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Racconti Erotici Lesbo

ROSSANA capitolo2

By 6 Settembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando sono tornata, Rosanna si stava accendendo una sigaretta. Gentilmente ma fermamente glie l’ho levata e l’ho schiacciata nel posacenere. Alla sua sorpresa gli ho spiegato: ‘ Quando ti bacio voglio sentire il tuo sapore, non quello del fumo.’ Arrossisce, fa si coi il capo poi si gira verso il tavolino da notte e dalla porticina sottostante il cassetto ne estrae un involto legato con un nastrino e quando srotola la tovaglietta nel quale è contenuto, ne estrae fuori uno di quegli oggetti che molte donne usano fra di loro. ” Credevo non avessi mai fatto all’amore con un’altra donna . . .” Arrossisce Rosanna mentre spiega: ” Lo ha comperato mio marito . . . sai, non sempre lui riesce e allora . . .” Guardai esterrefatta quel coso . . . ne avrete già visti o almeno saprete di cosa parlo, un fallo realisticamente simile al membro di un uomo per il colore, la forma, il rilievo delle venuzze, della grandezza di quello di un uomo ben dotato se non più grosso. Non so se voi adoperate uno di questi aggeggi o un vibratore (non ci sarebbe niente di male!), io non ne ho, con il mio Gianni sempre pronto non ne ho mai sentito il bisogno. Questo aveva una base abbastanza larga e flessibile dalla quale partivano tre strisce per allacciarlo. Rossa in viso Susanna spiegò: ‘ Mio marito ne ha un altro senza le cinghie ma cavo alla base dove può infilare il suo coso anche molle poi premendolo ne scaccia l’aria e aderisce al pene come una ventosa. Per un po è andato bene ma una volta è rimasto dentro il mio culetto e adesso usiamo questo.’ Aveva parlato con una schiettezza che mi stupì, quindi lo portò alla bocca facendola scorrere su quel ‘cazzo’ ritirandolo poi bagnato della sua saliva. Tenendo la base premuta alla sua patatina, passò una delle cinghiette fra le gambe e si voltò porgendomi le altre due cinghiette. ‘ Me lo allacci per favore?’ Mentre come un automa eseguivo, mi resi conto che era per me che indossava quell’aggeggio, tirai la terza cinghietta che emergeva dalle sue chiappette legandola alle altre due. Quando si girò nuovamente, mi venne un tuffo al cuore, non fosse per i lacci scuri, uno dei quali entrava dividendo la sua fichetta, mi sembrava di aver davanti un ‘trans’ (rassicuratevi, non ho mai avuto una simile esperienza ne voglio averla!). Provai un senso di repulsione misto ad eccitazione, non saprei come dire, il fatto è che quando si chinò su di me, mi trovò con le gambe aperte, le ginocchia rialzate pronta riceverla. I suoi seni furono sopra i miei, una sensazione magnifica, poi fu la sua bocca, la sua lingua . . . Sentii che con la mano spostava l’osceno fallo cercando la mia apertura ma fui io a premere il glande nel mio sesso e quando lo lasciai, pesando sulle reni Rosanna lo fece scivolare dentro di me. Sospirai nella bocca della ragazza, era come ricevere un membro vero, solo un poco più freddo, ma solo poco, Sarà stato per i seni duri che strisciavano sui miei seni o per la bocca avida di Rosanna che mi frugava, il fatto è che appena iniziò a ‘scoparmi’ il piacere cominciò ad invadere il mio corpo. All’inizio faceva andare il ‘cazzo’ lentamente, poi dai miei sospiri, dal mio agitarmi, capì che poteva aumentare il ritmo e lo fece gradatamente facendo salire il mio piacere. Ben presto era ad occhi chiusi che gustavo lo scorrere di quel membro, la incitavo arrivando a chiudere le mie mani sulle pagnottelle del suo culo per premerla fino in fondo, lasciare che si sollevasse per premerla ancora e ancora . . .eccitata al massimo riuscii a passare le dita sotto la cinghietta che separava i suoi glutei e con un dito . . . Si, lo feci entrare nel suo culetto lo ritirai facendolo ancora scomparire provocando nella dolce Rosanna dei gridolini di eccitazione che la spronarono a sbattermi sempre più forte. Venni come se fosse veramente un uomo a penetrarmi e. . . non so come ci riuscì ma anche Rosanna ebbe il suo orgasmo. Gridammo una nella bocca dell’altra, strusciando le nostre labbra una sull’altra, muovendo lascivamente le lingue una contro l’altra . . . Nella calma che seguì accarezzai dolcemente la schiena della mia compagna, il delizioso suo culetto mentre gli spasimi residui della mia vagina serravano il membro che a differenza di quello umano non si afflosciò facendomi pensare che se solo avessi voluto . . . Passando le mani dietro le reni della mia compagna, disfeci i lacci del fallo artificiale, Rosanna mettendosi in ginocchio lo estrasse lentamente dal mio grembo e andò a lavarlo in bagno. ‘ Solo per le cinghie’ Spiegò ‘altrimenti mio marito se ne accorge.’ Questo è tutto ragazze, altre volte incontrai Rosanna e la incontro ancora e tutte le volte, anche se non parlo mai di quel fallo artificiale, quando lo tira fuori non mi rifiuto anche se chiede che sia io ad indossarlo. Vi prego dopo aver letto queste righe di non pensate a me come una depravata. La prossima volta, se lo desiderate parlerò della signora di Torino della quale mi sono invaghita Un caldo bacio a voi tutte. Mi piacerebbe sapere se il racconto vi è piaciuto, anche i commenti dei maschietti sono graditi ma dico subito che da quel lato sono già ben servita. – – – – – – – – – – – – – –  Karina – – – – – – – – -Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Scrivete a  Schwarzdame hotmail.it

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