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Le vere avventure di Sabina la tettona

By 20 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero a Hong Kong per lavoro già da una settimana e ne avevo ancora per un altra settimana prima di rientrare in Italia.

Finita la giornata di riunioni rientro accaldato in albergo.
Sono infoiato della mia Sabina, mi manca il suo corpo, mi mancano le sue tettone, mi manca lei … ho il cazzone durissimo nel pensare a lei.
D’altra parte il corpo che si ritrova fa di lei una vera e propria bomba di sesso e eccitazione;
ad alcuni puo’ anche non piacere per la troppa prorompenza e formosità ma emana sesso da ogni poro. Alta 1.68, robusta ma non grassa, piuttosto soda, con due spalle da nuotatrice,
molto larghe e due tettone da sballo, una sesta o settima straripante. Capezzoli grossi con grandi aureole.
Poi un culo favoloso con due chiappe prominenti e sode. Due gambe robuste e due piedi da favola. Un donnone si potrebbe dire.
Ultimamente poi è un po’ dimagrita e ha ridotto la pancia che aveva e questo evidenzia ancor di più le sue curve esplosive, soprattutto le tettone.
E poi il viso, con due occhi bellissimi, i più bei occhi che abbia mai incontrato che ti trapassano da parte a parte.
Il mento, un mento prominente che non chiede altro che di essere baciato e mordicchiato.
I capelli rossi, sono liberi e selvaggi.
Poi la pelle, che dire della pelle; è indescrivibile, morbida, posso solo dire che emana sesso da ogni poro.
Il suo sapore, il suo odore, il suo fiato, la sua voce … tutto è quanto di più sexy vi sia.
A tutto questo sto pensando mentre rientro in camera, sono molto molto eccitato e molto molto porco.

Come ogni sera mi sto per collegare dall’albergo via skype con lei, ho proprio voglia di sesso, penso che se lei è di buzzo buono faremo sesso via skype masturbandoci … lo facciamo
abbastanza spesso quando sono in giro per il mondo.
Entro in camera e senza neanche passare per il bagno a darmi una sciacquata mi siedo cosi come sono sulla poltrona, sono troppo eccitato,
connetto il portatile e faccio partire la chiamata video di skype,
in Italia dovrebbero essere circa le 2 del pomeriggio.
Connessi, Sabina solo in audio
– “Amo’, come stai? Ti vedo stravolto”
– “Si, sono stravolto di voglia di te, mi manchi da impazzire, ho difficoltà durante le riunioni a concentrarmi perchè penso sempre a te … ho la carne che freme per te …”
– “Amo’ mi manchi anche tu, stanotte mi sono dovuta toccare pensando a te, ho usato anche il cazzone nero che mi hai regalato, immagginavo fosse il tuo, spero di non aver svegliato i
vicini con le mie urla quando sono venuta!”
– “Guarda come mi ecciti”
mi sono tirato fuori il cazzone, i miei 18 centimetri sono durissimi e svettano di fronte alla telecamera del portatile mentre lentamente inizio a masturbarmi
– “Sei la mia vacca lo sai? Guarda guarda quanto mi ecciti, quanto è grosso e duro di desiderio di te!”
– “Mmmmmhhhh porco, si lo vedo, sei un vero porco … lo so … allora stamattina sono andata a cercare qualcosa che ti piacesse, guarda qua”
e attiva il video … clessidra per qualche secondo … ecco che la vedo:
seduta sul bordo del letto con addosso solo un due pezzi … uahooooo è favolosa … il reggiseno è color blu che sembra jeans con le due coppe a forma di triangolo, piccole,
piccolissime rispetto a quelle tettone e che a malapena coprono le aureole … sarà di due taglie inferiore alla sua, un filo che corre dietro alla schiena e uno, che sembra
doversi spezzare da un momento all’altro per il peso delle tettone che sostiene passando dietro al collo di Sabina … tutta la carne di Sabina esposta, prorompente, volgare,
lussuriosa … e un piccolo perizoma dello stesso colore che a malapena copre la fica depilata della mia femmina …
– “Hai visto cosa mi sono comprata per te, mmmmhhhhh, per il mio porco, ti piaccio amo’?”
e nel dire questo afferra il fallo di gomma nero che le avevo regalato tempo fa e inizia a strusciarselo lungo il corpo, lentamente …
– “Vacca, sei una vacca! Mi ecciti da impazzire, sono pazzo pazzo pazzo di te … vacca!”
Lei inizia a mugolare strofinandosi il fallo sopra il perizoma, ha allargato completamente le gambe, con una mano si scosta il tessuto e con l’altra inizia a strofinarsi lentamente
il cazzone nero sulla fica … la vedo ansimare e le tettone sussultare affannosamente mentre mugola sempre più intensamente … mi sento scoppiare, non resisto, impazzisco di voglia
bestiale …
– “Vacca, non mi basta che adesso ti scopi il fallo nero, mi ecciti troppo così, voglio vederti scopata da un cazzo vero! Subito adesso, vacca un cazzo vero …”
– “Sei matto!?”
– “Non mi interessa, ti voglio così, mi hai eccitato troppo”
– “Porco! E dove lo trovo? Ah prima ho visto il maiale venire a trovare la suocera ma mi fa schifo”
Ho un soprassalto, il maiale è il soprannome dato al genero della nostra vecchia vicina di casa, avrà almeno cinquant’anni, che ha fatto apprezzamenti pesanti e volgari a Sabina ed
è stato da lei fanculizzato … è un tipo viscido di carattere e di apparenza, grassoccio, basso, con un viso tondo e occhi piccoli, da maiale proprio, capelli unti … lei lo chiama
il viscido, io il maiale … e a Sabina quella persona fa proprio ribrezzo …
– “Mi ecciti troppo! E mi eccita vederti scopata dal viscido, mi eccita vederti posseduta da una persona che ti fa ribbrezzo, è come se io ti violentassi, siiii fallo per me,
sei la mia vacca, adesso subito, ho voglia adesso, mi rendi pazzo tu”
– “Non ce la faccio amo’ mi fa schifo quello li”
– “Mi ecciti, ho voglia adesso!”
– “Questa me la paghi, oh si questa me la paghi, stronzo! Sei un porco stronzo! Vaffanculo amo'”
e la vedo prendere il telefono armeggiare un po’ e scrivere qualcosa … poi prende il telefono e inizia a strofinarselo sulla fregna come prima faceva col cazzone riprendendo a mugolare
– “Che hai fatto?”
– “Mmmmhhhh ho il suo numero e quello di sua moglie per eventuali emergenze possa avere la vecchia, la vicina … mmmmhhhh quando ero in giardino e lui passando mi disse che gli piacevano
molto le mie tettone mmmmmhhhhhhh aggiunse che gli avrebbe fatto piacere venire a prendere un caffè da me mmmmhhhh io lo congedai malamente mmmmhhhh
beh gli ho appena mandato sms invitandolo mmmhhhhh a prendere caffè adesso … mmmmmhhhhh speriamo sia già andato via o che sua moglie si accorga e non si beva le sue balle …
mmmmhhhhh porco quanto ti voglio, ti amo sai? mmmmhhhh”
in quello sento chiaramente il suono del campanello …
– “cazzo! questa me la paghi! stacca il tuo video e silenziati l’audio così quello non si accorge … cazzo cazzo mi fa proprio schifo …”
vedo l’inquadratura che si sposta, ha evidentemente spostato il portatile sul comò, riprende parte della stanza e quasi tutto il letto, vedo Sabina, che sesso che fa vestita così,
uscire dalla stanza per andare ad aprire; l’ultima immagine che ho di lei sono le sue natiche oscenamente eccitanti con il filino del perizoma che ci si infila in mezzo!
Non riesco a immaginare le sensazioni e i pensieri del viscido nel vedersi aprire la porta da una così!
Sono troppo eccitato e devo smettere di toccarmi il cazzone altrimenti sborro.
Il tempo che passa sembra interminabile, saranno un cinque minuti sino a che non la vedo, o meglio li vedo apparire, entrano nella stanza con una tazzina di caffè in mano,
si siedono a fianco sul bordo del letto.
Il viscido maiale vede il fallo di gomma nero appoggiato sul letto, fa un sorriso molto porco e dice
– “Ti piace divertirti eh?”
– “Si maiale, ma a volte ho bisogno di un cazzo vero … non resistevo più …”
Il viscido allora, senza alcuna remora, le mette immediatamente le mani sulle tettone e inizia ad accarezzargliele, prima lentamente e dolcemente come per assaporare ciò che da chissà quanto desiderava
– “Che mammellone della madonna che ti ritrovi, sembri una mucca da latte, mmmhhhh sono anche belle sode, senti qua … mmmhhhh”
– “Sei proprio un maiale stronzo, ma oggi ho proprio voglia di maiale”
Intanto il viscido gliele palpa sempre più vigorosamente
– “Mmmmhhhhh fantastiche, fammi sentire anche che sapore hanno”
e si abbassa a baciarle e leccarle il sopra delle tettone mentre continua a palparle con entrambe le mani;
Sabina socchiude gli occhi e reclina la testa all’indietro offrendo alla viscida bocca
del maiale anche il suo collo; al viscido non pare vero e subito ne approfitta leccando e baciando su e giù dalle tettone fino al mento e alle orecchie, lasciando anche tracce
luccicanti della sua bava sulla pelle liscia della mia Sabina.
Intanto una mano si è infilata sotto il piccolo triangolo del reggiseno e sta giocando col capezzolo, non vedo in quanto la mano copre tutto ma immagino dai movimenti … Sabina sospira
e ogni tanto sussulta.
Continua a impastarle le tette e a baciarle. Le ha spostato ormai all’interno delle mammelle i due triangolini di tela del reggiseno e le tettone sono oscenamente e pesantemente
esposte alle sue mani e alla sua bocca che si concentra a ciucciare e leccare i capezzoli, immagino capezzoloni turgidi perchè vedo la nuca o le mani del viscido sopra di essi …
Sabina è sempre con la testa reclinata all’indietro che sospira e sussulta, totalmente abbandonata alle voglie del maiale.
Con le mani sorregge da sotto le tettone e con la bocca passa da un capezzolo all’altro, ora si vede chiaramente che sono belli turgidi.
– “Mmmmmmhhhhhh quanto sei bona, sei proprio tanta, mmmmmhhhhhhh che tette”
Continua nel suo lavorio bagnandole completamente con la sua saliva, poi a un certo punto lo vedo che con la lingua risale dal capezzolo su sopra la tettona, poi su lungo il petto esposto
della mia donna, poi continua sempre leccando su lungo il collo, arriva al mento dove si ferma un attimo e inizia a mordicchiarlo, poi continua con la lingua oscena a salire
e inizia a leccare le labbra chiuse di Sabina, poi inizia a leccarle tutto il viso, voracemente, sporcandola con la sua saliva viscida, per poi tornare sulle labbra a leccarle
e forzarle con la lingua sino a che Sabina è costretta a socchiuderle e lui la penetra con la lingua e inizia a limonarla oscenamente, si sente chiaramente il rumore osceno delle salive
mentre limonano … con una mano ha avvinghiato Sabina dietro la schiena cingendola a se mentre con l’altra continua a impastarle una tettona.
L’azione diventa focosa, rotolano giù sul letto col viscido sopra la mia Sabina, vedo le mani di Sabina che iniziano ad essere attive, una dietro la nuca di lui a stringerlo a lei
mentre si baciano limonando con tutti i rumorosi risucchi e schiocchi delle lingue intrecciate, e una dietro le sue natiche a schiacciarlo su di lei,
probabilmente sente il cazzone del maiale …
Dopo un po’ lui le scivola su un fianco, la bacia e la lecca dall’orecchio al collo e con una mano torna a impastarle le tettone, poi lentamente fa scendere la mano lungo la pancia
sino ad arrivarle in mezzo alle gambe, Sabina allarga oscenamente le gambe … lo vedo armeggiare con la mano li in mezzo, Sabina sussulta e ansima, respira affannosamente …
– “Mmmmmmhhhhhh ma sei tutta bagnata, sei un lago! … ma sei proprio vacca sai …”
– “Taci ooohhhhh maiale … ooohhhh taci … siiii continuaaaaa cosiiii mmmmhhhhhh siiiii oooohhhhh …”
Evidentemente il viscido la sta penetrando con le dita, vedo la mano andare avanti e indietro … intanto con la bocca le sta ciucciando una tettona …
– “Mmmmmhhhhh ma sei fradicia, mmmhhhhh sei proprio una troia, mmmmmhhhhh fammela assaggiare un po’ vacca”
E mentre Sabina continua a mugolare il viscido maiale, continuando a penetrarla con le dita, si abbassa dalla tettona alla fica e ci affonda la propria bocca …
vedo Sabina sussultare fortemente, non vedo, coperto dal testone del maiale, ma immagino che le stia sbranando la fica e il clitoride con lingua e labbra, si sentono chiaramente
i risucchi mentre continua aumentando la velocità del movimento a far andare avanti e indietro la sua mano …
Sabina mugola e ansima sempre più intensamente, vedo le sue tettone andare su e giù in un respire molto affannoso, la vedo portare entrambe le mani dietro alla nuca del viscido
per spingerlo ancora di più sulla sua fica … in modo inconsulto e confuso, si vede che sta per godere, sento delle frasi scomposte di Sabina in mezzo ai suoni e risucchi dell’abuso
di fica che sta oscenamente subendo
– “mmmmhhhh siii, siii, mi piace così … mmggghhhh siiii, mmgghhhh, pianoooo … aaaggghhhhh siiiii,
mangiamiiiiii siiii … sonoooo tuaaaa fottiiimmmiiiiiiii siiii … aaaaahhhhhh … oooohhhhh … mmmmgggghhhh …
mmmmgggghhhh, siiii leccaaaaa, così si … oooohhhhh più forte siiiii, sfondamiiii … siiii ahhhhaaahhhhhggghhhh … oooohhhhh … mmmmghhhhh ahhhhhh vengoooooo aaaaahhhhhhh”
Vedo Sabina che sussulta e freme come indemoniata, sta avendo l’orgasmo, un orgasmo intensissimo, direttamente nella bocca del viscido che sta respirando tutto il godere della mia femmina.
Il maiale si assapora tutto l’orgasmo della mia donna e quando Sabina smette di sussultare, esausta – è stato proprio intensissimo l’orgasmo -, portandosi indietro le braccia e abbandonate
sul letto dietro la testa, allora lui alza la testa dalla fica di lei, con le mani appoggiate sull’interno delle cosce di Sabina mantenendole le gambe oscenamente spalancate, e lo sento
parlare con voce tremante dall’infoiamento
– “Vacca che troia che sei, quanto hai goduto troia? Eh? Cazzo guarda qui quanto ti sei bagnata, hai fatto un lago tettona! … Cazzo quanto mi ecciti tettona da sballo.
Mmmmmhhhhhh adesso ci schiaffo il mio cazzone in questo lago, sono proprio eccitato vaccona”
La visuale mi è in gran parte oscurata dalla schiena di lui che in piedi si sta togliendo i pantaloni e le mutande, lo vedo inginocchiarsi tra le gambe di Sabina, sempre abbandonata esausta
sul letto con le gambe oscenamente aperte, e, senza ombra di dubbio, dai rumori e dai movimenti, glielo schiaffa dentro e inizia a pomparla.
Inizialmente Sabina non reagisce, rimanendo totalmente abbandonata, sembra che il viscido si stia pompando una bambola gonfiabile, ma dopo poco vedo che inizia a reagire portando le mani da
dietro la testa ad afferrare i fianchi grassi del viscido, oltre ad allargare ancor di più le gambe per farsi penetrare ancora più a fondo.
Il viscido la pompa lentamente e profondamente, vedo che tira ogni volta molto indietro il culo e poi lo spinge a fondo in avanti, le sta facendo assaporare il cazzo, sembra ci
sappia fare il maiale … va avanti così per un bel po’ lentamente, tenendola saldamente per i fianchi, sino a che Sabina inizia a mugolare ad ogni sua penetrazione,
a questo punto le toglie le mani dai fianchi e si avvinghia alle sue tettone continuando a fare lo stesso movimento profondo ma alzando il ritmo aggrappato e facendosi spinta con
le sue mani sulle tettone della mia donna …
– “cazzo quanto mi ecciti vacca mmmmhhhh … che tettone che ti ritrovi troia mmmmhhhh … sei proprio una vacca da monta … lo senti come ti fottooooo troia? … mmmmhhhhh”
– “oooohhhh mmmmhhhh siii, siii, mi piace così … dai mmmmhhhh … fottimi siiii … aaaaahhhh siiii cosìììì mmmhhhh …”
– “che tette meravigliose che hai mmmhhhh … senti come te le strizzo vacca? … mmmmmmhhhh quanto sono sode … mmmmhhhh”
– “mmggghhhh siiii, mmgghhhh, pianoooo che mi strappi i capezzoli cosìiiii … aaaggghhhhh siiiii, fammmmiiiiii maleeeee siiii strizzameleeeee sonoooo tuaaaa fottiiimmmiiiiiiii
siiii … più forteeeee … sbattimiiii … siiiiii oooohhhhhhh …”
– “godi vacca godi … che ti fottoooo la fica, ti sfondooooo troiaaaaa … godiii tettona da montaaaa … che tettone da vacca che haiiii … porcaaaa … godiiiii che ti fottooooooo …
ti fotto vaccaaaaa … ahhhhh siiiii … ti sfondoooo … anche le palle ti sbatto dentro … le sentiiii? … puttanaaaa … senti come ti sbattooooo …
tutto ti voglio entrare dentro tuttoooooo … mmmmhhhhh senti che capezzoli duri che hai … sei una porca troiaaaa … mmmmggggghhh siiiiiiiii”
– “siiii … siiii … hai un cazzo meravigliosoooo … sfondamiiii … vai più forteee più forteeee …guardami guardamiii come godoooo guardamiiii … guardamiiii negli occhiiii …
guardamiii godereee … mmmmghhhhhh mmmmghhhhhh …  ohhhhh siiii strizzamiiii il capezzooloooooo fammiiiii maleee … oooohhhhh siiii sfondamiiii … sono la tua vaccaaaaa … sfondamiiii”
I movimenti, i respiri, i suoni diventano concitati, animaleschi, bestiali, frenetici …
– “vengooooooo … ti sborroooo in ficaaaaa aaahahhhhh … sborrooooooo, vengooooooo oooohhhh … tettonaaaaaa … vaccaaaaaaaa … aaaaaaaaaaaahhhhhhh … troiaaaaaa … puttanaaaaaaa …
ahhhhhhggggggmmmmghhhhhh godooooooo … senti quanto ti sto sborrando in ficaaaaaa … porcaaaaaa, vaccaaaaa … aaagggggghhhhhh mmmmggghhhhhh … aaahhhhhaaaahhhhhh”
– “mmmmmmhhhhhhh siiiiiii riempimiiiiiiiii, riempimiiiiii … siiiiiii più forteeeeee … di piùùùùùùùùù … di piuuuuuuuuu’  mmmhgghhhhhhhh … nghhhhhggghhhhh …
sono la tuaaaa troiaaaaaaa … siiiiiii … siiiiiiii … mmmmghhhhhhh … riempimiiiii … oooohhhhhh siiiiiii oooohhhhh la sentooooo tuttaaaa la tua sborraaaa … è caldaaaa …
mmmghhhhhh … sborraaaa siiiiiiii … dentroooooo … mmmmmggghhhhhhh siiiiiiiii … maialeeee …”
– “troiaaaaa … ahhhhhhhhaaaahhhhh … vacca … oh quanto sei vaccaaaa … aaahhhhhh … mmmmghhhhhh … che troia che seiiiiii … quanto mi eccitiiiii …
mmmmhhhhhh … cazzooooo quanto ho sborrato vacca …”
Il viscido maiale affranto e tutto sudato le scivola addosso, coprendola col suo corpo … entrambi esausti dal piacere intenso rimangono abbracciati sul letto, il viscido la bacia
in bocca e con la mano continua a palparle una tettona, mentre vedo sperma colarle dalla fica … in quello sento suonare il campanello, il viscido ha un sobbalzo
– “Cazzo mia moglie!, devo andare, le avevo detto che venivo a darti una mano per spostare dei mobili e di suonare quando dovevamo andare, cazzo cazzo”
Lo vedo rimettersi i pantaloni convulsamente e uscire dalla stanza dicendo
– “Che vacca da monta che sei troia!”
Sento il rumore della porta che si chiude, riattivo il mio audio con la mia mano imbrattata del mio sperma, si sono abbondantemente venuto anche io, e le dico
– “Beh mia bella vaccona, mi pare che ti sia proprio piaciuto il viscido maiale”
e lei risponde semplicemente e amorevolmente, con un filo di voce:
– “Porco, sei uno stronzo, sei uno stronzo!”

Qui di seguito la trascrizione esatta degli sms che ci scambiammo circa 10 anni fa. Lei aveva circa 27 anni. Era andata a Napoli da parenti
 da sola, io lavoravo, e doveva rientrare in treno. Era un sabato di agosto e aveva il treno da Napoli che partiva intorno alle 22,
 viaggiava tutta la notte e arrivava a casa da me la mattina dopo intorno alle 8.
 
 SMS ORE 18 CIRCA
 Sabina: Amo’ sto preparandomi per partire, mi manchi, come mi vuoi?
 Io: mettiti la maglietta più attillata che hai, quella celeste mi pare, niente reggiseno, se poi sudi un po’ e si vedono le chiazze di sudore
 meglio…mettiti i pantaloncini jeans, quelli aderenti e un po’ sdruciti, niente mutandine
 Sabina: porco
 
 SMS ORE 2130 CIRCA
 Sabina: Amo’ sto per salire sul treno, fa un caldo…
 
 SMS ORE 2215 CIRCA
 Sabina: Amo’ sono sul treno appena partito. Qui nello scompartimento ci sono 4 uomini, mi guardano. Sono sola con loro, che vuoi che faccia?
 
 SMS ORE 2220 CIRCA
 Io: Scopateli
 
 Non ebbi alcuna risposta. Intorno alle 23 ho provato a chiamarla, aveva spento il cellulare, ho riprovato più volte cellulare sempre spento.
 Idem la mattina.
 Alle 8 sono a prenderla in stazione, era vestita come le avevo chiesto, tutta sudata, si vedevano oscenamente le tette
 prorompenti sotto la maglietta bagnata dal sudore … mi sembrava, non ho mai capito se era solo una mia impressione, un po’ imbarazzata.
 Non mi ha mai voluto raccontare cosa era successo, se era successo qualcosa.

Ancora oggi a distanza di circa 10 anni mi turba profondamente nell’anima e nella carne; e l’atteggiamento reticente di Sabina riguardo ad esso non fa che accentuare il tutto.

I dati certi sono:

1) nonostante il nostro rapporto fosse molto porco non credevo che Sabina si vestisse come le chiesi; sarebbe stata troppo provocante con vestiti così attillati e senza reggiseno con un corpo prorompente come il suo. La maglietta che le chiesi di mettere era veramente attillata, di almeno una misura inferiore alla sua e la usava mettere per me per eccitarmi quando eravamo soli. Invece si vestì proprio così!

2) faceva molto caldo e nel suo vagone non funzionava l’aria condizionata

3) le 4 persone che erano nel suo scompartimento erano: 2 militari sui 25 anni in rientro in caserma, un signore alto e magro sui 30/35 anni che rientrava in famiglia dall’essere andato a trovare sua madre anziana a Napoli, un cinquantenne grassoccio e rozzo, probabilmente un venditore ambulante che andava in giro per lavoro (tutto ciò raccontatomi da Sabina nei giorni successivi), tutti e 4 napoletani o del napoletano

4) quando scese dal treno Sabina era tutta sudata e faceva un sesso incredibile, era oscenamente esplosiva e mi fece esplodere l’uccello (penso lo avrebbe fatto esplodere a chiunque per cui sicuramente quelli nello scompartimento le avranno fatto almeno delle avances)

5) appena arrivammo a casa andò a farsi una doccia, disse che aveva sofferto troppo il caldo e che era tutta appicicaticcia e mise subito a lavare i vestiti

6) il telefono, dice Sabina, lo spense perchè non voleva essere disturbata in quanto era stanca e voleva riposare…

7) Sabina è una gran chiacchierona e in generale in treno non si riposa ma chiacchiera con i vicini

All’inizio Sabina venne a lavorare nella mia azienda, l’ho conosciuta così, e per tutta una serie di motivi (io ero sposato e in azienda non va bene che un manager abbia relazioni interne) per il primo periodo (quasi tre anni)
il nostro rapporto lo tenemmo segreto (poi quando decidemmo di renderlo pubblico la ho licenziata, ora fa la casalinga, nel frattempo mi ero separato e divorziato).

Ovviamente lei con quelle sue tettone creava lo scompiglio sia tra il personale dell’azienda sia con i clienti che passavano in azienda, in particolare per gli amanti delle donne formose; tra l’altro Sabina ha sempre amato vestirsi attillata e molto scollata, evidenziando in modo estremo tutte le sue curve.

Un giorno ero da un cliente, settore riciclo rifiuti, un delinquente che si era fatto anche la galera per alcuni reati ma che nonostante questo era riuscito a metter su una bella azienda
di riciclaggio (secondo me in combutta anche con malavita) e lui mi dice (c’era abbastanza libertà di linguaggio tra noi, lo conoscevo e seguivo da anni come cliente):

– “L’altro giorno sono passato da te in ufficio e ho visto una tettona da paura, dove la avete presa? Cosa fa? Me la fotterei sul posto, mandamela qua che la inculo su questa scrivania e
faccio passare un brutto quarto d’ora a quelle tettone, mi ha eccitato da morire”.

A me la cosa eccitò molto, pensavo alle manone enormi di quest’uomo (aveva circa 50 anni) molto alto e robusto che pastrugnavano le tettone di Sabina.
Qualche giorno dopo raccontai a Sabina pari pari quanto sopra dicendole che la cosa mi aveva eccitato molto.

