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Un assaggio di paradiso

By 13 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Lasciarmi con Luca era stato difficile,beh essere lasciata era stato difficile e all’inizio pensavo che ci avrei messo tantissimo a riprendermi eppure mi trovavo alla terza settimana senza di lui e già mi sentivo molto meglio.Due anni insieme non si cancellano in un colpo solo ma me la stavo cavando piuttosto bene,non mi ero chiusa in casa e avevo continuato a frequentare le solite compagnie.Quella sera avevamo organizzato un’uscita tra donne in un locale che non conoscevo.Misi un vestitino morbido turchese,i sandali cuoio con il tacco alto e raccolsi i capelli con qualche fermaglio con gli strass.Come orecchini scelsi dei cerchi molto grandi,misi un ciondolo al collo e un gloss rosa acceso per sottolineare la mia bellissima bocca.
Alle undici eravamo già tutte davanti l’ingresso del locale ed entrammo.Il posto era davvero carino con divanetti in velluto nero sparsi ovunque intorno alla pista da ballo,tavolini bassi di vetro satinato con candeline che facevano una luce fioca e colorata che creava una bella atmosfera.La musica non era troppo alta e ti premetteva di conversare tranquillamente ma la cosa più bella era il bancone dei cocktail tutto illuminato da luci al neon dai colori psichedelici.Io mi sarei voluta sedere lì ma le mie amiche mi trascinarono verso i divanetti.Ci sedemmo e ordinammo qualcosa e iniziammo con le nostre chiacchiere.Mentre mi guardavo in giro notai una ragazza che mi fissava.Istintivamente abbassai lo sguardo un po’ intimidita.Ma intimidita per cosa,mi chiesi stizzita.Rialzai lo sguardo e lei era ancora lì e questa volta mi sorrideva.Le sorrisi anche io ma poi mi girai a parlare con un’amica.Era strano ma mentre chiacchieravo con le altre sentivo un calore addosso scorrermi dalla punta dei capelli fino ai piedi,una specie di vento caldo che mi percorreva tutta,infilandosi ovunque.Più volte mi girai a guardare quella sconosciuta e ogni volta lei era lì,immobile che mi guardava.Quando la vidi con la testa inclinata che mi sorrideva e con il mento indicava lo sgabello vuoto vicino a lei,presi la mia decisione e mi alzai.In un attimo le scivolai accanto,afferrai un drink che mi aveva porto,bevvi due sorsi abbondanti e mi presentai
‘Ciao,io sono Beatrice’
‘Pensavo che non ti saresti più avvicinata!Ciao io sono Valentina’
‘Sai per me non &egrave proprio normalissimo approcciare una donna.Il mio ragazzo mi ha lasciata quasi un mese fa e da allora mi sono concentrata sulle amicizie e basta.’
Lei non mi rispose ma continuò a sorridermi mentre sorseggiava il suo drink dalla cannuccia nera.
Era di una bellezza sconvolgente.Abbronzatura dorata,due occhi grandi e di un verde così intenso che toglieva il fiato,naso affilato e elegante,una bocca piccolina ma carnosa disegnata perfettamente dal rossetto rosso,quando sorrideva le si formavano due fossette sulle guance e si intravedevano i denti bianchi e perfetti.Portava i capelli lunghi,morbidi e rossi’sensualmente rossi.Indossava un tubino nero incrociato sul seno.Oddio quel seno’provai subito un’irresistibile voglia di toccarlo per verificare che fosse sodo e morbido come sembrava.Mi leccai le labbra e la guardai negli occhi.
Lei si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi accarezzò il dorso della mano.Sembrava così a suo agio,sembrava portare la sua femminilità esplosiva con una naturalezza invidiabile.Sapevo perfettamente che era consapevole della sua bellezza,del suo fascino ma non se ne curava,non usava il suo corpo o il suo bellissimo viso per sedurre me o chiunque altro,no a lei bastava sorridere e sistemarsi i capelli perché il mondo fosse ai suoi piedi.
