Sguardi!
Di Master E.
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Il mio blog: www.lecatenedellamente.blogspot.com
Grazie a chi vorrà inviarmi commenti o ‘ critiche
Buio
Ed eccolo, lì, sul corpo e nell’anima,
lento lo senti sulla gola
deglutisci a vuoto
I muscoli che già si tendono
La pelle freme, il respiro si mozza di colpo e poi riprende, ansante.
Buio
E scende leggero tra i seni, sfiora i capezzoli, turgidi, sensibili, eccitati
Chiedono, vorrebbero, vogliono
Ora trattieni il respiro, inarchi il busto, lo sollevi cercando ‘ offrendo
E le braccia dietro la schiena si tendono e quella corda segna i polsi, più a fondo
Ma ami quella stretta, ami quelle corde, amerai quei segni.
Sputi l’aria di colpo, quasi a svuotarti
E lo senti
Sulla pelle, ovunaue
Lo senti scendere ancora
Lo senti sull’ombelico, coppa perversa da cui ha bevuto
Ora quelle corde son tortura
Ora vorresti liberartene, e nel contempo sentirle ancor più severe
Buio
Respiro, sudore, umori, voglia
Dio quella voglia
Non di sesso, non di cazzo, ma di sensazioni, emozioni, quelle emozioni
Di vita
Buio
E lo senti ancora, più vivo, presente, invadente
Spalanchi le cosce, il bacino si solleva
Ondeggia
Danza
Osceno e splendido
Mostrando femminilità ed eccitazione
Si solleva in piccoli scatti, si abbandona quasi spossato
Torna a sollevarsi ritmicamente
E di nuovo crolla su quel materasso
è li
Lo senti
Li tra le pieghe del tuo sesso
Li tra quella labbra gonfie
Li su quel clitoride sensibile, eccitato, turgido
Lì a scivolare su umori odorosi
A fotterti
Li, a sfidarti
Mentre le unghie si conficcano nel palmo delle mani
Mentre la bocca si schiude in un lungo gemito
Mentre il capo si muove scompostamente
Buio
Buio e voglia
Voglia di abbandono
Di appartenenza, di sentirsi viva
E ansimi ora mentre il corpo si vela di sudore eccitato
Sussulti sentendolo ovunque ora
Implori nella mente
Chiedi
Aspetti
e’.
una mano strappa quella benda
Luce
E i Suoi occhi
Quello sguardo, che ti ha accarezzata, presa, fottuta, portata lontano
Solo quello sguardo, ed è molto
Ti perdi in quegli occhi
I tuoi acquosi di desiderio
E le Sue mani sciolgono quella corda
Ti indicano i tuoi abiti
In silenzio
Chini il capo
Rivestendoti piano
E lentamente esci
Tenendo su te, in te, voglie ed odori
Che segnano la tua pelle e l’anima.
La pelle, sfiorata solo da quello sguardo
L’anima’presa fino in fondo
E girandoti verso Lui sussurri solo un ‘grazie Signore’
Che per molti sarebbe follia, eppure’ è altro
Molto altro
Ci sono altre storie se siete interessati
Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono