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Racconti 69Racconti di Dominazione

Giacomo

By 4 Dicembre 2008Febbraio 9th, 2020No Comments

Il mio nome &egrave Giacomo, ho 24 anni e mi sto per laureare in medicina insieme alla mia ragazza Anna.
Con lei ho un ottimo rapporto, anche dal punto di vista sessuale ma neanche lei sa del mio vizio nascosto.
Amo vedere le donne quando sono al bagno.
Quando mia sorella viveva ancora con noi, la spiavo dalla toppa della serratura mentre urinava eccitandomi tanto da dovermi poi masturbare per dar sfogo alle mie voglie.
Da quando se n’&egrave andata mi sono dovuto spingere fuori fino a scoprire che, in centro commerciale, potevo assistere indisturbato al mio spettacolo preferito.
Infatti c’&egrave una piccola crepa fra un bagno degli uomini e quello delle donne dalla quale si vede bene cosa succede dall’altra parte del muro.
Una volta sono stato tanto fortunato da beccare due ragazze che lesbicavano con conseguente folle masturbazione da parte mia.
Non avendo molto da fare, anche oggi, sono andato nel mio nuovo paradiso terrestre e mi sono chiuso nel bagno che mi permette di vedere quello che non si dovrebbe.
Dopo un po’ vedo sedersi sulla tazza una gran bella donna, veramente un pezzo di figa incredibile, da copertina, che non sapendo di me si tira su la gonna e giù lo slip.
Solo che non fa quello che penso ma inizia a toccarsi la patatina.
Subito mi calo i pantaloni della tuta e i boxer e me lo prendo in mano per segarmi ma, all’improvviso, si apre la porta ed entra una vigilantes a dir poco imbufalita.
‘Eccolo il porco, alla fine ti ho preso brutto maiale.’
Cerco di darmi un contegno ma l’evidenza &egrave tale da non lasciarmi via di fuga ,cerco di farfugliare qualcosa ma lei mi blocca subito.
‘Mettiti a posto e vieni con me, ora facciamo i conti pervertito del cazzo.’
Non posso che andarle dietro sperando di cavarmela con una ramanzina e il divieto d’entrare ancora li.
Mi ritrovo così in uno stanzino alquanto spoglio dove lei mi fa sedere mettendosi poi di fronte.
‘Allora specie di maiale, quante denunce vuoi prenderti oggi ?’
Ha un tono davvero aspro e cattivo, scorgo il suo nome sulla targhetta, Teresa, ma non riesco invece a parlare.
‘Io non volevo, non mi giudichi male, non &egrave come pensa.’
‘Hai ragione tu, non eri nel bagno a farti una sega sbirciando in quello delle donne, non sei un porco, ma una povera vittima, solo che non devi convincere me ma il giudice.’
‘No la prego non mi denunci, così mi rovina.’
Penso a come verrei accolto a casa dopo la denuncia, di certo mio padre mi caccerebbe fuori per la vergogna.
‘Allora abbiamo violazione della privacy, atti osceni in luogo pubblico, qualcosa che di certo dimentico, dai che forse in galera non ci vai.’
‘La supplico Signora, lei così mi butta in mezzo ad una strada, i miei mi cacciano.’
‘E farebbero bene, anzi li chiamo pure per complimentarmi con loro.’
Mi metto a piangere come un bambino, sono a dir poco disperato e non vedo nessuna possibilità di salvarmi.
‘Come ti chiami porco ?’
‘Giacomo.’
‘Stammi bene a sentire Giacomo, se vuoi chiudo un occhio, anzi due, ma tu devi essere buono con me.’
Alzo la testa e la guardo meglio, non &egrave una brutta donna, certo ha qualche chilo di troppo, ma non tanti, non capisco dove vuole arrivare, non mi sembra la tipa da dover elemosinare un po’ di sesso.
‘Cio&egrave che dovrei fare ?’
‘Tutto quello che ti dico e subire quello che ti farò.’
‘Ma sei una sadica ?’
Lei mi ride in faccia, poi quando torna seria mi parla più decisa di prima.
‘No che dici sono la fata Turchina. Certo che sono quello che pensi, solo sta a te decidere o fai come dico io o finisci in tribunale e vedi di fare in fretta.’
In realtà non ho alternative, così col cuore in gola non sapendo cosa m’aspetta accetto la sua proposta.
‘Bravo il mio Giacomo, ora spogliati, ti voglio vedere nudo.’
Mentre mi denudo lei si alza e chiude la porta a chiave, una volta che ho finito di svestirmi mi porta le mani dietro la schiena e le ammanetta.
‘Ora t’imbavaglio’ mi sussurra all’orecchio ‘Non vorrei tu ti mettessi ad urlare come un pazzo.’
Da un cassetto prende un foulard e mi tappa la bocca con quello, ora sono veramente nelle sue mani e tremo di paura.
Lei mi gira intorno senza dire nulla godendo del terrore che ho stampato in faccia, poi inizia a deridermi.
‘Certo che devi essere per forza un pervertito, con quel cazzetto mica puoi soddisfare una donna. O forse hai bisogno di uno stimolino per fartelo drizzare ?’
Così mi passa una mano sul pene che, nonostante tutto, da qualche segno di vita.
‘Forse hai bisogno di qualcosa in più, magari sentendo un po’ di dolore reagisce meglio.’
Prende un paio di grosse mollette metalliche, di quelle che si usano per tenere stretti i fogli di carta, e me ne fissa una su un capezzolo, io urlo di dolore, ma l’urlo &egrave soffocato dal bavaglio.
Teresa si muove lentamente, sembra quasi che goda nel vedermi attendere le sue mosse.
Quando mi mette la seconda molletta su capezzolo stringo i denti e riesco a resistere al dolore.
‘Questo non si riprende proprio, bisogna che mi ci metta d’impegno.’
