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La festa in piscina

By 3 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Fine giugno, fine della sessione d’esame per noi universitari, finalmente l’ora di riposarsi e divertirsi. Per festeggiare la fine degli esami decidiamo di organizzare una bella festa in piscina a casa di Giorgia appena fuori città. Iniziamo con un elenco dei presenti: Giorgia, la padrona di casa, un fisico da paura, un seno davvero grande e sodissimo come il suo didietro, capelli biondo cenere e anche un bel viso nonostante porti spesso gli occhiali; Flaminia, anche lei molto bella, look più originale con capelli corti tra il rosso mogano e il castano, un corpo meno sodo rispetto a Giorgia, ma più alta e quindi con due gambe davvero chilometriche di uno splendido colore olivastro; Elena, un viso così dolce da fare impazzire, una bambolina in pratica, con due occhi marroni enormi e profondissimi, capelli nerissimi, splendide lentiggini, un corpo un po’ più pienotto ma comunque attraente con quel filino di ciccia che basta, e due grossi seni anche lei.
La controparte maschile è formata da me, il mio amico e compagno di facoltà Angelo e anche un mio caro amico che avevo deciso di invitare nonostante facesse un’altra facoltà, Luca. Non si può dire che siamo brutti ragazzi, piacenti sicuramente, io molto alto, Angelo piuttosto palestrato e Luca il tipico ragazzo italiano moro con pelle tendente allo scuro.
L’appuntamento era a casa di Giorgia in campagna per le 12 così da poter pranzare tutti insieme e poi passare il pomeriggio e la serata insieme per ritornare a casa il giorno seguente. Così io presi la macchina e passai a prendere prima Luca e poi Angelo, che si conobbero lì per lì.
“Allora come sono ste tipe?” chiese subito Luca “Vedrai” rispose Angelo “Davvero niente male!”.
Così per tutto il viaggio d’andata parlammo eccitati cercando di fare un piano su chi avrebbe cercato di farsi chi come si fa spesso. Il viaggio fu di circa un’ora e arrivammo verso le 12.15 a casa, o meglio, alla villa di Giorgia.
Infatti era più che altro un villino in tutto e per tutto, con viale alberato, casa a due piani con giardino, e, constatammo, una splendida piscina ovale con tanto di veranda adiacente, barbecue e ogni comfort immaginabile. Passato il viale d’entrata, parcheggiammo la macchina oltre il cancello aperto, e scendemmo per fare un giro della casa alla ricerca delle altre. Sentimmo subito degli schiamazzi venire dal lato piscina, e infatti vi trovammo una bella sorpresa: Giorgia e Elena erano sdraiate a prendere il sole su due lettini mentre Flaminia le schizzava da dentro la piscina. Le ammirammo immediatamente a bocca aperta, vedendole tutte per la prima volta in costume: Giorgia con uno splendido costume ad un pezzo blu scuro ma con pancia e schiena scoperti dal disegno che formava sul suo corpo, Flaminia con un bikini arancione e Elena con un bikini senza spalline rosso fuoco. “Eccoli!” urlò Flaminia vedendoci arrivare. Salutammo tutte e provvedetti a presentare il mio amico Luca a tutte loro. Subito l’atmosfera si fece rilassata e scherzosa, mentre ci sedemmo tutti vicino ai lettini e a bordo piscina chiacchierando dei piani che avevamo per la giornata tutti e sei.
Ad un certo punto Giorgia disse “Ragazzi scusatemi un attimo, io mi vado a cambiare questo costume che con questo disegno così strano non vorrei abbronzarmi male” e si avviò dentro casa. Pochi minuti dopo io mi resi conto che mi scappava perciò dissi che andavo un attimo in bagno.
Mi diressi così anche io all’interno della casa che era molto bella e ben arredata, con tappeti e parquet, e divani in pelle. Si vedeva che la famiglia di Giorgia era ricca, pensai.
