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Come sono diventato il suo schiavo parte 3

By 4 Marzo 2024No Comments

Come sempre vorrei precisare che tutto quello che lèggerete è assolutamente vero, solo i nomi sono stati cambiati per ovvi motivi. Per contattarmi, domande, consigli e critiche scrivete a skylar2023@libero.it

Il mio rapporto con Laura proseguiva tra alti e bassi, come raccontavo il rapporto reale, emotivo era uno sfacelo, mentre il sesso andava alla grande. Oramai in camera da letto ero il suo schiavo in tutto e per tutto, non c’era niente a cui mi tirassi indietro e lei era una fucina di nuove idee, di solito una più perversa dell’altra. Quello che ancora mi mancava era un rapporto cuckold, o più realisticamente un rapporto a tre. La provocavo spesso in quel senso e la stronza coglieva ogni occasione per giocarci sopra, sapeva quanto la cosa mi eccitava e, fin lì almeno a parole, assecondava qualsiasi fantasia.
Come vi raccontavo abitava in una casa che era rimasta abbandonata per molti anni e con molti lavori da fare per rendere effettivamente vivibili tutte le stanze, così avevamo cominciato a sistemare un po’ alla volta per quello potevamo permetterci all’epoca, fatto sta che una sera la camera da letto non sarebbe stata agibile, per cui ci siamo organizzati per una serata in albergo. Era novembre quindi non essendo in stagione turistica era facile trovare una stanza un po’ ovunque, così mi sono organizzato per un hotel a 5 stelle in pieno centro, visto che era da fare volevo almeno cogliere l’occasione per una giornata e serata di relax totale.
Quel giorno ho finito di lavorare nel primissimo pomeriggio, ed ho incontrato Laura direttamente in centro. Come suo solito era vestita in maniera diciamo appariscente, stivali, minigonna, calze a rete (sapevo autoreggenti), una camicina attillata e sopra un piumino corto…ero giovane e ora mi rendo conto di quante me ne raccontassi da solo, volevo pensare che fosse l’abbigliamento di una ragazza di appena 20 anni, bella e consapevole, ma col senno di poi posso onestamente dirvi che era solo vestita dalla troia che era, ne più ne meno.
Pranziamo in un ristorante giapponese, come al solito lei inizia a fare i capricci e rompere, sinceramente iniziavo a scazzarmi, avrei voluto una giornata tranquilla e divertente e invece eravamo alle solite…cerco di far buon viso a cattivo gioco, tanto ormai la situazione era quella, e con l’idea di una scopata arriviamo alla fine del pranzo e raggiungiamo l’hotel poco distante. Effettivamente era davvero bello, facciamo il check in e arriviamo in camera, una suite con idromassaggio e balcone con vista sulla città…splendida, piace molto anche a lei.
Posiamo i pochi bagagli che abbiamo, ci rilassiamo un pochino, perdiamo un’oretta fra una cosa e l’altra, allungo le mani e la palpeggio un po’, qualche bacio, ma niente di più.
Scendiamo per un aperitivo, subito pensiamo di uscire dall’albergo e lasciamo le chiavi alla reception, poi vediamo il bar dell’hotel, molto carino, strutturato un po’ da pub inglese, è complice il freddo decidiamo di fermarci li. La cosa si prolunga, si fa ora di cena, lei ovviamente beve troppo, come sempre, ma la parte buona è che entra in quello stato in cui tira fuori davvero la puttana che è, così comincia a provocare, accavalla le gambe in modo che la gonna cortissima scopra le cosce lasciandosi guardare dai pochi ospiti presenti, mi chiede se so che la stanno guardando e se mi eccita…diciamo che incomincia con tutto il repertorio a cui sa che alla fine non so resistere, e ha ragione perché dopo un po’ ho il cazzo duro che preme contro i pantaloni. Lei sotto il tavolo allunga una mano e comincia a toccarlo fingendosi sorpresa “senti il mio schiavetto che bel cazzo che ha qui, basta che qualcuno mi guardi e subito si eccita, sei proprio un porco” mi bacia, il tono della voce è un po’ troppo alto, il bacio un po’ troppo plateale…quelle che oggi, ad un’altra età, troverei imbarazzanti, ma da giovane comanda il cazzo e non il cervello quindi diventa solo buttare benzina sul fuoco. Ci alziamo per tornare in camera, andiamo alla reception a riprendere la chiave, non c’è più la ragazza di prima ma un signore sui 60, ben tenuto, devo dire molto gentile ed educato, guarda Laura ovviamente con interesse, sia per l’abbigliamento sia immagino perché l’ha sentita poco fa…ma non si lascia andare a nulla di invadente, maleducato o poco professionale. Entriamo in ascensore e lei non perde occasione “hai visto come mi guardava?mi avrebbe fatto di tutto”. Mentre scrivo queste parole mi sembra di risentire la sua voce, bassa, sexy, un po’ strascicata per l’alcol…ricordo di averle messo una mano sotto la gonna e averle palpato il culo….arriviamo al piano, deserto, ed entriamo in camera. A quel punto non vedevo l’ora di scoparla, volevo davvero possederla, trattarla da puttana qual’era…
