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Racconti di DominazioneSensazioniVoyeur

SECONDA PARTE: Incontro che cambia una vita – Anna

By 4 Ottobre 2021No Comments

Sono di nuovo in garage, appendo la bici ai supporti. Il tragitto di rientro non è stato agevole, è molto probabile che lo sfregamento continuo delle labbra vaginali sul jeans abbia arrossato tutta la zona intima, gli darò un’occhiata appena sarò in casa. La scatola è ancora lì al suo posto, non so come cazzo comportarmi. Decido di restare in attesa e vedere cosa succede oggi.
Apro la porta di casa, entro e richiudo. L’appartamento è inondato dalla luce calda e calma del tramonto. Tolgo le scarpe e la camicetta che appoggio sulla poltrona, poi tolgo il reggiseno. Togliermi tutto appena entrata in casa mi da un senso di liberazione, mi sento a mio agio. Mi dirigo in bagno, prendo lo specchio rotondo piccolo che uso per guardarmi la passera quando la depilo. Mi siedo a gambe aperte sul bidet, posiziono lo specchio in modo che mi restituisca l’immagine della mia passera e in effetti la vedo arrossata non poco. Decido di rimandare l’applicazione della crema lenitiva a dopo la doccia.
Vado in cucina e apro gli scuri per far entrare più luce in casa e…dalla finestra di fronte semiaperta vedo la sagoma di una donna che si sta spogliando. Deve essere la nuova inquilina arrivata da una settimana. Mi soffermo mio malgrado a guardarla. Ha un bel fisico giovane. Chissà se è sola o condivide l’appartamento. Deve essersi accorta che la sto osservando, apre del tutto lo scuro della sua finestra e nuda come lo sono io si affaccia alla finestra. Faccio per ritrarmi ma lei mi chiama “Ehi, ciao, scusa la nudità ma vedo che anche tu lo sei, quindi”, mi riaffaccio alla finestra. “Scusa, non volevo essere inopportuna, sono appena rientrata dal lavoro e la prima cosa che faccio mi spoglio, mi fa sentire libera”, “ti capisco, faccio lo stesso anche io”. Ha veramente delle belle tette sode, capelli neri lunghi e un bel viso. “Mi chiamo Anna, sono qui da poco”. “piacere Anna, sono Claudia”, “ti va se dopo la doccia ci vediamo da me per un aperitivo e ci presentiamo con calma, anche perché stiamo facendo un bello spettacolino mi sa”, “giusto Claudia, ok, tra un’oretta ci vediamo da te….ahn a proposito, metti quello bianco” rientra, lascia lo scuro semiaperto ed entra in doccia.
Resto basita e sorpresa, ma che cazzo sta succedendo? Però…però succede che sento di nuovo la passera bagnata…lei non mente.
Torno in bagno, accendo l’acqua in doccia e lascio la mente libera di vagare….senza rendermene conto mi sto accarezzando i capezzoli che sono belli turgidi., mmmmmm. Entro in doccia, lascio che l’acqua appena calda copra tutto il corpo scendendo dalla testa lungo il collo, il seno, la schiena fino a infilarsi tra le chiappe e fermarsi sulla passera per poi ricadere incrociandosi con quella che scendendo tra le tette scivola lungo il ventre e in mezzo alle gambe.
Ho gli occhi chiusi, mente libera, assaporo la doccia. Metto un po di doccia schiuma tra le mani e passo ogni centimetro del mio corpo dove le mani possono arrivare. Passo la mano sulle spalle, le tette e il ventre, poi dietro, le chiappe, in mezzo alle chiappe, passo più volte intorno all’ano, lo sento aprirsi…mmmm, ci premo sopra con un dito, la prima falange si infila che è una meraviglia. Poi esco, passo la mano davanti, indugio su e giù lungo le labbra che apro con due dita e con l’altra mano infilo prima un dito, poi due e vado dentro e fuori, dentro e fuori. Mi appoggio con la schiena alla parete, l’acqua continua a coprirmi, ho gli occhi chiusi, aumento il ritmo della penetrazione delle dita, ora ne ho tre dentro. Aumento il ritmo, il ventre comincia ad avere spasmi, muovo il bacino avanti e indietro, mi sto scopando le dita….vengo, sento l’orgasmo sconquassarmi il corpo, spingo come se dovessi buttare fuori qualcosa, parte un getto copioso e odoroso, poi un altro e un altro…mi ritrovo seduta in doccia, spossata da un orgasmo violento.
