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Racconti Erotici

Manola la ragazza dei sogni – 8

By 16 Dicembre 2022No Comments

Dino era seduto nel parcheggio di un centro commerciale, aveva la testa bassa, la fronte appoggiata al volante.
“Chi me lo fa fare?!” ha pensato aspettando la sua ragazza che faceva la commessa in uno dei negozi della galleria interna sapendo che l’aspettava l’inevitabile discussione su di lui che lei dice di non lavorare e che mai abbastanza bravo non come lei dice di lavorare sempre molto e faticosamente.
Adagiandosi sul sedile dell’auto, Dino ha chiuso gli occhi. Tutto quello a cui riesce a pensare è la ragazza che avrebbe voluto incontrare e la sogna perfetta immaginandosi di sentire la sua bella voce e guardare la sua lingua che si muove nel pronunciare le parole emettendole con un accento che scioglie il cuore che gli sarebbe piaciuto tanto. Le sue curve non potevano essere descritte in altro modo se non nell’ideologica figura a clessidra, perfetta quasi impeccabile.
Quella figura immaginaria l’ha fatto rilassare.
Lui la immaginava in tutto il suo splendore, con bei capelli scuri che sembravano volerlo avvolgere spinti da una dolce leggera brezza ed il profumo immaginario gli ha fatto venire l’acquolina in bocca.
La lei del suo sogno era Manola e nel suo immaginario l’aveva vista andare a sedersi nell’auto dell’amante Agnese. Loro due non hanno fatto caso a lui che n quel momento era uno sconosciuto ragazzo ma poiché il fato ci mette sempre del suo è accaduto che la ruota dell’auto di Agnese avesse una ruota sgonfia e lui, guarda caso, aveva un’automobile identica e quindi ruote uguali.
Dina ho visto la scena della disperazione delle due che si erano rese conto di non poter muoversi da lì. Manola ed Agnese hanno chiesto aiuto e si è formato un capannello di persone. Incuriosito dal numero di persone, Dino si è avvicinato e si è offerto di dare un aiuto offrendo a loro due la sua ruota di scorta perfettamente compatibile per la l’auto delle due donne.
É stato quello il momento in cui lui si è accorto che la ragazza somigliava in molti aspetti a quella appena sognata.
Manola è stata attratta da lui e non riusciva a staccare gli occhi da quel ragazzo che aveva davanti e che stava levando la ruota sgonfia per sostituirla con un’altra adatta al movimento della macchina.
Per la restituzione del favore Agnese gli ha dato subito il suo numero di telefono ed anche quello di Manola ma il fatto più importante è stato l’invito ad andare a casa loro fin da quella sera.
Per Dino si era presentato un dilemma: aspettare la sua ragazza oppure seguire le due?
In meno di trenta secondi ha trovato la soluzione seguendo le due donne e telefonando durante il tragitto alla sua ragazza dicendole che stava cercando un gommista per la riparazione della ruota di scorta aggiungendo che era distante dal centro commerciale dove lei lavorava.
Ovviamente la ragazza in un primo momento ha trovato il fatto un po’ tragico poiché non sapeva come tornare a casa ma poi, chiedendo ad una collega, ha trovato la soluzione facendosi portare da un ragazzo di un negozio accanto.
Prima che i tre si muovessero dal parcheggio del centro commerciale Manola ha proposto di andare con quel ragazzo perché così non si sarebbe perduto imboccando strade inappropriate. Lei ci teneva a conoscerlo meglio e poiché Agnese le diceva sempre di provare a farsi un ragazzo, ora le era scoccata la scintilla per farlo poiché le piaceva tantissimo e sentiva qualcosa di strano verso di lui.
Nell’andare a casa di Agnese i due hanno iniziato a parlare ed anche a confessarsi ma Manola non ha detto che era lesbica ed amante di Agnese ma ha fatto di tutto per far capire che era disponibile fare di tutto con lui e per dargli un chiaro segno, prima che lui se ne rendesse conto, ha appoggiato la mano sinistra sopra i jeans di lui accarezzandogli lentamente l’interno coscia allontanandolo dalla realtà e facendogli dimenticare la sua ragazza.
Lui aveva voglia di scopare già fin da prima di assopirsi e sognare quella bella ragazza immaginaria ed anche se era rischioso ha trovato un parcheggio non affollato per evitare potenziali testimoni e, dopo aver fermato al sua auto, non riuscendo a trattenersi, si ha sbottonato i pantaloni molto lentamente desiderando che fosse lei a farlo.
