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Simona Slut : la Cagna

By 2 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Huowww ! Ululava quel peloso avanzo di galera mentre aggrappato con le ditaccia lerce ai fianchi di Simona le spingeva con forza il suo cazzo tozzo a riempirle il culo arrossato e segnato dalle innumerevoli botte ricevute durante quella mezzora di rapporto violento .
– Adesso troia caga fuori tutta la sborra che hai nel culo e te la mangi … La tirerai su dal pavimento col tuo bel linguino suchiacazzi e la butterai giù nel pancino … Non voglio che il mio sperma finisca nel cesso ! Tu non vuoi questo vero puttanella ? –
– No Signore leccherò tutto il suo sperma …. Non lascerò che neanche una goccia vada sprecata … Ma la, prego non mi dia altre botte ! –
Il tipo prese tra le dita un orecchia di Simona e lo torse malignamente costringendola a voltarsi fino a trovarsi il suo pendaglio bavoso davanti al naso .
– Botte ?! Tu non le hai ancora assaggiate le mie botte …. Quelle erano carezze amorevoli ! Ma ora mentre accucciata cachi fuori il mio seme , pulisci dalla tua merda questo uccello , usa quella latrina di bocca forza ! –

Seduta sui tacchi Simona succhiava quel cazzo merdoso mentre spingeva coi muscoli addominali a cagare fuori la sborra frammista a muco e merda che si sarebbe lappata da terra come una cagna .
Avrebbe dovuto ribellarsi subito o finché poteva.
Ma era stata troppo debole e paurosa .
Ora la situazione gli era sfuggita completamente di mano non vi era alcun modo di tornare indietro e anche se ci fosse riuscita sarebbe morta di vergogna.
– Sono troppo pavido per ammazzarmi o ribellarmi ! –
Pensava mentre sentiva la sborra colargli dal buco del culo , lasciare un sentiero umido sopra le palle per poi gocciolare per terra .
– Devo farmene una ragione …. Quei bastardi mi hanno in pugno e mi useranno come una cagna … Peggio … Come una vera latrina costringendomi a prostituirmi alla peggior feccia di depravati che in questa merda di posto sembra non aver mai fine ….-
Una lacrima scese solitaria dall’occhio per finire impastata con lo sperma che spumeggiava all’ angolo della bocca sbavata di rossetto …
Simona ripensò a come si era cacciata in quel casino …..

Erano passati una ventina d’ anni della sua vita quando Simone aveva lasciato la casa dei suoi dopo essere stato assunto in una nota boutique del centro città .
Dal fisico snello ed efebico Simone era continuamente vessato dal fratellastro e dal patrigno .
I due , stupido macho il primo e becero autoritario il secondo facevano a gara per farlo apparire come uno smidollato inetto alle cose che secondo loro rendevano un uomo tale .
Percui alla prima occasione era uscito di casa , anche se aveva loro mentito sul genere di lavoro che svolgeva , perchè quella del commesso in un negozio di vestiti , l’avrebbero sicuramente considerato un lavoro da finocchi .
Ma proprio grazie al suo lavoro , Simone aveva avuto i suoi primi incontri amorosi con le ragazze che affollavano il negozio .
il proprietario, che era gay , gli aveva messo gli occhi addosso e non mancava di riempirlo di complimenti e smancerie tutti i giorni .Simone che non aveva preclusioni mentali stava al gioco senza però sbilanciarsi troppo , forte anche di una promessa di un futuro incarico di responsabile vendite .
Con i suoi amici scherzava sull’argomento … Siii … vedrai che toccherà abbandonarti tra le sue braccia se vuoi il posto ! …
Simone ci rideva sopra , ma ogni tanto si ritrovava a pensare alla cosa …e ne era stranamente sessualmente eccitato .
Lontano dai suoi parenti stretti che vedeva solo per il pranzo domenicale , Simone si era reso autonomo e rifatto nuovi amici , aveva conosciuto il sesso ed era contento della nuova piega che aveva preso il corso della sua vita .

Durante il periodo carnascialesco ricevette un invito per una festa in maschera .
Gli uomini dovevano travestirsi da donna e viceversa .
Quel sabato sera Simone rimase ultimo in negozio a fare la chiusura , ne avrebbe approfittato per prendere di nascosto dei capi di vestiario femminili che li abbondavano per divertirsi quella sera .
Li avrebbe poi riportati il lunedì successivo senza farsi notare .
La festa fu un successo , e ancor più lo fu Simone che grazie alle sue forme snelle , le gambe lunghe e tornite nonché agli abiti e scarpe disegnati da famosi stilisti, ricevette svariate canzonature e complimenti più o meno interessati sul suo alter ego femminile.
Fattosi molto tardi e ancor più ubriaco Simone si congedò dagli amici che lo scortarono alla macchina .
Per scherzo gli avevano nascosto i suoi abiti maschili per cui a Simone non restò che incamminarsi verso casa agghindato nei panni femminili .

Il sabato notte la città era piena di vita , fiumi di veicoli percorrevano i suoi viali come mosconi impazziti , Simone ricevette svariate strombazzate di clacson e numerosi inviti a fare compagnia ai tanti personaggi strafatti e in gaina che popolano le notti .
Anche lui bevuto ben al di là del lecito si divertiva a fare gli occhi dolci a tutti quanti si approssimavano al suo finestrino .
Inconsciamente le sue mani o forse il suo uccello eccitato lo guidarono nella zona dove allegre ragazze e succinti travestiti battevano i marciapiedi in attesa di clienti arrapati .

Alla vista di tante tette e culi il suo uccello si indurì e prese il controllo della situazione .
Si era innestato l’ autopilota e l”unica cosa che quella piccola testa di cazzo trasmetteva ai suoi neuroni era : sesso Sesso SESSO !
Perciò si può dire che non fu lui , ma il suo uccello quello che ordinò al suo piede di schiacciare il pedale del freno allorché vide una puttanella col pollice alzato in cerca di un passaggio…….

La portiera si apri e quella senza neanche guardare chi guidasse già si stava accomodando dentro .
– Ciao bello come stai ? –
Poi nel chiudere la portiera rivolse lo sguardo verso di lui e scoppio in una risata .
– oooh cazzo ! Ma chi abbiamo qui !? ….. Una collega travestita ! ….hahaha , non mi dire ….che ci fai cosi conciato carino ? –
– Giuro che sembra la scusa più banale del mondo ma sono di ritorno da una festa in maschera ……. –
– Seeee come no ! Anch’ io sono qui per sbaglio mi si,è fermata la macchina qui dietro …..
– Davvero ?!? –
– Ma ci sei o ci fai ? Dai accompagnami a casa che mi si sono rotte le calze … Di là vai ! –
Biascicò un indirizzo in una zona zozza della città , e Simone sempre sotto il controllo del suo cazzo partì in tromba accompagnando la bella ornitologa che già aveva appoggiato le mani sopra le sue coscie velate dal nylon in un punto pericolosamente vicino all’ inguine .
– Mmmmh vediamo cosa c’è sotto le mutandine ! –
L’ uccello di Simone faceva già capolino fuori da quello stretto tanghino quando la troietta iniziò a stringerlo e strofinarlo .
– Ooiihh ma è sensibile al fascino femminile ! ..Ecco siamo arrivati ….parcheggia li davanti a quel portone … Perché non mi accompagni su e mi aiuti a cambiare le calze ? –
Uscire fuori così conciato e andare in casa di quella bambolina popputa ?
L’ indecisione di Simone si dissolse nel sorriso ammiccante che la troietta gli rivolgeva e preso il coraggio necessario se ne uscirono ambedue stacchettanti imboccando il portone di un vecchio fatiscente caseggiato di ringhiera .

Non erano ancora giunti al pianerottolo del terzo piano che si trovarono già avvinghiati in un bacio profondo , Simone scalzata una coppetta del reggiseno palpava il capezzolo ritto di … Di ? Non sapeva nemmeno come si chiamasse … !

– Piantala maiale ! Aspetta almeno che entriamo in casa !
Sei troppo focosa cara …. –
– Dai allora che aspetti ! Apri quella porta … –

Una volta dentro la ragazza dovette placare la furia di Simone che ormai non vedevo l’ora di fotterla .
– Aspetta , vacci piano ! ne ho piene le scatole di maschi irruenti … E te così agghindata dovresti almeno entrare nella parte ed essere più gentile con me . –
– Scusa hai ragione , mi sono lasciato trascinare …
ma che appartamento grande , abiti sola qua ? –
– No ci sono altre amiche e altre persone , in questo momento sono fuori ma potrebbe tornare da un minuto all’altro , ….. perciò mio caro perchè non vieni qui e mi lecchi la mia passerina ….. –
Simone non se lo fece ripetere , e si accucciò carponi davanti alla sedia dove la troia si era seduta allargando le gambe e mettendo in mostra la passerina depilata.
Erano tutte due intenti uno a ciucciare l’altra a godere di quella lingua che esplorava le sapide cavità femminili , che non si accorsero quando la porta dell appartamento si apri e che qualcuno li stava osservando attentamente .

– Ma brava Matilde …. ora te la fai anche con i finocchi travestiti !? –

Matilde la puttana apri gli occhi e li sgranó per lo spavento , Simone , sempre a quattro zampe , smise di leccare la figa e si voltò a guardare chi aveva parlato .
Era un ceffo bem piantato , grosso e muscoloso , uno di quelli che non avresti mai voluto incontrare un vicolo buio la notte .
Era accompagnato da un transessuale moreno alto più di lui che metteva in mostra sotto quelli che non si sarebbero potuti chiamare di certo abiti , un culo e delle poppe enormi , che strabuzzavano fuori da ogni lato del misero tessuto .
Anche lui o lei che si volesse chiamare stava mostrando un grugno poco amichevole .

– E questi da dove cazzo spuntano ?! –
Esclamò simone rivolto a se stesso.
– Da dove cazzo spunti te frocio ! questa È casa mia e quella è una delle mie puttane ……. e visto che mi hai risposto male ora dovrai pagare la tariffa doppia stronzo ! –
– Che tariffa ? Di cosa sta blaterando sto qui ! Ma chi te conosce ! –
Per tutta risposta il tipo rifiló un calcione a le terga di Simone che andò a sbattere col naso sul bordo della sedia .
poi lo agguantò per il collo e lo lanciò sotto il tavolo dove rovinó in un fragore di sedie rovesciate .
– Non osare a rivolgerti a me in questo modo stronzo ! …. tu puttana ! …da quando porti i clienti in casa senza farli pagare prima ! ….. adesso vestiti e vai a battere , non tornare prima di domani all’alba …. i conti li faremo dopo ! –
Matilde , la puttana era bianca come un cencio , tremava nervosamente mentre cercava di riassettarsi in fretta e furia.
– Si vado ..
mi scusi padron Tonio …mi scusi !-
Inforcò rapida le scale e spari in un soffio dalla scena .
Intanto Simone si stava riavendo dal volo sotto il tavolo .
Col labbro gonfio e il naso sanguinante l’adrenalina lo aveva reso sobrio di colpo .
– Tu finocchio …. salta fuori da li sotto stronzo ! Rimani in ginocchio cosi come sei … ora le scuse avanti ! –
– Mi scusi , non era mia intenzione offenderla –

Tonio si avvicinò a Simone che stava in ginocchio davanti a lui , gli alzò gentilmente il mento con le mani e sorridente si rivolse al viado che lo accompagnava e che fino a quel momento era stato zitto a guardare la scena.
– Hai sentito Nani ? questa frocetta non voleva offendermi vero ! …. però lo ha fatto , e io sono molto ma molto incazzato ! –
lasciò scivolare le dita dal mento sino a sfiorare la guancia di Simone , poi veloce un serpente calò un ceffone tremendo che lo mandò di nuovo a gambe all’ aria e a piagnucolare .

