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Racconti CuckoldRacconti erotici sull'IncestoTrio

per un mazzo di asparagi

By 6 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Per un mazzo di asparagi
Mi chiamo Mario, ho venticinque anni e sono sposato con Lisa mia coetanea. Siamo sposati da tre anni, e al momento non abbiamo figli. Lisa è una bella donna, alta uno e settantacinque, occhi scuri capelli neri, bocca ampia e labbra carnose. Ha una quarta di seno, cosce lunghe e un bel culo, anche se lei dice che è troppo grande a me fa impazzire, specie quando lo trafiggo con il mio cazzo, che, anche se, non è da super dotato è un calibro venti di tutto rispetto. Come lavoro, lei fa la commessa, mentre io il pompiere. Sessualmente parlando è una donna molto calda, che ama il sesso e non si fa molti complessi quando c’è da vivere delle interessanti esperienze. Non pratichiamo lo scambio, ma amiamo il nudismo che ci ha regalato dei momenti molto erotici. Ama molto succhiarlo, ingoia piacevolmente quando mi fa sborrare in bocca e come ho detto, lo prende piacevolmente anche nel culo. Abitiamo in una zona nuova della città, a poca distanza dai miei suoceri, mentre i miei genitori abitano in un paese vicino. Bruno, mio suocero, è un pezzo uomo di media statura, tipo calmo e di poche parole, fa il camionista e resta fuori casa dalla domenica sera il venerdì successivo. Ada è mia suocera, è una bella donna, alta come mia moglie, stessa grandezza di seno, e colore di capelli e occhi, è molto solare e allegra, insieme al marito formano una bella coppia molto affiatata. Spesso quando escono lei e mia moglie sembrano due sorelle tanto si assomigliano fisicamente. Fra me e la mia suocera vi è un bel rapporto, e quando ha qualche problema, è a me che si rivolge, come alcuni giorni fa quando mi ha chiamato dicendo che le scattava sempre il salvavita e non riusciva a capire il motivo. Appena uscito dal turno di notte, sono passato da lei è ho risolto velocemente il problema, era una presa di corrente che faceva contatto. Mentre aggiustavo il guasto, lei era intenta a curare il giardino, insieme concordiamo che la primavera è arrivata. Mi ha preparato un caffè, e mentre lo bevevo, abbiamo parlato della possibilità di andare l’indomani a cercare degli asparagi, primizia di cui siamo tutti ghiotti. L’indomani, come d’accordo ci siamo recati in una zona dove ci sono ottime possibilità di trovarne e lei appena scesi dalla vettura m’indica un posto lì vicino.
‘ cerca qui, ci sono molte piante di asparagi, poi raggiungimi sul sentiero, io vado dall’altra parte della collina.’
Cerco fra le piante e subito mi rendo conto che già ci sono passati e ne devono aver raccolti parecchi. In ogni caso ne trovo un discreto mazzetto, poi stanco decido di risalire la piccola collina per scendere dall’altro lato invece che fare il sentiero. Quando sono sull’altro versante, vedo, mia suocera parlare allegramente con un tizio più anziano e poco dopo appartarsi dietro dei cespugli di ginestre. In un attimo lei abbassa i pantaloni della tuta e si mette a 90′ mentre il tizio tirato fuori un discreto cazzo la penetra di colpo da dietro e incomincia subito a pomparla di buona lena. Resto basito dallo spettacolo inatteso, non avrei mai creduto di vedere una simile cosa fatta da mia suocera che ho sempre considerato una persona corretta, e mai ho visto in lei una femmina da scopare. Il tizio la tiene ferma per i fianchi e la sbatte molto velocemente e ben presto se ne viene con un grugnito da vero porco. Poi mentre lui si riveste e se ne va lei raccoglie i due grossi mazzi di asparagi e va verso il sentiero. Ritorno velocemente sui miei passi e vado ad attenderla dall’altra parte della collina. Quando arriva, mi mostra soddisfatta i due mazzi.
‘ vedo che ne hai trovati pochi, guarda e impara.’ – mi dice ridendo.
Io mi avvicino, mi sposto verso un tronco d’albero quasi penduto e con un sorriso ironico le rispondo:
‘ certo è facile farseli raccogliere da un altro e poi pagarli con una scopata.’
