cos’altro vuoi? Non ti basta il pompino?
– Si, certo nonna, ma vorrei che mentre tu mi fai questo, io ti posso toccare le tette, così faccio anche prima’a venire’
– Va bene, se questo ti fa venire prima’accordato’

Mi avvicinai alla nonna, sempre seduta sulla tazza del wc e gli porsi la mia fava, avvicinandola alla sua bocca, intanto che lei sortiva le enormi tette dal reggiseno. Con le mani mi prese il cazzo in bocca e lentamente iniziò a pomparmelo, mentre io mi ero impossessato delle sue tette e gli stuzzicavo i capezzoli, intanto che la sua bocca scorreva lungo la mia asta, io spingevo quelle tette enormi a strusciare sulle mie palle. Quello stuzzicare i capezzoli e avere il cazzo in bocca, iniziava ad eccitare anche lei, lo sentivo dai leggere sospiri che faceva, e come adesso ingoiava il mio uccello, spingendo la bocca più profondo che poteva, e con le mani mi toccava i coglioni, spingendoli verso la sua bocca. Dovevo approfittare di questa situazione, con una mano abbandonai una tetta, e scesi all’attaccatura delle sue cosce, toccandogli il grilletto sporgente, lei mi lasciò fare, continuando il pompino con ancora più vigore.

– Nonna’pisciami sulle dita, non trattenerla più’mi piace sentire lo scroscio della tua piscia quando ti spio in bagno’daiii’falla’.
– Che porcellino di nipote che ho’vuoi anche la pipì della nonna?
– Si’ti prego fallaaa’fammi sentire com’è calda’questo mi eccita ancora di più’sentire la tua urina che scorga dalla vulva’fallaaaa’
– Ok’ti accontento’mmmm’perché diavoletto che non sei altro’mmmm.. stai facendo eccitare anche me’sento che non la tengo più’prendilaaa’ maialino’e porco della nonna’.

Sentì le prime gocce arrivare, poi piano piano, sempre con più intensità, fino ad arrivare lo scroscio della piena. Mmmm’la sua urina calda sulla mia mano, diede più forza al mio cazzo, estendendolo alla massima potenza. Dopo che gli ultimi getti di urina erano fuoriusciti, infilai due dita dentro la sua passerona resa umida dal liquido appena uscito, sentì la nonna che ebbe un fremito, era eccitata, dal quel gioco, le mie dita che giocavano dentro quel buco, che si apriva sempre di più, lasciando entrare anche il resto delle mie dita, fino ad otturargli completamente la sorca, quindi adesso la troia era in mio possesso, sapevo che da quel momento si sarebbe fatta fare qualsiasi cosa da me, certamente il tempo a disposizione era poco, ma una ripassata alla sua figa gliela volevo dare, la feci alzare facendola mettere a pecorina con le braccia appoggiate alla tazza del water, mi posizionai dietro di lei, e con un colpo secco la infilzai. A sentire il mio cazzo dentro la sua figona, emise un urlo strozzato dalla sua mano, per non essere sentita e accompagnando i movimenti spingendo il suo culone verso di me per accogliere meglio la mazza che la stava chiavando.

– Allora, nonna ti piaceee’il mio cazzo?
– Mmmm’si’bello’.si’tesoro di nonna’spingilo più che puoi in fondo, che vengo sul tuo cazzo’mmmm’com’è bello il tuo uccello’mi sta facendo impazzire’scopa la tua nonna troia’con questo bel cazzo, si spingi forte’aprimi tuttaaa’che tra poco ti sborro’sulla fava’
– Allora, anche tu sei una troia? Ti piace essere fottuta da tuo nipote? Sentire il mio cazzo che ti trapana la gnocca’sei anche tu una porca, vogliosa di cazzo?…voglio fotterti anche il buco del culo’troiona’
– Perché’chi altro è troia? Con chi mi tradisci bastardo? Il tuo cazzo deve essere solo mio’e mi devi fottere tutti i buchi’

A quel punto dovevo giocare di anticipo, e agire sul suo ego, in modo da farla entrare in competizione con l’altra nonna.

– Beh’nonna Maria è una bella troiona’
– Perché ti sei chiavato anche lei?
– Certamente, e ti posso assicurare che ha sempre voglia del mio cazzo.
– La puttana è arrivata prima di me? La stronza si è fottuta il mio nipotino, ma io gliela faccio pagare, se lei fa così io farò di più’
– Brava nonna, voglio anch’io chiavarti in tutti i buchi, come faccio con nonna Maria, voglio che tu sia mia, voglio essere il tuo amante’deve essere tanto che non prendi il cazzo, vero nonna?
– Si, è almeno 2 anni, dopo l’ultimo amante che ho avuto e che ho dovuto lasciare, dopo che non gli si rizzava più il cazzo’.
– Nonna, con me, non corri questo rischio, io ti voglio chiavare tutti i giorni’
– Ma, amore di nonna, sai che non è possibile questo, con tua mamma, quasi sempre in casa’bisogna trovare il modo’anch’io voglio il tuo cazzo adesso, anche se ti dovrò dividere con l’altra puttana’ma so che ce la farai ad accontentarci tutte e due, anche se ti avrei voluto solo per me’.
– Non ci sono problemi, nonna, ho il cazzo perennemente in tiro, sarai anche tu la mia troia, ed io il vostro maiale, dai nonna che voglio sborrarti in bocca, prima che le altre si accorgano, dai prendilo in bocca che ho voglia di riempirti la gola del mio sperma, per trombare troveremo il momento propizio’adesso devo svuotare i miei coglioni’
– Dammelo, bello della nonna, sborrami in bocca, che voglio bere anche io il tuo sperma, sarò anche io la tua puttana’dai dammi la sborra’

Gli misi il cazzo in bocca, pronto ad esplodere. La nonna con grande lena prese a succhiare come se mi volesse mangiare tutto il glande, mentre massaggiava i coglioni. Avevo ormai lo sperma sulla punta e non ci volle molto a scaricargli tutto lo sperma in bocca, che lei bevve fino all’ultima goccia. Avevo le mie due nonne in pugno, schiave del mio cazzo. Uscimmo dal bagno, scambiandoci un bacio fugace, aspettando il momento buono per farci una bella scopata.
Il momento giusto arrivò, il giorno che mia madre, andò a trovare lo zio, per farsi sbattere, approfittando dell’assenza della moglie, io rimasi in casa con le mie due nonne, che ormai sapevano l’una dell’altra, quindi rimasi in camera ad aspettarle.
Non dovetti aspettare a lungo, arrivò quasi subito nonna Angela, che dopo la sveltina, aveva bisogno di una lunga trombata, a seguire arrivò nonna Maria, che aveva già provato diverse volte la mia minchia, ma non era mai sazia.
Le accolsi baciandole entrambe e limonando prima con Angela e poi con Maria. Erano vogliose di fare sesso, ed io dovevo accontentarle tutte e due, volevano essere scopate in tutti i buchi, ma con il mio cazzo, sempre in tiro pensai che le avrei accontentate tutte e due.

– Eccole le mie due nonne puttane, vediamo oggi chi è più troia delle due, dovrete essere le mie schiave obbedienti e servizievoli, ed io in compenso vi premierò con una buona dose di cazzo e vi farò godere come delle maiale, come voi siete. Ci siamo intesi?
– Si, certo Paolo, faremo quello che ci chiedi di fare, saremo obbedienti e se una di noi rifiuta, potrai anche picchiarci.
– Bene, visto che anche tra di voi dovete andare d’accordo, senza gelosie, io direi di cominciare a giocare tra di voi, mentre io starò a guardare’
– Cosa vuoi dire con giocare tra di noi?
– Dovete fare le lesbiche, baciarvi e leccarvi tutto, figa, culo, tette, etc’avete capito bene? Io starò vicino a voi e vi guarderò, quella che giudico più brava, sarà trombata per prima, dai spogliatevi e iniziate, che mi voglio godere lo spettacolo, delle mie nonne troie e lesbiche..

Le due nonne, si aiutarono a spogliarsi, l’un con l’altra, io adesso potevo ammirare il gran culo di nonna Angela, la sua figa coperta da una peluria chiara rispetto a quella di nonna Maria, le sue enormi tette, nonostante nonna Maria non scherzasse, i capezzoli di Nonna Angela erano più scuri e molto sviluppati, grossi come due fragole, avrei fatto volentieri con lei una spagnola tenendola per i capezzoli, ma prima volevo eccitarmi guardando quelle due troie. Ormai ero diventato talmente porco, che potevo tenere io il gioco e manovrarle a mio piacimento.
Per quella troia di mia madre ci sarebbe stato tempo, adesso era a farsi fottere dallo zio, ma quanto prima si sarebbe aggiunta alla mia compagnia di vacche.
Le due donne iniziarono a baciarsi, in maniera molto lenta e superficiale, ma io le volevo troie e quei bacetti, non andavano bene, quindi le ripresi.

– Siete due pappamolle, voglio vedervi baciare in maniera furiosa, voglio vedere le vostre lingue guizzare, succhiare, sputarvi in bocca, voglio vedere la vostra saliva passare da una bocca ad un’altra e non fatemelo ripetere, altrimenti vi punisco’capito?