– Facciamo un po di conti ora….. vediamo fa 300 euro per l’ uso dell’appartamento , più 200 di extra per il travestimento , moltiplicato per due per placare il mio incazzamento , fa mille euro tondi tondi …. cacciali fuori e poi sparisci stronzo ! –
– 1000 euro per non aver nemmeno scopato ! –
– Non mi frega un cazzo se hai scopato o no ! Adesso paga o son cazzi amari per te ! –
Tuoneggiò Toni .
– Ma io non li ho qui con me ora …. e poi sono quasi un mese di paga al negozio ! –
Piagnucolò Simone.
Tonio fece partire una grangnola di manrovesci sul volto già gonfio di un atterrito Simone .
Poi Nani sussurrò qualcosa all’orecchio di Tonio che sghignazzò malevolmente .
– Finocchio dove lavori ? –
– Alla boutique di Endo –
rispose prontamente Simone , senza minimamente immaginare che stava iniziando a mettere la firma sulla sua condanna.
– Lo conosco quel posto da froci ….. devo dire però che Ha stile vende della bella roba ! –
A quel punto intervenne per la prima volta Nani .
– Alzati finocchia ! Fatti vedere bene ! –
Simone ancora riluttante agli ordini si alzò lentamente .
– Come è che sei vestito da femminuccia ? Ti piace prenderlo in culo ? –
– No NO …assolutamente no ! Non sono mica un ….unnnn…. –
– Un cosa ! Pezzo di merda , cosa volevi dire un travestito ? Un, frocio ? Uno come me ! –
Ruggì Nani .
Simone deglutì a fatica , stava incasinando una situazione già di per sé pessima .
– No scusi signora non intendevo dire quello !
Solo che non ho mai fatto sesso anale …. E non è mia intenzione provarci …-
– Ma sei sulla strada giusta per scoprirlo presto così vestito finocchio ! E ci scommetto che ti piacerà pure –
Simone che aveva ripreso un po di coraggio pensò bene di approfittare del momento per salutare e defilarsi…..
– Scusate ma io non so proprio che altro posso dirvi o fare …. È tardi e vorrei andare a casa …-
Cercò quindi di guadagnare la porta di ingresso , ma fatto un passo un pugno ben piazzato sotto lo sterno lo fece piegare in due senza fiato .
– Tu non vai da nessuna parte del cazzo se non te lo diciamo noi ! E finché non avrai saldato il tuo debito la parola vorrei la dovrai cancellare dal tuo vocabolario intesi merda !? –
Simone ora a terra si teneva lo stomaco e frignava per il dolore e lo spavento .
– !!? …….ma cosa volete da me …? Io non ho tutti quei soldi …..ve l’ho già detto …-
Tonio intervenne minacciosamente .
– Apri bene le orecchie stronzetto ….. qui dentro nessuno mi prende per il culo hai capito ! … Non hai i soldi ? Allora fino a quando non mi avrai saldato , sarai solo un verme ai nostri ordini …. Non so ancora a cosa mi servirai , ma lo scoprirai presto …. Bea prenditi cura di questo finocchio , te lo affido .
Non credere di poterci fregare … se ci provi vengo a prenderti in capo al mondo ti strappo quella testa di cazzo e ti ci piscio in gola capito ! –
Poi aprì la patta del pantalone ed estrasse un grosso uccello moscio .
– in ginocchio frocio ! Baciami il cazzo e pure quello di Nani …. bacia l’uccello dei tuoi padroni e poi vattene a casa ! –

Simone guardava con orrore quegli attributi penduli che aspettavano di essere baciati dalle sue labbra .
Ma la paura e la voglia di sparire al più presto da quel posto lo spinsero ad allungare il capo verso quel pene ciondolante in un timido bacio fugace .
– Cosa sarebbe questo ! …. devo arguire che il mio cazzo ti fa schifo ? Bacialo bene voglio sentire lo schiocco …voglio che tu ci porti rispetto e ci dichiari la tua totale sottomissione ! –
Tonio prese per i capelli Simone e lo trascinò con la faccia a contatto del cazzo .
– Ora bacialo bene e dimmi chi è il tuo padrone !? –
Simone che non aveva mai visto un cazzo cosi da vicino, ne tantomeno toccato , questa volta lo baciò con più passione.
– Bacio il cazzo del signor Tonio mio padrone …. –
Poi gli toccó baciare pure il batacchio del trans che come da copione anche da moscio era enorme e nero .
Puzzava pure di sesso mal lavato , chissà dove l’ aveva infilato quella sera , pensava mentre lo baciava sulla punta e biascicava la frase in cui si dichiarava un verme ai loro ordini e voleri ….
Tanto una volta fuori di li chi lo avrebbe mai più visto !

– Ora sparisci … Ricorda che gli interessi sul dovuto sono il dieci per cento la settimana ! ..-
Inforcata la porta Simone scese le scale velocemente tirando un sospiro di sollievo.
Quei due stronzi potevano andare a cagare ! Ma che scemo che era stato a farsi coinvolgere in quella situazione bizzarra .
Raggiunse casa che stava quasi albeggiando .
Si fece una doccia bollente e si sfregò le labbra e,i denti per una mezzora nel tentativo di cancellare ogni traccia di quello che era stato costretto a fare … Poi andò a dormire …..

La domenica mattina Simone si svegliò con un forte mal di testa , sulle prime non ricordava le disavventure passate, poi guardandosi allo specchio e notando labbra gonfie e un occhio nero , la brutta avventura notturna riaffiorò alla sua mente. ….Stronzi maledetti figli di puttana per fortuna l’ho scampata , ma che incubo ! ….

Quella domenica a pranzo dai genitori gli toccò subire l’ ennesima umiliazione .
– Bravo vedo che te le hamno suonate di santa ragione ! –
Disse il patrigno stizzito.
– Ma le hai solo buscate o sei riuscito a dare qualche pugnetto …Damerino ? –
Interloqui suo fratello carogna .
Simone non rispose non era in animo di accendere un’ altra discussione dove lui sarebbe uscito sconfitto e umiliato come al solito .

Venne il lunedì e cominciò un’altra giornata di lavoro .
Simone quasi si era dimenticato della brutta avventura , l’unica cosa storta era che si era accorto di aver perso da qualche parte il suo smartphone nel quale si trovavano tutte le, sue chiavi di accesso di mail e social network .
Non si ricordava assolutamente di dove lo avesse visto l’ ultima volta…. , ci avrebbe pensato quella sera a rintracciarlo .

La giornata di lavoro stava volgendo al termine , quando una avvenente signora bionda di mezza età , entrò nella boutique portandosi dietro una intensa scia di profumi.
il direttore la squadrò da capo ai piedi , poi evidentemente deciso che doveva essere una persona facoltosa le si feci incontro premuroso .
– In cosa posso servirla signora ? –
– Sono qui per acquistare alcuni abiti per una mia amica –
– Si signora la faccio servire subito da una ragazza –
– No …. mi faccia servire da quel bel giovanotto li –
Rispose indicando Simone.
Il direttore ammiccò sornione .
– Ma certo signora ! Simone vieni qui … …. è un bel ragazzo vero il nostro Simone ! –
– Si davvero ! peccato che non sia libero … attualmente è impegnato con Tonio e Nani … non credo che gli resti tanto tempo per le altre ragazze….-
– Hemm come dice ? ma vi conoscete ! –
– No….. ne ho sentito parlare da amici … so che ci sono grossi progetti su di lui… comunque cambiamo discorso e andiamo avanti con gli acquisti … vorrei un bel vestitino sexy come quelli esposti in vetrina , taglia…. diciamo circa un metro 70 coppa A , la mia amica è alta più meno come te Simone….. –

Simone era impallidito di colpo , il cuore batteva all’impazzata e la bocca era aperta immobile .

– Forza .. hai sentito servi la signora . –
Simone frastornato , passò l’ora successiva a mostrare svariati capi di vestiario alla bionda, la quale sceglieva accuratamente .
dall’ intimo a dei vestitini che si sarebbero potuti usare solo discoteca. Aggiunse pure una costosissima trouce francese di make up .

– Simone portami quel bel paio di sandali di Ferragamo. ……. si quelli neri coi tacchi alti e lacci alle caviglie … – Che numero signora ? – Che numero calzi te Simone ? – Io hemm ..il 40 signora –
Bene allora portami Il 40 , è proprio lo stesso numero che calza la mia amica , ora vorrei essere sicura….. non ti dispiace provarli per vedere se sono comodi ? – Come …..come dice signora ?! – Si ti ho chiesto di provarli sai la mia amica dovrà fare molte ore in piedi con queste scarpe , e vorrei essere sicura che siano comode ….. tu non sai cosa vuol dire passare intere serate sui tacchi alti con delle scarpe scomode..
è una vera tortura ! –
Simone si guardò intorno per vedere se qualcuno li stava osservando , poi velocemente si sfilò scarpe e calzini , e calzò i sandali .
– Mmmmh carini ! Ti piacciono ? sono comodi? –
Si signora mi sembra di si , anche se non sono certo la persona giusta per poterlo dire ! –
– Chissà un giorno potresti diventare un vero esperto ! –
– Come ! scusi ? –
– Niente niente comunque le prendo .. Metti anche queste nel pacco .
Ora lasciami provare questo bel vestito per me e vai a mettere insieme tutta la roba che ho scelto, poi ti do l’indirizzo dove farla recapitare in serata –

Simone aveva appena finito di preparare il pacco coi vestiti , quando la donna tornò dai camerini

– Fanno 1950 euro signora .. –
– Ecco – Disse la bionda sporgendo un biglietto da visita chiuso in una busta –
Questo è l’indirizzo , e questi sono i soldi …. sarà meglio che vai subito nel camerino ho lasciato una gran confusione …. Ci vediamo Simona ! –

Simona ? ….. ma che andava dicendo quella lì ….
Mentre se ne usciva seguita dai salamelecchi del l direttore , Simone corse nel camerino.
lì sopra una montagna di vestiti buttati alla rinfusa , c’era il suo telefono .
lo prese con ansia e lo accese subito .
Poi lo fissò pietrificato , la fotografia sul salvaschermo era cambiata , non c’era più la sua ragazza sorridente , ora c’ era lui in ginocchio travestito da donna mentre stava baciando il cazzo di Tonio !
Apri la galleria d’immagini e scopri con orrore altre foto inequivocabili di quella nottata .. non riuscivo a darsi una spiegazione ma era stato ripreso più volte e in più posizioni in una serie di scatti che caduti in mano sbagliate lo avrebbero sputtanato a vita .
Guardò il biglietto che aveva ancora in mano e lesse l’indirizzo pensando di trovare quello della donna e di raggiungerla per chiederle delle spiegazioni , ma quando lo vide trasalí , era l’indirizzo di casa sua .
non passò un minuto che il telefono si mise a squillare, era arrivato un messaggio .
lo apri tremante e lesse :

Giornata di merda servo ? Pensavi che ci fossimo dimenticati di te ? invece sappiamo tutto proprio tutto . Chi sei dove abiti quali sono i tuoi amici persino dove abita la tua famiglia .
Spero per te che non ci costringerai a dimostrartelo , potrebbe essere molto doloroso .
Ora esegui questo ordine :
recati in via Padova al negozio di estetica Glamour , ti aspettano.
Poi torna subito a casa e apri skype .
Non dimenticarti di spedire le cose che abbiamo comprato !.

