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Racconti Erotici Lesbo

275 – Francesca: Annalina, la sua collega

By 8 Marzo 2020No Comments

Al ritorno da una giornata in spiaggia Alberto e Francesca si sono lavati sotto un bel getto d’acqua nella doccia e tornati nella camera da letto sul lettone matrimoniale king size hanno scopato. Ora sono lì a riposarsi da tutto e si sentono soddisfatti ed uniti come non mai distesi sul letto, nudi con Alberto su di lei che non si sente soddisfatto.

Per stasera lui vuole fare una sorpresa diversa, un qualcosa di particolare a cui non fa neanche un accenno, è un qualcosa di cui lei ne ha parlato altre volte e che ora è il momento di realizzare. Francesca ha sempre chiesto di provare qualcosa di diverso e lui si sente di accontentarla.

Di tardo pomeriggio, al tramonto del sole, Francesca era impegnata a fare acquisti con le amiche di lavoro e lui ha così tutto il tempo per pianificare la scopata di stasera che sarà, così spera lui, veramente speciale.

Passate due ore lei torna a casa con in mano delle buste e sacchetti e va da Alberto per salutarlo con un caldo bacio sulle labbra ed insieme vanno in cucina per mostrare gli acquisti fatti e si vede che lei è eccitata dagli acquisti fatti ma anche dai discorsi fatti con le amiche.

In realtà lei ha detto ad Alberto una bugia. È vero che ha incontrato un’amica ma l’ha anche lasciata subito avendo un appuntamento clandestino per fare sesso con Annalina sua collega di lavoro alle sfilate.

Prima di quella fantastica sera quella ragazza non avrebbe mai immaginato che il sesso con una donna sarebbe potuto essere davvero così eccitante, ne sentiva parlare tra le modelle e qualcuna in modo palese diceva di essere fidanzata con un’altra modella ma tra le collaboratrici non si era mai saputo niente. In effetti Annalina era una ragazza etero che non immagina tutte le emozioni che un rapporto saffico può regalare. Prima di quella sera lei ha sempre vissuto il sesso in maniera libera e disinvolta con uomini che sono stati i suoi amanti, compagni ed amici ed ha sempre associato l’idea di sessualità alla figura maschile con un bel sesso eretto che al momento dell’orgasmo erutta dello sperma.

Del resto, chi lo avrebbe poi immaginato che le sarebbe capitata un’esperienza così eccitante?

Annalina per questioni lavorative ha lasciato ed ora lavora facendo massaggi per clienti particolari. A prima vista parrebbe un lavoro per puttane ma lei non era dello stesso parere e poi un lavoro ai tempi attuali non si rifiuta. In città non ha avuto problemi ad ambientarsi.

È proprio durante la prima settimana delle sfilate che incontra Francesca la quale è più giovane di lei di almeno 4 anni.

Dopo i primi scambi di parole, oltre aver scambiato i nomi l’un l’altra chiedono l’età e proseguono con i dialoghi che fanno le giovani ragazze alla prima conoscenza. Annalina ha l’aria un po’ svampita e tutto sembra fuorché essere una ninfomane. Sotto sotto era invece una gatta morta che sapeva bene che cosa volesse e dove volesse arrivare.

Ciò che tradiva la prima impressione era l’aspetto che non era l’aria mascolina e rude che generalmente si associa alle donne omosessuali. Bensì Annalina ha un’aria sensuale, svampita ma sempre sexy, una di quelle ragazze che sanno cosa vogliono e come ottenerlo.

Francesca ricorda bene il suo primo sguardo lanciato in una pausa di 3 secondi tra un cambio d’abito e l’altro: sembrava la volesse spogliare con quei suoi grandi occhi che le ha fatto venire un brivido.

Francesca si è subito accorta che tra loro c’era qualcosa di affine che le avrebbe portate a frequentarsi.

Annalina si è presentata ed ha spiegato brevemente le sue mansioni in quel backstage. Ha anche detto a Francesca di essere in ferie per dieci giorni e ciò ha fatto nascere una miriade di idee.

Quelle settimane sono poi dimostrate estremamente eccitanti.

I loro incontri sono iniziati dopo qualche sera ed anche qualche straordinario di troppo in ufficio da parte di Francesca; non era vero, erano solo delle bugie per giustificare ad Alberto il ritardo nel tornare a casa.

Annalina l’ha invitata a bere qualcosa da lei e Francesca ha accettato l’invito senza pensare a cosa sarebbe potuto accadere.

Quella sera che era uguale a tante altre, dopo una doccia rilassante, Annalina si era ritrovata davanti ad uno specchio che non sapeva parlare ed intenta a scegliere i vestiti si è chiesta se il “bere qualcosa su da lei” poteva essere un motivo di allacciare un rapporto lesbico? Si chiedeva il perché di quell’invito.

Quando Francesca si è presentata si è accorta di quanto Annalina fosse provocante e maliziosa. Indossava pantaloncini corti molto stretti e sgambati, la sua figura alta era alta e formosa, i lunghi capelli castani ondulati erano legati a formare una bella ed elegante coda che le arrivava sotto le scapole ma che lei portava spesso sul davanti per darsi un’aria da ragazzina e forse per essere più accattivante verso ipotetici maschietti.

Di lei piaceva soprattutto il seno abbondante, forse una quarta misura, le tette erano sempre ben esposte e si vedeva che erano ben fatte, inoltre usava dei reggiseni push up che rendevano le mammelle tonde e gonfie e come se non bastasse erano evidenziate dalla sottile e attillata maglietta bianca ne delineava bene la forma. Quelle tette sembravano anche abbastanza sode. Francesca aveva notato che quando Annalina non indossava reggiseno le tette rimanevano lì, alte e ben ferme come se fossero innaturali, i capezzoli appena visibili sembravano grossi e scuri forse circondati da un’areola larga. Quelle mammelle sembravano ritoccate da chirurgo; l’idea se l’era fatta avendole viste poco oscillanti e soprattutto molto sporgenti rispetto alla pancia ed al piatto ventre da adolescente, le è anche venuto il dubbio che si fosse ritoccata i fianchi

Nei loro discorsi iniziali non si siamo sbilanciate a parlare di sesso e dei rapporti con i rispettivi partner anche se Francesca ha sempre detto di non averne uno fisso e non le aveva detto che era orientata anche al lesbismo.

La chiacchierata fra le due ragazze si stava allontanando dal sesso ed Annalina ha mostrato l’appartamento dove viveva spiegandole come le sarebbe piaciuto mentre Francesca era più intenta a guardare le forme del suo corpo che a starla a sentire. La immaginavo a scopare con il suo maschio ed intenta a godersi l’uccello tra quelle tette che stringendole con le mani avrebbe fatto una magnifica spagnola per farlo sborrare sulle labbra con lei vogliosa a bocca aperta riceveva ed ingoiava la sborra.

Francesca è stata riportata alla realtà da un ”Ti pare che così vadano bene in questa posizione?”

“Come?…ah! …..sì.. sì! “ ha risposto un po’ frastornata senza avere cognizione di che cosa intendesse Annalina ma un istante dopo l’ha vista salire su una piccola scala che ha chiesto di tenerla ferma per non cadere. Stava prendendo dei quadri e per poggiarli si inchinava facendo sì che quella meraviglia di tette pendessero in avanti senza neanche una più piccola oscillazione; era così sempre più convinta che fossero state rifatte con protesi al silicone.

Francesca aveva anche la possibilità di avere a portata di mano i suoi tondi glutei e presa dalla voglia di toccarla spostavo lentamente le braccia verso l’alto per toccarle. Annalina aveva il classico culo formoso ed eccitante, proprio quello che i maschi sognano in una femmina in calore che si fa visitare dal sesso accogliendolo nel suo caldo piacere anale.

Annalina comunque in quei momenti non ha detto niente nulla, forse non si accorgeva neppure delle manovre fatte apposta dalla sua amica ed ha continuato a sistemare i quadri. Finito di posizionarli senza aspettare che Francesca si scostasse, Annalina è scesa dalla scala e le sue tette hanno sfiorato il volto dell’amica che aveva le mani che le accarezzavano le cosce.

Come se ci fosse stata un’intesa sono rimaste immobili l’una vicino all’altra fissandosi negli occhi con complicità e, mentre le mani di Francesca continuavano a palparla ormai in modo sempre più esplicito, sentiva le sue mammelle premere contro il petto accarezzandolo con i capezzoli sempre più turgidi per l’eccitazione.

La reazione di Francesca l’ha portata ad averli anche lei in piena erezione e ciò ad Annalina non è passato inosservato così che si è avvicinata ed ha messo il suo corpo in avanti aderendo a quello di Francesca arcuandosi e spingendo il bacino affinché potesse sentirlo meglio, mettendo una gamba tra quelle di Francesca facendole capire che anche lei era eccitata e disposta a farsi toccare.