Circa due mesi dopo ebbi l’occasione, per un lavoro richiesto dal cliente, di mandare la con una scusa proprio Sabina. Ovviamente non ci pensai due volte.
Il giorno prima dissi a Sabina: “domani alle 17 (avevo fissato col cliente, cui non avevo detto chi gli avrei mandato, apposta un orario a fine giornata) devi andare da Tizio, questo è
l’indirizzo … ah è proprio quello di cui ti avevo parlato, quello del riciclaggio che ti fotterebbe sul posto … vedi tu”

Il giorno dopo al lavoro Sabina si presentò con un vestito particolarmente scollacciato e provocante, tutta truccata … alle 16.30 partì per andare dal cliente …

… Sabina tornò a casa tardi (io avevo già le chiavi di casa sua), verso le 20 (la riunione di per se avrebbe dovuto comportare un ora/un ora e mezzo) … del tutto struccata
(disse che si era data una rinfrescata perchè faceva caldo) … e alle mie richieste come sempre disse “non ti dico nulla” come quella volta del treno … ma … il giorno dopo di prima
mattina mi chiama il cliente e inizia a raccontarmi al che gli dico che ci vediamo a pranzo e li mi ha raccontato i dettagli …

Ed ecco i dettagli raccontatimi dal tipo:

lei arriva, lui ha un tuffo al cuore che non se la aspettava, allora con una scusa la porta in una sala riunioni dove erano soli e tira la riunione per le lunghe perchè vuole aspettare
che si facciano le 18 e il suo personale vada via in modo da rimanere da solo con lei … dice che durante questa riunione lei era molto ammiccante, cioè si metteva in pose un po’
inclinate in avanti dove si vedevano decolletè e tettone sballonzolare … a un certo punto, con la scusa di vedere dei fogli stampati da discutere con lui, lei si è alzata,
glieli ha messi davanti, lui era seduto al tavolo, e lei si è messa in piedi al suo fianco piegata sul tavolo con le tettone sballonzolanti che quasi gli colpivano il viso e
si appoggiavano ogni tanto, secondo lui apposta, sul suo braccio … allora lui apposta muoveva il braccio per toccarle le tettone e lei non protestava ne si tirava indietro al che lui
le dice sottovoce qualcosa del tipo “aspetta che qui se ne vadano tutti via …” e lei non dice nulla, sorride e facendo finta di niente continua a lavorare e discutere con lui sui
vari punti continuando a strofinargli le tettone sul braccio e sulla spalla … lui dice che sentiva anche il profumo di lei che lo faceva impazzire …
poi man mano vanno via la varie persone che lavorano da lui che lo salutano dalla porta mentre se ne vanno e quindi va via anche l’ultima persona al che lui si alza, afferra Sabina senza
dire nulla e inizia a ingrumarsela animalescamente … dice che lei non ha opposto alcuna resistenza, anzi ha iniziato subito a limonarlo … dice che la ha presa bestialmente alla
pecorina mungendole e strizzandole le tettone (lui è un bestione quindi ci arrivava senza problemi da dietro ad afferrarle le poppe), dice che secondo lui le faceva male perchè, dato che
lei muggiva di piacere, gliele strizzava con tutta la sua forza senza alcun ritegno, era infoiatissimo e non ha resistito molto, dice che è rimasto impressionato da come urlava e muggiva Sabina
di piacere, dice che non aveva mai incrociato una vacca del genere, già era strainfoiato lui e a sentirla urlare e muggire così di piacere non ha resistito ed è venuto subito … le ha
sborrato tutto sul viso facendola inginocchiare all’ultimo momento … dice che poi lei gli ha leccato il cazzo voluttuosamente ripulendoglielo … mi ha detto che poi lui le ha chiesto numero di telefono e contatti ma lei si è rifiutata di dargli qualsisasi cosa … mi ha detto di rimandarla da lui sempre in futuro per ogni commissione …

Le auto aziendali le mandiamo a riparare da un meccanico di fiducia in un paese vicino, mio amico, sposato, che abita in campagna e si è trasformato la ex stalla in una specie di officina.

Una volta mandiamo da lui anche Sabina, non ricordo se a portare o ritirare una macchina (normalmente vanno sempre in due persone con altra auto aziendale).

Qualche giorno dopo casualmente lo incontro in piazza, soliti convenevoli, e mi dice:
– “bravi! ho visto che avete una nuova in azienda, ha due tette che mi hanno fatto girare la testa”
– “ti piace?”
– “mi ha fatto un sesso! me lo ha fatto diventare durissimo, pensa che in questi giorni mi sono persino fatto una sega pensando a lei, fa un sesso della madonna … mandamela di nuovo”
e aggiunge ridendo
– “se me la mandi la prossima settimana ho la famiglia al mare e il mio meccanico in ferie, sono da solo e le salterei addosso … quando è venuta da me era così provocante
con quelle tettone!”
e poi aggiunge varie volgarità che potete immaginare su di lei e su quello che le farebbe …
Sorrido …

L’idea mi eccitava molto e la sera da Sabina (ancora non vivevamo stabilmente insieme e la nostra relazione era ancora segreta)  le chiesi che impressione avesse avuto del meccanico …
Rispose
– “beh non è male, poi non so, che lo ho visto appena 5 minuti ma era ipnotizzato dalle mie tette, non si faceva problemi a guardarle, ma lo ho trovato simpatico”
Allora le raccontai quello che lui mi aveva detto e che la situazione mi eccitava molto …
Lei stette zitta, poi disse soltanto
– “sei un maiale”
e mi saltò addosso, e facemmo sesso furiosamente e animalescamente con Sabina particolarmente infoiata …

In quel periodo giocavamo spesso quando eravamo entrambi in versione molto porca a un gioco dove entrambi dovevamo dire il primo desiderio che ci veniva in mente e l’altro doveva
realizzarlo qualunque esso fosse.
A me in quei giorni continuava a ronzare per la testa questa storia del meccanico, lui nella sua officina, tutto sporco, che brutalizzava Sabina, mi eccitava
proprio tanto l’idea e non lo nascondevo per niente a Sabina.
Un giorno, era giovedi, lo ricordo ancora, nel pomeriggio (eravamo a inizio agosto) eravamo entrambi a casa e piuttosto infoiati stavamo ingrumando quando Sabina mi dice
– “giochiamo al gioco dei desideri?”
… ok tiriamo a sorte e inizia lei:
il suo desiderio era di essere legata e bendata e violentata da me.
Bene bene, l’ho legata sul letto: le mani unite insieme sopra la testa alla spalliera, le gambe divaricate ognuna legata ai due angoli del letto, bendata, totalmente nuda …
le misi degli strizzacapezzoli e li legai con difficoltà con delle corde al lampadario, temevo mi venisse giù il lampadario, tendendole di parecchio verso l’alto le tettone …
poi con zucchine, banane e cetrioli la scopai a lungo, facendola godere e più godeva e tremava più le si tiravano tettone e capezzoli,
la banana ricordo che era tutta fradicia di lei e in parte me la mangiai e il resto gliela spalmai sulle mammelle tese e quindi gliele leccai tutte sentendo nella mia bocca, sulla mia lingua
la tensione delle tettone provocata dal tiraggio degli strizzacapezzoli …
poi le infilai il cetriolo più nodoso e grosso che avevamo in fica sino in fondo, su e giù, su e giù, avanti e indietro,
ricordo che urlava dal piacere, era incredibile, sussultava in modo osceno e inconsulto …
il tutto insultandola pesantemente e continuamente,
poi, eccitato come una bestia, le ho messo due cuscini sotto il sedere per alzarle il bacino, e le ho infilato direttamente il mio cazzone nel culo,
non proprio a secco perchè c’erano rivoli del suo piacere e dei vari frutti e della mia saliva
che le colavano dalla fregna e le bagnavano il buco del culo, e me la inculai brutalmente, senza pietà, ricordo le tettone che sballonzolavano assieme al lampadario e ad ogni mio
colpo venivano tirate dagli strizzacapezzoli, bestiale, proprio bestiale,
se non è venuto giù il lampadario quella volta eheheh …
alla fine le ho sborrato in culo una quantità notevole di sborra, non finivo più di sborrare tanto era eccitante, alla fine mi facevano male le palle da quanto intensa era stata
la mia sborrata, rivoli di sperma le colavano dal buco del culo …
Eravamo esausti … sempre bendata la bacio sulla bocca, lei sospira e sussurra
– “ora il tuo desiderio, il primo che ti viene in mente”
e il primo che mi venne in mente fu:
– “ti vesti come voglio io e vai dal meccanico a portargli una carta”
Silenzio, non disse nulla, poi, ero ancora col volto vicinissimo a lei, fa lo sforzo di alzare la testa (era ancora legata e bendata) per baciare le mie labbra.
La slego e libero e le dico con tono perentorio:
– “lavati e pulisciti completamente, depilata già lo sei, profumati, truccati insomma fatti bella come se dovessi uscire con me, intanto io scelgo i vestiti che devi metterti,
poi gli porti una carta che deve firmare, gli telefono prima per avvisarlo, e me la riporti firmata”
Lei andò a prepararsi e io, per scegliere cosa farle mettere, aprii i vari scatoloni che aveva ammucchiati in camera con i vestiti vecchi che si era portata da poco da Formia
(aveva appena terminato il trasloco completamente) … erano tutti vestiti usati e vedendo le dimensioni anche di quando era ragazza perchè alcuni erano piuttosto piccoli.
Scelsi:

– un tanga lilla, probabilmente di qualche anno prima, ed era a guardarlo almeno una taglia più piccola di quelli che usava adesso; me lo immaginavo addosso a lei,
le avrebbe proprio evidenziato il culo e la avrebbe stretta per bene
sulla fica probabilmente eccitandola, se si riusciva a farglielo entrare , avevo qualche dubbio perchè mi sembrava proprio piccolo …

– la gonna piu’ corta che trovai, una mini color rosa, tutta sdrucita

– una vecchia maglietta color carne col collo a V molto esteso, doveva essere molto scollata, ma soprattutto sia visibilmente sia leggendo la taglia, due taglie in meno di quello che
portava adesso, probabilmente la usava da adolescente prima che le crescessero le tettone … sul davanti aveva bottoni … anche questa si vedeva che era vecchia e usata.

Quando Sabina arrivò dal bagno completamente nuda, profumata, truccata, coi capelli ancora bagnati dalla doccia era uno spettacolo.
Quando vide cosa le avevo preparato sul letto ebbe un sobbalzo e disse
– “ma non è possibile!”
risposi con tono beffardo
– “un desiderio è un desiderio, poi la c’è solo lui nessun altro, gli fai solo firmare la carta e torni subito qua”
Divenne tutta rossa, respirava profondamente e iniziò a vestirsi, dovetti aiutarla che erano veramente stretti tanga e maglietta, la gonna almeno era un po’ elasticizzata.
Il tanga era piuttosto stretto, al punto che l’elastico non le arrivava in vita, attraversando la parte superiore
della natiche e del pube completamente depilato. La parte anteriore era troppo piccola persino per coprire del tutto le sue grandi labbra.
La maglietta era semplicemente scandalosa, almeno due taglie troppo piccola, inadatta, quasi impossibile, a contenere le grosse tettone di Sabina; la scollatura, gia’ ampia di per se,
veniva ulteriormente tirata dalle forme piene e prorompenti di Sabina: arrivava a coprirla fino a non piu’ di un centimetro sopra i capezzoli, che disegnavano due cerchi scuri, appena
visibili, sotto il sottile tessuto di cotone color carne ma evidenti perchè, adoravo e adoro come si eccita la mia Sabina (ha sempre avuto i capezzoli sensibili, basta sfiorarglieli
e sussulta, in questo caso il tessuto glieli strofinava strettissimo), molto turgidi … il tutto era ancora più osceno perchè, altrimenti non entrava la maglietta, avevo dovuto sbottonarle
i primi tre bottoni …
La gonna era sufficientemente lunga per coprire il pube ma solo se era in piedi …

Avevo il cazzo durissimo ero eccitato come una bestia, è indescrivibile come era vestita e mi pento che non mi venne in mente di farle delle foto (come vedrete dal prosequio non rimase
nulla di quell’abbigliamento) …
– “adesso vai, ora gli telefono, questa è la carta che deve firmare”
E’ andata! ci vogliono circa 15 minuti da casa sino all’officina, lo chiamo e gli dico:
“Ciao Renato, sta per venire li la nostra segretaria a farti firmare una carta, ci sei no?”
“Si si, sono qui, allora la aspetto che stavo per chiudere e andare a farmi una doccia e cambiarmi che sono tutto sporco e sudato, ma mi mandi quella tettona?”
“Si si, se ci metti tanto a firmare nessun problema, vedi tu”
“Ah bene bene bene che sono qui da solo in officina, sarà lungo, ihihihih”
“Ciao”
“Ciao”

Sabina tornò a casa dopo circa due ore … vestita solamente con una tuta sporca blu da meccanico … era visibilmente sfatta, struccata, spettinata …
le chiedo che è successo e lei
– “mi è caduta addosso una boccetta di olio sporco che mi ha inzozzato i vestiti e il meccanico è stato così gentile da darmi una sua tuta, poi la
macchina non so perchè non partiva e mi ha dovuto aiutare a ricaricare la batteria, per quello ho fatto tardi…”
In parallelo mi arriva sms da Renato che ancora conservo:
– “porca puttana che troione avresti dovuto vedere come era vestita, è stato bestiale ma ti racconto domani mattina riesci a venire qui che devo chiederti una cosa?”
Gli risposi di si, Sabina come sempre fu evasiva su qualsiasi mia domanda, è fantastica in questo.

Il giorno dopo mattina presto sono dal mio amico meccanico che è da un lato eccitatissimo da Sabina e dall’altro lato preoccupatissimo perchè più o meno mi dice:
– “in officina me la sono trombata alla grande ma c’è una telecamera per videosorveglianza messa da poco e non so bene come funzioni, puoi controllare che non ci siano
registrazioni e se ci sono cancellarle perchè non sia mai che lo scopre mia moglie quando torna, è lei che la aveva fatta mettere e sa come funziona”

Senza entrare in dettagli tecnici il video c’era, dovetti cancellarlo, anche se si vedeva maluccio da lontano … in pratica facendo mix dal racconto di Renato e quanto nel video ecco
cosa è successo:

lei arriva, oscena, prorompente, lui è tutto sporco in tuta da lavoro blu, proprio quella con la quale lei è poi tornata, tuta con la zip davanti, lui è nudo sotto …
lui le fa immediatamente degli apprezzamenti molto pesanti, le dice subito
– “quanto sei vacca, vieni qua”
lei non reagisce e lui le salta letteralmente addosso, lei ci sta … in poco le ha strappato i vestiti di dosso (per quello non li ho più visti, a brandelli) …
nel video si vede la focosità del tutto, si baciano entrambi ovunque in bocca sul corpo sul petto, in un attimo anche lui è col cazzone di fuori, è tutto molto frenetico
sia nel video che nel racconto di lui,
lui viene una prima volta abbastanza subito mentre lei gli fa, inginocchiata tra le sue gambe con lui in piedi, spagnola e pompino insieme, sborrandole tra le tette e sul viso,
lei, come fa sempre con me, glielo ripulisce per bene leccandolo con lentezza e lui eccitatissimo torna subito in tiro
e a questo punto essendo appena venuto ha molta più resistenza, se la scopa in tutti i modi per un bel po’
se la incula anche alla pecorina, le tortura le tettone in tutti i modi, ha sempre almeno una mano, spesso entrambe, a pastrugnargliele senza ritegno mentre se la fotte alla grande,
nel video (che non ha audio) vedo Sabina che si agita molto,
lui mi racconta che urlava, muggiva e godeva selvaggiamente e che lo incitava in continuazione a fotterla di più, più forte, di farle male, di sfondarla …
la seconda volta che ha sborrato le stava per venire in culo ma lei gli urlava
– “voglio la tua sborra porco”
e allora lui quando stava per venire glielo ha tolto dal culo e glielo ha infilato in bocca e le ha sborrato tutto in bocca,
dice che lei tossiva e aveva le lacrime e poi, anche questa volta, glielo ha ripulito per bene con la lingua leccandolo voluttuosamente sino all’ultima goccia di sperma,
poi nel video si vede lui esausto che si siede su una sedia, lei si alza
gli va davanti e lo bacia sensualmente in bocca limonandoselo un po’ (dice che lei gli ha detto: “bravo maiale, hai un gran bel cazzone, ho goduto molto”)
poi si abbassa passandogli lentamente la lingua lungo il mento, lungo il collo, lungo il petto, lungo la pancia sino ad arrivare a dargli un bacio e una leccata al cazzo moscio
e poi, senza chiedere nulla, si è alzata e ha preso da terra
la tuta sporca di lavoro di lui, se la è messa addosso e se ne è andata, senza dir nulla …

La relazione tra me e Sabina era ancora segreta, ne erano a conoscenza solo pochi amici fidati, con i quali ogni tanto uscivamo.

Uno di questi è Giovanni, bancario presso una delle nostre banche di lavoro e col quale era nato tanti anni fa un rapporto di amicizia; insieme ne avevamo combinate un po’
e spesso gli avevo coperto le spalle nelle sue varie e contorte avventure amatorie. A lui piacciono le magre ma Sabina pur essendo in carne, con il suo corpo prorompente e
il suo sprizzare sesso da ogni poro, lo eccitava per bene. Un giorno infatti Giovanni mi disse:

– “Oh Federico, quella nuova che avete in amministrazione, quella tutta tette, mi fa un sesso!”
– “Beh, ti confesso Giovanni che già me la scopo, se vuoi possiamo provare a fottercela insieme!”
– “Ahahah sei proprio un porco Federico, già te la sei scopata! Eh certo che si che mi va di fottercela insieme, chissà se le bastano due cazzi!”
– “Io me la sto fottendo alla grande, sai che amo le tettone, questa qui appena gliele sfiori impazzisce, non ho mai visto una con le tette così sensibili, ancora un po’
viene soltanto accarezzandole i capezzoli, incredibile. Mi ha già dato tutto, anche il culo. Ma la cosa più interessante è che le ho chiesto i suoi desideri erotici più reconditi
e, incredibile, ha detto i miei stessi su di lei, anche se in ordine diverso, questi nell’ordine i suoi desideri:
1) essere legata e bendata e io faccio di lei quello che voglio,
2) fare sesso con due sconosciuti con i quali subire anche una doppia penetrazione,
3) essere violentata;
proprio gli stessi che il suo corpo esplosivo mi provoca … beh direi che il suo secondo desiderio, anche se non siamo sconosciuti, possiamo provare a soddisfarglielo!
Dammi il tempo di convincerla”
– “Ah sarebbe fantastico, ce l’ho già duro solo all’idea! La mettiamo a sandwich in mezzo e le facciamo di tutto, oh si … mi fa un sesso incredibile, non capisco bene perchè, non
essendo proprio il mio tipo, ma ha qualcosa oltre a quelle tettone che mi fa venire l’embolo”
– “lasciami organizzare e vedrai che ce la fottiamo di brutto!”

Per passare del tempo insieme a Sabina organizzavo dei finti meeting di lavoro in giro per l’Italia, lei si prendeva ferie, e andavamo insieme da qualche parte, oppure,
raramente me la portavo come assistente in qualche mio vero viaggio di lavoro.

Così, circa un mese dopo, presi una suite, 3 giorni e due notti, al castello di Spessa, vicino Gorizia, per una full immersion di sesso con la mia Sabina.

I primi due giorni e la prima notte li passammo a fare sesso furiosamente uscendo solo per mangiucchiare qualcosa.
Mi stavo proprio innamorando di lei perchè i momenti più belli che ricordo erano quelli di quando, esausti, ci addormentavamo abbracciati, sentivo tutto il suo corpo aderente al mio,
le sue tettone e i suoi capezzoli schiacciati sul mio petto, l’odore di sesso dei nostri corpi, e mi addormentavo respirando il suo alito.

Nel pomeriggio del secondo giorno le dico:
– “Senti, stasera invitiamo a cena Giovanni, l’ho sentito e verrebbe molto volentieri, ti va?”
– “Si, ma tu sei un porco, tu lo vuoi invitare perchè vuoi che faccia sesso con lui, sei un porco, non mi va”
– “Eheheheh è vero che sono un porco, e a dirti tutta la verita stasera ho una gran voglia di fotterti insieme a Giovanni, prima mentre dormivamo ti ho sognata che ti prendevamo
in mezzo, a sandwich, io e lui, sentivo le tue tettone schiacciate sul mio petto e ci strusciavano sopra ad ogni colpo di lui che ti inculava mentre io ti scopavo in fica, mmmmmhhhh
quanto mi eccita la situazione, voglio proprio fotterti insieme a lui mmmmmhhhhhh, guarda mi hai già fatto venire il cazzone durissimo solo all’idea”
– “Sei proprio porco Federico, comunque se lo hai già invitato fallo venire, che devo dirti, ma non me la sento di fare sesso con lui, è un nostro amico”
– “Va bene va bene, intanto andiamo a cena poi se te la sentirai lo faremo altrimenti nulla, senza problemi. Però voglio che me lo ecciti tutta la sera, sai che gli fai sesso,
vestiti in modo provocante e fagli esplodere il cazzo di desiderio, poi faremo sesso con lui solo se avrai voglia”
– “Ma come faccio con te, sei proprio un porco”
– “Si si, vieni intanto qui a ciucciarmi il cazzone che questi pensieri mi hanno eccitato, guarda qua”

La sera ci prepariamo per uscire a cena con Giovanni, io mi metto in giacca e cravatta, lei si chiude in bagno per prepararsi, sento rumore di doccia, di fon e dopo un po’ esce:

indossa una camicia bianca di cotone. Sotto di essa le sue grandi tettone sono libere, senza reggiseno, sostenute soltanto dall’aderentissimo tessuto della camicia;
i primi 3 bottoni sono slacciati e il suo splendido decollete emerge prorompente.
Il quarto bottone pare potersi strappare da un momento all’altro tanto la camicia è tesa dal suo seno prorompente.
I capezzoli si vedono spingere attraverso il tessuto e le grandi aureole rosa si intravedono in trasparenza.
Al collo una collana che termina con un ciondolo d’argento appuntito a forma di fulmine che pende sino all’inizio dell’incavo tra i suoi morbidi seni.
La camicia scende e in parte entra in dei pantaloncini corti bianchi, anch’essi strettissimi e di cotone aderentissimo elasticizzato sul suo meraviglioso sedere.
Sotto non ha niente, è anche depilata, e dal davanti si vede il profilo della fica disegnato dai pantaloncini.
Da essi prorompono le cosce, le gambe robuste sino ai piedi che indossano degli infradito mozzafiato.
Ad una caviglia, così come ad un polso, un sottile braccialetto pieno di piccoli ciondoli di perline.
Truccata molto sugli occhi e sulla bocca, sguardo ammiccante e lussurioso.
E’ semplicemente una bomba di sesso.
– “Vado bene così? Che dici, gli piacerò?”
– “Minchia! Giovanni rischia di sborrarsi nei pantaloni direttamente quando ti vedrà”
– “Sei il solito volgare, porco e volgare”
– “E tu sei la solita bomba di sesso, sembri una latteria ambulante vestita così, penso che vedentoti vestita così ogni uomo impazzisce per te, è un qualcosa di ancestrale,
ogni maschio che ti vede sente immediato il bisogno di inseminarti, è così … comunque sei fantastica! Dai andiamo a fare impazzire Giovanni, che è giù che ci aspetta,
minchia che sesso che mi fai, ho già le palle che mi fanno male dalla voglia”
– “Stronzo, non mi toccare che mi metti in disordine, no che mi strucchi, non mi baciare e tieni a posto le mani … dai andiamo porco”

Scendiamo, Giovanni è nella reception del castello che ci aspetta, è venuto a prenderci con la macchina per portarci a cena in un locale di un suo amico a Gorizia.
E’ anche lui elegante, completo blu e camicia bianca, ma senza cravatta.
Giovanni ha circa 35 anni, un passato da pugile amatoriale e un fisico molto molto robusto, tutto muscoloso perchè si allena ancora.
E’ alto più di me, 180/185 cm, ha il capo completamente pelato e,
a differenza di me, è sul petto molto poco peloso, quasi completamente glabro proprio come piace a Sabina.
Non appena ci vede, o meglio non appena vede Sabina ha un sussulto e non riesce proprio per nulla a nascondere la propria eccitazione; si vede proprio il suo sguardo cadere
su quelle oscene esposte tettone!

La cena è molto, molto eccitante, sia io che Giovanni, e anche i camerieri, ce la mangiamo letteralmente con gli occhi … lei è così prorompente, così esplosivamente sexy
che è veramente difficile non saltarle addosso, a me fa male l’uccello per l’intensità dell’erezione che ho, penso anche Giovanni sia nella stessa situazione, e Sabina
percepisce e respira benissimo l’eccitazione e la voglia che sta provocando.
Durante la cena non si può fare a meno di parlare di quanto lei sia eccitante; all’inizio Giovanni è un po’ imbarazzato ma poi non resiste e si lascia andare ad esprimere
liberamente quanto Sabina gli fa sesso. E Sabina sembra piuttosto lusingata di questo; tutto questo desiderio di lei secondo me la sta eccitando. E si sta lasciando andare
alla perversione sui nostri discorsi: me ne rendo conto perchè Sabina non beve alcolici praticamente mai ma, in questo caso, ordina insieme al dolce, un tiramisù, anche del
limoncello, che prendiamo anche noi … le rare volte che ha bevuto qualche alcolico è andata su di giri con pochissimo. E mentre mangiamo il dolce e beviamo il limoncello
Sabina sorride o ride alle nostre osservazioni, le luccicano gli occhi e il suo respiro diventa leggermente più affannoso, si vedono le tettone andare su e giù seguendo
il suo respiro irregolare a seconda di quello che diciamo, secondo me si sta eccitando all’idea di quello che sta per capitare ed è già tutta bagnata, trasuda sesso ed
eccitazione; poi quel ciondolo che le si infila nell’incavo tra i seni mi fa impazzire di voglia …
-Fed. “Sabina amore mio, non resisto, è troppo forte per me, devo dirti la verità: mi stai facendo sesso, ma un sesso che mi sembra di impazzire, emani sesso da ogni poro, sento
voglia di sesso da ogni parte di te, il tuo corpo, la tua carne mi urla, la mia carne urla”
-Sab. “Eheheh amo’ sshhhhhhhhh non si dicono queste cose in pubblico, ssshhhhhhhhh”
-Fed. “E’ così, e sai che a Giovanni gliene parlo di come mi fai sentire, di cosa mi provochi, è una cosa straordinaria che non mi era mai successa nella vita, un tale desiderio di te”
-Gio. “Si è vero, e devo dire che anche a me provochi desideri animaleschi. Sentendo i racconti di Federico mi sono turbato molto e spesso ti ho sognata”
-Fed. “Ho parlato più volte a Giovanni del mio desiderio di metterti in mezzo tra noi due, a volte mi fa impazzire di voglia questo desiderio, immaginare le tue carni possedute,
possedute e schiacciate dalle carni di due maschi arrapati e pazzi di te”
-Sab. “Shhhhhhhh amo’ shhhhhhhhhh non si dicono queste cose sssssshhhhhhhhh”
-Gio. “Si è vero Sabina, e mi ecciti tantissimo, ti farei di tutto insieme a Federico, è tutta la sera che ti sto sbranando con gli occhi”
-Sab. “Siete due porci, d’altra parte Federico è un porco e quindi si è trovato amici porci, cosa dovevo aspettarmi? ihihihihih”
-Gio. “Ahahahah si, grazie per il porco, si lo sono ma mai come il tuo Federico che ti assicuro supera tutti”
-Sab. “Ah si? Perchè cosa ti dice quel maiale di Federico?”
-Gio. “Eeeehhhhh sapessi! Ma però stasera che ti vedo così prorompente, che vedo la tua pelle esposta e provocante, quel tuo seno che sembra esplodere da un momento all’altro,
lo capisco eccome se lo capisco a Federico, mi stai eccitando Sabina”
-Sab. “Ah si? E cosa ti piacerebbe fare?”
-Gio. “Beh per prima cosa vorrei toccarti quelle tettone, voglio sentirle, voglio palparle … è dalla prima volta che ti ho visto che lo desidero, mmmhhhhhh sei proprio eccitante Sabina”
-Sab. “Ooooooohhhhh ma siete proprio due gran porci, shhhhhhhh che ci sentono shhhhhhh”
-Fed. “Dai un bel brindisi a chi ci rende così porci eheheheh, a Sabina!”
-Sab. “Shhhhhhh amo’ shhhhhhh”
Sabina è tutta rossa mentre brinda con noi col limoncello …

Finita la cena Giovanni deve riaccompagnarci al castello. Sento l’eccitazione nell’aria, Sabina ride. Appena arrivati all’auto Sabina dice:
– “Amo’, Giovanni mi sembra un po’ confuso, è un po’ troppo eccitato forse, forse è meglio che guidi tu”
Giovanni non capisce subito, ma Sabina che gli dice
– “Dai Giovanni, siediti dietro con me”
gli fa immediatamente dare a me le chiavi dell’auto
Parto, li sento parlare e li vedo nello specchietto retrovisore, sono vicini, Giovanni ha messo un braccio ad abbacciare Sabina con la mano sulla sua spalla, sento Sabina dire:
– “Allora Giovanni, cosa volevi farmi?”
– “Mmmmhhhhhh che belle tettone che hai e che sode che sono, mmmmhhhhh quanto sono grandi … sai che è da quando ti ho visto la prima volta che volevo toccartele … mmmhhhhhh”
Vedo la mano di Giovanni che ha afferrato da sopra la camicia una delle tettone di Sabina e la sta soppesando, palpandola da ogni direzione, quasi a volerla misurare …
prima ne palpa una, poi l’altra e così via
– “Mmmmmhhhh Federico ma ha delle tettone veramente pesanti, mmmmhhhhhh che belle, senti qua che roba, mmmmhhhhh è come i raccontavi, ha i capezzoli turgidi, eccitati, mmmhhhhhhh
le piace …”
Inizio a sentire mugolii e rumori di baci, guardo nello specchietto e si stanno limonando di brutto, Giovanni la abbraccia e con l’altra mano continua a pastrugnarle le tettone
mentre Sabina gli ha messo una mano in mezzo alle gambe e gli sta accarezzando da sopra i pantaloni il suo cazzone … devo sforzarmi di smettere di guardarli e guardare davanti la strada.
Ci vogliono circa 20 minuti da Gorizia al castello di Spessa, e quei due dietro ingrumano sempre più intensamente.
Sento Sabina mormorare:
– “Giovanni ti sento troppo eccitato, è il caso che ti dia una calmata altrimenti la serata dura poco e quel porco la che guida non è contento, mmmmhhhhhh fammelo sentire”
La vedo nello specchietto che gli ha tirato fuori l’uccello, con la mano glielo sta masturbando lentamente, poi si china in mezzo alle sue gambe e, continuando a masturbarlo
con la mano, inizia a leccare e baciare la cappella … Giovanni ha reclinato la testa all’indietro e sospira profondamente mentre mette una mano sulla testa di Sabina
per spingerla giù a ciucciargli il pene … e Sabina inizia a ciucciarlo voracemente … dai sussulti e dagli spasmi di Giovanni capisco che sta venendo, in bocca a Sabina, sul
suo viso, in parte sul suo seno … ha sborrato come un animale, Sabina ha il volto e il petto zozzi della sborra di Giovanni …
Sto parcheggiando nel parcheggio del castello.
Sabina esce dalla macchina ancora sporca, io e Giovanni la seguiamo e tutti e tre saliamo nella nostra suite.