Resta un momento in silenzio, mi si avvicina e poi mi guarda dritto negli occhi.
‘ non andrai a raccontarlo in giro, spero? In ogni caso per due mazzi una scopata mi sembra un prezzo equo.’ ‘ mi risponde seria.
‘ non me ne frega nulla di come o quanto li hai pagati, ma voglio guadagnarci qualche cosa anch’io.’ ‘ gli ribatto toccandomi il pacco quasi duro.
Lei sorride compiaciuta, poi s’inginocchia davanti a me ed estrae il mio cazzo .
‘ Lisa mi ha detto che hai un bell’attrezzo, ed io e da un po che ne avevo voglia di assaggiarlo. Il porco è stato troppo veloce, non ho avuto nemmeno il tempo di scaldarmi che era già tutto finito, quindi se mi fai godere, dividerò i mazzi con te. ‘ ‘ detto questo lo infila direttamente in gola.
Resto immobile, stordito sia dalle sue parole che dal suo modo davvero sconvolgente di succhiarmi il cazzo.
‘ come?’ che dici Lisa ti racconta di noi?’ – le chiedo con un filo di voce.
‘ mio caro, fra noi due non abbiamo segreti di nessun genere, lei sa cosa faccio io e lei mi racconta cosa fa lei, tutto in ogni dettaglio.’ – mi risponde sfilandosi per un attimo il palo dalla bocca .
Sono sconvolto, la mia mente inizia a vagare inseguendo mille pensieri, ma lei mi riporta alla realtà, si abbassa i pantaloni fino alla caviglia e si distende sul tronco.
‘ dai prendimi, ti prego fammi godere.’ ‘ mi dice con voce molto languida ed eccitata.
La penetro in un sol colpo. Come un ariete entro in lei che è gia fradicia della semenza dell’altro, quando raggiungo il fondo, sbatto con forza sul collo dell’utero e le provoco un improvviso orgasmo.
”.aaaahhhh’.ssiiiiiii”gggooooodddooooo!!!!!!!….siiiii sfondami daiiiiii’sbattimelo in fondooooo!!!..
Gode e si dimena sotto di me. Io la pompo di gran carriera, sono eccitato e nello stesso tempo mi sembra un sogno. Mentre la scopo la mia mente, torna alle sue parole, mi sorge il dubbio che anche Lisa possa essersi venduta per interesse. La cosa mi sconvolge e Ada se ne accorge ci va giù dura.
‘ mio giovane torello ti vedo pensieroso, starai sicuramente domandandoti se anche tua moglie è un po zoccola come la madre. Accidenti al solo pensiero ti si è gonfiato di più il cazzo! Allora anche a te come a Bruno, piace pensare che tua moglie sia un po troia! Dai torello scopami, dai che sei un vero toro corna comprese!’ – mi dice ridendo.
La sbatto con furore e dopo l’ennesimo orgasmo, le scarico dentro tre fiotti di semenza calda che la fanno godere ancora di più. Sfinito, confuso, mi sfilo da lei e mi appoggio alla pianta mentre lei presi dei fazzolettini, si asciuga e si riveste, poi si gira verso di me e mi guarda divertita.
‘ sei stato bravo, mi hai fatto godere, quindi finisco l’opera. ‘ – mi dice inginocchiandosi davanti a me e lo mette tutto in bocca, fino a che non è del tutto pulito.
Poi si rialza, e m’invita a pranzo da lei. Durante il tragitto nessuno di noi due parla. Io insegue i miei pensieri. Ricordo le porcate con Lisa, specie al mare nelle spiagge nudiste, dove, lei ama far emergere la sua meravigliosa vena esibizionista, ma non è mai andati oltre un certo limite. Il massimo è stato lo scorso anno, quando aveva radunato cinque maschi davanti a se che si segavano mentre lei mi succhiava il cazzo, poi a preteso che tutti le sborrassero sui piedi. Raggiunta casa di Ada in pochi minuti lei organizza il pranzo, e mentre mangiamo io torno sull’argomento. Cerco di capire, e lei non mi lesina una spiegazione.