Un improvviso mal di pancia fece correre Simone alla toilette .
Li seduto sul cesso, mentre si contorcevano le budella si malediceva per la sua dabbenaggine.
Doveva aver perso il suo telefono in quel cazzo di appartamento , e ora quei bastardi avevano avuto l’opportunità di scandagliare tutta la sua vita .
E quelle cazzo di foto , doveva esserci una telecamera da qualche parte pensò , quelle foto lo avrebbero rovinato !

Passò l’ordine al fattorino che consegnava la merce , e uscendo una mezzora prima si diresse cupamente verso l’indirizzo che gli era stato mandato.

Estetica Glamour !
Uno dei tanti negozi cinesi che aprivano come funghi in tutta la città.
Entrò azionando una scampanellata elettrica , una cinese era dietro al banco .
– Tu Simone ? –
– Si sono io –
– Bene venile dietlo me …
…..Ola spogliale via tutto .-
– Come mi devo spogliare tutto ? Perché ? –
– Nani dato oldine e oldine Nani qui è comando ….tu no spoglia io telefono , lavo la mano …allola ?! –
– Ok …okkey …-
– Bene sdlaiati lettino e metti occhialini neli ! , no togli se no limani cieco ! –

Simone perplesso ubbidi alla cinese , non dovesse chiamare Nani per l’amor del cielo !
Lui non lo sapeva ma la ragazza lo stava abbrustolendo con una cospicua passata di luce pulsata che gli friggeva i pochi peli del corpo lasciandolo liscio e glabro a parte una piccola striscia sul pube .
Approfittando della sua momentanea cecità , la ragazza smaltò di rosso le unghie dei piedi e affinò le sue sopracciglia .

– Fatto ola puoi andale ! –

Simone che pensava di esere finito sotto le lampade abbronzanti , sbottò contro la cinese quando vide in che condizione lo aveva lasciato .

– Che troia…. che cazzo hai fatto ? ma vaffanculo ! –
– Io solo eseguito oldini …e fanculo ci vai te … Vedlai come divelti te con Nani ! –

Ora avrebbe dovuto dire addio alle partite di calcio con gli amici .Si sarebbe dovuto trovare una scusa valida anche per le ragazze che frequentava finchè non fossero ricresciuti i peli !
– Cazzo ! E quanto tempo ci metteranno a ricrescere adesso ? –
– Liclescele ? No liclescele pelo dopo lasel … Tu così pel semple …folse alcuni qui e la ma fla un mese noi lifale nuova passata cosi peli finiti ! –

Simone incassò il colpo senza proferir verbo….

Quando tornò a casa quella sera , Simone trovò il pacco che si era spedito in portineria .
Salutò il portiere pakistano e salì al suo appartamento
posandolo ai piedi del divano dove si sdraiò stropicciandosi stancamente gli occhi .
Doveva risolvere quella situazione di merda in cui sI era cacciato !
Guardò quell’enorme sacco rosa pieno di abiti femminili che lo calamitava come l’acqua nel deserto…..
Decise di andarsi a fare una doccia calda , poi nudo si guardò allo specchio : ora la sua pelle rosea e glabra faceva da contorno a un fisico minuto ma aggraziato , fianchi stretti cavigliie snelle , aveva preso tutto da sua madre.
Volse l’attenzione in basso e notò le dita dei piedi smaltate di vermiglio e la sottile e femminile striscia di peli pubici che gli aveva lasciato la cinese … il suo pensiero torno al sacco che aveva lasciato in sala …… Perché no !? Pensò … vediamo come mi calzano 1950 euro di vestiti ! .
Si servì un doppio whisky e presa l ‘enorme busta marchiata Endo , la apri disponendo il contenuto sopra al letto .
La vacca bionda aveva scelto con gusto troiesco ma non mancava nulla alla cesta basica di una puttanella da cubo !
Incominciò indossando un corpetto di pizzo nero trasparente elastico , da qui prendevano 8 cinghie per reggicalze , poi scelse delle calze color testa di moro super velate , le arrotolò fino alla forma del piede come aveva visto fare tante volte a sua madre e le lasciò scivolare piano piano su fino alla coscia dove le agganciò ai rognosi ferretti che penzolavano sulle chiappe in attesa di fasciarle strette .
La sensazione del nylon sulla pelle senza i peli delle gambe a fare da cuscinetto era decisamente erotizzante !
Calzò quindi i costosissimi sandali slanciati di Ferragamo , chiuse non senza qualche difficoltà il laccetto alla caviglia , e provò quattro passi traballanti fino a trovarsi davanti allo specchio .
Caspita ! Pensò …. Non era decisamente male ! La vista di se stesso in quei panni stereotipati di femme fatale , gli procurò un erezione veloce …
Simone butto giù una grande sorsata di whisky e si accese una sigaretta , apri la trousse di make up e si impiastricciò il volto alla benemeglio ….
torno a guardarsi allo specchio , si stava eccitando …. Era normale ?
Si chiese ? … era giusto che un ragazzo travestito da donna si eccitasse al pensiero ? …. Bho ! … era una cosa che certo non potevi andare a chiederlo agli amici al bar ! ….

Mentre si gingillava col suo uccello , arrivò un messaggio sul cellulare.

Vai su skype stronzo !

Merda ! se n’era scordato ! Che fare ? doveva prendere di petto quegli stronzi, per cui si decise di accendere portatile .

Non appena comparve la finestra di skype , partí automaticamente una videochiamata .
Nel riquadro un incazzatissimo Tonio , reso ancor più brutto dalla luce spettrale del monitor , lo aggredì prima ancora che riuscisse a parlare.

– Pezzo di merda ! Sono quasi due ore che sei uscito dall’estetista ! Vuoi scherzare con me ? Mi vuoi forse fottere ? ….. Io mi sto molto , ma molto incazzando ! …. quasi vengo lì e ti riempio di legnate ! –
A Simone si gelò il sangue , e tutti i suoi propositi di ribellione svanirono in un baleno….
E si stupí all’ udire la sua stessa voce tremante che farfugliava :
– Mi spiace signor Tonio , ma stavo provando i vestiti che mi avete regalato .. …-
– Regalato ? regalato un cazzo ! va tutto sul tuo conto spese frocio … e con l’ estetista siamo già a 3500 euro che mi devi ….. tirali fuori subito e te ne puoi andare a farti inculare da chi vuoi ! – – Ma Tonio io non li ho tutti quei soldi ! E poi come tremilacin…….. –
– Zitto stronzo ! come cazzo Osi rivolgerti così a me merda umana !
Finché non hai i quattrini che mi devi tu appartieni a me ! Tu farai tutto quello che ti ordino io o Nani .
La tua vita privata non esiste più , dovrai chiedere il permesso anche per andare a cagare al cesso se mi gira cosi ! …. Hai afferrato il concetto ?! –
– Si …-
– Si cosa frocio ?! –
– ……. Si la mia vita privata ….non…..non esiste più …perché ora io …. appartengo a lei , signor Tonio –
– Padrone ! –
– Come scusi …? –
– PADRONE ! dovrai chiamarmi padrone da ora in poi ….. Ripeti ! –
-Hemmm…. Si … Da ora lei sarà il mio padrone ….. –
– E ne sei contento frocio ?… Finalmente ora potrai scodinzolare come una cagna e leccare gli attributi di chi ti comanda ! …. vedo con piacere che hai già indossato quelli che da oggi in poi saranno i tuoi indumenti intimi .
Li dovrai indossare sempre sotto i tuoi abiti maschili sia quando esci di casa sia al lavoro , è un ordine che non dovrà mai essere disatteso …intesi ? –
– Si padrone –

La comunicazione cessò di colpo cosi come era iniziata , lasciando Simone in uno stato di prostrazione .
Come aveva potuto essere tanto vigliacco si chiese …
La verità era che aveva una fifa boia di quelle persone , quelli picchiavano sodo ! Erano delle carogne con tanto di pelo ! e lui ne era intimidito .
E poi sapevano dove lavorava e dove abitava…E quelle sue immagini che avevano in mano !
Rivolgersi alla polizia ? No una storia così sarebbe apparsa su tutti i rotocalchi…. una vera sputtanata nazionale ! per il momento decise , non restava che ubbidire … In fondo la cosa doveva essere poco più che un gioco per loro , una maniera per divertirsi alle sue spalle .
Presto si sarebbero stancati , e poi cosa se ne sarebbe fatto un pappone che possedeva un intera scuderia di puttane di uno come lui ?
Rinfrancatosi da questi pensieri Simone si dedicò a surfare la rete ma consapevole o meno finì per navigare in siti hard e rimase affascinato da racconti e testimonianze di schiavi e padroni …
Un formicolio attraversava la sua spina dorsale arrivando su in cima fino alla punta del cazzo !
Si masturbò con foga , tutta quella situazione aveva una terribile carica erotizzante , il suo schizzo impiastricciò il display e la tastiera del note ! ………

La mattina seguente , prima di recarsi al lavoro , si ricordò delle parole ammonitrici di Tonio…anzi del suo Padrone, doveva abituarsi a chiamarlo così prima di dimenticarsene e farlo imbufalire di nuovo.
I suoi ordini erano stati espliciti : doveva indossare l’intimo femminile sempre sotto gli abiti maschili..
Per cui si infilò nella stessa lingerie che aveva usato la sera precedente, provò alcuni perizomi che si trovavano tra i tanti capi di vestiario che avevano scelto per lui , ma li trovò scomodi.
Troppo sgambati apparivano sopra la cintura quando si piegava, troppo stretti per contenere il suo cazzo comodamente e troppo sottili sotto il suo ano che solleticavano ad ogni movimento….
Anche calzare le larghe scarpe maschili sopra le calze di nylon era problematico: il piede tendeva a scivolare fuori e quando il bordo dei pantaloni si sollevava lasciava in piena vista le caviglie fasciate .
Ci pensò un po su e decise di indossare mutande maschili e i calzini sopra le calze.
Quel giorno al lavoro lo passò continuandosi a guardare negli specchi a controllare se si notasse trasparire qualcosa sotto gli abiti.
Il signor Steven , proprietario della boutique e amante dei culetti di ragazzini efebici , notò immediatamente il taglio sottile delle sopracciglia, e lodò Simone per il suo ardire .
– Sei proprio un amore Simone …… quando è che andiamo fuori a cena ? –
Scherzò con lui.

