Skip to main content
Erotici RaccontiRacconti EroticiRacconti erotici sull'Incesto

Strani casi della vita parte 1 – sotto il segno dei gemelli

By 20 Luglio 2020One Comment

Un giovedì di inizio giugno stavo semi sdraiato sul divano della sala posizionato di fronte alla tv principale della casa dopo un esame piuttosto pesante a guardarmi un american pie quando la mia irritante sorella, fasciata da un aderente tuta da ginnastica, scavalcò con un salto lo schienale e si piazzò di fianco a me
‘ che guardi? ‘ mi chiese
‘ american pie ‘ risposi
‘ uno di quei film che parlano solo di sesso? Ma sai che da te non me lo aspettavo ‘ replicò con ironia
Già mi rompeva che fosse venuta a ficcanasare ma quel commento guastò completamente il mio umore
‘ guarda che alla fine vince il romanticismo ‘ le risposi seccato
La conversazione andò avanti per un po’ su questo tono e lei più che criticare il film sembrava prendere in giro me. Ad un certo punto le allungai una spinta per farla sloggiare, lei ovviamente me la rese e in un baleno tutti i discorsi sulla falsariga di ‘siamo adulti e vaccinati’ vennero gettati a mare mentre ci prendevamo con gusto a cuscinate.
Nella baraonda le lanciai il mio cuscino (ovviamente mancandola) e lei approfittando vigliaccamente del fatto che ero disarmato iniziò a sbattermi ripetutamente la sua arma in faccia. Disperato scelsi l’opzione meno codarda tra quelle a mia disposizione: le saltai addosso a mani nude e rovinammo entrambi sul divano. A quel punto eravamo entrambi sudati e ansimanti ma ero riuscito a bloccarle le braccia. Eravamo naso contro naso e certo della mia superiorità tattica le feci la domanda fatale:
‘ e adesso vediamo come ne esci ‘
Ci pensò un attimo e poi mi baciò sulla bocca e non con un bacio semplice ma tirò fuori una spanna di lingua e mandandola a solleticare la mia, momentaneamente paralizzata dallo stupore.
Non ho mai saputo se aveva sempre voluto farlo ed era saltata sul divano col pretesto di provocarmi o se sul momento aveva deciso quell’approccio solo per spiazzarmi. Se era così c’era riuscita.
Tre pensieri mi si piantarono in mente uno dopo l’altro: il primo era ‘non ci credo’ il secondo ‘no. è mia sorella’ il terzo ‘uau. UAU! E chissenefrega’.
oggettivamente mia sorella era una bellissima ragazza e da quando ho scoperto il sesso vederla con qualche vestitino particolarmente succinto o addirittura mezza nuda non mancava mai di suscitare reazioni ai piani bassi.
Dopo circa tre secondi di paralisi assoluta, mentre Alice continuava a far saettare la lingua, l’omino calvo decise per me e ricambiai con passione: srotolai anch’io la lingua e l’avvolsi intorno alla sua mentre le mie mani, che già erano dietro la sua schiena scesero a posarsi sul suo fantastico sedere mentre lei mi si abbarbicava addosso strusciando il suo bacino sulla mia gamba di cui era a cavalcioni.
Saremmo potuti stare in quella posizione fino alla fine della giornata sennonché nostra madre decise di far capolino nella sala
‘ che bell’esempio di maturità che siete ‘ esclamò vedendo cuscini sparsi in giro e sentendo gli ansiti che provenivano dal divano. Il mio cuore saltò un paio di battiti e anche mia sorella sbiancò visibilmente ma realizzammo che la mamma non ci aveva visti, tra lei e noi c’era lo schienale del divano. Prontamente mia sorella si alzò esclamando ‘ ha cominciato lui ‘ e togliendosi una ciocca dagli occhi. a quel punto, ringraziando che Alice non avesse su uno dei suoi rossetti colorati, mi alzai protestando innocenza.
‘ beh vedete di darvi una regolata prima che venga io a costringervi a tenervi per mano e fare la pace ‘
Nostra madre ci lasciò per tornare ai suoi gerani e noi mettemmo a posto il casino, dopodiché Alice scappò in camera sua senza dire una parola.
