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I napoletani con mia moglie

By 5 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero andato un’estate sulla riviera e qua io e mia moglie ci stavamo rilassando, anche troppo, a tal punto che avevamo bisogno di stimoli, di qualcosa di intrigante, di avvincente.
Ma come dimostra la vita, quando si cerca qualcosa, alla fine la si trova’

Un giorno, durante la vacanza , siccome stava piovendo a dirotto, io e mia moglie anche se pronti per il mare decidemmo di restare in hotel.
Dentro l’albergo c’erano le terme, il ristorante, il bar e quindi ci sedemmo ad un tavolo del pub a bere qualcosa.
Era pomeriggio inoltrato e c’eravamo solo io lei e due signori napoletani, uno sui 50, 55 anni ed uno sui 40.

Noi stavamo bevendo un negroni e questo per rilassarci e ridendo e scherzando vedemmo che anche loro stavano bevendo qualcosa e si stavano divertendo.

Erano i classici napoletani, divertenti, cacciaroni, che fanno casino, senza problemi, e non come noi del nord con mille paranoie.

Mia moglie già di per se per esperienze passate di quando era piccola che aveva passato delle vacanze al sud e poi per dei parenti di quella zona, simpatizzava molto per loro.

I due signori non erano gay e non erano lì in vacanza bensì per lavoro ed era tanto tempo che alloggiavano lì , da qualche mese e quindi erano distanti dalle proprie famiglie dai propri legami e questo si faceva sentire’incominciavano a diventare nervosi, avevano bisogno di svagarsi, di rilassarsi’di divertirsi’e’

Essendo solo loro due, mia moglie ed io in tutto il pub e piovendo fuori era logico che a sentirli ridere e scherzare non si poteva far finta di non vederli e di non iniziare a parlarci.

Loro ci sapevano fare erano simpatici sia con mia moglie che con me, e quindi in breve ci presentammo e loro dai veri gentiluomini ci offrirono da bere e dato che tutti eravamo già a bere alcolici continuammo così togliendo i pochi freni inibitori che ancora avevamo.
Erano proprio divertenti e prendendo confidenza ci fecero capire la mancanza delle loro famiglie e soprattutto, sottolineo soprattutto delle proprie moglie, ma più che delle proprie metà, di una donna, di una femmena ‘e siccome l’alcol andava , oltre che dirlo più volte incominciavano a dare qualche sguardo allusivo a mia moglie, dato che lei era una bella 39enne prossima ai 40 anni.
Lei portava delle degli zoccoli azzurri col tacco 10 molto eccitanti , quello che bastava per esser sensuale ed essendo estate nessun collant ma solo un vestitino da spiaggia e sopra un maglioncino e sotto delle mutandine sexy e un reggiseno sexy dato che portava la quarta abbondante, dato che stava piovendo, la temperatura si era abbassata un po’.

Dopo un alternarsi di bicchieri offerti a vicenda uno dei due uomini propose di comprare un’intera bottiglia di super alcolico dato che si capiva che saremmo andati avanti.