‘ tutto è cominciato qualche anno fa, quando Bruno ha cominciato a lavorare con il camion, quando tornava, mi scopava alla grande, ma ha il problema che non riesce a venire facilmente. Una sera, dopo che mi stava scopando da due ore ed io ero sfinita, mi ha chiesto se durante la settimana mi fossi fatta sbattere da qualche maschio. Io lo guardo, egli dico: non uno, ma tre. è venuto immediatamente. Da allora vuole sempre che gli racconti come mi faccio sbattere da altri maschi, a volte è vero altre sono solo fantasie, come con te. La sera che vi siete sposati eravamo a letto e lui mentre mi scopava mi chiede se mi sarebbe piaciuto farmi sbattere da te, se avrei voluto essere al posto di Lisa. Gli ho risposto di si e lui se ne venuto come un fiume in piena. Anche lui ha le sue avventure, quando va con la bisarca in Polonia a caricare le auto, resta a dormire da una troietta del posto che si fa ammazzare di scopate, poverina non conosce il trucco per farlo venire. In ogni caso tu sei spesso nelle mie fantasie, e questo lo sa anche Lisa, la quale mi ha detto che la sbatti da Dio.’
Mentre parla, mi sono eccitato di nuovo, mi alzo e mi metto di lato a lei con il cazzo in mano. Lei beve un sorso di vino, poi si alza lo afferra e mi dice di andare in camera sua, vuole stare più comoda. Durante il tragitto dalla cucina alla camera ci denudiamo e distesi sul letto incominciamo baciarci con passione, poi lei scende verso il basso e lo prende di nuovo in gola. Mi fa morire per qualche secondo poi di colpo sale su di me e se lo pianta dentro tutto fino in fondo. Si muove c9on calma, assapora il piacere di sentirlo dentro che le batte sul fondo facendole quasi male, ma le piace, mi fa stringere i capezzoli con forza.
‘sssiii’.dddaiiii sfondmiiii’stringiii fammii’.. maleee’..hhhhaaaiiiii!!….sssiiiii’vengoooo!!!!!…….
Gode, mentre io inarco le gambe e incomincio a sbatterla dal basso facendola sobbalzare sul mio cazzo e ogni volta che ricade giù le sbatto il fondo della fica. Gode, si dimena e urla di piacere. Gli orgasmi si susseguono senza sosta, poi sfinita si distende su di me. Sento il suo cuore battere come un tamburo impazzito. Resta un poco così poi scivola di lato.
‘ prendimi dietro, Bruno ce l’ha troppo grosso e mi fa male nel culo, ma a me piace un casino e il tuo mi sembra perfetto, dai sfondami il culo.!! – mi dice con un filo di voce.
Le passo un braccio sotto il collo e mentre le pianto il cazzo in culo le strizzo un capezzolo fino al dolore, mentre con l’altra mano le pianto due dita in fica. Impazzisce!!!. Urla che la faccio morire, gode e si dimena tra un orgasmo e l’altro.
‘ immagina di avere due cazzi che ti sfondano!!.’ ‘ le sussurro all’orecchio.
” sssiiiii ‘li senttooooo!!! Due cazzi che mi sfondateeee!!!! Sssi tu e Bruno!!….ssiiii..venggooo!!!…..
è troppo anche per me. L’idea di scoparla davanti a lui mi eccita da morire e non resisto oltre. Sborro con un affondo dentro il suo culo. Lei lo sente e ha un altro orgasmo.
””.sssiiiiiiii”veeennGGGGOOOOOOooo!!!!…godddooooo’..ssisiiiiiii’porco! riempimi!!!!!!……..
Restiamo un momento abbracciati, poi lentamente si scioglie e va verso il bagno, dove, sento che si fa una rapida doccia. Resto lì disteso con il cazzo impiastricciato dai suoi e miei umori, ma la mia mente insegue mille e uno pensieri. Credo che dovrò spiegarmi con Lisa, o forse anche lei dovrà dirmi qualche cosa. Lei torna avvolta in un telo, si piega per prendere della biancheria in un cassetto, poi si distende sul letto, imbocca il mio cazzo fra le labbra e lo lecca con estrema passione.
‘ mi figlia è proprio fortunata, sei un bel maschio e hai un bel cazzo che sai usare proprio bene. Ti ringrazio mi hai fatto godere molto. Non starti a dannare l’anima con la tua gelosia, se anche avesse fatto una scopata extra non è la fine del mondo. Divertiti e falla divertire anche a lei e vedrai che la vita ti sorriderà sempre. ‘ – mi dice ridendo mentre me ne vado in bagno.
