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OrgiaRacconti di DominazioneTradimento

primo anno di università capitolo 4

By 11 Maggio 2020Ottobre 11th, 2020No Comments

Dopo quella serata avevo voglia di sprofondare,, fidanzata, con il ragazzo al mio paese, e avevo fatto quelle cose, ma la cosa di cui più mi vergognavo era il fatto di aver leccato i piedi a Germana, quel gesto da parte di quella ragazza, che odiavo, il fatto di averle leccato i piedi mentre davanti a lei Andrea mi scopava, quel…leccami anche tra le dita dei piedi…

Che vergogna.

E’ passato qualche giorno, intanto andavo a lezione all’università, normalmente cercando di dimenticare quello che era successo, ma ecco un messaggio di Andrea che mi chiedeva se fossi a casa, risposi di si, e dopo un minuto ho sentito bussare alla porta, io ero in pantaloncini e canotta, apro la porta, entra, mi dice:

…come stai Sara? È da giorni che non ti vedo…

Io:

…ho dovuto studiare sono stata a lezione…

Andrea:

…ah si? Ma tu qua non sei per studiare…

E mi stringe da dietro, mordendomi con le labbra l’orecchio e poi disse:

…tu sei qua a Napoli per svuotarci le palle…

E mi ha infilato la mano nei pantaloncini e dentro le mutande.

Io ho iniziato ad ansimare ma ho cercato di divincolarmi dicendo:

…Andrea non posso basta ti prego lo sai ho il fidanzato al mio paese…

Andrea:

…al tuo paese…qua sei la mia puttanella…

Mi ha tirato giu in un colpo solo pantaloncini e mutande, mi ha appoggiata al tavolo e poggiata con la pancia la e mi ha alzata la gamba sul tavolo poi mi ha messo 3 dita nella fica, e ha iniziato a infilarle su e giu a masturbarmi in modo veloce e forte, io ansimavo poggiata sul tavolo a testa poggiata e occhi chiusi, mentre sentivo il rumore dei miei liquidi mentre faceva cosi forte con la mia fica, poi, di colpo, stop, ho sentito la sua bocca prendermi tutta la fica e la sua lingua risposa che mi entrava dentro, ero bagnatissima, ero con la bocca aperta per come mi stavo bagnando e poi la voce di Andrea:

…ti piace zoccola? Mmm sei un lago, dimmi che sei una puttana…

Io:

…sono una puttana…

A quel punti uno schiaffo sulla mia fica e io:

…Ahiaaa…

E poi un altro schiaffo sempre sulla fica aperta e io:

….Ahiaaaaa daiii…

E mi sono portata la mano sulla fica, ma lui :

…che ahiaaa? Non ti piace? Al tuo paesello ci scommetto che ti leccavano tutti il culo vero? Nessuno ti ha mai trattata cosi…

Io non ho risposto e subito ho sentito il suo cazzo che mi entrava dentro, ha iniziato subito a scoparmi veloce e forte, dandomi certe botte che spostavano il tavolo anche se di poco, mi faceva male la gamba in quella posizione, mi prese dai capelli, e mi tirava la testa in dietro, mi prese un capezzolo tra le dita, e me lo stringeva mentre io:

…ahhhhh ahiaaaaa ahhhha pianoooo daiiiii noooo cosi…

Allora lui mi ha mollato il capezzolo e i capelli e ha ripreso a scoparmi e a spingere forte , sentivo le palle che mi sbattevano sul corpo e io ansimavo ad alta voce, poi come a sorprenderci tutti e due il io telefono squilla, sul display la scritta…AMORE… era il mio ragazzo, io:

…basta basta aspetta il mio ragazzo…

Andrea si ferma ma mi resta dentro la fica tutto dentro, io rispondo al telefono:

…amore ciao che fai?…

Lui:

…niente amore sono a casa e tu?