Nella sua testa la immaginava nell’afferrare la cerniera lampo ed abbassarla lentamente però Manola si è fatta coraggio ed ha sollevato il suo tubino bianco in tessuto elastico ed ha anche scostato il perizoma consentendo a Dino di ammirare la fighetta depilatissima e profumata con le labbra che pur con luce flebile, luccicavano per i succhi che fuoriuscivano.
A lui non è rimasto che accarezzare delicatamente il suo clitoride, scivolando con grazia mentre lei diventava sempre più umida.
Manola gli ha detto che stava pensando a lui ed ascoltando i gemiti di piacere lui ha capito sapevo che aveva bisogno di qualcosa di maschile o al più di farsi un ditalino solitario.
Per Dino non avrebbe potuto chiedere di avere una ragazza migliore e gli sembrava perfetta.
Lei poteva sentire l’erezione diventare sempre più rigida e lui ha facilitato tutto allungando la mano abbassando i jeans. L’unica cosa che si frapponeva tra lui e la libertà del cazzo era il sottile strato di cotone dei suoi boxer che ha abbassato tirandoli giù lentamente, poi ha abbassato la mano destra avvolgendo l’asta ed ha iniziato ad accarezzarsi lentamente desiderando che a farlo fosse la mano morbida e setosa di Manola e non la sua. Dino ha iniziato a lasciarsi così trasportare dal suo sogno ad occhi aperti e si è completamente dimenticato della realtà fino a quando…
*Toc Toc Toc*
Sorpreso ha subito tentato di coprirsi rendendomi conto che non era abbastanza e si è fatto prendere dal panico. Nell’aprire gli occhi ha visto dei bellissimi lunghi capelli castani pendenti ed un viso che era più bello di qualsiasi ragazza che abbia mai visto. In preda al panico ha cercato freneticamente di agire nel modo più naturale possibile ma le sue manovre non hanno avuto successo poiché lei stava ridendo apertamente prima di una leggera pausa per schiarirsi la gola.
Dino non si era accorto di essersi assentato dalla realtà per qualche decina di secondi e di essere alla presenza di Manola la quale le ha chiesto, indicando i pantaloni aperti e il cazzo eretto “Stavo per chiederti se stavi bene. Ti ho visto sdraiato e con gli occhi chiusi. Vedo che preferisci segarti, però debbo dirti che stai andando abbastanza bene”
“Mi dispiace tanto! Sto bene grazie! Per favore non chiamare la polizia, giuro che questa è la prima volta!” ha detto in preda al panico.
Manola l’ha rassicurato “Non li chiamerei mai” ha replicato con un sorrisetto e un luccichio malvagio negli occhi “In realtà speravo di aiutarti. Mi dai l’idea che tu stia attraversando un periodo difficile o sbaglio?”
Senza un attimo di esitazione ha sollevato la parte inferiore del vestitino che copriva il sedere come se stesse cercando di attirare l’attenzione su di esso, si è chinata più del necessario piegandosi a malapena sulle ginocchia esponendolo che appariva senza mutandine.
Dino desiderava tanto allungare la mano e toccarla mentre appoggiava il sedere sulla seduta del suo posto ma ancora una volta ha chiuso gli occhi nella speranza che lei lo toccasse.
“Sai chi sono?” le ha detto Manola girandosi verso di lui.
“Io… penso di sì” riuscii a balbettare di rimando e si è avvicinato come se vedesse qualcuno da lontano. “Bene!” ha esclamato Manola ed ha continuato “Tutto ciò di cui non abbiamo ancora parlato sta per diventare realtà” ed ha parlato così piano che lui poteva sentire i brividi che gli correvano lungo la schiena.
Lui le ha preso la mano e prima che potesse dire una parola lei ha afferrato il cazzo rapidamente per la base tenendolo stretto quasi spremendolo iniziando ad accarezzarlo su e giù.
Dino non poteva credere che stesse realmente accadendo.
Lui l’ha guardata profondamente negli occhi come se stesse cercando di vedere in profondità nell’anima e Manola, per non baciarlo sulle labbra, ha abbassato la testa scendendo in basso arricciando le labbra prima di dargli un bacio delicato proprio sotto la testa del cazzo che lo ha fatto altare di piacere poiché non si aspettava che un bacio gli togliesse il fiato. Dino rilasciando i polmoni non ha potuto fare a meno di emettere un leggero gemito e questo ha fatto impazzire Manola che ha prontamente messo le sue labbra sul cazzo mandandolo in profondità e girando la sua lingua intorno alla cappella.
