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Racconti di DominazioneTradimentoVoyeur

La mia esperienza di traditore tradito, parte 7

By 19 Ottobre 2021No Comments

La mia esperienza di traditore tradito, parte 7

Sfruttava ogni pochi minuti che riusciva a sganciarsi dalla moglie per coinvolgere la mia di moglie e consumare sesso con lei. Si inventava le più incredibili scuse per allontanarsi dalla spiaggia e in un modo o l’altro farsi raggiungere da mia moglie.
Li ho “beccati” in casa in un filmato che non superava i quindici minuti.
Erano in casa e lui: veloce, dai , devo rientrare da mia moglie. Le ho detto che andavo fare benzina e tu cosa hai raccontato a tuo marito?
Lei: che non ero sicura di aver chiuso il gas in cucina.
Lui : buona questa.Poi: dai.
Mia moglie non si tolse nemmeno il costume, si limitò a farlo cadere a fondo gambe. Dapprima gli succhiò il cazzo che lui aveva già estratto dal costume e non appena fu pronto si mise alla pecorina al fondo del letto.
Angelo puntò subito alla vagina con un ritmo subito aggressivo che mia moglie, da come arricciava le labbra, subiva bene.
Quando fu “caldo” lo estrasse dalla vagina e accompagnato da un nooo di disappunto di lei glielo appoggiò sull’ano e con una spinta ben assestata la inculò.
Lei: piano, piano, fa male.
Lui: zitta, smettila di lamentarti; devi abituarti. Il tuo culo adesso è sempre pronto per il mio cazzo, ma devo slargartelo bene e tu devi imparare a prenderlo bene e in fretta e soprattutto a usarlo come la figa.
Devi avere piacere a prenderlo nel culo.
Senza altre lamentele mia moglie portò la mano in mezzo alle cosce e prese ad accarezzarsi . Si vede che comunque non le dispiacesse prenderlo nel culo.
Lui spingeva e usciva ad un ritmo veloce tipico di chi volesse finire in fretta la scopata non preoccupandosi della partner. Infatti dopo breve con un grugnito di soddisfazione le venne nel culo .
Poi lo tolse lasciando lei insoddisfatta che aveva interrotto la masturbazione senza aver avuto il tempo di godere.
Lui: puliscilo.
La fece scendere dal letto e al solito se lo fece pulire attraverso la bocca di lei.
Un minuto dopo lui usci da casa mentre lei andava in bagno per pulirsi.
I giorni alla partenza erano sempre meno e il rapporto tra mia moglie ed Angelo continuava, ma non ero preparato nemmeno lontanamente a quanto sarebbe avvenuto negli ultimi giorni di vacanza.
Immaginavo che certe cose avvenissero solo nei libri di racconti erotici e non mi ero mai chiesto come funzionasse quel “mondo parallelo” al normale vivere.
Mi trovai indirettamente e direttamente coinvolto in una realtà fuori dai canoni del vivere comune scoprendo che è vero quelli che molti sostengono che tra gli esseri viventi l’essere umano è quello che oltre ad essere perverso non ha limiti nelle sue perversioni.
Non rispetto la cronologia degli eventi, ma spero capirete.
Un tardo pomeriggio eravamo , moglie, figli ed io, al nostro ombrellone pigri e rilassati.
Angelo era sotto l’ombrellone dei ragazzi. Avevano fatto il bagno insieme non lontano da dove eravamo noi, ed avevo notato che parlavano fitto, ridevano, ed ogni tanto guardavano verso mia moglie e me.
Adesso sotto l’ombrellone stava accadendo la stessa cosa, ma le risate e i gesti dei ragazzi facevano pensare che dicessero ad Angelo: smettila di dire stronzate. Chissà cosa gli raccontava?
Ad un certo punto lui mi sembrò un po’ incazzato ed io curioso inforcai la mia “cuffia”, ma la conversazione era terminata e riuscii solo a sentire lui dire: non mi credete? Adesso vi faccio vedere; e il suo viso era rivolto verso mia moglie. I ragazzi si erano zittiti sorpresi dalla sua irruenza
Prese il telefono ed armeggiò. Qualche istante dopo mia moglie aveva il cell in mano e leggeva qualcosa.
Anna attese qualche minuto poi disse: vado ai servizi. Io : ok .
Dopo poco anche Angelo e i ragazzi si alzarono ed andarono verso il bar.
Non mi sentivo tranquillo e dissi a Chiara: vado a fare un giretto anch’io, guardi tu i bimbi?. Come al solito, gentile, disse: vai tranquillo, ci penso io.