Appena entrati in stanza spingo Sabina sul primo divano, tiro fuori il mio uccello eccitatissimo e glielo schiaffo in bocca …
intanto Giovanni si inginocchia per terra tra le gambe di lei per sfilarle i pantaloncini e subito nota la chiazza in mezzo alle gambe
– “ma guarda sta vacca quanto è fradicia, ha bagnato i pantaloncini, quanto si è eccitata questa tettona, ti piace il cazzo eh?”
nel frattempo io continuavo a scoparmela in bocca e quando lei inizia a mugolare di piacere, Giovanni ha iniziato a leccarle la fica, non resisto più e anche io
le sborro tutto il mio irrefrenabile piacere in bocca, sul viso e sulle tettone, aggiungendo la mia sborra a quella di Giovanni … la situazione è così eccitante e vedo che
l’uccellone di Giovanni, che le sta sbranando la fica, è tornato in tiro.
Giovanni ha iniziato anche a infilarle le dita della mano in fica, mentre continua a leccargliela, prima una, poi due, poi tre, ora sta cercando di infilarle tutta la mano …
Sabina urla e vibra di piacere
– “Oh Federico, è fradicia, è un lago questa qua, ma è proprio vacca, ma senti quanto è bagnata”
sento gli sciack sciack della mano di Giovanni che se la scopa, con difficoltà, Sabina urla continuamente e trema … in mezzo alle sue urla riesce a dire con difficoltà
– “Giovanni, ahhhhhhhhh voglio aaaaaahhhhhhhhhhh il aaaaahhhhhhh tuo ahhhhhhhhhhh cazzoooooo aaaaahhhhhhhhhh scopamiiiiii aaaahhhhhhhh”
– “Ah si, adesso ti fotto troia”
Giovanni si alza, si toglie i pantaloni e si sbottona tutta la camicia, rimane tutto nudo con addosso solo la camicia totalmente sbottonata, ha l’uccello durissimo,
Sabina si è distesa tutta sul divano, si posiziona sopra di lei e gli sbatte, sciack, il cazzone in fica, Sabina ha un sussulto e si avvinghia con le gambe al sedere di lui …
Giovanni inizia a muoversi molto lentamente dentro di lei e con una mano, quella completamente fradicia di lei con la quale se le era appena scopata, le sbottona i bottoni della
camicia che erano rimasti ancora abbottonati liberandole le tettone oscene, anche lei adesso, scopata da Giovanni, è completamente nuda con solo la camicia tutta aperta …
– “Ma guarda che latteria, vacca”
Vedo che Giovanni aumenta il ritmo della scopata proprio per vedere sballonzolare le tettone
– “Ma guarda che tettone, guarda come ballano, vacca, lo senti il mio cazzo che ti scopa?”
Sabina non risponde, mugola, gode, con le mani accarezza il petto di Giovanni che se la sta fottendo vigorosamente
– “Vacca tettona, senti i tuoi sapori”
e le infila in bocca la dita della mano ancora fradicia degli umori di lei
– “leccamela troia leccamela tutta mentre ti scopo”
Sabina, muggendo e mugolando inizia a leccargliela oscenamente … leccargliela, leccargliela, leccargliela, vedo Giovanni sempre più infoiato, poi Giovanni
le toglie la mano dalla bocca e, continuando a fotterla, si sdraia completamente su di lei, schiacciandole le tettone col suo petto, e con la sua bocca prende possesso
della bocca di Sabina iniziando a limonarla profondamente e rumorosamente. Percepisco le difficoltà respiratorie di Sabina, schiacciata dai circa 100kg di Giovanni e con la
bocca completamente tappata da quella di Giovanni … deve respirare in Giovanni, deve respirare Giovanni … e Giovanni infoiatissimo aumenta forsennatamente il ritmo
della scopata … Sabina sta evidentemente godendo, freme, trema, percepisco che urla il suo piacere nella bocca di Giovanni, sta avendo un orgasmo bestiale, sussulta in modo
inconsulto così intensamente che persino il pesante corpo di Giovanni su di lei sussulta … ha goduto, lo capisco dal fatto che sdraia le gambe che sino a un attimo prima erano
rimaste avvinghiate al sedere di Giovanni, Giovanni che continua a fottersela e a limonarla … il cazzone mi è tornato durissimo …
Vedo Giovanni che improvvisamente si ferma e si mette in piedi, liberando Sabina che fa un respiro profondissimo come quando si rientra da una apnea, e estrae il cazzone
tutto gocciolante di umori della mia femmina, cazzone svettante durissimo, è proprio eccitato Giovanni
– “Devo interrompere un attimo che stò per sborrare, è troppo presto per sborrare, questa latteria va scopata a lungo … mmmmhhhhh che buona che era la tua bocca con i sapori
mischiati della tua fica e delle nostre sborrate, mmmmhhhhh che buona che eri … mmmmhhhh oh Federico ma hai visto quanto ha goduto sta vacca, non avevo mai visto una femmina godere
così … mmmmhhhhhh sei troia eh, tettona da latte! mmmhhhh guarda qua che tettone … mmmmhhhhh e sono tutte appicicaticce delle nostre sborrate, puzzi della nostra sborra tettona!”
e inizia a pastrugnargliele.
Sabina è esausta, distrutta, li distesa sul divano, io e Giovanni coi nostri cazzoni di fuori svettanti e durissimi.
Allora dico:
– “Spostiamoci sul lettone di la che stiamo più comodi e abusiamo di questa vacca da monta, dai Sabina alzati e andiamo di la”
Ci trasferiamo nell’altra stanza sul grande lettone tutto bianco. Giovanni si distende al centro del lettone a pancia all’insu, col busto leggermente alzato, appoggiato sui suoi gomiti.
Spingo Sabina sopra di lui a 4 zampe, con le sue tettone e il suo viso ancora sfatto dal piacere sopra il cazzone svettante di Giovanni …
– “Ciucciaglielo vacca!”
e Sabina tira fuori la lingua e inizia a leccarglielo, con lentezza, dalla cappella sino alle palle, dalle palle sino alla cappella, su e giù, su e giù … io mi spoglio di tutto,
mi tolgo la cravatta, mi sbottono tutta la camicia, siamo tutti e 3 solo con una camicia addosso sbottonata del tutto, afferro i fianchi di Sabina e le infilo il mio cazzone
nella sua fica grondante dei suoi umori … inizio a fottermela alla grande … le sue pesanti tettone oscillano paurosamente colpendo il cazzone e le palle di Giovanni il quale con le
sue manone gliele afferra e se le stringe sul proprio cazzone … insomma io con la mia monta selvaggia la faccio andare avanti e indietro e così scopa con le sue tettone da vacca il
cazzone di Giovanni facendogli una spagnola selvaggia … la testa di Sabina è appoggiata sul corpo di Giovanni e lo bacia e lo lecca oscenamente dalla pancia al petto secondo
l’avanti e indietro dato dalle spinte della mia scopata bestiale … Sabina riprende a mugolare, le piace essere trattata così, la cosa che in generale le piace di più è proprio
essere sbattuta alla pecorina brutalmente, proprio come sto facendo …
– “Si dai Federico sfondala così ooohhhh siiii, senti qua che tettone mmmmhhhhhh vacca lo senti il mio cazzone tra quelle tue tette da troia? Eh vacca, rispondi vacca!”
– “oooohhhhhh siiii siiii lo sentooo oohhhh siiii …”
– “Federico dai mettiglielo nel culo, apriamole il culo a questa vacca”
– “Oh si, tra la tua saliva e i suoi umori grondanti ce lo ha già tutto bagnato, mmmmhhhh intanto ci schiaffo le dita dentro … mmmmmhhhhhhh”
e mentre continuo a scoparla con tutta la mia energia le infilo prima un dito, poi due nel buco del culo … che stretto che è … e inizio a muoverle, avanti e indietro e ruotandole anche
su se stesse … il buco di culo di Sabina è stretto, ma ancor di più perchè il mio cazzone le sta trapanando la fica, lo percepisco con le mie dita …
Sabina così abusata sussulta sempre di più, gode, gode come una vacca, ansima, geme, trema cospargendo di saliva la pancia e il petto di Giovanni che continua a scoparsela
tra le tettone che stringe brutalmente con le sue grandi mani sul suo cazzone, insultandola oscenamente …
E’ tutto straordinariamente eccitante.
Estraggo le dita dal culo di Sabina e estraggo anche il cazzo dalla fica, è completamente grondante, gocciolante degli umori di Sabina che sta godendo come una vacca da monta, lei protesta
– “Noooooo daiiiii continua a scoparmi, rimettimelo dentro daiiiiii scopamiiiiiii”
– “Si il culo ti fotto adesso”
e glielo schiaffo, senza pietà, direttamente a fondo nel culo e inizio a stantuffarla, avannti e indietro, avanti e indietro … ho la sensazione quasi di scorticamento del mio uccello
per la strettezza del buco di culo di Sabina e per il fatto con non è fradicio come la sua fica, ma allo stesso tempo avere il cazzone così stretto da quei tessuti aumenta il piacere,
lo rende molto più bestiale e quindi aumento subito il ritmo dell’inculata come se la fottessi in fica … Sabina urla per la brutalità dell’inculata ma questo
mi eccita ancora di più, anzi ci eccita ancora di più perchè vedo Giovanni che le stringe ancora di più le poppe sul suo cazzone, lo vedo con gli occhi iniettati di bestiale desiderio
e piacere e le dice
– “vacca, tettona, adesso ti apriamo in due, ti sfondiamo per bene, mmmmhhhhhh ahhhhh che tettone che hai, dai urlami in bocca mentre Federico ti trapana il culo”
e la afferra per i capelli e inizia a baciarsela e limonarsela mentre io la fotto in culo con tutta la mia forza …
Sabina inizia a provare piacere dall’inculata, me ne accorgo dai suoi mugolii nella bocca di Giovanni, da come freme col corpo, da come asseconda la mia inculata …
– “Eh tettona ti piace come ti inculo eh ti piace?”
Giovanni la stacca dalla sua bocca, sempre tirandola per i capelli
– “Eh vacca rispondigli, ti piace essere inculata?”
– “Mmmmmmhhhhhh ooohhhhhhhhh siiiiiiii amooooooo sbattimiiiiiiii oooohhhhhhh siiiiiii sfondamiiiiii siiiiii oooohhhhhh cosììììììì”
– “Oh Federico ma questa è proprio una grandissima vacca da monta! Ho il cazzo che mi scoppia dalla voglia, fammela fottere anche a me”
Estraggo allora il cazzone dal culo di Sabina e le dico
– “Vacca, impalati sul cazzone di Giovanni, dai scopatelo”
Sabina, tutta vogliosa animalescamente di cazzo si siede sopra di lui e si impala sul cazzone di Giovanni e inizia a cavalcarlo con le sue mani appoggiate sul petto di Giovanni …
se lo fotte con la testa reclinata all’indietro e gli occhi chiusi, muggendo di piacere … inizia ad avere un orgasmo intensissimo, incessante e se lo scopa selvaggiamente
continuando a godere ininterrottamente, ha completamente perso ogni forma di controllo la vacca …
le metto le mani sulle spalle per spingerla verso il basso a impalarsi sino in fondo sul cazzone di Giovanni e allo stesso tempo fermarla per un attimo,
poi la spingo giù su Giovanni, le pesanti tettone schiacciate sul petto di lui, poi mi posiziono dietro di lei e glielo schiaffo, con difficoltà perchè la fica è ripiena del cazzone
di Giovanni, in culo …
– “Dai Giovanni, adesso sfondiamola!”
E entrambi iniziamo a muoverci, avanti e indietro, a fottercela insieme in fica e in culo, con lei schiacciata tra i nostri due corpi, lei continua ad avere un orgasmo incessante e
Giovanni le afferra la testa per i capelli e la porta a se, con difficoltà a causa delle tettone schiacciate sul suo petto, e inizia a baciarla respirandone gli orgasmi continui …
ci mettiamo poco a prendere il ritmo insieme, lui in un verso e io nell’altro, e, una volta preso il ritmo, lo aumentiamo diventando due bestie … lei trema per l’orgasmo,
sembra che le sue carni debbano esplodere da un momento all’altro per l’intensità del piacere, e schiacciata tra i nostri corpi trasferisce tutte le vibrazioni dei suoi orgasmi nelle
nostre carni … a un certo punto Giovanni non resiste più, si stacca dalla bocca di Sabina e lo sento urlare
– “vaccaaaaaaa godooooooooo ooooooohhhhhhhhhhh ti sborroooooooo in ficaaaaaaaaa”
lo sento irrigidirsi col suo cazzone infilato fino alle palle dentro Sabina che urla ora con la bocca libera ininterrotamente il suo piacere … è così eccitante che sborro
anche io, anche io col cazzone infilato sino alle palle nel culo della mia femmina, sembra un momento interminabile, sia io che Giovanni la riempiamo di sperma in quantità invereconde …
ho le palle che mi fanno male per l’intensità della eiaculazione …
crollo addosso a lei, esausto … rotolo su un fianco e finisco a pancia all’insù … Sabina rotola su di me, si gira e si appoggia con le tettone al mio petto e la schiena appoggiata
su Giovanni che è esausto, distrutto, immobile a pancia all’insù … siamo tutti sudatissimi, sporchi e puzzolenti di sesso, Sabina ha le tettone e il viso appiccicatissimi per le sborrate
iniziali e tutto il suo sudore, e ha fica e culo che colano sborra e umori …

Rimaniamo tutti così come siamo, esausti, distesi nel letto, sporchi e puzzolenti di sesso.
Io a pancia in su su un lato del letto con le gambe leggermente allargate, Sabina sdraiata sul fianco, al mio fianco, mi abbraccia, sento il suo pesante seno sul mio petto
e sul mio braccio, che va su e giù con il suo respiro, il volto di Sabina appoggiato tra la mia spalla e il mio collo, dove sento il fiato caldo della mia femmina.
All’altro lato del letto è sdraiato Giovanni, appoggiato alla schiena di Sabina.
Nessuno dice nulla.
Con le ultime forze Giovanni tira su le lenzuola a coprirci tutti e spegne la luce.
Mi addormento beato, ci addormentiamo tutti, esausti e beati.

Sogno Sabina, sogni erotici, sogni di sesso, sogni di amore, … a un certo punto sono svegliato …
sento Sabina, le sue tettone che con movimenti secchi strusciano su e giù sul mio petto, tutto il suo corpo
che mi colpisce su e giù, Sabina ansima, mugola e mi bacia sul collo, sento colpi inequivocabili di carni che sbattono, delle chiappe di Sabina colpite ritmicamente, sento una mano
di Giovanni che ha avvinghiato una tettona di Sabina sul mio petto e la pastrugna con forza …
– “Giovanni ti stai fottendo Sabina, non ne avevi avuta abbastanza?”
– “Non è mai abbastanza con una vacca del genere, dormivo e la sognavo, mi sono svegliato col cazzo durissimo e glielo ho sbattuto in fica, mmmmmhhhhhhh ma è sempre fradicia
sta tettona … mi fa sesso, mi fa sesso …”
e continua a scoparsela aumentando anche un po’ il ritmo, Sabina mugola sempre di più sul mio collo, le piace, gode, è una vera vacca in calore.
La situazione, al buio, con lei che viene scopata addosso a me, è così eccitante che decido di godere respirando e vivendo il piacere della mia donna:
le prendo la testa per i capelli, la stacco dal mio collo e inizio a baciarla in bocca, inizio a limonarla per sentire nella mia bocca i suoi mugolii, il suo respiro di piacere,
voglio sentire il suo orgasmo con il suo fiato respirato dentro la mia bocca, mentre il suo corpo è schiacciato sul mio, freme sul mio mentre Giovanni la monta in modo sempre più
possente, veloce, inconsulto, infoiato, bestiale.
Sento Giovanni che mentre se la sbatte le sussurra parole oscene nell’orecchio, parole infoiate, in modo confuso, con voce roca, arrapata, ha perso il controllo …
e Sabina gode, la sento godere nel corpo schiacciato sul mio, nell’alito e nel respiro nella mia bocca …
– “Vacca o si vacca, ti fottoooo tuttaaaaa, mmmmhhhhhh, vacca quanto mi eccitiiiii … che fica che hai … ho voglia di sfondarti tuttaaaa … ooohhhhh lo senti il mio cazzone troia?
… ohhhhhh sei una tettona da monta, una scrofa, una vacca, una troia … oohhhhh tettona da monta sei, sei una mucca in calore, una latteria, tettonaaaa mmmhhhhhhh che tette che hai
… mmmmhhhhhh che tetteeee … voglio schiacciarteleeee voglio sfondartiiii troiaaaaaaa … mmmhhhhhhh lo sentiiiii lo sentiiiiiii quanto mi eccitiiii vaccaaaa? mmmmhhhhhh
mi fai esplodere il cazzo di vogliaaaaaa, mmmmmhhhhh come ti scopo troiaaaaaa … mmmmmhhhhh vacca in caloreeee mmmmhhhhh oooohhhhh ahhhhhhhh godoooooo vengooooo sborroooooo ooohhhhhh
vaccaaaaaaaaaaaaa”
Giovanni sussulta, si irrigidisce, non dice più nulla, rimane col cazzo moscio dentro la fica di Sabina …
Sabina mi lecca le labbra, mi lecca per qualche attimo il volto e poi si accascia su di me e crolla addormentata distrutta …
E mi riaddormento anch’io, sommerso dalla carne di Sabina, dal respiro di Sabina, dall’odore di sesso di Sabina, dall’amore di Sabina …

 

Che dire? Mi sono innamorato …

Daniele, il direttore della banca principale (un tombeur de femme come si dice, che conoscevo da anni extra lavoro e che avevo anche coperto in alcune sue marachelle extra coniugali,
circa 55/60 anni) che ci seguiva viene in azienda da me per discutere di un finanziamento.
Siamo in sala riunioni e alla fine della riunione mi fa:
– “ma chi è quella ragazza che ho visto all’ingresso, è nuova?”.
Gli rispondo che si è nuova, è una stagista, e lui:
– “Perchè mi ha fatto un sesso, con quel seno enorme, che dici, che tipa è? Provo a scoparmela?”.
Ovviamente non gli dissi che me la scopavo già io.
Anche qui poi lo raccontai a lei e alla prima occasione la mandai in banca a portare dei documenti al direttore (che avvisai prima di chi stava per arrivare) e …

La mandai la intorno alle 13, piccola banca di paese, il direttore mio amico più due impiegati, …
lei era vestita molto molto provocante (sto raccontando solo gli episodi con conseguenze, se la situazione o il maschio di turno non erano il suo tipo, la maggior parte dei casi,
tutto questo non avveniva) … doveva solo portare delle carte ma rientrò poco dopo le 14 …
Le chiesi come fosse andata ma al solito non disse nulla se non sorridere …
Ovviamente alle 15 mi chiamò il mio amico tutto esaltato che mi disse di andare a prendere caffè da lui che doveva raccontarmi :)
Vado e mi racconta:
Gli arriva sta bomba di sesso, la accoglie nel suo ufficio, dice che si era fatta scivolare lungo il braccio una spallina, aveva una spalla completamente scoperta e tutta sta pelle nuda
che scendeva visibile sino alle tettone lo eccitava e  provocava come una bestia, alle 13.15 chiudono per la pausa pranzo e i suoi due impiegati vanno a mangiare,
rimangono soli …
Lui inizia a fare complimenti sul suo corpo dicendole che è tutto da leccare …
Lei non si offende e fa la finta sorpresa …
Lui continua a fare apprezzamenti su di lei sempre più intensi sino a che inizia ad accarezzarla …
Lei non si oppone anzi ansima …
Le tira fuori le tette e inizia a leccargliele a lungo poi la fa distendere sul tavolo, le alza la gonna, sposta le mutandine (un tanga sottilissimo dice) e inizia a leccarla e penetrarla
contemporaneamente con due dita … dice che era un lago … ansimava, si contorceva, faceva un casino … ha continuato così sino a che lei ha avuto un orgasmo molto intenso …
a questo punto, poiché temeva potesse arrivare qualcuno ha dovuto far presto, dice che con una vacca del genere avrebbe voluto andare molto più per le lunghe,
quindi si è tirato fuori l’uccello già durissimo per l’eccitazione e glielo ha sbattuto dentro senza problemi dato che era fradicia iniziando a pomparla sul tavolo in piedi lui
con le gambe di lei, distesa sul tavolo, spalancate e che gli si avvinghiavano sui fianchi … Dice che la ha pompata furiosamente avvinghiandosi con le mani alle sue tettone,
e che ad ogni pompata lei sospirava strabuzzando gli occhi, vedeva che lei stava tornando a godere e così con una mano le ha mollato una tetta e ha iniziato, mentre la pompava,
a masturbarle il clitoride … dice che Sabina è impazzita e ha iniziato a venire contorcendosi e urlando in continuazione e che gli urlava cose del tipo “fottimi”, “più  forte”,
“sfondami”, “fammi sentire la tua sborra dentro” (quella volta lei prendeva pillola) sino a che anche lui è venuto sborrandole in fica …
Dice fantastico!
Si sono rivestiti in fretta poichè potevano rientrare da un momento all’altro gli impiegati e che lei ha rifiutato inviti a uscire con lui e non ha voluto dargli alcun numero di telefono …
Dice di rimandargliela il prima possibile a portare documenti che si organizza per farle una bella festa!…

E’ una domenica di maggio, una bella giornata di sole.
Io e Sabina stiamo passando la giornata in giardino a sistemarlo e a piantare vari fiori che abbiamo comprato.
Abbiamo fatto solo una interruzione per il pranzo.
La sto osservando mentre lei è a quattro zampe che sta scavando un buco per un fiore con una paletta; in quella posizione vedo benissimo le sue tettone sballonzolare verso il basso.
E’ scalza, con i piedi tutti neri per la giornata passata a camminare nella terra in giardino, ha un paio di pantaloncini jeans corti, piuttosto aderenti, tutti sdruciti, che disegnano
il suo bellissimo culo, e una maglia blu scuro, una specie di polo a maniche lunghe ma con i bottoni che arrivano sin quasi all’altezza dell’ombelico,
senza reggiseno con le tettone che tendono il tessuto,
si intravedono i capezzoli che si inturgidiscono nello strofinarsi col tessuto.
E’ tutta sporca di terra ed anche sudata a lavorare sotto il sole.
Ho il cazzo duro.

In quello mi squilla il cellulare.
E’ Giovanni col suo amico Carlo, un orafo molto bravo cui avevo commissionato di creare una parure d’oro (orecchini, collana e braccialetto), ispirandosi all’antichità etrusca o celtica,
da regalare a Sabina.
Mi dice Giovanni che l’orafo ha finito il lavoro e che sono dalle nostre parti, e se possono passare a trovarci così consegna il lavoro fatto.