Ancora un po’ frastornato mi infilai nel mio antro e da lì passai al bagno che avevo in comune con mia sorella; lì sfogai il serpentone facendomi una sentitissima sega, mi sciacquai le mani e la faccia e feci per andare via quando nella stanza attigua sentii un sospiro. Preoccupato da come mia sorella era scappata via (nonostante sia una stronza le volevo bene) mi chinai sul buco della serratura e guardai: quello che vidi non solo mi tranquillizzò ma mi aprii prospettive a lungo termine. Alice era seduta davanti al suo letto ed era evidente che aveva avuto la mia stessa idea: i pantaloni della tuta e gli slip giacevano davanti a lei mentre mia sorella, seduta sul pavimento a gambe spalancate, con una mano si sgrillettava mentre con l’altra si premeva la bocca per non gemere troppo forte. Di li a poco si infilò due dita nella figa e venne.
Tornai precipitosamente in camera mia.
Più tardi un pensiero mi colpì: sulla maniglia della porta del bagno c’era sempre uno di quei cartelli con su scritto ‘non disturbare’ che copriva la serratura ed impedendo la vista; quel giorno il cartello non c’era e quindi mi feci i miei debiti conti che aggiunti agli altri fornivano risultati molto interessanti.
Quella sera nostro padre era via per lavoro, Marco aveva una partita, Francesca dormiva da un amica e nostra madre era impegnata a preparare una complicata torta, quindi dopo cena decisi che stavolta toccava a me fare la prima mossa.
Attesi che la casa si svuotasse e che dalla cucina giungesse un trafficare costante e andai a bussare alla porta di mia sorella.
Alice venne ad aprirmi vestita come quel pomeriggio, evidentemente non si era ancora preparata per la notte, e mi aggredì subito con un ‘ che vuoi? ‘ a bruciapelo
‘ vorrei fare due chiacchiere e il minimo dell’ospitalità imporrebbe che non lo facessimo qua in mezzo alla porta ‘ risposi tranquillamente.
Senza dire altro spalancò la porta e mi precedette all’interno dove mi accomodai sul suo letto dopo aver chiuso la porta.
La prima cosa che notai fu la sua espressione: era passata da ‘mi stai togliendo tempo prezioso’ a una decisamente più promettente
‘ vorrei parlare di oggi pomeriggio ‘ esordii
‘ ah si? E di che cosa nello specifico? ‘ mi rispose mentre vagava per la stanza
‘ vieni qui ‘ le dissi facendo segno di fianco a me
Lei si sedette, io le presi le mani e la baciai. La mia lingua cercò la sua e vi si avvolse attorno. Lei ricambiò.
‘cavoli’ pensai ‘ho davvero la lingua nella bocca di mia sorella!’ dopodiché l’azione si spostò nella mia ma mi difendetti valorosamente e tornai ad esplorare la sua fino in fondo.
Dopo un po’ le lasciai le mani
‘ questo è tutto il gran discorso che volevi fare? ‘ mi chiese
‘ no, pensavo di chiederti anche dello spettacolino che hai messo insieme subito dopo ‘
‘ non so di cosa parli ‘ ribatté ostentando indifferenza
‘ parlo di quando stavi a gambe spalancate davanti alla porta del bagno ‘ risposi ‘ e hai pure tolto tutto quello che c’era davanti alla serratura ‘
Fece un sorriso da vera porcella, mi gettò le braccia al collo e mi fece una linguaccia. A mia volta tirai fuori la mia e gliela leccai.
Di colpo parve essersi ricordata di qualcosa e si staccò da me andando poi a rovistare sotto il cuscino, si girò e mi ficcò in mano un involto
‘ che cos’è? ‘ le chiesi
‘ aprilo ‘ mi invitò
L’involto consisteva in un paio di minuscoli slip rossi in poliestere.