Mi misi quindi a cercare il bagno senza trovarlo, ma invece mi imbattei in una porta a vetri opachi che chiudeva una stanza indefinita. “Forse questo è il bagno” pensai, ma appena prima di provare ad aprire vidi una sagoma dentro la stanza, riconoscendo che era Giorgia che si stava finendo di cambiare. Mi spostai subito, rischiando di andare a sbattere con una libreria, ma evitandola all’ultimo. Questo mi fece accorgere che accanto a quella libreria c’era una porticina, ed aprendola trovai finalmente il bagno. Vi entrai e chiusi a chiave. Qualche secondo dopo senti il classico rumore della porta scorrevole a vetri che si apriva e i passi di Giorgia che andava via. Mentre facevo pipì mi venne da fantasticare su come poteva essere stato spiare Giorgia mentre si cambiava e mi venne un’idea….così finito il bisogno, uscii dal bagno e mi diressi verso la stanza con la porta a vetri facendo attenzione a non essere visto. Dentro trovai quello che cercavo: il costume che si era tolta. Sentii subito un fremito nelle parti basse, e mi avvicinai al letto dove era appoggiato, prendendo il costume in mano e portandolo immediatamente al naso, insiprando il profumo che emanava: profumo di donna, un pizzico di sudore per il caldo che faceva e un sottofondo di crema solare. Deve essere stata parecchio al sole senza farsi il bagno pensai, perchè non sentii il classico odore di cloro. Presi così la striscia di tessuto dove doveva aver posato la fighetta di Giorgia per tutta quella mattinata, e inspirai quell’odore inconfondibile e paradisiaco di sesso femminile. Sentii con la punta del naso che era anche leggermente umido, cosa che mi fece eccitare ancora di più. Guardandomi intorno, mi slacciai la cintura e tirai fuori quel che basta il mio cazzo totalmente eretto ormai, e vi appoggiai intorno il costume, curando bene di appoggiare la parte “profumata” sulla cappella, e iniziai a spararmi una sega preso dall’eccitazione del momento, fantasticando anche alle sorprese che poteva riservarmi quella giornata. Strusciavo sempre più velocemente il cazzo contro quel lembo di tessuto imbevuto delle secrezioni vaginali di Giorgia, percependo la consistenza del costume sintetico contro la mia pelle viva, sentendo anche ogni volta la zona più umida passarmi sulla cappella ormai totalmente scoperta. Continuai il mio movimento per pochi altri secondi, prima di dare un’ultima sniffata e leccata a quel ben di dio, prima di riportarlo intorno al mio cazzo e schizzare il mio seme al suo interno, godendo nel sentire il ruomre dei fiotti che sbattevano contro il tessuto sintetico, due, tre, quattro volte.
Mi pulii velocemente sempre con il costume, risistemai, e mi avviai nuovamente fuori per ritrovare gli altri
Continua… Uscito fuori trovai Luca e Angelo che stavano iniziando ad accendere la brace per il barbecue, e le ragazze che apparecchiavano sul tavolo in veranda. Vidi così Giorgia col suo nuovo costume, un due pezzi nero molto semplice ma con i lacci che passavano sul petto anzichè sulla schiena. “E tu che fine avevi fatto?” mi chiese proprio Giorgia “No niente ero andato in bagno…” dissi con un filo di paura per quel che avevo combinato in camera sua, ma comunque lei reagì solamente annuendo e sorridendomi col suo fantastico sorriso che mi fece passare ogni dubbio.
Inutile soffermarsi sui dettagli del pranzo, che filò alla grande, con ottima carne alla brace, insalata fresca e un paio di bottiglie di ottimo vino rosso dolce dei castelli scolate da noi 6, che fecero andare tutti ancora più su di giri.
Durante il pranzo Luca raccontò alle ragazze cosa studiava e qualcosa su di sé tanto per conoscersi meglio e di primo acchitto mi sembrò che Flaminia era particolarmente interessata alle sue parole, sarà perchè lei è la più vivace delle tre o per il vino, ma mi sembrava che se lo stesse letteralmente mangiando con gli occhi. In ogni caso il pranzo finì e ci ritrovammo buttati sui divani del salone pieni e un po’ alticci per l’ottimo vino.
“Cavolo mi è salito il vinello!” disse con gli occhi socchiusi Elena, allungandosi su un divano in pelle color crema, perpendicolare al secondo divano che era invece nero dove stavamo seduti io e Luca, con Angelo seduto per terra con la schiena appoggiata al nostro divano, e con Giorgia e Flaminia sedute sulle due poltrone anche esse in pelle. “Mi farei una bella dormita ora…” sembrò proporre sempre Elena, ma subito Flaminia, esuberante com’era disse “Ma no dai facciamo qualcosa, mica possiamo metterci a dormire come i vecchietti dopo pranzo!”
“Dai ci sto” le rispose ammiccante Luca, provocando in lei un gran sorriso di risposta “io ve la butto là eh, ma un Obbligo o Verità come lo vedete?” ribattè Flaminia, e senza neanche darci il tempo di rispondere “Inizio io: Luca, obbligo o verità?”
E Luca “Verità, chiedi pure bella di casa!”disse con fare sornione.
“Quanto ce l’hai lungo?” domandò Flaminia. Sentita la sua domanda tutti noi ci svegliammo dalla confusione post-pranzo, presi dall’interesse. Notai soprattutto le altre due ragazze che si erano entrambe alzate, con Giorgia che si era andata a sedere vicino ad Elena sul divano, prendendo in grembo le sue gambe.
Cercando di mantenere la calma e celarla con finta sicurezza, Luca rispose “Beh, non l’ho mai misurato con accuratezza, ma di certo sto messo bene…perchè, ti interessa?” ribattè sorridendo a Flaminia
“Forse…chissà…” rispose lei, reggendo la sfida lanciatagli. “Forse però i tuoi amici invece sono messi meglio di te…come possiamo saperlo?” lo apostrofò invece Giorgia.
“Già” aggiunse Elena “sono bravi tutti a parole” rincarando la dose sul sempre più nervoso Luca.
“Ragazzi diamoci una calmata!” intervenne Angelo “Qui bisogna trovare un compromesso. Penso di parlare a nome di tutti noi maschietti affermando che potremmo essere interessati ad una specie di “scambio” di mercanzia…”
“Spiegati meglio” rispose Elena, che si era tirata su.
“Bè, voi ci fate vedere qualcosa, e noi accontentiamo il vostro bisogno di “confronto”, mi sembra equo no?”
“Ma cosa pensate che bastino due bicchieri di vino per farci vedere le nostre grazie eh? Illusi!” ribattè scherzando Giorgia.
“Potrei dire la stessa cosa a voi care ragazze…” le risposi a tono io.
La discussione andò avanti per qualche minuto, ma dopo poco, una voce ci fece smettere
“Oooh basta io mi sono stufata! Accettiamo: tette per cazzo!” esclamò Flaminia, lasciando tutti di stucco. Senza lasciarci il tempo di battere occhio, agganciò con le dita il nodo dietro al suo collo che reggeva il pezzo di sopra del costume, disfacendolo, e mostrandoci un gran bello spettacolo: due fantastiche tette, grandi ma non troppo sode, con due capezzoli bruni contornati da ampie areole sempre scure, a occhio una terza abbondante.
Inutile dire che noi maschi rimanemmo a bocca aperta per qualche secondo, ma passò poco tempo che Luca disse “E brava Flami…pareggiamo i conti va”, e così dicendo si slacciò cintura e bermuda, rimanendo in boxer, e poi levando anche questi, mettendo in mostra così il suo pacco.
Questa volta furono le ragazze a rimanere a bocca aperta: era un cazzo abbastanza lungo, con una grossa cappella olivastra come la pelle del suo padrone, e sotto due grosse palle, tutto sommato era messo abbastanza bene (sarà stato sui 18 cm), palesando una semi erezione che lasciava intravedere la pelle del glande tirata.
Subito esclamai “E portiamola a casa sta partita” rivolgendomi ad Angelo prima, e alle ragazze poi, scambiando un cenno di assenso col mio amico. Così facendo copiammo Luca, mettendo a nudo i nostri arnesi: il suo era molto largo ma non troppo lungo, con le vene molto visibili e quasi totalmente in tiro, il mio, senza falsa modestia, più lungo dei tre, sui 20 cm, con una grossa cappella arrotondata.
Lasciammo letteralmente Giorgia ed Elena di stucco, mentre Flaminia sorrideva sorniona, scrutandoci per bene, soddisfatta di aver acceso la scintilla.
Soprendentemente Elena esclamò “Che porci che siete! Io me ne vado a fare un bagno”
“Aspettami che sti zozzoni mi hanno messo voglia di lavarmi” le disse Giorgia apparentemente seria, ma notai chiaramente che mentre lasciava la stanza con la sua amica, prima mi lanciò uno sguardo piuttosto languido, e poi diede un’ultima occhiata al mio arnese, lasciandomi del tutto sicuro che il suo fosse un bluff.
“Pfff che bambinette!” esclamò Flaminia “Dove eravamo rimasti?Ah già, stavo per dirvi che li voglio vedere duri come il marmo sti tre cazzoni, sù!”
“No ragazzi scusatemi non ce la posso fare…” disse con voce tremolante Angelo, che si rivestì velocemente, e corse in piscina a raggiungere le ragazze.
“E allora siamo noi tre…fa niente, tanto il suo non era poi così tanto “one”! ” esclamò Flaminia.
La cosa diede una bella botta di autostima a me e Luca, e, dopo esserci scambiati uno sguardo di intesa, ci sedemmo tutti e due sul divano e iniziammo a tirarci una gran bella sega ammirando le tette della bella Flaminia. Notai che ognuno aveva il suo metodo: Luca lo stringeva con tutte le dita, facendo movimenti lenti, mentre io lo cingevo con tre dita, concentrandomi sulla cappella.
Dopo poco eravamo entrambi in tiro al 100%.
“Uhm bene ora si che ragioniamo!” esclamò Flaminia “Vi proporrei un’altra cosa ma non credo che potrebbe interessarvi…meglio di no!” continuò, facendo per alzarsi.
“Frena, sputa il rospo!” la fermò Luca alzandosi e prendendola per un braccio.
“Ehi calmo stallone!” le rispose lei ironicamente rivolgendosi al membro del mio amico.
“Allora la mia proposta è questa: forse potrebbe interessarvi vedere me fare quello che avete fatto voi adesso o no?”
“E ce lo chiedi?!” risposi subito io.
“Bene, ma c’è una condizione….voglio vedervi anche a voi finire il lavoro iniziato, ma…dovrete farvelo a vicenda!”
Al che io e il mio amico sgranammo gli occhi, immediatamente ribattendo che non eravamo gay e che era totalmente fuori di testa come proposta.
“Bè peccato allora, salutate lei perchè è la prima e ultima volta che la vedrete” rispose Flaminia, slacciando anche il sotto del costume, e mettendo a nudo la sua splendida passerina totalmente rasata, con due grandi labbra gonfie e carnose, ed un piccolo neo sull’interno coscia, che vedemmo mentre lei apriva le gambe per poi subito richiuderle.
In quel momento vidi Luca letteralmente sbavare, a bocca aperta, fissare le grazie della ragazza, e infatti esclamò “Non muoverti…ci stiamo, ma lo faremo per un solo minuto, 60 secondi contati ok?”
“Bè mi accontento!” rispose Flaminia soddisfatta, mordendosi un labbro e risedendosi appoggiata allo schienale della poltrona, nuovamente spalancando le gambe.
Così ci sedemmo più vicini, e dopo uno sguardo di sofferenza, iniziammo il lavoro.
Eravamo tutti e due piuttosto disgustati, ma la voglia di godere era troppa. Non era la prima volta che ci vedevamo nudi, ma da questo a prenderci in mano i cazzi c’era un abisso. Ci facemmo però forza e lentamente prendemmo in mano il cazzo dell’altro.
“Si parte! 60..59…58..” disse Flaminia.
Io passai il braccio destro sotto quello del mio amico che era alla mia sinistra. La cosa non ci piaceva, ma subito ci guardammo e Luca mi disse “Proviamo a chiudere gli occhi”.
Flaminia ci sentì e disse subito “Eh no belli, gli occhi vostri li voglio qui” mostrandoci la sua fighetta che aveva iniziato già a masturbare senza che ce ne accorgessimo.
“Mmmh dai su che qui sennò godo solo io…45..44…43”
Questo ci diede ulteriore coraggio e accelerammo il lavoro, io a lui e lui a me, concentrandoci sulla splendida farfallina della nostra amica, che nel frattempo ci guardava eccitata e a bocca spalancata, strusciandosi il palmo della mano sul clitoride e sfiorando l’entrata della vagina con l’indice dell’altra. Dopo pochi secondi iniziai a sentire dei gemiti, ma provenivano da Luca, infatti vidi che stava sicuramente godendo del mio lavoro, infatti strinse ulteriormente il mio cazzo, accelerando la sega, dando piacere anche a me In realtà essendo maschi sapevamo benissimo come fare una sega perfetta, solo che non essendo minimamente gay non avevamo alcuna esperienza se non con noi stessi.
“Mmmh si dai che mi fate eccitare da morire con quei due cazzi pulsanti!” esclamò ansimando Flaminia, e passando ad inserire un dito all’interno del suo buchino umido e chiaramente ben lubrificato dai suoi umori.
“29..28…27…dai che ci siamo quasi!”
Vedevo la mano del mio amico stringere il mio cazzo e masturbarlo sempre più velocemente, quando ormai sembrava che la repulsione iniziale era stata vinta.
“Fanculo il minuto, io sto per sborrare!” urlò Luca alzandosi e facendomi perdere la presa, e a sua volta lasciando libero il mio cazzo che era anche molto vicino all’orgasmo.
A questo punto Flaminia passò ad infilarsi due dita in figa, masturbandosi come un’ossessa e lanciando grida di piacere, e ci incitò “Venite immediatamente qua…esigo una sborrata come si deve!”
E Luca chinandosi su di lei, e dopo averle stampato un rapido bacio con ampia presenza di lingua, le rispose “Ho un regalino per te!” e alzandosi, appoggio la punta della sua cappella sul seno di lei, lanciando un urlo di piacere “Sborroooooo!”, schizzandole tutto il petto.
Devo ammettere che la cosa mi eccitò ancora di più, e così mi avvicinai anche io mentre lui lanciava gli ultimi getti di sperma sul corpo sodo di Flaminia, feci lo stesso io sbraitando “Oddio si vengooooo”, sputando un grosso getto di seme bianco e caldo sul capezzolo di lei e schizzando il resto sul suo petto fino quasi al collo. Fu un piacere immane, e il tutto fu condito da lei che si godeva la doccetta alla grande, mentre finiva di masturbarsi, provocandosi un forte orgasmo che le fece strillare un semplice “Siiiiiiiiii”.
Intuile dire che subito dopo ci accasciammo tutti per terra, ancora ansimanti e sudati come dopo una maratona.
La prima a parlare fu come sempre Flaminia “Mmmh ora ci vuole un bel bagno!” si alzò a fatica, andandosi a tuffare in piscina dove gli altri tre sguazzavano già da prima.
Continua…
Dopo quella divertente pausa post pranzo, come ho detto andammo tutti in piscina dove si trovavano già Giorgia, Elena e Angelo. Ormai con i freni inibitori andati, vidi Flaminia tuffarsi in piscina nuda com’era prima, al che, con uno sguardo di intesa con Luca, ci spogliammo del tutto anche noi e la seguimmo in piscina.
“Ma guarda sti maniaci!” urlò con malizia Giorgia mentre ci tuffavamo in piscina come mamma ci aveva fatti.
“Saremo pure maniaci ma lo spettacolo non sembra dispiacerti!” le risposi io facendole l’occhiolino.
“Eddai buttatevi anche voi che nudi è molto meglio!” intimò Flaminia, e dopo aver insistito un po’, convincemmo gli altri a spogliarsi.
Io devo dire che non vedevo l’ora di gustarmi la vista dei bellissimi corpi di Giorgia e Elena, con cui avevo un flirt a diverse riprese, con entrambe.
Così finalmente le potei ammirare: Giorgia mise a nudo due seni che mi lasciarono davvero a bocca a aperta (e cazzo dritto!), tondi e sodissimi, nonché davvero grandi, che non scesero di un centimetro quando si tolse il pezzo di sopra, con due areole rosa chiaro come la sua pelle, e due piccoli capezzoli in su. Come se non bastasse, sciolse i lacci delle mutandine mettendo a nudo il suo pube totalmente rasato, davvero fantastico.
Elena tentennò ancora qualche attimo, ma quando vide che era rimasta l’unica vestita, dopo che anche Angelo si spogliò del tutto, si convinse.
Come prima cosa slacciò i ganci del sopra, scoprendo due bellissime tette, belle tonde e piene e a pera, del tipo che quando te la stai scopando ti ballano per bene sul viso, con areole e capezzoli più grossi rispetto a Giorgia, ma sempre di un rosa molto delicato, e aveva anche un piccolo delizioso neo proprio al di fuori dell’areola sinistra. Poi si liberò anche del sotto, mostrandoci le sue cosce lisce e morbide, con una fighetta cicciotta e paffutella, il tipo che io preferisco, con una leggera peluria che dimostrava comunque di essere curata visto che formava un piccolo triangolo nero.
Mentre si spogliava Giorgia mi guardava fissa negli occhi, e io ricambiavo lo sguardo, con sopracciglia alzate e bocca aperta, dimostrando quanto mi poteva interessare quello che stavo vedendo.
Subito si tuffarono tutt’e due insieme ad Angelo in piscina, dove raggiunsero Flaminia, Luca ed io.
“Battaglia in piscina!” propose Flaminia, aggiungendo “Io con Luca!” per poi nuotare verso il mio amico, sorprendendo me e gli altri neanche un po’.
“Io sto con Elena!” disse invece Angelo, scendendo sott’acqua e prendendo a cavalcioni sulle sue spalle la bella moretta dalla pelle candida.
“E io mi prendo la prosperosa padrona di casa!” dissi mentre andai ad abbracciare da dietro Giorgia, solleticandola sui fianchi.
“Prosperosa ci sarà tua sorella!” mi rispose lei scherzando, e dandomi un buffetto dietro alla testa.
Così ogni donzella salì sulle spalle del proprio uomo, e notai che tutti e tre noi maschi avevamo ben cura di tenere le cosce delle nostre ragazze, tastandole con cura.
Io dalla mia parte in effetti me la stavo godendo alla grande. Non solo, ebbi cura di accarezzare in tutta la loro lunghezza le belle e lisce gambe di Giorgia, partendo dai piccoli e affusolati piedini, risalendo per i polpacci tonici fino alle morbide cosce, ma in più sentivo la sua calda patatina appoggiata sulla base del mio collo sfregarsi su di me, e se poco poco avessi alzato la testa, mi sarei ritrovato quelle due fantastiche tette dritte sopra di me….il paradiso insomma.
Ci pensò Elena a svegliarmi da quel momento paradisiaco “Fatevi sotto!” urlò puntando verso di me e Giorgia, spronando Angelo, il quale si avvicinò a noi iniziando a tentare di spintonarmi. Io però non mi feci cogliere di sopresa, e iniziai a spingerlo indietro, tentando, con una mano di schizzarli con l’acqua, mentre Giorgia e Elena ci imitavano sedute sulle nostre spalle.
Nonostante mi stessi seriamente impegnando, non potei fare a meno di notare quelle dannate tette di Elena, che si muovevano seguendo i movimenti della loro padrona, bagnate dalle gocce d’acqua, erano ancora più tonde e perfette ai miei occhi.
Distratti dalla lotta, noi quattro non ci accorgemmo che a tutta velocità si avvicinavano Luca e Flaminia, i quali, quando furono vicini abbastanza si buttarono a più non posso, facendo cadere sia me e Giorgia, che Gianluca ed Elena, ma cadendo anche loro stessi.
Io mi ritrovai quindi sott’acqua, con il sedere di Giorgia davanti a me in bella vista, e un’orgia di corpi davanti a me degli altri 4 che erano immersi dopo la caduta.
Non so come ma mi venne automatico di allungare una mano e tirare Giorgia verso di me, come per cercare di aiutarla. Così facendo risalii dall’acqua appoggiandomi con la testa al bordo della piscina, rimanendo fino al torso in acqua, e tirari Giorgia insieme a me, in modo che lei si ritrovasse girata verso di me, con le mani appoggiate sul mio petto. “Oh mio salvatore, mi hai salvato dall’annegamento!” mi disse con finta aria di principessa in pericolo, facendo gli occhi dolci.
Incredibilmente però mise le sue braccia attorno al mio collo e appoggiò le sue labbra sulle mie dandomi un lungo bacio, schiudendo subito la sua bocca e facendo entrare la sua lingua nella mia. Al che io nonostante la sorpresa, risposi subito stringendola a me per i suoi sinuosi fianchi e iniziando ad accarezzare la sua lingua con la mia. Di tutta risposta, oltre ad aumentare l’intensità del bacio, sentii la manina di Giorgia scendere a cingermi il cazzo già in semi erezione, iniziando una lenta sega a metà filo d’acqua.
“Hei hei hei cosa abbiamo qua!” disse Flaminia osservando la scena.