Giovanni è il mio amico bancario, ha circa 35 anni, un passato da pugile amatoriale e un fisico molto molto robusto, tutto muscoloso perchè si allena ancora.
E’ alto più di me, 180/185 cm, ha il capo completamente pelato e, a differenza di me, è sul petto molto poco peloso, quasi completamente glabro.
Carlo mi è stato presentato da Giovanni, è uno fuori di testa, un artista direi, quarantacinque anni portati male, dedito a tutti i vizi possibili. E’ alto poco meno di me, circa 1,70/1,75 cm
corporatura robusta e una discreta pancetta.
Giovanni si è già fottuto la mia Sabina.
Carlo quando gli ho portato nel suo laboratorio Sabina e gli spiegavo quello che volevo che lui le creasse (in particolare, ricordo che gli parlavo senza alcun pudore, gli dissi
che per me Sabina era una bomba di sesso grazie soprattutto alle forme esplosive che aveva, Sabina era tutta rossa per quello che dicevo, e volevo una parure unica fatta per lei che
esaltasse le sue forme generose, ad esempio gli dissi che la collana la pensavo piuttosto lunga con un ciondolo che le arrivasse quasi in mezzo alle tettone
di modo che chiunque per guardarle la collana doveva guardare in mezzo al suo esplosivo decollete … insomma volevo qualcosa di molto sensuale che esaltasse la carnalità di Sabina)
se la guardava con gli occhi spalancati, avevo l’impressione che se la stesse scopando con gli occhi …

Penso che chissà cosa gli ha raccontato a Carlo Giovanni su Sabina, e, già eccitato, gli rispondo che possono passare a trovarci senza problemi.

Decido di non dire nulla a Sabina perchè altrimenti andrebbe a darsi una sistemata, mentre a me piace da impazzire il suo odore di femmina sudata, mi rende una bestia, e secondo me
anche Carlo può diventare una bestia … su Giovanni già non ho dubbi.

Lei continua a lavorare in giardino, ignara, io ho il cazzone che mi esplode dalla voglia mentre la guardo …
Esco all’ingresso ad aspettarli, in modo che non suonino il campanello …
Arrivano …
– “Ciao Giovanni, ciao Carlo, venite, non ho detto nulla a Sabina così le facciamo una sorpresa”
Entriamo, attraversiamo la casa e usciamo sul retro in giardino.
Sabina è li, a quattro zampe per terra intenta a lavorare, con le tettone sballonzolanti e il culo per aria, è eccitantissima, non si è accorta di noi, rimaniamo per qualche
secondo a rimirarla in silenzio …
– “Amore guarda chi e venuto a trovarci”
Si gira con il viso semicoperto dai capelli spettinati, col respiro affannato, mmmmhhhhhh che sesso selvaggio che mi fa … è sorpresa, ha un sussulto, si alza, mmmmhhhhhh quanto è bella …
– “Ciao, se mi avvisavate prima mi mettevo in ordine, sto piantando fiori e non sono presentabilissima”
– “Amore sei bellissima anche così”
– “Beh si Sabina, sei strepitosa anche così, forse soprattutto così! Non ti preoccupare, io e Carlo eravamo di passaggio da queste parti e abbiamo pensato di
passare a salutarvi, tra l’altro Carlo ha finito il lavoro per te e voleva provartelo per vedere come ti sta”
– “Si, tu sei una donna speciale e nessuno mi aveva mai chiesto un lavoro del genere; volevo vedere come ti sta per capire se quello che ho fatto va bene, se ti esalta, e devo vedertelo
addosso”
Sabina arrossisce e sorride
– “Beh grazie, se devo provare il regalo vado un attimo di sopra a farmi una doccia e darmi una sistemata e ritorno. Tu intanto Federico offrigli qualcosa”
– “Amore no, rimani così, che a me fai impazzire così, sei naturale così e ti voglio naturale”
– “Amo’ ma guarda che sono tutta sporca, sudata, sono vestita con due stracci, se devo provarmi dei gioielli unici fatti per me devo sistemarmi”
– “Amore, i gioielli che ti ho fatto fare devono esaltare la tua carnalità, la tua sessualità e tu così come sei adesso, sporca, col tuo odore di sudore, coi
capelli tutti scompigliati, con le tue forme a malapena trattenute da quegli stracci, stai scatenando la mia voglia, rimani così”
– “Amo’ shhhhhhhh cosa dici, shhhhhhhhhh”
Sabina è tutta rossa e balbetta imbarazzata.
– “Amore dai andiamo dentro a provarli, Giovanni e Carlo che ne pensate, la lasciamo così o la facciamo andare a cambiare?”
– “A dire la verità io per creare i gioielli ho cercato di liberare in me tutte le sensazioni bestiali, come mi avevi suggerito tu, e lei così come è adesso è molto più
femmina animale così di se si sistema, per me è meglio provarli così come è adesso, è molto più eccitante l’effetto e tu volevi proprio l’effetto eccitante”
– “Beh si anche per me è meglio così, sei uno schianto così Sabina e se devo dirtela tutta provochi in me voglie bestiali, così, adesso”
aggiunge Giovanni.
– “Shhhhhhh, zitti, che i vicini possono sentirci, shhhhhhh ma siete maiali, zitti shhhhhh andiamo dentro che qui mi vergogno, possono sentirci, ma quanto siete maiali, shhhhhhh”
e si avvia verso l’interno subito seguita e circondata da noi tre maschi visibilmente arrapati.
Appena entrati la prendo con decisione da dietro per i fianchi e la porto al centro del tappeto tra i divani dicendo
– “Vieni qui amore dove la luce è migliore per vederti addosso come ti stanno le creazioni di Carlo”
Rimango appiccicato alla schiena di lei tenendola per i fianchi attaccata a me, sente sicuramente il mio cazzone che esplode nei miei pantaloni appoggiato sulle sue chiappe …
Carlo si posiziona davanti a lei, tra lei e il divano, lo spazio è stretto per cui il petto di Carlo sfiora le tettone di Sabina, si respirano sui visi, sento l’odore di Sabina
che incastrata tra me e Carlo respira affannosamente, immagino le tettone che nel muoversi avanti e indietro seguendo la respirazione colpiscono il petto villoso di Carlo, coperto solo da una
camicia rossa molto sbottonata … Carlo dice a Giovanni
– “Passami la collana”
Giovanni gli da un contenitore, una scatoletta, Carlo la prende per aprirla ma è così attaccato a Sabina che per alzare le mani e poi muoverle per aprire la scatoletta deve per forza toccare
e appoggiarsi alle tettone di Sabina, e lo fa senza ritegno, continuamente, ho l’impressione che artatamente rallenti e complichi l’operazione di apertura per tastare meglio quelle tettone
prorompenti e oscenamente eccitanti …
Poi riesce ad estrarre la collana, porge la scatola vuota a Giovanni, e con la collana tra le mani si rivolge Sabina, parlandole a pochi centimetri dal volto, alitandogli le parole
in bocca e guardandola fissa negli occhi … mi accorgo che si sta appoggiando col suo petto a lei perchè sento la schiena di Sabina premere su di me …
– “Sento il tuo odore femmina, sei veramente eccitante, ecco la collana che ho preparato pensando a te e al sesso che fai, vedi la collana è molto lunga per permettere al ciondolo di
appoggiarsi su queste tue maestose mammellone, e il ciondolo come vedi è grande, un grande spadone antico, che si infila nel solco delle tue tettone oppure si appoggia sopra
e rappresenta quello che provochi ai cazzi dei maschi, li trasformi in cazzoni eccitati di te, un simbolo fallico addosso a te, sul tuo petto osceno … ora te la metto”
e si china addosso a lei, schiacciandola ancor di più tra me e lui, per allacciarle la collana dietro al collo,
appoggiando la sua bocca e il suo naso sul collo sudato di Sabina … anche qui finge
difficolta a chiudere la collana per mantenere il più a lungo possibile il contatto strettissimo del suo corpo su quello di Sabina e strofinando
il suo volto sul collo di lei … sicuramente
Sabina sente oltre alle sue tettone schiacciate dal petto di lui anche il suo cazzone eccitato sulla sua pancia … Sabina ansima, la sento ansimare forte e affannosamente … ho il
cazzone che mi esplode schiacciato dalle natiche di Sabina su di me, la stringo con forza sui morbidi fianchi tirandola a me ancor di più …
Infine Carlo riesce ad allacciare la collana al collo di Sabina e si stacca appena appena da lei per rimirarla
– “Mmmmmmhhhhh direi che ti sembra star bene, molto bene, ma per essere sicuro dell’efetto sensuale ed erotico dobbiamo sbottonare qualche bottone in più”
e senza indugio inizia a sbottonarle i bottoni della maglietta, arrivando sino a quello all’altezza dell’ombelico, in modo da aprire e rendere visibile quell’immenso e osceno decollete
che io guardo dall’alto da dietro le sue spalle …
– “Mmmmmmmhhhhhhh si con lo spadone così appoggiato sulle tue tettone sei fantastica, pensa a quando cammini con le tettone che oscillano e lui si strofina addosso a loro,
a volte infilandosi in mezzo, a volte sbattendoci sopra, come farebbe il mio cazzo adesso con te! mmmmmhhhhhhhh si sei molto eccitante a me piace, tu Giovanni che ne pensi?”
– “E’ strepitosa, guarda Sabina come mi stai eccitando così,”
e Giovanni le indica la evidentissima protuberanza che gonfia la patta dei suoi pantaloni, e continua
– “però voglio vederla con le tettone ancora un po’ più prorompenti, prova ad alzare le braccia Sabina”
– “No dai Giovanni che sono tutta sudata e ho le ascelle pezzate, mi vergogno”
al che intervengo io da dietro e faccio scorrere le mie mani dai fianchi in su palpondole lateralmente le tettone, arrivando poi sin sotto le sue ascelle, tutte bagnate, e continuo
verso l’alto alzandole le braccia sino a cingerle i polsi sopra la sua testa e dicendole con voce roca e infoiata
– “vacca, si è vero, hai le ascelle tutte bagnate, puzzi di sudore, vergognati, ti puniremo per questo e mi ecciti per questo,
ma non ti preoccupare che ti puniamo per bene tra poco, vacca!”
Sabina posizionata così è eccitante oltre ogni limite, oltre ogni immaginazione, Giovanni dice
– “Mamma mia ho il cazzo che mi esplode Sabina, mamma mia quanto mi fai sesso così”
– “Giovanni aspetta un attimo, proviamole anche gli orecchini che ho creato per questa femmina tettuta, dammi la scatola”
vedo Giovanni porgergli un altra scatoletta, sempre appoggiando a lungo le mani sulle sue tettone Carlo apre la scatoletta estraendo due orecchini,
li mette davanti agli occhi di Sabina e dice
– “Vedi, anche qui ci sono i due spadoni antichi, grandi, lunghi, sempre simbolo fallico di quello che tu provochi, hai tre spadoni gonfi di voglia di te, due che ti scendono dalle orecchie
strofinandosi e colpendo il tuo volto, uno che scende strofinandosi e colpendo le tue tettone, e qui hai anche tre maschi veri, con tre cazzi veri gonfi e duri di voglia di te, aspetta
che te li metto”
e di nuovo la schiaccia su di me, ancor più di prima, chinandosi addosso a lei per metterle gli orecchini, solo che questa volta il suo volto è a contatto col volto di Sabina, le bacia
le labbra, Sabina ha un sussulto, inizia a baciarla sulle labbra, sulle guance, interrompe per allacciare l’orecchino poi la ribacia, si limonano, interrompe per attaccare
l’orecchino, non ci riesce o meglio fa finta di non riuscirci per prolungare il piacere, la bacia, la limona sempre più a lungo, le interruzioni per tentare di attaccare gli orecchini
sono sempre più brevi mentre i baci, le leccate oscene, le limonate profonde sono sempre più lungo, con Sabina che ansima, sussulta sempre schiacciata tra me e lui … Giovanni si è tirato
fuori l’uccellone e si sta masturbando … alla fine Carlo riesce ad attaccarle entrambi gli orecchini e a questo punto riprende a baciarla profondamente, sento i risucchi delle
loro lingue e delle loro salive, mentre con entrambe le mani inizia a pastrugnarle le tettone, una esce dal vestito ed è oscenamente esposta, col capezzolone turgido … la tettona
è pastrugnata brutalmente e con forza da Carlo che continua a limonarsela …
Inizio a baciarla sul collo, a morderla sul collo, sento i suoi capelli scompigliati sul mio viso, sento l’orecchino d’oro freddo appoggiarsi alla mia testa mentre sento il sapore
del suo collo sudato nella mia bocca, mi strofino sul suo culo eccitandomi ancor di più … porto le mani sulla sua pancia, stringendola a me, sento le mie mani schiacciate tra la pancia
di Sabina e la pancia di Carlo che si strofina e schiaccia anche lui su di lei, con difficoltà le faccio scendere sino al bottone dei suoi jeans e glieli sbottono, poi mi tiro un po’
indietro e inginocchiandomi dietro di lei le sfilo giù i pantaloncini jeans sino alle caviglie, rimane solo col perizoma rosso, col filino incastrato tra le chiappe … inizio a
baciarla sul sedere, allargandole le natiche con le mani …
L’unico che può parlare è Giovanni, le bocche di Sabina e Carlo sono incollate tra loro, la mia le sta baciando e leccando il culo mentre con una mano le sposto il filino del perizoma …
– “Vi state divertendo eh con la tettona eh! … ora datene un po’ anche a me!”
Lo vedo con la coda dell’occhio tirarsi via pantaloni e mutande, rimane solo con la camicia, si siede sul divano col cazzone svettante mentre lentamente ancora se lo masturba …
– “Dai Carlo spostati e falla venire qua … hey vacca te lo ricordi questo cazzone? E’ tutto tuo … vedi che è già tutto duro e umido di voglia di te? … vieni qui a ciucciarlo,
piegati e ciuccialo tettona!”
Carlo si e spostato, si sta spogliando, Sabina si è piegata a novanta gradi e ha iniziato a leccare voluttuosamente il cazzone di Giovanni, una tettona è uscita completamente
dalla maglietta ed è schiacciata su una coscia di Giovanni, l’altra, ancora dentro la maglietta, penzola verso il basso tra le cosce aperte di Giovanni tendendo il tessuto …
io adesso ho a disposizione anche la fica della mia femmina, le sfilo i pantaloncini dalle caviglie, le allargo per bene le gambe, è oscenamente esposta, la fica è luccicante di umori,
è già fradicia la vacca …
– “Oh ragazzi, è completamente fradicia, eh amore ti piace eh? Sei proprio una vacca da monta!”
Sabina non può rispondere, sento solo i suoi mugolii perchè Giovanni le ha infilato il cazzone in bocca e le tiene la testa con entrambe le mani spingendola giù sul suo cazzone …
io intanto inizio a leccarla tutta, fica, culo, è tutta bagnata dei suoi umori e della mia saliva, con una mano tengo spostato il filino del perizoma e con le dita dell’altra inizio
a penetrarle la fica fradicia … Sabina sussulta …
– “Mmmmmhhhhhh come lo ciucci bene, te lo ricordi eh questo bel cazzone? Mmmmmhhhhhh che vacca che sei mmmhhhhhh siiiii cosìììì ciuccialo siii cosiiiii ooohhhhh fino in gola te lo schiaffo
troia! ooohhhhh mmmmhhhhhh”
– “Oh Federico, Oh Giovanni, lasciatene anche per me, mmmmhhhhh che bel culo che ha sta tettona!”
– “Mmmmmhhhhhh non ti preoccupare Carlo che sta tettona è tanta, ce n’è per tutti, che vuoi farle?”
– “Oltre alle tettone c’ha proprio un culo fantastico, ho voglia di spaccarle il culo”
dice Carlo mentre in piedi completamente nudo al fianco di Sabina si sta massaggiando l’uccello, non particolarmente lungo, sarà sui 16 cm, contro i circa 18 miei e di Giovanni,
ma molto molto largo.
Ho il viso completamente imbrattato dagli umori di Sabina, ho voglia di lei, così mi alzo, lei è li così invitante piegata a novanta gradi con le gambe divaricate,
mi tolgo pantaloni e mutande, la afferro per i fianchi burrosi e glielo schiaffo in fica, si sente proprio lo sciaff sciaff degli umori vaginali della vacca eccitata …
Sabina sussulta e mugula fermandosi di colpo dal pompino che sta facendo a Giovanni, totalmente infoiata da me che ho iniziato a pomparla ruvidamente,
con una mano tiene il cazzone svettante tutto bagnato della sua saliva di Giovanni e appoggia la testa sulla pancia di Giovanni mugolando di piacere ad ogni mio affondo …
– “Hey vacca ti piace eh essere fottuta dal tuo uomo? Eh ma quanto sei vacca, dai troia riprendi a ciucciarmi il cazzo! Dai Carlo siediti al mio fianco che ce n’è anche per te,
vieni a sentire la lingua di questa tettona sul tuo cazzone”
Carlo si siede sul divano, afferra per i capelli la testa di Sabina, che va su e giù sul cazzo di Giovanni per il pompino che gli sta facendo e avanti e indietro per le feroci spinte
di me che la sto fottendo, e senza alcuna delicatezza gliela tira su e la tira a se
– “Ciuccia sto cazzo puttana!”
E gliela spinge giù sul suo largo cazzone … Sabina con difficoltà riesce a prenderlo tutto in bocca … Carlo inizia a muoversi col culo su e giù spingendo
il cazzone sino in gola a Sabina che da segni di soffocamento, tossisce col cazzone tutto in bocca, sbava l’inverosimile sul cazzone e la pancia di Carlo, sino a che Carlo,
sempre tirandola per i capelli le tira su la testa per farle riprendere fiato … le tira su la testa, la guarda dritta negli occhi e le dice
mentre Sabina riprende fiato respirando a pieni polmoni:
– “Ti è piaciuto eh fino in gola? Fino in gola ti scopo e dopo ti spacco il culo puttana e poi ti spacco le tettone vacca, quanto vacca sei?”
le sputa sul volto e poi le rispinge la testa sul suo cazzone impalandola di nuovo in bocca sino in gola, vedo che la spinge giù sul suo cazzone con tutta la sua forza …
sento Sabina tremare mentre me la fotto … di nuovo sussulti, sbavamenti, tosse di Sabina sino a che di nuovo Carlo la tira su per i capelli, Sabina riprende fiato come quando
si riemerge da una apnea
– “Eh ti piace il mio cazzo, ti piace respirarlo puttana tettona? Ah quanto mi ecciti, ti sfondo tutta puttana!”
Le sputa di nuovo in faccia e di nuovo le spinge giù a fondo la testa sul suo cazzone … brutale! e si va avanti così a lungo …
intanto Giovanni si è alzato dal divano e si è inginocchiato al fianco di Sabina, impalata tra me e Carlo, e ha iniziato a pastrugnarle le tettone che sballonzolano verso il basso e che
vanno avanti e indietro secondo i colpi di me che la fotto brutalmente, le estrae dal vestito anche la seconda tettona …
– “Mmmmhhhhh che tettone da vacca che hai, mmmmhhhhhh che belle, senti qua che morbide, sei proprio una latteria Sabina! Oh Federico ha i capezzoli duri, mmmmhhhh ma quanto gode sta
vacca!”
– “Mmmmhhhh si si, mmmhhhhhh dai Giovanni brutalizzale quelle tettone non aver ritegno che le piace a Sabina, tu Carlo si mmmhhhhhh continua a sfondarle la bocca … mmmmhhhhh vacca
amore mio ti sfondiamo per bene, dai Giovanni strizzagliele più forte, falle male, voglio sentirla muggire sul cazzo di Carlo, falle male, strizzale più forte”
Giovanni inizia veramente a strizzarle le tettone come se stesse mungendola, Sabina si contorce sino a che si stacca dal cazzone di Carlo
– “Noooo ahiaaaaaaa noooo cosìììì mi faiiii maleeee noooo bastaaaaa”
– “Hey puttana riprendi a ciucciarmi il cazzo che ti conviene insalivarmelo per bene che poi devo spaccarti il culo, dai leccamelo tutto tettona”
dice Carlo riprendendola per i capelli e rispingendola giù sul suo largo cazzo …
è così eccitante che sento di star per sborrarle in fica, è troppo presto e allora lo tiro fuori
– “Dai Giovanni vieni a fottertela tu, che ora mi dedico un po’ io a quelle tettone”
Scambio di posizione tra me e Giovanni …
– “Ma quanto è infoiata sta vacca, mmmmhhhhhh guarda quanto è fradicia, guarda le colano gli umori lungo le cosce, ma quanto gode, oh Sabina ma sei proprio vacca!”
dice Giovanni, inizia a dargli dei violenti e sonori ceffoni sulle chiappe, e glielo schiaffa dentro iniziando a pomparla furiosamente e allo stesso tempo continuando a schiaffeggiarla
sonoramente … io mi chino sulla schiena della mia Sabina e le afferro, con difficoltà perchè sono proprio grosse, con le mie mani le sue tettone e inizio a palpargliele vigorosamente,
sento i capezzoloni appuntiti schiacciati dal palmo delle mie mani, le stringo le tettone con forza, già respira con difficoltà per il largo cazzone in gola di Carlo e in più io le
comprimo con forza le tettone, ma i mugolii di difficoltà di Sabina sono soverchiati dal suono dei sonori ceffoni che subiscono le sue natiche da Giovanni che continua
a fotterla bestialmente, me ne accorgo dal suo corpo, dalle sue tettone che pur in quella posizione incastrata tra noi tre maschi che la blocchiamo
(Carlo con le sue manone le tiene la testa giù sul suo cazzone, io sulla sua schiena che le schiaccio le tettone, Giovanni che se la fotte da dietro)
va avanti e indietro ad ogni colpo di Giovanni …
– “Dai Giovanni, fottila forte così, che le piace a sta vacca essere scopata brutalmente, gode così, oh si spaccala tutta che la fai godere, senti come ansima la vacca …”
– “Oh Giovanni inizia a metterle anche qualche dito nel buco del culo mentre la sbatti che poi voglio sfondarla in culo a questa puttana tettona, mmmmmhhhhh come lo ciuccia, ciuccialo
troia fino in fondo, fino in fondo, si dai così vacca!”
Poi Carlo le tira su la testa per i capelli, la alza sino quasi al suo viso e le sputa ripetutamente in faccia, la guarda negli occhi con occhi infoiati e le dice
– “Vaccona cosa vuoi dal mio cazzo? dillo puttana, dillo che ti piace”
– “Porco, sei un porco bastardo, voglio sentire il tuo sperma, gli schizzi che mi sbattono sul palato … voglio sentirlo colare dalle mie labbra mentre ti guardo negli occhi porco maiale”
– “Mmmmhhhhhh io invece voglio spaccarti il culo tettona, poi si ti finisco in bocca puttanona, sentirai il sapore del tuo culo … oh Giovanni dai fammela fottere un po’ anche a me”
– “Si si che altrimenti le sborro in fica … dai Sabina saligli sopra sul suo cazzone, guarda che bello largo che è, ti sfonda la fica prima che il culo eheheh”
Sabina si alza e si va a sedere sopra Carlo che rimane seduto sul divano, e si impala sopra di lui con le sue tettone sul suo viso, Sabina inizia ad andare su e giù lentamente facendo
entrare sempre più a fondo il largo cazzone di Carlo che intanto con entrambe le mani ha afferrato le sue tettone stringendole una addosso all’altra e se le sta sbranando
con la bocca mentre se la scopa a fondo …
– “Mmmmhhhhh che tettone da vacca che hai, mmmhhhhhh e hanno anche un buon sapore, mmmhhhhhhh sei sudata vacca, vergognati, mmmmhhhhhh lo senti che ti sto aprendo la fica eh troia?”
– “Ohhhhh siiii siiii lo sentooo siiii scopami siiii ooohhhh siiii leccamele siiii oooohhhh siiiii mi piaceeee siiiii ooohhhhh siiiii lo sentooo siiii oooohhhh”
– “Vacca vacca sei una vacca, sei tanta! mmmmhhhhhh che bel capezzolo”
– “Siiii siiii mordimelo così siiii ohhhhhhh, che bel cazzo grosso siiiii oooohhhhh tutto dentroooo ooohhhhhh siiiii”
– “Che latteria mmmmhhhhhh che buona che sei, dai accarezzami le palle mentre ti fotto troia … mmmmhhhhh siiii cosiiii voglio soffocare con queste tue tettone puttana … mmmmhhhh siiii
ma sei proprio tanta ooohhhhh siiiii siiiiii toccamele così ooohhhh siiiii … mmmmhhhhh ma sei fradicia vacca, mmmmhhhhh ti sento colare caldo lungo le palle”
– “mmmhhh, ahhhhahhhhh, mmgghhhhhh, mmmghhhhhh … siiiiii … sfondamiiiii … siiii … pianoooo mordimiiii pianoooo ahiaiiiiaaa”
– “vacca che troia che è questa, senti come gode … ho il cazzone che le scivola dentro come in una piscina tanto è fradicia … è proprio un gran vaccone da monta questa puttana”
– “mmmmhhhhhh come fotte bene … e che tettone sode che ha senti un po’ strizzale anche tu Giovanni … senti che roba, che ben di dio …”
Giovanni va subito a sedersi sulla spalliera del divano a fianco della testa di Carlo, col cazzone svettante ancora luccicante degli umori vaginali di Sabina, la afferra per i capelli
e se la porta con la bocca sul cazzone
– “mmmhhhhh che bocca che ha sta femmina qua … mmmhhhh siii ciuccia ciuccialo così brava, brava …”
– “senti come ti fotto? sei porca sai … cazzo quanto sei eccitante … guarda che tettone da paura che c’ha … e che culo!”
E’ chiarissimo il rumore di ceffoni sul sedere, forti e secchi, Carlo schiaffeggia il culo della mia Sabina mentre la fotte in fica e l’altro in bocca …
mi unisco immediatamente anche io a schiaffeggiarla a piene mani sulle chiappe, vedo chiaramente il segno delle manone mie e di Carlo …
i mugolii della mia donna … è sempre più persa nel piacere della carne…
– “è fantastico, senti come fotte sta troia … dai invertiamoci che ora voglio spaccarle il culo a sta vacca …”
– “si dai che muoio dalla voglia di sfondarla pure io … giriamoci, ue’ troia mo’ ti faccio sentire il mio cazzone fino in fondo, vedrai quanto mi piaci e quanto mi
ecciti … mo’ ti sfondo tettona da latte …”
Giovanni scende sul divano a gambe larghe a fianco di Carlo, io afferro Sabina per i fianchi e la sposto da Carlo a Giovanni, lei si piazza sul cazzone di Giovanni, io e Carlo
la spingiamo giù per le spalle impalandola a fondo sul cazzone di Giovanni, Sabina ha un sussulto, Giovanni inizia a dare colpi verso l’alto facendo sobbalzare Sabina che
ad ogni ricaduta si impala sul suo cazzone
– “cazzo è bagnatissima e che fica stretta che ha … sembra mi faccia una pompa con la fica … mmmhhh che bello …”
intanto Carlo si è messo in piedi dietro il divano e le sta infilando il largo cazzone in bocca
– “lo senti il sapore della tua fica sul mio cazzo eh? quanto sei figa … sarai anche un po’ ciccia ma sei proprio un gran pezzo di fica … e hai due tettone da favola …
oh si come lo ciucci bene … siiii continua così che poi ti regalo una sborrata coi fiocchi … vacca, ma quanto sei vacca? … mmmhhhh oh siiii … Uehhhh Giovanni come la fotti
forte … la spacchi in due così … guarda che tettone … oohhhhh siiii brava cosìììì leccami siii le palle siii cosìììì … aspetta che le afferro con le mani così gliele
strizzo per bene … mmmmhhhh ti piace neh troia?”
– “cazzo che bellooooo … mmmhhhh come ti fotto … troiaaaa … puttanaaaaa …agggghhhhhhhh …”
io mi posiziono dietro di lei e inizio ad armeggiare sul suo buco del culo
– “che bel buco del culo che hai … mo’ ti ci infilo il dito dentro … sei piena di noi eh amore … ue’ guarda come sballonzolano le tue cicce …
sei proprio una porcona eccitante sai … mmmhhhh che bel culo che hai le senti le mie dita? Hey Carlo mi sa che sta vaccona ne vuole un po’ anche nel culo …
minchia che duro che ce l’ho… dai Giovanni stenditi sul divano, ok così, tu amore giù con la schiena, si così eh Giovanni le senti le tettone schiacciate sul petto eh?
dai Carlo vieni qui e spaccale il culo a sta vacca”
Sabina è in mezzo, a sandwich tra Giovanni e Carlo
– “piano, pianoooo pianooo nel culoooo … pianoooo non so se ci sta … e’ enorme … pianoooo ti prego … già ho la fica pienaaaa … pianooo non entra …
ahhhhhhh … pianooo ti prego … siiii è entrato un po’… pianoooo … fermati … stai fermo così che mi abituo … sputaci sopra … sputaci sopra … oh mio diooooo …
pianooo … oh mio dio ma quanto è grande? … ahhhhh pianooooo … ahhhh bastardiiii, bastardiiii … mmhhhhhh, mghhhhhhh … pianoooo … nghhhh mmmhhhhhh … bastardiiiii … siiiii
bastardiiii nghhhh fate pianoooo vi pregoooo, mmmmhhhhh fottetemi, siiii mmmhhhh riempitemi nghhhhh di cazzoooo … oooohhhhh siiiiii cosììììì …
pianoooo … ahhhhaaaahhhh mi sfondateeeee così … vi pregooooo pianoooo … siii
sono la vostra mmmmmhhhhh troiaaaaa … daiiii pianoooo mmmmhhhhh aaaaahhhhh mi apriteeeee nghhhhh in dueee … ohhh siiii strizzami le tette …
mmmhhhh non cosiiiii’ forteeeee ngghhhhh vi pregoooo mmmmhhhhhhh
… siiii … aaaahhhhh mi fai maleee aaahhhh …
siiiii il capezzolo siiii … dai mordimiii … ahhhh … noooo nooonn mmmhhhhh cosììì forteeee … aaaahhhhhh”
E’così possente la spinta di Carlo che si sfila per un attimo il cazzone di Giovanni …
– “dai rimonta su … infilatelo dentro … ohhhhh siiii … cazzo quanto sei tanta …”
– “gggghhhhhhh, cazzo Giovanni ma quanto ce lo hai grosso che ho difficoltà a farmi spazio nel culo … cazzo ma quanto sei piena tettona …”
– “e tu Carlo? anche tu ce lo hai enorme … mi stai comprimendo all’inverosimile il mio cazzone in fica … cazzo che tettone sode che ha sta vacca dovresti sentire come premono sul mio
petto … dai spacchiamola senza ritegno … eh vaccona … che ne dici … ti sputo in bocca troia che non sei altro … siiii schuck … schuckkk … siiii eh puttana …siiii
tiragli i capelli a questa porca … siiii senti come ti fottiamooo neh … puttana!”
– “pianoooo mmmmhhhhh pianooo lo sento fino in gola … ahhhhh siiiii … ahhhhh … ahhhh pianoooo miii sfondiiii cosiiiii Carlooo … Carlooo pianoooo mmmmmhhhhh …”
– “piano voi due che mo’ arrivo anche io … Carlo rallenta un attimo che questa puttana sobbalza continuamente e non riesco a prenderle la bocca … ecco si cosi’…
hey amore ora sei tutta piena, bocca culo e fica, quanto vacca sei … dai ora riprendete a sfondarla che le tengo la testa bloccata sul mio cazzone, dai sfondate la vacca
Giovanni e Carlo sfondatela … ohhh siii cosììì ti facciamo ripiena ripiena ma te lo meriti proprio … vacca tettona …”
Giovanni e Carlo la fottono doppiamente con sempre maggior foga bestiale!
Carlo ha perso ogni tipo di controllo e con grugniti bestiali le sfonda il culo freneticamente, il corpo incastrato di Sabina sussulta e freme, sento i suoi mugolii di piacere sempre
più intensi sul mio cazzone.
I suoni e le frasi diventano sempre più animaleschi, evidentemente siamo tutti e quattro sempre più infoiati e presi dalla bestialità del rapporto.
Sabina inizia a sussultare e fremere incastrata e impalata da ni tre, sussulta e freme e si contorce sempre di più mugolando e muggendo sul mio cazzone in bocca,
evidentemente sta avendo un orgasmo bestiale squassante che non sembra terminare più, questo ci eccita se possibile ancor di più, in particolare Carlo che se la incula con
una violenza e brutalità mai vista schiacciandola su Giovanni e spingendola in avanti facendole infilare sino in gola a soffocarla il mio cazzone …
– “Ahhhhhhhh troiaaaa sto per sborrarti in culoooooo ma ti voglioooo sborrare in boccaaaaaa, dai Federico facciamo cambio”
– “Ohhhhhh voglio io spaccarle il culo adesso”
dice Giovanni … cambiamo posizione, Sabina ha gli occhi totalmente velati dal piacere, io mi sdraio sul divano, Sabina quasi in tranche mi sale sopra impalandosi sul mio
cazzone, è un lago che cola, Carlo si mette in ginocchio sopra la mia testa e le schiaffa l’uccellone in bocca, Giovanni si mette sopra di lei, schiacciandola su di me, le
tettone sul mio petto sono fantastiche e iniziando a incularla senza difficoltà, sento l’odore di sesso, la puzza di sesso tutta sudata di Sabina, i colpi di Giovanni
sono se possibile ancora più forti di quelli di Carlo perchè sento le tettone schiacciate sul mio petto strofinarsi avanti e indietro secondo i colpi dell’inculata …
sento anche il freddo della collana sul mio petto, anche lo spadone d’oro se la sta fottendo tra le tettone …
io da sotto la scopo in fica, con difficoltà con la fica ristretta dal culo dilatato dal cazzone di Giovanni … Carlo in particolare insulta in modo inconsulto oscenamente
Sabina mentre la tiene afferrata per i capelli e le schiaccia a testa sul suo cazzone infilandoglielo sino in gola … Sabina riprende a fremere, sussultare, contorcersi, mugolare, muggire,
riprende a godere bestialmente, ormai ha orgasmi continui la vacca, andiamo avanti non per molto, siamo tutti al limite, Giovanni la incula in modo parossistico ormai emettendo
solo grugniti animali …
– “aaaahhhhhhh godoooooo … troiaaaaa … ti sborrooooooo nel culoooooo … ahhhhhh godooooooooo … puttanaaaaa siiii … aaggghhhhhhhh”
– “vengooooooo … ti riempioooo la ficaaaaa … sborrrooooooo, vengooooooo … tettonaaaaaa … vaccaaaaaaaa … aaaaaaaaaaaahhhhhhh”
– “ahhhhh ti sborroooo in boccaaaaa puttanaaaa … aaahhhhhh vengoooooo”
Ci accasciamo tutti e tre addosso a lei che è letteralmente zozza di sesso e sudore, puzza di sesso e sudore, ha sborra che le cola da tutti i buchi, ha goduto come una vacca,
è totalmente abbandonata incastrata tra noi tre, siamo tutti e quattro distrutti per l’intensità del piacere, puzza di sesso, di sborra, di sudore bestiale …
io che sono sotto a tutta quella massa sfatta di carne ho solo la forza per mormorare
– “Beh Carlo, proprio bella la parure, complimenti”