Dopo avergli detto questo, le due donne iniziarono a baciarsi in modo forsennato, tenendo con le mani la testa dell’altra per imprimere più vigoria al bacio, vedevo le loro lingue entrare e uscire dalla bocca, poi vidi Maria tenere aperta la bocca di Angela con le dita alle mandibole, e sputargli dentro, per poi baciarla e raccogliere la saliva, la stessa cosa fece nonna Angela con lei. Adesso era veramente eccitante guardarle, avevo tirato fuori la nerchia dagli slip e lentamente la masturbavo mentre mi godevo lo spettacolo di quelle due troie vogliose del mio cazzo. Erano passate alle tette, si leccavano e si ciucciavano i capezzoli da vacche, spremendoli fino a farsi male, e questo mi eccitava molto, vedere quelle masse di carne morbida che si deformavano al tocco delle loro mani. Il mio cazzo dava degli impulsi senza neanche bisogno di toccarlo, ma dovevo resistere prima di inforcarle. Adesso con nonna Maria sotto e nonna Angela sopra, in posizione capovolta, le due troie si stavano leccando la figa, a quel punto mi unì a loro leccando i culi delle nonne, prima dell’una e poi dell’altra. Le due troie non ci misero molto ad avere il primo orgasmo, rovesciando nella bocca dell’altra la ciprigna della figa, poi con le dita iniziai a spingere dentro l’orifizio anale di Angela, intanto che le due continuavano a leccarsi, prima con un dito e poi con due, allargavo il suo pertugio che fra poco avrebbe ricevuto il mio cazzo. Mi sembrava giusto iniziare da nonna Angela, anche perché non avevo avuto il tempo di gustarmi la sua fica e il suo culo.
Quindi la feci inforcare sul mio cazzo, e dissi a nonna Maria di allargargli il buco del culo con la lingua e con le dita, intanto che gli trombavo la figa. Maria fu lesta a ficcargli dopo avergli sputato sopra, tre dita nel culo, e attraverso la membrana che separa i buchi, sentivo le sue dita che mi accarezzavano la verga, intanto che Angela si era calata tutta la mia mazza dentro la vulva, trombata figa e culo, ebbe il suo secondo orgasmo, sciogliendo i suoi umori sopra il mio cazzo, che continuava a trapanarla, poi dissi a nonna Maria di fotterla con tutta la mano dentro la figa intanto che gli sfondavo il culo. Aperto dalle dita di Maria non feci nessuna fatica ad andare fino in fondo al buco del suo culo, sbattendo le palle contro le sue chiappone, intanto che nonna Maria la fotteva a tutto andare, con il pugno chiuso dentro la figa. Avevo bisogno anche io di sborrare, quindi accelerai i colpi e venni dentro il culone di nonna Angela, intanto che lei aveva il suo terzo orgasmo. Poi feci uscire il cazzo dal pertugio e ordinai alle donne di ciucciarmelo e di renderlo probo. Cosa che fecero di gusto pur di accaparrarsi la verga sempre in erezione, e le ultime gocce di sperma.
Adesso toccava a nonna Maria, essere fottuta e godere, come l’altra vacca.

continua…. Prima di iniziare, dissi a nonna Angela, che dopo che ero entrato col cazzo nella figa di nonna Maria, anche lei doveva entrare con la mano dentro, e masturbarmi il cazzo dentro la sorca, che dovevamo sfondargli la fregna a quella bagascia.
Feci mettere Maria a pecorina, in modo da facilitare l’introduzione del cazzo e della mano. Quando fui dentro con la minchia, l’altra nonna facendosi largo dentro quella sorcona, avanzando millimetro per millimetro, entrò con tutta la mano, fino a stringere il mio cazzo e menarmelo come se mi stesse facendo una sega.
La vacca otturata fino all’utero, iniziò a godere e sbagasciarsi come una troia, la sua figa, inviava umori e colava da far schifo, vederla godere in quel modo, mi venne la voglia di punirla, gli mollai due ceffoni sul culo e dopo nella faccia e con le dita dentro la sua bocca la spingevo verso il mio glande per farglielo sentire tutto. La zoccola godeva, forse come non aveva mai goduto prima di allora, dissi a nonna Angela di picchiarla anche lei sul viso e di sputargli, quell’altra puttanona che non aspettava altro eseguì subito, mollando ceffoni sul viso della troia e sputandogli in bocca, per poi baciarla e continuare a picchiarla.

– Vedi come gode la puttanona? è una vacca e vuole essere sfondata, dopo gli facciamo lo stesso servizio nel culo a questa troiona, vediamo se anche sfondata nel culo, gode lo stesso. E poi sarà anche il tuo turno ad essere sfondata, bagasciona’diglielo’..a nonna Angela, come stai godendo, puttana!!
– Si, Angela, mi state facendo godere come una vacca, tu e quel bastardo di nostro nipote’guarda com’è diventato porco, sembrava tanto timido e adesso è diventato il nostro fustigatore, siamo al suo servizio come due troie che si fanno fottere dal nipote’
– Vedo’che godi come una bagascia’ti piace farti sbattere come una cagna da lui, siamo due troione succube del suo cazzo, anche voi mi avete fatto godere come una cagna in calore e adesso mi piace vederti godere’continui a sbrodare come una maiala. Porca ti piace il bastone del nipotino’ma non credere di potertelo pappare solo tu, spetta anche a me essere fottuta in tutti i buchi come te, puttanacciaaa’
– Non vi preoccupate, c’è cazzo per tutte e due, adesso che c’è intesa tra di noi, potremo fottere quando ci pare. Mentre scopo una, l’altra farà la guardia e intrattenendo quella zoccola di mia madre, in attesa che mi fotto anche lei’e la faccio diventare maiala come voi’
– Perché hai intenzione di fottere anche tua madre, brutto bastardo!! Non ti bastiamo noi? Sei diventato un gran maiale’adesso vuole trombarsi anche la sua mamma, il porco’
– Meglio, se riusciamo a convincere anche lei, non avremo più problemi. Pensateci bene, vi potrò scopare a tutte le ore del giorno e della notte ed il mio cazzo è pronto a fare gli straordinari’
– Su quel lato li hai ragione, ma scopare tua madre, quella che ti ha messo al mondo, è un incesto’e poi non so se lei sarà d’accordo’
– Perché quello che faccio con voi, cos’è? Non è sempre un incesto? E comunque troverò il modo per chiavarmela’so che gli piace il cazzo’e sicuramente apprezzerà anche il mio uccello’
– Si, certo, ma noi non ti abbiamo messo al mondo, comunque pur di avere il tuo cazzo, potremmo anche accettare questo, sei d’accordo Angela?
– Si, penso che accetteremo anche questo, da questo diavolo, che ci sta portando alla perdizione, non pensavo mai e poi mai, che un giorno mi sarei fatta chiavare da mio nipote’e poi quella puttana di tua figlia si fa scopare dall’altro mio figlio’o forse fai finta di non saperlo?
– Lo so Angela, ma che deve fare piccolina, è rimasta vedova troppo presto, non poteva rinunciare al cazzo alla sua età, certo poteva trovare qualcun altro anziché il proprio cognato’ma che fate? Vi siete fermati?’dai Paolo continua a sbattermelo dentro’dai’sborrami dentro la figa’che godiamo insieme e l’altra troia berrà il nostro sperma’
– Dai’puttana’che con tutti questi discorsi, mi avete eccitato ancora di più, il pensiero di fottermi anche mia madre, mi fa tirare ancora di più il cazzo’ prendi troia’sborriamo insieme’mmmm’.che figa sfondata che hai troia..e tu muovi quella mano dentro la sorca che la voglio riempire di sperma’uuuu’mmmm’che bello’sento che ti sto per sborrare’dentro.. eccolaaaa’.arrivaaaaa’.caldaaaa’.prendiiiii’.puttanaaaa’.
– Siiiiiiiiii’..daiiii’.vengooooo’.anch’iooooo’.ti bagnoooo’.tuttoooo’ il cazzooooo’continuaaaaa’..fottimiiiiii’.scopamiiii’.maialeeee’. siiii. cosììììì’.ancoraaaa’vi pisciooo la sbrodaaaa’fottetemiiii’continuateee.. che sto godendoooo come’una porcaaaa’.aaaahhhh’mmmm’. continuo a sbrodareeee’sentoooo’la tua sborraaa’dentrooo’sentiii’lo sciacquiò che fa’sonoooo’inzuppataaa’vorreiii’maiii’smettere’aaahhh’uhuh passamelo adesso nel culoooo’dai porcooo’lo vogliooo’nel culooo’.
– Accontentiamola questa puttanona, nonna, entra tu prima con la mano che è piena di sperma’e non ti sarà difficile entrare dentro e dopo gli schiaffo io il cazzo nel culo’e strizzagli le tette e i capezzoli a questa vacca da monta, che tanto gode anche se gli fai male’
– Siiii’fatemi quello che volete’.ma continuate a chiavarmi, zozzoniii’sbranatemi il culoooo’mmmm’siii’troiaaa’mi staiii’ spaccando lo sfintereeee’maiala ti diverti ad aprirmi’tuttaaa’ tu e quell’altro depravato’mi state squartando’bastardiii’mmmm’UUHHH AAARRRGGGHHH’mi state sfondando il culooooo’che goduriaaa’ daiii’ancoraaaa’
– Sei propriooo’una vacconaaaa’ma io sarò ancora più maiala di te’mi voglio fare fottere’mi deve mettere anche le palle dentro il culo’questo porco’e gli voglio pisciare in bocca’lo sai’che il maiale ama la mia piscia? Diglielo anche tu Paolo che ti piace la mia urina’
– Si’è verooo’voglio che dopo mi fate il bagno con la vostra piscia’siete le mie scrofe ed io sarò il vostro maiale’mmm’come va il mio cazzo dentro sto culo sfondato’come se entrassi in un panetto di burro’godiii’ maialaaa?? Ti piace essere fottuta in questo modo animalesco??
– Moltoooo’.sto sbrodando con la figa’a tutto andare’guardate le lenzuola sono tutte bagnate dalla mia sbrodaaa’piscio’sbroda in continuazione’ mi state facendo morire’ma voglio morire godendoooo’.
– Che maiala che sei’nonna’se tua figlia è puttana come te’ci sarà da divertirsi’con tre troie come voi’mmmm’ti stiamo sfondando il culo’ e godi come una vacca'(sciaff’sciafff’) prendi’bagascia’ su questo culone’ e tu nonna Angela’continua a picchiare sulle chiappe e dagli qualche ceffone in faccia’a questa porca’che gode’anche quando la picchi’vero puttanona’che ti piace??…
– Siiii è veroooo’.godo ancora di piùùùù’.UUUUHHHH’.AAARRRGGG obbedisci al porco’picchiami’bagascia’
– Molto volentieri’troiaa’fottuta’prendi'(sciafff’sciafff’sciafff) ti piace prendere il bastone di tuo nipote in culo’brutta bastarda’ e allora prendiii'(sciafff’sciafff)’ sborragli dentro questo culo merdoso a questa troia’daiiii’.riempilaaa’.di spermaaaa’.
– Siiiii’..sta partendooooo’.ecccolaaaa’.prendiiiii’troiaaa’uuuuhhhh’. siiii’.cosìììììì’prendilaaaa tuttaaaa’.aaaahhhh’.sto svuotandooo’i coglioniiii’nel tuo culoneee’.
– La sentooooo’..caldaaaa’.AAAAHHHH’.UUUURRRGGG’ mi stai riempiendo il budelloooo’.porcoooo’godoooooo’ancoraaaa’continua a fottereeee’non smettereeee’pistonamiiii’e tu troia’continua a muovere quella manooo’dentro lo sfintereee’siiii’porcaaa’.braviiii’continuate a fottermiiii’che godooo’ancora’
– Aspetta nonna’che mi faccio pulire il cazzo’da quest’altra zoccolaaa’ e poi te lo schiaffooo’di nuovo nel culo’dai’puliscimeloooo’vaccaaa’ che dopo ritocca a te’bravaaaa’leccalooo’tuttooo’e poi rimettiloooo’ dentro il culone della bagasciona’.che non è mai saziaaa’del cazzooo’ spingilo’fino ai coglioniii’e continua a masturbarmelo’cosìììì’
– Siiii’Paolinooo’lo vogliooo..anche iooo’e mezzora che fotti questa puttanaaa’ma anche io sono la tua troiaaa’e vogliooo’il tuo’cazzone’ vogliooo’essere sfondataaa..come questa vaccaaa’dammelooo’anche a me’ti pregooo’
– Ok’nonnina, adesso la facciamooo’godereee’ancora una volta’e poi ti trombo di nuovo’intanto ficcagli anche l’altra mano nella figona’ e sfondala anche li’che vedrai gode subitooo’