Mia moglie apprezzò gli sguardi dei napoletani ed essendo seduta con le gambe accavallate, il maglione risultava bello corto e le gambe erano belle in mostra e seducenti.
Il maglione era trasparente e quindi si vedeva se sotto portasse qualcosa oppure no, e il costume logicamente quel giorno non l’aveva’non era tempo di bagni.
Io proposi di giocare a carte e tutti accettarono con gusto.
Ci mettemmo a giocare a scala 40 e ci divertivamo ma dopo un po’ divenne noioso, allora proposi che chi perdeva doveva bere e così facemmo e mia moglie che inizialmente spesso vinceva iniziò a perdere. Mia moglie iniziò a ridere e si capì che si stava divertendo e che ci stava al gioco.
E lei scherzando ‘disse’
Mia moglie: mamma mia incomincio a non capire più niente’se vado avanti così mi trovo a pecorella’ahaha, oo ma cosa mi fate dire’mamma mia’
I napoletani che avevano già capito da tempo che oltre che una bella ragazza era una donna sveglia lessero bene tra le righe’
Ciro: non dirlo a noi che è qualche mese che non vediamo le nostre mogli, anzi una donna!!
Mia moglie si mise a ridere guardandoli bene negli occhi e quello più vicino a lei le appoggiò una mano sulla gamba’con una scusa banale.
Io vedendo la scena e vedendo che lei non disse nulla’
Io: che palle ragazzi, ma perché non andiamo in camera nostra a giocare a strip poker?
Io mi alzai, presi la bottiglia , le carte e la mano di mia moglie e la trascinai e lei come fosse senza parole si lasciò trascinare.
I due napoletani con un sorriso a trentadue denti senza dire niente ci seguirono.
Entrati in camera ci sedemmo al tavolo e iniziammo a giocare e dato l’alcol e data l’eccitazione il gioco durò poco, tutti ci spogliammo chi più chi meno ed era estremamente eccitante vedere come lei stesse al gioco.
Dopo aver tolto il maglione e il vestitino rimase solo con le mutandine molto sexy, era un perizoma, inesistente dietro e di color azzurro come gli zoccoli, si erano intonati e per questo non li aveva tolti.
Le mutandine erano trasparenti davanti’
Lei tolto il reggiseno si coprì i seni ma al giro successivo scelse di bere un altro bicchiere di limoncello e poi alla fine dovette cedere e togliere il braccio lasciando i seni ben in vista.
Arrivata a questo punto Ciro prese l’iniziativa e con decisione si avvicinò a lei e si mise a limonarle.
Lei non disse nulla e lui affondò la sua lingua con gusto dentro la povera bocca della 39enne.
Con le mani le accarezzava inizialmente la testa , il collo , i capelli ma poi iniziò ad abbassare la mano sulla schiena e poi in vita.
A quel punto anche l’altro si avvicinò e allungò la sua mano su quel bel seno sexy e prosperoso.
Mia moglie quindi passò a baciare l’amico con uno sguardo un po’ sconvolto e molto eccitato.
In modo delicato e dolce iniziarono a baciarla un po’ in tutto il corpo e a degustarne le belle curve e passando per i glutei uno si inginocchiò, mentre l’altro la limonava, e le tirò giù l’ultima copertura: le mutandine sexy da vogliosetta.
Io rimasi li fermo lasciandogli fare , dato che stava avvenendo quello che speravo succedesse.
Vedere questa scena era estremamente eccitante’
Gaetano tolte le mutandine si mise ad odorarle e poi se le mise in tasca ed iniziò a spogliarsi completamente.
A questo punto inginocchiato iniziò a leccarle il bel culo e a toccarle la patata a leccare quella bella figa curata completamente depilata con solo una riga lunga che partiva dal clitoride in su lasciando in mostra le belle labbra composte messe dentro, ancora da slabbrare.
Rimessosi in piedi le appoggiò il suo bel cazzo duro, in tiro, sulla sua gamba e poi lo fece toccare alla mano di mia moglie.
Lei recepì il messaggio e lo prese in mano ed iniziò a masturbarlo molto dolcemente e lui si mise a ciucciarle un seno.
A quel punto Ciro si staccò da lei e si spogliò anche lui completamente e mia moglie si mise a limonare con Gaetano mentre lo masturbava.
Gaetano si lasciò segare e mentre la limonava con gusto le palpava un seno e il culo.
Intanto Ciro si era spogliato ed anche lui super eccitato avendo il cazzo durissimo e bello grosso venne preso in mano da mia moglie con l’unica mano che le era rimasta libera.
Sentito quel fallo ‘.
Mia moglie: vai per favore a prepararlo che poi ho una sorpresa per te’
Ciro rimase senza parole
Io: vieni, ti dico io cosa vuole’