Recuperai il mio zainetto e facendo un giro largo andai ad appostarmi dove potevo vedere quel posto in cui l’avevo visto sul muretto con mia moglie. Era il posto più defilato vicino agli ombrelloni e pensai se avessero voluto fare qualcosa si sarebbero recati li. Era dietro le cabine , potevi curare chi veniva dal sentiero ed era abbastanza isolato da renderlo sicuro da improvvise visite. Come pensavo arrivarono , ma non si fermarono andarono più avanti inoltrandosi e sparirono alla mia vista. Immaginai subito dove fossero andati, dovetti cambiare la mia posizione aggirando le cabine. Li vidi ,erano fermi in uno spazio sabbioso dietro le cabine .C’era solo un punto d’accesso e da li si controllava chi dovesse arrivare; era ancora più sicuro, riservato, dell’altro posto, ma per arrivarci dovevi conoscerlo..
Doveva averlo scoperto gironzolando alla ricerca di qualcosa di simile. Per accedervi dovevi andare alle docce che erano arretrate rispetto le cabine e da li c’era un passaggio laterale che ti portava dietro uno stretto corridoio che poi si allargava in uno spazio circondato da pini e macchia mediterranea selvaggia dove non passavano sentieri.
Per andarci o passavi dalle docce o dovevi infilarti nella macchia, ma l’avresti fatto solo perché dovevi avere un motivo per andare li. Ed io l’avevo e stavolta avevo il microfono direzionale con me.
Ero dietro un folto cespuglio a 15/20 metri da lui e lo vedevo chiacchierare con i due ragazzi. Si fermò nel punto di osservazione rivolto alle docce mentre i ragazzi arrivarono nello spazio pochi metri più in là.
Puntai subito l’antenna e sentii distintamente le loro voci.
Uno diceva: ma che ci facciamo qui? Ed Angelo : aspetta e vedrai.
L’altro, più irrequieto : andiamo via, non mi piace questo posto. E Angelo: solo due minuti e poi andiamo. Vi ho portato nella mia garconniere e lo disse ridendo.
All’improvviso fece un cenno per chiedere il silenzio. Arrivava qualcuno?
Qualche secondo e vidi mia moglie comparire.
Quel giorno indossava un costume nero che evidenziava tette e l’abbronzatura. Era abbastanza sgambato da mostrare l’attaccatura delle gambe e lo stacco del culo.
Appena lo vide gli disse: non puoi sempre farmi fare queste cose, prima o poi ci beccano e poi vide i ragazzi. Spaventata gli disse: loro cosa ci fanno qui?
Lui: tranquilla, le disse in modo gentile ma fermo, molto fermo; non abbiamo tempo e non perdiamo tempo.I miei amici non mi credevano quando dicevo che sei la mia amante e fai tutto quello che ti chiedo e allora siamo qui.Stasera partono e poiché sono stati molto gentili voglio fargli un regalo. Stravedono per te e con un bel pompino li fai felici. Non farmi fare brutta figura ho detto che sei bravissima a farli.
Mia moglie barcollò per quanto sentito.
Non aveva la forza di parlare, balbettava: ma,ma..sono dei ragazzi
Lui: dai non perdere tempo, non vorrai far insospettire Paolo?
La prese per mano e la portò vicino ai ragazzi dove la fece inginocchiare nella sabbia e poi si rivolse a loro che erano impietriti dagli avvenimenti: vi date una mossa? Non abbiamo molto tempo.
Loro erano titubanti e allora disse a lei: pensaci tu.
Fu lei ad abbassare gli slip dei ragazzi, ne uscirono due cazzi molli.
Angelo insistette: dai veloce e fai come fossi io e rivolto ai ragazzi : su ragazzi, sveglia, potete toccarle anche le tette, non abbiate paura non mordono.
Anna impugnò i due cazzi e fu il ragazzo più alto che le scoprì il seno. Vedere quel seno fu per i ragazzi un momento epico e lo toccarono prima indecisi e poi vogliosi. Lei si faceva toccare senza muoversi e il tempo scorreva tanto che Angelo: adesso basta , Anna fai sti cazzi di pompini.
Mia moglie spostò i due ragazzi in maniera tale che i loro cazzi potessero essere segati contemporaneamente dalle sue mani . Per lei era sicuramente una nuova esperienza e mi spiace dirlo la cosa deve averla eccitata. Sotto gli occhi vigili di Angelo provava cosa vuol dire avere un cazzo per mano. Li ha segati con attenzione tenendo le mani alla base dei peni e li ha visti crescere velocemente , ne ha guardato prima uno e poi l’altro. Erano ambedue rigidi vicino al suo viso e alla bocca. Come una consumata porno star non ha esitato a farli avvinare al viso contemporaneamente. Uno era poggiato sulla guancia sinistra, l’altro sulla guancia destra; volgendo il capo li leccava dando l’attenzione a tutti e due, un pò per uno.
Poi comincia a succhiarli dall’alto. Mentre succhia uno sega l’altro. Li ha avvicinati ambedue alla bocca; presa dalla libidine. ho il sospetto che li voglia prendere in bocca insieme. Ci prova per un attimo solo poi vi rinuncia e tenendoli per mano davanti le labbra sega ambedue insieme e alternativamente succhia l’uno e l’altro.
Angelo le disse: veloce che è tardi
Allora con il desiderio di farli venire velocemente ne ha succhiato uno più a lungo mentre segava vigorosamente l’altro. Le succhiate si sono fanno sempre più profondi e insistenti, i visi e i sospiri dei ragazzi dicevano che stavano per scoppiare.
Mia moglie ha spostato i cazzi verso le tette e ha ricominciato a masturbarli con tanta intensità.
I ragazzi erano al capolinea; il più alto venne. Il suo seme era uscito e schizzato copioso colpendola sotto il mento e sulle tette .
L’eiaculazione dell’ amico le ha interrotto la sega all’altro bloccandolo per un pò; ma mia moglie non l’ha dimenticato, anzi mi è parso che abbia voluto ripagare la sua attesa. Lo ha segato e preso in bocca. Lo teneva stretto tra le labbra.Ho visto il ragazzo contrarre i glutei e portare avanti il bacino. Stava venendo, le stava venendo in bocca tra le labbra di lei che lo strinsero e non lo lasciarono sino a quando lui non si è rilassato. Si è ingoiata il suo seme; dalla sua bocca è uscito un uccello lucido e pulito.
Dopo aver sborrato ed esaurito la loro eccitazione i ragazzi erano nervosi , rimisero gli uccelli nei costumi e sembrarono vogliosi di togliersi da lì
Angelo li frenò: soddisfatti? Lo potrete raccontare agli amici e poi peccato partiate altrimenti ve la facevo anche scopare. Fa tutto quello che le chiedo. Peccato sarà per un’ altra volta.
Uno di loro, il più alto, si rivolse all’amico: possiamo rinviare la partenza a domani sera ? L’altro con fare desolato: lo sai che non possiamo; dobbiamo andare stasera per forza
Angelo: peccato sarà per un’ altra volta, però vi faccio vedere cosa avete perso e rivolto a mia moglie: troia tira giù gli slip; fagliela vedere, fagli vedere cosa si sono persi.
Come in un sogno i ragazzi la videro calare il costume e poterono vedere il pube e la vagina liscia come quella di una bimba. Poi Angelo le disse: girati e piegati . Lei lo fece ed alla vista del sesso femminile apparirono scioccati. Angelo intervenne ancora: se volete, potete toccare.
Gianni ieri l’ha scopata e ha detto che ha una figa di velluto, che poche volte ne ha scopate così.
I ragazzi lo guardarono ed insieme dissero: Gianni? Quel signore vecchio? Era un vicino d’ombrellone e arrivava forse a 60 anni, ma per loro era vecchio
Questa non mi era sfuggita, ma non mi aspettavo che la raccontasse in giro.
Angelo si rivolse a mia moglie: i ragazzi dicono che Gianni è vecchio, dì loro come era il cazzo del vecchio, dillo ai ragazzi
Una laconica risposta: funzionava.
Dopo qualche secondo di impasse, sempre lo stesso, il più ardito , si fece vicino al culo di mia moglie e la sua mano, dall’alto al basso. toccò e scivolò nella fenditura e poi fece alla rovescia lo stesso percorso. Poi si staccò. L’altro non ebbe il coraggio di toccarla.
Angelo gli disse e tu? Lui gli fece cenno di no con la testa.
Allora Angelo si rivolse a mia moglie: per ora hai finito il tuo lavoro, puoi andare.
Lei si tirò su il costume e si ravviò i capelli curando fosse tutto a posto.
Angelo sorridente si rivolse ai ragazzi: adesso mi credete? E’ la mia troia.
Poi si rivolse a lei: mi fermo al bar con i ragazzi , a dopo, e andarono.
Tornai all’ombrellone e venni raggiunto dopo pochi minuti da mia moglie. Erano passati circa venti minuti da quando era andata al bagno. Le dissi: ci hai messo un po’, tutto bene? Mi liquidò con: al bagno delle donne c’era la fila.

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