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Racconti di DominazioneSensazioni

QUARTA PARTE: Incontro che cambia una vita – IL RICATTO

By 12 Ottobre 2021No Comments

Cerco di rimettere ordine nella mia mente, dare un senso a quello che ho appena vissuto e soprattutto..come.
La mia parte razionale mi direbbe di smetterla e riprendere la normalità della mia vita ma, ma il mio lato più animalesco mi spinge a dare ancora sfogo alle pulsioni, al gioco, all’intrigo, al gusto di lasciarsi andare, già, ma lasciarsi andare a cosa? Cosa mi aspetta ancora? Ecco, l’incognita, la perdita di controllo, essere alla mercè di uno sconosciuto. Però, eccitante la faccenda. Perché no…giochiamo e vediamo passo passo. Per il momento sto provando sensazioni ed emozioni che mi rendono viva e mi hanno rimesso in contatto con il mio essere donna.
Mi ritrovo a camminare per casa con il solo perizoma fradicio dei miei umori e il plug-in nel sedere che ad ogni passo mi rimanda una leggera eccitazione costante, piacevole.
Prendo il pacchetto “numero 3” che mi aveva lasciato Anna. Incuriosita lo apro. Al suo interno 3 plug-in di dimensioni diverse, sulla parte più larga di ognuno c’è scritto un numero, 20, 25, 35. E un biglietto con le istruzioni. “A mezzanotte esatta toglierai quello che hai adesso, resterai fino al mattino senza e prima di uscire inserisci quello da 25, lo terrai per 2 ore, poi mezz’ora senza, quindi metti il 25 sempre per due ore seguita da mezz’ora senza, quindi il 35 e lo tieni fino a nuovo ordine”, dalla mia bocca esce una frase che qualche giorno prima non avrei mai neanche immaginato “intrigante”.
Sono ormai le 20 e devo ancora cenare, ma poca voglia di farmene. Decido di uscire a prendere qualcosa di pronto. Sotto casa c’è giusto una pizzeria al taglio dove lavorano due ragazzi sui 25-30 anni, anche carini a dirla tutta.
Vado in camera per vestirmi e devo fare i conti con il fatto che ho ancora il perizoma bagnato. Poco male, metto i jeans, non dovrebbero impregnarsi. T-shirt senza reggiseno, scarpe da ginnastica. Prendo la borsa e le chiavi. Esco e richiudo. Scendo i gradini che portano alla strada. Il movimento sulle scale mi ricorda che ho ancora il plug-in nel culo. Ora lo sento tutto, un po comincia anche a infastidirmi, ma devo tenerlo ancora per qualche ora.
Entro nella pizzeria al taglio, sono l’unica cliente e al banco c’è uno solo dei ragazzi. “buonasera” dico io, “Ciao, come posso esserti utile?” vedo il suo sguardo passare velocemente dal mio viso alle tette, non mi ero resa conto che la mia condizione di costante e leggera eccitazione aveva di fatto indurito in modo costante i capezzoli che si intravedevano abbastanza attraverso la T-shirt bianca. Imbarazzata sblocco l’attimo di sospensione chiedendo al ragazzo “Avete qualcosa con impasto integrale?”…”Sì, margherita, capricciosa e vegetariana, non le ho qui sul banco , devo andare in laboratorio”, “ok, allora fammi 4 etti di margherita per favore”, “d’accordo, dammi due minuti” e sparisce in laboratorio. Mi avvicino al banco per dare un’occhiata e ingannare l’attesa quando il mio sguardo si posa su un perizoma infagottato in un angolo della mensola sul mobiletto a fianco del banco. Lo guardo meglio e sembra proprio il mio, quello che indossavo ieri quando ci sono venuta dentro mentre ero in bici e che ho tolto nel bagno dell’ufficio…ora ricordo la mail da indirizzo sconosciuto che diceva avrei saputo chi ne aveva beneficiato…Porca troia, ma che cazzo sta succedendo?
