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Racconti di Dominazione

Il piacere di essere cornuto

By 21 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono felicemente sposato con Anna ma &egrave il suo amante Carmine che regola le sue attività sessuali. Carmine &egrave il sua amante fisso, la soddisfa sessualmente in tutti i modi e la fa chiavare dagli uomini che sceglie lui, &egrave autoritario con lei ed anche con me dobbiamo portargli il massimo rispetto.
Questo rapporto mi soddisfa anche perché amo molto mia moglie, per lei farei qualsiasi cosa per vederla felice e soddisfatta ed ho accettato ed accetto qualsiasi condizione che lei mi impone oppure quelle che impone i suoi amanti. Ho accettato queste condizioni: il mio essere cornuto; di non avere nessun diritto su di lei; di ubbidire ai suoi ordini; di non avere nessun tipo di rapporto sessuale con lei e con altre donne; di soddisfarmi da solo facendomi le seghe; di non schizzare il mio liquido su qualsiasi parte del suo corpo. In compenso mi &egrave permesso accarezzarla, anche intimamente ma non in presenza di altri, mi &egrave permesso di leccarla prima e soprattutto dopo che ha avuto rapporti. Quest’ultima concessione mi &egrave stata accordata come prova d’amore nei suoi confronti.
Un pomeriggio del mese di settembre &egrave venuto Carmine a casa e riunendoci prima si &egrave rivolto verso Anna e ha detto:
– c’&egrave un mio amico, che &egrave camionista, che mi ha espresso il suo desiderio di chiavarti. Cia ha visti insieme alcuni giorni fa, mi ha chiesto informazioni sul tuo conto ed il suo desiderio di averti. –

Anna ha detto di sì e li ha continuato:
– andrai da lui vestita come al solito: indosserai una minigonna ed top, sotto non indosserai nulla e metterai le scarpe rosse con il tacco a spillo. Il cornuto di tuo marito ti accompagnerà fin sotto il camion, scenderai dalla macchina e salirai sulla cabina. Non so se lui ti aspetterà sotto il camion oppure direttamente in cabina. ‘

Rivolgendosi a me ha proseguito:
– tu cornuto porterai Anna a quest’indirizzo &egrave un piazzale per la sosta dei camion, troverai il cancello aperto e ti dirigerai verso il camion, questa &egrave la targa. Ti fermerai sotto il camion ed aspetterai che tua moglie ritorni. Poi l’accompagni a casa. Hai capito quello che devi fare. ‘

Ho accennato con il capo positivamente e lui &egrave andato via.

All’ora convenuta Anna si &egrave abbigliata come il suo amante le aveva ordinato, aveva indossato un minigonna rossa che le arrivava poco sopra della metà coscia, un top bianco le cingeva il collo e le fasciava il seno. Era bene truccata e spiccava le sua labbra rosse e lucide, la pancia e la schiena erano piacevolmente scoperte, l’ombelico in bella mostra, cose come le gambe ben sfinita sui tacchi a spillo. Era molto desiderabile e compiacevo l’uomo che tra non molto l’avrebbe avuta.
Seduta in macchina mentre l’accompagnavo all’appuntamento ammiravo le sue cosce scoperte, non osavo accarezzarla per non rovinare questo magico momento.
Arrivati sul posto sono entrato nel piazzale superando il cancello, c’erano 2 camion distanti l’uno dall’altro e non ho dovuto guardare la targa perché l’uomo era ad aspettarci sotto la cabina. Mi sono fermato vicino a lui ed Anna &egrave scesa, li ho guardati mentre si salutavano. Lui ha aperto la porta della cabina e l’ha invita a salire. Anna ha messo il piede sul primo gradino e lui prontamente mettendole la mano sul culo l’ha aiutato a salire. Lui l’ha seguita ed ha richiuso lo sportello.
Ascoltando in sottofondo la radio ho aspettato il suo ritorno fantasticando su quello che stava facendo e su quello che stava ricevendo. Ho aperto la patta dei pantaloni ho tirato fuori il mio cazzetto ed ho iniziato a segarmi. Ho atteso più di un’oretta e magicamente l’ho vista ridiscendere. Aveva addosso solo il top, in mano portava la minigonna. Ha aperto lo sportello e si &egrave seduta vicino a me, il suo profumo si era attenuato e nelle narici apprezzavo l’odore della chiavata che aveva impregnato il suo corpo. Prima di ripartire mi ha baciato, il suo intento non era di farmi apprezzare la sua coccola ma quello di farmi apprezzare il sapore dell’uomo che l’aveva posseduta. Il sapore era forte ma gustoso. Sono ripartito e dopo essermi rimesso in strada ho accarezzato il pancino e le ho chiesto come era andata se era soddisfatta.
Lei mi ha risposto:
– la chiavata &egrave stata bella ma non certamente soddisfacente. In verità mi aspettavo qualcosa di più. Non era male ma poco focoso, sono andata anche allettata perché era un camionista ma non ha avuto le risorse di questa categoria. Adesso voglio essere leccata per questo fermati in un posto tranquillo e leccami tutta. ‘

Eccitato ed ubbidiente ho cercato un posto tranquillo reclinando il suo sedile mi sono dedicato a leccarla. Ha allargato le cosce e mi ha offerto la fica, mi sono incuneato trovandola imbrattata di sborra. Con la lingua ho iniziato a dare colpi su &egrave giù gustando il suo sapore e raccogliendo la sborra assaporandola. Aveva un sapore forte ma non stomachevole. Mentre leccavo lei mi raccontava tutto quello che aveva fatto e tutto quello che aveva avuto, sottolineando alcune critiche nei confronti del suo chiavatore.

Siamo tornati a casa, lei ha fatto una doccia per pulirsi ed anche rilassarsi e nel parlare al telefono con il suo amante ha sottolineato la sua insoddisfazione.

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