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Racconti di DominazioneRacconti sull'Autoerotismo

Fantasie fetish di un marito

By 18 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

parte prima –

In anticipo sulle sue abitudini lui tornò a casa prima.
La sua giornata lavorativa, in quell’ufficio, era stata particolarmente tranquilla ed aveva deciso di tornare prima. Sapeva di trovare la casa vuota; Già pregustava il piacere si spogliarsi e buttarsi nudo sopra il letto, non dopo aver acceso la ventola attaccata al soffitto. Era il suo momento di relax che, a volte ,terminava con la sua mano che, lentamente, cercava il suo sesso, e, fatta qualche fantasia eccitante, del genere che lui sognava, in segreto, cominciava a masturbarsi. Immaginava certe situazioni e certi ambienti che purtroppo per lui erano solo fantasia. In casa sua, con sua moglie, mai aveva affrontato l’argomento. Erano cose che non pensava avrebbe gradito discutere. Per lei il sesso ora la solita scopata veloce quando e se c’era il tempo di farla. Un normalissimo menagè famigliare, nulla più.
Parcheggiata l’auto notai quanto era piacevole aver scelto di abitare in periferia; Poca gente in giro, pechi problemi di parcheggio, e, nonostante tutto abitavo a pochi passi da i servizi come il supermercato o la superstrada. Era bella questa situazione perché la villetta in cui abitavo era isolata quel tanto che basta per vivere nella quiete. La strada era appena fuori da quella principale, e la casa più vicina ad un centinaio di metri, insomma, la situazione ideale per vivere tranquilli con la privacy necessaria. Prima di comprarla ne avevo girate diverse, ma non mi ero mai convinto. Invece con questa fu differente, mi sembro piacevole subito. Quando decisi che era quella giusta la feci vedere alla mia compagna, fino a quel momento marginalmente interessata visto che abitava ancora con i suoi genitori. Gli piacque subito, e, come me, apprezzo il fatto che fosse al di fuori del contesto cittadino. Era la casa perfetta, e quindi, in breve, fatta tutta la parte burocratica, trovato il mutuo che più rientrava nelle nostre possibilità, si comprò.
Prima di poterci andare ad abitare ci volle qualche tempo per farla sistemare. Era stata abbandonata per un lungo periodo ed urgenti lavori di ristrutturazione erano impellenti. Durante i lavori si venne a conoscenza che la casa era stata ampliata di qualche stanza, ma la cosa più interessante era che erano stati ricavati degli ambienti nel sottosuolo che non si raggiungevano se non se sapeva l’esistenza. Il loro ingresso era celato da botole sul pavimento comandate elettricamente. Erano stanze particolari, ospitavano dei vecchi scaffali con molte cianfrusaglie ed altrettanta vecchia polvere. Non ci si spiegava tutta la segretezza per trovarle quando poi erano delle semplici e banali cantine. Non avendoci molti soldi da investire si disse di rimandare la sistemazione di questi ambienti in tempi futuri, e , di fatto, ci si dimenticò della loro esistenza…o così io credevo.
Rientrato a casa, come immaginavo, ero completamente solo. Mia moglie era ancora fuori. Andai quindi in camera per spogliarmi e rilassarmi qualche minuto. Non disdegnai di farmi prima un caffè. La casa era tutta mia… per le mie fantasie era davvero intrigante… immaginavo una sadica padrona che, forte del luogo isolato e del suo gusto nel comandare ed umiliare i suoi uomini, osava su di me cose bizzarre e uniche. Come sempre capitava una certa eccitazione si paleso, il mio cazzo iniziava a indurirsi, e, solitamente, mi buttavo nel letto e finiva con una sega. Ma qualcosa di diverso mi passò per la testa…la situazione era perfetta; Ero solo, mia moglie non sarebbe rientrata prima di qualche ora… idee masochistiche iniziarono a balenarmi per la testa…

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