Lo accompagnai in bagno e gli spiegai di lavarselo bene bene, scappellato col sapone liquido che dopo ‘
Io intanto mi ero spogliato e lo feci prima io mostrandogli come prepararlo, come piaceva a mia moglie. Tornammo e vedemmo lei che era presa nel giocare con lui e vittima delle mani di Gaetano che erano entrate pienamente nella passera e in più lui, dato che lei si era seduta sul divano , a gambe aperte dopo essersi lasciata penetrare lui iniziò a leccargliela e lei lo guidava, tenendolo per i capelli, accarezzandogli la testa con uno sguardo di una che gradiva, che provava piacere.
A quel punto’
Lei: Gae’vai anche tù, segui mio marito’
Gaetano si alzò e mi seguì ed anche alui spiegai come e cosa fare.
Eravamo 4 adulti, tre uomini ed una sola donna, non una donna e due uomini, cioè il doppio di lei, ma addirittura il triplo, lei era in netta minoranza, e tutti e quattro ormai completamente nudi, l’unica cosa ancora indossata erano gli zoccoli azzurri tacco 10, i quali logicamente non avevano nessun scopo di coprire per il freddo o per esser pudici , bensì era per migliorare, per aumentare l’eccitazone.
Lei aveva tre uomini a sua disposizione, tre cazzi, tutti in bella mostra , aveva l’imbarazzo della scelta, poteva fare quello che voleva che noi avremmo obbedito.
Ciro aveva preso il posto di Gaetano, e vedendola raccolta come una sirena con le gambe tenute mezze raccolte , in quel modo che le ragazze sanno fare tanto bene, che sembra siano timide ma al tempo stesso ti mostrano il loro lato migliore, si sedette affianco a lei e riprese a limonarle ed iniziando ad accarezzarle le belle gambe abbronzate che sembravano dorate, affondò con gentilezza ma sicurezza fino ai glutei e qui si mise a palparla per poi salire e spingere verso se la sua testa per slinguarla con più forza con più voracità per vedere pian piano fino a che punto potesse osare, quanto avrebbe potuto gustarsela trattandola da zoccola.
Lei lo guardava con interesse, attrazione, voglia, si lei voleva Gaetano, lo voleva tutto, compreso il suo bel cazzo e quindi affondò lei la sua manina tutta curata con quelle unghie non troppo lunghe ma ben curate color rosso e trovò il cazzo che si era spento un attimo data la temperatura fredda per prepararlo e allora dopo averlo massaggiato in modo adeguato, lui decise di staccarsi dalla bocca anche perché mia moglie faceva fatica a respirare e lei allora decise di scendere dal divano e di inginocchiarsi sul tappeto e rivolgendo lo sguardo verso di me con una faccia eccitatissima, da vera zoccola, si mise in mezzo alle gambe di Gaetano e dopo un paio di masturbazioni decise di iniziare a leccargli la cappella.
Mia moglie: mettiti comodo sul divano che adesso ti faccio rilassare io’poverino’lontano dalla propria mogliettina’in astinenza per tutto questo tempo’a lavorare per la famiglia’tua moglie non so se fa la brava'(mentre parlava tra una frase e l’altra gli faceva una bella leccata, o lo succhiava avidamente).
Intanto Ciro era tornato e vedendola così si inginocchiò dietro di lei e prendendola di forza la mise dalla posizione in ginocchio a quella a pecora, a pecorella, perché mia moglie sembrava proprio una brava e fedele pecorella da montare, si fedele al cazzo, non importava di chi ma al tronco.
Ciro allora le allargò le cosce, si perché dire gambe non bastava, cosce perché erano belle da palpare, da gustare, anzi da degustare, erano sue ma in realtà dovevano appartenere al maschio per gustarle, a lei servivano solo per camminare e per farsi montare.
Quindi allargate Ciro ci diede dentro e si mise a leccargliela ben bene e a giocarci , ma ad un certo punto lei’
Mia moglie: Ciro vieni anche tu sul divano, voglio viziarvi entrambi’
Allora Ciro ubbidì subito, non se lo fece dire due volte e seduto affianco a Gaetano si lasciò coccolare.
Mia moglie mentre ormai era rodata e aveva preso gusto a spompinare con forza il cazzo durissimo e pronto ad esplodere di Gaetano iniziò a masturbare quello di Ciro il quale si rilassò.
Diventato abbastanza duro passò al suo e guardandolo con uno sguardo da sgualdrina si mise a mangiarselo a fallo scomparire dentro la sua bocca e per non far ammosciare il rpimo continuava a masturbarlo.
I due napoletani erano li completamente nudi sul divano e lei ogni tanto mi guardava per farmi eccitare guardandomi da zoccola.