Prende una sedia e la mette di fronte a me, ma prima di accomodarsi si sfila la gonna mostrandomi le gambe ben in carne. Una volta seduta con estrema sensualità si apre la camicia della divisa, ha due tette enormi che il reggiseno riesce a contenere a stento.
Quando apre le gambe, mettendole sui braccioli, e sposta il perizoma facendomi vedere un pelo nero e folto mi eccito nonostante il dolore. Lei inizia a toccarsi in mezzo alle gambe mentre torna a sfiorarmi il cazzo. Dopo poco tempo ce l’ho davvero duro, mi sembra quasi di venire, ma lei smette quel trattamento temendo un mio orgasmo.
‘Il mio porco sta godendo non &egrave vero ?’
Non posso risponderle, ma abbasso la testa quasi vergognandomi di avercelo duro.
‘Ora faccia al muro, gambe aperte e culo indietro.’
Mi giro e cerco di mettermi come Teresa mi ha ordinato e così non vedo quello che sta facendo.
All’improvviso sento un gran bruciore sul culo, giro la testa e la vedo con un gatto a nove code in mano. Non so come proteggermi, così mi appiattisco conto il muro sotto le sue frustate sempre più incalzanti. Mentre mi frusta m’insulta in tutte le maniere ma sono troppo preso dal dolore per darle ascolto. I colpi sono quasi tutti diretti al mio culo che presto diventa rosso fuoco ma anche sulla schiena e sulla parte alta delle cosce.
Poi mi prende per i capelli e mi porta contro il tavolo facendomi abbassare contro questo a 90′.
Con una mano mi tiene in basso la testa mentre con l’altra continua a frustarmi, solo che ora anche i miei genitali finiscono sotto i suoi colpi ed il dolore che provo diventa insopportabile.
Non so come farla smettere non posso muovermi in nessuna maniera e lei non sembra aver intenzione di smettere. Sono in preda allo sconforto quando improvvisamente finisce di frustarmi e mi fa alzare in piedi.
‘Allora brutto porco ti &egrave bastata la lezione ?’
Annuisco con la testa sperando di aver appagato la sua sete di vendetta.
‘Io invece penso di no, hai ancora il cazzo duro.’
Abbasso gli occhi ed &egrave vero!
Il mio pene svetta in aria più in vita di prima.
Teresa mi toglie il bavaglio e ne approfitto per respirare a pieni polmoni.
‘Allora Giacomo ma ce l’hai una ragazza ?’
‘Si, si chiama Anna perch&egrave ?’
‘Perch&egrave anche in tiro &egrave un cazzo da poco per me, dopo che te la data, si fa scopare da qualche vero uomo.’
Mi sento umiliato, ma non so come al solito che fare, almeno non mi picchia più e penso che questo sia un passo avanti.
Teresa si mette dietro di me e comincia a toccarmelo, ma non smette mai di parlare della mia ragazza.
‘Di certo con te fa finta di godere, magari ti dice anche che sei bravo, ma poi si fa sfondare da qualche negro per godere in maniera decente, con te non potrebbe proprio, sei davvero uno schifo d’essere.’
Io taccio per non farla innervosire, ma lei insiste.
‘Scommetto che magari anche adesso si sta facendo sbattere, perch&egrave non controlli ?’
‘E come, mi hai legato.’
Lei prende il cellulare e mi chiede il numero, non &egrave molto pratica così le spiego come trovarlo nell’agenda. Quando vedo che la sta chiamando sul serio vado nel panico.
‘No ti prego, frustami ancora, ma non la mettere in mezzo.’
‘Taci coglione, che dopo ci divertiamo tutti, te compreso.’
Quando la mia ragazza risponde, Teresa le dice di venire al centro commerciale di gran fretta e di presentarsi alla reception chiedendo di David, spiegandole che mi trovo in un brutto guaio. Quando stacca prende la radio che ha con se e la sento parlare, senza capirci però molto.
Durante l’attesa non fa altro che stimolarmi il cazzo per poi insultarmi o minacciarmi di aprirmi il culo con tutto quello che trova a portata di mano.
Dopo una mezz’ora circa sento bussare alla porta, il panico s’impadronisce di me e sudo freddo non sapendo la reazione di Anna.
Teresa mi lega ad un termosifone, apre la porta ed entrano la mia ragazza con una guardia di colore subito dietro.
‘Giacomo che cazzo ci fai nudo qui dentro ?’
Anna &egrave a dir poco sconvolta, non solo sono nudo, ammanettato e col culo rosso, ma davanti a me c’&egrave una donna seminuda che mi guarda divertito.
‘Scommetto che tu sei la ragazza di questo pervertito.’ le chiede Teresa senza smettere di ridere.
‘Perch&egrave pervertito e poi tu chi sei ?’
Teresa le racconta l’accaduto, lo sguardo della mia ragazza passa dall’incredulo all’arrabbiato, finendo col rimanere senza parole.
‘Allora amica mia, ho fatto bene a chiamarti o no ?’
Anna &egrave davvero sconvolta e tarda a darle una risposta.
‘Non l’avrei mai creduto, con me &egrave sempre stato un bravo ragazzo…’
In un momento di bontà Teresa le da il tempo di riprendersi ma poi &egrave di una crudeltà quasi disumana.
‘Toglimi una curiosità, ma davvero tu godi quando ti scopa con quel cazzetto ?’
La mia ragazza &egrave presa in contropiede, non vuole dirle che sono stato il suo primo e finora unico amore, l’unico in poche parole con cui ha fatto sesso. E invece di difendermi, almeno sotto questo punto di vista, anche lei infierisce senza pietà.
‘Ti dirò non &egrave poi malaccio, certo non ha un vero cazzo, uno di quelli che li senti quando ti aprono in due.’
‘E dimmi, ora ne avresti voglia, intendo di un gran cazzo.’
‘Certo che si, di quello ne ho sempre voglia.’
