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la Goulue

By 26 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Henry sono completamente impazzito lo so , ma sono così innamorato di quella donna! Così innamorato delle sue gambe! Ti prego  intercedi per me tu che la conosci! Essere dei buoni amici a volte non è facile. Prendete me, ad esempio. Mi chiamo Henry Toulose Lautrec e dipingo per passione. Il mio amico Maurice si è invaghito di Louise, “ La golosa” la prima ballerina del Moulin Rouge. Io sono di casa lì, lavoro per loro, ho ritratto Louise sui manifesti pubblicitari del locale.

Maurice aveva ragione. Veder ballare Louise con le gonne a crinolina che si alzano sempre più, lasciando intravedere il biancore tornito delle cosce paffute avrebbe fatto  perdere la ragione ad un santo. Figuriamoci ad uno scapolo impenitente come lui!

Non perdeva occasione per entrare  nello studio di posa mentre stavo abbozzando il suo ritratto, e la visione della lunga calza nera , della giarrettiera che appena incideva la pelle sottile e chiara lo mandava in visibilio al punto da doverlo scacciare ripetutamente.

Alla fine dovetti  cedere alle insistenze. Non potevo più tollerare che sbucasse da ogni angolo del mio mondo implorandomi con lo sguardo.

Convincere la Goulue fu  meno difficile di quanto immaginassi. Aspettò   gentilmente che io finissi di parlare e non riuscì  a trattenere una risata potente, che la  scosse con un trillo argentino.

Va bene, dì al tuo amico che mi divertirò con la mia amica Babette davanti a lui, ma che dovrà sottostare ai mie precisi ordini, e sappi che ti riterrò responsabile del suo comportamento.

Detto questo, aggiungere che Maurice  per il disturbo avrebbe pagato profumatamente quasi la offese. No, amico mio, disse sorridendo. Non pagherà me, ma te, il tuo lavoro. Voglio che tu mi ritragga con Babette mentre lui ci osserva.

Non seppi oppormi , anche se in quel momento il mio cazzo prepotentemente già metteva in discussione la mia capacità di concentrarmi sulla tela.

 

Il giorno dell’incontro fu presto fissato. Ci ritrovammo in un Boudoir molto elegante, scelto dalla Goulue .

Ricordo tutto di quel momento. Entrammo io e Maurice mentre già le ragazze ci aspettavano. La stanza era inondata di luce, ma il pesante tendaggio tirato offriva riparo dal sole. Un grande letto a baldacchino occupava stanza quasi per intero. Un piccolo paravento  era sistemato lungo una   parete della stanza per celare alla vista la toilette  e sul lato opposto una dormeuse faceva sfoggio di cuscini di seta.

Entrammo Maurice portando un enorme fascio di rose, ed io cartoni  per gli schizzi , carboncini e cavalletto.

 

Le ragazze erano bellissime, e sapevano di esserlo. Entrambe indossavano delle culottes bianche trasparenti , corte al ginocchio, che mettevano in mostra il cespuglio riccio del sesso. Entrambe indossavano un corpetto che lasciava il seno scoperto . Nessun ornamento sulla pelle liscia e candida. Solo alcune forcine a raccogliere i capelli che ricadevano disordinatamente sulla nuca. Louise era una attrice nata. Si fece trovare con la piccola Babette  sul letto,  quasi sdraiata mentre distrattamente stuzzicava il capezzolo della sua amica.

Sapevamo entrambi che Goulue era lesbica, ma vederle toccare sfrontatamente  il seno dell’amante ci tolse quel poco fiato che avevamo.

Louise fece  cenno all’amante di non alzarsi e ci venne incontro. Era una donna imponente, morbida e sensuale . Il mio amico impettito si presentò, ma lei con un gesto della mano lo fece accomodare sul canapè osservandolo sorniona. Così sei tu !, sapessi quanto mi ha implorato il nostro buon amico di accontentarti! Alla fine ho deciso che tu non potevi più vivere con questo tormento e che io desideravo scoprire cosa significasse esibirsi per un pubblico speciale.

Ascoltami attentamente, soggiunse: Babette è la mia amica, io sono la sua amante e decido io cosa lei deve fare. Tu guardaci, mettiti comodo, spogliati. Avvicinati al letto se vuoi, ma non toccarci se non lo chiedo. Queste sono le regole.

Detto questo, mi si avvicinò  e carezzandomi il viso mormorò “ e tu fai il tuo dovere”.

Risalì sul letto gattonando e sciogliendosi i capelli iniziò a baciare Babette mentre la mano scendeva a coprirle a coppa il sesso.  Babette era completamente rilassata e duttile sotto le sue dita, emise un gemito e allargò le cosce.

Sei una bambina cattiva, lo sai? Louise le parlava nell’orecchio e Babette scuoteva la testa ricciuta. No, Louise, no che dici? Ti ho visto ieri sera, dopo lo spettacolo mentre cercavi di baciare quel ragazzo seduto in prima fila ! lo sai che sono gelosa! Le parole erano scandite dalle dita che frugavano nel sesso di Babette. Con le dita stava cercando di stringere le grandi labbra per fare uscire la punta del clitoride. Mi tremava la mano, mentre cercavo di delineare a carboncino le linee della stanza. Non resistetti e mi voltai verso Maurice che era ancora seduto sul canapè, mentre si  stava accarezzando il cazzo che vigoroso segnava la stoffa dei pantaloni.