‘ belli ‘ commentai ‘ ma perché ‘ ‘
‘ quelle sono le mutandine che avevo addosso oggi ‘ mi interruppe ‘ e che dovrei avere indosso adesso ‘
‘ davvero? Fammi controllare ‘ ‘
La feci alzare. Indossava ancora i pantaloni elasticizzati di quel pomeriggio: afferrai la fascia elastica davanti e dietro e tirai verso l’alto. In mezzo alle gambe si evidenziò subito la sua passera in ogni particolare. Iniziai a passare un dito nel solco di mia sorella e a spingerle dentro.
Per un po’ Alice mi lasciò fare ma poi decise di passare al piatto forte.
Spense la luce principale lasciando accesa solo la lampada sul comodino, mi fece abbassare i pantaloni e le mutande e mi fece sedere dall’altro lato del letto rivolto alla parete e finalmente si inginocchiò davanti a me e mi prese in mano il cazzo. Iniziò una sega lenta mentre l’omino calvo si metteva sull’attenti e quando fu pronto iniziò a leccare la punta fissandomi negli occhi con quell’aria da maiala; quando fu soddisfatta iniziò a metterlo in bocca e iniziare il pompino vero e proprio.
‘ ah, non ci credo ‘ dissi al settimo cielo ‘ mia sorella mi sta succhiando il cazzo e pure da vera professionista ‘
D’improvviso mi venne un orrendo presentimento ‘ Alice? ‘ ‘ mmh ‘ mi rispose a bocca piena ‘ e se ci becca la mamma? In fondo è solo giù in cucina ‘ lei si tolse il mio attrezzo di bocca e rispose ‘ io ho un piano. Se la mamma entra e ci sgama dirò che è tutta colpa tua ‘ e ritornò sul mio uccello.
Quella risposta mi seccò alquanto. Ovviamente se fossimo stati scoperti le tremende conseguenze sarebbero ricadute su entrambi ma sul momento pensai solo ad un modo per renderle pan per focaccia e mi venne un idea: le presi con entrambe le mani la testa e le infilai di colpo il cazzo fino alla base in gola.
Alice tentò di tirarsi via ma la tenevo saldamente e gli spasmi della sua gola erano uno splendido massaggio.
Quando vidi che stava diventando tutta rossa in faccia la lasciai andare. Subito iniziò a tossire e subito dopo tentò di avventarsi su di me.
‘ adesso io ti ‘ ‘
‘ va bene va bene saprò fami perdonare ‘ la interruppi alzando le mani in segno di resa
‘ vediamo ‘ rispose un po’ più calma.
A quel punto toccò a me farle togliere i pantaloni e a farla sedere sul letto.
Mi si aprì davanti agli occhi una visione celestiale: la figa di mia sorella era completamente rasata e già alquanto umida (il mio scherzo non pareva aver influito negativamente, anzi). Iniziai immediatamente a leccare a lingua aperta l’esterno soffermandomi in special modo sul bottoncino e inghiottendo il brodo che usciva dalle calde profondità di mia sorella e stavo pensando, a giudicare dagli ansiti che venivano da sopra, di iniziare a leccare anche l’interno quando la porta si spalancò e apparve nostra madre.
Fortunatamente a mia sorella non mancavano ne riflessi ne faccia di bronzo
‘ mamma! ‘ urlò gettandosi una coperta sulle gambe ‘ mi sto cambiando! ‘
‘ oh, scusa ‘ disse nostra madre facendo un passo indietro ‘ volevo chiederti se hai voglia di assaggiare la mia nuova torta ‘
‘ purtroppo ho già lavato i denti ‘ mentì Alice
‘ vabbè, hai visto tuo fratello? ‘
‘ mi pare che sia in giardino a passeggiare ‘ rispose Alice con un tono innocente che quasi convinse anche me.
‘ ok, non andare a dormire senza dare la buonanotte, come fai di solito ‘ si raccomandò chiudendo la porta ‘ io vado a dormire, buonanotte ‘
Appena sentii la porta della camera matrimoniale chiudersi mi risollevai
‘ giuro che ho perso non meno di dieci anni di vita, cavolo che attrice! ‘
‘ Ho un sacco di talenti nascosti ‘ mi sorrise
La situazione si era rilassata e tornai a leccare con gusto le grandi labbra di Alice e ad infilarle la lingua nella fessura muovendola più a fondo possibile.