Io mi ero spogliato e mi ero seduto li vicino a vedere e intanto mi segavo.

I napoletani capito che potevano osare iniziarono ad insultarla a dire che era una vera zoccola e vedendomi guardare lo spettacolo non mi insultarono mai ma fecero i complimenti dicendo che mia moglie era una vera puttana.
A quel punto Gaetano prese l’iniziativa e prese mia moglie e la mise sul letto matrimoniale e qui mettendola a pecora cercò la figa, a quel punto diedi a loro i profilattici e anche se con fastidio lui lo mise e iniziò a scoparla mentre invece Ciro glielo mise in bocca.
Era stupendo vedere mia moglie con gli zoccoli azzurri tacco 10 messa a pecora scopata da due napoletani che con la loro parlata la insultavano, le davano gli ordini di farli godere e lei si eccitava ed anche io.
Ciro: ue, tua moglie succhia veramente bene e le piace proprio il cazzo anzi è attratta dai nostri cazzi, li divora’
Mia moglie mentre succhiava sculettava , per sentirlo meglio’sarà l’alcol sarà la voglia di tutti ma dopo poco i due si invertirono e Ciro finalmente glielo mise dentro ed iniziò a trombarsela tenendola per i fianchi e sculacciandola come fosse una puledra da monta .
Intanto Gaetano tenendola per la coda le scopava la bocca’
Gaetano: succhia, succhia, ti piace vero? Succhia troia, sei una troia,oooo
Ad un certo punto Ciro non riuscì più a trattenersi e estratto il suo arnese da quel forno caldo, tolse il goldone e le sborrò su quel bel culo e con degli schizzi forti le coprì pure la schiena.
Ciro: AAAAAAA, SSIIII, VENNGOOOOOOO”..OO ‘OO, mamma mia quanto è zoccola tua moglie, mi ha stretta il cazzo, me lo ha succhiato con la figa’, hai proprio sposato una puttana, si’sii’tua moglie è proprio una vera puttana oo’..
Gaetano rimasto solo continuò col pompino ‘
Gaetano: succhia cazzo, succhia siii
Ma anche lui non resistette ancor tanto in più e però la fece mettere dritta e pretse di battezzarle le tette, si quella bella quarta, quelle belle tette da mucca, da vacca.
Mia moglie era già venuta più volte, troia come era aveva avuto un orgasmo multiplo e a nessuno era interessato vedere che venisse’
A quel punto la presi io e mentre loro erano distrutti le leccai la fregna inzuppata e le feci raggiungere l’orgasmo e io poi limonando con lei sentì un sapore strano, eccitante, aveva la bocca che sapeva di cazzo’proprio da vera troia già usata da un altro, quindi non sapeva di moglie, cioè di donna di proprietà, fedele, tutta tua con la fighetta profumata di sapone intimo e talco o al massimo del suo nettare, ma sapeva del suo nettare abbondante dovuto al suo piacere provato con un altro maschio che non ero io e quindi sapore da troia mischiato col sapore di cazzo di un mastello che non era il mio e che quindi lei non aveva neanche avuto l’accortezza, la cura, l’interesse di togliersi per rispetto, ma aveva lasciato dentro di se. Quindi le piaceva sapere di un altro uomo, desiderava far sentire che non fosse esclusiva ma fosse di tutti, di tutti i maschi che la desiderassero, che desiderassero il suo buco, la sua figa, la sua fregna, il suo punto di piacere che era pure la bocca, perché loro la usavano come figa da scopare.
La bocca quindi era peggio perché sapendo di cazzo, quando parlava il suo alito aveva quell’odore, che per lei poteva esser un profumo per un altro poteva esser una puzza’era proprio una succhia cazzi.
Allora per completare l’opera me lo feci succhiare e almeno il mio, alla fine la costrinsi ad ingoiare la mia sborra’
Distrutti i napoletani si rivestirono ed andarono via lasciandola li sul letto completamente nuda.
Io le misi la camicia da notte e la misi sotto le lenzuola’.la giornata ormai era volta al termine’
Avevamo passato un pomeriggio stupendo, una serata finita nel migliore dei modi ed eravamo distrutti e quindi in un sonno profondo’ma nel mezzo della notte sentì un rumore’sentì bussare alla porta della stanza’mia moglie mi disse’vai a vedere chi è’
Io mi alzai e chiesi: chi è?
Dall’altra parte della porta sentì dire.
Gaetano e Ciro: siamo noi, Gaetano e Ciro, apri per favore’
Io dopo un pomeriggio passato con loro e condividendo e offrendo loro la cosa più importante della mia vita, cioè la figa, non per dire bella che comunque lo è, ma proprio per dire veramente quello che ha tra le cosce’, non esitai ad aprire’
Io: ciao’ma che ora è? Tutto a posto?
Ciro: per favore facci entrare
Io: certo, venite, accomodatevi, ma che succede, ma sono le 3 di notte’
Gaetano: non riuscivamo a dormire, abbiamo pensato continuamente a tua moglie.
Io: uhmm, wow, mi fa piacere
Ciro: dove è adesso?
Io: sta dormendo’è di là a letto’
Gaetano: vogliamo scoparcela di nuovo, non riusciamo a resistere’
Ciro: svegliala, anzi la svegliamo noi’
Io: uhm, ok’
Accendemmo la luce del comodino e lei si svegliò’
Mia Moglie: che succede? Chi è?
Era bellissima con i capelli sciolti e con la sua vestaglia di seta.
Sentì la mano di Ciro insinuarsi dentro la vestaglia e arrivare al seno nudo’anche Gaetano non fu da meno e alzato il lenzuolo fece passare la sua mano sulla gamba di mia moglie.
Lei si svegliò e fece un bel sorriso, dopo un secondo di spavento si alzò di buona lena.
Mia moglie: ma che ci fate qua? Che ore sono?
Io: sono le tre di notte.