A Simone non dispiaceva poi così tanto indossare le calze e reggicalze sotto i pantaloni.
Aveva scoperto che nelle fredde giornate invernali lo tenevano bene al caldo e poi.. quel frusciare di tessuto tra le gambe lo stuzzicava …. Ma di questo non aveva ancora una piena consapevolezza ,era come un gioco che faceva da bambino ,quando si osa compiere atti che non si dovrebbero ma che davano una scarica di adrenalina che scatenava le endorfine.
Così andò avanti per qualche giorno , Loro, i Padroni non si erano più fati sentire , quella sera sarebbe dovuto a casa dei genitori a festeggiare il 23 compleanno del fratellastro e Simone ancora titubante , si controllò allo specchio decine di volte prima di essere sicuro che nulla potesse essere notato sotto i suoi vestiti.
Uscì dal garage con la sua piccola utilitaria per dirigersi verso il centro città .
Dopo poche centinaia di metri , un van scuro gli tagliò la strada costringendolo ad una brusca frenata.
Simone mandò d’impeto a quel paese gli occupanti del van , ma quando lo scuro portellone laterale si aprì di fianco alla sua portiera ,se ne pentì di colpo.
Nani si affacciava imperiosa sulla porta .
– Chi è che deve andare a fanculo .. frocetta ?
Accosta la macchina li e Sali su ……. Subito ! –
Cazzo , CAZZO CAZZO ! pensò Simone….. accostò la sua piccola piccola macchinetta al marciapiede e con aria penitente salì sul van .
Subito si prese un ceffone sonoro che fece ancor più male del solito visto che Nani portava numerosi grossi anelli ad ambedue le mani .
– Scusi Padrona …… non sapevo che fosse il suo van ! _
Biascicò Simone.
Si chiuse la portiera scorrevole e il mezzo ripartì tra il traffico mattiniero.
Dentro sui sedili disposti fronte a fronte c’era Nani agghindata con una vistosa parrucca bionda e un tubino rosa , un ragazzotto straniero che esibiva un aria spavalda, un trans che dormicchiava e Matilde , la puttanella che aveva causato tutto quel casino.
Matilde guardava per terra e il labbro spaccato e l’occhio nero la dicevano lunga sui conti che doveva avere fato con Tonio.
– Ci rivediamo finalmente MARICONA ….. sei contenta che sono passata a vedere come te la passi , anche se la mia nottata è appena finita e non vedo l’ora di andare a dormire ho pensato a te ……. Stronzetto ! –
– Grazie Padrona _
Farfugliò Simone massaggiandosi la gota dolente e guardando di sottecchi gli occupanti del van.
– Spogliati ! –
Ordinò Nani cambiando tono .
– Come ….?? –
– – Non capisci ! … Spogliati , fammi vedere se stai eseguendo gli ordini ! –
Replicò il trans sempre più adirato .
Simone si vergognava come un cane a spogliarsi davanti a quegli sconosciuti ….. che figura meschina ci avrebbe fatto a mostrarsi in reggicalze come una puttanella .
Un manrovescio improvviso gli fece slacciare i pantaloni senza altri indugi .
– Giù tutto , sfila quei pantaloni …. Fammi ammirare quanto sei zoccola ! ….. COSAAA ! cosa cazzo ci fai con mutande e calzini !!!!! –
Nani aveva allungato le mani sul bordo degli slip maschili e li tirava a se come se fosse il tiro alla fune .
– Ma ……. ! Padro…..-
– Zitto FROCIO ! non mi interessa un cazzo di quello che pensi ! togli via questa roba ! –
Simone evitando lo sguardo degli altri occupanti si tolse slip e calzini rimanendo col suo cazzetto moscio di paura penzoloni tra i sedili.
– Ti mancano le mutandine da signorina vero ? –
Sghignazzò Nani seguta dal coro di risolini di tutti gli occupanti .
– Bhè allora usa le mie –
Nani si alzò il tubino e si sfilò un paio di tanga rosa di tulle dal suo pube umidiccio.
Erano macchiate di umori sul davanti e bagnate di sperma e muco che sembrava colare in abbondanza dal suo culo .
Le gettò addosso a Simone .
– Indossale ! –
Simone guardava schifato la poltiglia che navigava all’interno di quel capo femminile , ma la paura di prenderle di nuovo era decisamente più forte e se le mise .
– Ecco così stai meglio ! dovresti ringraziarmi che ti concedo l’onore di appoggiare il tuo culo alla sborra del mio fidanzato Rufus …… e a quella di qualcun altro …. HAHAHAHA –
Poi tirò fuori un una boccetta di profumo di quelli impestanti da troia e lo spruzzò dritto sulle mutandine matide.
– Woilà …. Così allevieremo i cattivi odori ! rimettiti i pantaloni. –
Intanto l’autista aveva fatto un percorso che li aveva riportati vicino alla macchina di Simone.
Ad un ordine di Nani accostò al marciapiede un centinaio di metri prima .
– Padrona stasera mi concede di andare a casa dei miei genitori per festeggiare il mio fratellastro ? –
– Ma si .. Frocetta vai pure ma che sia così . non osare cambiarti o metterti qualcosa sopra , perché oggi qualcuno entrerà nel negozio a controllare se esegui gli ordini . ! ora scendi ! –
– Ma ………………. Ma ………… le scarpe ?-
– SCENDI HO DETTO !!!! –
Simone impaurito scese dal van trovandosi sul marciapiede gelato a piedi nudi ! anzi molto peggio a piedi smaltati e inguainati dalle calze color carne ! .
Vide il van ripartire e rallentare un paio di centinaia di metri dopo .
Dal finestrino qualcuno lanciò le sue scarpe sul ciglio della strada .
Non gli restava che camminare fino a la per riprenderle ……
A quell’ora il marciapiede era affollato dagli studenti e dai lavoratori che si recavano ai loro rispettivi impegni , e i piedi nudi con le unghie smaltate di rosso di Simone brillavano tra la folla come un cartellone pubblicitario !
Mentre a capo chino vergognandosi come un condannato alla gogna si affrettava verso le sue scarpe , suscitava curiosità e ilarità tra la folla …… quela era una vera umiliazione pubblica pensò .

Recuperate le calzate e sue scarpe si diresse rapido verso la sua macchina …. Nella pozzetta sotto i coglioni sentiva il freddo e umidiccio sguazzare dello sperma di chissà chi che era fuoriuscito dal culo abusato di Nani durante i suoi amplessi notturni ,
ne era schifato ma la paura della promessa del trans di poterlo controllare in qualsiasi momento della giornata fece si che se le tenne strette addosso tutto il giorno.
Quella sera subito dopo la chiusura si recò , non prima di essersi abbassato i pantaloni al massimo consentito per mascherare le calze che facevano capolino dalle scarpe, a casa dei suoi genitori per la cena .
– Cos’è questo profumo da donna che hai addosso Simone ? e che diamine quelle sopracciglia fine ? cosa sei diventato frocio forse ? –
Lo aggredì il patrigno appena entrato .
Simone tentò qualche giustificazione inverosimile e si mise a tavola con la famiglia di umore cupo.
Il fratellastro aveva 2 anni più di lui ed era sempre stato uno stronzo .
Macho e machista seguendo le orme del padre era cresciuto idolatrando personaggi beceri e fascisti , e aveva sempre giudicato Simone come uno smidollato finocchietto .
Il padre poi era un vero uomo , come osava definirsi , tutti erano secondi a lui e le donne non contavano nulla , compresa quella disgraziata di sua moglie madre di Simone.
Il figliastro non gli era mai andato a genio , vuoi per gli stessi motivi di suo fratello vuoi perché non era figlio suo e non sentiva alcun rapporto amorevole di parentela nei suoi riguardi .
Lo sopportava disprezzandolo solo perché era figlio di prime nozze di sua moglie.
La cena proseguiva secondo gli standard finti e merdaioli medio borghesi , quando Marco il fratellastro non lasciò cadere delle posate sotto il tavolo e si chinò redarguito dal padre a raccoglierle .
Al risollevarsi sulla sedi il suo sguardo si fece cattivo e sornione.
Dopo cena e i rituali brindisi ipocriti , i genitori uscirono per andare al cinema lasciando i ragazzi soli.
– Simone vieni che ti voglio mostrare una cosa che ho trovato della nostra fanciullezza che ti potrebbe interessare . –
Disse melllifuo Marco
– Vieni è in camera nostra …….. Sali su quella sedia e prendi quella scatola nera lassù . –
Come Simone salì sulla sedia , Marcus agguantò la sua caviglia con la destra sfilando di un colpo la scarpa di Simone.
– CAZZO ! avevo visto bene sotto il tavolo ! …….. sapevo che eri uno smidollato ma non pensavo che tu fossi una ……. Una …… UNA FROCETTA ! –
Con un violento strattone tirò giù dalla sedia Simone facendolo rotolare per terra .
Poi in un baleno gli fu sopra e gli calò i calzoni .
– Miiiiiiiiiinchia ! …… MA TU TI TRAVESTI !!!!!! …… CAZZO CHE SCHIFOOOO ! ho un fratello TRA_VE_STI_TO !!!!!….. –
Simone avrebbe voluto solo sotterrarsi ed era incapace di articolare un solo suono che non fosse quello di un singhiozzo ! d’altronde che diamine avrebbe potuto dire ?!? .
– Sei sempre stato una merda ! ma non credevo che tu potessi arrivare a questo punto !!!! …. CAZZZZOOOO HO UN FRATELLO FROCIO………………. UN VIADOOOO !!!!! CHE VERGOGNA !!!! ….. se lo sa mio padre ti ammazza ! si TI AMMAZZA DI BOTTE DI SICURO !!!! –
– Ti ……. Ti Prego !!!! non dire nullaaaa ! –
Piagnucolava Simone , mentre il fratello si sedeva sopra il suo sterno .
– Sai cosa ? … io non dirò nulla …… ma tu oggi mi farai un bel regalo di compleanno …………. –
Grugnì Marcus guardandolo con libidine.
– Spogliati PUTTANA ! mettiti alla pecora come fanno le mie ragazze ! –
Disse tirando un paio di manrovesci alla faccia del fratello che giaceva sotto di lui .
Simone si tolse gli abiti da lavoro rimanendo in reggicalze e corpetto.
– Ti prego Marco non farmi questo !….. sei mio fratello ….. abbi pietà ! –
Marcus si passava la mano sulla patta visibilmente ingrossata dei jeans e lo guardava cattivo .
– Fratello ? io non ho fratelli ! …. Tantomeno froci come te ! –
Poi si slacciò i pantaloni lentamente , mettendo in mostra un cazzo già duro che mirava al soffitto .
– Ora FROCETTA mi succhierai questo cazzo come immagino farai abitualmente coi tuoi amichetti finocchi !
Sono anni che sogno questo momento stronzetto …. E ora tu mi servi l’opportunità su un piatto d’argento !.-
Simone piangeva e pregava il fratellastro di risparmiarlo , ma quello più veniva supplicato e più sembrava godere della situazione.
Marcus portò la punta del suo cazzo duro a pochi centimetri dal naso di Simone che piangeva mentre era carponi in mezzo alla stanza.
– Succhia questo cazzo PUTTANA ! o dirò tutto a nostro padre …….. vuoi fare la femmina ? eccoti accontentato ! apri le labbra e ingoia ! –
Simone con gli occhi offuscati dalle lacrime di vergogna guardava quella cappella a pochi centimetri dalla sua faccia .. .. era il cazzo di suo fratello ! …… era un peccato morale quello a che stava accingendosi a fare … , sentiva l’odore acre di piscio , la punta scomparve dalla sua vista e improvvisamente la percepì sulle labbra.
Una mano ferma appoggiata sulla sua nuca lo spinse prepotentemente a contatto con il prepuzio ….. pensò a suo padre incazzato, a sua madre che piangeva ed aprì la bocca accogliendo l’uccello di suo fratello dentro di se.
– Forza frocio succhialo bene ! _
Simone piangeva e ingoiava quel pezzo di carne che lo faceva asfissiare , non capiva e non vedeva più nulla … una mano lo teneva a contatto del pube , mentre il fratello gli usava la bocca come se fosse una vagina….
D’un tratto un fiotto di sperma caldo gli riempì la bocca facendolo tossire e sputazzare , sapeva di dolceamaro , sapeva di vergogna e umiliazione.
Il fratello tolse il cazzo dalla sua bocca e continuò a menarselo schizzando sul suo mento, ma Simone non se ne accorse neppure , era frustrato, umiliato , impaurito……..
– Ora sparisci FROCIO ! VATTENE DA CASA MIA ! ……. Sarai la mia pompinara quando ne avrò voglia ….le checche come te servono a questo …. A far godere i loro padroni magari ti farò conoscere i cazzi dei miei amici !!!! ora fila via ! –
Simone con la vista offuscata dalle lacrime e la bocca che sapeva di uccello si rivestì ed uscì da casa dei suoi commiserandosi.

Simone quella sera tornò al suo appartamento affranto da quello che aveva subito dal fratellastro .
Gli veniva da vomitare al pensiero della serie infinita di ricatti in cui stava scivolando .
Fece una doccia bollente , prese un paio di tranquillanti e lasciò un messaggio alla segreteria telefonica del lavoro dove annunciava che l’ indomani non si sarebbe recato in negozio ; proprio non se la sentiva !