Ad un certo punto mi rialzai e continuando ad accarezzare lì sotto dissi ‘ senti sorellina, hai presente quando ti sgrillettavi oggi pomeriggio? Quando ti sei infilata le dita nella figa a cosa pensavi? ‘
‘ alle tue dita nella mia figa, fratellino ‘ mi rispose candidamente la zoccoletta
‘ e allora rendiamo reale la fantasia! ‘
Le infilai istantaneamente l’indice nella passera aperta e grondante e iniziai un dentro ‘ fuori mentre le leccavo il clitoride per bene. Istantaneamente iniziò ad ansimare pesantemente e a gemere. ‘ Ti piace vedo ‘ osservai ‘ oh ‘ uff si, lo ‘ ah ‘ lo adoro ‘ oh! ‘ mi rispose affannata;
‘ raddoppiamo allora ‘ esclamai e le infilai dentro anche il medio.
Ormai stava proprio godendo mentre con una mano si sosteneva mentre con l’altra si tormentava i capezzoli attraverso il minuscolo top aderente.
Stavo meditando di infilare anche un terzo dito in quel calderone che era diventata la figa di Alice quando mi disse affannosamente ‘ ah ‘ sto venendo ‘ ah ‘ non ti fermare ‘ ah ‘ ah ‘ ah ‘ e poco dopo venne premendosi la mano sulla bocca cosicché il mugolio risultante non mettesse in allarme la mamma.
Una volta esaurito l’orgasmo ci sdraiammo di traverso sul suo letto.
‘ Alice? ‘
‘ mmh? ‘
‘ hai presente quel detto che fa ‘non c’è cosa più divina che scoparsi la cugina’? ‘
‘ si e allora? ‘
‘ ha torto, scoparsi la sorella è meglio ‘
pausa
‘ ti sei scopato nostra cugina senza dirmi niente? ‘
‘ no facevo una battuta ‘
‘ ah ‘
Ci fu un’altra pausa in cui pilotai la mano di Alice sul mio uccello ancora in tiro dove iniziò una distratta sega
‘ guarda che mi hai lasciato lì ancora duro ‘ le dissi ‘ almeno finisci ‘
Mia sorella si rianimò
‘ giusto! Sennò tiri giù i soprammobili quando cammini ‘
Mi si inginocchiò di nuovo davanti mentre mi tiravo su
‘ senti ‘ mi fece ‘ mi sa che prima me la sono presa troppo. Lo sai che sentire il cazzo di mio fratello in gola mi ha eccitato da morire? ‘
Riecco di nuovo Alice la porca.
‘ ah, porcellina! e vorresti rifarlo? ‘
‘ si ‘ mi rispose ancora più eccitata
Le presi le guance e la costrinsi a guardarmi negli occhi ‘ bella la porcellina del tuo fratellone ‘ le dissi ‘ bella e sempre più porca. Incrocia le braccia dietro alla schiena che ti guido io ‘
Fece come le dicevo.
La portai all’ altezza del mio uccello e lo infilai nella sua bocca spalancata e lo lasciai lì un attimo.
Di colpo infilai tutto il cazzo nella gola di mia sorella mentre lei cercava di spalancare ancora di più la bocca con la lingua fuori.
Stavolta iniziai a muovere leggermente l’asta avanti ed indietro producendo una serie di spasmi e conati.
Quando diventò rossa per la mancanza d’aria lo tirai fuori.
Mentre Alice ansimava con le mani ancora obbedientemente dietro alla schiena ripulii il bastone e la sua bocca dai fili di bava con la mano ancora sporca del suo brodo e la troia me la leccò con lunghe lappate.
Quando smise di sospirare le chiesi ‘ ancora? ‘ e lei rispose ‘ ancora! ‘
Le infilai di nuovo il cazzo in gola almeno altre due volte prima che sentissi arrivare il diretto. Strappai l’uccello dalla sua bocca e le dissi ‘ tira fuori la lingua sorellina che ti faccio una sorpresa ‘ al che sempre ansimante tirò fuori tutta la lingua dove depositai un bel carico di sperma.