Certo, per un mazzo di asparagi ho scoperto una cosa che non immaginavo, ma il fatto è che ora siamo già alla frittata, e ora stà a me cuocerla bene senza farla bruciare.
La sera, alle 19,40 vado a prendere Lisa all’uscita dal lavoro. Lei fa la commessa in un grande negozio di abbigliamento, ma poi che è molto bella la titolare, la signora Flavia, la fa stare nel reparto di biancheria intima, dice che attira più clienti. La guardo camminare fra la gente che la guarda, la sua mini gonna nera, le sue calze autoreggenti, i tacchi alti le fanno inarcare ancora di più il suo meraviglioso culo. Il leggero impermeabile si apre svolazzando mentre cammina, mi vede ed io la invito a salire.
‘ bella signora, vuole un passaggio?’ – le dico mentre si avvicina alla vettura.
‘ di solito no, ma questa sera ho un certo prurito e devo trovare un bel paletto, dove strusciarmi per farlo passare.’ ‘ mi risponde sorridendo mentre si siede in auto.
Mentre si siede, la mini sale ancora di più mostrando un leggerissimo string. Mi eccita, lei lo sa, mi bacia. Quando siamo a casa mentre io preparo la cena, lei prende il telefono portatile dalla cucina e va verso la camera, dove si spoglia per farsi una doccia. Sento che chiama la madre. Silenziosamente vado in sala, dove c’è l’apparecchio fisso, alzo la cornetta e ascolto quello che si dicono. Bastano poche battute per informarla dell’accaduto, indice di una reale complicità, poi senza tanti commenti lei va a fare la doccia. Ceniamo scambiandoci poche parole, le chiedo com’è andato il lavoro, e lei mi risponde che sono le solite cose, signore anziane che credono che delle lingerie possa fare miracoli e ragazzine che sono preoccupate per il seno troppo grosso, tutto qui. Poi mi chiede com’è andata la mia giornata. Esito un momento nel rispondere, lei intuisce il mio imbarazzo e mi prende per meno e mi conduce verso la nostra stanza da letto. Nudi, nel letto con lei che si distende al mio fianco con la guancia appoggiata al mio petto mentre la mano accarezza il mio cazzo moscio, le racconto di quello che c’è stato fra me e sua madre. Mi ascolta in silenzio, poi è la mia volta di avere delle spiegazioni, voglio sapere se anche lei ha l’abitudine di ‘pagare’ con il suo corpo per delle cose in cambio. Lei rimane appoggiata e incomincia parlare.
‘No, non ho mai fatto questo, e devo dire che non approvo molto quando lo fa lei, ma è giusto che tu sappia alcune cose che volevo dirti da tempo. Del mio passato sai tutto, del precedente fidanzato, della sua tremenda gelosia, e di come mi sia innamorata di te che hai sempre apprezzato il mio piacere nell’esibirmi. Ti ho amato subito anche per questo. Da sposata all’inizio non ho mai pensato di tradirti, e non l’avrei mai fatto se non fosse stato per la signora Flavia, la mia datrice di lavoro. Appena assunta lei, si è resa subito conto che amavo stare al centro dell’attenzione dei maschi. Allora ha incominciato a farmi fare delle commissioni sempre fuori dal negozio, piccole cose, ma che erano sempre di pomeriggio, e che poi comportavano di dover passare da casa sua. Vi ho sempre trovato ad attendermi suo marito. Carlo, è un bell’uomo, lavora in Regione e il pomeriggio è sempre in casa. Una volta che sono andata da lui, l’ho trovato in accappatoio, si era appena fatta la doccia, e poi che dovevo prendere delle cose che erano nel computer, lui ha detto che mentre accendeva e faceva stampare i documenti mi offriva un caffè. Siamo andati nella loro cucina, bellissima, moderna e ben messa. Quando ha allungato le braccia per prendere lo zucchero, la cinta si è sciolta e quando si è girato, ho visto cos’aveva fra le gambe; un cazzo fuori dal comune!, bello, lungo come il tuo, ma tanto grosso, ed era solo moscio!. Ho immaginato come sarebbe diventato duro, e mi sono bagnata immediatamente. Lui si è accorto del mio stupore, si è seduto e incominciando a menarselo mi ha detto: spogliati, sei così bella che è un peccato che tu nasconda il tuo corpo sotto dei vestiti. Sono rimasta un momento immobile, indecisa