continua…..
Nonna Angela, eseguì subito il mio ordine, ficcandogli l’altra mano fino al polso di quella figona ormai slabbrata di nonna Maria, mentre con l’altra mano mi segava il glande, dentro il buco del culo della vaccona’che presa così non ci volle molto a farla risbrodare come una cagna, inviando ululati e parole oscene in continuazione. Dopo tirai il cazzo fuori e lo feci ripulire dalle due troie ben contente di leccare la minchia che le faceva godere, infine ordinai a nonna Angela di leccare il culo della zoccola e di asportare tutto lo sperma che fuoriusciva dal buco del culo e di scambiarselo con nonna Maria. Col cazzo sempre in perenne erezione feci mettere nonna Angela sopra di me a smorza candela, l’attirai con la faccia verso di me, con le sue enormi poppone che premevano contro il mio petto e iniziai a baciarla in un lingua a lingua, mentre nonna Maria gli penetrava l’ano, la puttanona che non aveva mai ancora provato la doppia penetrazione mugolava e guaiva come una cagna e muoveva il bacino per prendere tutta la lunghezza del pene, strofinando il suo clitoride sul pube.

– Ti piace puttanona anche a te, essere chiavata figa e culo? sei anche tu una grandissima vacca’nonna mettigli anche tu l’altra mano nella sorca, e menami il cazzo dentro, vediamo se è porca come te’
– Si, amore’adesso la sfondiamo tutta a questa bagasciona’questa depravata che si sta beccando il cazzo di mio nipote’troia’ti piace’senti la mia mano che entra’dentro sto buco fradicio’stai’già sbrodando come una porca’eh’puttana?
– Vero’mi stai aprendooo’tuttaaa’troionaaa’ma mi piaceee’non credere’di essere solo’tu’la vacca di Paolino’vogliooo anch’iooo’. essere sfondataaa’in tutti i buchiii’da questo’diavolooo’, Maria questo depravato ci sta portando alla perdizione’ci ha ridotto ad essere sue schiave’e siamo anche felici di esserlo’bastardooo’sbattimiiiii’tromba fottimiiii’cosììì’mio maialeee’daiiii’che vi sbrodooooo’continuaaa… continuaaa’a chiavarmiii’non smettereee’sborramiii..dentro’riempimii tuttaaa’la passeronaaaa’.
– Alloraaaaa’.prediiiii’.zoccolaaaa’sentiii’che arrivaaaa’maialonaa’. Eccolaaaaa’.caldaaaa’.bollenteeee’ e tu continuaaaa’a sfondargliii la figaaa’a questa vaccaaa’uuuuhhh’.aaahhhaaa’
– Sbroooodooooo’..siiiiii’.godooooo’ahaa..aahh’aahh’aahhh’aahhh… aahhh’uuuuhhh’uuuhh..aahhh’aaarrrggrrr’.aahh’uuhhh’grrr’aahh aahhaahhh’uuuhhhh’siiii’.aaahhh’uuuhhh’aaarrrgggg’aaahhh’uuuhhh’sborrooo’ssiiii’ancoraaa’vengooo’uuuuhhhh’la sborraaa’ siii..tuttaaa’nella’miaaa’figaaaa’continuaaa’.ahh..aaahhh’uuuhhh’non’mi’stancooo’continuateee’a fottermiii’.mmm’che’bellooo vogliooo’ancoraaaa’.aaahhh’ssiiii’sonoooo’troiaaa’come’mi’.. stateee’facendooo’godereee’uuuhhhh’aaahhh’
– Che troiaaa’che seiii’Angelaaa’la tuaaa’figaaa’si è aperta’in manieraaa’oscenaaa’tra’poco’ti pisciii’comeee’una maialaaa’e continui’a buttare’sbrodaaa’da questo bucooo spanato’daiii’Paolo’ rendiamogli lo stesso servizio nel buco del culo’a questa bagosciana’ e vediamooo’se continua a godereee’
– Bravaaa’nonna Maria’aprigli lo sfintere, ma questa volta con tutte e due le mani’la dobbiamo’squartare a questa libidinosa’amoraleee’zoccola che si sta facendo inculare da suo nipote’
– Ti accontento subito’gli vogliooo aprireee’lo sfintere’come la figaaa’ a questa troiaaa’budellonaaa’sssiiii’eccoooo’entrooo’anche con l’altra’manooo’daiiii”sbattigliiii’il cazzooo’dentroooo’che te lo masturbooo con tutte e due le maniii’eccoloo’lo sentooo’che arrivaaa’ siii’l’ho nelle mani’
– Bastardiiii’.figliiii’di puttanaaa’mi stateee’squartandooo’il culooo’ maledettiiii’non avete’.pietààà’si questaaa’povera’puttanaaa’ mi state prolassandooo’lo sfintereee’OOOHHH’SIIIII’.fottetemiii’ senza ritegnooo’punite’questa’troiaaa’. Il dolore’si è trasformato in piacereee’sento’che avròòò’un orgasmooo’violentooo’.
– Siete alla pari’come troie, non saprei dire chi è più puttana tra di voi’siete due belle bagasce e sarete il mio divertimento per sempre’intanto ti sfondiamo il culo’brutta troia’muovile quelle mani’fagli sentire come la stiamo aprendo, questa zoccolona’che sta godendo anche così’toh..toh’ prendiiii’mmm’che tra poco ti riempio anche il budello’ci sono quasi’
– Sentoooo’ahaah’uuhh’mi state’fottendo’da dio’uuhhh’ho il culoo spanatooo’aahhh’uuhhuuu’aahh’godooo’come’una porca’ mai’ mai godutooo’in questo’modo’bestialeee’aahhh’uuuhhh’aahh’sii chiavatemiiii’porciiii’che sto godendooo anche con culooo’daiii sborramiiii’il tuo liquido caldooo’lo vogliooo’sentooo’che non resisti piùùù’svuotati’le palle’tesoroo’di nonnaa’dammi’la tua sbroda caldaaa’sentoooo’che’arrivaaa’eccolaaaa’.siiiii’.svuota i tuoi coglioniiii’aahhh’uuhhhh’aahh’godoooo’.anch’iooo’bastardooo’sto sbrodandooo’di nuovo’sentooo’un fiumee’che sgorga dalla mia’. figaaaa’UUUHHH’AAAHHH’AAAHHRRRGGGHH’SONO UNA TROIA’UNA CAGNA’.uuuuhhh’aahhh’continuaaaa’continuaaa’. sbattimiiii’IL CAZZOOO’.voglioooo’mmm’.uuuhhh’aahhha’uuhh che sbrodataaaa’.uuuuffffffff’.
– Bravaaaa’pulitemi il cazzo adesso’tutte e due’poi andiamo in bagno’e vi faccio una bella doccia’sono un po stanchino’mi avete prosciugato tutti i testicoli’e mi avete fatto sborrare come un porco’adesso vi meritate un premio’andiamo’in bagno’