Mentre mi distendevo lei andò in bagno a sputare il tutto nel lavandino. La vidi osservarsi allo specchio e rimuovere uno sbaffo.
‘ sai che siamo un disastro, Nick? Qui ci vuole una doccia di quelle serie ‘ osservò ‘ la faccio prima io ‘
‘ va bene ‘ le dissi. In realtà avevo un ideuzza in mente che stava rimettendo in piedi il serpentone a tempo di record.
Mi mossi verso la mia stanza passando dal bagno e vidi che Alice si era già liberata del top e delle calze fradici di sudore e si era infilata nella doccia, così aprii la mia porta e gettai distrattamente aldilà i vestiti che avevo indosso e poi chiusi a chiave entrambe le porte del bagno. Stavolta la mamma non sarebbe riuscita a rompere.
Completamente nudo entrai silenziosamente nella grossa cabina doccia.
Alice si accorse di me solo quando sentì il tlak della chiusura magnetica.
‘ ma che fai? ‘ mi chiese istintivamente coprendosi seno e inguine ‘ non è ancora il tuo turno ‘
‘ pensavo che da buon fratello maggiore sarebbe stato gentile aiutarti a lavarti la schiena ‘ le risposi
‘ ma che fratello maggiore ‘ brontolò passandomi il sapone ‘ siamo nati insieme ‘
Sorrisi mentre iniziavo ad insaponarla. Adesso che la vedevo completamente nuda e in piena luce mi sembrava sempre più bella; se avessi saputo che ci sarebbe stata ci avrei provato già a 13 anni.
Le sparsi il bagnoschiuma uniformemente su tutta la schiena (anche se sul culo ne spalmai accuratamente una quantità industriale) godendo del contatto con la sua pelle soprattutto quando si appoggiava a me strusciandosi nel sapone finché ‘
‘ hai una pistola lì sotto Nick? O sei solo contento di vedermi? ‘ vecchia citazione
‘ stavo pensando che al nostro rapporto osé manca ancora una cosa ‘ le risposi mentre la abbracciavo sempre da dietro
‘ ah si? E che cosa? ‘ rispose facendo la finta tonta
Con una mano iniziai a palparle il seno e con l’altra iniziai a massaggiarle la parte bassa della pancia scendendo sempre di più.
‘ davvero non ci arrivi? ‘
‘ mmh voglio esserne sicura ‘
‘ voglio scoparti ‘ le dissi in un orecchio ‘ voglio infilare il cazzo nella tua bella fighetta rasata da porcellina ‘
Ormai la mia mano era arrivata al bottoncino e premeva ripetutamente
‘ mi piace come idea ‘ disse girandosi
‘ aspetta solo che vado a prendere il profilattico ‘ ‘
‘ non ce n’è bisogno ‘ e al mo sguardo interrogativo rispose ‘ pillola ‘
‘ ma davvero? Hai proprio progettato tutto con cura ‘
Mi sorrise in maniera enigmatica, spostò il getto della doccia e iniziò a lubrificarmi l’uccello con il bagnoschiuma. Io le infilai due dita nella passera e la trovai calda e aperta, insomma pronta a fare esercizio.
‘ mettiti contro il muro che ti sfondo, sorellina ‘
La porca si mise esattamente a 90 gradi appoggiandosi al ripiano/sedile in muratura divaricando le gambe e mettendo in mostra tutta la splendida mercanzia tra cui la sopracitata fessura spalancata e il buchino color rosato e bello stretto.
‘ così ti piace? ‘
‘ sei perfetta ‘
Misi il cazzo sopra la figa di Alice e iniziai a penetrare; all’inizio poco ma ad ogni colpo entravo sempre di più finché non fu tutto dentro. A quel punto iniziai veramente a scoparmela.
Mi distesi sopra di lei e le avvolsi addosso le mie braccia all’altezza della cintura: In quella posa la costringevo a farsi sbattere sul mio uccello.
‘ girati che voglio vederti in faccia mentre ti scopo sorellina mia ‘ le dissi lasciandola andare.