Manola non era esperta ma lui farsi per ciò che riguardava i pompini, lo era di più.
La ragazza ha abbassato la testa mandando ogni centimetro in quella calda tana.
Lui la guardava ancora incapace di afferrare la realtà gli è sembrato che si fosse fermato finché non l’ha succhiato in modi a lui inimmaginabili.
Lei non aveva mai fatto un pompino ma sapeva tutto ciò che le piaceva e che sognava di provare poiché Agnese l’ava istruita a dovere in previsione che prima o poi sarebbe accaduto. La donna le aveva fatto da maestra istruendola su un dildo ogni volta di diverse dimensioni.
Dino sentiva la saliva di Manola gocciolare dalla bocca e giù per la mia asta dove si era creata una pozzanghera nel suo basso addome e man mano che lei procedeva lui si è rammaricato di non ricambiare.
Poi ha avuto un’idea, le ha detto “Voglio assaggiarti”
Manola rapidamente si messa a sedere quasi come se avesse desiderato ardentemente quelle parole ed ha iniziato a sbottonarsi la camicetta.
Dino ha così, finalmente, potuto vedere le sue perfette non ancora formate tette che comunque erano sode e che non vedevano l’ora di essere liberate dalla loro gabbia tanto che sono saltate fuori prima ancora che Manola potesse liberare l’ultimo bottone.
La mascella di Dino è caduta sbalordito perché non aveva mai visto niente di così bello.
Era chiara la linea di una abbronzatura molto leggera che segnava le mammelle appena sopra i piccoli capezzoli duri e marroni.
Le tette erano piccole e lui si è immediatamente accorto che poteva prendere ciascuna con una manciata ed ha pensato proprio ciò che aveva sempre desiderato e che la sua ragazza non poteva dargli.
Manola aveva la pelle abbronzata e tesa poiché tra cure e sesso faceva molto movimento.
Lui è stato anche attratto da una piccola voglia appena sopra la vita.
Per mostrarsi a qual ragazzo conosciuto da pochissimo a cui si era concessa perché attratta da un qualcosa di non definito, Manola non si ha coperto le tette e si ha pizzicato leggermente i capezzoli e si è appoggiata alla spalliera del sedile sollevando le ginocchia.
Dino si è chinato in avanti adattando il suo corpo attorno alla leva del cambio delle marce dell’auto chea cui ha mandato tante maledizioni poiché era posizionata in modo terribile e lo ostacolava nei movimenti.
Il vestitino di Manola è scivolato lungo le sue gambe lisce e lucide per la crema applicata esponendo la sua figa già bagnata.
Appena arrivato a portata di lingua Dino con un leggero movimento ha lasciato uscire la lingua sfiorando appena il clitoride e lei ha tremato facendo anche un respiro profondo.
Il ragazzo le ha allargato le gambe, sapevo che era quello che voleva, poiché con lo faceva con la sua ragazza ed ha poi letteralmente seppellito il viso in profondità mordendo e succhiando delicatamente il clitoride muovendo la lingua su e giù assicurandosi di non lasciare nulla di inesplorato.
Manola aveva un sapore molto buono, molto dolce proprio come fosse il primo gelato estivo e non ne aveva mai abbastanza.
Mentre stava leccando il cazzo, Manola si è accorta che la sua lingua si era stancando ma prima che finisse, lui le ha afferrato la nuca stringendola forte, tirandole i capelli ed ha iniziato a gemere ed a spingere i fianchi costringendola a spingere più a fondo.
Improvvisamente lui si è seduto al posto di guida per prendere fiato, l’ha guardata negli occhi ed ha guardata in volto mentre lei lo fissava senza dire una parola.
“Ho bisogno di te adesso!” ha detto lui.
Manola senza esitazione sapeva cosa volesse ed allora ha fatto dei movimenti con l gambe attorno alla vita di Dino come per prepararsi alla monta. In realtà lei è inginocchiata a cavalcioni su di me afferrando il cazzo ancora palpitante e se lo ha passato delicatamente sulle grandi labbra umide penetrando appena nella vagina che a lui è parsa come fatta di seta tanto era delicata.
Manola si è abbassata lentamente permettendo ai suoi succhi di inzuppare il cazzo mentre si lo immergeva a fondo continuando fino a quando è scomparso nella sua figa.
All’allargamento della figa Manola ha gemuto ed ha levato la maglietta, ha poggiato le mani sul petto tatuato di Dino ed ha iniziato a rimbalzare lentamente aumentando poi la velocità.