Ciro: uè, senza di te non riusciamo a dormire, abbiamo una voglia di scoparti , quando ci ricapita di trovare una mignotta come te’
Gaetano si sedette dietro di lei e dopo averla abbracciata ed iniziato a baciarle il collo le sfilò quasi subito la vestaglia di seta lasciandola a seni scoperti.
Mia moglie: vedo che non perdete tempo’
Gaetano affondò la mano in mezzo alle sue gambe arrivando direttamente alla figa.
Ciro si mise a slinguarla e a palparle le tette, anzi direi a spremerle.
La vestaglia venne tolta e lanciata chissà dove, i due napoletani erano eccitatissimi, ancor di più di prima, sembrava avessero preso qualcosa ma invece erano rimasti eccitati di lei.
Questa volta anche se l’avevano svegliata nella notte, non andarono troppo per il sottile ed iniziarono ad umiliarla, dandole della troia, della puttana.
Ciro si alzò in piedi ‘
Ciro: troia, succhiamelo
Mia moglie obbedì e lo prese in bocca e stavolta non essendo passati per il bagno lei dovette sentire, il gusto salmastro, un po’ acido di qualche pipì che avevano fatto durante la notte’e fece inizialmente un po’ di resistenza ma tenuta ferma lui si mise a scoparle la bocca’
Ciro: si, leccamelo, succhialo, lavamelo ‘
Gaetano: mettiti comodo, appoggiati allo schienale che la fotto sta troia.
Io intanto mi ero tirato fuori l’uccello per segarmi perché questa volta mi sa che le avrebbero fatto veramente le feste.
Messa a pecora Gaetano iniziò a leccargliela mordendole le labbra, come se le volesse mangiare, divorare e le fece aprire e senza avviso le sbattè dentro il suo bel cazzo duro ed iniziò a montarla.
Gaetano: troia, troia, tua moglie è una vera puttana, guarda come succhia il cazzo di Ciro.
Lei intanto mi guardava con quello sguardo da mignotta per farmi ingelosire, impazzire’ed io impazzivo si, mi diventava sempre più duro, lei continuava a fissarmi facendomi vedere come lo leccasse bene, lo succhiasse avidamente.
Ciro: hai proprio una moglie troia, preferisce i nostri cazzi, non si stacca, ma lo sai che hai sposato una zoccola?
Gaetano: ti piace farti scopare la moglie vero? Eee? Guarda che porco che sei’te la scopiamo si, in due’questa notte ti facciamo vedere cosa le faremo così ti ecciterai, vedrai come te la fottiamo sta puttana, si, hai sposato una puttana., vogliosa solo di cazzo, dei nostri cazzi e non le basta solo uno’
Hai la moglie vacca, si tua moglie pensa sempre e solo al cazzo, è una vera vacca.
Sei contento, ti vedo contento di aver sposato una puttana, una vacca vero? Una che vuole gli altri cazzi, i nostri cazzi invece del tuo’ahahah.
A quel punto decisero di invertirsi per riposarsi’e dopo 10 minuti di doppia scopata Ciro si fermò.
Ciro: vai Gaetano scopatela un po’ tu, non voglio venire subito me la voglio gustare.