Doveva essere mattina inoltrata quando fu svegliato da un lungo insistente scampanellio e bussare alla porta di casa.
Rinciulito dal sonnifero mise il catenaccio prima di socchiudere l’uscio per controllare chi fosse .
Come la porta si schiuse apparvero i volti di Tonio e Nani .
– SORPRESA ! –
Esclamò Nani mentre Tonio con un calcione a martello sulla porta sradicava il fermo della catenella facendola spalancare.
Entrarono spingendo indietro un atterrito Simone .
– Come mai non sei al lavoro frocetto ? Ci devi un sacco di soldi e te ne stai qui a dormire ! …. Vai a prepararci del caffe ! –
Mentre Simone si apprestava ad ubbidire , Tonio si spaparanzava sul divano e Nani iniziava un giro tra le stanze della casa aprendo armadi e cassetti .
Un saccone si materializzò tra le sue mani mentre ravanava tra i suoi effetti personali .
– Tu con le buone non lo vuoi capire ! ……. Allora ci costringi ad usare maniere più brusche ! –
Nani iniziò ad infilare alla rinfusa nel sacco mutande, calzini , canottiere e tutto quello che secondo lei era superfluo …..
– Dopobarba ? Profumi da uomo ! …. Via tutto ! Bisogna rifarci il guardaroba ! –
Davanti ad un costernato Simone la quasi totalità dei suoi indumenti finì in fondo al sacco .
– Per ora ti lasciamo un paio di scarpe e due completi per andare al lavoro ….. Ringrazia ! –
– G..grazie …. Padroni … Ma …come …far…..-
– Farai cosa … Frocio !?! …. Tu farai solo quello che ti diciamo noi ! …. Proprio non ti vuole entrare in testa questo concetto ! ….eppure è semplice ….-
– Si signor Padrone ….. E che non ho abbastanza biancheria e abiti …..da ..da femmina …per poterli usare tutti i giorni….-
Cercò di rimediare Simone incasinando di fatto ancor di più la situazione .
– Ahh , la poverina si lamenta che non ha abbastanza vestitini da puttanella da indossare ? … Hai sentito Nani ? Allora oggi visto che non hai niente di meglio da fare Nani ti accompagnerà a fare shopping in città …. Ora portami una birra ! –

E fu così che di li a poco , praticamente tutto il guardaroba di Simone scomparve dai suoi cassetti e dalla sua vista chiuso nel sacco che Padron Tonio si portò via lasciandolo in compagnia di Nani .

– Bene fighetta , …ora ci facciamo belle e andiamo assieme a fare shopping .Spero che tu abbia un fido adeguato sulle carte …
Ora vestiti ! –

Simone a capo chino scelse un paio di mutandine per iniziare .
– No quelle no ! … Usa solo dei collant tutto nudo , metti quelli color carne . –
Indicò Nani .
Simone scivolò dentro i collant , i suoi attributi compressi dal nylon , risaltavano tra le maglie .Poi fu costretto ad indossare un reggiseno imbottito che faceva fatica a nascondere sotto gli abiti maschili .
– Usciamo , prendiamo la mia vettura , prima tappa il corso , li i negozi abbondano ed è il posto giusto per rifarsi gli armadi .-

Arrivati sul posto , passarono alcune ore a provare e a comprare di tutto un po.
Simone , occhi a terra , accompagnava un esuberante Nani che incurante degli sguardi di curiosità e delle frasi salaci che li seguivano , entrava nelle rivendite e frugava tra gli abiti femminili cercando e comprando articoli per se e Simone .
– Ecco cara …. Guarda che bel tubino ….. Dovrebbe starti proprio bene ! –
Esclamava ad alta voce mentre provava la misura del capo sulle spalle di un Simone morto di vergogna tra le divertite occhiate indagatrici di clienti e commesse .
Il momento più imbarazzante lo provò quando entrarono nel negozio che vendeva parrucche , dove un impassibile venditrice , avvezza ad una clientela eterogenea gli provò svariate acconciature , finendo per vendergli d’ accordo con Nani una parrucca mora lunga mossa e una più chiara a caschetto .
Pieni di pacchi e sacchetti giunsero infine nel negozio di estetica cinese dove Nani che dava ordini come se fosse la padrona del posto ,obbligò Simone a farsi truccare e a provare gli acquisti appena fatti nel retrobottega .

Simone si guardava alla specchiera mentre una esperta truccatrice lo preparava alla sua trasformazione maschio-femmina .

Fondotinta , cipria , fard , shadow , mascara , kajal a ogni step la sua fisionomia cambiava … Quando il rossetto colorò e modificò le sue labbra , Simone non si riconosceva più .
– Ora mettiamo questa parrucca mora …. Bellissima ! ..veramente carina sai ! –
Disse la ragazza ad un esterefatto Simone .
In effetti la nuova folta capigliatura era calata su di lui come un magico arteficio …Sembrava un altra persona ! …. Anzi lo era davvero ! Pensò Simone , si alzò in piedi , con quella gonna corta plissettata e quella camicetta bianca che seguiva le sue forme sottili , Simone era femmina di aspetto e la cosa lo ammaliava e lo inorridiva allo stesso tempo .
– ohhh cazzo … Ci siamo dimenticate le scarpe ! –
Ululò Nani .
– Metti queste ballerine che le andiamo a comperare .-
– Ma .. Vuoi che esca …cosi !? … Io …io non ce la faccio ! Mi vergogno ! –
– Ti vergogni ?! Bhè a me non me ne frega nulla se ti vergogni ! E farai meglio a non recalcitrare o vedrai … Seguimi e basta ! –
Lo ammonì Nani trascinandolo dietro di se in strada .

Entrarono in un calzaturificio che mostrava in vetrina una miriade di scarpe da donna .
– Buona sera accomodatevi in cosa posso servirvi ? –
Chiese una avvenente commessa .
– Volevamo provare un paio di Pump con cavigliera per questa mia nipotina …. Diciamo con tacco dodici , nere … Sa questa sera il suo ragazzo la porta in discoteca … E ci vuole qualcosa di sexy .. Vero ?! –
– Sicuro signora …. Le pump oppure un, bel paio di sandali sono le calzature giuste per conquistare l’attenzioni dei … Dei Maschi ! .che numero calzi cara ? –
– ….. quaranta ….-
Sussurrò Simone che avrebbe voluto scappare fuori da quella situazione imbarazzante .
– Pardon ? –
– Quaranta ! Ha detto quaranta ….. Sa si vergogna un po , sai prima di stasera si è sempre vestita in maniera sciatta , diciamo pure mascolina , ma da oggi abbiano deciso di dare una svolta alla sua vita ! –
Replicò Nani sorridendo alla commessa e sedendosi assieme a Simone su una panchetta .

Di li a poco la commessa tornò con varie scatole , si chinò di fronte a loro e tirò fuori un bel paio di scarpe nere alte come l’everest e prese il piede di Simone sfilandogli la ballerina per calzarle .
– Bene , una caviglia sottile si accoppia sempre bene con i tacchi alti ! –
Poi alzò lo sguardo per incontrare quello di Simone ma il suo sorriso di circostanza mutò in un espressione di sorpresa quando i suoi occhi si posarono su quello che inequivocabilmente era un cazzo che appariva appena mascherato dalle calze sotto la gonna tra le sue cosce aperte .
– Uuuhhhh …. Ma …ma ..O mio Dio ! …….-
Nani ridendosela diede un pizzicotto alla coscia di Simone .
– Chiudi le gambe …. Simona ! Non ti ricordi che le ragazze non le allargano come maschi ! E tu non sei un maschio …. Almeno non mi sembra , vero signorina ? –
-Si ! ….NO ! Cioè credevo che …. Insomma ognuno è libero di fare quello che crede no ? –
– Provale Simona … Fai due passi per vedere se non ti stringono ! Le notti sono lunghe ….. –
Simone si, sentiva prendere fuoco dall’imbarazzo e camminò tremolando suscitando l’approvazione della commessa che ora lo guardava divertita.
Mi sembrano perfette ! Vedrai che il tuo ragazzo ne sarà contento stasera … – Poi in tono confidenziale .
Sai io le uso per fare sesso in piedi ….. ti alzano il culetto all’altezza giusta…Le incartiamo ? –
– No no … Usciamo con quelle a piedi … Sa ci si deve abituare …-
Suggerì una Nani sorniona .

Uscirono e si mischiarono al flusso delle persone che affollavano la via .
Simone dapprima zampettava sui tacchi troppo alti , ma in breve gli venne una camminata naturale .
I commenti salaci si sprecavano …. Certo non passavano inosservate .
Nani col suo metro e novanta e i capelli biondi su una carnagione scura era un faro che diceva – Sono un travestito senza vergogna ! , mentre Simone , che di vergogna ne aveva in abbondanza per entrambi , si faceva notare per il suo personale e per quel faccino androgino da puttanella no gender che tanto arrapa i maschi …. Ma di questo lui …
ancora non era ancora consapevole.

Simone sentiva l’aria fresca passargli tra le calze e risalire a raffreddargli il culetto sotto la gonna ,i laccetti alle caviglie stringevano piacevolmente ad ogni passo,
i ragazzi che incrociava gettavano uno sguardo alle sue lunghe gambe e poi sorridevano compiaciuti o buttavano commenti più o meno volgari.
Era strano sentirsi dall’altra parte della barricata !
Si inoltrarono in una zona malfamata della città , qui entrarono in un trani affollato di perditempo e vecchie bagasce .
Nani salutò il barista e varie personaggi sinistri , poi si sedettero ad un tavolino bisunto e

il barista gli portò un paio di drink superalcoolici che Simone bevette in un fiato.

Sai più ti guardo e più mi convinco che tu sei nato dal lato sbagliato …..Sei bello , timido, pauroso come una bambina ….. sei proprio frocia ! E così semplicemente vestito e truccato sei già uno schianto di travestito ! Pensa con una cura ormonale e un impianto di seno ! ….. magari un pochino di silicone sul culetto per arrotondarlo e un lavoretto al naso …. ti potrei piazzare come escort negli hotel di lusso ! Le persone abbienti pagano bene per i loro vizi ….e te così carina e pavida femminuccia saresti l’ideale per soddisfare le voglie perverse dei ricchi sadici….. sai c’è gente che è disposta a pagare fior di quattrini per avere sotto mano dei tipini come te ! –
In che … senso padrona…. non capisco.,,?
Nel senso di possedere una serva, una schiava sessuale da trattare come più gli aggrada .
Questo tipo di persone godono nell’umiliare le puttane…. ancor di più se sono dei travestiti..non si tratta solo di insulti pompini e sodomia, ma di costrizioni forzate , corde e catene, botte e frustate, pissing e coprofagia , gang bang e violenze di gruppo e chi più ne ha più ne metta …non c’è limite a certe sessioni se non la vita stessa della schiava ! Ma per essere la parte lesa di questi giochetti bisogna essere il tipetto giusto …… e te PUTTANELLA mi sa tanto che lo sei ! NEVVERO ? –

Simone nell’ascoltare quelle frasi ne era stato dapprima schifato e impaurito, ma poi dal profondo del suo io era scaturita una scarica elettrica che lo aveva arrapato come non mai.
Fin da bambino quando con gli altri ragazzi giocava alla guerra , si lasciava catturare a volte apposta dalle bande rivali , che lo legavano e gli abbassavano i pantaloni per scherno prima di rinchiuderlo nei sottoscala o in qualche cantina , nella quale si accorse , percepiva la stessa vibrazione che sentiva adesso.
Si immaginò in catene a sottostare alle prepotenze di un esigente padrone e sentì gonfiarsi il suo uccello sotto i collant .