‘E allora perch&egrave non controlli il mio amico, di lui nessuna si &egrave mai lamentata.’
Ora capisco la presenza di quella persona che finora non ha detto una sola parola ma si &egrave goduta tutto lo spettacolo in silenzio.
‘Sai che ti dico, non l’ho mai fatto con uno di colore, si dice che siano ben dotati, però &egrave sempre meglio controllare di persona.’
Così si avvicina a David e gli si struscia addosso, lui la bacia ficcandole la lingua in bocca e toccandole il culo.
Quando Anna gli mette la mano sulla patta dei pantaloni non la riconosco più, con me &egrave sempre stata timida, quasi pudica anche dopo tutto il tempo passato insieme, mentre ora sembra una cagna in calore.
Ma ci rimango anche peggio quando il cazzo di David esce dai pantaloni, pur a ‘riposo’ &egrave una bestia immane, quasi il doppio del mio.
Anna dopo un attimo di sgomento, s’abbassa e inizia a baciare quella mazza mostruosa mentre Teresa la spoglia fino a lasciarle solo le scarpe. La mia ragazza sembra indemoniata, riesce addirittura a prenderlo tutto in bocca, lanciandomi sguardi pieni di lussuria e di rabbia.
Sono sgomento ma eccitato nel vederla così, in più Teresa la tocca ovunque come se quel cazzo non bastasse ad eccitarla.
Alla fine si siede sul tavolo a gambe spalancate e invita David a prenderla toccandosi la fica.
‘Cosa aspetti a riempirmi col tuo cazzo, non vedi che sto colando dalla voglia ?’
‘Certo che ti scopo, e tu cornuto guarda come faccio godere la tua donna.’
‘Si fottimi davanti a quel bastardo, guarda vede la sua ragazza scopare con un altro e ha il cazzetto duro.’
Mi vergogno di me, ma non ci posso fare niente, sono super eccitato mentre la guardo intanto che David fa entrare il suo bastone in lei che geme di piacere, sotto lo sguardo divertito della vigilantes.
‘Si dammelo tutto, scopami fino in fondo.’
‘Sei un gran maiala lo sai vero ?’
‘Sii, fammi sentire le tue palle sbattermi contro il buco del culo.’
Lui la scopa con tanta forza che il tavolo inizia a muovermi ma Anna sembra non sentire alcun dolore anzi, geme a gran voce e lo incita ad andare più forte.
Teresa le chiude la bocca con la sua, le tocca il seno, le sfiora la fica, mentre io assisto impotente a quella scena.
David &egrave un vero stallone, al contrario di me la fotte a lungo, mi sembra quasi che il tempo non passi finch&egrave lui non le chiede dove vuole che venga.
‘Sborrami dentro che poi so io da chi farmi pulire.’
‘Ti riempo la fica di sborra troia.’
‘Si vieni insieme a me non resisto più, godoo.’
‘Vengo anch’io,sborroo.’
David da un ultimo violentissimo colpo, poi si ferma immobile ormai svuotato di ogni forza.
Come si muove suona il suo cercapersone, lui bestemmia, poi si pulisce con dei fazzolettini e si riveste. Prima d’andarsene da un bacio ad entrambe le donne.
‘Se vuoi sai dove trovarmi.’ dice ad Anna prima di lasciarci.
Lei &egrave ancora li, seduta sul tavolo con le gambe aperte e la fica piena dello sperma del negro.
‘Teresa libera il porco che ora ci divertiamo.’
La vigilantes mi libera dal termosifone ma non mi toglie le manette, mi fa invece inginocchiare davanti ad Anna che subito mi ordina di muovermi.
‘Leccami la fica,non vedi che &egrave sporca.’
‘Ma mi fa schifo !’
Teresa mi colpisce con un calcio appena sopra i testicoli facendomi un male cane.
‘Muoviti stronzo o te le stacco quelle palline che ti ritrovi.’
Così mi avvicino a quella fica grondante di piacere, il suo e quello di David che l’ha appena presa.
Inizio a leccare tutto quello che trovo, il disgusto lascia presto posto alla voglia di sentirla di nuovo godere ,ma appena ho finito di pulirla lei mi caccia via.
‘Teresa pensi la lezione sia bastata questo stronzo ?’
‘Non lo so però se vuoi ho una gran bella idea.’
Iniziano a parlarsi a bassa voce nelle orecchie, ridacchiando di gusto, poi si girano verso di me con un aria che definire minacciosa &egrave ancora poco.
‘Sentimi bene lurido verme, tu hai sempre detto che volevi mettermelo dietro, ora sarò io a farlo.’
‘No Anna ti prego, quello no.’
Mi prendono di forza mettendomi contro il tavolo, poi mi legano le caviglie sulle gambe della scrivania facendomi aprire le gambe.
Teresa prende un cazzo finto da un cassetto, non &egrave particolarmente grosso, ma mi fa venire i brividi lo stesso.
‘Abbassati stronzo o ti faccio inculare a secco dalla tua ragazza.’
Non posso fare che quello che vuole, così mi ritrovo a gambe aperte e culo all’aria, in balia delle due donne, ormai sempre più decise a sverginarmi.
Non so quale delle due lascia cadere un po’ di saliva sul mio culo, quando mi giro si stanno baciando come due vere lesbiche mentre Teresa mi massaggia il buchetto.
Ma Anna ha fretta, così prende il fallo dalle mani di Teresa e comincia a spingermelo dentro.
‘Mi fai male,almeno fa piano.’
‘Taci bastardo, o chiamo David e ti faccio inculare da lui.’
Il solo pensiero mi gela il sangue e divento duro come il marmo, allora Teresa mi da qualche schiaffo sul culo per farmi rilassare.
‘Vedi di stare morbido cretino,o sentirai più male.’
Anna continua a spingere il cazzo di gomma finch&egrave non &egrave entrato tutto nel mio sfintere ormai aperto, quando inizia a scoparmi il cazzo mi torna duro e inizio a gemere ma non solo di dolore, così loro riprendono ad insultarmi ancora più pesantemente.