Per Manola non era solo una normale scopata perché oltre a penetrarsi si muoveva in cerchio per fargli sentire la sua vagina contrarsi ad ogni nuovo movimento.
Dino non aveva mai vista prima dei movimenti simili ed è stato fantastico.
Manola andava sempre più veloce e lui le ha afferrato le cosce facendo scorrere le mani sulle gambe di lei levandole l’abitino ancora ferma alle caviglie e poi è risalito per afferrare il suo perfetto sedere con una mano su ciascuna natica. Quelle stretta l’ha fatta con decisione, tirandola forte, allargandole il culo e costringendola ad avvicinarsi a lui.
Manola ha apprezzato ed ha emesso un forte gemito per dire che le piaceva, inoltre le sue braccia si sono piegate per appoggiare la testa sulla spalla di lui.
Dino ha capito che stava per venire e che lei si stava abbandonando per venire e poi è successo che Manola ha avuto un orgasmo molto forte, il suo primo orgasmo con un ragazzo.
Quando lo ha avuto ha iniziato a tremare ed ha fatto un enorme respiro gemendo più forte di quanto avesse mai fatto, stringendo le mani sui fianchi di Dino costringendo a chiavarla più a fondo di quanto non fosse mai entrato prima.
A completamento del suo piacere e per esprimerlo, ha rapidamente posato le sue labbra su di Lui aprendo la bocca mordendo con forza la clavicola.
A Dino il solo pensiero del suo orgasmo gli bastava. Sentiva la figa stringersi intorno al cazzo mentre rimbalzava andando su e giù e lui non è riuscito più a trattenersi, poiché lei spingeva in profondità e non resistendo si è lasciato andare.
È stato un momento unico, qualcosa che non aveva mai provato prima, era il piacere del suo sperma che schizzava dentro di lei. Sia lui che lei sentivano la sborra calda ed è stata la sensazione più incredibile che avessero mai provato.
Dopo pochi secondi hanno allentato entrambi fino a gattonare, le loro spinte si sono fatte più deboli finché non si sono fermati.
Mentre Manola scendeva, Dino ha visto il suo sperma gocciolare fuori dalla figa ed anche un filo che andava dalle sue grandi labbra alla punta del suo cazzo.
Manola è tornata sul sedile del passeggero e si è chinata. All’inizio Dino non capiva cosa stesse per fare, ma lei ha aperto la bocca e ha iniziato a succhiargli il cazzo accarezzandolo con la sua mano ancora un paio di volte per far uscire fino all’ultima goccia di sborra prima che sollevasse la testa e si leccasse le labbra.
Poiché non c’era altro da succhiare, con un sorriso Dino ha allungato le gambe tirandosi su i boxer coprendo il cazzo che si stava ammorbidendo e mentre lo faceva ha detto a Manola “Ci vediamo domani? Lo so che non dimenticherai questa serata, spero che non la dimenticherai neanche tu”
Poi ha infilato la chiave nella topa dell’auto avviando il motore e mentre guidava ha messo una copia di una camera d’albergo nella tasca di Manola facendole l’occhiolino e lei ha ricambiato dandole un bacio sulla guancia.
Uno squillo del telefono ha ammutolito Dino, era Agnese che la chiamava perché preoccupata.
“Dove sei, tesoro? Vi siete perduti?”
“Ah, si ci siamo perduti. Sto bene anzi molto bene e sono al caldo. Dino è stato meraviglioso”
“Che è successo?”
“Ti anticipo che sono felice come quando sono da te” ha risposto Manola con un tono che indicava tanta felicità “Ti racconterò i particolari quando arrivo”
All’arrivo davanti al cancello d’ingresso a casa di Agnese, Manola è scesa dall’auto e per ricordo si è presa la maglietta di Dino e l’ha indossata.
Lui sorridendo incredulo che gli si fosse realizzato un sogno, ha abbassato la mano per abbottonarsi i pantaloni guardando l’ora rendendosi conto che la sua ragazza sicuramente lo avrebbe cercato a casa ma Manola era la ragazza dei suoi sogni e si stava allontanando da lui ma solo per quella notte.
Dino ha subito deciso chi delle due preferiva ed ha chiamato al telefono la sua ragazza per dirle che per lui il rapporto era finito ed ha inclinato lentamente il sedile nella posizione normale di guida senza mai perdere la vista di Manola di cui si era pazzamente innamorato.
Dopo un minuto ha allungato la mano mettendo la retromarcia e poi si è diretto a casa sua continuando a pensare a quando sarebbe stato opportuno andare a trovare Manola ed Agnese.

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