“Allarga bene le gambe, su ! Babette obbedì e iniziò a sciogliere i lacci sottili che legavano le culottes alla vita. Restò così con il sesso aperto e leggermente arrossato alla vista di noi spettatori non molto silenziosi. Tracciai il contorno del letto sulla tela  mentre le dita di Louise entravano in Babette che gemeva come un gattino affamato. Louise afferrò la mano dell’amante e la portò alle labbra. Succhiò una per una le dita della manina paffuta e la sistemò in modo tale che Babette potesse scivolare dentro se stessa. Brava la mia piccolina, adesso preparati a leccarmi a dovere ! Si levò le mutante, lasciando il corpetto ad evidenziare un seno quasi acerbo e si mise a cavalcioni sulla faccia di Babette. Incominciò a muovere i fianchi cercando di incollarsi alla lingua dell’amica , che dolcemente continuava ad accarezzarsi, mentre Luise la guardava.

 Maurice non era più seduto. Si stava avvicinando al bordo del letto, completamente nudo con il cazzo rosso e teso in mano.

Ti piace vero? La voce di Louise era un sussulto di sfida nei confronti di Maurice che osservava inerme quanto stava accadendo a pochi respiri dalla punta del suo cazzo. Sapessi come lecca bene! Com’è capace di farmi godere questa piccola puttanella! Oh, ma stai tranquillo, dopo la ripagherò per bene, facendola venire così’ forte che dal piacere non  smetterà di tremare.!

La situazione era troppo anche per me, cercavo di condensare un pochi tratti quello che stava accadendo sotto il mio sguardo, ma la voglia di partecipare era così forte da costringermi a toccarmi il cazzo dolente . Ed ecco due righe in diagonale a rappresentare le cosce spalancate di Babette ed il pelo ricciuto disegnato con furore mentre osservavo Babette e le sue dita, su e giù, dentro e fuori, mentre osservavo Il mio buona amico ridotto dall’eccitazione ad uno stato pietoso e su tutti lei, la regina che muoveva i fianchi togliendo il respiro. In un attimo inarcò la schiena, sporgendo il seno e la danza dei fianchi si fece frenetica. Brava, brava la mia piccola amica! Così! Così! Una scossa avvolse il corpo di Louise che  tremando  per gli spasmi afferrò il seno di Babette crollando addosso al corpo dell’amica.

Restammo tutti senza fiato. L’odore di mollica fragrante del sesso femminile si sparse per tutta la stanza, rendendo noi stessi fradici di voglia.

Luise si spostò esausta e Babette emerse completamente inzuppata  di umori. Maurice osservava la scena ormai pronto a godere quando Louise lo invitò a pulirle tutto il viso .

Lui si avvicinò tuffandole il naso tra i capelli mentre gli schizzi del suo piacere inondavano il materasso.

Luise osservava la scena ridacchiando , le dava godimento  sapere che entrambe quei corpi nudi dipendevano dalla sua volontà. Così la mia piccola amante non ha ancora goduto vero? Babette scosse la testa con il musetto imbronciato.

Adesso provvedo io alle tue voglie facendoti  godere come ti piace.  Pronunciando queste parole si alzò dal letto, mentre stringendo i capelli di Maurice lo guidò verso il sesso aperto . Non farle prendere freddo, mentre io mi preparo;  leccala e tienila bella aperta.

Ormai avevo rinunciato al mio ruolo di osservatore neutrale. Ormai osservavo, memorizzavo eccitato ogni particolare dei corpi accaldati, ogni piega dei cuscini, ogni traccia di umori scintillanti. Cercai di fermare il contrasto tra la barba scintillante di Maurice e la sottile peluria che incorniciava le grandi labbra di Babette, ma nessun colore poteva rendere l’idea dell’odore, del sudore e dei sospiri di entrambi.

Maurice eseguì alla perfezione l’ordine di Louise mentre il suo arnese ricominciava a gonfiarsi per la  delizia . Babette mugolava, felice di avere un uomo tra le cosce.

Louise si voltò verso i due amanti e costrinse Babette ad alzarsi dal letto. Non posso certo avvicinarmi a te con la puzza di uomo che hai addosso! Vatti a sciacquare immediatamente. La piccola amante si alzò ubbidiente dal letto e lei la seguì. Sentimmo un urlo strozzato provenire da dietro il paravento. Babette era inchiodata al muro, a gambe aperte e Louise la stava masturbando con foga mentre con la sinistra teneva fermo il collo dell’amante . Così ti piace vero? La mia piccola puttanella che muore dalla voglia di avere un cazzo dentro! Non ti provare a godere adesso sai? Non ti provare! Non voglio sentire neppure un gemito uscire da questa bella boccuccia succhiacazzi! Penso io a te, chiaro?. Babette con gli occhi serrati e le guance rosso fuoco tremava per lo sforzo  di respirare , ricompensata  dallo stupendo rumore acquoso che le usciva dal sesso. Non potei più trattenermi, sentivo il cazzo sgonfiarsi nelle braghe mentre schizzava inarrestabile. Nuovamente presi carboncino e tela per disegnare la mano di Louise che stringeva la gola dell’amica come una collana rosso corallo.

Un bacio furioso tra le due suggellò la fine dell’attimo. Adesso vai, e preparati perché lo sai cosa accadrà vero?. Senza dire una parola Babette si accovacciò sul bordo del letto sporgendo il magnifico culo tondo, bianco latte . Avevo voglia di toccarla, per rendermi conto della compattezza delle sue carni, ma ebbi timore e mi preparai ad attendere.

Louise aveva indossato un godemichè dalle proporzioni di tutto rispetto. Si accostò al bordo del letto e guardando negli occhi Maurice gli comandò di inumidirlo per bene.

Babette non riusciva a star ferma, vogliosa di sentirsi penetrare fino in fondo. Fu l’unica volta che la sentii implorare Louise. Ti scongiuro, muoviti, ficcamelo dentro fino in fondo, fammi sentire il tuo cazzo Louise!

Ma lei no, lei giocava. Lei lo appoggiava all’ingresso del sesso e lo inumidiva appena di bava lucente. Così lo vuoi vero? E quanto? Dimostrami quanto, Babette! E lei come una cagnolina fremente iniziò a muovere i fianchi verso la cappella fino a che con un movimento secco lo spinse fino in fondo.

Rimpiansi  in quel momento di non essere un musicista. Mai avevo sentito una donna ansimare e gemere in quel modo. La voce arrivava strozzata , impastata di sesso , come se stesse prendendo quel cazzo in gola . Non riuscii ad afferrare neppure il gessetto. Continuai a imbrattarmi il cazzo di sanguigna mentre godevo .

Maurice era fuori di se, ormai privo di ritegno, di ogni parvenza di umanità. Si menava mostrando la sua foga , muovendo i fianchi imitando Louise, incitandola a entrare più forte, più veloce, a far godere quella dolcissima puttana come meritava. Louise non pareva infastidita, anzi stuzzicava il povero Maurice parlando mentre fotteva col suo godemichè. Va bene così Maurice?  Babette stremata implorò l’amica di farla godere e iniziò a masturbarsi.

Louise si fermò di colpo : non così, cara amica mia. Oggi è una giornata davvero speciale e meriti il meglio. Maurice, ti è permesso di infilargli un dito nel sederino, perché adesso la inculerò a dovere sai?

Babette non fece altro che appoggiare il viso sul letto, allargando per bene con le manine il solco tra le natiche.

Ripresi a disegnare il culo di Babette, quella noce perfettamente spaccata a metà, che mostrava il rosso infuocato del passaggio di Louise. Fai alla svelta Lulù, fai alla svelta perché se lui continua così io godo . Maurice stava usando il dito medio per penetrarla e girava tutto intorno al buchetto per permettergli di dilatarsi. Così facendo, il cazzo teso era vicinissimo alla bocca di Babette , che senza fretta prese a leccarlo. Maurice spalancò gli occhi, cercando di vedere se Louise poteva osservarli mentre spalmava il godemichè di olio.

“Resisti piccolina, che devo sistemare le cinghie del mio bellissimo cazzo o rischio di segarmi le natiche per la tua gioia. “

Maurice a queste parole prese con tutte e due le mani la testa di Babette e lo ficcò fino in gola. Babe non fece nulla se non stringere le gote e succhiare quel regalo inaspettato. Un fremito scosse Il corpo di Maurice e potei contargli in viso il numero degli schizzi con cui stava inondando quella piccola bocca.

Suggellò il segreto con un piccolo bacio e riprese a stuzzicarle il buchetto.

Louise luccicava come il cazzo che con le cinghie nere le cingeva la morbida vita. Pronta dolcezza mia? Solo la testa si mosse, per un silenzioso assenso. Bravo Maurice, hai fatto un ottimo lavoro, è aperta e umida e aspetta solo me ! Ed entrò lentamente con tutta la lunghezza del godemichè nelle viscere di Babette. Come sei stretta piccolina! Sento l’anello del tuo corpo stringersi attorno al cazzo. La piccolina non rispose, prendendo a masturbarsi freneticamente. Maurice restava al loro fianco, osservando entrambe e nuovamente non fece mistero della sua eccitazione. Sei davvero insaziabile Maurice, disse Louise. E meriti un piccolo regalo sai? Dolcezza mia, cosa ne diresti di succhiare il nostro spettatore mentre godi? Maurice non la fece neppure respirare, per paura che lei potesse rivelare quanto accaduto. Si piazzò davanti alla bocca e si fece inghiottire.

 

Ripresi per l’ultima volta il carboncino e disegnai quest’ultima scena, mentre l’aria stessa era piena di disegni .

 

Maurice e Louise divennero buoni amici, e so che si rividero per il piacere di condividere Babette.  Io da parte mia, preferii mantenere Louise come una cara amica, e mi astenni dal partecipare.

 

 

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