E’ passato poco più di un anno dalla scopata di Sabina con quello del riciclaggio rifiuti.
Nel frattempo sono andato a vivere con lei, ma quello del riciclaggio non lo sa.

Io e Sabina stiamo cercando una casa con tanto giardino, ora siamo in appartamento, possibilmente isolata nel verde.

Arriva in ufficio quello del riciclaggio per dirci che lui trasferisce tutta l’attività in Svizzera.
Alla macchinetta del caffè mi dice anche che, proprio poichè si trasferisce, sta cercando di vendere anche la sua casa, dove vive da solo dopo la morte
dei suoi genitori;
gli chiedo dove abita e mi descrive proprio la casa che io e Sabina stiamo cercando, isolata in campagna circondata dal verde.
Gli dico che io e la mia compagna (non gli dico chi è) stiamo cercando una casa del genere e quindi prendiamo appuntamento per andarla a vedere il sabato pomeriggio successivo
alle 14 (era luglio).

Tornato a casa dico tutto a Sabina (senza però dirle chi era il proprietario).

Il sabato passiamo la mattinata in casa, pranziamo e poi siamo pronti per andare.
Sabina è vestita da casa, come si è vestita alzata dal letto, fa molto caldo, è una giornata torrida e afosa:
ha dei sandali, una gonna lunga a fiori molto leggera e semitrasparente, niente mutande, e una maglietta logora a maniche corte aderente
color carminio con i bottoni davanti
quasi tutti sbottonati, tettone ben in evidenza, capezzoli e aureole ben visibili sotto il tessuto, ovviamente senza reggiseno …
– “Amo’ spetta che mi faccio una doccia veloce, che sono tutta sudata e mi cambio”
– “No dai non occorre, vieni così”
– “Ma no sono oscena così”
– “Dai non perdiamo tempo, abbottonati solo qualche bottone in più e andiamo, tanto li ci sono persone anziane e più di tanto non le ecciti”
– “Sei il solito porco”
– “Dai che due bottoni in più riesci forse ad abbottonarli, se vuoi ti do una mano a tenerti le tettone compresse mentre abbottoni”
– “Stronzo, e se mi conoscono, poi cosa pensano di me?”
– “Ma sono due vecchi che abitano isolati cosa vuoi che ti conoscano, e poi è estate e fa caldo non si può pretendere che uno si debba vestire coperto”
– “Ma almeno un reggiseno amo'”
– “Dai lascia stare che a me piaci così, oscenamente prorompente, dai rimani così”
– “Sei proprio uno stronzo”
Sabina riesce con difficoltà ad abbottonarsi due ulteriori bottoni, il terzo è impossibile da abbottonare per l’incontenibilità delle tettone
in quella piccola e aderente maglietta …
è forse più oscena così che con i bottoni sbottonati, e in ogni caso sono a malapena coperte le aureole dei capezzoli che,
a causa della maggiore aderenza col tessuto dovuto ai due bottoni in più chiusi, si sono decisamente inturgiditi e tendono il tessuto carminio
della maglietta.
– “Beh così mi piaci proprio, una vera femmina animale, che odora di sesso, sei proprio una vera vacca da monta così”
– “Che stronzo che sei, sempre porco e hai solo quello per la testa, sei un porco! Guarda che dobbiamo andare a vedere una casa, non a fare porcate”
– “Si, non ti preoccupare, poi andiamo in campagna e non ti vedrà nessuno al di la di quei due vecchi e di me, e a me piaci così …
mmmmhhhhh quanto mi piace il tuo odore!”

Partiamo.

Arriviamo.

Lui, quello del riciclaggio, Maurizio, sta zappando nell’orto, sotto il sole, ha pantaloni lunghi da lavoro e una canottiera con le maniche lunghe,
una serafino, ci da le spalle, cosìcchè Sabina non lo riconosce subito mentre ci avviciniamo.

Quando arriviamo li da lui si vedono sulla sua schiena muscolosa delle enormi chiazze di sudore.
– “Ciao Maurizio eccoci qui”
Lui si gira e … sia lui che Sabina hanno un sussulto, Sabina tutta rossa, lui balbetta con gli occhi incollati a quel corpo prorompente …
– “C C C CCCiao Federico, c c complimenti, vedo ti t t tratti molto bene, c c complimenti”
– “Ciao Maurizio ti presento la mia compagna, Sabina, anche se penso vi siate già conosciuti vero?”
Sabina è ammutolita, completamente rossa per la vergogna, sia per il passato sia per il suo essere vestita così provocante e gli occhi di lui non si staccano dalle
sue tettone rese ancora più sexy, più oscene, più evidenti da quel vestito … non riesce a dire nulla … Maurizio invece sta ormai ritornando in se
– “Eh si ci siamo già conosciuti, non sapevo o ricordavo il suo nome, Sabina, è molto sensuale come nome, e tu Sabina, ti dico la verità, sei diventata ancora più
bella dell’anno scorso, sei uno schianto, scusa Federico se lo dico ma è proprio uno schianto di femmina, complimenti”
– “Ah non ti preoccupare, lo so, per questo sto con lei, cosa credi ihihihih, ho perso letteralmente la testa per lei e per un corpo così …
su Sabina riesci a dire qualcosa?”
Sabina mi guarda con occhi di fuoco, mi incenerirebbe se potesse, poi fissa lui negli occhi e riesce a dire
– “C c cciao”
– “Allora Maurizio siamo venuti a vedere la casa”
– “Ok, se sapevo che venivi con lei mi sarei preparato meglio, sto lavorando nei campi, mi sarei messo tutto in tiro”
– “Eh non ti preoccupare che da come la guardi sei già in tiro ahahahah, comunque anche lei se avesse saputo che c’eri tu si sarebbe messa in tiro, eh Sabina?”
Sabina respira profondamente, quasi a riprendere aria, questo la rende ancora più eccitante perchè le tettone si muovono seguendo il respiro, sembrano gonfiarsi e tendono
ancor di più il sottile tessuto della maglietta, l’ultimo bottone abbottonato, il quarto dal basso, sembra potersi strappare da un momento all’altro
– “Si, mi sarei vestita decentemente. Ma tu sei un porco maiale. E voi due se non la smettete di guardarmi in mezzo alle tette vi cadono gli occhi. Siamo
venuti a vedere la casa o a far vedere le mie tette?”
– “Oh beh se Federico è d’accordo possiamo fare entrambe le cose, eheheh, le tue tettone sono senz’altro molto più belle della casa”
– “Oh ma certo Maurizio che possiamo fare entrambe le cose, poi con un corpo così è impossibile non fare entrambe le cose, anche volendo”
Sto tenendo Sabina abbracciata a me con il mio braccio destro sulla sua spalla, mentre continuo a parlare
– “Sai lei voleva prima di venire qui, darsi una rinfrescata e vestirsi decentemente, ma a me piace da impazzire la femmina animale che è in lei,
il suo odore, vedi questo velo di sudore sul suo petto? A me fa impazzire”
e mentre dico questo con la mano sinistra accarezzo il petto e le tettone lucide fuori dal vestito …
Maurizio ha gli occhi sgranati su tutto quel ben di dio e pur avendo
i calzoni larghi si vede la protuberanza ingrossarsi nella patta dei suoi pantaloni, anche Sabina se ne accorge … Sabina fa per protestare,
con una mano afferra il polso della mia per spostarla dalle sue tette dicendo
– “Amo’ che fai, dai no, dai no ti prego”
ma io tengo il braccio fermo e continuo
– “Vedi che anche a lei piace, guarda i capezzoli che turgidi che sono sotto il vestito”
e continuo facendo scedere la mia mano sopra il vestito a sfiorarle il capezzolo, poi chino la testa sul suo collo, le do un bacio sulla pelle, Sabina ha un sussulto, e la annuso dicendo
– “e l’odore poi, un odore di sesso, vieni prova anche tu”
La sto leccando sul collo, con una mano le sto accarezzando la tettona sinistra e titillando il capezzolone che spunta dal tessuto,
con l’altra mano sulla sua spalla la tengo abbracciata a me,
Sabina, che ha il collo e le tettone sensibilissime, vorrebbe dire qualcosa per opporsi ma non ci riesce sommersa dal suo stesso ansimare che sul momento
non controlla, è un attimo e Maurizio è già li, con la sua manona callosa, sporca di terra e tutta sudata sulla tettona rimasta ancora libera a palparla,
avvicina il viso a quello di lei e, fissandola negli occhi, respirandole a pochi centimetri dalle labbra le dice
– “Oh si tettona, quanto mi hai eccitato, è da un anno che ti aspettavo di nuovo, sei una vacca sai?”
E con la mano inizia a pastrugnarle con forza la tettona, all’inizio era delicato, e stampa le sue labbra su quelle di Sabina iniziando a limonarsela con passione …

E qui ha inizio una NON STOP SELVAGGIA di sesso, Sabina si lascia completamente andare, tutti e tre perdiamo completamente il controllo e ci trasformiamo
in bestie affamate di carne, sesso bestiale che dura fino a sera: io e Sabina siamo rientrati a casa, completamente sfatti, intorno alle 11 di sera!
Maurizio è rimasto esausto sul suo letto con cazzo e palle doloranti per il troppo sesso, Sabina ha l’interno delle cosce e l’inguine violacei
per l’intensità e la brutalità di quanto è stata fottuta, così pure le tettone che sono state usate brutalmente in tutti i modi senza alcun riguardo,
fica e culo le bruciano e non vede l’ora di arrivare a casa dove le metterò degli unguenti per lenirle il bruciore, mamma mia quanto è stata usata!
e mamma mia quanto ha goduto, al limite dello svenimento!, orgasmi continui e intensissimi …
a volte ha urlato il suo piacere in modo così squassante che per fortuna che eravamo isolati in campagna …
pure io sono tutto dolorante e penso che per almeno due giorni non avrò più sperma disponibile avendo sborrato più volte anche l’anima, le palle mi sono
diventate piccolissime …

Qui una serie di flash del mucchio selvaggio durante la giornata, così come affiorano nei miei ricordi:

Maurizio stringe forte a se Sabina, le tettone di lei schiacciate sulla sua pancia, le spinge la testa con le mani sul suo petto
– “leccami il petto senti il sapore del sudore di un maschio! Ti piace eh? Lecca, lecca vacca tettona!”
Lei gli lecca il petto, un po’ la pelle che spunta tra i bottoni sbottonati della serafino e un po’ la serafino stessa tutta chiazzata di sudore,
mentre io da dietro le ho alzato la gonna e le sto infilando le dita nella sua fica già tutta fradicia …
Sabina ansima sul petto di lui mentre lo lecca e lo bacia, stimolata dalle mie dita …

Siamo entrati in casa, sulle scale per salire al primo piano, Maurizio è seduto su uno scalino, Sabina è tre scalini più in basso,
alla pecorina con la testa in mezzo alle gambe di Maurizio, gli ha tirato fuori l’uccello e se lo sta leccando e ciucciando, io uno scalino
sotto Sabina che la sto fottendo in fica, le tettone di Sabina oscillano ai miei colpi colpendo Maurizio sulle cosce … Maurizio con una mano
spinge la nuca di Sabina giù sul suo uccellone, con l’altra mano le pastrugna una delle tettone sballonzolanti … sento la fica della mia tettona
pulsare sul mio cazzone mentre la fotto, sento che è già un lago e i suoi umori mi stanno già colando lungo le palle, che vacca da monta!  …
Sabina ansima mentre lecca e ciuccia, sia io che Maurizio facciamo apprezzamenti osceni alla vacca e alle sue carni, vacca che con la bocca piena di cazzo
non può rispondere ma solo mugolare eccitata …

Sabina e’ distesa sul letto, le mani allungate dietro la testa con i polsi incrociati e fermamente stretti e bloccati dalle mie mani,
Maurizio con le sue manone le tiene le cosce aperte a centottanta gradi, la fica depilata e’ completamente offerta, e se la fotte
alla grande … il suo cazzone, reso enorme dalla eccitazione, entra a fondo, poi esce quasi del tutto e poi rientra a fondo, avanti e indietro vorticosamente …
Maurizio se la sbatte come un animale penetrandola e squassandola a fondo con tutta la sua brutalita’, in quella posizione lei e’ completamente aperta
e viene penetrata per tutti 20 centimetri del cazzone enorme di Maurizio, rimanendo addirittura senza fiato ad ogni affondo …
le tettone sballonzolano oscenamente ad ogni affondo della scopata selvaggia, il suono dell’urto delle carni, ad ogni colpo tra le cosce di Maurizio e le natiche di
Sabina, e’ fortissimo e sempre piu’ intenso per l’aumento bestiale e infoiato del ritmo della chiavata da parte di Maurizio …
Sabina muggisce di piacere, inframmezzando i muggiti con profondi sospiri ad ogni penetrazione …
– “Maurizio sei una bestia, cosi’ la sfondi! Me la apri in due!”
– “Mmmmhhhhh non e’ mai troppo per una vacca del genere, guarda come gode la troia, mmmmhhhhh ti spacco in due tettona, mmmhhhhh quanto mi eccita …”
Sabina non risponde e’ totalmente squassata dal piacere …
Quelle tettone che sballonzolano violentemente avanti e indietro sono troppo eccitanti, mi sposto sedendomi sulle mani incrociate di Sabina dietro la sua testa
e mi chino su di lei, il mio petto sul suo viso, sento i suoi muggiti di piacere sul mio petto villoso, e le afferro con le mani le tettone
sballonzolanti iniziando
a mungerle e palparle senza ritegno, sento i suoi capezzoloni turgidissimi, tutti eccitati, li strizzo e lei sussulta ancora di piu’ …
vado avanti per un po’ alternando
la mungitura delle tettone allo strizzamento dei capezzoloni mentre Maurizio continua a fotterla con foga bestiale …
Sabina inizia ad avere un orgasmo intensissimo,
e’ troppo eccitante, mi sposto immediatamente e mi siedo sul suo volto mentre con le manone le avvinghio le tettone con tutta la mia forza,
sento il suo orgasmo respirato nel mio culo e sulle mie palle mentre Maurizio se possibile la chiava ancora piu’ freneticamente
– “Sfondala, sfondala, che gode la vacca, senti come gode”
– “Vacca, vacca, vacca, sei una vacca da monta, ti apro in due, vaccaaaaaa”
Sabina e’ ormai in uno stato di orgasmo continuo, la violenza della penetrazione non le da tregua, e’ squassata da orgasmi, convulsioni, bloccata tra me,
seduto sul suo volto e Maurizio che se la sta chiavando animalescamente …
mi alzo, tornando indietro a risedermi sui suoi polsi per vedere di nuovo lo spettacolo delle tettone sballonzolanti,
del corpo di Sabina squassato dalla scopata selvaggia di Maurizio e dalle convulsioni dell’orgasmo, ormai Sabina sta urlando di piacere,
vedo il corpo di Maurizio tutto sudato, con tutti i muscoli tesi nella tensione del sesso e del piacere, ha perso il controllo,
mentre continua a fotterla con tutta la sua forza possente si china su di lei e con le sue manone le afferra
le tettone, gliele stringe e fa perno su di loro per penetrarla se possibile ancora piu’ a fondo, ormai anche Maurizio emette solo suoni gutturali,
grugniti, parole e suoni osceni e inconsulti, mentre Sabina continua a godere come una vacca in calore …
– “vaccaaaaaaaa vengoooooo vengoooooo ooooooooooohhhhhh”
Maurizio urla il suo piacere mentre si irrigidisce, e’ una massa di muscoli sudati, dentro di lei sborrandole a lungo in fica e strizzandole ancor di piu’
le tettone nello spasmo dell’orgasmo, il suo corpo trema, il corpo di Sabina trema, Sabina urla, Maurizio urla … e’ troppo eccitante, mi alzo col cazzone
durissimo, vado sul volto di Sabina urlante, Maurizio le sta ancora sborrando in fica, e le schiaffo il cazzone in bocca iniziando a scoparla sino in gola
mentre lei urla e respira il suo squassante orgasmo sul mio cazzo … quasi la soffoco per la brutalita’ della mia penetrazione …

Siamo in camera da letto, abbiamo fatto inginocchiare Sabina per terra, con una cravatta le abbiamo legato i polsi dietro la schiena, le schiaffeggiamo
i seni piuttosto violentemente facendoli oscillare oscenamente e provocando ad ogni colpo un urlo di dolore della vacca e una implorazione di smettere,
che viene ogni volta tacitata infilandole uno dei nostri cazzoni in gola … continuiamo sino a che le tettone non sono belle arrossate,
e a Sabina piace sia perchè muggisce sia perchè visibilmente i capezzoloni sono durissimi, belli turgidi, Maurizio si abbassa e le infila una mano
in mezzo alle gambe
– “Gode la troia, è fradicia, ti piace che schiaffeggiamo le tue tettone eh vacca?”
– “Maurizio hai qualcosa per queste tettone, qualcosa per strizzarle e tirarle i capezzoli?”
Maurizio le molla due violentissimi ceffoni alle due tettone facendola sobbalzare e dice
– “Ora vedo cosa ho  … vacca quanto sei vacca”
e si allontana uscendo dalla stanza, io le afferro i due capezzoloni strizzandoli con le mie dita e tirandoli verso l’alto, deformandole le tettone,
poi li mollo all’improvviso facendo cadere le tettone giù, e poi di nuovo le tiro su per i capezzoloni e mollo, mmmmhhhhh quanto è eccitante,
continuo sino a che torna Maurizio con in mano due fermatovaglia, di quelli che si appendono alle estremità delle tovaglie per non farle portare via dal
vento, quindi con una morsa molta forte e alla estremità un peso molto pesante, in questo caso un peso a forma di peperoncino e uno a forma di cetriolo,
ne passa uno a me, la morsa è fortissima, me la provo sul dito e mi fa male, è larga un 5 centimetri, il peso attaccato con una catenella è bello pesante,
sarà mezzo chilo forse
– “Dai attacchiamole alla latteria”
Con una mano le prendo l’estremità della tettona stringendola forte così il capezzolone turgido, quanto è vacca la mia Sabina, sporge per bene e ci attacco
la morsa, lo stesso fa Maurizio con l’altra tettona, Sabina urla di dolore ma allo stesso tempo gode, non può opporsi per le mani legate dietro la schiena,
implora di smettere e di toglierglieli, le tettone sono tirate verso il basso dai pesi, Maurizio eccitatissimo e infoiato si distende sul letto,
è ancora in serafino tutta chiazzata di sudore, con il cazzone svettante, afferro Sabina da sotto le ascelle e gliela porto sopra,
si impala sopra di lui e inizia a cavalcarlo, il peperoncino e il cetriolo che le tirano i capezzoli e le tettone iniziano a oscillare insieme alle tettone
stesse ed iniziano a emettere degli scampanellii,
Maurizio da sotto la spinge verso l’alto facendola sobbalzare e ricadere giù per la bestialità della montata, io dietro di lei a volte la spingo giù a fondo
per le spalle facendole quasi infilare in fica non solo tutto il cazzone di Maurizio ma anche le sue palle, a volte continuo a martoriarle le tettone schiaffeggiandole,
Maurizio sotto oltre a fottersela selvaggiamente le palpa le tettone offerte davanti a lui sballonzolanti e ogni tanto le afferra i pesi e li tira senza
ritegno, la morsa è durissima per cui non si staccano ma dilatano oscenamente le tettone, Sabina non può opporsi a nulla con le mani legate dietro la schiena
ed in lei è tutto un susseguirsi di muggiti di piacere, urla di dolore, frasi oscene di incitamente … bestiale …

