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Racconti di Dominazione

sabato sera in discoteca

By 24 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Jessica, ho 23 anni e sono quella che ogni ragazzo definirebbe una splendida femmina. Sono alta 167, capelli mori lunghi lisci, magra, ma la parte del corpo che attira i maschietti &egrave il mio sedere. Adoro indossare vestitini che esaltano le mie curve, molto stretti e corti, le mie minigonne non superano mai i 15 cm!! Ho un ragazzo, che &egrave molto simpatico e mi lascia fare quello che voglio, d’altronde ha capito o mi tiene così oppure lo lascio. Adoro il sesso ma soprattutto adoro i bei ragazzi. Il mio ragazzo da quel punto lascia a desiderare ed &egrave per questo che cerco sempre il conforto di ragazzi che fisicamente siano perfetti.
Sabato sera c’era una festa organizzata dai miei datori di lavoro in discoteca, mi sono preparata con cura la sera, un bel bagno rilassante e poi mi sono vestita, avevo un vestitino bianoc stretto, un microabito insomma..e già pregustavo il sapore di qeulche maschio. Ho lasciato a casa il ragazzo,e sono andata. Dovete sapere che i miei datori di lavoro mi fanno il filo, ogni tanto si struscicano dietro di me facendo sentire la loro eccitazione. Ma fisicamente non sono di mio piacere e nonostante sapessi che in discoteca avrei trovato di sicuro un bel ragazzo che mi avrebbe colpito, avevo anche paura di essere tampinata dai miei datori di lavoro. Così ero sull’annoiata mista eccitazione, quando ad un tratto vidi scendere dall’auto dei miei datori di lavoro, lui..si lui…il più bel ragazzo che abbia mai conosciuto. Si chiamava Daniel ed era il modello della casa di moda per cui lavoravo. Era alto, moro coi capelli rasati, fisicamente perfetto, e non vedevo l’ora di sfiorarlo con le mie mani.Era palestrato non troppo e la carnagione abbronzata come piace a me.Lo guardai intensamente..mmm..quanto era bello…lui mi guardò, mi guardò come quando un uomo sa che sei sua, e lo sentiva che ero sua, sua e di nessun altro.

continua…..
Ci sedemmo sui divanetti davanti al tavolo prenotato dai miei datori di lavoro..e casualmente, ma molto casualmente Daniel si sedette a finaco a me. Si iniziò a bere, i miei datori di lavoro ordinarono bottiglie di champagne e bottiglie di havana, io a dire la verità non bevo quasi mai, ma quella sera avevo perso la testa per il mio uomo e volevo perderla completamente. Così bevetti un sorso di havana, mescolando con un bicchiere di champagne..e dopo pochi minuti l’alcol già stava facendo il suo effetto…tutti ballavano..tranne io e Daniel..iniziammo a parlare, mi disse che ero molto carina e mi chiese se ero fidanzata..gli risposi che mi aveva fatto un bel complimento soprattutto da un bel ragazzo com’era lui..poi gli dissi che ero fidanzata ma che mi stavo guardando attorno per trovare un ragazzo adatto a me, visto che il mio ragazzo non era proprio quello che desideravo..
Daniel mi prese la mano, me la accarezzò e poi avvicinandosi al mio orecchio mi disse: “Certo una ragazza stupenda come te ha bisogno di un vero uomo, di un maschio che la sappia eccitare che la desideri e che lei desideri lui..”..io risposi già bagnata” Siiiiiiiiiiii, sei fantastico, non avevo mai visto un uomo come te, un uomo che saprebbe già ottenere da una ragazza come me, ciò che vuole..” lui insistette; avvicinandomi (praticamente mi prese e mi mise sulle sue ginocchia) : “Jessica sei davvero stupenda, lasciamo qui questi stronzi e andiamocene di fuori..ti desidero troppo”..io lo desideravo ma decisi di frenare..lo volevo lo desideravo..ma non volevo che mi avesse così facilmente…così gli dissi:” No, restiamo qua..la notte &egrave lunga..e poi non trovi più eccitante baciare la tua donna davanti a quei maschi che mi guardano e mi desiderano?”..lui non se lo fece ripetere, e mi diede uno di quei baci che non dimenticherò mai…le nostre lingue si unirono, si strinsero forte..si scioglievano l’una con l’altra…mi desiderava ed io desideravo lui…era stupendo, le sue mani, mi toccarono..sentivo il suo membro che si gonfiava che mi desiderava..ormai avevo capito era lui il mio uomo..ormai avrei dovuto lasciare il mio ragazzo ed essere la donna di questo dio..

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