No padrona…. – mentì a lei e a se stesso – Non credo proprio che mi piacerebbe essere una tale serva ! –
Bahh non mi interessa sapere quello che pensi ……. tu farai quello che che dico io intesi ? Ora beviamoci su …. Gianni altri due drink … grazie ! –

Dopo svariati bicchieri Simone si trovò solo al tavolo mentre Nani che era stata raggiunta dal suo uomo Rufus se l’era squagliata lasciandolo li da solo .

Passò un oretta e un tipo muscoloso entrò nel trani e si diresse dritto al suo tavolino .
Alzati e seguimi ….. Nani ti aspetta ! –
io non vado da nessuna parte con te chi sei poi ? –
il tipo prese il polso di Simone e lo torse dolorosamente .
Senti non mi frega un cazzo di quello che vuoi fare, io sono stato pagato per portarti in un posto e tu mi seguirai volente o nolente …. è chiaro ? –
Tenendolo stretto per un braccio lo trascinò fuori dal locale e si incamminarono per un paio di isolati fino a finire davanti all’entrata di un alberghetto a ore nella hall del quale sostavano delle vecchie puttane a fumare sigarette puzzolenti.
Sali terzo piano , stanza 307 ! –

Simone ubbidì e arrivato al terzo piano bussò ad una porta che una volta doveva essere stata bianca …..
Avanti…. Simone ? –
disse una voce che si distingueva a malapena tra i gemiti .

Aperta la porta e fatto un passo dentro la stanza avvolta nella semioscurità , vide Nani che carponi sul letto, si stava facendo inculare da Rufus che la pompava da dietro in ginocchio.

Vieni troia ! Inginocchiati qui davanti a me ….. subito …-

Simone si portò ai piedi del letto e mise le ginocchia a terra rimanendo faccia a faccia con Nani che sudava e gemeva copiosamente.

Prendimi le tette con le mani a coppa e baciami frocia ! –
gli ordinò la transex .

Come Simone le prese le gigantesche tette che ballonzolavano sotto i colpi del cazzo di Rufus , Nani allungò la testa e le mise le labbra a contatto con le sue.
La lingua saettò tra le mucose e si fece strada fino al palato, il suo alito sapeva di cazzo e di sperma ma sapeva baciare bene pensò Simone rispondendo a quel bacio voluttuoso mentre il suo uccello si inturgidiva tra le gambe.

MMMMffh bacia la tua padrona puttana …. brava ….. mmmphhh così …strizzami i capezzoli… wohhow … dimmi Simona hai mai succhiato un cazzo ? Hai mai preso quel pezzo di carne duro tra le tue labbra delicate ? –
No padrona ….. anzi si …. ieri sera mio … mio fratello ….mi ha ….. mi ha …-
Scommetto che ti è piaciuto troietta ….. e ora lo farai di nuovo …….. Rufus non venirmi nel culo ….. voglio che riempi di sborra la bocca di questa frocetta !! voglio vederla ingoiare il tuo cazzo e mangiare il tuo sperma …..-
Sarà un piacere cara !!! non vedevo l’ora di farlo assaggiare a questo finocchio ! –

Nani cinse con le mani il collo di Simone cacciandogli ancor di più la lingua in gola .
Mmmhhpphh … Vedrai che ti piacerà e poi sarà il mio turno ….. mi leccherai il cazzo fino a farti riempire quella boccuccia di sperma caldo e saporito ! Solo allora sarai davvero la mia serva ! …… Rufus non godere !!! usa la bocca di questa troia come se fosse il mio culo ! ORA ! –

Rufus estrasse il pene gpnfio dal culo slandrato di Nani , e mentre questa teneva stretta la testa di Simone tra le sue mani , glielo mise davanti , duro , umido e pieno di succhi anali che sbavavano in fili trasparenti .
Nani strinse forte le guance di Simone costringendolo ad aprire la bocca .
Accogli il cazzo del mio uomo frocetto ! Apri quella vagina che hai al posto della bocca e fatti scopare !
Simone con la bocca semiaperta dalle dita che gli strizzavano le guance sentì il cazzo umido di Rufus penetrare di prepotenza tra le labbra e infilarsi fino all’ugola , era amaro , pieno di merda , voleva sputarlo fuori ma le forti mani lo tenevano fermo sul pezzo di carne che prese a scopargli la bocca su e giù .
Poi un fiotto caldo di sborra lo riempì e non potendo sputarla fuori iniziò ad ingoiarla .

Butta giù tutto da brava !!! ti piace il sapore vero ? Per noi … donne non c’è niente di più gustoso che una cucchiaiata di sborra da assaggiare e te sei una femmina o sei un maschio ? –
… Shono uma mphhh femmina padrona ! … una femmina …-
Sii sei una femmina dentro Simone … ! una frocetta ! Ma adesso voglio che tu mi implori di darti il mio cazzo in pasto ….. avanti –
Per rimarcare il concetto Nani rifilò due piccole ma dolorose sberle a un Simone ormai in preda al panico e alla lussuria.

Padrona potrei succhiarle il cazzo ? – biascicò tra le lacrime che scendevano .
Sei consapevole che succhiandomi il cazzo e mangiando la mia sborra diventerai definitamente e per sempre la mia schiava ? E che potrò fare di te quello che vorrò senza alcun freno inibitorio ! –
Ringhiò Nani continuando a schiaffeggiare la faccia di un ormai atterrito Simone .
Si …. sarò la sua schiava padrona ! –
Allora inizia a leccarmi il culo ! –
la trans si voltò alla pecora e schiaffò il deretano all’altezza giusta per essere baciato dalla lingua di Simone che iniziò timidamente a passarla sul solco umidiccio e cosparso di sborra .

Dentro ! VOGLIO SENTIRE QUELLA LINGUA CHE RASPA DENTRO ! .. Rufus … Aiutala .-

Rufus non se lo fece ripetere e sceso dal letto spinse di prepotenza la testa di Simone ad affondare nelle ciccie del deretano di Nani .

Fa come ti dice …. leccagli bene il culo ! –
Simone a quel punto leccava con tutta la sua lingua …. sentiva gli umori dell’ano misto alla sborra colare fuori e mischiarsi alla sua saliva .
Dapprima ne era a schifato ma pian piano il suo cazzo iniziò a pulsare da quanto era diventato duro e la sua mente ne traeva un piacere animale ….
Poi la figura gigantesca di Nani si voltò e gli piazzò il cazzo davanti alla bocca.

La tua bocca è sporca di merda frocia ! Ma ora succhierai il mio uccello e mi giurerai cieca obbedienza ! –

Simone aprì le labbra smerdate e tirata fuori la lingua leccò il prepuzio nero di Nani .

Lecca il cazzo che ti comanda ! Da questo momento mi dovrai cieca obbedienza TU SEI MIA HAI CAPITO !!! –
Si padrona …. –
Come !? NON HO SENTITO BENE ! –
Urlò Nani tirando una selva di sberle sonore alle gote di Simone .
SI PADRONA DA QUESTO MOMENTO SARò LA SUA SERVA ! –
Esclamò tra le lacrime Simone .
Nani si prese l’uccello duro con la mano ed iniziò a segarsi velocemente davanti al naso di Simone.
Divenne paonazza e poco prima di venire prese la sua testa biascicando .
Apri la bocca e bevi il mio sperma serva ! Da adesso sarai la mia schiavetta e ti chiamerai Simona …SIMONA SLUT la PUTTANA! E farai tutto … ma PROPRIO TUTTO QUELLO CHE TI COMANDERò o ti troveranno incaprettata in un bagagliaio CAPITO !!! –
FFFFSII Padronaaa ….. Sono la sua puttanaaa !!! –
Rispose Simona mentre nella la bocca aperta come se fosse un cestino entravano gli schizzi di sperma che il cazzo nero del trans zampillava come una fontana . –
Ora serva vai a casa e lasciami in pace ti chiamerò . –
Ma !!!! … la mia roba , le mie chiavi di casa sono al negozio !.
Beh … non hai un portinaio ? Chiedile a lui le chiavi di casa … il resto te lo farò recapitare quando ne avrò la voglia …. ora SPARISCI ! –

Simona …. si ora si chiamava così ,se ne uscì veloce e si diresse verso la fermata del tram che lo avrebbe lasciato vicino a casa .
Il suo alito sapeva di sperma e il suo morale era sottoterra.
Cazzo cazzo cazzo ! Ho giurato di diventare la serva di quel …… di quel ….. non sapeva nemmeno come descrivere il suo aguzzino …. quella mi farà cagare sangue ! Sono un vigliacco ! Anzi una VIGLIACCA ! Come una femminuccia paurosa ho ceduto alle prime minacce … allora forse me lo merito …. alzò lo sguardo e vide un marocchino che la osservava concupiscente sfregandosi il pacco con la mano …. si immaginò in ginocchio mentre prendeva in bocca il suo cazzo puzzolente e la cosa gli procurò una fitta di piacere perverso … forse ha ragione Nani , non sono altro che una frocetta , una puttanella inconsapevole e il mio ruolo deve essere quello di serva ….

– Allora Nani … Come va con quella frocetta ? –
Chiese Tonio mentre si accendeva una sigaretta seduto ad un tavolino del bar dove sorseggiava un bicchiere di aperitivo .
– Parli di Simone ? … Bene , bene … Quel finocchietto pauroso se la sta facendo sotto ! … A tal punto che l’ altro giorno gli ho fatto assaggiare il mio uccello e quel fregnone mentre ingoiava lo sperma mi prometteva la sua totale devozione ….
Ci credi … Ora ho una travestita schiavetta !Sono sicura che farà qualsiasi cosa gli venga ordinato , e anche se osasse ribellarsi, quattro schiaffetti e la minaccia di sputtanarlo con le foto lo faranno tornare in riga . –
– Lo penso anch’ io … Dici che ne possiamo ricavare dei soldi ? –
– Come puttana da marciapiede possiamo anche provarci ….. La concorrenza è forte , ma se riusciamo a piegarlo come un verme lo si potrebbe inserire nel circuito dei ricchi depravati .
Quegli schifosi pagano bene e sono sempre alla ricerca di culi nuovi per le loro lussurie … Secondo me è li che dobbiamo impiegarlo per rendere quattrini …ma prima dobbiamo sottoporlo a una prova per vedere fino a che punto è disposto a scendere …. –
– Già …. a tal proposito lo sai che ho scoperto che suo padre è uno dei nostri clienti ? …. Potremmo organizzare qualcosa con loro due …-
– Mmmmm …. Non è male l’ idea , potremmo fargli rompere il culo dal padre se accetterà questa umiliazione vuol dire che non avrà freni nella sua caduta verso la sottomissione totale ! Ma come fare ? Si dovrebbe organizzare in maniera che il padre se lo fotta senza saperlo ma che lui ne sia ben cosciente ! –
– Per questo una maniera la conosco ! –
Sghignazzò Tonio .
– Lasciami solo convincere quel pezzo di merda del signor B. a chiavarsi il culo di una travestita verginella
Non credo sarà difficile se gli diamo totale carta bianca non è certo riluttante a incularsi i transessuali e le nostre puttane mi dicono che è un tipo manesco e che gli piace picchiare sodo ! –
– Bene allora organizza ! Vediamo se quella maricona è disposta a subire in silenzio una schifezza del genere sarà pronta per mettersi a fare le marchette più infami e allora si che ci faremo soldi ! –
Concordò Nani gongolando al pensiero .