“La vuoi calda o fredda”, “calda grazie”. Ritorna al banco “5 minuti ed è pronta, ti serve altro?” decido di forzare la mano, “Si, quel perizoma” indicandolo con il dito. Il ragazzo segue la direzione da me indicata e senza alcuna vergogna mi fa “E’ tuo?” “Penso proprio di si, come ci è arrivato qui?”, “spero non ti offenda, ma me lo sono goduto anche se mi è costato un 50” “cosa? Lo hai comprato per 50 euro? Da chi?” “bhe, è entrato un corriere con un pacchetto chiuso dicendomi che era una bella ed eccitante sorpresa da una amica e che dovevo dargli cash 50 euro altrimenti se lo portava via” “e glieli ho dati, certamente. A dire il vero pensavo fosse uno scherzo del mio socio, poi l’ho aperto e sono rimasto stupito, un bellissimo e odoroso perizoma, l’ho annusato, rigirato nelle mani…se è tuo veramente hai un buon odore…sembra misto pipì e umori da orgasmo” “ahn, la pizza è pronta” e sparisce nel laboratorio, torna con il vassoio confezionato e lo appoggia sul banco. “Va affanculo tu e chi te lo ha dato, lo rivoglio, è mio” “E no, l’ho pagato, me lo tengo…però, facciamo uno scambio” “Non se ne parla proprio, lo rivoglio” “ascolta prima di rinunciare del tutto. C’era un foglio nel pacchetto assieme al perizoma, so che hai anche adesso un perizoma fradicio e un plug-in nel culo…Ti piace?” “Ma sei proprio stronzo tu, che cazzo vuoi ancora da me?”, esce dal banco, si avvicina alla porta di ingresso del negozio, mette il cartello Chiuso e chiude a chiave, poi rivolto a me “ohhh, non spaventarti, non faccio niente che tu non voglia” e si siede sulla panca di fronte a me. “sei una bella donna, i tuoi capezzoli turgidi mi fanno capire che sei in uno stato di eccitazione, probabilmente la tua passera è ancora bagnata e anche il tuo buchetto” resto in silenzio ad ascoltarlo…ma ha ragione, sono eccitata. Si alza, mi prende per le spalle e dolcemente mi fa sedere e lui in piedi davanti a me “ecco lo scambio” slaccia la cintura, sbottona e cala i jeans alle caviglie. Quello che vedo mi eccita ancora di più. Un bel pacco contenuto in boxer bianchi di cotone con una piccola macchia di bagnato…deve essere eccitato anche lui, capisco al volo l’oggetto dello scambio. Poso le mie mani sui suoi fianchi e appoggio la bocca sul boxer rigonfio, lo bacio, passo la lingua, lo sento drizzarsi e indurirsi…però.. abbasso i boxer e finalmente libero di erigersi di fronte a me esce in tutto il suo splendore un bel cazzo, la mano destra si stringe a pugno sull’asta e con la bocca bacio e succhio le palle. La mano sale e anche la bocca, ora la lingua passa tutta l’asta dura e calda e salgo, la mano va su è giù dalla cappella, lo bacio, lo lecco e salgo, ora la mia mano lo dirige abbassandolo verso la bocca, appoggio le labbra sulla cappella violacea e calda, la mia saliva lo lubrifica un attimo prima di farlo sparire nella bocca. Sincronizzo i movimenti della mano destra e della bocca, la mano va su e giù roteando intorno all’asta mentre la cappella appare e scompare dentro la mia bocca, alzo gli occhi e vedo i suoi chiusi. Lo sento diventare ancora più duro, proseguo con calma e ritmo, lo sento ansimare. La mano sinistra si muove sulle palle, raccolgo la saliva che sbava e dirigo le dita da sotto le palle salendo tra le chiappe, faccio scivolare due dita su tutto il solco sfiorando più volte il suo buco…sento il suo caldo liquido risalire lungo l’asta,,,noo caro non è ancora ora di venire. Blocco il flusso alla base dell’asta stringendo a pugno. Lui ha un sussulto di dolore inaspettato. La bocca continua il suo movimento, sento qualche goccia del suo liquido in bocca. Ho fermato l’orgasmo per ora. Allento la presa alla base dell’asta, le dita della mano sinistra non hanno mai smesso di scorrere tra le chiappe, le dita sono bagnate, mi fermo con un dito sul buchetto. Inaspettatamente lui allarga le gambe come per agevolarmi l’entrata del dito, non me lo faccio ripetere, il dito medio comincia un movimento di entrata uscita penetrando ogni colpo un po di più. La sua eccitazione sale e anche la mia, mi sento fradicia tra le gambe. Il dito è entrato completamente superando la barriera e scorre ora dentro e fuori. Sento nuovamente il liquido salire. Lo lascio scorrere lungo l’asta fino alla cappella. La bocca non smette di spompinarlo…lo sento, è vicino a schizzare.