‘Lo sapevo che eri un frocio, guarda come godi a prenderlo nel culo.’
‘Sei proprio un pervertito, e pensare che dicevi d’amarmi.’
‘Questo ama solo il cazzo, ma quello degli altri.’
‘Te lo sfondo lurido verme bastardo, prendilo tutto.’
Io godo, non so perch&egrave ma godo, e non posso nasconderlo.
Alla fine vengo sul tavolo, schizzandoci sopra il mio sperma, mentre loro due ridono e m’insultano.
Quando mi liberano i piedi Teresa mi fa inginocchiare di nuovo per pulire dove ho sborrato, cosa che faccio senza dire nulla, poi mi toglie le manette e mi butta addosso i mie vestiti.
‘Ora vattene e non farti più vedere qui dentro.’
Mi rimetto in fretta le mutande come se volessi coprirmi da una vergogna, ma quando incrocio lo sguardo di Anna non riesco più a restare in silenzio.
‘Amore non vieni con me ?’ le chiedo con timidezza.
‘Amore un corno, vedi di sparire e non farti più vedere ne sentire.’
Il suo tono &egrave talmente perentorio che non oso controbatterla,magari domani sarà più calma e proverò a farla ragionare. Continuo a rivestirmi quando sento la sua voce.
‘Giacomo !’
‘Si Anna.’
‘Sentimi ben, tu sei solo un pervertito non puoi certo negarlo. D’ora in avanti sarai il mio schiavo, farai tutto quello che vorrò senza mai obbiettare,altrimenti vado dai tuoi e gli spiffero tutto, sono stata chiara ?’
‘Si Anna,solo che io…’
‘Tu non puoi dire nulla se non l’avessi ancora capito, ora vattene via, ho voglia di fare sesso con Teresa e tu non sei degno di guardarci.’
Esco senza essermi messo del tutto a posto e chiudo la porta dietro di me, la mia vita &egrave ormai completamente cambiata e posso solo sperare che Anna si stanchi presto di fare la sadica con me.

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/ Il giorno dopo Anna mi chiama poco dopo che ho finito di pranzare.
‘Stronzo vieni subito a casa mia.’
‘Anna senti io vorrei parlarti…’
‘Allora non mi sono spiegata,vieni e basta,ho bisognio di un servo.’
Tira giù il cellulare senza darmi tempo di parlare,mi metto solo un giubbotto e corro a casa sua.
Mi viene ad aprire con indosso una vestaglia trasparente che lascia vedere il suo intimo,un bel coordinato nero come le calze,e subito mi trovo in uno stato d’eccitazione.
‘Entra che adesso ci divertiamo.’
Appena metto i piedi in casa sua chiude la porta,quasi sbattendola,lei che &egrave sempre stata così delicata con tutte le cose che tocca.
‘Spogliati nudo e vieni in camera mia,c’&egrave una bella sorpresa per te.’
‘Senti Anna non &egrave che potremmo chiarirci,il mio &egrave stato solo uno sbaglio.’
Mi tira uno schiaffo in pieno viso che lascia il segno,ma quello che fa più male &egrave l’averlo ricevuto dalla mia ragazza,o forse ormai ex.
‘Taci stronzo e fai quello che ti ho detto.’
La vedo andare in camera sua e inizio a spogliarmi lasciando tutto su una sedia,poi mi faccio coraggio e vado da lei.
Quando entro la trovo sdraiata con Teresa che &egrave anche lei seminuda,senza la divisa da vigilantes fa tutto un altro effetto,ha forme abbondanti ma proporzionale con un gran culo che farebbe impazzire chiunque. Però mi prende anche un gran paura,Teresa &egrave una vera sadica e lo so bene per esperienza,ma non mi danno il tempo di dire nulla.
‘Sentimi bene,io e Teresa abbiamo una gran voglia di fare sesso,ieri ho scoperto non solo com’&egrave farsi scopare da un vero uomo,ma anche come mi piace farlo con una donna. Quindi tu ora ci lecchi i piedi finch&egrave non ti diciamo di smettere,sono stata abbastanza chiara ?’
‘Si Anna.’
Iniziano a baciarsi mentre io m’accuccio in fondo al letto,prendo un piede di Anna e inizio a baciarlo finch&egrave Teresa non mi sbatte in bocca uno dei suoi. Così passo a quella estremità leccandone le dita e passandoci la lingua in mezzo. Loro si sono spogliate e si masturbano a vicenda,gemendo di piacere sotto i miei occhi.
Il cazzo inizia a farmi male per quanto &egrave duro,ma non oso neanche pensare di toccarlo,temendo la loro reazione,così continuo a leccare i loro piedi. Mi sento umiliato ed eccitato allo stesso tempo,se fosse per me mi butterei fra di loro per scoparle tutte e due,ma non posso che assaporare il gusto di quello che ho in bocca.
Poi Teresa si mette sopra la mia ragazza nel più classico dei sessantanove mostrandomi il suo culo da urlo. Non riesco a tenere le mani a posto e così ne allungo uno fino a toccarlo,ma la sua reazione &egrave immediata.
‘Come osi toccarmi lurido verme ?’
‘Scusami,non ho resistito.’
‘Allora ti piace il mio culo ?’
‘Si &egrave bellissimo.’
‘Sdraiati sul letto che te lo faccio vedere per bene.’
Mi metto subito supino sul letto,non so cosa vuole fare,ma non posso fare altro che assecondarla.
Con un balzo me lo mette in faccia,schiacciandomi il viso col suo peso.
‘Ora leccalo o ti stacco il cazzo a morsi.’
Allungo la lingua e trovo subito il suo buchetto,&egrave stretto e profumato,cerco di aiutarmi con le mani ma senza riuscirci,così lecco come posso.
