Skip to main content
Racconti 69Racconti EroticiTradimento

LE FINESTRE SPORGONO SUI PONTEGGI

By 10 Marzo 2023No Comments

LE FINESTRE SPORGONO SUI PONTEGGI
C A P I T O L O I
(GIORGIO). Buongiorno, (RAG.). Buongiorno. (GIORGIO) Mi è
arrivata questa lettera, per presentarmi qui questa stamattina.
(RAG.). Si la stavo aspettando. Guardi può iniziare subito…Vada
da quel signore con la cartelletta in mano e il casco giallo. E’
l’ingegnere (De ANGELIS). (GIORGIO), grazie a dopo. Ingegnere
buon giorno, sono Giorgio. Oggi è il mio primo giorno di lavoro.
(De ANGELIS) benvenuto a bordo, so che lei ha lavorato sopra i
ponteggi, ok allora mi faccia vedere cosa sa fare, su forza buon
lavoro e stia attento. (GIORGIO)grazie ingegnere buon lavoro
anche a lei. (GIORGIO) salendo al terzo piano del ponteggio, inizia
a mettersi gli strumenti da lavoro, la cintura, e tutto l’occorrente.
Ad un tratto sente un rumore di tapparella che si alza, e nota
dalla finestra una (DONNA) che in vestaglia saluta il (MARITO) con
un bacio. Lui esce dalla camera da letto e apre la porta di casa per
recarsi al lavoro. La (DONNA) sistema il letto, e va in cucina a
preparare la moka del caffè. Dopo pochi minuti ecco che esce il
caffè, e la (DONNA) si avvicina alla seconda finestra della cucina,
ma si accorge che (GIORGIO) anche da là, i suoi occhi la guardano
fissi. Intanto passano le ore e (GIORGIO) lavora, avanti indietro,
su e giù, piano piano la giornata passa. Intanto è arrivata l’ora si
sono fatte le 12:30, è il momento della pausa pranzo. (GIORGIO)
Apre il suo sacchettino, e tira fuori due tramezzini, una mela, una
birretta. Si siede vicino alla finestra della cucina, e inizia il pasto.
Intanto la (DONNA) in cucina sta apparecchiando per lei, il
(MARITO) torna la sera come al solito nell’arco della settimana.
Ecco che pronto, si accomoda nel tavolo da pranzo con lo sguardo
rivolto verso fuori, e inizia a mangiare. (GIORGIO) continua a
mangiare tranquillamente, seduto accanto alla finestra.
I suoi occhi sono sempre verso la finestra della (DONNA), gli
sguardi si incrociano, e tra i due scatta qualche piccolo sorriso.
Finita la pausa pranzo, (GIORGIO) continua il suo lavoro, mentre
la (DONNA) mette la moka sul fornellino, e in attesa che esce,
lava le poche stoviglie utilizzate. Finito le stoviglie velocemente,
trattandosi di due piatti e due posate, spegne il fornellino e versa
il caffè in una tazzina, ma in quell’istante passa (GIORGIO) e la
(DONNA) si accorge… e ancora una volta si guardano
intensamente, così la (DONNA) con un cenno fa capire a
(GIORGIO) se gradirebbe una tazza di caffè. Con la testa fa un
segno chinando il capo, e subito la (DONNA) apre la finestra e le
porge la tazzina, i due sorridono e (GIORGIO) grazie mille signora.
Lo stesso la (DONNA), prego…. Appena bevuto gli ridà la tazzina e
la ringrazia per la seconda volta. (GIORGIO) inizia a lavorare, è il
primo giorno e non può scherzare con il rischio di essere
licenziato, ma lui questo lo sa e non ci tiene a perdere il lavoro. Ci
siamo la giornata e giunta al termine (GIORGIO) si libera degli
attrezzi, e passa dalla finestra della camera da letto, dove la
(DONNA) è sdraiata a vedere la tv, lei si accorge e lui con la mano
gli fa un segno di saluto, e lei risponde con un piccolo sorriso. Per
oggi la giornata di (GIORGIO)è terminata, a domani.