Appena chiusa la porta la bacio con foga, sento la sua lingua nella mia, la tocco, le tolgo la camicetta, le palpo quel culetto sodo così bianco e perfetto, le sfilo la gonna…lei si stacca e si allontana con un sorrisetto malizioso che conosco molto bene…cazzo, ricordo quell’immagine come fosse ieri, in piedi davanti a me, le autoreggenti nere a rete, quel micro perizoma che sottolineava il culo perfetto, il reggiseno nero che tirava su quelle tettine piccole ma così sexy, la pelle bianchissima e i capelli biondi così chiari…avrei fatto qualsiasi cosa per lei. Mi guarda e mi dice semplicemente “lo vuoi fare in tre?” Rimango un attimo spiazzato, non me lo aspettavo…vedendomi titubante mi incalza “ti ho chiesto se vuoi scoparmi assieme al tizio della reception” non mi sembra vero…certo che lo voglio! Decidiamo di chiamare al reception con al scusa di darci portare una bottiglia di champagne…se non l’avesse portata lui amen, avremmo fatto tutto da soli. Chiamo, risponde lui, mi dice che provvede subito…mentre aspettiamo cala un silenzio forte, sono consapevole che è un momento decisivo nel nostro rapporto, lei è più spavalda ma sento che comunque è nervosa…bussano alla porta, lei è ancora in intimo come descrivevo prima, io sono a torso nudo…la guardo prima di aprire, è bellissima, e mi sorride…un sorriso dolce, sincero, affettuoso, come da lei ne ho visti pochi, il sorriso di una ragazza di 20 anni al suo fidanzato…apro, saluto e mi sposto di lato per lasciarlo entrare ma anche perché la veda…capisce subito la situazione, e facendo il finto tonto chiede se può appoggiare tutto sul tavolino…Laura prende l’iniziativa un po’ a sorpresa dicendogli “certo, vuole mica restare a bere qualcosa con noi?” Mentre mi sa avvicina e mi bacia…lui non è uno sprovveduto, si avvicina a Laura è appena si stacca da me la bacia. È la prima volta in vita mia che vedo la mia ragazza baciare un altro, in un attimo assumo la consapevolezza di essere un cornuto, un cuck, uno schiavo, e immediatamente mi diventa di marmo.
Li guardo baciarsi mentre mentre gli appoggia una mano sul petto per poi sbottonargli la camicia, io intanto mi tolgo i pantaloni. In poco è nudo anche lui, al che lei si inginocchia e comincia a succhiarci il cazzo, prima in maniera alternata, poi a lui mentre mi sega lentamente, direi anche distrattamente…capisco di essere un extra in tutto questo. Dopo un po’ lei si alza, lui la tocca, la stringe il culo fra le mani, le passa sulle cosce, esplora il suo corpo mentre continua a baciarla, lei lo trascina verso il letto, mentre io guardo la scena trasognante, a cazzo duro e segandomi. È un sogno che diventa realtà, è come vedere un porno con lei protagonista. Lei si sdraia sulla schiena e lui in mezzo alle sue gambe, le scosta il perizoma e comincia a leccargliela, lei ovviamente è già eccitatissima e comincia a genere, poi mi guarda e mi dice “su schiavetto, leccami i piedi”. In quel momento mi rendo conto di essere stato semplicemente in piedi a guardarla e segarmi, ma subito mi metto a lato del letto e comincio a leccarle, baciarle e succhiarle il piede…e vi giuro, in quel momento quel piedino candido era la cosa più bella del mondo, non esisteva altro per me. Non so quanto questa cosa sia andata avanti ma lei ha avuto almeno un orgasmo, l’ho sentito da come ha contratto le dita nella mia bocca e dai suoi gemiti…per il resto non una parola da parte di nessuno, e andava bene così. Poi lui si è spostato scopandola alla missionaria e io ho realizzato una delle fantasie che mi perseguitavano da molto, ovvero tenerle le gambe aperte mentre lui la scopava…ero completamente in estasi, ogni tanto lei mi allungava una carezza ma il mio ruolo era chiaro. Poi l’ha girata a pecora, la scopava con foga, io mi sono spostato davanti, vedevo le sue tettine oscillare mentre la prendeva, nel frattempo la accarezzavo, la baciavo e lei godeva…cazzo la mia ragazza stava godendo mentre uno sconosciuto la scopava…mentre scrivo queste poche righe mi diventa durissimo al solo ricordo di quella prima volta…e all’epoca ignoravo quanto tutto sarebbe degenerato nel tempo. Dopo circa 10 minuti così lui è venuto, si è riversato dentro la sua fica…si è staccato e ha cominciato a rivestirsi, non una parola, mentre lei invece, spossata dagli orgasmi, con voce stanca ma eccitata mi dice “su schiavo, puliscimi” mi coglie di sorpresa, vacillo ma lei mi sposta la testa verso la sua fica, e cercando non pensare comincio a leccarla…sento il sapore salato del suo sperma sulla lingua, non mi piace ma continuo…”mmm bravo schiavo, leccami la fica, puliscila dalla sborra che mi fai godere, dai, lecca tutto” e l’ho fatto, per la prima volta in vita mia ho mangiato sborra di un altro dalla fica della mia fidanzata…non mi sono manco accorto che il tizio se ne era andato, quando ho finito e lei ha avuto un altro orgasmo mi ha solo detto “su, ora riempi la vasca, che devo lavarmi”.
Così, oltre che essere il suo schiavo, ormai ero anche il suo cornuto, e questo mi eccitava moltissimo.

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