Mi riprendo. Mi alzo, spengo l’acqua ed esco, avvolgo l’asciugamano a coprire dalle tette fino a metà coscia. Con l’altro asciugo i capelli. Cazzo, avevo proprio bisogno di un bel orgasmo con squirting tra l’altro, cosa che era da tempo che non succedeva, perlomeno nei pochi rapporti sessuali che avevo ultimamente.
Tolgo l’asciugamano e mi dirigo in camera, apro il cassetto della biancheria, ma….ma ricordo che Anna mi ha detto di mettere quello bianco. Quello bianco, quale? Alludeva a quello che c’è nella scatola in garage? Ma no dai. Come cazzo faceva a saperlo. Ma se intendeva proprio quello? Vabbè, è un gioco, giochiamolo.
Infilo pantaloncini, non metto intimo, e una t-shirt. Con i capelli ancora bagnati esco di casa e scendo le due rampe di scale che portano ai garage. Mi fermo davanti al mio, apro, mi accuccio per aprire la basculante e non mi accorgo che i pantaloncini scoprono mezzo culo…mi vedesse qualcuno ora, chissà.
Entro, apro la scatola, cerco il sacchetto sigillato con il perizoma bianco e lo prelevo…Quasi quasi lo indosso qui, è eccitante tutto questo. Abbasso la basculante, ma non del tutto. Mi ritrovo a pensare che è eccitante sapere che qualcuno potrebbe vederti e magari eccitarsi a sua volta. Tolgo le scarpe appoggiando i piedi su un vecchio giornale che ho buttato a terra, tolgo i pantaloncini. Apro il sacchetto ed estraggo il perizoma, lo rigiro tra le dita. Ottima fattura, cotone. Noto che sul davanti è aperto per un tratto e in mezzo alla fessura corre una catenina di piccole perle…intrigante. Lo infilo e subito il filo di perle si insinua tra le labbra tenendole di fatto aperte.
Rimetto pantaloncini e scarpe. Chiudo la basculante e imbocco le scale. Davanti alla porta di casa trovo un biglietto, Lo raccolgo e leggo “sono il vicino di casa, quello della porta di fianco, ho un messaggio per lei da un suo parente”. Incuriosita busso alla porta. Nessuna segno di vita, poi, improvvisamente la porta si apre. “Buongiorno Claudia”, “buongiorno Aldo” Aldo è un pensionato, sulla sessantina, vedovo da qualche anno, so che quando era in attività faceva il personal trainer, e devo dire che ha mantenuto il fisico, evidentemente stava facendo attività fisica in casa, pantaloncini, t-shirt sudata che faceva intravvedere dei bei pettorali. Senza indugiare oltre mi fa “E’ passato un signore, mi ha detto di essere tuo zio e mi ha lasciato un messaggio verbale per te. Resta con quello che hai messo poco fa per tutto il giorno e metti in borsa il numero 3”. “Mi scusi Sig. Aldo, ma come era di aspetto lo zio?”. “Non l’h visto bene, solo risposto al videocitofono”. “Ahn Claudia, se vuoi qualche lezione sono qui” e mi strizza l’occhio. Capisco cosa intende per “dare qualche lezione”. “Ok grazie Sig. Aldo, ci penserò”, mi giro per entrare nel mio appartamento ma sento il suo sguardo mirare al mio sedere. Poco male. Mi fa piacere fare ancora questo effetto.
Faccio appena in tempo ad entrare in casa che suona il campanello. Mi avvicino e dallo spioncino vedo che si tratta di Anna, la nuova vicina. Apro la porta e me la ritrovo davanti. Indossa solo un kimono semiaperto e un perizoma uguale al mio. Sono esterrefatta. La faccio entrare e la prima cosa che mi dice è “Lui mi ha ordinato di presentarmi così” e …”questo è per te, è il numero 3”.

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