Mi chiese di ballare per rompere un po’ il ghiaccio e io accettai di buon grado.Avevo bisogno di un po’ di oscurità per celare le mie emozioni,sentivo il cuore battere forte,sentivo la fronte umida di sudore,le mani tremavano appena e non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.Facevo scorrere il mio sguardo su tutto il suo corpo,continuamente. Ballammo per un po’ e chiacchierammo e ordinammo svariati drink,Valentina era appoggiata al muro e io le stavo davanti controllando ogni tanto che nessun altro la guardasse.Che fosse solo mia.Che mi era preso?A me piacciono gli uomini!!!Ad un certo punto mi chiesi anche se mi avesse messo qualcosa nel drink.La volevo in un modo così intenso.
Ad un certo punto,mentre beveva,una gocciolina di bibita le scivolò dal labbro inferiore verso il seno e io la raccolsi con il dito per poi leccarla via.La guardai mentre la mia lingua lambiva quella goccia caduta dalla sua bocca,mi avvicinai,premetti il mio corpo al suo e la baciai.Fu un bacio casto ma lungo abbastanza perché io sentissi la morbidezza di quella bocca e desiderassi averne di più.Volevo tutto.
Valentina doveva aver avuto il mio stesso pensiero perché mi prese per mano e mi condusse verso una porta e poi una scala.
‘Dove mi stai portando?’
‘Qui sopra c’&egrave una stanza e io ho la chiave’
‘La chiave?Questo locale &egrave tuo?’
‘No ma sono molto amica del proprietario,quando serve gli do una mano e in cambio lui mi lascia questa stanza’
Mi bloccai
‘Aspetta.Questo vuol dire che porti abitualmente ragazze in questa stanza?’
‘Sei gelosa Bea?Mi conosci da un paio d’ore e già sei gelosa?’
Ero gelosa?Certo che lo ero ed ero anche delusa!Avrei voluto che quella splendida creatura non avesse un passato con nessuna e che il suo futuro appartenesse solo a me!
Mi resi conto però del pensiero ridicolo e risposi
‘Certo che no,che idea stupida!Spero solo che sia un posto pulito!’
Lei rise e continuò a condurmi per mano.Salimmo le scale e ci ritrovammo su un piccolo pianerottolo poco illuminato, tirò fuori la chiave e aprì la porta.
Entrammo in una bellissima stanza matrimoniale con un letto in ferro battuto coperto di cuscini di varie misure.Ai piedi del letto c’era una chaise longue bianca con i braccioli di legno scuro,il lampadario era grande e anch’esso in ferro. Alla nostra destra c’era la porta che conduceva al bagno. Sentii la porta chiudersi dietro di me e la serratura scattare..
Sentii le mani di Valentina sui miei fianchi,il suo corpo aderire al mio,le sue labbra leggere sulle mie spalle.
‘Vale”
‘No,non parlare.Mi hai spiegato la situazione.So che &egrave la tua prima volta con una donna.Lasciami fare.Fidati’
Non risposi ma rilassai i muscoli e così lei proseguì.
Tirò giù la lampo del vestito che indossavo,lentamente,soffiando alito caldo su ogni centimetro di pelle che scopriva,il mio corpo reagiva rabbrividendo e incendiandosi.Fece cadere l’abito ai miei piedi,mi prese una mano e mi fece girare.Era rossa in volto,aveva gli occhi lucidi ,la bocca schiusa appena.Era così eccitata e così dannatamente sensuale.Non avevo mai notato quanto una donna potesse diventare ancora più bella e lussuriosa in preda all’eccitazione.
Si avvicinò e mi baciò,aprendomi la bocca con la sua lingua prepotente,divorandomela e succhiandomela mentre le sue mani si posavano sulle mie guance e mi accarezzava gli angoli della bocca con i pollici.Io ero immobile,estasiata,incapace di muovere un solo muscolo.
Quando si staccò mi guardò con qualcosa che somigliava alla venerazione.Fece scorrere la punta delle dita sul mio collo,accarezzò lieve la clavicola,sfiorò appena le braccia per poi risalire,lentamente,gustandosi ogni millimetro.Giocò un po’ con il mio ciondolo a forma di ali d’angelo,aprì il palmo della mano e mi accarezzò il petto lambendo con le dita il pizzo del reggiseno.
Il mio respiro era già accelerato,le mie labbra ancora umide della sua saliva desideravano un altro assaggio di quel meraviglioso frutto così mi sporsi timidamente verso di lei e la baciai e poi la baciai di nuovo e ancora e ancora,avidamente tenendola ferma con la mano sulla nuca,l’altra mano sul suo fianco per sentirla ancora più vicina.Lei mi accarezzava i capelli e lasciò che il mio impeto si placasse.Mi staccai da lei senza fiato,ansimando,guardandole le labbra rosse,ipnotizzata.Mi stavo per tuffare di nuovo in quella bocca quando lei mise due dita sulle mie labbra a fermarmi
‘Non essere impaziente amore.Avrai tutto quello che vuoi ma adesso lasciami fare’
Feci cenno di si con la testa ma in realtà avevo sentito poco ed ero già distratta dalla sua mano che mi sganciava il reggiseno che in un attimo finì per terra accanto al vestito.
‘Hai un seno meraviglioso Bea.Guarda che bellissimi capezzoli rosa che hai”
Così dicendo li accarezzò con i pollici,li premette facendomi ansimare.Poi mi spinse sul letto facendomi sdraiare e sistemò i cuscini così che io potessi sprofondare comoda in quella nuvola di seta.Mi ritrovai con la testa un po’ più in basso rispetto al busto e il bacino sollevato da un grande cuscino.Mi divaricò le gambe e mi sfilò gli slip.Io alzai la testa mentre buttava le mie mutandine bagnate sul pavimento e sganciava i cinturini dei miei sandali.
‘Sei vestita’
Alzò la testa di scatto,quasi sorpresa
‘Vuoi che mi spogli anche io?’
‘Si,per favore’
Si alzò e si sfilò il vestito rivelando un corpo perfetto,morbido e muscoloso fasciato in un completino intimo nero di raso molto casto.
‘Sei bellissima’ fu tutto quello che riuscii a dire prima che lei mi salisse sopra con grazia e si piegasse in avanti per baciarmi.Un tocco lieve,le nostre labbra si incontrarono appena,morse delicatamente il mio labbro inferiore tirandolo,i suoi capelli mi accarezzavano i fianchi,solleticando un punto profondo dentro di me.La sua lingua scorreva leggera sulla mia pelle,il collo,la spalla,il solco fra i seni,la piega sotto i seni.Toccava deliberatamente quelle parti sensibili per eccitarmi senza sfiorare altro.Leccava,succhiava,baciava,mordicchiava’stavo impazzendo di desiderio,mi contorcevo sotto di lei,volevo stringere le gambe per darmi un po’ di sollievo ma il suo corpo me lo impediva.Disegnò cerchi concentrici sul mio seno destro fino al capezzolo che leccò con tutta la lingua,alzai la testa appena in tempo per vederla affondare e succhiare il capezzolo con forza.Gridai e strinsi forte i cuscini che erano sotto di me,inarcai il bacino e incontrai il suo che mi schiacciava con forza ma mi lasciava cmq spazio per muovermi.Così iniziai a strusciarmi contro di lei,cercai la posizione giusta per strofinare il clitoride contro il suo corpo,puntai i piedi e iniziai a muovermi.La posizione era scomoda ma mi permetteva di raggiungere l’orgasmo.Iniziai a muovermi sempre più velocemente mentre le mie nocche sbiancavano per la forza con cui stringevo i cuscini.
Valentina non dava tregua ai miei capezzoli succhiandoli a turno o avvicinando i miei seni con le mani e leccandoli insieme.Lo sentivo,sentivo l’orgasmo montare dentro di me,sentivo il fuoco che aumentava tra le cosce,sentivo il clitoride tendersi sempre di più,ormai ero un animale selvaggio che si accoppiava.L’orgasmo arrivò potente e devastante e mi immobilizzai urlando il nome di Valentina mentre lei mi scopava strusciandosi altrettanto selvaggiamente su di me.Fu intensissimo ma non troppo lungo,respiravo ancora a fatica e avevo i capezzoli indolenziti perché lei non li aveva lasciati un attimo.Era bellissimo.Quando anche l’ultima ondata di piacere fluì via dal mio corpo,Valentina alzò la testa e mi guardò sorridendo.Io iniziai a ridere,quasi isterica tanto che lei mi baciò con passione per calmarmi.Ero in preda ai postumi di un magnifico orgasmo procuratomi da una donna,mi sembrava surreale. Avrei voluto dirle tante cose,quanto fosse stato bello,come fosse eccitante sentire le mani delicate di una donna sul mio corpo ma fui distratta dalla scia di baci che Vale stava lasciando sul mio corpo.Mi baciò tutta la pancia,segnando con la lingua il contorno rotondo dell’ombelico,mi baciò i fianchi scendendo verso le anche,poi le cosce scivolando internamente fino alle ginocchia.Mi alzò la gamba e mi baciò il polpaccio,tanti piccoli baci che mi facevano fremere.Risalì con calma,con una lentezza estenuante per me che mi sentivo ancora eccitata,mi aprì ancora di più le gambe e mi baciò le grandi labbra più e più volte,alternando con colpetti di lingua,allargandomi ancora per poter godere di tutti i miei umori.Quando sentii il primo bacio sul clitoride inarcai la schiena offrendole ancora di più il mio corpo,alzai la testa e vidi quella cascata di capelli rossi scivolare tra le mie cosce e sentii che mi stavo bagnando ancora di più.Usò i pollici per aprirmi per bene le grandi labbra e ne segnò il contorno con la lingua,avvicinandosi sempre di più al cuore del mio fuoco.Iniziò a leccarmi il clitoride con delicatezza,alternava colpi veloci con leccate delicate,ora usava la punta della lingua,ora la tirava fuori tutta per assaggiarmi fino in fondo.Vedevo la sua chioma rossa muoversi e immaginai come deve sentirsi un uomo mentre riceve un pompino…allungai una mano e gliela posai sulla testa premendola leggermente.Quasi come se avesse capito la mia richiesta,Valentina iniziò a muovere la lingua più velocemente compiendo movimenti più ampi.Raccoglieva il mio piacere alla base del clitoride e lo portava fino alla punta amplificandolo.Io ormai ansimavo senza pudore,la incitavo a leccarmela e a farmi godere,stringevo i suoi capelli e accompagnavo i suoi movimenti con quelli del mio bacino.
Anche questo orgasmo esplose selvaggio e io mi mossi sempre più frenetica contro la sua bocca per spremere tutto il piacere che potevo.Mi sentivo così animalesca con la mano sulla sua testa,i gemiti che uscivano dalla mia bocca,il sudore che illuminava tutto il mio corpo e una meravigliosa creatura tra le mie gambe che mi faceva godere.
Quando anche questo piacere passò Valentina non smise di leccarmi ma,prima con delicatezza e poi sempre con maggiore decisione,mi condusse verso un altro orgasmo.Pensavo non fosse possibile eppure venni ancora mentre la mia geisha mi leccava con ardore e mi scopava con due dita.Ormai non avevo più forze,giacevo inerme sul letto,ansimante,sudata,bagnata ed eccitata.
Finalmente Valentina sollevò la testa dalle mie cosce e mi guardò.Aveva il viso impiastricciato dei miei umori e io volevo leccarglieli via,volevo ripulirla per ringraziarla di quella splendida dedizione con cui si era presa cura di me.Mi misi a sedere e feci per avvicinarmi ma lei mi fermò,di nuovo.
‘Facciamo un bagno’ Propose allegra
Io la guardai un po’ inebetita ma lei si era già alzata,era entrata in bagno e aveva aperto l’acqua della vasca.Mi alzai anche io ed entrai in quella che era una vera stanza da bagno,enorme con questa jacuzzi gigantesca al centro e Valentina nuda,finalmente,che vi versava bagnoschiuma.
‘Sciacquati un po’ ma sbrigati che &egrave quasi piena’.Obbedii e pochi minuti dopo ero nella vasca con lei,appoggiata al suo florido seno.Fu una sensazione bellissima,mi sentivo completamente appagata e rilassata.Pensai a quante volte mi ero sentita così con Luca e non mi venne in mente niente.Possibile?Allora mi impegnai a cercare un momento,anche solo una frazione di secondo in cui lui mi aveva fatta sentire così,feci scorrere tutte le situazioni in cui mi ero trovata con Luca ma,dannazione,non trovavo niente che somigliasse minimamente a quel momento.
‘A che pensi tesoro?’
Valentina mi strappò dai miei pensieri
‘A niente’cio&egrave pensavo che non credo di essere mai stata così bene’
Nel dirle questo mi voltai verso di lei e la baciai.Fu un bacio dolcissimo,le nostre lingua si amarono profondamente per qualche minuto.Decisi che volevo restituirle almeno una parte del paradiso che mi aveva regalato e iniziai ad accarezzarle un seno.Lei però mi fermò la mano e uscendo dalla vasca disse
‘Mi dispiace piccola ma adesso dobbiamo andare’
Andare?Dove?Ma io volevo restare lì per sempre!Io volevo sentire il suo corpo vibrare sotto le mie mani,volevo assaggiare la sua femminilità.
Eppure lei si stava già asciugando e vestendo nel giro di pochi attimi.Il suo viso era quasi cambiato,l’espressione dolce di poco prima era sparita,era diventata seria.Non sono mai stata brava a pregare le persone così mi alzai e mi vestii anche io.Ogni tanto sbirciavo verso di lei che tranquillamente risistemava il letto senza dirmi una parola.Andò alla porta,la aprì e finalmente mi guardò
‘Sono stata benissimo Bea.Grazie’ e così dicendo mi stampò un bacio sulla guancia mentre con la mano sul fianco mi faceva uscire.Scendemmo le scale e lei sparì tra la folla che ballava.
Io ero inebetita,immobile con le braccia abbandonate lungo il corpo che fissavo il punto in cui era scomparsa.Perché se ne era andata così?
Le mie amiche mi ritrovarono e mi chiesero preoccupate che fine avessi fatto,io non me la sentii di dire la verità,di raccontare loro che avevo fatto sesso con una sconosciuta’donna!!!Che questa mi aveva fatto provare piaceri mai raggiunti e poi mi aveva abbandonata.Ero così avvilita.

I giorni successivi furono un inferno,non facevo che pensare a Valentina e a come ero stata stupida.Farmi fregare così da una sconosciuta’non avevo imparato niente negli anni?Non si dà corda agli sconosciuti,non si fa sesso con gli sconosciuti’ok non erano proprio questi i miei pensieri.Io volevo rivederla,io volevo toccarla ancora,sentire il suo profumo.La desideravo da impazzire.
Un paio di sere mi appostai con la macchina davanti al locale dove l’avevo conosciuta sperando di vederla ma c’era troppa gente,così decisi che sarei entrata di nuovo.Mi vestii molto carina e sensuale e andai a cercarla tra la folla.Ero lì con il mio drink in mano che facevo saettare freneticamente gli occhi da una parte all’altra alla sua ricerca,ogni rossa che passava mi faceva fermare il cuore ma niente,di Valentina nemmeno l’ombra.Decisi di fare un’ulteriore follia e sgattaiolai su per le scale.Il cuore mi batteva all’impazzata,ero affannata,le mani mi tremavano ma avanzai verso la porta e provai a sentire se arrivavano rumori.All’inizio sentivo soltanto la musica ovattata del piano inferiore e il mio cuore,poi iniziai a sentire dell’altro,delle voci indistinte,dei gemiti,dei gridolini.Valentina mi aveva detto che il proprietario le lasciava usare quella stanza ma non mi aveva specificato se la lasciava usare anche a qualcun altro,magari nella stanza c’erano altre persone che facevano l’amore,magari il proprietario stesso!Mi staccai di colpo dalla porta tenendomi il petto,sapevo che dentro c’era lei,sapevo che stava facendo sesso con un’altra ragazza.Poi un pensiero mi colpì quasi a morte.E se fosse dentro con un uomo?Se fossero suoi i gemiti di piacere,se fosse lui a toccarla,baciarla,leccarla fino a farla godere?Provai un impeto d’odio per quell’uomo e istintivamente iniziai a battere i pungi contro la porta che evidentemente non era stata chiusa a chiave perché si spalancò sotto la mia furia.Attraverso il velo delle lacrime di rabbia vidi Valentina in ginocchio,accovacciata sul viso di una ragazza e con la bocca umida di umori,Se la stavano spassando e lei stava permettendo a quella puttana di toccarla.Persi completamente la ragione
‘Che cazzo stai facendo?Perché ti scopi le altre?Non ti &egrave bastato quello che hai fatto con me,&egrave così che fai tu’rimorchi una ragazza nuova ogni sera e le regali il paradiso per poi abbandonarla come hai fatto con me?’
Ero una furia e dissi un sacco di cose incomprensibili tra i singhiozzi e gli scatti d’ira mentre l’altra ragazza si rivestiva in tutta fretta scappando via e Valentina mi fissava in piedi con le braccia incrociate.
Quando ebbi finito di vomitarle addosso tutta la mia rabbia e il mio amore lei disse secca
‘Beatrice,io non ti ho promesso nulla.Tu non sei la mia ragazza.Io ti ho rimorchiata,ti ho scopata come volevo e la cosa doveva finire lì.Chi ti ha dato il permesso di venirmi a cercare e di urlare in quel modo?Voglio che tu te ne vada subito,chiaro?’
Scacciai via gli ultimi rimasugli di amor proprio e mi buttai in ginocchio piangendo.
‘Ti prego vale non mandarmi via,io ti amo’ti amo lo capisci?Non ho mai provato con nessuno quello che ho provato con te,nemmeno con Luca!!!Capisci?Nemmeno con Luca!!!Lascia che ti tocchi anche io,che ti faccia vedere che sono brava quanto te,che posso regalarti lo stesso piacere che tu hai dato a me.
‘Bea non essere patetica e vattene.Io non ti amo,sei stata solo una scopata’avevo voglia di possedere qualcuno e ho trovato te.Questo &egrave quanto &egrave successo,niente di più’
Avrei voluto insistere ma una voce maschile dietro di me mi fece voltare
‘Cazzo succede qui?Vale stai bene?’
Lei,ancora nuda,gli si avvicinò e lo baciò in bocca facendo scivolare una mano tra le sue gambe.
‘Si amore sto bene,questa pazza psicopatica mi ha fatto una scenata di gelosia’
Lui mi guardò sorridendo
‘Sei un’altra delle amanti di Vale,una di quelle che lei ha fatto godere fino allo stremo.La mia piccola fa così,ogni tanto si prende una pausa dal mio cazzo e si diverte con le altre passerine.E tutte vi innamorate.Ma io lo capisco eh,so quanto possa essere brava la mia bambina’
Tutto mi sembrò ancora più confuso,l’aria nella stanza si era fatta troppo densa e non riuscivo a respirarla.Scappai via lasciando i due fidanzati che mi guardavano silenziosi.
Uscii in strada più velocemente che potei e mi buttai nel primo vicolo che trovai.Posai le mani sulle ginocchia e cercai di riprendere fiato,mi costrinsi a controllare il respiro o sarei svenuta.
Dopo qualche minuto sentii qualcuno che si avvicinava nell’oscurità
‘Bea stai bene?’
Valentina si era avvicinata e mi aveva messo una mano sulla testa
‘Che ti importa?’
Stavo piangendo di nuovo,aveva ragione lei ero proprio patetica.
Si piegò un po’,mi prese il mento e mi baciò.
Fu un attimo e mi alzai sbattendola al muro,stringendo il suo viso e baciandola con ardore.La mia lingua si era intrufolata violentemente nella sua bocca e la stava frugando in ogni angolo,respiravo affannosamente con il naso mentre le mie mani scivolavano selvagge verso i suoi seni.Li strinsi entrambi con tutta la mano strappandole un gemito.Le slacciai la camicetta con una foga adolescenziale ansimando come un animale che ha agguantato la sua preda.Le abbassai le coppe del reggiseno e strinsi i capezzoli tra il pollice e l’indice,li premetti,li tirai,strizzai tutto il seno e finalmente lo assaggiai.Saziai la mia lingua famelica con ampie leccate su tutto il seno,mi concentrai sui capezzoli indurendo la lingua a tormentandoli a lungo.Vale stava mugolando immobile sotto il mio attacco.La feci eccitare finché i suoi bottoncini non divennero duri e aguzzi,solo allora inizia a succhiarli avidamente,incavando le guance,tirandoli con i denti.Aveva un sapore così buono,così dolce e lussurioso allo stesso tempo.Sentivo che mi ero bagnata tantissimo,sapevo che il mio clitoride si era gonfiato e aspettava solo di esplodere.
‘Oddio Bea non fermarti’
Queste furono le uniche parole che le sentii dire ma per me furono più che sufficienti.
Mi inginocchiai davanti a lei,le alzai la minigonna e le scostai le mutandine.Anche lei era eccitata,feci scorrere l’indice sulla sua pelle,incontrai l’umido delle grandi labbra e lo seguii fino al clitoride gonfio come il mio.La accarezzai tutta,spandendo i suoi umori per poi leccarli via dolcemente.Le strinsi il monte di venere più volte accarezzando così indirettamente il suo clitoride ma poi non resistetti più.La allargai per bene e affondai la faccia dentro di lei.Fui pervasa da un profumo intenso di gelsomino ed eccitazione femminile,sentivo che tutto il mio viso si bagnava del suo piacere e questo mi eccitava ancora di più.Disegnai dei cerchi con la punta della lingua intorno al suo clitoride,la sentivo fremere ogni volta che mi ci avvicinavo e prolungai questo strazio finché non decisi che volevo sentirla godere.
Lei era in piedi con le gambe divaricate,schiacciata al muro,con le mani sulla mia testa che scompariva in quel triangolino.Io ero accovacciata davanti a lei,con le gambe divaricate appena e una mano nelle mutandine alla ricerca del mio piacere.Iniziai a fare a lei con la lingua quello che facevo a me con il dito.Non era più tempo di giocare e stuzzicare,i nostri respiri dicevano chiaramente che era arrivato il tempo di godere,di esplodere.Mi penetrai con un dito e penetrai lei con la lingua,scopai entrambe con frenesia,la mia lingua si muoveva dentro e fuori la sua fessura fradicia,la tenevo aperta con l’altra mano e premetti un dito sul suo clitoride facendo dei piccoli ma decisi movimenti circolari.Usai il mio pollice per regalare lo stesso piacere al mio clitoride e portai così entrambe sull’orlo dell’orgasmo.Valentina venne ansimando selvaggiamente e muovendo freneticamente il suo bacino per venire incontro alla mia bocca avida,sentirla così fece venire anche me che quasi persi l’equilibrio e gemetti nella sua fessura inalando il suo odore che si era fatto più intenso con l’orgasmo.Andai avanti a lungo,diventando sempre più delicata ma continuando a stuzzicarla con la lingua.Improvvisamente Valentina si accasciò e mi ritrovai a guardarla negli occhi.Respirava ancora a bocca aperta.Mi accarezzò il viso e mi sorrise.Io mi asciugai con la manica della camicia e mi alzai sistemandomi la gonna e le mutandine.
Feci un passo indietro e la guardai,stremata,con la gonna tirata su a mostrare gli slip ancora scostati e un lucidissimo triangolino di pelle.Impressi nella mia memoria l’immagine di quella ragazza seduta per terra in un vicolo semibuio che guardava dritto davanti a se cercando di prendere aria ed era splendida,la più bella ed eccitante ragazza che avessi mai visto.
Le arruffai un po’ quei capelli rossi che mi avevano fatta sognare e me ne andai un po’ barcollante.

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