In quella posizione forse sono passati pochi attimi ma sono stati lunghi un’eternità ma poi, sciolto l’incantesimo di quel momento, ritornate in sé stesse, si sono scostate e senza dire una parola hanno proseguito a parlare mantenendo un atteggiamento misto di complicità e di voglia di stare ancora vicine con maggiore intimità.

L’incantesimo e l’atmosfera era cambiata in quel momento e Francesca ne era rimasta delusa e sperava in un’altra occasione che non è tardata ad arrivare.

Annalina è andata in giardino ed a causa di un movimento maldestro con il tubo di irrigazione del prato si è bagnata la maglietta con il getto d’acqua. Nel rientrare per cambiarsi i loro sguardi tra le risate maliziose si sono nuovamente soffermati per scambiarsi delle frasi mute.

L’acqua aveva fatto aderire la maglietta alle tette rendendole ben visibile e mettendo in evidenza la mancanza di reggiseno ed inoltre i capezzoli grossi e scuri che si erano induriti spuntando dal tessuto in modo eccitante. Ora era evidente che quelle mammelle erano state rimodellate.

Quella visione ha fatto cadere i freni inibitori a Francesca che si è avvicinata ad Annalina e prendendo l’iniziativa, sorridendo senza dire nessuna parola l’ha baciata appassionatamente venendo corrisposta.

Era la goccia che aveva fatto esplodere la loro passione.

Annalina continuando a baciarla ed incrociando la lingua in bocca l’ha spinta sul letto matrimoniale dove scopava con il suo maschio e con frenesia ha denudato Francesca che ha chiesto con voce eccitata quasi sussurrata “Se viene qualcuno qui a casa? Che cosa diciamo se ci sorprende?”

“No. Non ti preoccupare. Lui arriva dopo l nove di stasera e non aspetto nessuno. Abbiamo tutta la sera per noi” ha risposto Annalina tra un bacio e l’altro.

Con una voglia irrefrenabile e con modi spicci le Francesca le ha levato la maglietta e così finalmente le poteva palpare le tette facendola gemere per l’eccitazione. Erano come le immaginava, belle sode nonostante le dimensioni di tutto rispetto. Non desiderava altro che baciarle e abbassandosi le ha succhiato i capezzoli.

Annalina ha così iniziato a godere sempre di più ansimando ad ogni carezza e di conseguenza l’eccitazione continuava a salire per entrambe.

Di seguito si fatta levare i pantaloncini e gli slip rimanendo completamente nuda di fronte a Francesca che sentiva il suo clito che chiedeva attenzioni ed era ormai al limite.

“Dai! Fammi vedere quanta voglia hai di me!” così dicendo Annalina le ha levato i jeans ed il perizoma. È così che Francesca le ha mostrato la mia fighetta ben curata che emanava già profumi afrodisiaci che invitavano a fare sesso senza indugio.

“uhmmmmm! ti piaccio così tanto?” ha chiesto Annalina.

“Da morire! Non ti immagini che voglia ho di leccarti!” ha replicato Francesca in modo sarcastico “Vedo che anche non scherzi! Abbiamo qualche ora e ti farò godere fino a che non ne avrai più voglia!” e così dicendo le ha passato una mano sul pube cercando la figa ed Annalina il clito.

L’amica di Francesca la guarda stranita ma anche divertita e tanto eccitata.

“Mi piace il tuo bel sederino tondo, e te piace fartelo palpare e sculacciare. Mi sa che sotto il tuo bel viso da brava ragazza si nasconde la troia seducente che sei, o sbaglio?”

Annalina capisce tutto e si lascia andare ed invita Francesca a seguirla in camera da letto sussurrandole all’orecchio parole di voglia irrefrenabile e poi mordendole piano il collo.

“Ti ho fatto venire i brividi, vero? Scommetto che fra le tue cosce c’è già un lago!” e Annalina la asseconda senza dire una parola.

Anche Annalina si dava da fare accarezzando il pube, il monte di Venere e la fighetta bagnata pronta a ricevere le sapienti leccate ma prima le ha infilato un dito aumentando il piacere e poi ne messo due agitandoli da esperta per fare avere a Francesca un primo orgasmo.

Tra le cosce si sentiva bagnatissima ed accavallava le gambe e più le accavallava più si sentiva bagnare.

Annalina di scatto si è sollevata dicendo che andava in cucina a prendere delle bibite per rinfrescarsi.

Francesca in quel momento avrebbe avuto veramente voglia di masturbarsi e lo avrebbe fatto se fosse stata sola lì su quel letto; ma non ero a casa sua ma non voleva farlo davanti ad Annalina pensando che così non l’avrebbe portata ad essere lesbica.