Io:

…pure io sto studiando…

Ma di colpo inizio a sentire le dita di Andrea che mi tocca sul clitoride e io che cerco di spostarmi, ma lui riprende a scoparmi anche se non forte come prima, io non sapevo come fare per trattenermi il respiro e non far capire niente al mio ragazzo che intanto mi stava parlando al telefono ma ecco che mi tradisco quando ho sentito un dito di Andrea che mi entra liscio liscio nel buco del sedere e me lo muoveva a uncino dentro, io a quel puntino non ce l’ho fatta:

…ahiaaaaaaa cazzoooo…

Il mio ragazzo:

…che è successo?…

E io con il cazzo nella fica e un dito che mi giocava nel buco del sedere gli dissi:

…amore ho sbattuto al tavolo ti richiamo scusa…

Ho chiuso il telefono e ho detto ad andrea:

…stronzooooo….sei uno scemo…

E lui:

…vuoi vedere che ora ti faccio telefonare a quello scemo e te lo metto nel culo mentre stai con lui al telefono?

Io:

…no dai…

Mi ha girata, mi ha fatta inginocchiare e mi ha detto:

…fammi svuotare i coglioni, latrina, questo sei tu, una pompinara di merda, una paesana del cazzo daiiii leccami i coglioni…

Io li leccavo e non dicevo niente e lui:

…siiii lecca lecca dai succhiamo il cazzo dai ciuccia cazzi di merda daiii succhia fammi sborsare dai tamarrella di paese di merda dai, apri la bocca t’ajja a mett e pall mmmocca cessa…

Ho aperto tutta la bocca e ho dovuto imboccare le sue palle e lui:

…hhhh ahhhh siiiiii mo ti do a sfaccimma…

Mi ha tolto le palle dalla bocca e mi ci ha messo il cazzo tenendomi dalla nuca e spingendo dentro e fuori, poi:

…ahhhh siiiii bevi bevi tutto latrina mmmmmmm…

Mi ha sborsato tutto in bocca, mi veniva da vomitare ma lui voleva che ingoiassi allora ho trattenuto il fiato e ho mandato tutti e 4 i suoi schizzi giu e lui:

…brava brava la troia siiii sei davvero una latrina sei la mia latrina, apri la bocca…

Io ho aperto la bocca e lui si è piegato su di me, pensavo volesse baciarmi ma ecco che mi sputa nella bocca, mi disse:

…vado che ho da fare ci sentiamo cessa…

Rimasi la seduta a terra come se non ci avessi capito niente, che stava succedendo? Io non avevo mai fatto cose simili, venivo da un paesino della Calabria si, è vero ma avevo avuto in 19 anni solo 3 ragazzi e adesso mi ritrovavo a Napoli all’università dopo 4 mesi che stavo la a essere trattata cosi da ragazzi di Napoli, pensavo, …forse è vero noi ragazze di paese veniamo nella grande città pensando di capire tutto della vita perché abbiamo 19 anni e invece quando ci confrontiamo con ragazzi di una grande città come Napoli, che magari sono cresciuti pure un po per strada ci rendiamo conto che siamo nettamente inferiori e veniamo sottomesse con facilità…

E poi il telefono squilla nuovamente, questa volta Giulio, il tatuatore, :

…Sara, ti ricordi quelle cose che ti ho fatto avere? Jenny vuole i soldi, che gli devo dire?

Io:

…ma lui mi aveva fatta fumare diceva che non ci stavano problemi per i soldi che quando poi ce li avevo glieli potevo portare, io neanche fumavo prima di venire qua…

Giulio:

…eh lo so bella ma che gli devo dire io a questo?…

Io:

…Giulio io soldi non ne ho veramente adesso, la settimana scorsa i miei mi hanno mandato i soldi ma ho pagato l’affitto e fatto la spesa, dove le prendo 200 euro?

Giulio:

…sara non so che dirti questo vuole i soldi che mi invento io?…

Io:

…non glieli puoi anticipare tu e mese entrante te li do?

Giulio:

…io? Ma sei scema e dove li prendo, ho un sacco di spese…

Io:

…ho capito Giulio ma mica me la sono fumata solo io, anche dei ragazzi qua hanno fumato anzi più loro che io, si può dire che l’ho presa per loro…

Giulio:

…Sara!!! tu devi imparare a campare, che non sei al tuo paesino qua a Napoli funziona diverso, Jenny conosce te no i ragazzi che hanno fumato, i soldi glieli devi dare tu vedi come cazzo devi fare, e non scherzare con certe persone…

Io:

…ma io che devo fare dove li prendo i soldi?…

Giulio:

…vabbè facciamo una cosa tu hai da fare adesso? Vediamoci verso le 19.00, ci prendiamo un caffè e vediamo come apparare sta questione…

Con Giulio avevo avuto un rapporto occasionale, quella volta che ero tutta sfatta senza aver fatto la doccia e senza trucco, questa volta ebbi il tempo di prepararmi, ho messo un vestitino nero che a me piaceva tanto, i tacchi, i capelli sciolti, e alle 19.00 puntuale Giulio venne a prendermi sotto casa, salgo in macchina e partiamo, nella macchina parlammo della questione di Jenny, poi mi disse che doveva passare dal negozio che aveva dimenticato delle carte, arriviamo, scendiamo e lui inizia a guardare tra gli scaffali, la aveva una poltrona come quella che si usa per i prelievi del sangue, dove lui faceva i tatuaggi, poi ci stava il lettino, mi disse di sedermi alla poltrona che ci voleva un po, e iniziò a parlare:

…vedi sara…jenny non è un ragazzo che si può prendere per il culo, quello conosce te e le 200 euro le vuole da te io che cazzo gli devo dire? Non mi metto con certa gente…

Io:

…ma io come faccio adesso che non ho un euro, lui si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla bocca, io me lo sono lasciata dare, ero confusa e preoccupata per questa questione, poi Giulio mi mise una mano sul seno e continuava a baciarmi, sulla bocca, sulla guancia, l’orecchio, il collo con colpi di lingua.

A contatto con la lingua mi son tirata in dietro, e ho detto, no Giulio sono fidanzata lo sai non posso…

E lui:

…ma come lo abbiamo già fatto? Dai fa la brava che ci parlo io con Jenny…

E mentre mi diceva questo la sua mano si è infilata tra le mie gambe, io ero restia e ho stretto le gambe e lui:

…dai apri le cosce che ci parlo io con Jenny, allarga le cosce fami vedere quanto sei bella…

Mi vergognavo ero rossa in faccia, ho allentato la stretta delle gambe e lui con un po di fatica mi ha sfilato il perizoma, intanto le scarpe con i tacchi mi erano cadute, ero scalza e senza mutande su quella poltrona mi disse:

…sei bellissima Sara, spalanca bene ste cosce fammi vedere quanto sei bella a cosce aperte, mettile qua…

Mi aiutò ad alzare le gambe e me le fece poggiare su i due lunghi braccioli che utilizzava per fare i tatuaggi sulle braccia, ero praticamente come se fossi su una sedia da ginecologo, avevo la fica ancora rossa per la scopate di due ore prima con andrea, ero vergognosamente esposta e lui non perse l’occasione per infilarmi 3 dita nella fica e commentare:

…sei sfondata sara, hai 19 anni e sei bella rotta, che fessa sfondata…

Tolse le dita dalla fica e le annusò, mi disse:

…te la sei lavata stavolta la fessa brava, l’altra volta non profumava…

Prese a slinguazzarmi in bocca mentre mi masturbava, io ansimavo ma gli dissi:

…quindi te la vedi tu con Jenny?…

Lui:

…tranquilla ci parlo io me la vedo io…

Intanto quelle 3 dita me le infilava a spaccare dentro e io:

…ahhaah mmmmm ahhhhh…. Che devo fare?

Lui:

…succhiami il cazzo dai alzati…

Mi alzai dalla poltrona mi tolse il vestitino ora ero nuda scalza , mi disse:

…inginocchiati, dai succhiami il cazzo pompinara…

Presi a succhiarglielo, mi mise pure lui le palle in Boca le voleva leccate poi di nuovo il cazzo mentre godeva e commentava:

…ahhh si succchia dai troia…bucchina dai…tutte pompinare come te siete al paese tuo? Alzati.

Mi mise sul lettino a gambe aperte e prese a leccarmi la fica, io godevo mi bagnavo sopratutto quando mi prese tra le labbra il clitoride ero bagnatissima, mi mise il cazzo nella fica e prese a scoparmi, mi disse:

…questo devi fare tu a Napoli, la cessa, mmm che fessa spaccata ca tieni, te la stai facendo spaccare bene qua a Napoli ah cessa?

Io:

…ahhhh mmmm siiiiii ahhhh…

Lui:

…dimmi che sei una cessa dillo dillo sono una cessa sguarrata…

Io:

…si sono una cessa  hai ragione tu…

Lui:

…allora girati grande zoccola dai che l’altra volta ti puzzava a fessa, mo invece t’a scasso…

Mi prese da dietro sempre nella fica e adesso pompava veloce e forte diceva:

…godi ah? Cessa, tu a Napoli po fa solo a puttana, vai a terra come una cagna…

Mi mise a pecora a terra, e continuò a scoparmi la fica da dietro dandomi schiaffi al seno, mi disse:

…fermati cosi che se parlo con Jenni mi devi fare un regalo, prese un barattolo piccolo e si mise una specie di crema trasparente sul cazzo poi è tornato dietro di me, ho sentito il suo cazzo che premeva sul buco del sedere e entrava tranqullamente, senza fatica lo sentivo unto viscido, gli dissi:

…no Giulio no ti prego nel sedere no…

Lui si fermò con un po di cazzo già nel mio sedere e mi disse:

…vuoi che parlo con Jenny?

E io:

…si voglio…

E lui:

…e sto regalo mi devi fare se vuoi che parlo con Jenny, dai zoccola…

E me lo infilò tutto senza difficoltà fino alle palle, io restai con la bocca spalancata, è vero me lo avevano sverginato a Napoli il sedere ma era la seconda volta che lo prendevo dietro e anche con la vaselina mi bruciava comunque, e dissi:

…ahia Giulio mi brucia il sedere piano…

Giulio:

…a Napoli si chiama culo, no sedere buco di culo, rotto …

Sarà stato almeno 10 minuti a inculcarmi, mi bruciava, ma ero comunque bagnata e tanto e lui se ne era accorto perché  avevo le sue dita nella fica, poi l’ho sentito ingrossarsi dentro il mio sedere e diventare ancora più duro e lui che gridava che stava godendo e neanche ho fatto il pensiero di farlo uscire che mi sento una cosa calda dentro il sedere, mi era venuto dentro, non lo tolse subito, restai in quella posizione senza parole ero bagnata ma mi bruciava il sedere, quando lo ha tirato fuori mi sono toccata con le dita il sedere da quella posizione e sentivo che mi entravano due dita ho pensato a quanto fosse dilatato il buco del mio sedere, lui mi disse:

…guarda che hai fatto cessa , quando una è una sporca può fare finta di lavarsi ma sempre una sporca sei, come mai in Calabria non vi lavate? Pulisci qua…

Intorno alla cappella aveva una nello marroncino e ho capito che mi ero sporcata e lo avevo sporcato, gli dissi:

…no mi fa schifo dai è cacca quella…

Lui:

…pulisci mettilo in bocca cagna altrimenti non gli dico niente a Jenny…

Mi presi di coraggio ho chiuso gli occhi e trattenuto il fiato e l’ho messo in bocca e l’ho succhiato, quando me lo tolse dalla bocca era lucido insalivato e pulito, mi disse:

…brava Sara sei una grande puttana, m va lavati sto culo sfunnat…

Io:

…hai il bagno qua?…

Lui:

…quale bagno? A casa tua ti devi lavare  cessa ahahah…

Mi sono alzata e gli dissi:

….e dai fammi andare al bagno qua devo fare pure la pipi…

Lui :

…mo ti porto a casa tua e la pisci caghi e fai quello che vuoi lavati sto buco e culu sscassato…

Mi sono rivestita mi sono messa le mutande e le scarpe, e lui:

…no le scarpe no, scalza devi uscire, sei una sporca scalza devi tornare a casa…

Con le scarpe in mano sono uscita dal negozio, sul marciapiede, mi sono messa nella machina e mi ha riportata a casa mia, prima di scendere mi disse:

…mo ci parlo io con Jenny e ti faccio sapere ok?

Io:

…ok grazie Giulio… e son salita a casa mia dove mi sono andata a lavare.

Continua…per commenti di ogni tipo sarvitale@libero.it

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