Gaetano allora andò avanti e da dietro la prese per i capelli come una cavalla e sculacciandola continuò a scoparla.
Poi Gaetano si mise sotto e si fece montare lui , da troia cavalcami tu’e la fece lavorare.
Ad un certo punto Gaetano si fermò e tornò Ciro.
Ciro: brutta troia mettiti in ginocchio per terra e appoggia sul letto le tette.
Ciro iniziò a palparle il culo, le chiappe cercando di aprirle poi sputò sull’orifizio ed iniziò a ficcarci dentro un dito e poi mettendo le dita nella fregna e tirandole fuori inzuppate di piacere iniziò ad aprirle il secondo canale.
Mia moglie respirava con affanno, aveva capito il suo destino che di li a breve l’avrebbe attesa.
Mise il cazzo dentro il forno caldo, insomma la fregna, e poi aiutandosi con le dita lo spinsee dentro il culo.
La cappella era entrata e da lì il passo era breve, diede una spinta decisa per la voglia di sentirla imprecare, di farle provare dolore.
Mia moglie imprecò di fare piano’
Lei: Ciro ti prego, ti supplico, fai piano, ti scongiuro, piano aiaiiaiaiaiaaAAAAAAAAAA.
A quel punto Gaetano intervenne ficcandogli il cazzo in bocca .
Gaetano: dai falle male, castigala,senza pietà
Era bellissimo sentirla usata, piegata, etapparle la bocca per non farla sentire ai vicini, ma usando il cazzo.
A quel punto Ciro ormai aveva aperto una nuova strada del piacere che da li a poco sarebbe diventata una superstrada epoi un autostrada a 8 corsie, si, perché quel culo per principio le sarebbe diventato enorme.
Ciro le scopò il culo in tutte le posizioni sbattendola in tutti i modi. Dopo un sacco di tempo si fermò e passò la mano a Gaetano.
Ciro era sfinito ma non voleva venire e neanche Gaetano.
Mia moglie invece l’avevano fatta venire durante la notte almeno tre volte ed era sempre più sfinita.
Gaetano non fu da meno, continuando sempre a scoparle il culo’mettendola in tutti i posti e tutte le posizioni.
La prendevano e la buttavano sul letto, sul divano, la prendevano per i capelli per farsi spompinare, la sculacciavano lasciandole le 5 dita e le strizzavano le tette, le tiravano i capezzoli’
Ad un certo punto si arrivò al momento più bello.
Ciro si mise sdraiato sul letto e fece venire su mia moglie ed iniziò a scoparla , a questo punto arrivò Gaetano e fermato il gioco mise il suo cazzo dentro il culo di mia moglie.
Ciro la tenne ferma, giù leccandole e succhiandole le tette intanto Gaetano procedette alla seconda penetrazione ed anche se ormai il culo era ben sfondato fece fatica perché dentro c’era quello di Ciro, e quindi Gaetano anche se lo mise nel culo aveva solo una leggera divisione con quello di Ciro, c’era come uno strato di pelle, di carne leggero.
Quindi i due sentivano il cazzo dell’altro ed era una sensazione che nessuno dei due aveva mai provato fino a quel momento e neanche mia moglie.