‘Non sento la tua lurida lingua dentro,vedi di non farmi incazzare.’
La tiro fuori più che posso e le penetro alla meno peggio,lei lo capisce e se lo apre con le sue mani,così non posso che scoparla con la lingua mettendogliela tutta dentro.
Anna intanto riprende a masturbarle la fica,mentre lei si avvicina all’orgasmo schiacciandomi sempre di più la faccia col suo culo. Mi manca l’aria ma cerco di fare lo stesso del mio meglio temendo la reazione di Teresa,che di certo non sarebbe piacevole da subire.
Alla fine viene facendomi leccare il suo orgasmo sul viso,che subito bevo avido.
Poi &egrave la volta di Anna che prende il posto della sua amante sopra di me,&egrave già bagnata ed &egrave più leggera,però si struscia sul mio viso facendomi impazzire dalla voglia di scoparla.
‘Ti piacerebbe fottermi lurido bastardo,invece puoi solo leccarmela pregandomi di non romperti il culo.’
‘A me basta vederti godere,’ le rispondo cercando di pararmi il culo.
‘Allora lecca bene se vuoi farmi fare la buona.’
La sua fica &egrave talmente aperta dal piacere che non faccio fatica a passarci la lingua in mezzo fino al suo buchetto,quando sente che sta per venire si gira e quasi mi schizza in faccia come un uomo.
‘Cazzo non avevo mai goduto tanto,si vede che come uomo non vali una sega.’
Io mi sento mortificato come maschio,ma nello stesso sono eccitatissimo ed il mio pene tradisce la mia voglia.
Così Teresa inizia a sfottermi calcando subito la mano.
‘Ma guarda questo porcellino come l’ha duro.’
‘Peccato che sia piccolo e non serva a niente.’ le fa eco Anna.
‘Infatti però ci potremmo divertire lo stesso non credi anche tu ?’
‘E come ?’
‘Ora ti faccio vedere,tu schiavo mani dietro la schiena e non dire una parola.’
Così mi faccio legare le mani con del nastro da pacchi che Teresa trova in camera,poi &egrave la volta dei piedi che vengono ben stretti fra di loro.
Quando ha finito di legarmi mi spinge sul letto dove cado come un salame senza nessuna possibilità di difendermi o di fuggire.
‘Anna tienigli fermi i piedi,forse &egrave meglio se ci sali direttamente sopra.’
Quella che era la mia ragazza si siede sopra i miei polpacci,poi Teresa inizia a battermi le piante con un righello da disegno.
‘Ahi mi fai male.’
‘Lo so brutto maiale e pensa questo &egrave solo l’inizio.’
Comincia ad alternare i colpi di righello al solletico,cosa che mi fa urlare finch&egrave non mi bendano la bocca per paura che arrivi qualcuno. Mentre Teresa mi tortura Anna la incita a farmi ancora più male,dicendo che in fondo sono solo un porco spione.
Ho la bava alla bocca,ormai il dolore &egrave insopportabile,ma non posso fare niente se non subire il sadismo delle due femmine,che sembra non si stanchino mai.
Quando lo fanno mi va ancora peggio,Teresa mi fa inginocchiare per terra con la faccia sul letto,mi apre le gambe e mi da un violento calcio sulle palle che mi fa cadere a terra. Ma non mi danno neanche il tempo di riprendermi che mi rimettono in quella posizione per colpirmi,però più piano,col righello. Poi Anna le prende la riga dalle mani e mi batte sulle natiche,ormai sono a pezzi e già so come andrà a finire. Invece Anna mi tira su per i capelli mettendomi in piedi,poi apre due preservativi e me li mette sul cazzo duro.
‘Vedo che in fondo ti piace,guarda come sei eccitato.’
‘Ora glielo facci gonfiare io,dammi due di quei cosi.’
Anna le da altri due preservativi che Teresa lega fra di loro per poi farli passare intorno alle mie palle e stringerle con quella specie di laccio emostatico di fortuna. Quando fa il nodo mi sembra d’impazzire per il male e come riesco ad abbassare lo sguardo m’impauro per quanto sono diventate viola. Poi mi libera i piedi e mi toglie la benda dalla bocca,respiro di nuovo aria fresca,ma non per molto.
‘Scommetto che hai una gran voglia di scopare vero maiale ?’ mi dice Teresa sfiorandomi il cazzo.
‘Si ti scoperei a sangue.’
Lei mi molla un ceffone che quasi mi fa cadere per terra.
‘E’ così che ci si rivolge alla tua Padrona lurido verme ?’
Capisco che ho esagerato e l’unica via di fuga &egrave pregarla di perdonarmi.
‘Chiedo perdono alla mia Padrona per le mie parole.’
‘Perdono un cazzo ora t’inculo come meriti.’
La vedo prendere un tubetto di vasellina,per un attimo credo nella sua umanità,almeno con quella non mi farà troppo male.
‘Mettiti a pecora che ti sfondo il culo.’
Eseguo velocemente ancora convinto che non mi farà male,solo non ho pensato a cosa mi metterà dentro.
La sento mentre mi unge lo sfintere,per quanto possa sembrare strano,lo fa con cura spingendo dolcemente la vasellina dentro con un dito. Le mie paure salgono quando vedo che si unge tutta la mano fino al polso.
‘Non vorrai mettermela tutta dentro ?’
La mia non &egrave una domanda quanto una preghiera,ma il suo sorriso beffardo &egrave peggio di qualunque risposta. S’inginocchia dietro di me e inizia a sodomizzarmi con due dita che sopporto bene,in fondo &egrave quasi piacevole con tutto quel lubrificante che ho nel culo.
Poi le dita diventano tre e inizio a sentire male,la prego di smettere,ma per risposta mi trovo il quarto dito dentro.
‘Mi stai spaccando,ti prego smetti,per amor di Dio.’
‘Quelli come te non hanno Dio,verme schifoso.’