Sabina è sdraiata sopra Maurizio, con le tettone schiacciate sul suo petto, con difficoltà, a causa dello
spazio delle tettone, si stanno limonando mentre il cazzone di Maurizio la scopa in fica … io da dietro sopra di lei
che le spingo giù la schiena schiacciandole ancor di più le tettone sul petto di Maurizio mentre la inculo a fondo
selvaggiamente, il culo è strettissimo anche per la fica dilatata dal cazzone di Maurizio … Sabina ansima e mugola
dentro la bocca di Maurizio sconvolta dalla doppia penetrazione …

Sabina è completamente nuda, sdraiata sul tavolo della cucina, pancia e tettone ricoperte di spaghetti al pomodoro,
io e Maurizio che sbraniamo il cibo addosso al suo corpo, baciandole e mordendole le tettone insieme alla pasta, leccandola
e ciucciandola … poi ricoperta ancora di pastasciutta Maurizio infoiatissimo la afferra per le cosce e inizia a fotterla
animalescamente, poi dopo poco lo estrae dalla fica e glielo schiaffa in culo tirandola a se per le cosce e se la incula
alla grande, poi di nuovo in fica, poi di nuovo in culo e così via sempre più vorticosamente sino a che estrae il cazzone
e le sborra abbondantemente su pancia e tettone imbrattandola tutta … poi raccoglie con le mani la pasta sul suo
corpo tutta mischiata della sua sborra raccogliendo anche tutto lo sperma sul suo corpo, la mette tutta in un piatto e
– “Mangia troia, mangia pasta alla sborra vacca, mangia”
afferra con la mano una manciata di pasta mischiata a pomodoro, sudore e sborra e gliela schiaffa in bocca …
– “Mangia vacca da monta, mangia troia”
e Sabina mangia … tutta la mangia …

Sono semidisteso sul letto appoggiato allo schienale, Sabina è distesa di schiena su di me che la sto inculando, davanti
a lei Maurizio che la fotte violentemente in fica tenendola per le tettone, gliele strizza senza pietà mentre la prendiamo
in doppia … Sabina vibra e si contorce in orgasmi inconsulti e bestiali continui, muggendo e
urlando di piacere e dolore continuamente … le sborro in culo anche l’anima … è talmente eccitante e bestiale il tutto che il cazzone mi rimane duro …
dolorosamente duro infilato a fondo nel culo di Sabina che continua a essere trapanata in fica da Maurizio con le tettone
sempre più violentemente e brutalmente palpate e strizzate …

Sabina distesa sul freddo pavimento della cucina, io seduto sul suo viso chinato su di lei che le conficco un cetriolo in fica mentre Maurizio inginocchiato
davanti a lei le tiene le gambe spalancate e le infila un altro cetriolone nel culo … Sabina che mi urla sulle palle, sul culo …

Sabina distesa sul freddo pavimento della cucina, io seduto sul suo petto che me la fotto tra le tettone mentre Maurizio in mezzo alle sue gambe
la fotte in fica e in culo con i due cetrioloni … Sabina godeeeeeee, contorcendosi tutta …

Sabina è distesa su un fianco sul letto, io sdraiato dietro di lei la inculo con forza abbracciandola sulle tettone, la sua testa è tenuta su tirata per i
capelli da Maurizio che, inginocchiato davanti a lei, ha il suo cazzone infilato fino in gola della vacca, sento Sabina sussultare e tossire,
quasi a soffocare mentre Maurizio si irrigidisce stringendo con forza la testa della troia a se e iniziando a sborrarle in gola con grugniti bestiali …
le stringo le tettone ancora di più e aumento forsennatamente il ritmo dell’inculata mentre Maurizio continua a sborrarle in gola …

Sabina è tutta sudata, inzozzata di sborra e umori e salive ovunque, io e Maurizio siamo distrutti, sudati e fradici di umori e saliva della vacca tettona,
tutti e tre distesi sul letto con Sabina in mezzo e i nostri corpi, le nostre membra sulle sue carni …
da sotto questo grumo di carni sento Sabina mormorare
– “Porci, ho fame”
– “Ah la tettona ha fame, eh vacca? E’ rimasto del tiramisu in frigorifero, ti va tettona?”
– “Si maiali, mi avete distrutta, si ho fame, va bene il tiramisu”
Mi brillano gli occhi, gli faccio cenno di si a Maurizio …
Si alza va in cucina, ritorna con un vassoio grande di tiramisu …
– “Vacca lo vuoi? Te lo diamo come una vacca in calore come te se lo merita, troia tettona”
e ci infila il suo cazzone zozzo e moscio in mezzo al tiramisu
– “Dai Federico, mettici anche il tuo uccello qui in mezzo che la latteria poi la facciamo mangiare il tiramisu dai nostri uccelli”
Non me lo faccio dire due volte e prendo a manicciate il tiramisu e me lo spalmo sull’uccello, sulle palle, sulla pancia, tra le chiappe e sul buco del culo …
e lo stesso fa Maurizio …
– “Dai vacca adesso vieni a mangiare il tuo tiramisu!”
Ci stendiamo sul letto uno a fianco all’altro, zozzi, puzzolenti, imbrattati di tiramisu … Sabina si alza, si mette a quattro zampe e inizia a leccarci, a
leccare e mangiare il tiramisu dai nostri cazzi, culi, pance … è osceno, osceno, senza ritegno e la tettona lecca e mangia, lecca e mangia … i cazzoni
ci tornano in tiro … che vacca …

Sono a Milano, partito la mattina presto in treno, per vari incontri di lavoro.
Ho appena finito il pranzo con un cliente e salutatolo sto per dirigermi alla stazione della metro per andare al prossimo appuntamento;
in quello mi squilla il cellulare, è Giovanni.
– “Ciao Giovanni, buongiorno”
– “Ciao Federico, dove sei? Mi ha detto Sabina che sei via, io sono passato a trovarvi e non ci sei”
– “Sono a Milano, torno stasera o se faccio tardi devo fermarmi a dormire qua e rientro domattina, ma penso di farcela per stasera, tu?”
– “Io ero passato a trovarvi perchè avevo voglia di stare un po’ con voi, eh eh, ma ho trovato solo la meravigliosa Sabina”
– “Cazzo mi spiace non esserci, beh però puoi sempre godere della meravigliosa Sabina se è in forma, ih ih ih, stamattina quando
sono partito alle cinque lei dormiva ancora”
– “Ah Federico sei sempre il solito porco, comunque si è in forma eccome, con due tette così!”
– “Ih ih immagino, dai passamela che la saluto”
– “Amo'”
– “Ciao amore, sono tra una riunione e l’altra, a meno di ritardi dovrei riuscire a rientrare prima di mezzanotte, tu come stai?”
– “Tutto bene, mi stavo rilassando ed è venuto a trovarci Giovanni, direi con chiare intenzioni ah ah ah, ma tu non ci sei”
– “Beh ci sei tu, se hai voglia non mi dispiace per niente, anzi sai che la cosa mi eccita molto”
– “Stronzo, sei il solito maiale”
– “E tu la solita vacca, ih ih ih, perchè non fai con lui il gioco di esaudire un suo desiderio perverso,
così provi anche desideri diversi dai miei, ih ih ih, prendilo come un approfondimento culturale ih ih ih”
– “Si ti piacerebbe eh? Vaffanculo stronzo pervertito, mo’ ti ripasso l’altro maiale, ciao”
– “Federico, chissà perchè ci considera dei maiali”
– “In realtà non siamo noi maiali, è lei che ci fa diventare dei porci, con quel suo corpo così sexy,
in realtà è lei che è una vacca da latte, diglielo, diglielo da parte mia che è una vaccona da latte tutta da mungere ih ih ih”
– “Beh, non ti nascondo che ero venuto a trovarvi proprio per questo, mi spiace che non ci sei”
– “Non ti preoccupare, se la vacca è in forma e ha voglia abusa pure di lei senza ritegno, anche se non ci sono, basta che poi mi
racconti tutto eh, sai che mi piace”
– “Si si ti racconto tutto, mi sembra proprio molto in forma eh eh”
– “Ah, ti consiglio di chiederle di mettersi la camicia da notte nuova rosa, lunga con i bottoni davanti sino in fondo,
è uno spettacolo la vaccona tutta nuda con solo quella addosso, farebbe resuscitare un morto, gliela ho scelta apposta molto aderente …
dille da parte mia che se vuole farmi contento se la metta per te ih ih ih”
– “Ok, allora ti saluto e ci sentiamo dopo, ti tengo aggiornato eh eh eh”
– “Ciao a dopo che ora sono arrivato alla metro, ciao e bacia da parte mia Sabina ovunque tu voglia”
– “Si si, sicuro, ciao Federico”
Sono turbato e eccitato, mi è difficile concentrarmi sul prossimo incontro di lavoro.
Durante il viaggio in metro non riesco a non pensare a quanto starebbe accadendo a casa mia tra Sabina e Giovanni,
ho il cazzone durissimo, mi sento molto eccitato.
Scendo alla fermata di Porta Genova, esco dalla metro, saranno passati un 30 minuti, ed ecco che mi squilla di nuovo il cellulare,
è sempre Giovanni
– “Pronto”
– “Mmmhhhh, mi sta spompinando, mmmmhhhhh è fantastica mmmmhhhhh … ce l’ho inginocchiata tra le mie gambe e mi sta prendendo
il cazzo con la bocca, la lingua, le tettone, mmmmhhhhhh mi fa impazzire, penso mi prosciugherà le palle mmmhhhhhh … minchia
mmmmhhhhh senti come lo succhia …”
Sento chiaramente i suoni di un pompino, i mugolii, le leccate, i risucchi …
– “Quasi quasi annullo l’incontro che ho tra poco e prendo il treno prima”
– “Mmmmhhhhhh faresti bene, questa vacca ha bisogno di cazzo, mmmhhhhhh oohhhhh siiii cosìììì si ciucciamelo cosììììì troia mmmhhhhh,
è fantastica la tua femmina Federico, favolosa, mmmhhhhhh”
– “Beato a te”
– “Senti Federico, mmmmmhhhhh, qui la tettona va sfondata per bene mmmhhhhh, posso far venire anche un mio amico mmmmhhhhhh?”
– “Chi?”
– “Mmmmmhhhhh non lo conosci ma mmmmhhhhh gli ho parlato di Sabina e lui ne va pazzo, è infoiatissimo mmmhhhhh da femmine tettone
e ben in carne e i racconti che gli ho fatto della tua vacca lo hanno fatto impazzire mmmmhhhhh, o come me lo ciuccia sta vacca mmmhhhh,
mi chiede sempre se può venire a conoscerla, mmmmhhhh, io volevo fottermela con te ma non ci sei, la troia ha bisogno di cazzi si,
ohhhh siiiii cosìììììì oohhhhh, ora me lo sta scopando con le tettone, minchia che tettone che ha ohhhhh siiiiii, questa mi
prosciuga completamente le palleeeee ooohhhhhhh siiiii cosìììììì siiiii”
– “Beh non male come idea, mi eccita, è affidabile?”
– “Si si, garantisco io per lui, mmmhhhhh così ce la fottiamo in due a stà latteria ambulante mmmhhhhhh, vacca fermati un attimo
che altrimenti sborro subito ohhhhhhhh, si dai salimi sopra che ti impalo col mio cazzone e ti sborro in fica, mmmhhhhhh mi
fanno impazzire queste tue tettone, troia, ora te le lavoro un po’ mentre mi scopi vaccona …”
– “Beato a te, beato a te, sfondala, sfondatela senza ritegno, come si chiama il tuo amico?”
– “Davide, mmmhhhhh che tettone fantastiche, ora te le sbrano tutte, dai scopami vacca”
– “OK per Davide ma mi raccomando”
– “Siii, mmmhhhhh, garantisco io, te la sfondiamo per bene, ti chiamo dopo che ora le sborro in ficaaaaaaaa, ooohhhhh ciaoooo”
– “Aspetta un attimo, passami la mia tettona”
– “Mmmmmhhhhh ooohhhhh siiii, puttana tieni che qua c’è il tuo uomo, mmmmmhhhhh”
– “Ooohhhhh amo’ ooohhhhhh”
– “Te la stai spassando bene amore mi pare”
– “Oooooohhhh sii, Giovanni ha un gran bel cazzo, oohhhh lo sento fino in pancia ooohhhh, e poi mi piace come mi strizza le tette,
ahia un po’ più piano che mi fai male ahia … oooohhhh, che bel cazzo che hai ooohhhhh …”
Sento rumori e mugolii di sesso mentre cade la linea …
Confuso ed eccitato mi dirigo a piedi verso il luogo della riunione. Dieci minuti e sono li. Entro nel palazzo e prendo l’ascensore.
Mentre sto salendo al quinto piano mi fa bip bip il cellulare, è arrivato un messaggio, una foto, da Giovanni:
è un primo piano della fica di Sabina, con, chiarissimo ed eccitantissimo, del liquido biancastro che le cola fuori …
Giovanni le ha inondato di sperma la fica … in quello si apre la posta dell’ascensore e c’è ad aspettarmi il mio cliente …

Faccio la riunione più confusa della mia vita, con la testa a immaginare Sabina, eccitato, cerco con grande difficoltà di
concentrarmi sul lavoro.
Verso le 16.30, la riunione è quasi finita, di nuovo bip bip sul cellulare. Chiedo di andare un attimo alla toilette per
avere la scusa di guardare il cellulare; è un messaggio con una foto, il messaggio dice:
– “Stiamo aspettando Davide, ecco come si è preparata la tua vacca tettona per eccitarci e farsi sfondare da noi”
La foto è inequivocabile: Sabina in piedi, con addosso soltanto la camicia da notte rosa che è così stretta e aderente che
esalta ancor di più le tettone della mia Sabina, è come una seconda pelle … sono abbottonati solo i bottoni
sino a poco sopra l’ombelico, questo
evidenzia le tettone ancora di più, in modo assolutamente osceno, sono coperti con difficoltà solo i capezzoli che comunque si intravedono
sotto il tessuto semitrasparente e il tessuto è così aderente che sfregandosi sui capezzoli li fa inturgidire, nella
foto si vede proprio la protuberanza dei capezzoli sul tessuto … è di una oscenità bestiale … anche tutti i bottoni dal pube
in giù sono sbottonati, immagino la sua fica depilata, evidentemente così c’è immediato accesso alla fregna e al culo della
mia vacca … i capelli sono un po’ arricciati, sembrano umidi, evidentemente si è appena fatta la doccia, gli occhi e le
labbra sono ben truccati … una bomba di sesso con tutte quelle forme prorompenti esposte in modo così osceno, ho il cazzo
che mi brucia dal desiderio … ma ora devo tornare a finire la riunione …

Poco prima delle 17 riesco a finire la riunione e con la testa completamente persa a immaginare cosa stia accadendo alla mia Sabina,
col cazzo perenemmente in tiro per l’eccitazione, mi dirigo alla metro per andare in stazione a prendere il primo treno per
tornare a casa, dalla mia vacca. Durante il viaggio immagino la reazione di questo Davide al vedere una bomba di sesso così
animalesca, soprattutto poi se gli piaccione le tettone!
Riesco a prendere al volo il treno delle 17.30, sarò in stazione da me intorno alle 20.30; mentre sul treno cerco il mio posto il
cellulare fa bip bip, messaggio con foto da Giovanni, il messaggio dice:
– “Davide è appena arrivato”
e la foto con Sabina in piedi come nella foto precedente ma avvinghiata a un uomo pelato e robusto, sembra palestrato,
che se la sta limonando stringendola a se con un braccio dietro la schiena di lei mentre con l’altra mano le sta palpando una tettona;
e la mano che palpa la tettona è piuttosto mossa nella foto, segno che la situazione è molto focosa …
La cosa mi turba e mi eccita all’inverosimile …
Trovo il mio posto sul treno, mi siedo, metto le cuffie al cellulare e chiamo subito Giovanni … squilla a lungo prima che risponda
– “Ciao Federico, ero immerso tra le gambe di Sabina che me la stò leccando alla grande, mmmhhhh quanto è buona e quanto è già fradicia
la troia … mentre lei sta facendo lo stesso col cazzo del mio amico Davide … aspetta un attimo che me la lecco ancora un po'”
Sento i rumori osceni di una leccata e i mugolii di piacere della mia donna, è chiaro anche che ha la bocca piena …
– “Hai sentito Federico come la lecco? E’ fantastica, la carne, la forma, il sapore di questa vacca tettona sono sesso allo stato puro”
– “Beati voi, divertitevi per bene … senti io sono sul treno e arrivo alle 2030 in stazione, quindi se non ci
sono ritardi sarò li a casa per le 2045, se ci siete ancora partecipo anche io alla festa così inauguriamo anche dei nuovi
aggeggi, mmmhhhh qui il treno è pieno quindi devo parlare in modo forbito eheheh, diciamo aggeggi per mungerla meglio,
che abbiamo preso io e Sabina qualche giorno fa”
– “Mmmmmmhhhhhh fantastico, vediamo se riesco a spostare la cena che avevo stasera, Davide non penso abbia problemi,
cazzo quanto è eccitato
dalla tua femmina … bisogna vedere in che condizioni rimane sta vacca che ci sta eccitando così bestialmente che te la distruggiamo
e sfondiamo tutta, guarda ti metto in viva voce, hey Davide che le facciamo a sta vacca tettona?”
– “Mmmhhhhh è tanta roba sta tettona, di tutto, di tutto, come ciuccia l’uccello, è proprio troia sta qua, è fantastica
non lo ho mai avuto così duro da quanto mi eccita, la voglio sfondare dappertutto, anche il culo le sfondo a sta qua mmmhhhhh
e senti che tettone sode che ha mmmhhhhh eh vacca senti come te le palpo, troia, continua a ciucciare si ciuccia vacca,
oh ma guarda Giovanni che ha tutti i capezzoli turgidi, gode sta troia, ora glieli strizzo per bene che gode a essere trattata
come una vacca … guarda come gode, oh cazzo …”
Sento in sottofondo aumentare i mugolii della mia donna, devo trattenermi, sono eccitatissimo ma in mezzo a un treno pieno,
non posso parlare più di tanto, se la signora seduta al mio fianco mi guardasse in mezzo alle gambe vedrebbe il rigonfiamento
inequivocabile sui pantaloni della mia eccitazione …
– “Dai Giovanni guarda come freme, dai fottila con le dita, guarda come gode …
adesso ti fotto ste tettone, leccami le palle e il culo mentre ti scopo le tettone … aspetta che
ci sputo sopra … mmmhhhhhh cazzo che bello, devo andare piano altrimenti ti sborro tra le
tette subito mmmmmmhhhhhhh ti piace leccarmi il culo eh vacca? … Che tette da favola …
oh Giovanni guarda come le piace, ha i capezzoli durissimi, incredibile … vacca ti sfondo queste
tue tettone …”
Sento i mugolii di Sabina sempre più intensi, suoni e rumori di sesso …
– “Federico, sto masturbando la tua troia con le dita, è fradicia, totalmente fradicia, minchia
come le piace … senti mo voglio mangiarmela di nuovo e non posso parlare con te, sai che faccio?
ti metto il cellulare appoggiato da qualche parte in videochiamata e in viva voce, così puoi anche
vedere, aspetta che cerco dove posizionarlo, vacca torno subito …”
Chiude la chiamata, subito dopo mi richiama in videochiamata, mi giro tutto su un lato verso la signora bionda al
mio fianco in modo che lei veda solo il retro del cellulare
– “Ecco Federico, ti va bene qui, hai una buona visuale? Cosa vedi?”
– “Ruotalo appena appena verso destra, si così, inclinalo un po’ di meno … ok così …
Oh si si, vedo ora la vacca bene completamente, si Davide la sta mungendo bene, è bravo, digli
che può mungerla anche ancora più intensamente e quando arrivo se c’è ancora gli faccio
vedere un bel po’ di attrezzature per la mungitura, vai, vai a dargli una mano”
Sicuramente le persone al mio fianco pensano che io sia un allevatore.
– “vado a sbranare la tua vaccona, sei in viva voce, se vuoi puoi urlare e noi ti sentiamo,
oh bestie, qui c’è Federico che ci guarda, vuoi dirgli qualcosa Sabina? Davide alza il tuo culo dalla
sua faccia che possa parlare”
– “Aaahhhhhh ho voglia dei vostri cazzi, fottetemi … dai Giovanni torna qua, leccami, scopami
… Davide un po’ più piano che mi fai male così, aaahhhhhh …”
Vedo sul display Davide che le stringe fortissimamente le tettone sul suo cazzo mentre con pollice
e indice di entrambe le mani le strizza i capezzoli … Davide torna a sedersi sopra il viso
di Sabina
– “leccami il culo troia mentre ti fotto le tette, fammi sentire la tua lingua vacca”
Intanto Giovanni si è disteso tra le gambe di lei, la ha afferrata per le cosce spingendola a se
e lo vedo affondare con la testa nella fica di Sabina, sento i suoni e i risucchi della sua bocca
e della sua lingua che si sbranano la fica della mia donna, che vedo sussultare oscenamente …
L’unico che può parlare è Davide;
Giovanni è affondato a ciucciare la fica burrosa della mia Sabina, Sabina ha la bocca impegnata da
palle e culo di Davide che le si strofinano sul viso mentre lui se la scopa tra le tette …
Sabina è distesa sul divano al centro della sala, che hanno aperto totalmente come divano letto,
indossa ancora la camicia da notte che sembra abbottonata ancora sull’ombelico …
– “Sei fantastica, fai un sesso, mmmmhhhhh mo ti voglio baciare un po’ queste tettone altrimenti
sborro subito …”
E anche Davide impegna la sua bocca, smette di fotterla tra le tette e si china su di loro a baciarle
e leccarle continuando a pastrugnarle animalescamente con le mani, mentre continua a farsi
leccare il culo dalla mia Sabina …
La connessione ha tenuto bene sinora, ma inizia rapidamente a decadere per cui il video inizia a
diventare sgranato e si sente solo l’audio bene, mugulii di piacere e suoni osceni di sesso, sino
a che anche l’audio si blocca … rimango con la clessidra sopra la videochiamata con la scritta “riconnessione in corso” …
Passa un tempo per me interminabile, sono perso, turbato, eccitato al pensiero di quello che sta accadendo,
guardo nervosamente l’ora, sino a che, quando il treno si sta avvicinando alla stazione di Brescia,
riprende l’audio, non ancora il video; in mezzo a continui mugolii di piacere, a volte veri e propri muggiti della mia Sabina,
epiteti osceni e sconci rivolti alla mia vacca, ci sono anche dei dialoghi
– “Guarda che culo aperto che ha, che culo cazzo, guarda qua”
– “Dai sbattiglielo dentro, si così … oh come lo prende in culo, ciuccia vacca tettona, ciuccia”
– “Che culo sfondato, te lo apro tutto vacca, allargale le chiappe, si così che le entro tutto in culo,
anche le palle ci schiaffo dentro, mmmmhhhhh quanto mi fai godere tettona di merda, mmmhhhhh siii,
Davide tienile le chiappe così larghe che la sfondo siiii … soffocala col tuo cazzo siiii”
– “Oh la inculi così forte che il mio cazzo le va sino in gola, ohhhh siii … oooohhhhh siiii … dai
prendila per le tettone così gliele strizzi per bene mentre la inculi, sta vacca, dai sfondala Giovanni dai su,
ooohhhh”
– “Che poppe troia che hai, mmmmhhhhhh …”
– “Ooohhhhhh sto per sborrare cosììì, fermo cambiamo posizione che voglio sborrarle nel culo … eh vacca la vuoi la mia sborra nel
culo eh la vuoi?”
– “Aaahhhh, si si sborrami nel culo siiii, ma fai piano per favore piano pianoooo”
Ricompare dopo poco anche il video; c’è Sabina a carponi, dietro di lei Davide che le sta infilando
il cazzo nel culo, Giovanni è inginocchiato davanti a lei col suo cazzo infilato in bocca a Sabina,
è chinato leggermente sulla schiena di lei perchè con le mani le ha afferrato le natiche e gliele
tiene aperte, aprendo e offrendo tutto il culo della mia Sabina al cazzo di Davide, Davide inizia a stantuffarla
con sempre maggiore foga, poi si piega anche lui sulla schiena di lei e la afferra per le tettone sballonzolanti
stringendole forte e facendo presa su di essa per stantuffarla e incularla con foga bestiale, insultandola oscenamente …
Sabina muggisce di piacere e di dolore per la violenza con la quale è inculata e con la quale le vengono
strizzate le tettone dalle manone di Davide che ha visibilmente perso il controllo ed è ormai prossimo
alla sborrata … Giovanni se possibile le allarga ancora di più le chiappe, mentre continua a fottersela in bocca,
vedo il corpo di Davide irrigidirsi mentre inizia a urlare di piacere … sta svuotandosi le palle nelle viscere della mia donna
inondandole il culo di sborra
– “Vengoooooo, sborroooooooo, aaahhhhhhgggghghhhh, ooohhhhhhhhh”
– “Si riempila riempila riempila, siiiii … vacca la senti la sborra che ti schizza nel culo eh la senti? … ciuccia ciuccia
continua a ciucciare, non rispondere, ciuccia cosiììì ciuccia …”
Vedo Davide esausto accasciarsi sul divano, Giovanni sfila il suo cazzo dalla bocca di Sabina,
la fa girare e distendere a schiena all’ingiù, si distende sopra di lei, le infila il cazzo in fica
e inizia a scoparsela abbracciandola, stringendola forte a se con le tettone schiacciate sul suo petto
per potersela limonare mentre se la fotte …
Il treno intanto è ripartito da Brescia e il segnale peggiora di nuovo, sparisce il video e rimane solo l’audio …
– “Dai Giovanni mollale la bocca che mi faccio ripulire l’uccello, dai mollale la bocca”
– “Miiii, ancora in tiro sei Davide?”
– “Eh sta tettona è così eccitante! E poi prima di venire mi sono preso una pastiglietta di viagra per
non sprecare neanche un attimo di sesso … tieni troia pulisci sto cazzo, lo senti il sapore del tuo culo eh? Lo senti eh? Insieme
al sapore della mia sborra mmmmhhhhhh che sesso che mi fai … ooohhhhh si lecca così ohh siii ohhhh ma
come lo lecchi bene ooohhhhh siiiii oohhhh ma Giovanni ma questa è proprio sesso …. ooohhhhh mi piaceeee siiiii
cosììììì lucido me lo devi far diventare lucido … scopala Giovanni scopala guarda come gode guarda falla godere a sta troia,
godi eh troia?”
Sento inequivocabili i muggiti di piacere della mia femmina che sta avendo un orgasmo prolungato, sento
i rumori dello scontro delle carni di Giovanni e Sabina, evidentemente Giovanni se la sta sbattendo alla grande e
Sabina sta avendo un orgasmo selvaggio a giudicare dai muggiti … le piace tantissimo essere presa
brutalmente, selvaggiamente, animalescamente …
Sparisce anche l’audio … “riconnesione in corso” …
Sono bestialmente eccitato, attendo spasmodicamente la riconnessione … passano minuti che mi sembrano interminabili …
la signora bionda al mio fianco mi rivolge la parola
– “Scusi se la disturbo, ho ascoltato prima la sua telefonata, ho capito che lei è un allevatore, si intende anche di maiali?”
– “Come scusi?”
– “Ho degli amici che ci hanno offerto di comprare tutti insieme un maiale per poi ucciderlo e suddividerci la carne e volevo
dei consigli; sentendola parlare ho pensato che lei che ha delle mucche forse si intende anche di maiali e magari può darmi dei consigli”
– “Oh si mi intendo di maiali ma adesso sono in linea diretta, connessione permettendo, con i miei aiutanti che stanno trattando
una vacca da mungere e devo seguirli, mi scusi …
se finiscono l’intervento prima che finisca il viaggio le posso dare tutte le dritte che vuole sul maiale”
In quello ricompare la connessione, si riattivano video e audio … c’è Sabina messa a sandwich tra Davide, sotto di lei, e Giovanni, sopra di lei
che se la fottono alla grande in doppia penetrazione, le tettone schiacciate sul petto di Davide … Sabina ha la bocca libera e urla
il suo piacere oscenamente incitando le due bestie senza ritegno a sfondarla bestialmente … vedere la carne di Sabina fremere,
vibrare, pulsare di piacere schiacciata tra le carni dei due maschi che hanno visibilmente perso il controllo e
se la stanno brutalmente
fottendo e inculando, è eccitantissimo … quando Sabina inizia ad avere l’orgasmo, e vedo il suo corpo,
incastrato tra le carni di maschi, squassato dalle contrazioni
e dagli spasmi del piacere sono li li per sborrarmi nelle mutande, chissà se la signora bionda al mio fianco vede l’appariscente erezione del
mio pacco sotto i pantaloni … ormai Sabina ha un orgasmo continuo, senza fine, sento le urla del suo piacere entrarmi nel cervello
mentre, in mezzo ai suoni violenti e osceni del sesso, viene continuamente volgarmente insultata … a un certo punto vedo Giovanni
irrigidirsi, le sta sborrando anche lui nel culo … le urla di orgasmo di Sabina e Giovanni si uniscono in un tutt’uno mentre Davide
sotto di loro se la fotte in fica urlandole vacca, troia, puttana, tettona …
Giovanni si accascia sul divano, rotolando su un fianco, Sabina esausta si appoggia adagiandosi completamente su Davide che le dice
– “vacca vieni qua che ti voglio fare ingoiare il mio sperma … vieni vieni qua, girati …”
Sabina, sfatta, viene posizionata su un fianco, Davide le si posiziona dietro di lei, anche lui su un fianco
– “avevi il culo pieno della mia sborra, ora è pieno anche della sborra di Giovanni, ti sta anche colando lungo le cosce
vacca che non sei altro …
ora ti schiaffo nel culo di nuovo il mio cazzone e ti sbatto un po così mi impregno il cazzo della sborra di tutti nel tuo culo e poi
ti vengo a scopare in bocca così ti bevi tutto lo sperma che hai nel culo attraverso il mio cazzo, sei proprio uno sborratoio vacca
da latte che non sei altro”
Vedo Davide che evidentemente le infila il cazzo in culo, la avvinghia per le tettone da dietro e inizia a fottersela insultandola
oscenamente continuamente … va avanti per un po’ poi si sfila con il cazzone ben in tiro e tutto gocciolante e sporco di sborra,
le passa sopra e si distende davanti a lei con il cazzone all’altezza della sua bocca
– “apri la bocca troia”
glielo schiaffa in bocca e inizia a scoparla in bocca senza ritegno
– “eh la senti la sborra? eh la senti? sborra mischiata ai sapori del tuo culo! ciuccia lecca ingoia, che tra poco ti sborro anche
in gola tutte le mie palle, tettona!”
e afferratola con le mani per la nuca le infila il cazzo avanti e indietro in bocca come se la scopasse, fino in gola …
vedo Sabina sussultare,
a volte ha come dei conati per quanto a fondo glielo infila, evidentemente sta per godere Davide perchè inizia a fotterle la bocca
con frenesia, sempre insultandola volgarmente, sino a che si irrigidisce nell’orgasmo tenendole la testa addosso a se con
il suo cazzone infilato fino in fondo alla bocca di Sabina inondandole la gola dei fiotti della sua sborra …
è una sborrata interminabile e
intensissima … Sabina sgrana gli occhi, sembra soffocare, e quando riesce a staccare la testa inizia a tossire piangendo …
Davide la afferra per i capelli e le dice
– “vacca, apri la bocca, fammi vedere che la ingoi tutta, voglio vedere la tua lingua pulita”
Sabina, con le lacrime agli occhi apre la bocca, Davide guarda, e sorride dicendole
– “brava, brava tutta ingoiata, brava”
le sputa inaspettatamente nella bocca aperta e poi sempre tirandola per i capelli se la porta alla sua bocca
e inizia a limonarsela oscenamente … poi le lascia i capelli, Sabina esausta si accascia, a fianco di Giovanni,
e pure Davide, distrutto anche lui, si distende sfatto sull’altro fianco di Sabina …
respirano tutti e tre affanosamente senza dire nulla … Giovanni solo porta una sua mano ad appoggiarsi su una tettona di Sabina, lo
stesso fa Davide sull’altra tettona, e li rimangono …
Ho le mutande tutte bagnate dell’eccitazione del mio cazzo, mi accorgo che sto respirando affannosamente e sto sudando …
ricordo che sono in viva voce e allora dico
– “Bene bene, soddisfatti della prima mungitura? Bravi ho molto apprezzato, e la vacca si è comportata molto bene, accarezzatela
da parte mia … tra poco più di un ora arrivo e vi faccio vedere tutta l’attrezzatura per mungere ancora meglio la vacca,
ora riposatevi e a dopo … ah ad averne di vacche così”
E chiudo la chiamata facendo l’occhiolino alla signora bionda seduta al mio fianco. Mi tolgo le cuffie e le dico:
– “Allora, cosa vuole sapere sui maiali?”

