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Ingoia! Ingoia! Ingoia!

By 6 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Cristina la puttanella! Cristina la puttanella!’ così le mie compagne di scuola mi insultavano e deridevano davanti a tutti. Come tutti i bambini e gli adolescenti, non ci si rende conto di quanto le parole possano ferire l’animo delle persone. Quell’incedere cantilenante di quelle tre parole, tante volte rimbomba ancora ora nella mia mente e nei miei sogni. Non &egrave che avessero tutti i torti, perché tutto sommato non era altro che la verità. Diciamo che sono stata precoce a scoprire certe cose e soprattutto a capire che in fin dei conti non può essere peccato qualcosa che da così tanto piacere. Se quel qualcuno che ci ha creato, se non voleva che provassimo piacere, poteva benissimo fare a meno di farci come ci ha fatto e di farci provare certe dolcezze della vita. Ricordo ancora che mentre mi facevo la doccia’. lasciamo stare che non si possono raccontare certe cose. Come dicevo, quella cantilena, mi ha accompagnato fino a quando ho finito le superiori, o meglio fino alla gita di fine anno organizzata dalla scuola, dove le mie coetanee che erano le mie peggiori nemiche divennero le mie amiche. In particolare una.

Si sa che le donne sono rivali tra loro e nella nostra scuola, un istituto professionale, ai miei tempi, le ragazze che frequentavano tale tipo di scuola eravamo veramente ben poche. Quindi ci concentrarono in una unica classe. Eravamo solo 4 ragazze in una classe di 25 ragazzi. Io avevo scelto quella scuola non per motivi didattici, ma per puri motivi ludici: era piena di ragazzi. Sognavo feste, serate e uscite con un sacco di ragazzi. Comunque data la mia indole da puttana, presto mi feci nemiche le tre. Erano gelose di me perché avevo un sacco di ragazzi che mi facevano la corte e con cui uscivo. A capo del gruppetto c’era Chiara. Loro mi facevano un sacco di dispetti. Io avevo un solo modo per vendicarmi: soffiare loro il ragazzo. Come sapevo che stavano insieme a qualcuno, mandavo al ragazzo un semplice biglietto:
Mi piaci un casino, lascia stare quella stronza e mettiti con me, TI FACCIO TUTTO’. ma proprio tutto.
Poiché la mia fama viaggiava più veloce del biglietto, il tizio di turno era ben lieto di lasciare una fica di legno per una che gli avrebbe fatto pompini e seghe. Così le tre erano più rabbiose che mai’. intanto io godevo in tutti i sensi. E questo per tutti i cinque anni di scuola. Arrivati in quinta iniziarono i vari compleanni che segnavano l’ingresso nella maturità di tutti noi e, di conseguenza, la posta si alzo. Non per me, in quanto la mia maturità sessuale l’avevo raggiunta molto, ma molto, ma molto tempo prima. Ad un diciottesimo di un ragazzo che aveva organizzato la festa a casa sua, mi ritrovai a flirtare con un ragazzo che stavo cercando di soffiare a Chiara. Ovviamente alla festa c’era pure lei e con le sue amiche mi osservava furiosa più che mai. Ad un certo punto le luci si abbassarono e partì la musica di ‘Carrie’ degli Europe, io non ci penso due volte e gli metto la mano sul pacco chiedendogli se me lo faceva provare. Chiara deve aver immaginato cosa stava accadendo e arrivò come un uragano e mi mollò uno schiaffo:
‘la finisci di fregarmi i ragazzi brutta puttana?’ mi urlò contro mentre strattonava il suo fidanzato
‘tienitelo stretto’ gli dissi io di rimando e aggiunsi ”.meglio se lo tieni per il cazzo’
Lei stava per avere una crisi di pianto, guardò dal basso all’alto il suo ragazzo che non diceva nulla, e quasi sospirando e senza preavviso si inginocchio davanti a lui. Gli sbottonò i pantaloni e iniziò a fargli un pompino nella sala quasi buia. L’atmosfera era quella giusta pensai, in fin dei conti le luci erano talmente basse che potevi vedere solo fino a qualche metro oltre te. E così mi ritrovai a fissare Chiara che faceva un pompino al suo ragazzo. Vedevo quell’asta nodosa, dritta, spessa, con la cappella grossa come se fosse pronto ad esplodere entrare e uscire dalla bocca di Chiara. Le sue labbra tirate quasi al massimo a cercare di tenerlo in bocca. Vedevo che quando lo spingeva di lato, le sue guance si gonfiavano e poi improvvisamente incavarsi mentre lo succhiava forte. Bhe era inesperta e si vedeva parecchio. Il poveretto ogni tanto si ritraeva segno evidente che gli stava facendo male. Alzo gli occhi al cielo come ad invocare pietà e mi metto pure io in ginocchio di fianco a Chiara. Con dolcezza dico a Chiara:
‘Gli stai facendo male’.aspetta ti faccio vedere come si fa’.’
Chiara titubante me lo passa, così lo afferro io. Gli stringo il cazzo con la mia mano destra, piena di anelli con le unghie rosse, poi girandomi verso lei gli mostro come fare. Inizio a passargli la lingua sul glande, tutto intorno e ogni tanto lo faccio entrare nella mia bocca. Che sia ben bene lubrificato, poi gli lecco il frenulo e continuo con il lavoro di bocca tutto intorno. Passo la lingua tutto intorno a quell’asta’.su e giù. Mi abbasso più che posso, quasi che lui possa mettermelo sulla fronte. Butto la mia testa indietro e sono completamente sotto lui. Guardo con occhi lascivi dal basso verso l’alto. Il trucco pesante enfatizza i miei occhi da cerbiatta e tengo la bocca spalancata alla base dell’asta e lecco con la lingua. Lui abbassa gli occhi e vede quella scena. La punta del suo cazzo &egrave all’altezza della mia fronte e io che dal basso risalgo lungo l’asta da sotto, senza mai distogliere il mio sguardo dal suo volto. Sento che il cazzo diventa più rigido ed &egrave pronto ad esplodere. Arrivata in punta metto il glande in bocca. Un giro veloce di lingua e subito fuori. Non voglio casini con Chiara’.ora’ mi stacco da lui e vedendo la sua delusione prendo la testa di Chiara e la invito a fare come ho fatto io. Lei ubbidisce e capisce subito il potere che ho sugli uomini. Sente in bocca il cazzo del suo amato così gonfio e duro. Capisce che lei non &egrave stata mai brava a far pompini come lo sono io. Cerca il mio sguardo in attesa di un segno di approvazione. Io le sorrido e metto una mano dietro la sua testa e una dietro il culo del ragazzo. So che sta per venire e anche la canzone sta per finire’.bisogna sbrigarsi’.ci sono troppi ragazzi ora e non voglio che ci becchino in ginocchio davanti ad un cazzo. Spingo entrambi uno contro l’altro, Chiara ha il cazzo fino alla base in gola e l’altro sta contraendo i muscoli del culo. &egrave prossimo. Li spingo ancora e il ragazzo praticamente sta scopando in gola Chiara. Lui urla il suo orgasmo e Chiara invece inizia a tossire. Gli sta scaricando direttamente sulle tonsille tutta la sua sborra. Li tengo fermi in quella posizione e vedo che il liquido bianco inizia a uscire dalla bocca di Chiara. Li mollo e subito lei si sfila dalla gola il randello, io mi precipito sul suo volto a baciarla. Che non vada sprecata neanche una goccia.
‘ingoia’ ordino a Chiara che ubbidisce. Io con la bocca piena di sborra fuoriuscita dalle labbra della mia nemica, me la faccio girare in bocca e poi la mostro al ragazzo schiudendo le mie labbra mentre butto indietro la testa. Lui non molla, ha il cazzo ancora duro e si sta segando per un altro fiotto. Questo &egrave mio mi dico e subito mi attacco a quel cazzo. Tolgo le mani del ragazzo che sostituisco con le mie. Lo sego a due mani con la capella che fa dentro e fuori dalle mie labbra finch&egrave viene una seconda volta. Questa volta ingoio rapida ad occhi chiusi.
Le luci si sono alzate. Chiara &egrave al mio fianco che ancora tossisce sborra tenendosi le mani davanti la bocca. Io mi sto leccando le dita. Siamo state sorprese! Subito il suo ragazzo si ricompone e la allontana dai ragazzi, io non ho nessuno e subito mi ritrovo circondata da cazzi. Sono in ginocchio, stretta fra 5-6 ragazzi che mi schiaffeggiano con i loro membri’.alzo le mani a proteggermi, ma qualcuno mi afferra un braccio e me lo tira dietro la schiena. Mi fa male e urlo. Subito un cazzo in gola a soffocare il grido. Così inizio a succhiare cazzi, uno dietro l’altro. Passo da uno all’altro senza nessun tipo di remora. Chiara si fa largo fra i ragazzi e si mette dietro di me. Mi tira la testa indietro verso il basso la prendendomi per i capelli.
‘Adesso cara Cristina la puttanella, mi vendicherò di tutti i ragazzi che mi hai soffiato, vedrai che servizio ti farò’..forza ragazzi segatevi e sborratele in bocca’ . Non c’era bisogno che mi tirasse i capelli o li incitasse, lo avrei fatto lo stesso. Ma lascio che si goda quella finta vendetta. Sono li ferma, bloccata per un braccio da una amica di Chiara, lei mi tiene la testa e mi ha infilato due dita ai lati della bocca a tenermela spalancata. Sono come una sputacchiera che si vedono nei film western, la definizione esatta sarebbe sono uno sborratoio, i ragazzi a turno si avvicinano sempre segandosi. Io non posso toccare tutte quelle grazie’.vorrei succhiarli e magari farmi anche una scopata. Ormai la mia fica cola di suo senza neanche toccarla. A turno vengono davanti a me e scaricano il loro succo di palle nella mia bocca, qualche schizzo va fuori, ma non importa. Qualcuno sborra e qualche schizzo finisce anche fra i capelli. Tengo gli occhi chiusi, so quanto &egrave fastidioso averlo negli occhi. Sembra come che ti sia entrata della sabbia.
‘Venite ragazzi’.venite a sborrarle in bocca a questa puttana’ e mi sputa in bocca. L’odore di sperma &egrave forte’.troppo ed ho un primo conato di vomito.
‘non ci provare neanche brutta puttana. Ingoia!’ e subito in coro i ragazzi cominciano a ripetere ciclicamente ‘ingoia! Ingoia! Ingoia”’ esattamente come quando si ripete ‘bacio’.bacio’bacio’.’ durante una cerimonia di nozze. Non posso fare altro che ubbidire e questa volta sono io che sono costretta ad ingoiare tutto quel ben di Dio. Anche questa frase entrerà a far parte di quelle che udirò spesso’
Con uno strattone Chiara mi butta per terra e si alza su di me.
‘Fra un mese’.. Alla gita ti sfido ad ingoiare più di me!’ le dico dal basso e dai ragazzi si alza un Urrà. Posso batterla solo così. Lei rimane sorpresa ma ha un cipiglio fiero e dice va bene. Qualcuno mi da una mano a rialzarmi e vado in bagno a ripulirmi. Devo togliermi l’odore di sborra da dosso prima di tornare a casa. Mi lavo più che posso e senza salutare nessuno abbandono la festa. Devo fare allenamento penso tra me.
Nel mese precedente la gita mi do parecchio da fare e succhio a più non posso tutti i cazzi che mi arrivano a tiro. Credo che quella volta abbia fatto una vera indigestione di sperma.
Il giorno della gita prendiamo posto sull’autobus che ci porterà a Vienna. Siamo 2 quinte. Ovviamente nessun ragazzo ha rinunciato alla gita e la voce della nostra sfida si era sparsa anche in quelli dell’altra classe. Ovviamente i ragazzi hanno pensato a tenermi un posto nelle ultime file’.appena salgo subito vengo chiamata ad accomodarmi dietro con loro. Mi precipito e prendo posto vicino al finestrino. La mia nemica fa altrettanto ma sull’altra fila, all’opposto mio. L’autobus si mette in moto e i ragazzi sono incontenibili. Mi palpano. Io cerco di resistere ma il mio interruttore interno &egrave molto labile, mi urla ‘ 6 giorni da troia, 6 giorni da troia’ e alla fine desisto’.mi lascio palpare il seno, le cosce, il ventre, insomma tutta quanta, alla fine non resisto più e inizio a segare il ragazzo seduto di fianco. La mia nemica mi osserva e poi inizia ad imitarmi, anche lei si fa palpare e comincia a segare il ragazzo seduto di fianco. Quando viene, lei si abbassa e gli succhia la sborra. Non posso essere da meno io. La mia esperienza mi fa capire quando il giovane baldo sta per venire e allora mi abbasso e lo faccio venire direttamente nella mia bocca. Quando uno sborra, si alza e cede il suo posto ad un altro. Continuiamo cosi fino a quando abbiamo segato tutto il pullman, più o meno 24 ragazzi a testa. Le altre due ragazze sono sedute con i prof e li tengono impegnati con domande sugli esami di fine anno. Arriviamo a destinazione e prendiamo posto nelle stanze che i prof ci assegnano. Io e Chiara ci guardiamo in cagnesco. La sfida &egrave per le 2 della notte’..quando i prof dormono. Stranamente tutti i ragazzi sono tranquilli e senza troppe storie acconsentono al coprifuoco imposto dai prof. Le altre due ragazze faranno da giudici e intanto iniziano a ‘telegrafare’ agli altri ragazzi che la sfida inizierà alle 2 in camera nostra. Si devono presentare in 8, quattro a testa per ognuno di noi due ragazze tanto per iniziare, quando il primo sborra va a chiamare un altro nel massimo silenzio e resta in attesa di un altro eventuale giro. I prof non devono sospettare nulla.
Io sono seduta sul mio letto e Chiara &egrave nel suo. Alle 2 puntuali arrivano i ragazzi. Inizia così la sfida. Io mi spoglio e non mi curo di quello che fa Chiara. Mi metto in ginocchio e penso a solo a succhiare più cazzi possibili. Inizio con il primo e mi fiondo sulla quella mazza rovente che inizia a spingermi sulle tonsille, un cazzo bello, liscio con le vene pulsanti che sotto la mia lingua esperta pulsa di vita propria. Lo succhio in tutti i modi possibili che conosco’.me lo sbatto in faccia a schiaffeggiarmi e lo faccio schioccare con i miei risucchi. Il ragazzo gode e mi spinge la testa contro il suo pube. Lo lascio fare e mi porto una mano alla fica. &egrave tutta oggi che smanetto cazzi’.ho ingoiato già una buona quantità di sborra’ora tocca a me godere. Così mi sgrilletto furiosamente e, mentre il ragazzo mi sborra in bocca, io ho il mio primo orgasmo della serata. Tanta voglia di venire che quasi non mi accorgo che sto stringendo troppo quel cazzo con i denti, il ragazzo mi tira per i capelli e allora inizio a mugolare il mio piacere con la bocca tappata dal cazzo mentre lo guardo negli occhi. Allora lui si strizza il cazzo nella mia bocca e io ingoio. L’amica della Chiara segna su un libretto un ragazzo per me’ Inizio subito con il secondo e poco dopo sento che anche il ragazzo di Chiara viene. Parità. Andiamo avanti. Spompino e mi masturbo come una matta. Adoro il cazzo in bocca mentre vengo. Mi sento piena e godo. Chiudo gli occhi e mi passano davanti tutti i cazzi che ho succhiato negli ultimi anni. Mi spingo due dita nella fica e lascio che il ragazzo sborri in bocca. Questa volta &egrave il ragazzo di Chiara che finisce prima. Mi sfilo le dita dalla fica e il cazzo dalla bocca, sono lucide dei miei umori. Lubrifico il cazzo con la mia brodaglia e lo risbatto in bocca segandolo a due mani. L’effetto &egrave immediato. Anche lui si strizza il cazzo e avanti un altro. I ragazzi si alternano e comincia ad essere un via vai continuo. Io non capisco più niente. Vengo e vengo in continuazione. Ho il trucco che mi cola lungo le guance, a forza di strizzare gli occhi per tenere aperta la bocca, lunghi rivoli di lacrime si mischiano alla sborra che diventa più salata. Ho il volto disfatto, ma anche Chiara non &egrave messa meglio di me. Ci guardiamo e ridiamo’.adesso lo facciamo perché ci piace’.fanculo la sfida. Mi abbandono e lascio che i ragazzi mi scopino in bocca. Al successivo ingoio mi alzo e mi sposto vicino Chiara. Allungo una mano e inizio a masturbarla’.lei fa altrettanto con me e a questo punto tutti gli otto ragazzi in stanza si fanno sotto. Cominciamo a spompinare due tre ragazzi alla volta. Siamo circondate da cazzi e le amiche di Chiara fanno fatica a tenere il conto di chi ci viene in bocca. E’ iniziato il secondo giro. Questa volta quelli che prima sono venuti da me, ora vanno da Chiara e viceversa. Par condicio’.mi sembra giusto. La sborra corre a fiumi. Finch&egrave alla fine ho un conato di vomito e l’ultimo pompino lo sputo.
‘cazzo!’ impreco’..
Ci sono ragazzi delusi con il cazzo in tiro. Non manca molto alla fine del secondo giro. Chiara riesce ad ingoiare altre due sborrate poi anche lei cede ad un conato di vomito. Ci guardiamo e vediamo gli ultimi ragazzi rimasti’.ci facciamo l’occhiolino io e lei e finiamo il giro dei ragazzi. Tutti devono rimane soddisfatti. Gli ultimi però si godono uno spettacolo migliore. Ad ogni sborrata ricevuta in bocca, io e Chiara ci baciamo e la condividiamo, ce la passiamo e ci giochiamo. Le amiche di Chiara sono un po sconvolte. Ma non importa. Mentre le osservo dico a Chiara che domani le coinvolgeremo. Ridiamo insieme e tutta la rivalità che abbiamo avuti per cinque anni, improvvisamente &egrave sparita. Ormai i ragazzi sono andati via e io e Chiara, siamo nude, ci abbracciamo e ci abbandoniamo a baci saffici. Ci baciamo con passione e ci tocchiamo senza pudore. La prendo per mano e andiamo in doccia. La spingo sotto l’acqua e continuo a baciarla. La bacio sul corpo e i piccoli capezzoli. Mi abbasso e mi dedico alla sua passerina finch&egrave tenendomi la testa ha un orgasmo sulle mie labbra. Sento il suo sapore e la giro. Ora mi dedico al suo culo e al suo buchetto. Lo lecco con cura e le infilo un dito dentro. Glielo tengo dentro e pian piano mi rialzo, con la lingua le seguo la colonna e sento un brivido che si ripercuote sul dito che ho dentro di lei. Lo sfilo e la giro, la fisso negli occhi e glielo metto in bocca. Lei lo succhia avida. Ora &egrave lei che mi spinge sotto l’acqua e ripete su di me quello che ho appena fatto io. Le vengo in bocca. Lei mi intrufola la lingua nelle mie labbra e lascio che i miei umori pervadano la sua bocca. Poi anche lei mi fa lo stesso trattamento sul mio di dietro. Solo che io sono sfondata dietro e apro le natiche, la invito a metterci più dita dentro. Lei me ne spinge tre. Poi quando le toglie me le mette in bocca. Succhio avida. Ormai ho i muscoli della bocca che mi fanno male. Penso che domani dovrò far muovere altro’. Usciamo dalla doccia e ci stendiamo sul letto sotto il piumino. Ci abbracciamo e siamo tette a tette, strette strette.
‘cosa mi sono persa fino ad ora’.’ Esordisce Chiara.
Io sorrido solo, la bacio ancora una volta con la lingua e ci addormentiamo cosi. Una rivalità &egrave finita ed &egrave iniziata una vera amicizia che durerà parecchi anni. Comunque domani dovremo inventarci qualcosa per tenere a bada 46 ragazzotti. Ah!!!! Dimenticavo ha vinto lei per una ingoiata in più, così dicono i conti, ma io avrei giurato che ho ingoiato almeno tre volte di più.

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