C A P I T O L O II
Il martedì (GIORGIO) ritorna al lavorare con il pensiero fisso di
vederla di nuovo. Ecco che arrivato sopra il ponteggio, si riapre
la tapparella, ed ecco che il marito esce dalla stanza dando il
solito bacio alla moglie, dopo pochi attimi lo vede attraversare il
cortile, sale in auto e se ne va. Subito pochi attimi gli occhi si
incrociano, lui guarda lei in vestaglia trasparente velato quasi
seminuda, e penetrandola con lo sguardo, lei con un sorriso si
dirige verso la cucina, e girando la testa per vedere se ancora lo
sguardo di (GIORGIO) la stesse seguendo. Ripete la stessa
funzione del precedente giorno, mette la moka e si siede ad
aspettare che esce il caffè. Intanto (GIORGIO) continua a fare il
suo lavoro, sul quel ponteggio fa avanti e dietro, sempre il suo
sguardo e indirizzato dando alla finestra, passati un paio di
minuti, ecco che il caffè è pronto per uscire, si sente il rumore
inconfondibile della moka, mentre lei prende due tazzine, e con
un cenno fa capire a (GIORGIO) se lo vuole, lui abbassando la
testa fa capire di si, apre la finestra e lo fa entrare. Bevendo il
caffè a un metro di distanza da lei gli dice a voce soffocata,
ottimo questo caffè davvero speciale, e lei risponde, grazie.
(GIORGIO) replica: Si ma e la sua mano e la sua bellezza a
renderlo così buono. Scusami ma non so ancora il suo nome per
poterla chiamare mia cara signora. Dammi del tu dice lei, e
comunque piacere, io sono (GABRIELLA). Il piacere è tutto mio,
io mi chiamo (GIORGIO). Iniziano a sorridere entrambi, e dopo
aver bevuto il caffè, lei allunga la mano a prendere la tazzina.
(GIORGIO) la porge delicatamente, e accarezzandole le dite,
inizia a stringerle tutta la mano, (GABRIELLA) gli porgere le
labbra, e la sua lingua inizia a contorcersi di piacere, lanciano le
tazzine entrambi sul lavandino, ma contemporaneamente gli
prende la mano e la poggia sul suo cazzo duro. Lui gli abbassa gli
slip e poi glie li leva totalmente, e prendendola in braccio,
portandola direttamente nella camera da letto, come se
conoscesse la casa da anni. Spogliandola tutta e lasciandola
completamente nuda sul letto, gli salta addosso succhiandogli il
seno divenuto con i capezzoli duri. Si toglie i pantaloni e
rimangono nudi iniziando un 69 da urlo. Inizia a penetrarla
dietro e lei grida, era la prima volta che lo prendeva dietro,
gridando di dolore diceva si ancora fammi male, mi piace da
morire, non fermarti continua ti prego. La gira e inizia a
penetrarla nella figa, vai, vai, ancora siii ti prego non fermarti. A
questo punto (GIORGIO) gli dice: sei stupenda ti ho desiderato
dal primo istante che hai sollevato la tapparella, e lei rispose
che la stessa cosa ha provato quando gli è comparso davanti agli
occhi. Poi gli prende il cazzo e lo mette in bocca, fammi godere
sborrami dentro voglio sentire il sapore del tuo miele, mio
marito non vuole mai questo, neanche leccarmi la figa, mi dice
che i cani leccano e lui non è un cane. Durante i giorni tra lunedì
al venerdì, e raro che mi scopa, in una settimana due volte al
massimo tre, eppure sono due anni che siamo sposati, e
abbiamo 32 anni lui, e 30 io. Quasi ogni giorno gli dico di
scopare, e dice sempre che meglio sabato e domenica, ti
prometto che lo facciamo. Queste sono le sue risposte. dice
sempre che stanco e io certe volte penso che abbia un’altra
donna. (GIORGIO) gli risponde: allora è proprio uno scemo, un
rincoglionito, o mezzo gay? Io se fossi tuo marito credo che non
mi basterebbe farlo due volte al giorno. Adesso che sei qui con
me ti prego di non lasciarmi. Non potrei sopportarlo vivere
un’istante senza di te, non ho mai goduto in vita mia così,
credimi amore e tutto vero quello che ti dico, ti ringrazio di
avermi amato così e voglio che continui ad amarmi. (GIORGIO)
ma credi che sono scemo, pensi che dopo che ti ho trovato, ti
lascio andare via? Mi vuoi morto! tu sei la donna dei miei sogni,
ti ho amato dal primo istante, e il mio sogno diventa realtà!

20
4

Leave a Reply