Simone era indaffarato nel negozio , e questo era un bene , lo teneva mentalmente impegnato e lontano dai cupi pensieri che lo assillavano .
Aveva dovuto inventare scuse improbabili per evitare fidanzata e amici , e poi quella figura di merda col portinaio !
Aveva tergiversato mezzora davanti al portone del suo palazzo senza avere il coraggio di entrare e chiedere al custode pakistano le seconde chiavi del suo appartamento ….. Vestito come una ragazzina andava su e giù fino a quando il portiere incuriosito era uscito chiedendo .
– Scusi signorina cerca qualcuno ? La posso aiutare ? –
Simone aveva ingoiato l’ ultimo briciolo di dignità rimastagli quel giorno e gli aveva chiesto in un sussurro di consegnargli il mazzo di chiavi del suo appartamento.
Da quel giorno il portiere lo guardava con aria differente , e gli aveva tolto il buongiorno passando ad un sarcastico ciao seguito da un esclamazione in Urdu che non ci voleva molta immaginazione a tradurre .

Quel pomeriggio stava riponendo dei vestiti sugli scaffali quando dalla porta a vetri vide entrare Tonio .
– Buongiorno …Signore ! –
Balbettò Simone lasciando cadere per la sorpresa dalle mani una camicia .
– Vorrei provare quell’ abito scuro …. Taglia 56 …aspetto nel camerino ! –

Come Simone giunse col completo nello spogliatoio ,fu aggredito da Tonio

– Ci rivediamo puttana ! Entra qui e aiutami a provare questo capo .-

Simone ubbidì prontamente e con premura lo aiutò a indossare il vestito .

– Le sta bene …-
– Chi ti ha chiesto la tua opinione frocia ! Tu piuttosto calati le brache , fammi vedere come sei femmina sotto ! –
Simone sperando che nessuno avesse sentito quelle frasi quasi esclamate si slacciò la cintura facendo scivolare i suoi pantaloni a terra mostrando le calze e perizoma neri che indossava tutti i giorni come ordinato .

– Bene .. finocchio , Stasera alle 22 ti presenterai vestita da puttana a questo indirizzo .Ci vedremo la .Ora in ginocchio e bacia il mio uccello troia ! –
Simone si, affrettò a mettersi prono come una serva nello stretto camerino sguardo a terra .

– Avanti tiralo fuori ! –
-Si padrone … –

Simone in ginocchio con il viso di fronte ai boxer di Tonio infilò cautamente la mano nell’apertura e cercò tentoni gli attributi di Tonio .
Era a digiuno di simili pratiche e aveva il terrore di schiacciare le palle al suo padrone … Le trovò e le sentì calde e pelose sopra la sua mano a coppa …. Poco sopra penzolava il suo tarello molliccio …lo prese delicatamente con le dita e lo sfilò dalle mutande , era lì tozzo semiscappellato e acre …..poi vincendo la repulsione lo sollevò all’ altezza delle labbra e lo baciò sul glande mentre Tonio lo teneva fermo con una mano pesantemente appoggiata sul capo.

– Come ti piace baciare i cazzi vero puttanella ?! Stasera ne assaggerai uno particolare ne sarai entusiasta ….. ci vediamo più tardi e portami questo vestito .-
– Si …. Ma ma chi lo paga ?-
– Pagalo te … Rubalo …arrangiati … Non,mi interessa come farai ma stasera me lo porterai !
Ora esci di qui prima che mi scambino per un frocio ! –

Simone si ricompose maledicendo la sua vita .
A loro Non bastava più umiliarlo , ora doveva pure mettersi a trafugare i vestiti dal negozio .. E che altro gli avrebbero riservato quella sera ?! .

Simone davanti alla specchiera si era finito di guardare per la decima volta .
Era proprio carina , minigonna a coprire appena le calze a rete , sandali alti che lasciavano intravedere tra i laccetti le unghie rosso smaltate . Top in, lycra con pajettes e parrucca a caschetto .
Si guardava nel suo insieme e si piaceva ! doveva ammettere con se stesso che quella situazione era assai intrigante … sentirsi obbligato a indossare capi femminili e a ubbidire ai suoi ….. Padroni , lo eccitava….Il suo cazzo era in tiro e faceva fatica a mascherarlo sotto il perizoma di setin.
Prese con se l’abito di Tonio e dopo aver controllato che non ci fosse nessun vicino sul pianerottolo , uscì e prenotò l’ ascensore che lo avrebbe portato diretto in garage .
Alle 22 in punto suono al campanello di una villetta fuori città .

– Ma che bella puttanella abbiamo qui ! –
Lo accolse Nani con un falso sorriso .
– Hai il vestito per me frocio ? –
Intervenì rudemente Tonio .
– Si padrone è qua .-
Tonio prese ad aprire la confezione mentre Nani si adagiava mollemente su un divano tirandosi dietro per un braccio Simone che si accoccolò come un cane tra le sue gambe .
Nani accarezzava la guancia di Simone e a alzata la gonna e sfoderato dalle mutandine il suo uccellone nero se lo strofinava pigramente di fianco alla sua faccia .

– Dov’è lo scontrino ? –
– Non … No.. L’ ho rubato …..-
– Mmmmmmhh rubato ? Male ! Male …sai cosa succede ai ladri come te ! …vanno in galera !
Sai mi ricordo anni fa ad Arequipo , avevo più o meno la tua età quando mi pizzicarono a rubare della lingerie .
Ero arrogante e mandai a quel paese il capitano invece di succhiargli l’ uccello . Quello permaloso mi spedí dritto in una cella piena di maschioni che non vedevano una donna chissà da quanto …
Ti immagini te carina e troietta li dentro ….-
Nani aveva allungato la mano sotto la mini di Simona e gli aveva afferrato il cazzo semiturgido strofinandolo .
– …… Beh … Come entrai non passò un minuto che già li avevo addosso … Mi bastarono quattro sberloni ben dati per farmi passare la boria e piegare a terra come una cagna. Vidi un cazzo enorme davanti al naso e iniziai a succhiarlo mentre dietro abbassatomi di prepotenza la gonna qualcuno me lo infilò senza riguardo su per il mio sfintere !
Mia madre ci mise 36 ore a mettere insieme i soldi per la cauzione e durante tutto quel tempo non mi ricordo un minuto passato senza avere un cazzo che mi riempiva la bocca e uno che mi scopava il culo ! ….. Ma te ti stai eccitando troietta ! … Ci pensi … Sai quanta sborra ho ingoiato in quella gabbia ! ….. E te …. Lo hai mai preso in culo ? –
– Hmmfffh ..n ….no padrona ….-
– Però ti piacerebbe vero ? Solo così potresti dire di essere diventata una vera femminuccia ! –

Nani lavorava di mani sul cazzo di Simona che eccitata aveva allungato la lingua e la passava sull’ asta nera del pene erto a pochi centimetri dal suo viso .

– Troia …. Ti piace il sapore del cazzo vedo ! …. Succhialo …. Ora ti insegno …Metti la punta tra le labbra e passa la, lingua lentamente lungo la corona ……. Mmmmmh così brava cagna ! ….

Simona leccava con gusto il cazzo nero della sua padrona , aveva nel naso odore acre e muschiato dell’uccello di nani e sul palato il sapore agrodolce dello sperma.
Il racconto della sua padrona costretta a subire violenze nella galera gli aveva stimolato gli ormoni , e ora mentre lei gli palpava l’uccello , Simona si immaginava nella stessa situazione e affondava la faccia in quel pube caldo e umidiccio .
Si sentiva proprio una cagna che attratta dall’afrore del sesso lecca gli attributi della sua padrona aspettando con ansia il momento di essere finalmente penetrata .

Nani non lasciò che Simona godesse nella sua mano , ma strettole le due orecchie le guidò la testa in una lasciva altalena facendo scorrere lentamente il suo uccello tra le labbra vermiglie .

– ……. Si .. Brava schiavetta , stringi bene quelle labbra , lavorami il cazzo con la lingua mmmmmffhh … sto per godere … più veloce adesso ..’.. Ahhh …. Godo vengo ! …. –
Simona senti lo spruzzo di sperma riempirgli la bocca.Era eccitatissima si sentiva troia e serva , il suo cazzo turgido e pulsante giunse al climax e iniziò a sparare sperma per terra senza nemmeno essere stato sfiorato da tanta era la tensione sessuale.
Simona sborrava e allo stesso tempo ingoiava lo sperma di Nani e mentre assaporava quel liquido gelatinoso se lo immaginava spruzzato nel suo sfintere da un cazzo che gli sfondava il suo culetto vergine .
– Quanto sei zoccola ! –
Gemette Nani .
– Ora pulisci quella sborra che hai schizzato per terra e ricomponiti !
Abbiamo in serbo una piacevole sorpresa ….-

Tornò Tonio pavoneggiandosi nel suo abito scuro … in mano aveva una maschera integrale in cuoio con un tubo cucito al posto della bocca .
La aprì a semisfera con una cerniera e indicò Simone .
– Vieni puttana … apri bene la bocca e mordi questo tubo ! –
Simone interdetto si lasciò infilare quei due centimetri di tubo cavo grosso come un uccello in bocca e lo addentò .
Tonio gli applicò la maschera a contatto stretto del viso e la chiuse con la cerniera che fissò con un lucchetto.
Simone si trovò nell’ombra , respirava solo tramite due buchi all’altezza del naso o attraverso quel tubo che gli teneva la bocca aperta e fuoriusciva dalla maschera per un paio di centimetri.
Non vedeva un accidente e la prima cosa che cercò di fare fu quella di toglierla ,ma questa era inamovibile .
Sentì qualcuno prendergli le mani e serrargli ai polsi due manette strette , poi gli fu applicato un guinzaglio al collo .
– Sai puttanella come si chiama questa maschera ? IL CESSO ! si … perché proprio come un cesso alla turca tutto quello che si infila nel buco sparisce nella fogna …. E TE SEI LA FOGNA ! .. di solito la usiamo per qualche notte sulle nostre puttane che alzano la cresta per farle capire chi è che comanda qui …. Ma loro sono solo puttane , sono ragazze che ogni tanto hanno i loro soldi e momenti di svago… mentre te sei solo una SERVA ! fintanto che non avrai ripagato il tuo debito il tuo culo e la tua bocca saranno nostri …. E visto che di soldi non ne hai da questo momento ti prostituirai per noi …. Ma questo credo ti farà contenta , perché in fondo tu sei solo una frocetta nata per servire e succhiare cazzi .. vero ? –
Una staffilata atroce lo colpì alle cosce .
– uffhh HI A.ONE ! –
La voce spaventata di Simone usciva incomprensibile dal tubo.
– Bene frocio ….. seguici e attento a non cadere …sai chi ti sverginerà il tuo culetto proprio ora ….. indovina un po chi appoggerà la punta del cazzo sul tuo ano e lo spingerà dentro a deflorare il tuo buco del culo ? IL TUO CARO PAPINO …. Sei contenta troietta ? –
Simone tirato per il guinzaglio seguiva Tonio ascoltando in preda al panico le sue parole.
Non vedeva nulla non poteva parlare , non sapeva nemmeno dov’era , veniva trainato come un animale al macello e non poteva farci niente.
– Buonasera Signor B. …. Ecco la puttana per lei …. Questa travestita è una maniaca masochista , può farne quello che vuole …ma essendo persona conosciuta vuole mantenere l’anonimato …… –
– Ma davvero è vergine la troia !!!! ….. gli piacciono i giochini pesanti ??? ..li avrà …HAhaha . –
Simona riconobbe la voce del patrigno e il suo respiro si arrestò se lo avesse riconosciuto lo avrebbe ammazzato di sicuro !!!!
– Ci chiami quando ha finito ……. Buon divertimento … –
Nelle tenebre che lo avvolgevano sentì la voce conosciuta di suo padre che lo esortava a mettersi carponi…. Poi una cinghiata diretta alle sue chiappe gli strappò un grido di dolore…

Il secondo colpo di cinghia lo colpì alle gambe , conosceva bene quei sibili provocati dalla cintura del patrigno , sarebbero durati a lungo e li non c’ era sua Madre ad intercedere per lui .
Il Signor B. , sembrava provasse un sadico piacere nel rovesciare tutta la sua rabbia e la sua forza sferzando cinghiate sulla schiena e sulle terga di Simone .