sul da farsi, ma lui con la sua voce calma e risoluta ha continuato a dirmi di spogliarmi, che si sarebbe solo limitato a segarsi in onore della mia bellezza. Ipnotizzata da quel cazzo che stava crescendo in maniera impressionante, ho incominciato a togliermi i vestiti sempre fissandolo. Ben presto ero solo con lo string e il reggiseno, mentre lui lo aveva portato al massimo della sua erezione. Enorme! Sia in lunghezza, sia in circonferenza, grosso come una lattina di birra!. Mi ha invitato ad avvicinarmi, a saggiarne la durezza ed io ho allungato una mano, l’ho stretto e non sono riuscita congiungere le dita. Mi ha appoggiato una mano sulla spalla e mi ha fatto inginocchiare davanti a lui. L’ho afferrato con entrambe le mani ed era tremendamente duro, virile impressionante. Una pressione della sua mano sul mio capo mi ha fatto capire che dovevo leccarlo e così ho fatto. Ho cercato d’infilarlo in bocca, ma ci riusciva a mala pena solo la metà.’
‘ leccalo, scorri con la lingua lungo la sua lunghezza fino alle palle.’ – mi ha detto .
‘ ho incominciato a insalivare un cazzo bellissimo, e quando mi sono trovata in basso e ho visto le palle sono rimasta senza fiato, enormi, perfettamente proporzionate allo strumento, belle piene e grosse, come si vedono nei film porno ad attori di colore, ma erano lì, per me ed io ne ero affascinata. Mi ha slacciato il reggiseno, e ha preso a giocare con i miei capezzoli eccitandomi oltre modo ancora di più. Si è sollevato in piedi e mi ha infilato dentro la gola in palo. Gemevo e ingoiavo con continui conati di vomito che riuscivo trattenere a stento. Poi mi ha invitato a distendermi sul tavolo, e dopo avermi tolto lo sting, si è seduto davanti a me emesse le mie gambe sulle sue spalle a preso a leccarmi.’
‘huuhmmm’che profumo eccitante che haii’sei un brodo..adoro le porcelle che si bagnano alla vista del mio palo, ora ti lecco tutta , poi ti sfondo!!!….
‘ quelle parole seguite dalla sua lingua infilata fra le pieghe della mia fradicia micetta mi hanno spedito in orbita, non ho capito più nulla e in breve ho avuto un devastante orgasmo.’
‘.sssiiiiii’godooo!!!….venggggoooooooo!!!!!!……orraaaaa!!!!!!!!…..ssiiiiiiii’..
‘ scossa da un tremendo orgasmo ho perduto ogni cognizione di tempo e luogo. A un tratto lui si è alzato e con un colpo secco è entrato per metà dentro di me. L’ho sentito aprirmi, strusciare il suo palo nelle pareti della mia vagina che si dilatava cercando di contenere quell’enorme massa che tendeva ogni muscolo pur di aprirsi un varco dentro di me. Ho inarcato il corpo, spalancato la bocca, ma non sono riuscita a emettere un suono. Lui mi ha afferrato i fianchi e ha spinto ancora.’
‘ sssiiiii’bella troietta ti spacco!!!!…senti come te la slabbro la tua giovane fichetta!!!!…..
‘ è affondato tutto dentro. L’ho sentito sbattere con forza sul fondo e spingere ancora oltre, quasi a voler sfondare anche l’utero. Ho sentito un tremendo dolore/piacere che mi ha fatto provare subito un altro orgasmo che mi ha fatto tremare come mai avevo provato. Ho goduto mentre lui incessantemente mi stantuffava dentro/fuori tutto il suo meraviglioso strumento. Sentivo a ogni affondo sbattere le palle sul culo, ho goduto tanto che a un tratto credo di aver perduto i sensi, mi ricordo solo che mi ha strizzato con forza i capezzoli portandomi di nuovo alla realtà. Sfinita e scossa dai molteplici orgasmi, non ho reagito quando lui si è sfilato e mi ha fatto scendere dal tavolo mi ha rigirato e mi ha piantato il cazzo in culo. L’ha fatto con delicata maestria, spingendolo con decisione, ma lentamente, consapevole forse sia delle dimensioni che della sua lunghezza. L’ho sentito entrate solo per metà. Dopo un momento mi ha afferrato per i fianchi e si è seduto di nuovo con me ancora con mezzo cazzo in culo. Mi ha lasciato di colpo ed io mi sono impalata da sola tutto il resto dentro. Mi è sembrato che non finisse mai. Poi ho cominciato a salire scendere lungo tutta l’asta, lui mi torturava i capezzoli strizzandoli e facendomi gode.’