Quando sento tutte le dita entrarmi urlo per il dolore,ma Anna mi tappa subito la bocca con le mani facendomi quasi soffocare.
‘Dai che ti piace maiale che non sei altro.’
Le risponderei di andare al diavolo,ma non riesco neanche a parlare con quella mano che mi apre il culo in due,le palle strette dal laccio ed il cazzo da due preservativi.
Quando si ferma capisco che me l’ha messa tutta dentro,devo essere un vero spettacolo di merda,ma Anna immortala l’evento facendomi delle foto.
‘Ora proprio non puoi proprio più dirmi di no,non solo porco,ma anche culorotto.’
Le sento ridere finch&egrave Teresa non muove la mano,mi fa un male cane,ma allo stesso tempo mi eccito da morire,vorrei continuare scopandomi Anna col quella presenza dietro,me lo sento duro come il marmo e le palle mi stanno scoppiando. Alla fine vengo nei preservativi sotto i loro insulti che non mancano mai,e crollo a terra sfinito.
Poi Anna mi gira a pancia all’aria,mi sfila i preservativi e mi spalma il mio sperma in faccia.
‘Così sei proprio un maiale,ora però vedi di fartelo tornare duro.’
‘Non &egrave che posso farlo a comando,sono un essere umano.’
Loro si guardano cercando una soluzione,poi si sdraiano vicino a me e iniziano a toccarmi il cazzo.
In breve tempo torna duro com’&egrave ovvio che sia e mi rimettono due preservativi sull’uccello.
Poi Anna mi sale sopra e inizia a cavalcarmi,io sento ben poco per non dire nulla,mentre lei geme di piacere.
‘Peccato non abbia un cazzo vero,ho tanta voglia di maschio.’
Teresa le si mette vicino e le tocca tette e passera fino a farla venire,poi ne prende il posto mentre Anna ricambia le carezze. Anche lei mi dice che come uomo non valgo niente,per farmelo rimanere duro mi batte piano le palle fino ad avere l’orgasmo che desidera.
Penso abbiano finito di maltrattarmi,ma hanno ancora una sorpresa in serbo per me.
‘Visto che non hai un vero cazzo devi essere punito.’ mi dice Teresa minacciosa come sempre.
‘Basta ti prego non reggo più.’
‘Taci cane ci servirai da cesso.’
Mi spingono fino in bagno per poi farmi sdraiare sul piatto della doccia,li Anna mi mette la fica davanti alla faccia e inizia a pisciarmi addosso.
‘Vedi di bere tutto perch&egrave quello che finisce sul marmo poi lo lecchi.’
Ho i conati di vomito,ma cerco di tenere la bocca aperta e mandare giù tutto,anche quando finisce e Teresa prende il suo posto.
‘Bevi porco che ti fa da ricostituente.’
Il piscio di Teresa fa davvero schifo,ne sputo un po’ non riuscendo a berlo tutto,ma come finisce mi gira la faccia costringendomi a leccarlo.
‘Pulisci per bene,non vorrai lasciare sporco.’
Così’ pulisco tutta la tazza con la lingua fino a farla risplendere.
‘Ora ti facciamo godere un po’,in fondo ne hai diritto.’
Anna inizia segarmi mentre Teresa mi tocca il culo entrandoci con due dita,inizio a gemere dal piacere senza nasconderlo.
‘Si fatemi godere,sto venendo.’
‘Vedi che ti piace brutto porco.’ mi dicono quasi insieme ridendo di me.
Alla fine riempo di nuovo i preservativi solo che questa volta,dopo avermeli sfilati,Anna mi fa direttamente bere il contenuto poggiandolo sulla lingua.
Poi mi slegano e mi ordinano di lavarmi,cosa che faccio molto volentieri.
Quando ho finito torno da loro che intanto sono sul letto a baciarsi.
Anna mi vede e col massimo disprezzo possibile mi congeda.
‘Vestiti e vattene,per oggi con te abbiamo finito,ma ricordati di correre quando ti chiamo.’
‘Si Padrona,aspetto la sua chiamata.’
Mi rivesto in fretta e scappo via,ma so che con quelle foto in mano prima o poi mi chiamerà per torturarmi di nuovo.

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E’ passata quasi una settimana da quando Anna e Teresa mi hanno umiliato insieme e sono in uno stato a dir poco confusionale. Se da un lato odio il dolore che mi hanno fatto sentire,dall’altro so che mi sono eccitato nelle loro mani,e che il perverso che &egrave in me sta uscendo sempre più allo scoperto. Così quando mi suona il cellulare e scopro che &egrave Anna ho un tuffo al cuore,non so neanche se rispondere,ma alla fine schiaccio il pulsantino verde.
‘Anna dimmi pure.’
‘Dimmi un cazzo,come mi devi chiamare ?’
‘Mi scusi Padrona Anna,&egrave stato un momento di defaiance.’
‘Stammi a sentire oggi ho tutto il pomeriggio libero,inoltre ho fatto qualche acquisto che voglio provare.’
‘Ma almeno sei sola ?’ le chiedo con un certo timore.
‘Stai tranquillo oggi ti voglio tutto per me.’
‘Arrivo subito.’
Appena arrivo da lei mi fa subito entrare e chiude la porta dietro di me,come se avesse una certa fretta. Poi si siede in poltrona e mi indica il pavimento,dove m’inginocchio davanti a lei.
‘Senti Giacomo,ho passata una settimana ad informarmi sul Bdsm,inoltre Teresa mi ha dato parecchie indicazioni utili,quindi ora non mi rimane che passare alla pratica e scoprire se mi piace davvero,o se &egrave stato solo un momento di rabbia dovuta al fatto che ho scoperto che il mio caro ragazzo &egrave un pervertito.’
‘Cosa vuoi fare,dimmelo subito senza tanti giri di parole,almeno questo te lo posso chiedere.’