Appena in bagno le feci mettere sedute sotto la doccia, aprendo il rubinetto del mio cazzo’la pioggia dorata’innaffiò loro dalla testa fino ai piedi, e mentre scorreva la mia piscia le feci baciare, in modo che l’urina entrava anche dentro le loro bocche. Quando ebbi finito, fu il turno mio di mettermi sdraiato e ricevere la loro pioggia, cercando di sputare quanto piscio potevo dalla gola ingolfata dal loro liquido. Infine ci mettemmo tutti e tre sotto la doccia quella vera per ripulirci prima dell’arrivo di mia madre. quando arrivò la troia, il suo viso era bello radioso, evidentemente il cognato l’aveva fottuta a più riprese e aveva goduto come le mie maiale. Durante la cena, le mie puttane, mi sorridevano come per ringraziarmi del bel pomeriggio che avevano passato, pronte a ripeterlo prima possibile.
Da quel momento la mia vita cambiò, coccolato dalle mie nonne, che scopavo regolarmente, complice una dell’altra, si trovava sempre la maniera di scopare senza destare i sospetti di mia madre. Ma adesso io volevo lei, la mia genitrice, quella che mi aveva messo al mondo, e dovevo studiare un piano per arrivare a lei. Dopo averci pensato tanto tempo, la mia mente partorì un piano diabolico.
Considerando la relazione che lei aveva con mio zio Daniele, pensai di mettere al corrente della tresca mia zia Agnese e di sorprenderli durante un loro incontro. Il giorno che sentì mia madre dire che l’indomani sarebbe stata assente per tutta la giornata, capì che si sarebbe incontrata con il suo amante, la conferma l’ebbi appena chiamai zia Agnese al telefono, chiedendogli cosa aveva in programma il giorno dopo, lei mi disse che andava a trovare sua madre e che sarebbe tornata la sera a casa.

– Zia vuoi sapere una cosa, che forse ti farà stare male, ma non posso tacere’
– Cosa, mi vuoi dire Paolo, non capisco’spiegati meglio’
– Beh.. zia è una cosa delicata’ ma non posso tacere oltre’tuo marito ti tradisce’
– Come sarebbe a dire’stai dicendo una cosa grave’ti rendi conto di cosa stai dicendo’e poi con chi mi tradisce?..
– Questo non lo so’ma ho sentito da altri che tutte le volte che tu vai via, lui incontra una donna a casa vostra’
– Ma sei sicuro di questo?
– Si, dopo che me l’avevano detto neanche io non ci credevo, e allora una volta sono andato a controllare da lontano ed ho visto una donna entrare a casa vostra, ma non posso dire vista la distanza, che tipo di donna era’
– Bene, domani vedremo se quello che dici è vero, oppure è una balla’domani tu puoi venire verso le 9 di mattina?
– Certamente zia, ci apposteremo e dopo che avremo visto la donna entrare, gli lasciamo un po di tempo e dopo entreremo in azione
– Si, se è come dici tu, voglio proprio vedere con chi mi tradisce e magari gli renderò la pariglia, magari con te stesso
– Certo tradire una bella figa come te, zio merita di avere anche lui le corna ed io sono pronto a reggerti il gioco.
– Bene ci vediamo domani alle 9 al bar difronte casa mia che da li possiamo controllare chi entra e chi esce’ciao
– Ok, ciao zia a domani.

Con quella mossa mi resi conto che avrei preso 2 piccioni con una fava, mi sarei sicuramente chiavato la zia, che voleva rendere cornuto il marito una volta beccato in flagrante, e poi a mia volta ricattando mia madre, l’avrei costretta a cedere e farsi scopare anche da me, magari ci sarebbe scappata una bella orgetta a quattro. Mentre fantasticavo tutto questo, c’era nonna Maria accovacciata che mi stava facendo un sontuoso pompino, pronta a ricevere il mio sperma in bocca, mentre nonna Angela faceva la guardia. Appena sentì che stavo per sborrare chiamai anche l’altra nonna e sborrai sul viso di entrambe che facevano a gara ad accaparrarsi il prezioso nettare.
L’indomani appena vidi uscire mia madre, subito dopo uscì anch’ io, facendo una via parallela, e prendendo varie scorciatoie per arrivare prima di lei, arrivai al bar di fronte casa, con zia già li ad aspettare. Non passarono che circa tre minuti e la donna che io sapevo era mia madre, la vedemmo entrare a casa di zio.

– Hai visto? Adesso ci credi che non ti avevo mentito?
– Credo che tu abbia ragione, ma dobbiamo coglierli sul fatto, quindi aspettiamo 15 minuti il tempo di fare la colazione e dare il tempo a loro di spogliarsi e iniziare’a scopare’poi andiamo e entriamo senza fare rumore e sicuramente li beccheremo in camera da letto’dove sicuramente lo stronzo porterà la troia per fottersela’ tu intanto tieniti pronto il cazzo e a quel bastardo gliela faremo pagare’
– Zia, per quello io ho il cazzo sempre pronto, sentilo attraverso i pantaloni, senza farti vedere, strusciami una mano sulla patta..
– Azzzz’Paolo’hai una bella mazza’non credevo che avessi sviluppato una verga così lunga e grossa’meglio così, la vendetta sarà più dolce’ dai andiamo, che i porci sicuramente saranno già all’opera.

Appena arrivammo davanti la porta, zia prese le chiavi e cercando di non fare rumore, aprì delicatamente la porta, quindi togliendoci le scarpe ci avviammo verso la camera da letto, la porta era aperta, talmente erano sicuri che nessuno li avrebbe disturbati, che non si erano curati di chiudere la porta, per cui si percepivano le loro voci:

– Mmmm’ Dani’leccami’leccami tutta’mmm’la tua’lingua’mi fa impazzire’che bello’abbiamo’tutto il giorno’per divertirci’mi devi far godere tante volte’ho una fame arretrata del tuo cazzo’da quanto tempo è che non lo prendo’
– Si, tesoro’voglio chiavarti a lungo’e voglio sborrare tante volte’sei sempre una gran troia’e mi piace scoparti tutta’figa e culo’Laura’mi fai impazzire con la tua bocca’
– Prendimi’amore’sono tua’chiavami’tutta’riempimi col tuo cazzo’ alla faccia di quella zoccola di tua moglie’cornuta e troia’vieni che ti succhio il cazzo’e dopo me lo sbatti dentro’

Quel nome fece trasalire zia Agnese, anche se non la vedeva, sentiva la sua voce e capì che era mia madre. Facendomi segno di stare zitto col dito e aspettare ancora un poco. Io già pregustando la sua figa, iniziai a toccargli il culo facendogli sentire la mia mazza sulle chiappe attraverso il tessuto. Nonostante la rabbia che covava dentro, zia allungò la mano per tastare il bastone e muovere lentamente le sue dita lungo l’asta. Poi ad un suo cenno, mi fece capire di fare l’irruzione nella stanza:

– E bravi i porci, scusate il disturbo’

A quelle parole i due che erano accoppiati, con mia mamma messa a pecorina e lo zia che la inforcava da dietro ebbero un sussulto staccandosi e vidi il volto di mia madre impaurito per la sorpresa, mentre lo zio cercava di coprirsi con il lenzuolo, ma ormai tutto era chiaro e avevano poco da dire, solo mia madre rivolto verso di me disse:
– Che ci fai tu qui?
– Non ti preoccupare troia, l’ho portato io e voi continuate a fottere, dai’continuate’che adesso’ti rendo anche io la pariglia, se io sono cornuta, adesso caro marito tocca a te subire la stessa sorte’dai Paolo spogliati’
– Ma io non voglio fare questo davanti a mio figlio
– Taci puttana, altrimenti faccio un casino che viene giù tutto il circondario, quindi non ti conviene’visto che stavi godendo come una troia’continua a farti chiavare dal porco, intanto che io mi scopo tuo figlio’
– Mah’Agnese’Laura ha ragione’fare questo davanti a suo figlio’è un po delicato’
– Zitto anche tu, altrimenti chiederò il divorzio e mi dovrai passare gli alimenti e ti rovino per tutta la vita’dai maiali’ vi ho detto di continuare’Paolo, su vieni vicino che ti faccio un bel pompino davanti a questo cornuto’