‘. Godi!..senti come ti sfondo anche il culo!!!..dai che te lo pianto tutto dentro!!! Mettiti un dito in figa..dai toccati!!!…
‘ l’ho fatto. Ho messo la mano sul mio bottoncino, e mi sono masturbata mentre lui continuava sfondarmi il culo. Ho goduto, sono venuta ancora due volte, poi mi ha fatto alzare, per poi inginocchiare infilandomi di nuovo il cazzo in bocca. Si è segato velocemente e mi ha inondato il viso, il seno e tutta la faccia di tanta sborra. Eruttava in continuazione, mi ha anche messo la punta in bocca, dove, ha scaricato tre abbondanti fiotti di crema densa e dolce. Ho ingoiato, leccato e spremuto tutto ilo suo piacere, mentre lui godeva con me.’
‘.Sborrooo!!!!!’.beviii!!!! ‘.sssiiiiii’..lecca tuttoooo!!!….sei meravigliosaaa!!!!!……..
Mentre parla ho chiuso gli occhi immaginando la scena, il mio cazzo si è gonfiato rapidamente, e lei ora lo sega con più decisione. Poi riprende a parlare.
‘Da quella volta sono cambiate alcune cose. C’era una telecamera nascosta che ha ripreso tutto, e l’indomani Flavia mi ha detto che era molto soddisfatta di come avevo goduto con suo marito. Sono rimasta un momento perplessa, ma lei con sorriso mi ha detto che loro oltre ad essere moglie e marito erano anche complici delle loro porcate e che io ero al centro dei loro desideri, si ha detto di entrambi. Infatti una settimana dopo mi hanno invitato a cena da loro. Tu facevi il turno di notte e ti ho detto che uscivo con mamma e che sarei stata a dormire da lei. Quando sono giunta a casa loro, vi erano oltre a Flavia e Carlo altri otto uomini. Per un attimo ho avuto paura, ma lei mi ha tranquillizzato, nessuno mi avrebbe torto un capello, erano tutte persone altolocate e molto ricche, che volevano solo vedere una bella donna spogliarsi nuda per loro. Mi sono eccitata tantissimo, tu sai come mi piace esibirmi, e un simile pubblico esclusivo, solo per me mi ha fatto uscire di testa. Erano tutti seduti in circolo intorno a me, mentre io al centro della sala avevo solo una sedia. Mi sono spogliata con estrema lentezza mentre loro hanno cominciato a tirare fuori i loro attrezzi. Ve ne erano di tutte le dimensioni, ma tutti erano eccitati per me. Mi sono bagnata tantissimo, e quando ero nuda Flavia, si è avvicinata a me nuda anche lei, ha incominciato e leccarmi tutta. Sono impazzita, ho raggiunto velocemente il primo orgasmo senza nemmeno rendermene conto. Poi mi ha fatto distendere sul tappeto e ci siamo avvinghiate in un 69. Sono impazzita, mi ha leccato fino allo sfinimento mentre tutti i maschi in piedi intorno a noi si sono segati fin quando dopo l’ennesimo orgasmo di entrambe ci hanno schizzato addosso tutta la loro sborra. Sentire quelle frustate di piacere colpire il mio corpo, il viso, i seni, la faccia mi ha fatto godere ancora di più. Senza quasi rendermene conto mi sono ritrovata con un cazzo in bocca mentre Flavia mi leccava la semenza che avevo sul corpo, poi qualcuno mi ha scopato, poi uno in culo e via così fin quando tutti ci hanno preso a tre per volta in ogni buco. è stato fantastico!, non ho mai goduto tanto. Da quella sera sono passati alcuni mesi, durante i quali Flavia a conosciuto anche mamma che era venuta a trovarmi a negozio, mi ha chiesto se fosse mia sorella mentre la guardava con due occhi carichi di desiderio. Quando le ho detto che era mia madre e che non si sarebbe fatta tanti problemi a darle una leccata ha esultato di gioia. Circa sei mesi fa, tu eri via tre giorni, per quel corso di addestramento, siamo state invitate entrambe a casa loro. C’erano sempre i soliti nove uomini, e dopo che io mi sono esibita nello spogliarello e Flavia, si è messa a leccarmi