– Calati la gonna puttana ! Fammi vedere il tuo bel culetto che te lo faccio a strisce ! –

Gli aveva poi alzato la mini lasciando scoperte le natiche bianche e depilate incorniciate tra il reggicalze e la balza di pizzo con il filo del perizoma che le divideva in due delicate semisfere , il colpo di cinghia calò forte e crudele a provocare un segno rosso fuoco …. Simone strillò di dolore e di paura , la sua voce usciva mascherata e incomprensibile dal tubo che gli dilatava la bocca .
Rotoló in avanti cercando di sfuggire alle sferzate , ma non vedeva nulla e finì coll’ inciampare in qualcosa che lo fece cadere a terra .
Il padre gli fu subito sopra e lo schiacciò con un ginocchio sul petto mentre con l’ altro piede uncinate le catene delle manette e disteso la gamba gli strattonava le braccia in una morsa inamovibile sopra la testa .
Il suo volto mascherato dava di faccia al grembo del patrigno dove svettava un cazzo turgido e arrapato.
– Allora frocetta … non ti piacciono le cinghiate ?! –
Guardò nel tubo dove si vedeva la lingua sguazzare .
Ci infilò due dita e la prese tirandola fuori …
– Che bel linguino rosa che c’è qui ….. chissà quanti cazzi e culi che avrà leccato…..sarà meglio disinfettarla . –
Il sig. B. aveva ancora in mano la bottiglietta da taschino di grappa da cui aveva abbondantemente attinto nell’ attesa e ne versò una generosa dose dentro il tubo .
Simone preso ala sprovvista mandò di traverso la metà del liquido tossendo come un asmatico e il resto lo dovete ingoiare per pura forza di gravità.
Poi sentì una lingua penetrare nel tubo e cercare la sua leccandogliela come fosse un osceno cunnilinguus , la ritrasse schifato ma il patrigno scalciò sulla catena delle manette provocandogli un forte dolore ai polsi .
– Dammi la tua lingua puttana ! tirala tutta fuori da questo tubo del cazzo e lecca la mia ! –
Simone la allungò al massimo e sentì la sua saliva mischiarsi a quella del padre .
Non riusciva a muoversi e aveva completamente perso il senso dell’orientamento .
Il padre sputò dentro il tubo e a lui non restò altro che ingoiare il suo muco ..
Poi sentì una cosa cilindrica che penetrava nella cavità sospingendo la sua lingua dentro fino ad adagiarvisi sopra e a scivolare verso l’ugola .
Credeva che fosse un dito ma poi sentì l’ormai conosciuto sapore di sperma e capì che suo patrigno gli stava infilando l’uccello in bocca .
– ohhh cazzzooo ! – Pensò – Questo è il tarello di mio padre .. e .. e io lo sto prendendo in bocca !!! …. Questo non .. non è possibile …!!! –
Poi quel cazzo che sapeva di sperma si spinse più a fondo facendogli venire un conato di vomito….
Di istinto provò ad allontanarsi , ma il padre lo teneva ben saldo e gli scopava la bocca dando colpi ben ritmati .
– Brava troietta ! senti che bel cazzo che ti fotte questa fogna di bocca ! so che lo vorresti subito nel culo …. Ma prima assaggerai il mio sperma … prima in bocca poi nel culo ! è così che a voi finocchi piace vero ! –
Mentre menava fendenti nel tubo il signor B. eccitato allungava la gamba spingendo indietro le braccia inarcate , Simone cercava di respirare e non vomitare mentre i suoi polsi erano tirati sempre più forte all’insù , torceva il bacino cercando di fare perno e rigirarsi ma i sandali con i tacchi a spillo non lo aiutavano certo.
Poi sentì la sborra invadergli la cavità orale mentre il padre ansimava come un cavallo , non potendo fare altro la ingoiò prima che gli finisse di traverso .
– TROIA ! FINOCCHIO ! .. te la sei mangiata tutta ! …… mettiti in ginocchio adesso …-
Simone sentendosi mollare da quella presa che lo aveva inchiodato , ubbidì e si rialzò tossicchiando e mettendosi in ginocchio , aveva passato dei momenti orribili , ora poteva di nuovo respirare e muovere le braccia.
– La tua bocca ha odore di sborra ! bisogna pulirla …. Ora ci penso io …. –
Sentì il cazzo ora molliccio del patrigno rientrare nel tubo mentre una mano sulla nuca lo teneva fermo in posizione ….. delle gocce di sperma tardive colavano appiccicandosi al palato ,poi all’improvviso una fontana di urina fuoriuscì a getto nella sua bocca .
– BEVI ! BEVI IL MIO PISCIO FINOCCHIO! Manda giù o creperai affogato !! –
Era vero non gli restava altro che bere o affogare ! …. Simone dovette ingoiarsi tutto il piscio del padre .
In ginocchio totalmente alla sua mercè beveva lunghe sorsate di quel liquido puzzolente che fuoriusciva copioso dall’uccello che sporgeva dal tubo che sigillava la sua bocca .
Si sentiva uno schifo , una merda umana …. Cosa ci poteva essere di peggio pensò ?
– Ora quando avrò finito di bere il suo piscio mi sfonderà il culo come quello di una battona ! –
Le sue mani ammanettate corsero al suo cazzetto che si stava indurendo e iniziarono come animate da volontà propria a masturbarlo .
Non voleva darsene una ragione ma tutto ciò lo eccitava in maniera spasmodica , dopo le prime sorsate schifate ora beveva quel piscio con piacere , non era poi dal sapore così orribile ….
– Siii frocetta ….. ti piace vedo …… ti tocchi l’uccello mentre ingurgiti piscio …. Che schifooo !
Adesso voltati …… faccia a terra e alza il culo ! –
Simone ubbidì prontamente e facendo perno sui gomiti si mise carponi allungando il suo deretano in alto.
Sentì le mani di suo padre allargagli le natiche e la sua lingua lambirgli il solco .
Gli stava leccando il buco del culo ed era una sensazione mai provata .
La lingua del signor B. raspava l’ano di Simone che si allargava lentamente ad ogni passata , il suo cazzo ormai pulsava turgido , la sua fantasia volava in recessi infamanti …. Si sentiva troia , puttana , voleva sentire nel culo il cazzo di quel padre che non lo aveva mai amato e che tante volte lo aveva insultato, umiliato ……
“ Si papà hai ragione ….. sono solo un frocetto , una nullità ….. non sono un maschio come volevi ….. puniscimi ! INCULAMI ! “ questi erano i pensieri di Simone Simona mentre il patrigno ignaro di chi fosse in realtà gli leccava il buco del culo ormai largo e famelico.
Leccare quella frocetta imberbe e prona ai suoi sordidi desideri , rianimò Il suo cazzo che tornò duro , pronto a deflorare quel culetto morbido .
Levata la bocca da quel pasto sconcio , gli cinse la vita con le mani possenti e appoggiò la punta della sua nerchia sulla corona anale lubrificata e già semiaperta .
– Ora puttanella scoprirai cosa vuol dire prendere un uccello nel culo e guaire come fanno le femminucce in calore ! –
Lo spinse piano fino a che il muscolo rettale non cedette ,poi la cappella entrò di colpo seguita dal resto dell’asta.
Simona percepì prima un leggero dolore e fastidio ma ormai non desiderava altro che essere inculata ….. e gli piaceva ! SIII quel cazzo che riempiva il suo buco stantuffando avanti e indietro stimolava la prostata e i centri erogeni , spinse piano verso l’esterno con i muscoli addominali e il suo ano si allargò accogliendo l’uccello del padre fino in fondo.
Sentiva le palle sbatacchiargli sulle natiche ogni volta che il patrigno dava un colpo di reni sbuffando come un mantice al ritmo.
Poi iniziarono a piovere dei violenti schiaffoni sul deretano , erano dolorosi ma anche piacevoli …..
PTAM !! PATAM !! SCIAFF !
– Muovi il culo PUTTANA ! CHE TE LO SFONDO ! –
Gridava il padre .
Simona accompagnava il ritmo del cazzo che lo sodomizzava .. gemeva e godeva di ogni colpo sia di nerchia che quelli che calavano con mano pesante sui suoi glutei .. ora si sentiva completamente soggiogata , femmina, frocia travestita puttana ! , era una serva , una schiava , e stava perdendo la verginità per mano ignara del patrigno , nel suo delirio erotico avrebbe voluto rivelarsi .. “ Eccomi padre ! avevi ragione ! sono solo una frocetta e fai bene a fottermi come una cagna .. lo merito ! “
Poi il padre esplose in una fontana di sborra dentro il suo culo , si staccò da quel pasto adultero e finì di sgocciolare lo sperma sulla sua schiena .
Gli diede un calcione sulle terga che lo fece ruzzolare in avanti ed esclamò
– Mi è costato caro ma ne è valsa la pena ! la prossima volta però voglio vedere la tua faccia mentre me lo succhi frocetta ! –
Dopo essersi riassettato se ne uscì lasciando Simona a terra a sbrodolare il suo sperma che sgocciolava dal culo fin lungo le cosce.

Non passó un minuto che sentì dei passi nella stanza e qualcuno che gli apriva il cappuccio sfilandoglielo.
Era Nani.
– Brava Puttanella ! siediti sui tacchi . –
Simona si rialzò accucciandosi sui talloni, sentiva la sborra che gli riempiva il culo uscire a gocce appicicaticce.
Nani si pose davanti a lei e iniziò a limonarla con foga mentre passava una mano sotto le sue palle a raccogliere lo sperma che sgorgava dall’ano.
Poi portò le dita piene di liquido seminale e succhi anali davanti alle labbra di Simona infilandole nella sua bocca a cucchiaio .
– Ora voglio che tu ti masturbi mentre succhi la sborra che tuo padre ti ha depositato nel culo ! –
– MMphh Si padrona ..-
Rispose Simona aprendo in equilibrio precario la bocca per lappare dalle dita di Nani quel fluido giallino mentre con le mani chiuse dalle manette si accarezzava l’uccello .
– Ti è piaciuto ? –
– Si padrona … è piacevole farsi inculare …. Non credevo . –
– Lo so , intendevo farti prendere da tuo padre ..
Sai quello che hai fatto è una vera porcheria , lo chiamano adulterio ..e poi ti sei bevuta pure il suo piscio …. Che stronzo ! .. lecca anche questo forza ! … ma le serve come te servono a questo e anche di peggio sai … tu sai cosa sei vero ? –
– Si ….. Sono …. Una cagna … padrona …., ! –
– Si sei una cagna , una schiavetta , una puttanella che mi serve a comando e finalmente lo hai capito ! ora ti lascerò godere …. Baciami mentre ti accarezzi ! –
Simona accolse con passione la lingua di Nani che si impastava con la sua saliva e lo sperma del padre .
Le mani della sua padrona gli strizzavano i capezzoli e le natiche sode mentre le catene delle manette suonavano ad un ritmo sempre più veloce .
Era una schiava pensò , era un miserabile culattone travestito …a questi pensieri il suo cazzo spruzzó il seme sui piedi della sua padrona .
…… Sapeva che poi avrebbe dovuto leccare via tutto per bene …

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