Iniziò un ‘esperienza nuova che fece impazzire il trio a cui io non ero incluso ma che vedevo, lei era in mezzo come sempre e riusciva a soddisfare due maschi assieme.
Lei oltre che profanata da entrambe le parti, veniva linguata da quello sotto e munta dall’altro come una vacca.
Intanto mi guardava con una faccia sempre più da troia, che sapeva che era quello che io volevo vedere’
La misero in tutti i modi fino a che ormai esausti decisero di venire o meglio non riuscirono più a resistere , a resisterle’
La presero la misero in ginocchio per terra davanti a me e stando di lato come se lei avesse una telecamera di fronte, si fecero spompinare e segare assieme.
Ciro e Gaetano guardavano mia moglie come la loro zoccola privata, la loro schiava del piacere e insultandola la incitavano a segarli e spompinarli e così fece fino a chè entrambi non le sborrarono in faccia, sugli occhi, sul naso, le guance , i capelli, le labbra e cercarono di ficcarglieli dentro la bocca costringendola a continuare a usare la lingua sulle loro cappelle che come vulcani continuavano ad emettere lava bianca, bollente, densa, pena di spermatozoi impazienti di uscire dato che le loro palle stavano esplodendo e entrambi soffrivano di mal di ciglioni, ormai esausti di quel piacere infinito.
Gli schizzi le colpirono le palpebre accecandola, facendole arrossire gli occhi peggio del cloro.
La sborra se la trovò quindi anche sulla lingua e in bocca, mischiata, ognuna con un sapore diverso e una più grumosa e l’altra più liquida.
Per non ingoiarla doveva farla uscire dalla bocca colandole così sul mento e poi sulle tette da latte per poi arrivare alle belle gambe nere dorate e quindi la sborra risaltava.
A quel punto toccò a me e mentre loro si pulivano le cappelle sui capelli castani lisci, usandola come fazzoletto, come cartigenica perché così ormai venne considerata da loro appena svuotati, dato che avevano colmato le voglie.
Lei guardandomi sempre da zoccola e stanca mi spompinò usando le sue ultime forze per dovere di moglie e non per voglia per attrazione verso di me, ormai io non ero una novità ma per rispetto dovette farlo ed io allora mi feci spompinare stando in piedi affianco a loro i quali avevano uno sguardo distrutto e dopo un secondo si buttarono sul letto.
Io venni dopo 5 minuti e le sborrai dentro, costringendola ad ingoiarmela’.almeno questo’

E così anche questa sera volse al termine’.

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