Io obbedì volentieri all’invito della zia, che mi prese il cazzo in bocca succhiandolo e leccandolo, guardando il marito mentre faceva questo. Ai due non rimase altro che riprendere quello che stavano facendo. Adesso mi potevo gustare il corpo di mia madre fottuta dallo zio, in attesa di inforcare anche io il mio cazzo dentro la sua figa. Sentendosi svangare la figa dallo zio, mia madre non poteva fare a meno di emettere dei gemiti mentre io stavo leccando adesso la figa della zia che sbollita la rabbia iniziava a sentire il piacere che la mia lingua gli dava sul clitoride e sulla passera, sentivo che diventava sempre più umida, iniziai a spogliarla fino a rimanere nuda. Era veramente bellissima zia Agnese, anche se non aveva le tettone di mamma, aveva un bel culo prosperoso da palpare e leccare, la sua figa aveva un disegno lineare, con un ciuffo di peli sul pube molto curato e l’odore che emanava la sua caverna sapeva di buono, non come le fighe delle nonne ormai slabbrate e usurate. Mentre mia madre continuava a farsi fottere dallo zio, si era presa di coraggio e adesso i suoi gemiti erano più acuti, anche se esitava a parlare, ci penso zia Agnese a rompere il silenzio:

– Cornuto guarda che bel cazzone ha tuo nipote, adesso me lo voglio proprio godere nella passera, e tu troia continua a dire quanto ti piace il cazzo di mio marito’dai inforcami con quella mazza e fammi godere come la troia di tua mamma’senti come mugola la puttana’fammi sentire anche a me puttana!
– Si zia, adesso te lo sbatto tutto dentro fino alle palle e dopo che ti ho sborrato dentro, continuerò a chiavarti’ti voglio aprire anche quel bel culo e farti godere come una troia’
– Si, dai’diglielo anche tu a tua mamma che è una puttana’una fottuta troia, magari dopo se vuoi te la puoi chiavare anche tu’anzi’sai che ti dico’. Voglio che la scopi e gli rompi figa e culo a questa bagascia, visto che si è fottuta mio marito’non penso che si vergognerà a prendere anche la tua mazza’vero troia??
– Dai’Agnese non esagerare’adesso’non puoi farla chiavare anche da suo figlio’non sarebbe giusto’sarebbe immorale’
– Senti chi parla di moralità’uno che si è chiavato anche sua madre’adesso parla di moralità’ma non ti vergogni’dillo anche a quella troia’che ti fottevi tua madre, insieme a tuo fratello morto’quando eravate giovani’
– Che c’entra eravamo giovani ed era mio padre che ci obbligava a fare questo, poi quando ci siamo sposati non l’abbiamo più fatto’

Questa cosa sorprese anche me. Dunque mio padre e suo fratello si fottevano la loro madre, nonna Angela. Questa si che era una sorpresa, che nonna Angela si era ben guardata dal dirmelo e notai che mia madre non ebbe nessun tipo di reazione a quelle parole, forse sapeva anche lei, forse perché anche mio padre glielo aveva detto e questo mi eccitava ancora di più. Feci mettere zia a pecorina e da dietro gli scopavo la passera e allo stesso tempo potevo guardare mia madre chiavata dallo zio e scrutare le sue espressioni.

– Comunque adesso pensate a scopare voi due, che io mi diverto con il ragazzo, ha un uccello bello duro che mi sta trapanando tutta la vulva, guarda cornuto come mi scopa tuo nipote’chiavami’Paolo’fammi sentire bene il cazzo fino in fondo alla passera’digli anche tu a tua madre che è una puttana’dai diglielo’visto che con mio marito godeva a sentirsi apostrofata’vuol dire che gli piace’
– Zia’non so’è sempre mia madre’e non so se gli faccia piacere che io gli dica questo’
– Bene’allora glielo chiediamo a lei’vero puttana che ti piace se tuo figlio ti chiama troia? Parla con la verità zoccola’diglielo che ti piace sentirti chiamare vacca e puttana’su diglielo’
– Agnese, tu sei donna come me’e sai che con il cazzo dentro la figa’ci piace questo’perché ci eccita’ma non vorrei che poi mi chiamasse anche troia in altre situazioni’che non siano quelle legate strettamente al sesso’
– Visto Paolo, che gli piace’dai su’chiamaci troie che questo ci fa eccitare e tra poco la senti godere come una vacca’ed io con lei’mmm’che bello il tuo cazzone che mi sbatte dentro fino alle palle’dai porco’fottimiiii’
– Zio’visto che belle troie sono queste qua? Quando vuoi ce le possiamo scambiare’ho anche io voglia di sbattere dentro il buco della puttana che ti stai chiavando’mmm’e tua moglie non è da meno’con quel buco stretto che mi stringe tutto il cazzo’
– Va bene Paolo, dopo che gli ho fatto anche il culo te la cedo’visto che mi garba anche a me vedere mia moglie chiavata da te e mi sta eccitando ancora di più questa scena’non pensavo di avere una moglie tanto troia’magari in un prossimo futuro’mmmm’potremo ripetere’questa volta senza farlo di nascosto’che ne pensi Agnese?
– Mmm’siiii’belloooo’considerando che mi piace anche a me vederti scopare un’altra donna’e questo dannato mi sta trombando a tutto andare’ tra poco gli sbrodo sul cazzo’aah.aahh.aaahhh’mi sta stantuffando la passera con il suo pistone’dai cambiate buco’inculateci’Paolo’ fai piano’nel culo’non sono abituata a prendere un cazzo così lungo e grosso’ungimi il buco prima’

La situazione che si era creata, andava al di la delle più rosee aspettative, mi stavo trombando la zia e tra poco mi sarei scopato anche mia madre. Nella stanza adesso si respirava sesso, con le donne eccitate, dopo aver superato il primo momento di impasse, creatosi dopo la scoperta, vedevo mia madre ricevere il pistone dello zio nel suo bel culetto che a sua volta per darsi l’aire gli strizzava le tette spingendole verso di lui, mentre io sputavo sul buco del culo della zia e con il dito spingevo la saliva dentro, poi appoggiai la cappella all’ano e spingendo piano, iniziai la penetrazione rettale, fermandomi appena sentivo la zia lamentarsi, aspettare qualche secondo per poi riprendere la marcia verso la fine del cunicolo. Con molta pazienza raggiunsi l’obbiettivo finale, con tutto il pene dentro il suo culo, quindi cercai di muovermi lentamente per farla abituare all’intrusione e quando sentì che la morsa si allentava intorno al mio cazzo, iniziai a muoverlo con più decisione fino a fargli sbattere la borsa dei coglioni sulle sue chiappe. Vedevo mia madre e mio zio che guardavano con interesse l’evoluzione e probabilmente questo li eccitava ancora di più: lo zio per vedere la moglie inculata da quel bastone e mia madre aspettando di poter prenderlo anche lei.

– Ecco Paolo, ce l’ho tutto dentro’inculami’fammi sentire troia e sborrami nel culo’adesso lo sento bene’il dolore è passato’e provo solo piacere’ il tuo pistone’mmm’nel culo’mi fa sentire puttana’ti piace cornuto vedere tua moglie inculata?…vedo che guardi con interesse’mmm’si ti posso dire che è bello’tuo nipote ha un bel cazzo’e mi fa sentire tanto puttana’essere inculata davanti a te’anche tu ti stai inculando quella maiala, sborragli nel culo a questa vacca’
– Si’mi piace vederti inculata e che godi come una vacca, adesso gli sborro nel culo e poi vengo a chiavarti anche io, magari possiamo fare la doppia penetrazione’mentre lui ti scopa il culo io ti fotto la figa e poi lo facciamo anche con Laura’
– Mi sembra un ottima idea, dai vieni e scopami la figa, poi gli farete lo stesso servizio anche alla troia’voglio godere con tutti e due i buchi’Laura tu vieni qui che ci baciamo, voglio provare anche l’amore lesbico, mentre loro mi fottono’visto che ormai siamo a provare’proviamo tutto’

Senza staccarci, zio si mise sotto e introdusse la sua fava nella figa della moglie, mentre io continuavo a pompargli il culo, mentre zia e mamma si baciavano con le lingue che saettavano fuori e dentro la bocca. Tra di loro la pace era fatta, adesso volevano godere tutte e due di quei bei cazzi che stavano violando per la prima volta i buchi di Agnese e presto sarebbe toccato anche alla mia genitrice. Trombata in quel modo zia Agnese, non ci mise molto a godere e sbagasciarsi come una troia, pompata in entrambi i buchi, venne come una fontana.