Sono tornato a casa, Sabina mi accoglie calorosamente, ancora con la camicia da notte rosa addosso, è eccitantissima così,
Giovanni e Davide rivestiti, seduti comodamente sul divano.
Sabina mi abbraccia forte e mi bacia sulla bocca.
– “Bentornato amo’ “
– “Mi sembra che in mia assenza tu ti sia ben divertita, ciao Giovanni, ciao Davide, che dite, si è divertita?”
– “Beh dire che era fradicia è riduttivo, che dici Davide?”
– “Dico che ha goduto come una vacca in calore sta troia, e mi fa male l’uccello da quanto ho goduto io, e a vederla girare
vestita così mi tira ancora, mi viene voglia di sbattermela ancora, di strizzarle quelle sue tettone oscene …”
– “Ih ih ih, hai qualcosa da dire a tua discolpa amore mio, in effetti vestita così fai un sesso bestiale”
– “Siete tutti dei maiali, ecco cosa ho da dire, siete dei porci pervertiti, perchè invece di pensare solo a quello non facciamo
qualcosa da mangiare? Dai che vi preparo una cena.”
– “Eh no amore mio, non così … non è vero che noi siamo dei maiali porci pervertiti, sei tu e le tue tettone che ci rendete così
quindi la colpa è delle tue tettone, siete d’accordo Giovanni e Davide?”
– “Ah si si, è tutta colpa di quelle tettone da mungere, si si”
– “Ahahahah si tutta colpa di quei mammelloni osceni e di come li espone”
– “Bene, allora la giuria alla unanimità ha dichiarato le tue tettone colpevoli e quindi devono essere severamente punite …
ora le mettiamo in punizione e poi ci prepari la cena amore mio”
Sabina è sorpresa e strabuzza gli occhi, non sa cosa dire. Allora aggiungo
– “Da adesso sei la nostra vacca, noi siamo i tuoi padroni, e saremo i tuoi aguzzini per la punizione di queste tue
tettone oscene da latte. Devi obbedire a tutto, chiamandoci padroni e servendoci in tutto vacca tettona.
Dillo che sei una vacca tettona da monta e meriti di avere punite le tue tettone, dillo!”
Sabina ha un attimo di esitazione, la guardo fissa negli occhi con decisione e cattiveria e allora lei balbetta
– “So so sono una va vacca te tettona da mo monta padrone … le mie tettone me meritano la vostra pu punizione pa padroni”
– “Bene troia, datemi una mano voi due, io adesso vado sopra a prendere un po’ di attrezzi per la punizione, voi lavoratemi
intanto le tettone,
palpatele, strizzatele, manipolatele come se doveste impastare la pasta per fare la pizza, ma forte mi raccomando, più sono
calde e infiammate meglio viene la punizione, dai prendetela, è vostra, torno subito … ah per sapere se state facendo bene
basta che lei vi urli di fare più piano e che le fate male, allora vuol dire che la state palpando bene ih ih ih”
e la spingo verso di loro sul divano … non se lo fanno certo ripetere, la afferrano e la fanno sedere in mezzo a loro e immediatamente
le loro ruvide mani si impossessano brutalmente delle tettone di Sabina …
Vado al piano sopra a raccogliere un po’ di strumenti, mentre li cerco sento dal piano di sotto
le proteste, i lamenti, le grida di Sabina a fare più piano, bene bene penso tra me, e in meno di cinque minuti sono di nuovo giù.
– “Eccomi qua! Allora facciamo una tetta alla volta, ma prima blocchiamo le mani di Sabina per evitare che ostacoli la punizione.
Tieni Giovanni, mettile queste manette bloccandole le mani dietro la schiena.
Davide vieni qua, prendi questa tettona con entrambe le mani e alzala un po’ … si ecco così, tienila così … ora questa
corda la arrotolo alla base della tetta stringendola per bene, sapete che a questa vacca piace molto essere legata, vero Sabina”
– “S si padrone mi piace m mo molto essere legata ooohhhh fai pianoooo amoreee ti pregooooo,
non stringere troppo ti pregoooo, per favore padrone per favore aaahhhhhh padroneee mi fai male così di menooo per favore
aaahhhhhh”
– “Ecco così va bene, se grida che le fa male vuol dire che abbiamo stretto bene, ecco vedi Davide come la tettona si è gonfiata,
stringendola fortemente alla base, guarda quanto è oscena … ora facciamo il nodo, vedi così chiudi e stringi il nodo. Ora
Giovanni facciamo l’altra tettona, prendila e tirala su, tu intanto Davide sulla tettona già gonfia lavoraci sopra, schiaffeggiala,
palpala, picchiala, ma in particolare dedicati al capezzolo, strizzalo, ciuccialo, leccalo, mordilo, tiralo, fai quello che vuoi
ma fallo inturgidire più che puoi … dai Giovanni sistemiamo anche l’altra tettona con quest’altra corda”
Così mentre Davide le tortura la tettona legata, in mezzo agli strilli e alle proteste di Sabina, io e Giovanni leghiamo strettamente
anche la base dell’altra tettona … è letteralmente oscena adesso Sabina con le due tettone fuori dalla camicia da notte rosa oscenamente
e innaturalmente gonfie e un po’ violacee, entrambe strettamente legate alla base
– “Dai Giovanni ora dedicati anche tu a torturarle la tetta e a farle inturgidire il capezzolo, che con questa altra corda ora le
lego tra loro e gliele alziamo un po'”
Passo quest’altra corda, un po’ più sottile delle altre due, tra le corde che stringono le due tettone, a forma di otto, stringo un pò,
le due tettone si avvicinano innaturalmente tra loro e poi porto i due capi della corda su per il petto sino a dietro il collo di
Sabina, tiro un po’ facendo innalzare le tettone e, tra le proteste di Sabina, le lego la corda dietro il collo.
E’ di una oscenità sconvolgente.
– “Bene, che ne pensate ragazzi?”
– “Mi eccita così, la prenderei a cinghiate, ho l’uccello che mi scoppia da quanto mi eccita”
– “Fantastica, mmmmhhhhhhh”
– “Bene, ora sistemiamole i capezzoloni, bravi ragazzi, guardate come glieli avete eccitati, sono ben turgidi, chissà se è bagnata,
anzi ora che le lavoriamo i capezzoli, toccatela in mezzo alle gambe dai, masturbatela un poco mentre le mettiamo
in punizione questi bellissimi capezzoloni”
– “Mmmmmmhhhhhh ma è già bagnata … ma quanto è vacca … ti piace eh vacca essere trattata così eh ti piace?”
– “Ahhhhh siiii padroneeee siii mi piaceeee ooohhhhh ohhhhhh ma fateeee pianoooo per favoreeee”
– “Vacca che non sei altro, dillo che meriti di essere punita dillo”
– “Aaahhhhh siii h ho deeellleeee oohhhhh tettoneeee da vaaaccaaaaa chee ahhhhhh devono essere puniteee oohhhhh ooohhhhh per
favoreeee punitemele ooohhhhh”
Prendo due morsettiere
– “Faccio provare a te Giovanni, che Davide ha le mani impegnate nella fregna di sta troia, guarda come freme, mmmhhhh che sesso che mi fa …
dai senti sul dito quanto stringe questa morsettiera, ecco”
– “Cazzo, fa male, cazzo”
– “Eheheh ora glieli mettiamo, devono essere ben stretti non tanto per farle male ma perchè poi le mettiamo le tettone in trazione
e non devono staccarsi”
Due urla di Sabina corrispondono all’attacco delle due morsettiere a ciascun capezzolo.
Intanto Davide se la sta proprio scopando con le dita e va su e giù con la sua mano tra le gambe di Sabina, Sabina che freme e sussulta,
è evidentemente fradicia dai rumori che sento.
– “Bene ora che le abbiamo messo le morsettiere, piegamole un po’ sti capezzoloni, mettiamoci dei pesi sui ganci
delle morsettiere, Giovanni scegli da quella scatola li … no quello no, sono solo 50 grammi, prendine uno più pesante …
ok 200 grammi va bene, prendi anche l’altro da 200 grammi”
Glieli attacco, i capezzoli vengono tirati verso il basso così come parte delle tettone …
– “Ora alle estremità dei pesi, vedete che hanno un altro gancetto, ci facciamo passare questi spaghi, ecco e lo leghiamo alla
coscia quasi all’altezza del ginocchio, ecco così, Giovanni tieni fai tu anche l’altro … bene bravo, così poi quando cammina
semplicemente camminando si tira le tettone da sola ih ih ih, guarda come gode la troia, dai Davide smetti adesso di masturbarla,
Giovanni staccale le manette così ha le mani libere … ohhhh fantastica, sei fantastica così … ora noi ci mettiamo a tavola e
tu ci prepari la cena, apparecchi la tavola e ci servi vacca tettona in punizione, oh si, e non osare protestare, sei in punizione
e sei la nostra schiava tettona vai, anzi prima vieni qua da ognuno di noi e fatti slinguazzare in bocca troia”
Ha appena finito di limonarsi Davide, e ora si sta limonando Giovanni
– “Mmmmhhhhh è eccitantissima così”
dice Davide toccandosi il pacco che gonfia la patta dei pantaloni e prosegue
– “Mi eccita punirla ancora di più, tu Federico sicuramente hai il necessario, mi piacerebbe riempirle anche culo e fica,
che ne dici Federico?”
– “Mmmmmhhhhh si si può fare, plug anale senza problemi, ne abbiamo uno fatto apposta che ha anche una coda, ha una rientranza alla
base di modo che si blocca nel culo e non fuoriesce. Per la fregna metterei un cazzo telecomandato, si, e dato che la vacca
sarà fradicia però le mettiamo anche allora un perizoma che glielo tiene tutto infilato dentro senza rischio che si sfili … ok vado
a prenderli, continuate a limonarvela intanto”
Torno dopo pochissimo con gli attrezzi
– “Tieni Davide, mettiglieli tu ih ih ih, questo nel culo, ah tieni anche questo, è un po’ di gel per farlo entrare più facilmente …
ecco si così mmmhhhhh ora hai la coda come una vera vacca da monta ti piace ehhh”
Sabina geme, ha in parte sollievo perchè Davide per infilarle il plug anale la ha fatta piegare a 90 gradi e quindi la tensione del
tiraggio delle tettone si è molto abbassata … e mentre Davide glielo mette nel culo io e Giovanni la schiaffeggiamo forte sulle chiappe
insultandola volgarmente … dopo poco però Davide la fa rialzare e le tettone tornano in tensione, Sabina muggisce per il
dolore improvviso …
– “Tieni Davide, questo è il cazzone radiocomandato, questo il perizoma”
– “Mmmhhhh che grande questo cazzone, mmmhhhhh lo vedi vacca, ora te lo schiaffo tutto dentro, mmmhhhhhh che vaccona tettona che sei
… ora stai ferma vacca che devo slacciarti gli spaghi sulla coscia per infilarti il perizoma”
Di nuovo Sabina ha un momento di sollievo perchè le tettone sono meno tirate quando vengono slacciati gli spaghi dalle cosce, mentre
Davide le infila il perizoma, assicurandosi che il cazzone sia ben bloccato dentro la vagina, Sabina inizia a emettere dei mugoliii …
eheheh c’è Giovanni che sta già giocando col telecomando, ma subito questi mugolii di piacere si mischiano a muggiti di dolore perchè
Davide le sta riattaccando le cordicelle tirandole ancor di più di quanto avessi fatto io prima, io le avevo attaccate alle cosce,lui
riesce a tirararle sino ad attaccarle alle ginocchia della vacca, le tettone sono estese e deformate in modo inverosimile …
a questo punto Davide le da una fortissima sculacciata e le dice
– “Vacca da latte, dai preparaci la cena, muggendo ih ih ih”
Muggiti, lamenti, mugolii, gemiti di Sabina mentre così oscena e legata cammina verso la cucina … nel camminare il movimento della gamba
in avanti allenta il tiraggio della tettona mentre il movimento all’indietro lo aumenta … inizia a camminare in modo strano, mezzo
passo alla volta per non mettere mai la gamba indietro …
– “E no vacca, devi camminare normalmente! Obbedisci e subisci fino in fondo la punizione per quelle tue tettone
colpevoli di essere troppo oscene e colpevoli di eccitarci e trasformarci in luridi porci pervertiti”
Sabina prepara la cena, ci apparecchia la tavola con le lacrime agli occhi, ogni volta che passa nelle nostre vicinanze viene
violentemente schiaffeggiata sul culo e Giovanni la fa spesso contorcere azionando al massimo il telecomando del cazzone che ha in fica.
Il tutto dura almeno una ventina di minuti, poi Sabina arriva con la padellata di pasta al pomodoro, ce la versa nei piatti
– “Vacca mangia anche tu con noi, riempiti anche il tuo piatto … Ragazzi ora la vacca si siede a mangiare con noi e cambiamo
punizione a quelle tettone oscene mentre mangia, vacca rimani in piedi a fianco della tua sedia, che vado a prendere un altro attrezzo”
Torno dopo pochissimo
– “Bene ragazzi, i capezzoli glieli abbiamo strizzati e tirati per bene, le tettone sono già violacee e gliele lasciamo legate
e tirate così oscenamente ma cambiamo trattamento ai capezzoloni, ora vacca ti stacco le morsettiere”
C’è un sospiro liberatorio di Sabina quando gli stacco quelle dolorosissime morsettiere e di colpo cessa la trazione delle tettone
che pur rimanendo gonfie in modo innaturale per lo stretto cordame alla loro base e in una forma innaturale per la corda che le
lega tra loro e le alza un po’ chiudendosi dietro il collo …
I capezzoloni sono gonfissimi, duri, enormi, infiammati e doloranti per il trattamento ricevuto.
– “Mmmmhhhhh che meraviglia questi capezzoli”
Sabina sussulta e geme mentre glieli tocco con la mano
– “Ragazzi, sentite anche voi come sono sti capezzoloni, toccateli e baciateli che è roba unica, prima che li attacchi alla mungitrice”
– “Noooo vi prego noooo mi fanno male aaahhhhh fate piano per favore ahiaaaaaa noooooo pianooooo nooooooo ahaaaaaaaa bastaaaaa pianoooo”
Mentre protesta inizia anche a contorcersi e mugolare perchè al solito Giovanni le ha azionato il vibratore alla massima velocità …
– “Dai ragazzi ora basta, attacchiamo qua i due tiralatte, Giovanni attacca la spina, ok? attaccata? va bene, aspetta che premo bene”
metto i due tiralatte sopra i capezzoloni, li spingo forte sulle tettone gonfie e doloranti tenendole fermi e aderenti
– “Vacca stai ferma immobile, Giovanni premi l’interrutore sulla mungitrice che parte”
Immediatamente si sente un rumore sordo, un “ahhhaaaaaaahhhaaaaaa” di Sabina, e i capezzoloni e parte delle tettone sono risucchiati e
deformati all’interno dei tiralatte … si vede chiaramente il risucchio e l’allungamento dei capezzoloni perchè i due tubi dei tiralatte
sono trasparenti … mmmmhhhhhh è oltre l’oscenità
– “Dai, vacca da latte, siediti al tuo posto così che mangiamo tutti insieme, anzi ti aiuto a sederti che hai la coda che ti esce dal culo ih ih ih”
Ho un attimo di tenerezza, appena la ho fatta sedere le do un bacio sulle labbra e le sussurro in un orecchio
– “Ti amo troia”
Mangiamo al tavolo la pasta al pomodoro, anche Sabina riesce un po’ a mangiare pure lei
tra lamenti e mugolii perchè Giovanni non rinuncia ad attivare e giocare
con le velocità del vibratore …
– “Giovanni se vuoi giocare mentre mangiamo puoi giocare non solo col vibratore ma anche con il tiraggio della mungitrice ih ih ih,
vedi come sono risucchiati i capezzoloni della vacca e in parte è finito dentro il tiralatte per il risucchio anche gran parte
dell’aureola? Bene, l’intensità del risucchio è al minimo, vedi li sotto c’è la manopola su 1 che è il minimo, il massimo è 5, vedi tu
ih ih ih”
– “Eh vacca da mungere, ti piace come ti stiamo punendo quelle oscene tettone? Eh ti piace?”
– “Ohhhhhh fate piano vi pregooooo, pianoooo, no Giovanni nooo non aumentare il risucchio nooooooo nooooo ahhhaaaaaaaaaa bastardiiii”
Giovanni ha portato a 2 l’intensità della mungitrice, parte delle tettone finiscono dentro i tiralatte, spaventosamente osceno,
ho il cazzone che esplode, Davide dice:
– “Non resisto, non resisto, questa devo fottermela subito voglio incularla brutalmente, mi eccita troppo”
– “Piano piano”
rispondo
– “Anche io sto scoppiando dalla voglia di fottermela, e tu Giovanni?”
– “Io a questa voglio sfondarla, lei e le sue tettone, ancora un po’ e mi sborro nei pantaloni”
– “Allora propongo di incularcela brutalmente tutti e tre, ma sempre punendole le tettone mentre la inculiamo”
– “Si si”
– “Siiii inculiamola siiii”
Mi alzo e vado da Sabina, le prendo il mento nella mano, lo alzo portandola a fissarmi dritta negli occhi, ho il viso vicinissimo
al suo, sto per parlarle quando lei inizia a strillare sulla mia faccia, Giovanni ha portato a 3 il risucchio della mungitrice e mentre lei
strillando urla “bastardiiiiiii noooooooo bastardiiiiiii” io le dico:
– “Amore mio, ora ti inculiamo e ti sborriamo in culo o in bocca, dove preferiamo, non aver paura della nuova brutale
punizione delle tue tettone, è necessaria perchè meritano di essere punite, sono troppo oscene, ed è necessaria perchè ci eccita!
Ti amo vacca, ti amo tettona, ti amo troia, stai godendo eh?”
Le sputo in faccia ripetutamente, le lecco le labbra oscenamente e poi dico:
– “ora vado a prendere l’ultima punizione per queste tettone, punizione che le daremo mentre la inculeremo bestialmente, vado e torno,
voi intanto giocate pure con mungitrice e vibratore”
Anche Davide si è alzato ed avvicinato a Sabina, mentre salgo al piano di sopra a prendere gli attrezzi lo sento dire:
– “Giovanni alza pure le velocità come vuoi di vibratore e mungitrice, che ora bacio la vacca e voglio sentire i suoi muggiti
nella mia bocca, il suo respiro nella mia bocca, troia ora ti bacio …”
Sento i muggiti sparire e trasformarsi in mugolii, evidentemente la bocca di Sabina è tappata dalla bocca di Davide …
Torno subito.
– “Giovanni, spegni pure la mungitrice, vi va se ce la inculiamo qui per terra sul tappeto? Preparo qua”
Giovanni spegne la mungitrice e Sabina ha un immediato enorme sollievo, Davide le toglie i tiralatte, capezzoloni oscenamente turgidi,
tettone ancora più gonfie e violacee, penso di non essere mai stato così eccitato in vita mia …
– “Toglietele il plug anale, lasciamole il vibratore in fica, quando iniziamo a incularcela mettilo pure al massimo Giovanni così
lei sarà perennemente in doppia penetrazione e ti assicuro che alla troia piace da impazzire, vero vacca, ti piace?”
– “Siete dei porci, bastardi, maiali, mmmhhhhhh ooohhhhh ahhhhh”
Inizia a mugolare e contorcersi perchè Giovanni le ha riattivato il vibratore
– “Guarda che vacca, gode la vacca”
In quello, mentre Davide è inginocchiato dietro di lei che le sta togliendo il plug anale, Sabina vede quello che sto preparando e urla:
– “Noooooo Federico nooooooo, questo noooooo, non lo abbiamo mai fattooooo nooooooo ne avevamo solo parlato noooooooooo”
– “Amore non ti preoccupare, non accadrà nulla di irreparabile ih ih ih, non ti preoccupare vacca, ma devono essere punite
severamente queste tue tettone,
vedrai che ti piacerà, sicuramente piacerà a noi ih ih ih, Giovanni mettile di nuovo le manette e bloccale le mani dietro la schiena …”
E dico questo mentre sto spargendo delle puntine da disegno in tutta una zona del tappeto (con la punta corta)
– “Bene ragazzi, ora sdraiamo Sabina sul tappeto con le sue tettone sulle puntine, già se le infilzerà con il suo peso, poi ciascuno
di noi si sdraia sopra di lei, così si infilza ancora di più con anche il nostro peso addosso,
e ce la inculiamo brutalmente, poi come preferiamo le sborriamo in culo
o in bocca, dai sdraiamola”
Giovanni intanto la aveva ammanettata, io la prendo per le ascelle e la spingo fino al tappeto, Davide e Giovanni devono aiutarmi
perchè Sabina oppone resistenza
– “Dai mettiamola a forza, io la prendo per le ascelle, tu Davide per i piedi, Giovanni le tieni i fianchi”
La prendiamo con la forza, la solleviamo e con attenzione, tra gli strilli di Sabina, la stendiamo sul tappeto facendo attenzione
a mettere quelle oscene gonfissime tettone e quegli osceni capezzoloni esattamente sopra l’area fitta di puntine,
tutte con la punta all’insù.
– “Aahhhhhhhhaaaaahhhhhh bastardiiiiiiiii nooooooooooo”
E’ così tutto eccitante che Davide si è già tirato fuori il cazzone dai pantaloni, lo vedo già gocciolante, le si sdraia sopra,
infilzandole le tettone ancor di più col suo peso, e senza ritegno glielo sbatte in culo iniziando a stantuffarla …
Sabina urla, geme, freme, trema, sussulta, Giovanni ha messo al massimo il vibratore, si è tirato fuori pure lui
il cazzone e si è sdraiato di fronte a Sabina e glielo sta infilando in bocca per farselo ciucciare mente Davida la incula …
Davide è così eccitato che ci mette molto poco a sborrarle nel culo, irrigidendosi dentro il corpo della mia Sabina
mentre sborra inondandole le viscere …
Si alza estraendo il cazzone gocciolante ancora di sperma
– “Vieni Giovanni inculala tu ora la vacca”
Giovanni le lascia la bocca, e va a sdraiarsi sopra di lei, schiacciandola con tutto il suo peso, e prende a incularsela, si
sentono di nuovo le urla, i muggiti, i mugolii di Sabina, ma durano poco perchè Davide le ha infilato il suo cazzone zozzo in bocca
– “Puliscimelo troia che è sporco del tuo culo e della mia sborra, lucido me lo devi far diventare vacca tettona”
Giovanni la incula come un ossesso, così forte che, nonostante il peso, Sabina e le sue tettone strisciano sul tappeto infilzandosi
con ulteriori puntine
– “Vacca come ti inculo, hai il culo stretto, sento il cazzone che hai in fica vibrare, mmmmhhhhhh ma quanto godi vacca”
In effetti Sabina ha iniziato a godere per il trattamento, è inequivocabile che sta iniziando ad avere un orgasmo, me ne accorgo
dai tremiti che le squassano tutto il corpo …
– “Ahhhhh sto per sborrare…. siiii ti voglioooo sborrare in bocca troia, Davide mollale la bocca”
Giovanni si alza velocissimo e corre a distendersi davanti a Sabina e glielo sbatte in gola, è infoiatissimo, Davide ha fatto
appena in tempo a spostarsi … io non resisto più e mi lancio sopra Sabina, sdraiandomi su di lei, sento attraverso la
mia pelle che lei è tutta sudata … glielo sbatto in culo, entra in un attimo, il culo è pieno di umori, sperma, è sfondato dal
plug prima e dalle inculate che ha avuto ma è strettissimo perchè la fica è piena del cazzone che sta vibrando al massimo
della sua velocita … io stesso sussulto per i sussulti della carne di Sabina che sta avendo un orgasmo violento e ininterrotto …
Intanto davanti a me vedo Giovanni che le sta sborrando in bocca … non resisto più neanche io alla brutale eccitazione e inizio
a sborrarle anche l’anima nel culo … urlando
– “Sborroooooo … ti amooooooo troiaaaaaaa … sborroooooo ti sborroooo nel culoooooo amoreeeeee vaccaaaaaaa puttanaaaaaaa”

E’ stato tutto cosi’ brutale, bestiale e violento, abbiamo goduto tutti così animalescamente, Sabina ha goduto così bestialmente
come non le era mai successo, così intensamente che inizia a piangere e singhiozzare e non riesce più a fermarsi,
trema e piange singhiozzando sul mio petto mentre Giovanni le toglie le manette, mentre Davide le slaccia la corda dietro il collo,
mentre io le libero le tettone dalle corde … Giovanni le sfila il perizoma e le toglie il vibratore dalla fica, è fradicio di umori
vaginali, che continuano a uscire anche dalla fica e a scorrere lungo le cosce di Sabina insieme a tutta la sborra che le cola dal
buco del culo, sembra che lei stessa abbia sborrato,
le tettone sono gonfie all’inverosimile e ricoperte di puntine da disegno che si sono infilzate dappertutto,
gliele togliamo, tutti e tre, una
alla volta con attenzione, rimangono dei piccoli buchi, che dopo qualche minuto scompaiono,
sempre con lei che singhiozza sul mio petto …
è tutta sudata e puzza di sè di sesso e sborra … è il mio amore … sta ancora piangendo le prendo la testa e inizio a baciarla
lentamente con tutta la dolcezza dell’amore sentendo sulle mie labbra e sul mio viso e sulle mie mani che le tengono il volto, il
bagnato delle sue lacrime che scorrono … e ci limoniamo con lei che singhiozza mentre ci baciamo … la amo!

Estate del 2008.
Sabina è partita a fare l’animatrice in un campeggio in Puglia; prima di conoscermi aveva già fatto l’animatrice per vari anni.
Il suo capo animatore la ha chiamata qualche giorno fa, in difficoltà perchè si era rotta una gamba una delle sue migliori
animatrici e gli serviva una sostituzione subito, una brava di cui potersi fidare e quindi chiedeva questo favore a Sabina per
due settimane … alla fine Sabina, dopo avermi consultato, ha detto si ed è partita.

Sono molto agitato; io non ho potuto seguirla, bloccato in ufficio dal lavoro.
E sono piuttosto geloso. Lei è una bomba di sesso con quel suo corpo oscenamente prosperoso, tra l’altro in estate anche molto esposto.
Sabina da quando mi ha conosciuto ha iniziato a trasformarsi, con la mia guida, da “brava ragazza” a “vacca da monta” imparando sempre
di più a lasciarsi andare all’istinto animale;
è vero che questo avviene raramente e sempre sotto il mio controllo o indicazione,
ma adesso è nella sua cerchia di conoscenze che non conosco e non controllo …
tra l’altro il suo capo animatore, mi aveva raccontato Sabina, aveva tentato di scoparsela e lei aveva resistito alle avances,
mantenendo con lui un ottimo rapporto di amicizia.
Sempre dai racconti di Sabina, con un altro animatore (chissà se ancora nel team in Puglia) aveva invece avuto una storia di
puro sesso durante il periodo di animazione qualche anno fa … e io, che sono un porco, mi ero
fatto raccontare tutti i dettagli … ho sensazioni di vuoto nelle viscere, mi sembra di stare sulle montagne russe … sono
agitatissimo, e ho il cazzo perennemente in tiro ad ogni pensiero di quello che potrebbe avvenire …

Sabina era partita tutta contenta …

Ci sentiamo ogni giorno almeno una volta, lei è stanca ma tutta contenta, ogni tanto mi invia delle foto … mmmhhh fa un sesso vestita
da animatrice con una maglietta rossa col collo a V, di per se non sarebbe particolarmente scollata ma lo diventa automaticamente
con quelle due tettone da urlo … probabilmente non ne avevano una della taglia di Sabina, mi immagino tutto il campeggio, non
solo gli animatori, come si eccitino … e ho un buco allo stomaco, senso di vertigine, eccitazione e gelosia, sudo e ho brividi …

Man mano che passano i giorni si avvicina il momento del rientro di Sabina e inizio a notare che le foto che mi arrivano
sono sempre più frequentemente non più immagini di gruppo ma foto di Sabina
in posa da sola vicino a rocce sul mare, e in una di esse ha la maglietta da animatrice tutta bagnata ed è evidente dalla trasparenza
che sotto è totalmente nuda, senza reggiseno, si vedono chiaramente i capezzoloni spingere sul tessuto bagnato e stretto reso
semitrasparente dall’acqua … ho il cazzone durissimo per l’eccitazione, e il turbamento esplode ancor di più leggendo
la risposta al mio sms in cui chiedevo chi è la fotografa
– “Amo’ è un fotografo, anzi sono due, Vincenzo animatore anche lui e Giulio un ospite del campeggio appassionato di fotografia.
Dicono che io sono … beh te lo puoi immaginare siete tutti dei porci voi maschi, e vogliono esercitarsi a fare foto.
Amo’ non sarai mica geloso?”
Rispondo, sempre via sms
– “Sono molto molto geloso e molto molto eccitato e molto molto turbato”
Verso mezzanotte (al termine delle sue attività di lavoro) ci sentiamo al telefono, come ogni sera e le chiedo
– “Ma chi sono sti fotografi?”
– “Vincenzo è la prima volta che fa l’animatore, è giovane giovane, ha 21 anni, fa l’università, è simpatico”
– “Ma che tipo è?”
– “Beh, è alto e magro, sempre sorridente, un chiacchierone simpatico, ti prende insomma”
– “Ma ti ha fatto delle avances?”
– “Ah ah ah, all’inizio era gentile, mi diceva che sono bellissima, che mi sogna la notte, poi è diventato via via sempre più
volgare, adesso dice che lo eccito come un cavallo, che ho delle tettone oscene e così via”
– “Ma ha provato anche a toccarti quel giovane cavallo eccitato?”
– “Beh, ogni volta che può mi sfiora e mi tocca come se fosse casuale, io non protesto e lui continua
ogni volta che ne ha l’occasione”
– “Eeeh non protesti, di che ti piace eh? Sei proprio una gran vacca! Senti e quell’altro fotografo chi è?”
– “Lui è Giulio, piuttosto anziano, grassoccio, brutto sembra un orso da quanto è peloso, molto volgare tipico romanaccio,
avrà almeno 60 anni ma è simpatico, mi fa ridere con la sua volgarità, ah lui è una avance continua, dice che sono na bodrilla da inchiappettare,
quando mi vede dice sempre ‘all’animaccia della bodrilla che poppe che c’hai’ e mi fa scompisciare dalle risate per come lo dice”
– “E ci ha provato con te?”
– “Continuamente ah ah ah, ma gli ho concesso solo fotografie”
– “Non è che siete andati un po’ oltre?”
Sento la voce di Sabina cambiare tono e diventare un po’ tremolante e imbarazzata
– “Noo che dici, beh forse qualcosina ieri sera”
– “Come qualcosina ieri sera, racconta”
– “Ah niente di che, sei sicuro di voler sapere Amo’? Mi vergogno un po'”
– “Ti vergogni? Racconta racconta che hanno combinato le tue tettone … racconta che mi ecciti così, me lo hai già fatto diventare duro”
– “Beh, insomma, finite tutte le attività abbiamo fatto una festicciola solo tra noi dello staff e pochi altri
e sai che io sono astemia ma hanno insistito e ho bevuto due o tre bicchieri di spumante, mi girava la testa, non ricordo bene,
ricordo che ero seduta su una sedia e ridevo ridevo, Vincenzo era dietro di me e mi abbracciava da dietro prendendomi per le tette
e diceva delle cose volgari e tutti ridevano, e mi baciava sul collo”
– “Chi tutti?”
– “C’era Luca, il capo animatore, Paolo quello col quale avevo avuto un flirt, ricordi?, c’era il padrone del campeggio, c’era che
non fa parte dello staff ma si intrufola sempre Giulio l’altro fotografo, qualcun altro che non ricordo bene”
– “E poi?”
– “E poi niente, abbiamo riso tutti per un po’, un bel po’ di volgarità, io ero molto brilla e non ricordo granchè e sono andata a dormire”
– “Non me la racconti giusta, ti prende per le tettone davanti a tutti e si ferma li? Non ci credo, impossibile”
– “Eh eh Amo’ non mi ricordo eh eh, ah ecco che mi è venuto un ricordo, ma devo sforzarmi ah ah ah: ero sempre seduta li sulla sedia
e Vincenzo da dietro mi aveva preso per i capezzoli e me li stringeva forte e li tirava, mi faceva un po’ male e io protestavo e il
padrone del campeggio si era inginocchiato davanti a me tra le mie gambe e voleva toccarmi li”
– “I capezzoli? Ma eri nuda con le tette di fuori?”
– “No no amo’, me li aveva afferrati attraverso il tessuto della maglietta, ero senza reggiseno e prima me li aveva sfiorati un po’ e, sai com’è, mi si erano
ingrossati tutti”
– “Che vacca che sei, e che è successo?”
– “Mmmmhhhh fammi ricordare, ah si, il padrone non riusciva a toccarmi perchè avevo i jeans e allora mi fece alzare per togliermeli …
ricordo che ero piuttosto su di giri perchè avevo bevuto e tutta eccitata per quello che mi dicevano”
– “Perchè, cosa ti dicevano?”
– “Ora non ricordo le parole esatte, comunque il senso era che li eccitavo, lo dicevano in modo molto volgare alcuni,
ricordo che si erano avvicinati tutti mentre
mi sfilavano i pantaloni e c’era uno che, mentre mi baciava sull’orecchio e sul collo, mi sussurava che gli avevo fatto
diventare il cazzo enorme e che voleva farmelo sentire”
– “E ti piaceva?”
– “Si, avevo perso un po’ il controllo perchè ero brilla, mi stavo eccitando al percepire l’eccitazione animale che provocavo in tutti
quei maschi, ma ho perso completamente il controllo quando uno, penso il padrone ma non ne sono sicura, mi ha infilato delle dita nella
vagina, mi sono sentita riempita e lui ha iniziato a muoverle e ruotarle dentro di me … amo’ ho perso ogni controllo, desideravo
oltre ogni cosa di essere penetrata … quelle dita che si muovevano dentro di me, senza controllo, mi riempivano, ero circondata
da odore di maschio dappertutto, sentivo la loro eccitazione, le loro frasi volgari su di me, sentivo il loro fiato addosso, il calore delle loro
mani e dei loro corpi addosso a me, respiravo i loro aliti … e ho perso il controllo mentre quelle dita mi ravanavano dentro …”
– “E?”
– “E cosa? Ho goduto, ho avuto l’orgasmo, intensissimo, li in piedi, c’era dietro di me penso sempre Vincenzo che mi palpava le tette in modo
molto forte, si era appiccicato a me e sentivo il suo cazzo sul sedere, c’era uno davanti a me, forse Luca, che mi aveva afferrato
per i capezzoli, mi faceva un po’ male e mi sbatteva le tette tra di loro tirando e strizzando i miei capezzoli,
uno aveva iniziato a baciarmi in bocca, ricordo ancora il suo alito di cipolla, e il padrone
inginocchiato tra le mie gambe mi scopava forte con le dita e a un certo punto ha messo anche la lingua a leccarmi sul clitoride
e li sono venuta, ho perso il controllo di me … mi sentivo mancare dalla violenza dell’orgasmo ma non ho potuto accasciarmi
perchè incastrata tra tutti quei maschi che sentivo ancora più eccitati e animali nel vedermi godere …
e ho continuato a godere … sai come mi piace ed ero brilla …”
– “Che vacca che sei amore, una vacca da monta tutta da fottere e mungere, che vacca che sei amore”
– “Poi è stato bellissimo, mi sono sentita riempita, piena, sentivo tutti questi cazzi dentro di me, li sentivo pulsare,
mi sentivo posseduta, alcuni erano proprio brutali nello scoparmi e sai che mi piace essere scopata molto forte, erano degli stalloni
da monta, mi sentivo proprio montata,
poi mi strizzavano le tette in tutti i modi, mi facevano anche male, ma quel dolore faceva crescere ancora di più gli orgasmi”
– “Ma ma, ma cosa ti hanno fatto?”
– “Non riesco a raccontarti di preciso, ricordo gli odori di maschio, i loro corpi sudati addosso a me, il sapore di maschio ovunque nella
mia bocca, e poi sapore di sudore di maschio, del loro sperma, dei miei umori, ricordo il piacere di essere stretta nel calore
dei loro corpi, erano animali e mi sentivo sbranata come una preda,
e poi questi cazzi dentro di me li sentivo vibrare dentro poi si irriggidivano e sentivo gli spruzzi e
il calore del loro seme nelle mie viscere e andavo fuori di testa, iniziavo a godere senza più controllo, ricordo che
quando avevo la bocca libera urlavo di piacere e questo li eccitava ancora di più … da un certo momento in poi ho avuto orgasmi
ininterrotti uno dopo l’altro”
– “Ti hanno preso anche il culo?”
– “Amo’ si, mi fa ancora un po’ male, uno in particolare ce lo aveva tanto grosso e mi ha fatto male, ma non potevo oppormi,
ero letteralmente incastrata sopra Giulio che mi scopava e questo qua si era sdraiato sulla mia schiena sostituendo quello che mi era
appena venuto dentro nel sedere e me lo ha messo dentro brutalmente, lo sentivo enorme, non potevo neanche urlare perchè avevo un
uccello in bocca che mi stava schizzando sul palato e stavo godendo senza alcun controllo … quello mi scopava nel culo fortissimo,
avevo male ma godevo e godevo ero devastata dal piacere, avevo la sensazione di esplodere, mi sentivo come scoppiare da un momento all’altro
per l’intensità del piacere che provavo, mi sentivo squassata, e ogni sensazione di piacere o dolore non faceva che aumentare l’intensità
dell’orgasmo … quello è andato avanti un bel po’ forsennatamente nel mio sedere, mi sentivo più di aperta, sfondata completamente sfondata
e sembrava lo stesso che non ci stesse tutto dentro continuava a farmi male, sino a che non mi ha schizzato tutto dentro …
ricordo il calore di quei fiotti nel mio culo e il brivido estremo che ho provato …”
– “Vacca, vacca, vacca, ma quanto è durato?”
– “Non lo so amo’, dopo un po’ ero così distrutta dal piacere che non ce la facevo più, proprio fisicamente e mentalmente
non ce la facevo più, ma quelle bestie si erano così eccitate che quasi tutti hanno dovuto fare un secondo giro,
e li duravano anche di più ed erano più pervertiti ancora,
mi sentivo una bambola gonfiabile inerte nelle loro mani, non so quanto è durato, ricordo solo confusamente che mi prendevano dappertutto
ed erano molto brutali e violenti, più violenti della prima volta, avevo perennemente due uccelli che mi scopavano,
nella vagina e nel sedere, e appena uno veniva
veniva subito sostituito da un altro, spesso poi mi davano il loro uccello in bocca da ripulire e qualcuno invece mi veniva in bocca …
ero come inanimata ma provavo lo stesso un piacere strano, e mi torturavano continuamente le tette e i capezzoli,
li ho ancora doloranti amo’ … e poi mi eccitava tantissimo quello che mi dicevano, le oscenità che mi dicevano,
sentivo quanto li eccitavo e li trasformavo in bestie, e questo mi faceva perdere il controllo, mi piaceva, mi scatenava gli orgasmi …”
– “Ti amo per questo lurida vacca …”
– “Stronzo”
– “Ma come è finita?”
– “Ricordo che alla fine hanno smesso di usare il mio corpo, finalmente erano esausti anche quei porci, ero distesa per terra sul pavimento,
ero sporca, puzzavo, avevo sperma dappertutto anche nei capelli, mi sembrava di respirare sperma, ricordo che erano in piedi
attorno a me, ricordo la voce di Giulio in mezzo alle varie volgarità che mi dicevano e beh mi vergogno un po'”
– “Tu ti vergogni? Dopo quello che hai fatto ti vergogni? Di cosa ti vergogni lurida vacca da monta?”
– “Beh a un certo punto, mentre parlavano in piedi sopra di me dicendo che ero uno sborratoio, ho sentito del calore sul mio corpo,
liquido caldo che mi cadeva addosso, dall’odore ho capito che era piscio, qualcuno mi stava pisciando addosso, più di uno e …
e mi vergogno ma ho provato un brivido di piacere per come ero trattata, mi faceva schifo e allo stesso tempo il mio corpo
provava piacere … mi vergogno …”
– “Ma se ne sono accorti?”
– “Si perchè, mi vergogno, non so se era per la situazione, non capisco, ero completamente distrutta, non so, mi vergogno proprio tanto amo’,
ma insomma, ho avuto un orgasmo improvviso, ho goduto, un ondata di piacere mi ha scosso, e insomma, si, si capiva e si vedeva
che stavo godendo … mi vergogno amo’ mi vergogno …”
– “Cazzo, fai bene a vergognarti troia sei proprio una troia, ma quanto vacca sei?”
– “E Giulio allora si è messo a pisciarmi sulla testa, sui capelli, dicendomi oscenità e ha detto che sono così vacca che i cazzi
che ho avuto sono pochi e che vuole organizzarmi una bella festa di addio tra due giorni che finisco di lavorare … Amo’ che faccio?
Mi vergogno molto e sono spaventata da quanto mi è piaciuto, è stato, come dici tu, bestiale … che faccio?
Mi vieni a prendere tu tra due giorni quando finisco e mi porti via Amo’? Mi manchi, mi vergogno ed ho paura senza di te”
– “Io lavoro, adesso vedo se riesco a liberarmi e vengo a prenderti ma è molto difficile, proprio tra due giorni
ho un appuntamento molto importante con i giapponesi che vengono qui in Italia apposta … ma tu cosa desideri fare, nel
tuo intimo più intimo cosa desideri, cosa provi, cosa ti dice l’istinto?”
Sento Sabina piangere e quasi balbettando con un filo di voce mi dice
– “Amo’ mi vergogno, mi vergogno”
– “Fai bene a vergognarti, con quelle tettone che ti ritrovi sei di per se oscena, sei carne oscena, poi sei anche vacca, fai
bene a vergognarti, dovresti essere punita per quanto sei oscena, ma al di la di questo cosa senti dentro di te?”
– “Ecco io … io … io mi vergogno, poi sono andata a dormire senza pulirmi, ero troppo distrutta, stamattina mi sono svegliata
e mi facevo schifo da quanto puzzavo e sono andata a farmi una doccia per letteralmente scrostarmi di tutto lo sperma che avevo
addosso oltre a quella schifosa puzza di piscio, ero impregnata di sperma e piscio … e insomma mentre mi facevo la doccia
ripensavo a quello che era successo e … e … e mi sono masturbata, non ho potuto farne a meno, mi vergognavo e mi masturbavo,
ho pianto per la vergogna mentre mi masturbavo ripensando a ieri e sono venuta addirittura gridando … amo’ mi vergogno,
si è scatenato qualcosa dentro di me, mi è piaciuto, amo’ mi vergogno, anche ora che te lo sto raccontando sono tutta bagnata”
– “Anche io il cazzo durissimo e me lo sto toccando, sei una lurida vacca tettona in calore”
La voce di Sabina è tremante, continuamente inframmezzata da sospiri, e man mano diventa sempre più lacrimosa
– “Mmmmhhhhh mi sto toccando anch’io amo’, mmmmmhhhhhh, poi dopo la doccia mmmhhhhh sono uscita e lavoravo si ma non riuscivo
a mmmmhhhhhhh non pensare a quello che era successo e mmmhhhhhh mi sentivo tutta eccitata, sempre di più mmmmhhhhhh, avevo voglia
di cazzo mmmmhhhhhh e mmmmmmhhhhhhh ho incrociato Giulio mmmmmhhhhhhh e lui mi ha detto che aveva le palle piene di sborra per me
mmmhhhhhhhhh siamo andati nei bagni del campeggio mmmhhhhhh c’era uno suo amico, vecchio e viscido come lui,
che stava uscendo mmmhhhhhhh avevo voglia tanta voglia
mmmhhhhhh il suo amico diceva che impazziva per le mie tettone mmmmhhhhh e che voleva usarmi come sborratoio mmmmmmhhhhh
siamo andati nel bagno delle donne mmmmmhhhhh si sono fatti succhiare a lungo i cazzi mmmmmhhhhhh e poi leccare dappertutto
erano porci maiali stronzi mmmmhhhhhh si sono fatti leccare le palle il culo le ascelle puzzolenti mmmmhhhhhh mi limonavano mmmmhhhhh
essere alla mercè di due vecchi bavosi che mi trattavano in modo volgare, osceno, perverso mmmmhhhhh mi eccitava da perdere il controllo
essere trattata così mmmmmmhhhhh ero in fiamme piena di voglia di essere posseduta mmmmmhhhhh e loro se ne accorgevano
e diventavano ancora più luridi e porci mmmmmhhhhhhh mi piaceva amo’ quanto mi eccitava mmmmhhhhh poi mi hanno sdraiato per terra
e mmmhhhhh si sono messi a leccarmi dappertutto mmmmmhhhhhh mi hanno sbavato dappertutto quei vecchi viscidi e bavosi,
poi si sono messi a leccarmi e toccarmi e sbavarmi in mezzo alle gambe oooooohhhhhh mi hanno portato al limite e
fatto implorare che mmmhhhhhh volevo i loro luridi cazzi dentro di me mmmmmhhhhhh e poi mi hanno preso tutti e due mmmmhhhhhh
Giulio si è seduto sul water
era viscido aveva l’occhio da porco l’altro era mmmhhhhh un porco pure mmmmmmhhhhh lui era uno stronzo mmmmmmhhhh mi
faceva male per come mi trattava le tette e i capezzoli mmmmmhhhhhh male mmmmhhhhh protestavo ma non gliene fregava nulla mmmmhhhhhh
diceva zitta troia mmmmmhhhhhhh e mmmhhhhh Giulio voleva il mio culo
mmmmhhhh gli ho detto che mi faceva ancora male mmmhhhh ma lui ha detto che non gliene fregava niente mmmhhhh mi hanno preso in doppia mmmhhhh
io seduta su Giulio nel culo mmmhhhhh e l’altro che mi sfondava, si mi mmmhhhhh sfondava la fica mmmmmhhhhhh era
assatanato, indiavolato mmmmhhhhh e mmmhhhhh mi strizzava
le tette e mmmhhhhhh gli dicevo che mi faceva male mmmhhhh e lui allora mmmmhhhh continuava ancora più forte mmmmhhhhh e
mi baciava in bocca e poi mi leccava il viso mmmhhhhh mi ha
riempito il volto della sua saliva schifosa il maiale mmmhhhhh mentre mi scopava mmmhhhhh mi hanno sfondata mmmhhhhh
erano sudati come cavalli per la foga mmmmhhhhh avevo il loro sudore addosso mmmmhhhhh
ho ancora il loro odore porco e viscido addosso mmmmmhhhhhh
ho goduto amo’ mmmhhhhh ho goduto mmmhhhhh ho ancora
le sensazioni mmmmhhhhhh dei loro schizzi dentro di me mmmmhhhhhh fiotti caldi mmmhhhhh
e mi insultavano mmmmhhhhhh continuamente mmmmmhhhhhh mi sputavano
in faccia mmmmmhhhhhh poi ooohhhhh mi hanno messo in piedi a gambe larghe e ooooohhhhhh mi fotografavano ohhhhhhooohhhh
in mezzo alle gambe ooohhhhhh per vedere dicevano la loro sborra che mi colava ahhhhahhhh ahhhhhhhh
dalla aaahhhh fica aaaaahhhhhhhhh e dal aahhhhhhhahhhhhhh culo ahhhhhhaaahhh per farle vedere ai oooooohhhooohhhhohhhh loroooo amici
oooohhhhhh aaahhhhh per farli venireeeee aaaaaaahhhhh alla mia festaaaa aaahhhhhhhh d’addioooooo oooooohhhhhh
vengoooo amooooo’ vengoooo ahhhhhhaaahhhhh ooohhhhhhhhh ooooohhhhhhhh aaahhhhh”
Sento Sabina ansimare a lungo mentre intanto sto sborrandomi anch’io tra le mani, poi con voce tremante e tra le lacrime mi dice
– “Amo’ ti prego vieni a prendermi, ti prego mi sento perduta senza di te, ho paura, amo’ vieni, mi vergogno di me”

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