anche mamma si è unita a noi, un perfetto triangolo di fiche che si leccavano. Io avevo Flavia fra le gambe, mentre mamma ha perso leccare me ed io lei. è stato emozionante sentire la sua bocca darmi piacere, non me lo sarei mai aspettato. Dopo un orgasmo ci siamo ritrovati i maschi intorno, ci hanno posseduto ripetutamente a tre per volta. Dopo il primo giro ho visto una cosa che mi ha lasciata basita. Un tizio disteso sotto mamma le ha infilato il cazzo davanti, mentre un’altro lo voleva mettere in culo, ma è scivolato davanti ed entrambi sono finiti per scoparla in figa. Lei ha gridato per un attimo, ma loro hanno continuato nel loro gioco. Distratta da ciò che avevo visto, non mi sono resa conto che mentre ero impalata con un cazzo in culo anche il mio secondo anzi che nella figa me l’ha piantato dietro. Ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola pur avendo un cazzo in bocca, ma lui ha continuato a sfondarmi il culo ridendo.’
‘. Aaa che meraviglia!!!!..ssi un bel culo da spanare!!!’forza ragazzi sfondiamole queste troieee!!!..
‘ fortunatamente sono venuti subito e poco dopo mentre si godevano Flavia con un trattamento quasi peggiore, a lei due in figa e uno, non so come in culo, mentre Carlo le infilava il suo in gola, mamma è venuta vicino a me, e mi ha consolato un poco. Dopo quella sera sono stata poco restia, giocare ancora con loro. Nel frattempo Flavia a stretto amicizia con mamma, e lei gli ha detto del particolare di Bruno che ha difficoltà nel venire. Lei ha voluto costatare di persona la cosa e una sera sono andati a cena insieme, poi hanno fatto lo scambio di coppia, e Flavia è quasi impazzita sul cazzo di papà. Aveva invitato anche me, ma io non me la sono sentita di fare sesso con mio padre. Non so perché ma dentro di me qualche cosa stava cambiando pur non sapendo cosa. Circa dieci giorni fa Flavia ci ha invitato a una nova serata insieme con la promessa che nessuno avrebbe ripetuto quello che era successo l’altra volta, aveva notato che io ne ero uscita sconvolta, ma facendomi capire che vi sarebbe stata una bella serata con una novità che avrei dovuto vedere. Mamma ha declinato l’invito per via del ciclo mestruale. Quando sono arrivata, ho trovato le solite persone, ma un maschio era nuovo. Il tizio aveva con se la figlia, una bella ragazza di diciannove anni, ma con un corpo decisamente acerbo, a vederla le avresti dato al massimo quindici anni. Erano tutti indecisi sull’età e lei ha mostrato i documenti per tranquillizzare tutti. Abbiamo inscenato un piccolo gioco, dove, io e lei ci spogliavamo a vicenda, loro erano tutti nudi e con le mazze gia in tiro. Poi mentre Flavia si accingeva a leccarmi, il padre della ragazzina ha sfilato la cinta dei pantaloni e a preso a frustarla con evidente piacere di lei che inarcava il corpo per ricevere meglio i colpi sia sul seno sia sul, ventre, e fra le cosce. Poi quando è diventata tutta rossa per i colpi, si è girata e ha offerto il culo alla furia del padre che la colpiva con estrema durezza e precisione. Quando ne ha avuto, abbastanza l’ha sollevata da terra, e messa dietro una sedia l’ha legata a viso in giù, per poi incularla di botto senza nessuna preparazione. Tutti osservavano eccitati la scena, io ero basita, non riuscivo a capire ma ben presto l’uomo è venuto e ha invitati tutti a inculare e scopare la figlia con durezza, cosa che lei ha gradito particolarmente al punto tale che quando uno dopo aver sborrato le ha pisciato addosso a lei ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Ero sconvolta da tanta brutalità, mi hanno scopato anche a me, ma non sono riuscita a godere, non capivo