La voglia era così tanta che per un attimo ha pensato di andare in bagno per sgrillettarsi ed il momento migliore sarebbe stato al rientro dell’amica dalla cucina di lei con le bevande.

Qualche istante dopo ecco che rientra Annalina con I suoi movimenti sinuosi che facevano eccitare sempre di più e quelle tette che oscillavano millimetricamente ad ogni passo.

Nel chinarsi per poggiare il vassoio le mammelle si sono spinte in avanti ed è apparso chiaro il segno dell’intervento chirurgico; le tette erano siliconate e contenevano una protesi. Erano veramente belle e piacevoli da veder e da toccare.

In quei pochi istanti non c’è stato tempo di chiedere di andare in bagno perché Annalina si è seduta vicino a lei con l´intento di parlare e Francesca ha ascoltato le sue parole.

“Francesca, è da quando sei arrivata che ti osservo e sono convinta che non mi hai ascoltato. Si vede bene quando stai pensando e quando sei tranquilla. Ho notato che nei tuoi occhi c’è voglia e passione. Sono quasi sicura che da quando sei entrata in questa casa non stavi pensando ad altro se non al momento in cui avresti potuto dare libero sfogo alla tua voglia masturbandoti come una matta per godere pensando ai nostri discorsi e farti vedere nel farlo. Sono convinta del fatto che il tuo slip, se lo avessi indosso, a quest´ora potrebbe essere talmente pieno dei tuoi umori che si potrebbe strizzare. Dimmi solo se è vero o se tutto è frutto della mia immaginazione!“

A quelle parole Francesca si è sentita a disagio ma Annalina non ne ha tenuto conto  ed ha poggiato la sua mano sulla coscia dell’amica cercando di divaricarle le gambe per sentire con le sue stesse dita se quanto aveva affermato fosse vero.

“Fammi sentire quanto sei eccitata, non penso che tu sia fatta di legno! Anche io mi sono accorta che da quando sei rientrata bagnata dal giardino, guardando I tuoi occhi ho capito che qualcosa è successo tra le tue gambe e credo sia la voglia della mia lingua. Ho anche io voglia di succhiare ogni goccia del tuo piacere“

Queste parole hanno letteralmente sciolto Annalina tanto che Francesca le ha allargato le gambe e lei ha facilitato il tocco della mano che si stava intrufolando spingendo la figa contro quella mano iniziando a muoversi in alto ed in basso simulando un amplesso e rantolando mentre la guarda negli occhi le sfrega le dita su e giù ed intorno al clitoride dandole piacere.

Francesca le dà un colpetto e Annalina geme, riprende a titillare e geme, geme e geme,  sta impazzendo e vuole di più.

Inarca la schiena, si spinge in avanti per prendere le dita dentro come fossero un cazzo che la vuole penetrare ma ciò a lei non basta, non è soddisfatta. Francesca le succhia prima un capezzolo, poi l’altro, li morde, li lecca rapidamente, ci gioca anche un po’.

La figa dell’amica trema e sbrodola umori sulla mano che continua a giocare con la figa ed il clitoride su cui Francesca appoggia la lingua e preme forte facendola impazzire lanciando un gridolino di piacere mentre non smette di torturarle piacevolmente i capezzoli durissimi. L’azione continua titillandole velocemente il clitoride alternando colpetti con la lingua a schiaffi con le dita. Annalina stava per godere, Francesca lo sentiva e se ne accorgeva dai movimenti e dalle contrazioni oltre che dal respiro che diventava sempre più un lamento di piacere.

L’amica la pregava di proseguire e lei lo ha fatto fino a farle raggiungere il primo lungo orgasmo.

Ora è Francesca a chiedere senza dirlo la sua razione di piacere sessuale mettendosi carponi sul letto. Vuole darsi completamente agli ordini di Annalina la quale senza aspettare a riprendersi dell’orgasmo le ha infilato due dita nella vagina con un colpo secco e Francesca ha emesso un sensualissimo gemito che ha eccitato nuovamente anche Annalina facendole ingrossare il clitoride. Ma ora è impegnata con la sua ospite.

Annalina prosegue dandole una sculacciata non troppo forte che la fa rabbrividire di piacere, tiene le dita dentro di lei e le ordina di muoversi avanti e indietro per darsi piacere da sola. Francesca lo fa e si muove e a geme. Per aumentare il piacere fa sì che il pollice ruoti freneticamente sul clitoride gonfio e pulsante di Francesca i cui gemiti sono ormai diventati urla a dire che ha avuto rapidamente il primo orgasmo ma Annalina non smette. Aggiunge un altro dito facendole raggiungere un secondo ed intensissimo orgasmo con convulsioni e tremori delle gambe per aria.