Con un movimento veloce tolgo la bocca, e la mano e nell’attimo esatto in cui lo sperma sta uscendo…gli stringo le palle con un movimento improvviso e infilo completamente il dito nel culo. Sorpreso dal mio gesto si ritrova a godere e al tempo stesso provare dolore, si rannicchia in avanti schizzandomi dalla testa ai piedi, cazzo quanto sborra aveva.
Mi scosto da lui zuppa del suo sperma…lui fa passi indietro e si appoggia barcollando alla parete “ma che cazzo, sei pazza?” “ti sta bene coglione…non ti è piaciuto il pompino?” lo lascio appoggiato alla parete che ancora si sta riprendendo dal dolore e mi dirigo dietro il banco a prendere il perizoma. Vedo con la coda dell’occhio che il suo cazzo è ancora duro. Ritorno verso l’uscita e non riesco a fare finta di niente, ho voglia di scopare cazzo. Mi metto di spalle davanti a lui, sbottono e abbasso i jeans, abbasso perizoma, sono fradicia, lui capisce al volo. Fa un paio di passi verso di me. Mi prende per le spalle e mi appoggia con le tette sul tavolo, Di fatto sono a 90. Mi allarga con forza le gambe e con una dolcezza che non pensavo comincia a penetrarmi lentamente aumentando il ritmo. Ora mi sta proprio scopando con vigore, colpi forti e convinti, lo sento riempirmi completamente, dentro e fuori, dentro e fuori. Sono in estasi, neanche più ricordavo di avere il plug nel culo. Lui lo ha visto subito. Ora mentre mi scopa sento che con la mano ha preso il plug-in e mi sta scopando il culo….Una bella doppia penetrazione. Potessi venire lo farei, ma che cazzo mi vede, sto per lasciarmi andare. Lui si avvicina all’orecchio e “e nooo mia bella troietta, non puoi venire, non ti è consentito” resto basita ma il suo ritmo aumenta e io sono in estasi pura, da tempo non prendevo un bel cazzo…me lo godo anche se trattengo a fatica. Lui invece non trattiene, esce un attimo prima e mi schizza sulla schiena con un urlo primitivo di goduria assoluta., e si ritrae. Io rimango lì, con il liquido che scende lungo la schiena e si insinua tra le chiappe. “asciugami con qualcosa” “un bel cazzo che ti asciugo, è uno spettacolo vederti”. Mi ricompongo, abbasso la t-shirt che di fatto assorbe la sua sborra e rimetto al suo posto perizoma e jeans. Vado verso il banco, prendo la pizza e passando davanti a lui “dovremmo vederci ogni tanto, sei uno stronzo figlio di puttana, ma hai un gran bel cazzo”. E voltandogli le spalle esco dal negozio.
(metto a disposizione la mail kevinzardo2021@gmail.com per i vostri commenti)

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