cosa mi fosse presa, poi sul finire ho avuto ben chiaro tutto. Ho visto la ragazzina mentre si rivestiva, era radiosa, la gioia era dipinta sul suo volto, ha baciato i piedi di tutti ringraziandoli per averla umiliata, goduta e questo gli a permesso di dimostrare a lui la sua vera natura. Aveva goduto nel far vedere a suo padre la grande perversione che lei aveva e di come solo lui era riuscito a capire la sua vera natura. In quel momento ho capito pure io cosa non andava: non c’eri TU! Lei si era esibita per lui! Era la stessa cosa che avevo fatto io con te nella spiaggia nudista, quando cinque maschi si erano segati mentre io mi masturbavo. Io mi ero esibita per te, ti succhiavo il cazzo mentre le tue mani mi accarezzavano, ero felice del piacere che la mia esibizione ti dava. In questo contesto la ragazzina si era esibita per lui, come io per te ecco cosa non andava, mi mancavano i tuoi occhi, le tue mani, e il piacere che avrei visto sul tuo volto nel vedermi, godere del tuo piacere. Per questo motivi quando all’alba sei tornato ti ho abbracciato forte, e tu me ne hai chiesto il motivo ti ho detto che avevo sognato di perderti. Hai sorriso, poi stanco ti sei addormentato di fianco a me ed io ti ho guardato dormire, ho ammirato il tuo corpo e mi sono masturbata a finalmente sono riuscita a godere. Ne ho parlato con mia madre, lei ha capito che dovevo coinvolgerti e allora ha elaborato un piano, ti ha chiesto di aggiustare una cosa che lei aveva manomesso. Era vestita in maniera provocante, ma tu non te ne sei forse accorto, quindi quando le hai proposto di andare a raccoglie gli asparagi ha accettato. Ha chiamato il tizio che le l’ha scopata nel bosco, tutti gli anni le porta degli asparagi a casa, e lei lo paga sempre allo stesso modo, ma questa volta ha voluto pagarlo sul campo. Ti ha portato lì di proposito, e quando ti ha visto arrivare dalla collina si è fatta scopare, tanto era te che voleva, che tu le avessi chiesto lo stesso trattamento o che avrebbe dovuto comprare il tuo silenzio non cambiava nulla era te che doveva provocare, farti venire dei dubbi, costringerti a chiedere, e poi è quello che hai fatto. ‘
Durante tutto il racconto mi ha tenuto il cazzo in mano, dentro di me ho mille dubbi e tante domande.
‘ dunque, alla fine dei giochi io sarei l’ingenuo marito che ha portato a spasso le corna .’ – le dico
Lei mi sale sopra, s’infila il mio cazzo dentro.
‘ ma da come direi che lo sento dentro non sembra che ti sia dispiaciuto tanto, e poi non ti sei ripetutamente scopato mia madre ?, direi che anche tu hai avuto il tuo piacere.’ ‘ ribatte ondeggiando su di me.
La rigiro e metto sotto. La scopo con forza, quasi rabbia, ma non per le corna, ma forse per ribadire il fatto che se le sono mancato allora, sono io il suo maschio, e lei questo lo intuisce subito.
‘.ssi daii scopami!! guarda come godo!! sono la tua troia che gode per te!!!!!!..guarda come solo il tuo piacere mi fa godere!! guarda come solo tu puoi vedermi felice di esibirmi, scopare o altro per te’
La sbatto con furia selvaggia, le gode, alza le gambe e mi cinge i fianchi fin quando esplodo dentro con un orgasmo che ci sconvolge entrambi. Poi ci distendiamo di lato, lei mi accarezza ed è felice. Non so cosa ci riserverà il futuro, se riuscirà a scopare con Bruno o le piacerà ancora esibirsi per altri, ma sono sicuro che lo farà sempre con me. In questa giornata un mazzo di asparagi ha cambiato la mia vita, ne abbiamo fatto una frittata che insieme abbiamo cotto e non bruciato, e ora che la mangio, scopro che ha un sapore diverso, ma è decisamente buona.

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