– Siiiiiiiiiiiiii’.siiiiiiiiiiiii’godooooooooooo’.sbrodooooo’sui vostri cazzi cosìììì’sborratemiiiii’dentrooooo’vogliooo’. sentireee’la vostra’. Sborraaaa’riempire i miei buchiiiiii’.forzaaa’maialiiiii’.godeteeee’ insiemeeee’a meeee’.
– Oohhh’siii’ziaaa’t’inondo il culoooo’sborrooooo’.dentrooo’questo bel culoooo’che belloooo’riempirlo’tutto di sborraaa’.e posso continuare a pomparti senza smettere’.
– Anch’ioooo’.sborroooo’dentroooo la tua figaaa’.puttanaaa’toh..toh.. prendiiii’maialaaa’sono’super’eccitatoooo’bellooo’godereee’così vedere la propria moglie essere inculata da un altro’possooo’continuare anch’io a scoparti’tesoro’miooo’
– No, amoreee’adessoooo’voglio’che fate godereee’anche Laura’ anche se vorrei ancora trattenervi dentro di me’ma visto com’è bello la doppia penetrazione è giusto che fate sbrodare anche lei’e magari se dopo ce la fate ancora ripeteremo il giochino’tu intanto Laura prendigli i cazzi in bocca e ripuliscili dallo sperma avanzato’

Mia madre che per tutto il tempo dovette assistere al doppio trapanamento dei buchi della zia, sicuramente era molto eccitata nel vedere la cognata godere in quel modo, quindi senza tentennamenti prese i cazzi, dello zio e anche il mio portandoseli alla bocca. Finalmente potevo sentire la sua calda bocca avviluppare la mia nerchia, la sua lingua saltellava tra una cappella e l’altra per poi introdurre nella sua bocca capiente il cazzo dello zio per intero, e passare al mio senza riuscire ad ingoiarlo tutto, ma con la sua lingua riusciva a percorrere l’asta per tutta la sua lunghezza. Devo dire che era veramente brava, ma adesso agognavo i suoi buchi e quando zio mi disse di distendermi sotto e che lei si sarebbe calata sul mio cazzo, mentre lui l’avrebbe inculata in modo che dopo poteva prendere anche il mio dopo che gli aveva allargato l’ano. Quando si calò indirizzando la mia verga nella sua vulva, già fradicia di umori, andai fino in fondo a toccarle con la cappella le ovaie. Dopo essermi chiavato le nonne e la zia fu una sensazione ancora più violenta, scoparmi mia madre, quella che mi aveva messo al mondo, da quella figa ero uscito e adesso rientravo. Lei si chinò aderendo con tutto il suo busto al mio petto, per permettere a zio di incularla, mentre io la tenevo con le braccia stretta a me, la sua bocca era molto vicino alla mia, senti la sua lingua entrare per cercare la mia. Fu un bacio meraviglioso, credo che fu in quel momento che mi innamorai di lei, ci baciavamo con passione, senza mai staccare le labbra, mentre zio Daniele la stantuffava nel culo, spingendola ancora di più verso di me. Il nostro bacio s’interruppe appena anche zia Agnese, accovacciata vicino, mise la sua lingua tra di noi, adesso il bacio era a tre, con le lingue che spaziavano da una bocca all’altra, la mia mano andò a cercare la vulva della zia, piena di sborra lasciata precedentemente, masturbandola con le dita. Zio da sopra si gustava tutto e il suo cazzo andava come un treno dentro il retto di mia madre.

– Ecco Paolo, adesso è pronta per te’l’orifizio anale è allargato, non dovresti avere problemi ad incularla’comunque sentiamo cosa dice lei’Laura sei pronta per il cazzo di tuo figlio nel culo?
– Sono pronta’siiii’lo vogliooo’sono sicura che sentirò solo il piacere’ mi state facendo godere come una vacca’e voglio tuttooo’
– Brava Laura, adesso noi saremo complici dei nostri giochetti, ti potrai scopare mio marito tutte le volte che vuoi, anche se col cazzo di tuo figlio, penso che non ne potrai fare a meno, ma me lo devi cedere ogni tanto’
– Siiii’Agnese’bisogna vedere se regge il colpo a scopare sempre’vorrà dire che quando viene da te’io mi diletterò a farmi leccare la figa da mia madre e da nostra suocera’

Quella rivelazione mi lasciò un po basito. Non avevo mai immaginato che mamma lesbicasse con le nonne per sopperire alla mancanza di cazzo. Questo non colse di sorpresa i miei zii, evidentemente erano al corrente, ma a questo punto pensavo che non erano a conoscenza che io mi scopavo le nonne e quindi adesso le donne da scopare erano quattro, anche se ignoravano la resistenza del mio cazzo, quindi visto che tutti gli altarini erano stati scoperti, pensai a quel punto di dirglielo.

– Cara mamma, zio e zia’forse ignorate che io mi scopo tutte e due le nonne, che sono delle gran troie’hanno sempre voglia di cazzo’ma io riesco ad accontentarle tutte, quindi non sarà un problema per me aggiungere altre due donne da trombare, in questo magari aiutato dallo zio, che riprenderà la vecchia abitudine di scoparsi ancora la madre’cosa ne pensate?
– è fantastico!! Mio marito penso che accetterà di trombarsi ancora la madre ed anche la mamma di Laura, potremo fare una bella orgetta tutti insieme. Mi piace scoprire nuovi orizzonti e poi le nonne sono comunque ancora delle belle donne’e se mi dici che sono delle gran troie ci sarà da divertirsi, cosa ne pensate voi?
– Beh’io avevo notato ultimamente degli strani movimenti in casa’ma non pensavo che questo diavolo si scopava le nonne’effettivamente sono due gran troie, ma probabilmente come dice Paolo, sentono anche loro il bisogno del cazzo e quindi viziose come sono si saranno scatenate’sono d’accordo con te Agnese per il resto, potremo fare tutto alla luce del sole senza cercare sotterfugi e con due maschi a disposizione.
– Beh’visto che le donne sono d’accordo, non mi azzardo a contraddirle, solamente che io non ho la resistenza dei 19 anni di Paolo e quindi trombare 4 donne non so se ce la farei’ma l’idea mi stuzzica, poter saltare da un buco all’altro sarà molto divertente’bene adesso pensiamo a fottere questa troia che ha voglia di godere’Paolo aprigli il culo col tuo bastone’e riempiamola di sborra, come con Agnese’

Il culo di mamma era già ben lubrificato dalla nerchia dello zio, quindi quando puntai la cappella sul suo orifizio anale, scivolò dentro, infine spinsi senza incontrare particolari resistenze l’asta fino in fondo, tanto da toccare con le palle le sue chiappe strette, mentre zio era già nella sua figa. Zia sempre accovacciata baciava sia il marito che mia madre, adesso ero io a godermi lo spettacolo di quelle tre lingue che si ciucciavano. Vedevo mia madre in estasi per quei due bastoni che la trapanavano, anche per lei era la prima volta presa in quel modo e si beava di godersi le due mazze che la violavano contemporaneamente. il suo ano si stringeva intorno al mio cazzo, che nonostante riuscivo a perforarla fino in fondo, mugolava, pronta ad esplodere il suo orgasmo, che non tardò ad arrivare come una fontana sui nostri cazzi, ormai pronti anche loro a svuotare i coglioni.

– Siiiiiiii’..mi state facendooo’.godereeeee’cosììììììì’daiiii’.vuotateee.. i vostriii’coglioniiii’dentroooo’i mieiiii’buchiiii’sborrateeee’maiali riempitemiiii’.tuttaaaa’con la vostraaa’sborraaaa’la vogliooo’uuuhh com’è belloooo’sentireee’i vostri paliii’dentrooo’i mieiii’buchiii’. Agnese’avevi ragioneee’a godereeee in quel modooo’aahhhaaa’ vogliooo’i vostriiii’cazziiii’.bravooo’Paolo’inondaaa il culooo’di tua madreee’troiaaaa’per voiiii’.
– Eccoooo’mammaaaa’prendiiii’il mio spermaaaa’nel culoooo’è una cosa fantasticaaaa’sfondarti il rettooo’e godereeee’dentrooo’ti svuotooo’la mia sborraaa’aaahhh’e continuoooo a scopartiiii’sentiii’ la mia nerchiaaa’come ti apre le chiappeeee’bellissimoooo’mammaaa… sei una troiaaa’fantasticaaaa’ti amooo’.
– Anch’io svuoto le mie palleeee’.eccolaaaa’prendilaaaa’la mia’sborraa siete due troieeee’superlativeeee’e continueremo a fotterviiii’fino a esaurimentooo’Agneseee’amoreee’miooo’succhiamiii’adessooo il mio cazzoooo’prenditi anche tu la mia sborraaaa e passala a Laura’baciateviii’mi piace’vedervi slinguareee’mmmm’

Fu un grande bello spettacolo, vedere le due donne che si passavano la sborra dello zio da una bocca all’altra, mentre io continuavo a pompare il culo di mia madre, che continuava a godere. Poi la zia tirò fuori il mio cazzo leccando tutto lo sperma rimasto attaccato alla verga e ripulendolo di ogni residuo. Poi infoiata come era volle essere ancora trombata con la doppia penetrazione, fino all’ennesima sborrata. E quando dopo vari assalti ci staccammo per tornare a casa, eravamo tutti felici. Da quel giorno io dormo con mia madre come se fossi suo marito, adesso si sente una donna felice, e le nonne la mattina ci portano il caffè a letto, e reclamano la loro razione di cazzo, che io accontento volentieri.
Mia mamma, come le mie nonne sono le mie troie, spesso faccio l’orgia con tutte loro tre insieme, e facendole lesbicare, mentre io le guardo e mi carezzo il cazzo, e non aspettano altro che ricevere la giusta ricompensa, delle tre, nonna Maria, mi sembra la più perversa, riesce a leccare la figa della figlia e farsi godere in bocca svariate volte e leccare il culo delle due bagasce fino a farle sbrodare anche con il culo, non è che le altre siano da meno, ma nonna Maria viene in mio soccorso quando sono a chiavare una delle due, unendosi e chiavare il buco rimasto libero. Quando le mettemmo al corrente che si vorrebbe fare un orgia con zio Daniele e zia Agnese, le due nonne furono subito contente di prendere un altro cazzo e di fare prima possibile l’incontro, per nonna Angela sarebbe stato un ritorno al passato, come tenne a dirci:

– Dopo tanti anni, sarà una bella cosa, riprendere il cazzo di mio figlio, come ricordo le chiavate fatte con lui e con tuo padre, quando erano giovani, mi fottevano figa e culo insieme col nonno che li incitava a scoparmi sempre più forte, il nonno era un vero porco, si eccitava molto a vedermi trombare dai nostri figli e essere una cagna, li obbligava a dirmi tutte le cose sconce che gli passavano per la testa, puttana, troia, vacca, zoccola’e tutto quello che gli veniva in mente, poi li faceva sborrare nella mia bocca e dovevo trattenerla in bocca, senza ingoiarla e tenere la bocca bene aperta e far vedere lo sperma, poi mi veniva vicino e mi baciava e giocavamo con lo sperma dei ragazzi e dopo alla fine me lo faceva bere.
– Effettivamente eri una gran troia, e adesso non è che sei da meno, ti fotti il cazzo di tuo nipote e ti fai fare tutte le porcherie che gli passano per la testa, ti fai pisciare in bocca, sei proprio una gran maiala, come quella puttana di mia madre, che si fotteva il cazzo di mio figlio a mia insaputa’.
– E tu troia che ti facevi sbattere dal fratello di tuo marito, cos’ eri? Sei una puttana come me e Angela’e vedrai che tra non breve anche tu assaggerai l’urina di tuo figlio, lui è un porco e non pensare che ti risparmierà anche la sua pioggia dorata, quindi smettila di darci delle troie, in quanto sei troia come noi, se non di più’.
– Ok, smettetela di litigare a chi è più troia, vi amo tutte e tre e non c’è bisogno di litigarsi il cazzo, ognuna avrà la sua dose giornaliera, pensiamo all’incontro con zio e zia e come organizzarci, dato che lo zio lavora ed è libero nel week-end, direi di organizzare nel fine settimana, e intanto che chiamo gli zii, ciucciatemi il cazzo, maiale che non siete altro!

Come avevo loro ordinato, si precipitarono a succhiarmi il cazzo, mentre una leccava le palle, l’altra imboccava la fava e la terza mi leccava i capezzoli mordicchiandoli. Feci il numero di casa degli zii, mi rispose la moglie Agnese, e la misi al corrente di cosa avevo pensato per organizzare l’orgia. Agnese fu subito contenta di fare l’incontro e intanto che parlava con me, sentivo anche la voce dello zio che dava il suo assenso:

– Hai fatto bene a chiamare, eravamo ad aspettare la tua chiamata, non vediamo l’ora di fare questa bella orgetta, e di prendermi il tuo cazzo, dopo che mi avete fatto godere come una maiala, tu e quel porco di Daniele’ ma lo sai che adesso quando mi tromba, mi chiede sempre se mi è piaciuto prendere il tuo cazzo? Ed io gli rispondo di si, e lui si eccita a bestia sapere che mi piace il tuo cazzo, ed è diventato ancora più maiale, che adesso mi propone di farmi trombare anche da altri uomini, io per ora non voglio, ma non è detto che un domani non l’accontenti’
– Brava zietta’sai quanti uomini ti vorrebbero trombare, basta che fai uno schiocco con le dita e avresti la fila, una figa come te non ha problemi, ma per adesso accontentati dei nostri cazzi, che ti facciamo godere come l’altra volta, ed in più ci sono le nonne, che sono delle vere porche, insaziabili. Ti faranno godere con le loro lingue affamate’e se vuoi puoi usarle come orinatoio, bevono anche la tua piscia’
– Che maiale che sono!!! Si, specialmente alla troia di mia suocera gli voglio fare ingoiare la mia pioggia dorata, per essersi trombata mio marito ed anche tuo padre, capisco che deve essere una grande maialona’
– Lo sai che mentre parlo con te, prima erano intente a spompinarmi, tutte e due le nonne, e adesso aspettano per farsi trombare, mentre mamma si è già accomodata sopra il mio cazzo e sale e scende con la sua figa, mentre le nonne aspettando il loro turno, una mi bacia i coglioni e l’altra lecca il buco del culo di mamma, per prepararla ad essere inculata’.
– Che famiglia di pervertiti, incestuosi siete’riservati un po di sperma anche per me, non vorrei che ti prosciugassero’ehehehe’.queste tre bagascione!
– Non ti preoccupare zia, la sborra per te ci sarà sempre’adesso ti lascio che continuo a chiavarmele, altrimenti non si danno pace’salutami lo zio e vi aspettiamo per sabato’baci alla figa’ciao..
– Ciao’aspettateci’saluti anche dallo zio, che intanto a sentirci parlare si è incannato e mi sta strusciando la mazza sulle chiappe, te lo dico io come va a finire, adesso eccitato com’è mi vorrà scopare qui in piedi’.ok ciao e salutami le troie’clic’

Salutata la zia mi misi a scopare mia madre, facendola mettere a pecorina e le nonne sotto che leccavano figa e coglioni, intanto che sputavo nell’orifizio anale per prepararla a prendere il mio bastone, poi dissi alle nonne di prenderlo e insalivarlo e poi buttarlo nel buco del culo di mia madre, iniziai a stantuffarla con grande forza mentre le nonne continuavano una a leccargli la figa e l’altra gli masturbava il clitoride, intanto che gli aveva affossato la sua mano dentro la vagina e la fotteva, sentivo la sua mano che attraverso, solleticava il cazzo, durò per circa 15 minuti, poi feci lo stesso servizio alle due nonne e infine gli scaricai la sborra in bocca che si bearono di passarsela di bocca in bocca e infine inghiottire come il miglior nettare. Passarono i giorni, tra una scopata e un’altra, arrivò il giorno prefissato e gli zii, arrivarono a casa nostra come eravamo rimasti d’accordo. Zia Agnese era splendida, vestita con un abito nero trasparente nella parte superiore, in cui si poteva vedere che sotto aveva un reggiseno dello stesso colore, ci mettemmo seduti a fare quattro chiacchiere e bere qualcosa, infine zia parlò:

– Allora Paolo, come trovi la tua zietta? Ti sei riservato un po di sperma per me? O hai tutto consumato con queste tre troie?
– No, zia’ho ancora tanta sborra nel fucile che posso chiavarti a ripetizione e riempirti di sperma tutti i buchi’
– A proposito di sperma’io e Daniele, siamo sposati ormai da diversi anni, e non abbiamo figli, a causa di mio marito che ha il seme che non riesce a coagularsi col mio e non riusciamo ad avere figli, e parlando con Daniele, abbiamo pensato che magari tu’con il tuo sperma potresti ingravidarmi e quindi avere dei figli, che ne dici?… che desideriamo tanto’ed anche gli altri cosa pensano?…
– Per me non ci sono problemi, se voi siete d’accordo, adesso sentiamo anche mia madre e le nonne cosa ne pensano, ad avere un altro nipote?
– Io penso che essere madre sia la più bella cosa del mondo e quindi avrei piacere che Paolo ti desse il suo seme ed essere nonna e zia allo stesso tempo, e penso che mia madre e anche nostra suocera siano d’accordo, e saranno troppo vecchie, se sarà un maschio da svezzare come hanno fatto con mio figlio, le due troie’quindi Paolo sborragli dentro la figa e mettila incinta e se zio mi facesse lo stesso a me, ammesso che il suo seme fosse fecondo e si combinasse, avere un altro figlio non mi dispiacerebbe’
– Mamma se vuoi posso mettere incinta anche te, se desideri un altro figlio, non pensavo che tu volessi essere ancora madre, ed io sarei il papà di 2 figli anche se non ufficialmente, mentre lo zio potrebbe fare il papà vero per la comunità dei ben pensanti’.che ne dici?’
– Non so Paolo, dicono che spesso i bambini concepiti da due consanguinei non vengono normali, e non vorrei concepire un bambino diverso dagli altri bambini, bisognerà pensarci bene, ed informarsi, prima di fare una cosa del genere, anche se mi piacerebbe farlo con te’
– Laura, sarebbe bellissimo, tutte e due pregne allo stesso tempo, non ti fare tutti questi problemi, ho sentito dire che spesso nascono normali, potrebbe succedere, ma è un caso remoto, e se anche venisse ce ne occuperemmo insieme a crescerlo, magari anonimamente farete dei test, per vedere se siete compatibili a livello di sperma e di ovuli e se vanno bene potrete fecondare…
– Si, forse hai ragione, faremo prima dei test e vediamo se siamo compatibili e se la risposta sarà affermativa, feconderemo, sperando che venga normale, io lo voglio, non ho potuto farlo con mio marito, perché ci ha lasciato troppo presto’ma questa idea l’ho sempre avuta.
– Fosse per me, metterei incinte anche le nonne, se fossero in grado di fecondare ancora, ho sempre sognato di scopare una donna pregna, in questo modo ne avrei due per realizzare il mio desiderio’e tu che ne dici zio? Non ti piacerebbe scoparti una donna incinta?
– Si, visto che non abbiamo avuto mai un figlio, mi piacerebbe scopare Agnese col pancione, anche se non sarebbe la prima volta che scoperei una donna incinta’
– Come? Hai già chiavato una donna incinta? E chi? Questa non la sapevo’
– Mamma, racconto tutto io o vuoi spiegarglielo tu?
– Lo racconto io, visto che dovrò dare anche delle spiegazioni’che sicuramente poi mi chiederete. Quando mi chiavavano i vostri due mariti, Daniele e Gianfranco, rimasi incinta con la loro sborra, e mio marito volle che continuassi a tenerli in grembo, non perché volesse i figli, ma solo perché anche a lui piaceva scoparmi e farmi scopare dai figli col pancione, e più di una volta sono rimasta incinta’ed anch’ io alla fine godevo, perché era più esaltante, sapere che portavo nella pancia i figli dei miei figli, e sentire la loro sborra calda dentro la vagina mi eccitava ancora di più con delle grandi sbrodate, e posso dire che i bambini sono nati tutti normali!
– E i figli dopo dove sono andati a finire?
– Li abbiamo abbandonati presso un orfanotrofio, e sicuramente saranno stati adottati da qualche famiglia’
– Che bastardi, ti sei fatta scopare e dopo hai abbandonato i figli?
– Io non volevo, ma decideva tuo suocero’noi eravamo solo succubi di quello che decideva e voleva lui’pensi che se fosse stata per me li avrei abbandonati? Io li volevo tenere, perché erano il frutto del mio incesto con i figli, ma lui era un violento e se non obbedivamo ci prendeva a legnate’
– Quindi, quanti figli hai abbandonato?
– Tre, due maschi e una femmina’
– Quindi, Daniele ti sei fottuta tua madre pregna, siete una famiglia di debosciati e perversi, e tu non dicevi niente ed hai nascosto questo anche a me? Adesso ti accontento io, vuoi che mi faccia scopare anche da altri uomini’bene’adesso avremo tanti ospiti a casa’così ti divertirai tanto a vedermi scopare con altri cazzi’
– Ma noi eravamo troppo piccoli e poi come dice mamma, eravamo succubi della volontà di mio padre’.che ci bastonava se non facevamo quello che voleva lui’e quindi non eravamo abbastanza adulti da poterlo contrastare…
– Ma ti piaceva chiavarti la madre troia col pancione, vero porco? Chissà quanta sborra gli avete scaricato dentro quel buco da troia e magari il cornuto dopo vi spompinava anche? Doveva essere un gran porco, se noi facciamo dei bambini e per tenerseli, ed io li voglio come li vuole Laura’
– Beh’eravamo talmente giovani che avevamo sempre il cazzo pronto, e tutti i giorni papà ci ordinava di scoparci la madre e quindi la riempivamo di sperma in tutti i buchi, si’qualche volta, specialmente quando mamma era incinta gli piaceva prenderci il cazzo dopo aver sborrato e leccarci e gustarsi il sapore della figa di mamma, mescolato al nostro sperma’
– Va bene, dai è acqua passata, siamo qui per un altro scopo, ormai quello che è successo è successo, non stiamo qui a rivangare il passato, a questo punto quei ragazzi saranno adulti e ignorano tutto quanto, meglio lasciarli nella loro pace, dai zia’vieni che ho un bel ‘regalo’ per te’ti voglio sborrare un litro di sperma in modo che resti gravida al primo colpo’ehehehehe’
– Si forse è meglio, ok pensiamo a divertirci, dai tiralo fuori che te lo voglio spompinare, e tu troia vieni a leccarmi la figa, che ti voglio sborrare in bocca e dopo pisciarti dentro puttana, depravata’

Sbollita la rabbia, zia si impadronì del mio cazzo, succhiandolo, mentre sua suocera la spogliava e si era messa in mezzo alle sue cosce per leccarla come Agnese gli aveva ordinato. Intanto che zio, mamma e nonna Maria avevano formato un terzetto. Avevano tirato fuori il cazzo di Daniele e lo spompinavano insieme, era molto bella vedere mia madre che leccava il cazzo insieme alla sua mamma, spesso si incontravano quando arrivavano alla cappella di zio e si baciavano, slinguandosi a piena lingua, poi scendevano insieme lungo l’asta e arrivavano alle palle a quel punto si dividevano, mentre una ciucciava i coglioni, l’altra andava a titillare il buco del culo di zio, mentre le mie due cagne erano sempre nella stessa posizione, con nonna che lappava figa e culo della nuora, e questo eccitava molto Agnese che mi stava facendo un gran pompino. Adesso volevo chiavarla, feci distendere Agnese sopra la nonna, girate a 69 in modo che nonna potesse continuare a leccare la figa della nuora, intanto che io la stantuffavo nel culo e allo stesso tempo nonna mi toccava le palle spingendole verso il culo della troia, che iniziava a godere e inviare umori nella bocca di nonna, che riceveva con grande piacere quel nettare. Nel frattempo il terzetto di mamma si erano spogliati tutti, e zio si stava fottendo nonna Maria, mentre mia madre a sua volta leccava il buco del culo della propria, evidentemente aveva voglia di farla inculare, vidi che prese l’uccello dello zio e lo guidò nell’ano della madre, il cazzo di mio zio fu subito dentro fino ai coglioni, ormai sfondate dal mio bastone non avevano difficoltà a prendere un pene più piccolo del mio. Nonna Maria era uno spettacolo quando godeva, i suoi ululati di gioia riempivano la stanza, godeva come una lurida porca, tanto che mia madre la baciava in bocca per soffocare e smorzare le sue grida, infine zio le fece mettere una sopra l’altra girate di spalle e le inculava, passando da un buco all’altro, feci anche io la stessa cosa, anche per dare il cazzo a nonna Angela, che soffriva a non poterlo prendere, passando da un buco all’altro e dopo tirandolo fuori dal culo, mi spostavo per portarlo nella loro bocca e farlo spompinare, per poi tornare a incularle. Zio era molto eccitato, lo vedevo dal suo sguardo, a vedere inculate la propria moglie e la propria madre, gli chiesi se voleva fare il cambio, accettò subito, con lo scopo di incularsi sua madre che non fotteva ormai da tanti anni, vidi la sua aria beata quando entrò nel buco del culo della madre, meno male che Agnese girata di spalle non lo vide, altrimenti avrebbe fatto una scenata, mentre io non avevo questi problemi, le mie due donne non erano gelose l’una dell’altra e condividevano con gran piacere il mio cazzo, tanto è che quando sborrai riempì il culo di entrambe e lo sperma fuoriuscito, nell’andare saltando da un buco all’altro, se lo leccarono, scambiandoselo di bocca in bocca, intanto che anche zio Daniele sborrava nel culo di entrambe, ma fu la nonna a raccogliere tutto lo sperma uscito dai buchi e a berselo. A quel punto Agnese la fece sdraiare a terra con la bocca aperta e gli pisciò dentro, continuando a farsela leccare e tenendola per i capelli fino a che ebbe un altro orgasmo e gli rovesciò tutta la sua sbroda in gola, godendo in maniera incredibile.

– Lecca, lurida troia’bevi tutto’.sei proprio una gran maiala’ti piace la mia sbroda? Cagna!! Dillo che sei una vacca indecente e incestuosa, ti sei fottuta i tuoi figli ed anche tuo nipote’e se fossero rimasti quell’altri ti saresti fatta scopare anche dagli altri, vero? Cagnaaaa!!!!’.
– Si, hai ragione, sono una lurida zoccola, e mi è piaciuto farmi sbattere dai miei figli e da mio nipote e adesso mi hai goduto in bocca, vuol dire che ti piace anche a te essere troia’perdonami’sarò la tua cloaca’quando avrai bisogno di svuotarti la vescica, dopo ti lecco tutta e ti faccio godere come adesso, ti è piaciuto godere dentro la mia bocca?
– Effettivamente devo essere sincera, mi è piaciuto molto, non pensavo che eri così brava a leccare la figa, lecchi meglio di un uomo’ e qualche volta sarebbe bene che venissi a casa nostra e stare un po con noi’almeno mi fai godere ancora, e se mi lecchi bene ti potrei far scopare da tuo figlio’

Finalmente suocera e nuora, avevano trovato l’armonia, anche se per qualche tempo nonna sarebbe andata a stare da loro, avevo sempre mamma e l’altra nonna come amanti con cui sollazzarmi. Quindi per mantenere fede all’impegno preso, questa volta iniziammo di nuovo i nostri giochi con tutte le varianti possibili, scaricando tutto lo sperma nella vagina di zia Agnese e sperando di averla fecondata da subito, mentre con mamma bisognava fare prima i test per la nostra compatibilità, anche se zio gli aveva sborrato anche lui nella figa.

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