‘Si mi sembra giusto,allora ti userò come uno schiavo,ma non solo usando la violenza,voglio che anche tu sia partecipe del mio piacere,se questo ci sarà. Come ti ho detto ho fatto delle spese per rendere più accettabile la situazione,ma sappi fin d’ora che non ti legherò,voglio che tu faccia quello che ti dico senza costrizioni fisiche,in fondo mi bastano le foto dell’altra volta per tenerti buono.’
‘E se non ti dovesse piacere ?’
‘Cancellerò le foto insieme a te e sarai libero,ovviamente ti lascerò,questo mi sembra sottinteso,ma non avrai più mie notizie.’
Mi sento sollevato,ma allo stesso tempo ho una gran paura. E se le dovesse piacere ?
Sarei costretto a farle da schiavo ogni volta che lo vuole senza potermi opporre. O magari potrei essere io ha provare piacere e non lei,così mi ritroverei solo senza nessuna che sappia soddisfare le mie voglie più nascoste. Alla fine tiro un lungo respiro e mi faccio forza.
‘Cosa vuole che faccia.’
‘Vai in bagno e spogliati totalmente,esci solo quando sarò io a chiamarti.’
‘Va bene,vado subito.’
Ci alziamo quasi insieme,lei si dirige in camera sua ed io nel bagno dove mi spoglio rapidamente e resto in attesa della sua chiamata. Non so quanto ci rimango,ma mi sembra un tempo infinito mentre ogni possibile dubbio mi assale finch&egrave non sento la sua voce.
‘Giacomo vieni da me,sono pronta.’
Quando arrivo in camera sua rimango di pietra.
Anna &egrave una gran bella ragazza,ma adesso &egrave fantastica con quel completo in pelle nera che esalta le sue forme e quei sandali col tacco alto che la slanciano verso il soffitto.
‘Allora cane cosa fai ancora in piedi !’
Senza dire nulla m’inginocchio abbassando la testa,ma il mio sguardo rimane fisso sui suoi piedi che mi sembrano la cosa più bella del mondo.
‘Alza la testa,ho una sorpresa per te.’
Come muovo il collo intorno a questo si stringe un piccolo collare in cuoio con un anello metallico sul davanti. Mentre lo stringe capisco che mi sto eccitando,forse &egrave davvero quello il mio ruolo.
‘Ora sei il mio sciavo,non lo dimenticare mai.’
‘Si Padrona,ha un ordine per me ?’
Anna si siede sul letto e con voce sensuale si rivolge a me.
‘Visto che ti piacciono i miei piedi,toglimi i sandali e baciali,anzi adorali.’
‘Si Padrona.’
Faccio qualche passo a quattro zampe fino a trovarmi davanti a lei,le tolgo una calzatura e subito accarezzo con la guancia il suo piede. E’ piacevole da sentire sul viso,prima che mi scoprisse non avrei mai pensato di fare una cosa del genere,ma adesso posso provare l’emozione di un gesto così semplice senza nessuna paura. Mi ritrovo quasi senza accorgermene l’alluce fra le labbra,così inizio a succhiarlo piano,per poi salire d’intensità aumentando le dita da portare dentro la bocca. La mia lingua spazia fra le dita,leccandole una ad una con amore. Anna &egrave quasi stupita di tanta devozione nei suoi confronti,ma si sta chiaramente eccitando,anche se gli slip in pelle non lasciano intravvedere nulla. Quando,dopo aver riservato lo stesso trattamento all’altro piede,inizio a risalire con la lingua,lei non dice nulla. Posso così leccarle le lunghe gambe,sentire il suo odore di donna in calore che mie eccita fino a farmelo diventare duro e gonfio,ma mi ferma quando arrivo in mezzo alle sue gambe.
‘Non ho ancora voglia di venire,anzi mettiti a pecora sul letto ora voglio usare il tuo culo.’
‘Si Padrona Anna,tutto ciò che desideri &egrave un ordine per me.’
Salgo sul letto per mettermi carponi con le mani avanti e le gambe ben aperte,mostrandole il mio sedere ormai voglioso di lei. Anna si alza per prendere un frustino,di quelli che si usano coi cavalli per poi sedersi di fianco a me,all’altezza dell’oggetto del suo desiderio. Sento il frustino passarmi lentamente fra le natiche finch&egrave la paletta non arriva sui testicoli,li si ferma un attimo per dare un piccolo colpetto,per poi risalire. Avrei una gran voglia di prendermelo in mano e tirarmi una sega,di certo non ci metterei molto a venire,ma non oso neanche muovere un muscolo. Però quel trattamento mi sta facendo uscire fuori di testa,ormai gemo senza più ritegno e Anna si diverte vedendomi in quello stato.
‘Sei proprio un porco,guardati col culo all’aria che godi come una puttana.’
Non rispondo non sapendo che dire,ma lei mi da un colpetto più forte,come a spronarmi.
‘Allora Giacomo dimmi se ti piace.’
‘Si Padrona,&egrave molto piacevole.’
‘Lo sapevo che godevi,ora però passiamo a qualcosa di più serio.’
La vedo rialzarsi e prendere uno strano oggetto viola a forma di L,lei mi guarda divertita finch&egrave non me lo mette davanti agli occhi.
‘Lo sai cos’&egrave questo ?’
‘No Padrona,non l’ho mai visto.’
‘E’ uno strap-on un po’ particolare,invece di legarlo si mette una parte dentro per poi usare quella che rimane fuori.’
Ho un sussulto avendo capito che mi vuole inculare,ma cerco di non mostrare la mia paura.
‘Ora mi &egrave tutto chiaro,solo dovrai toglierti le mutandine.’
‘Certo stupido,vuoi proprio vedermi la fica non &egrave vero ?’
‘Si Padrona,il tuo sesso &egrave una gioia da vedere per me.’