Si girò e si sedette sul sedile piastrellato spazzando via tutti i flaconi di shampoo
‘ ma che fratello porco che ho! Così va bene porcellone? ‘ mi rispose mentre si teneva aperta la figa e si leccava le labbra.
In quel mentre bussarono alla mia porta del bagno interrompendo un quadretto altrimenti degno di un film porno
‘ ma no, cazzo! ‘ mi lamentai a mezza voce ‘ ma neanche avessi stirato un gatto nero! ‘ ‘ che c’è adesso ‘ urlai all’indirizzo del terzo incomodo
‘ sono Marco ‘ mi rispose mio fratello ‘ senti avrei bisogno di un consiglio ‘
‘ fammi finire la doccia e ti aiuto ‘
‘ va bene. Vado in sala ‘
Gestita l’ennesima interruzione mi rigirai verso Alice e vidi che per tenersi calda si era puntata addosso il getto d’acqua e ad occhi chiusi si stava masturbando con un flaconcino di sapone liquido nella passera ed un dito nel culo giusto per essere sicuri.
Le strappai dalla figa il sapone e lo rimpiazzai con il mio cazzo, ma quando fece per togliersi anche il dito le dissi ‘ no quello lascialo pure ‘
Le presi una gamba e me la stinsi al petto usandola per fare leva e sfondarle la figa per bene.
Iniziò ad ansimare e spostai il getto d’acqua per non farla soffocare. Nel buco parallelo sentivo agitarsi il suo dito.
‘ uff ‘ dai scopami più forte che ‘ ah ‘ puoi, porco! ‘ se questa era l’idea che mia sorella aveva di me certo non volevo deluderla. Aumentai il ritmo facendo sbattere le palle contro la mano che trapanava il suo ano e le strinsi un capezzolo provocando altri gemiti
‘ ah, e io ‘ uff ‘ sarei il porco? ‘ le chiesi affannato
‘ si, sei ‘ oh ‘ il mio ‘ uh ‘ il mio porcellone e io ‘ uff ‘ ah ‘ la tua porcellina! Aah ‘ adesso ‘ uh ‘ più forte ‘
Iniziò a strizzarsi anche l’altro capezzolo.
‘ uuh ‘ adesso vengo ‘ e mia sorella iniziò a gemere più forte
Stimolato da quei suoni aumentai ancora il ritmo e lei venne con un gridolino
‘ adesso vengo anch’io ‘ le dissi tirando fuori il cazzo dalla sua figa ‘ ecco che ‘ oooh! ‘ e le sborrai sulla pancia.
Da vera porca prese una goccia di sperma e mi fece vedere che se la metteva sulla lingua
‘ sei fantastica ‘ le dissi ‘ ma adesso devo proprio andare altrimenti Marco si insospettisce ‘
‘ aspetta che ti pulisco io ‘ fece Alice e un due secondi a forza di lingua il mio uccello iniziò a splendere.
Le depositai un bacio sul naso, presi l’accappatoio e andai a vedere qual’era il problema di mio fratello.

‘ Allora, Marco, che succede? ‘ gli domandai sedendomi sulla poltrona di fianco alla sua
‘ Sandra ‘ mi rispose riferendosi alla sua ragazza ‘ quella puttana ha deciso di chiudere, e per farlo in bellezza mi ha messo le corna praticamente in pubblico ‘
Marco ha sempre avuto un carattere turbolento e mi sorprese vederlo triste invece che incazzato nero. Comunque andai all’armadietto dei liquori e versai due bicchieri di Jack senza ghiaccio.
‘ il miglior rimedio per un cuore infranto ‘ gli porsi il bicchiere e lo toccai con il mio. Subito se lo scolò in un sorso.
‘ e poi ‘ continuai sorseggiando il mio whiskey ‘ stai allegro: ora come ora il futuro può riservarti notevoli sorprese. ‘

One Comment

  • tom-maso tom-maso ha detto:

    Bellissima situazione non resta che coinvolgere il resto della famiglia soprattutto la mamma che dovrebbe essere una vera nave scuola per far godere figli e imputtanire al punto giusto le figlie già troie di suo

Leave a Reply