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Racconti Erotici Lesbo

Francesca: 294 – Prima cinematografica di 1948

By 7 Luglio 2020No Comments

Era stata invitata ad una prima cinematografica di un film scabroso per molte persone. Chi le ha mandato l’invito è Rossana, madre di Alberto ed anche di Anna e Roberta.

La stagione è calda ed in quella settimana centrale di luglio non rinfrescava neanche di notte, Francesca ha fatto bene ad indossare un vestito leggerissimo chiaro.

Il film era pluri premiato ed in città la proiezione poteva dirsi essere un evento poiché si trattava della storia tra due ragazze, una fidanzata e l’altra lesbica, che scoprono di piacersi nell’essere lesbiche.

La proiezione, al contrario di molti cinema estivi, non è all’aperto forse per il tema trattato, ma in sala.

Francesca si presenta sola e si accomoda in ultima fila sedendosi vicina ad una bella bionda che alla luce soffusa della sala pare avere una quarantina di anni. Sembrava, anche questa donna, essere sola.

Al momento dell’individuazione della poltrona la giovane donna se ne stava seduta con le gambe leggermente allargate per poter, come me, godere appieno l’aria condizionata, altra scusante sul momento pareva non esserci.

Il film era Below her mouth, opera discussa in Canada dove in poche settimane è stata girata con attrici che provengono dal mondo della moda. Una delle interpreti ha dei tratti somatici maschili mentre l’altra è molto bella ed è femmina in tutto. L’opera cinematografica è un soft come piace a Francesca la cui trama è di una ragazza lesbica che ha difficoltà a trovare una relazione stabile ma che si innamora di una giornalista di moda già fidanzata convivente con il suo fidanzato. Il film veniva presentato per sole donne, genere saffico, senza volgarità, con attrici molto belle ed eleganti.

La proiezione per Francesca iniziava in modo altamente imbarazzante perché nel vedere quella donna al suo fianco a gambe aperte l’ha subito eccitata, nonostante ci fosse un’atmosfera mondana ed anche un po’ seriosa, era l’occasione per vedersi a mezza estate con i vestiti più belli e mostrare le abbronzature su tante parti del corpo.

Anche Francesca era costretta a stare a gambe larghe, causa caldo, affinché l’aria condizionata la asciugasse tra le gambe e facesse sparire la macchia di umido che lei supponeva di avere sul perizoma bianco. Lei non aveva il coraggio di guardare la sua vicina, anche se con la coda dell’occhio le sembrava eccitata almeno quanto lei. Che l’idea di vedere in film erotico la eccitasse non era chiaro ma si poteva supporre anche che le piacesse qualche altra femmina lì presente.

Il film racconta di una sofferta love-story saffica incentrata su Dallas, androgina lesbica dichiarata che ha comportamenti e look da maschiaccio, e Jasmine, giornalista di moda e prossima al matrimonio con il suo storico fidanzato. Le due, dopo essersi viste vicino casa di Jasmine, si incontrano casualmente di sera in un locale e tra di loro è amore a prima vista seppure con le remore dovute a Jasmine che si sente legata dalla convivenza con il suo ragazzo con cui progetta di sposarsi. Il rapporto tra le due nasce perché quella sera lui è momentaneamente lontano e lo stesso giorno della partenza ed i giorni seguenti, all’insaputa di lui, le due si incontrano più volte fino al momento in cui il ragazzo torna a casa inaspettatamente e trova le due amanti impegnate ad accoppiarsi nella camera da letto utilizzando un dildo con Dallas che scopa Jasmine da dietro.

Ad un certo punto del film, mentre la splendida attrice bionda Erika Linder seduce e dà il primo bacio mozzafiato alla mora spettacolare Natalie Krill, Francesca ha sentito che la situazione le stava sfuggendo di mano a causa della sua figa inesorabilmente bagnata.

Con grande meraviglia e sorpresa, come se l’avesse letta nel pensiero, la sua vicina di poltrona si inclina verso di lei per sussurrare “ Io sono fradicia e tu?”

Francesca è arrossita e non sapeva cosa rispondere alla donna sconosciuta e sul momento non ha ribattuto però le ha sorriso e per farle capire che la sua risposta non sarebbero state parole ma fatti, le ha preso la mano portandola tra le sue gambe per farle sentire quale fosse la situazione ed affinché si preparasse alle conseguenze di quel gesto.

Il guaio è che le due non potevano assolutamente muoversi o ansimare essendo la sala piuttosto gremita e non era il caso davvero di rubare la scena a quelle splendide fanciulle che intanto continuavano a toccarsi e a leccarsi, per cui sono si sono rassegnate a tenere le loro mani ferme sulle rispettive fighe.

Dalla bocca della donna, dopo aver visto la scena della masturbazione con il getto d’acqua nella vasca, escono “È proprio stupendo, vero?”

Anche questa volta Francesca non risponde ma si leva dalla poltrona molto lentamente per non farsi notare dalle altre donne in sala e sparisce nel buio della corsia andando a sedersi a terra tra le gambe della donna sconosciuta la quale capendo tutto, ed aspettandoselo, ha aperto ulteriormente le gambe sollevando la sua mini in stretch.

Quell’apertura era un tacito invito e mettere la testa fra le sue gambe ed andare ad impegnare il clitoride con la lingua titillandolo.

L’eccitazione è aumentata avendo trovato il clito molto grosso e grande come fosse un mini cazzo.

Avendolo fatto migliaia di volte per lei è stato semplice afferrarlo con le labbra e passarci la lingua sopra.

La reazione della donna è stato un fremito ed una stretta di gambe che le ha tappato le orecchie.

Il film ormai è una visione poco importante. Stava eseguendo una magnifica piacevole tortura.

Era divertente vedere Francesca provocare la donna cercando quella femminilità che si annidava in lei per farla uscire prepotentemente fuori.

La sua femminilità appare quando la ragazza le infila tutta la lingua nella la figa, quella lingua che estrae solo dopo qualche secondo dopo essere rimasta ferma immobile dentro la figa della donna assaporando i fluidi che produce in abbondanza e ripassando, come da rito, sul clito voglioso.

Se Francesca è esperta non lo è meno la donna, la quale lascia più spazio tra le gambe, mette la mano sulla nuca, le accarezza la testa, le scompiglia i capelli, ma non bastandole, spinge il viso a fondo come a voler entrare in quella bella figa ampia di donna che ha vissuto molto sesso.

La pressione fatta dalla donna per Francesca non è un problema perché data la sua taglia riesce in qualche modo a sistemarsi per terra così quando la donna quando la spinge contro la sua figa ci arriva con facilità. Sarebbe più piacevole per la sconosciuta se Francesca arrivasse alle tette e, come se la ragazza la avesse sentita, allunga le braccia sotto il leggero vestito e con il palmo della mano tocca le tette ed i suoi capezzoli che la sorprendono essendo duri come due chiodi.

Tutto ciò arrapa Francesca ed ha conferma che sta facendo bene quel lavoro.

Leccarle e succhiarle la figa senza coinvolgere quel buco che sta appena più sotto ma difficile da raggiungere dalla posizione in cui si trovano perché più in basso, è come avere la Nutella ma non poterla spalmare.

Spesso mentre Francesca gioca sul clito con le dita della mano, riesce a passare con il polpastrello del dito medio sul bordo del buchino del culo. La arrapa sentirlo così stretto, chiuso senza poterlo aprire nonostante le sollecitazioni, sembra che contenga chissà quale tesoro, comunque Francesca è speranzosa che la donna cambi idea e lo conceda mettendosi in una posizione più comoda per poterlo utilizzare.

Bene o male, insistendo per almeno metà film, riesce a farla mettere con una gamba più sollevata poggiata sulla spalliera della poltrona anteriore; non è che il buchetto sia a portata di dito ma comunque meglio di niente ed allora Francesca ci si mette d’impegno, ci infila uno per volta le prima falangi delle dita di una mano ed inizia a scoparla infilando e levando la punta. Sente anche la sua resistenza che diminuisce man mano che sollecita lo sfintere.

Dopo vari sforzi riesce a far scivolare il dito medio completamente dentro sovvertendo le buoni intenzioni di resistenza offerte dal buchino.

Ogni volta che Francesca riusciva ad avanzare dentro ringraziava la figa con un grosso bacio centrato sul clito che faceva da felice guardiano di una figa sempre contenta di spartire i piaceri di una calda accoglienza con il culo.

Verso la fine del film, sia Francesca che la sconosciuta erano al limite della sopportazione, il desiderio era giunto al culmine, avrebbero voluto avere un orgasmo lì con le persone in sala.

Le luci in sala si sono accese, sono iniziati gli applausi del pubblico formato da sole donne che inspiegabilmente erano rimaste inermi davanti a uno spettacolo di forte erotismo tutto femminile ed anche di genuino amore tra donne.

A seguire c’è stato un rinfresco e quando Francesca pensava di chiamare un taxi pregustandosi un magnifico ditalino in tutta solitudine seduta nel sedile posteriore oppure a casa al telefono con Marilù, se avesse resistito, una mano si è poggiata sulla spalla e la donna sconosciuta le ha offerto un passaggio in auto a casa.

Lungo il tragitto tra loro due non c’è stato dialogo ma solo carezze nelle parti intime.

Francesca presa com’era non ha fatto caso a dove la donna andasse ma ha notato che arrivata ad un incrocio ha svoltato a destra prendendo una stradina isolata dove, fatti cento metri ha bloccato e spento il motore ed anche le luci.

Ora erano due donne che facevano sesso clandestino in un luogo apparentemente isolato.

Francesca era stordita dalla serata iniziata con il proposito di vedere un bel film ma finita in quel luogo buio ed isolato.

La donna sembrava conoscere bene quel luogo perché ha abbassato i finestrini e non si è preoccupata dell’ambiente circostante, immediatamente dopo l’ha letteralmente assalita dolcemente ma con decisione.

Ora Francesca si rendeva conto che quella sconosciuta era un magnifico esemplare di donna bionda che l’ha subito stesa sul sedile ed ha approfittato di lei leccandola dappertutto facendola urlare di piacere. Mentre tentava di restituirle il favore, Francesca tentava di toccarla, di leccarla, di prendere ciò che la donna offriva.

Lo stop nel posto buio non dura ore ma il tempo necessario per urlare entrambe al raggiungimento del piacere massimo con la variante della donna che squirta su Francesca bagnandole il vestitino che le si appiccica addosso.

Al termine si baciano e si scambiano i nomi: Maria è il nome della donna.

Passata la voglia si riassettano alla meglio e Maria la riaccompagna a casa, la fa scendere e le lascia un biglietto da visita.

Appena entrata in casa Francesca è corsa in camera da letto, si è levata il perizoma e si è sgrillettata a lungo in solitario. Marilù era lontana e lei voleva rivivere tutta la serata nella mente.

Al risveglio ha guardato il bigliettino più per curiosità che altro ed i ricordi della sera precedente sono riaffiorati all’istante e non ha potuto fare a meno di non bagnarsi al solo pensarci.

A voce bassa ha detto “Ti chiamerò”

Marilù non saprà mai niente di questa avventura.

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