Anna mi sorride,poi si sfila gli slip mostrandomi la sua passera umida di piacere,sto per allungare la faccia per poterla leccare,ma lei mi ferma prendendomi per i capelli.
‘Non ora verme,adesso fammi vedere come sei bravo a prenderlo in bocca.’
S’infila la parte più piccola dentro gemendo ad alta voce,poi si piazza davanti a me e mi indica il fallo. Non &egrave grosso e lo prendo subito tutto in bocca,così le mie labbra possono sfiorarle il pelo pregno d’umori. Cerco di bagnarlo il più possibile sapendo che presto me lo metterà nel culo,ma in ogni caso non ho particolari problemi a fare un pompino ad un cazzo finto.
‘Bravo il mio porco,sembri nato per prenderlo in bocca.’
Ad un certo punto mi blocca la testa contro di se impedendomi di respirare. Io sbavo con tutta quella gomma che mi preme in gola,mentre cerco di far entrare un po’ d’aria dal naso. Quando mi lascia vedo il fallo completamente ricoperto di saliva un attimo prima che Anna si muova.
‘Ora &egrave come lo volevo io,preparati a prenderlo nel culo.’
‘Ti prego fai piano.’
‘Faccio come voglio tanto poi ti piace.’
Taccio sapendo che ha ragione,in questo momento voglio solo godere,non importa come,ma voglio un orgasmo. Anna mi sputa sul buchetto un paio di volte,prima di metterci un dito dentro,già così rischio di venire,ma riesco a trattenermi anche se a stento. Ma quando mi mette dentro quel fallo e accende la vibrazione non riesco più a nascondermi,e urlo di piacere.
‘Si Anna sfondami.’
‘Vedi che ti piace brutto porco che non sei latro.’
‘Hai ragione sono una troia da culo.’
‘Allora godi puttana.’
Lei mi scopa con sempre più vigore fino a quando non vengo,sborrando copiosamente sulla lenzuola. E’ un orgasmo violento e liberatore,anche senza che mi sia toccato,il mio cazzo continua a schizzare sperma coma mai mi era successo,fino a che non mi fermo esausto. Allora Anna si ferma un attimo e penso che s’incazzi sul serio,ma invece riprende a fottermi il culo come se non fosse successo niente. Anzi adesso &egrave più violenta,mi tira per i capelli con una mano per impadronirsi con l’altra del mio cazzo che &egrave sempre duro. Me lo stringe fino a farmi male,incurante del fatto che sia sporco di sperma,insultandomi come un cane.
‘La prossima volta ne compro uno più grande,voglio proprio romperti il culo come tu sognavi di fare a me.
‘Si Padrona,sfondami come meglio credi.’
‘Stai tranquillo che quando ho finito l’avrai bello aperto anche con questo.’
Anna &egrave una furia scatenata,tanto che a volte il dildo mi esce fuori,ma &egrave pronta a rimetterlo al suo posto aprendomi sempre di più. Ad un certo punto sono stanco,ma lei non da nessun segno di cedimento e continua a incularmi senza sosta.
‘Anna ti prego,smettila mi stai smontando.’
‘La finirò solo quando avrò il mio orgasmo,e ti avviso che con questo coso ce ne vuole.’
Me lo dice ridacchiando in modo sadico,ormai sono solo un bamboccio fra le sue mani e non posso che aspettare che venga. Mi sento peggio della peggior puttana in balia del suo cliente,ho il culo in fiamme ed il cazzo duro,ma non riesco più a godere. Alla fine Anna capisce che non può più continuare così,allora mi sfila il dildo dal culo e si sdraia a gambe aperte davanti a me.
‘Apri la bocca porco.’
Appena lo faccio mi ritrovo la parte dello strap-on che lei aveva prima nella fica,ha un sapore dolcissimo e vorrei leccarlo,ma lei non &egrave della stessa idea.
‘Ora scopami così,usa la bocca e non il tuo misero cazzo.’
Mi appoggio sulle sue cosce e inizio a fotterla in quella strana maniera,ad ogni affondo vengo sommerso dal suo odore di sesso.
‘Si scopami schiavo,fai godere la tua Padrona.’
Non posso risponderle perch&egrave ho la bocca piena,ma vederla godere mi eccita incredibilmente. Quando raggiunge l’orgasmo mi stringe a se,io cerco di muovermi quel minimo da prolungarle il più possibile il piacere raggiunto,mentre Anna mi stringe la testa con le gambe. Quando si riprende mi guarda maliziosa,come al solito io vorrei finirla li e lei no.
‘Ora ti faccio sborrare,così puoi bere qualcosa.’
Mi rimette lo strap-on nel culo,solo lo lascia li acceso senza più toccarlo. Poi inizia a masturbarmi,prima con calma,poi con forza,stringendomi il cazzo e andando veloce con la mano. Non ci metto molto a venire fra le sue dita che subito mi ritrovo in bocca pronte da essere leccate. Lo faccio con gioia,ripulendole con lunghe leccate finch&egrave non c’&egrave più nessuna traccia del mio seme.
‘Bravo il mio schiavetto,ora vestiti e vattene,ma stai tranquillo che presto tornerai qui.’
‘Si Padrona,aspetto la tua chiamata per servirti.’
‘Bravo ora vattene che mi devo vestire anch’io,dopo tutto questo movimento ho una gran voglia di cazzo,e tu di certo non mi servi.’
Mi sento umiliato,mi ha usato per ore e alla fine va a farsi scopare da qualche suo nuovo amico. Vorrei mettermi a piangere e pregarla di non farlo,ma so benissimo che &egrave inutile,quindi torno in bagno e mi rimetto i miei vestiti,e una volta a posto me ne vado.
Tornando verso casa cerco di ragionare,Anna mi ha fatto scoprire il piacere d’essere inculato,ma lei &egrave una donna,ed io ho sempre avuto un certo imbarazzo nel vedere un uomo nudo. Ma di certo ben presto saprò se sono diventato bisex.

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