“Mmmh questa scenettta mi fa venire una certa voglia…”aggiunse Elena, che in un attimo saltò letteralmente in braccio ad Angelo iniziando a limonarselo alla grande, così come iniziò a fare Flaminia con Luca. In pochi minuti era iniziata quella che poteva essere una scena di un porno con tre coppie in piscina: io e Giorgia eravamo usciti dall’acqua, e ci eravamo distesi a bordo piscina iniziando un lussurioso 69, dove mi gustavo alla grande la sua fighetta, sentendo quel sapore che avevo assaporato già qualche ora fa sul suo costume, misto al sapore clorato dell’acqua della piscina, mentre lei si adoperava con mani e bocca sul mio cazzo marmoreo; Angelo non aveva perso tempo, e tenendo Elena in braccio per le gambe con le sue possenti braccia, la penetrò istantaneamente facendole lanciare un forte grido pieno di piacere; Luca invece era seduto sul bordo della piscina con il cazzo ampiamente in tiro mentre Flaminia era rimasta in acqua in piedi, adoperandosi a fargli un bel pompino accompagnato dalle mani di lui appoggiate sui suoi capelli bagnati invitandola a farlo godere. Con uno sguardo mi resi conto della situazione, e vidi per la prima volta i miei amici darsi da fare con delle splendide ragazze e la cosa mi fece eccitare ulteriormente. Scostai così Giorgia, facendola adagiare di schiena sul cotto dei mattoni del bordo piscina, abbasandomi velocemente di lei per darle un bacio ricco di lingua e di umori, piantando le mani per terra, e appoggiando il mio cazzo sulla sua fighetta ormai ampiamente bagnata, e infilandolo dentro in un solo colpo.
Continua… E così andò avanti quella splendida scenetta di sesso di gruppo in piscina e a bordo piscina, libero, con tutti che guardavano tutti, io con Giorgia, Luca con Flaminia e Angelo con Elena. Visto il caldo e l’eccitazione del momento nessuno di noi durò molto, infatti dopo una decina di minuti vidi Luca che schizzava sulla schiena di Flaminia che stava carponi, e poco dopo Gianluca che veniva copiosamente sul seno di Elena. Mancavo solo io, e Giorgia se ne accorse perché aumentò sensibilmente il ritmo della cavalcata, posizione in cui si era messa spontaneamente dopo l’inizio della penetrazione. Io e il mio cazzo sentimmo chiaramente che il piacere aumentava e così avverto Giorgia ‘Ci sono quasi, occhio!’ e lei ‘Occhio? Sbrigati a riempirmi stallone!’ rispose con quella sua aria da monella che mi era sempre piaciuta.
Non me lo faccio ripetere due volte e dopo pochi colpi, con ormai gli sguardi degli altri quattro puntati tutti su di noi, vengo stringendo i fianchi di Giorgia, accolto da un boato degli altri manco avessi fatto gol in finale di Champions League. Dopo un ultimo passionale bacio Giorgia si sfila da me e si ‘ricompone’, anche se ormai c’era un tacito accordo tra di noi in base a cui saremo rimasti tranquillamente nudi.
Flaminia, che non sapeva starsi mai zitta, esordisce dicendo ‘Bene dopo questo momento di allegria generale direi che abbiamo appurato che sappiamo come si scopa!’ ridendo da sola come una stupida, e inizialmente accolta dai nostri sguardi di disapprovazione, che non ressero per molto, e finendo tutti per ridere insieme.
Il resto del pomeriggio passa via tranquillo, eravamo tutti su di giri per la piega che aveva preso la giornata, ma nonostante ciò nessuno di noi aveva fretta, soprattutto dopo che Giorgia ci aveva proposto di restare tutto il weekend visto che i suoi in ogni caso erano fuori città.
Lentamente si fa sera e tra battute e toccatine iniziamo a pensare alla cena, e a rivestirci visto che la sera avrebbe rinfrescato. Io mi propongo come cuoco visto che me la cavavo discretamente in cucina, il problema era che a pranzo avevamo praticamente finito ogni cosa che c’era in frigo e quindi bisognava andare a fare la spesa. Io mi tiro indietro giustificandomi col fatto che avrei cucinato e che quindi non toccava a me fare la spesa, e alla fine si decide che Elena e Angelo sarebbero andati a fare la spesa, io e Giorgia avremmo cucinato, e Luca e Flaminia avrebbero apparecchiato e sparecchiato. Si prospettava una bella serata!

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