Ma Annalina non ha ancora finito.

Fa distendere Francesca a pancia in su a gambe larghe, la guarda preoccupata pensando a quanto piacere le darà ancora. Ora sono ben visibili gli umori che le colano lungo le cosce fino a bagnare il lenzuolo.

Annalina poggia tutte le sue lunghe dita sulle grandi labbra, le apre e penetra nella fighetta di Francesca con un colpo secco usando quattro dita portandola ad un altro orgasmo immediato che sorprende anche lei.

Le due ragazze erano distese sul letto a toccarsi la figa e controllarle con il tatto e coccolarle.

“Sai che sono sfinita, ma non sono ancora soddisfatta?”

Mai lo avesse detto. Annalina si rianima e ponendosi tra le gambe batte le dita sul clito di Francesca che è rimasta arrapata facendola bagnare e gemere ancora, poi le dita di nuovo dentro, un altro colpo secco, e fuori, e dentro, e di nuovo sul clitoride e poi tutto dentro, proprio tutto.

Le dita scivolavano alla ricerca delle labbra gonfie e vogliose ma non fanno in tempo a trovarle perché, per la troppa eccitazione accumulata e per i miei movimenti, Francesca esplode in un orgasmo incredibilmente potente gridando e respirando affannosamente con tutte le sue forze.

Annalina sentendo quell’urlo per un attimo ha avuto paura di averle fatto male ma appena ha sentito il respiro placarsi e visto la smorfia di piacere disegnarsi sul viso di Francesca ha continuato ad accarezzarla fin quando l´ultimo orgasmo l’ha lasciata stanca, felice ed appagata.

Francesca si è sollevata un po’ per baciare Annalina la quale, tolta la mano dalla figa, si ha succhiato le dita lascivamente piene di umori dando un’altra scarica di piacere e notando anche nei suoi occhi tanta voglia di continuare quel gioco.

Ma non c’è tempo perché Annalina chiede “Vorresti la mia mano dentro?” mentre la penetra con forza in profondità fino a farla venire chissà quante volte di fila dandole un orgasmo multiplo che lascia la sua amica senza un briciolo di forza.

Francesca non risponde, forse non ha sentito presa com’è dalle scariche degli orgasmi ma appena si è ripresa l’ha guardata e lei non sembrava intimidita dallo sguardo.

Le due ragazze erano in calore e non sembrava essere passato. Volevano fare sesso sfrenato senza limiti.

Francesca adagiandosi su Annalina l’ha baciata il collo mentre con una mano le accarezzava le gambe risalendo lungo le cosce fino al loro punto di incontro volendo vederla godere ancora una volta premendo le dita sulla sua figa bagnata tanto quanto lo era la sua.

In un attimo con due dita le ha accarezzato le labbra gonfie ed il clitoride che sentiva pulsare sotto i suoi polpastrelli.

Annalina era eccitatissima e più Francesca lasciava scivolare le dita tra le sue grandi labbra più sentiva la voglia di avere quelle dita dentro ed essere sgrillettata ancora. Per essere più comoda Annalina si è sollevata puntando i gomiti cercando una posizione più comoda per guardare cosa facesse Francesca la accarezzava sentendo il clitoride gonfiarsi ancora di più.

Annalina ha sollevato le gambe per aria, ha arricciato i piedi, portato la testa indietro, contratto il ventre ed è letteralmente esplosa urlando senza freni.

Neanche il tempo di riprendersi e lo sguardo di Francesca va all’orologio; è ora di andare via, si è fatto tardi e sta per rientrare il compagno della sua amante ma improvvisamente si è sentito un tuono e poco dopo un forte scroscio di pioggia, era un violento temporale avvisaglia del fatto che avrebbe piovuto per tutta la notte.

“Aspetta ancora, come fai ad uscire? È pericoloso girare ora in queste condizioni!” le ha detto Annalina “Fermati qui stanotte. Quando lui dorme vengo nel tuo letto. Mi sei piaciuta tantissimo”

Dopo aver cenato insieme sono andate a letto ed Annalina ha rifiutato per la prima volta di fare sesso con il compagno ma una volta che lui si è addormentato tutto si è svolto come previsto.

Per Annalina è stata la prima lesbicata e le è piaciuto molto sapere che di essere diventata l’amante di Francesca ed anche essere l’amante di una lesbica ignorando che fosse bisex.

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