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Racconti Trans

A CACCIA PER LE VIE DI ROMA

By 10 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Qualche sera dopo la mia prima esperienza transex mi trovavo a ritornare a casa dopo aver passato una serata in casa di amici quando mi venne improvvisamente voglia di fare un giro in quelle zone dove i trans vendono i loro corpi, quindi mi diressi in uno dei posti di Roma dove è possibile cercare ciò che si desidera ed iniziai a passare in rassegna tutti i trans che erano in attesa di clienti, alcuni erano molto volgari, al passare della vettura mi rivolgevano inviti espliciti, alcuni allargavano i loro soprabiti per lasciar vedere gli attributi, altri si massaggiavano il pacco, mi fermai davanti ad uno alto, vestito con un gonnellino corto ed un giubbotto bianco, gli chiesi quanto voleva mi disse 30 ‘ per ciucciarmelo tutto e farsi ciucciare e intanto si massaggiava l’arnese sotto al gonnellino, ma era troppo volgare e quindi mi allontanai, un po’ più in la ve ne erano altri quattro, mi fermai vicino al più robusto, gli chiesi se lo avesse grosso, in quanto dopo la mia prima esperienza con quello splendido cazzone, volevo continuare con cazzi di quel calibro per farmi sempre sfondare meglio ma mi disse che era nella norma e che inoltre era tendenzialmente più passivo che attivo, ne contattai altri ma, come avrete capito, a me non basta che siano trans, voglio anche stabilire un minimo di intesa, girovagai ancora un po’ nella zona, ad un certo punto la mia attenzione fu attratta da una automobile con le luci accese un po’ in disparte mi avvicinai e vidi un fantastico trans, capelli corti neri a caschetto simili al look della famosa Valentina del fumetto omonimo, pelle un po’ scura, due occhi fantastici con i quali fissava i miei, un brivido mi attraversò tutto il corpo giungendo fino al mio fondoschiena, gli dissi che era mio desiderio essere sfondato nel culetto e che inoltre avrei voluto possederla a mia volta , mi disse ‘non c’è problema mio carissimo rottoinculo solo che ci sono alcune condizioni: in macchina non te lo metto perché alcuni si sono fatti male infatti il mio fratellino è molto grande e così dicendo mi fece vedere un arnese a riposo di dimensioni notevoli, immaginarlo al massimo della sua estensione mi provocò un ulteriore brivido di piacere, se vuoi possiamo andare a casa mia ed il prezzo naturalmente è più alto, inoltre ti avverto che se accetti non ti potrai più tirare indietro, il mio posteriore te lo dovrai guadagnare, dovrai sottostare ai miei desideri, e quindi anche se ti farò male il mio biscione entrerà comunque in te senza pietà fino alle palle e solo quando ti avrò chiavato per bene e allargato quel misero buchetto facendolo diventare un pozzo sfondato deciderò se darti il mio posteriore’; queste sue frasi mi provocarono immediatamente una magnifica erezione, mi faceva piacere che avesse un appartamento dove potevamo farlo con calma infatti il suo parlare ed il suo aspetto eccitantissimo mi facevano venire voglia di giocare con quel fantastico corpo in assoluta tranquillità per assaporarne ogni anfratto, per donargli e ricevere un mare di piacere, purtroppo però quella sera non avevo con me il denaro sufficiente per proseguire ed ‘approfondire’ quella conoscenza che già pregustavo fantastica, quindi avuta assicurazione che tutte le sere comunque lei era in quel posto, mi allontanai, per tutto il tragitto nel tornare a casa l’unico mio pensiero dominante era il ricordo di quel viso angelico e insieme spietato e deciso al quale si sovrapponeva la visione del suo fratellino dal quale non vedevo l’ora di venir trapanato tanta era l’eccitazione che giunto a casa per calmare la mia erezione dovetti farmi una splendida sega continuando a pensare al momento in cui mi sarei congiunto carnalmente con quello splendido ed eccitante trans. Qualche sera dopo mi recai nel posto dove la splendida trans svolgeva il suo lavoro, girovagai per un po’, ma non vedevo la sua autovettura, si era fatto ormai abbastanza tardi quando un po’ deluso stavo per tornarmene a casa, mentre effettuavo l’ultimo giro vidi da un lato la sua vettura, subito mi diressi verso quel luogo mi accostai, lei mi riconobbe e mi accolse con un eloquente ‘guarda chi si vede il mio piccolo rottoinculo è tornato per farsi sfondare, ti ricordi bene il patto, non puoi tirarti indietro, se accetti di venire nel mio appartamento sarai totalmente a mia disposizione’ gli risposi che ricordavo benissimo il patto e che proprio quello lo rendeva più intrigante del solito rapporto cliente-trans, in quel momento un ragazzo si avvicinò e intromettendosi chiese al trans che voleva appartarsi con lui in macchina per farsi fare un bel ciucciotto, il trans mi disse di attenderlo li e che una volta fatta quella pompa sarebbe tornato indietro e mi avrebbe condotto nel suo appartamento, quindi fatto salire il ragazzo si allontanò.
Dopo circa 20 minuti tornò fece scendere quel ragazzo e mi invitò a seguirlo presso la sua abitazione.
Giungemmo in un quartiere dove vi erano tutte villettine ad un piano, ci fermammo davanti ad una di esse; scese dalla macchina e mi invitò a seguirla, dopo aver percorso qualche decina di metri entrammo in un grazioso appartamento; illuminò la stanza con delle luci azzurrine, soffuse, accese quindi il climatizzatore ed in breve tempo la stanza si riscaldò velocemente; mi chiese come di consueto il pagamento anticipato per la prestazione dopo di che ebbe inizio l’avventura.
Mi ordinò di spogliarmi senza però togliere le mutande e di inginocchiarmi al centro della stanza, io ubbidii senza fiatare mentre lei si allontanò per qualche minuto, tornò indossando degli stivali di pelle con tacchi a spillo, uno splendido perizoma nero in pelle ed un reggiseno a balconcino sempre in pelle che evidenziava una terza misura di seno, si mise seduta sul bordo del letto che troneggiava nella stanza, mi ordinò quindi di gattonare fino a lei e di leccargli gli stivali, pian piano salivo sempre più su passai all’interno cosce, aveva una pelle calda e vellutata mi ordinò di leccargli quindi il perizoma e di proseguire sino ai suoi capezzoli, cosa che feci senza fiatare, stavo voluttuosamente leccando i suoi capezzoli rossi e turgidi quando improvvisamente mi prese la testa fra le mani e mi obbligò ad abbassarla fra le gambe, mi trovai davanti una bella verga che spuntava fuori dal perizoma che nel frattempo aveva abbassato, mi obbligò ad imboccarla e me la infilò sino in gola con tanta foga che per poco non mi soffocò, ‘ehi rottoinculo prima vuoi essere posseduto da un cazzo grosso e poi non sei nemmeno in grado di ingoiarlo tutto’ e così dicendo prese a farmi andare su e giù sul suo cazzo velocemente come se mi stesse scopando ‘lecca, lavora guadagnati il mio buco perché se continui così te lo puoi scordare’ io mi impegnai al massimo, lo leccavo con furia e velocità, nel naso avevo l’odore di un suo precedente orgasmo evidentemente da quel ragazzo il pompino se lo era fatto fare, gli leccavo anche le palle, poi lo ingoiavo cercando di prenderlo tutto sino in fondo; dopo un po’ mi prese mi fece sdraiare sul letto, mi salì sopra e mi prese a torcere i capezzoli, provai a protestare ma mi disse ‘attento, ricordati il patto tu sei in mio potere e non puoi tirarti indietro’ scese più in basso e togliendomi le mutande ingoiò di colpo il mio cazzo che era diventato durissimo nel frattempo, lo slinguazzò voluttuosamente quindi lo abbandonò improvvisamente, mi venne nuovamente sopra e mi sbattè il suo cazzo nella bocca fottendomi profondamente, mi diede quindi un preservativo ordinandomi di metterglielo, ormai il suo cazzo aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli e soprattutto era duro come il marmo, mi fece voltare, mi mise a 90 gradi e appoggiatomi il suo cazzone sull’ano entrò con un colpo secco dentro di me, urlai per il dolore, non aveva avuto il benché minimo riguardo ‘tieni, piccola troia, lo volevi un cazzo grosso, ecco adesso è tutto dentro di te, ti fa male eh! Te lò avevo detto che alcuni si erano fatti male con il mio fratellino, ma tu mi sembri abbastanza elastico’ così dicendo andava pompandomi in modo abbastanza veloce, il dolore era fortissimo, mi aveva trapanato senza pietà ed il mio culetto era appena alla sua seconda inculata quindi non era ancora tutto bello sfondato ma lui non se ne curava, continuava a pompare velocemente e nel frattempo mi schiaffeggiava violentemente sul culo allargandomi le chiappe evidentemente gli piaceva vedere la sua asta che entrava ed usciva in me ‘toh! Prendilo tutto, rottoinculo che non sei altro, grosso lo volevi e grosso l’hai avuto, gustatelo ben bene, uuhhh! Che culetto stretto e caldo che hai era da tempo che non mi facevo una inculata così, aaahh! Che bello senti le palle che sbattono contro le tue chiappe sono tutto dentro di te ti apro in due come una cozza’ aumentava sempre più il suo ritmo il dolore nel frattempo regrediva sempre di più per lasciare il posto ad un piacere sempre più grande ‘si sfondami mio padrone, entrami dentro tutto, aahh! Che bel cazzone, lo sapevo che non mi avresti deluso, ah! Che splendida inculata, lo sento dentro fino in pancia, mi stai trapanando tutto, mio padrone sfondami tutto, sono il tuo schiavo’ andava e veniva come un treno lanciato a tutta velocità sentivo che stava per venire ed infatti sbattendomi come un ossesso sentii il preservativo gonfiarsi dentro di me e l’asta vibrare lungamente, si accasciò su di me continuando a tenerlo dentro, riprese quindi a respirare con più regolarità quindi si sfilò e potei osservare il preservativo completamente pieno della sua sborra e dai bordi colavano lunghe gocce che cadevano sul tappeto posto ai margini del letto.
Si sdraiò sul letto, mi disse di sfilargli il preservativo e di versare tutto il caldo seme in esso contenuto sulle sue bellissime tette e di spalmarglielo tutto, amava farsi massaggiare così, non appena ebbi finito mi si avvicinò cogliendomi di sorpresa mi schiaffò un palmo di lingua in bocca baciandomi voluttuosamente.
A quel punto il mio sesso era durissimo e voglioso di entrare in lui allora ricominciai a baciargli le tette, mentre con la mano gli massaggiavo quello splendido cazzone e iniziavo e sfiorargli il buchetto del culo, ‘ah il mio rottoinculo vorrebbe prendere il mio culetto, bene devo dire che te lo sei guadagnato, era da tempo che non godevo così intensamente, si vede che ti piace proprio sei proprio una puttana nata’ così dicendo si abbassò con il viso sul mio cazzo e con la bocca mi infilò il preservativo quindi si girò e allargandosi le chiappe mi mostrò il suo buco che era certamente più aperto del mio invitandomi a penetrarlo con decisione, appoggiai il mio cazzo al suo ano e spinsi con forza, fui quasi risucchiato dentro di lui e iniziai subito a pompare con forza, mi incitava a prenderlo con decisione io di rimando gli dicevo ‘tieni prendilo tutto, uuhh! Che bello hai un culetto a ventosa, mi risucchi dentro, ci vorrei morire qui dentro’ mentre lo inculavo lo schiaffeggiavo sulle chiappe, la cosa gli piaceva e mi incitava a scoparlo sempre con maggiore decisione, voleva sentire le mie palle contro le sue chiappe, mi ordinò di avvisarlo quando stavo per venire, dopo un paio di minuti ormai l’orgasmo saliva dentro di me, mi fece allora sfilare mi sfilò il preservativo e si fece schizzare sopra le tette, gliele innaffiai copiosamente, appena finito imboccò il cazzo ancora grondante e me lo ripulì tutto, infine mi ordinò di ripulire tutta la mia sborra dal suo seno con la mia linguetta, fu così che per la prima volta assaggiai la mia crema, aveva un sapore forte ed un odore gradevole, con la lingua la raccolsi tutta e poi ci baciammo lungamente in bocca.
Ero sfinito, il culetto era tutto dolorante ma ero soddisfatto come non mai a quel punto mi feci coraggio e gli confidai che sarebbe stato mio desiderio provare l’effetto che fa vendere il proprio corpo, ad essere pagati e quindi sottostare ai desideri del cliente, l’unico limite era però la penetrazione protetta per evitare le malattie di questi tempi non si sa mai; io però non avevo coraggio di andare in strada ad offrirmi, quindi gli chiesi se qualcuno tra i suoi clienti avesse accettato di possedermi a pagamento all’interno del suo appartamento.
Mi guardò perplesso e mi disse che in quel momento non aveva proprio idea a chi tra i suoi clienti potesse piacere una tale proposta, io allora gli lasciai il mio numero di telefono pregandolo di avvisarmi se si poteva combinare un incontro simile, quindi mi rivestii e baciandolo nuovamente sul cazzo lo salutai lasciandolo nel suo letto.
Mentre tornavo a casa speravo che la mia richiesta potesse essere esaudita.
Erano passate un paio di settimane dalla esperienza avuta con quello splendido trans e disperavo ormai che mi chiamasse quando una sera ricevetti la sua telefonata, mi disse che aveva pensato alla mia proposta e che ne aveva parlato ad un suo affezionato cliente che regolarmente si incontrava con lui, era un facoltoso imprenditore del nord al quale piaceva giocare con bei trans; questi era disposto a farmi provare l’emozione di essere pagato in cambio di sesso ma che poneva un paio di condizioni che se non avessi accettato non se ne sarebbe fatto nulla, la prima era che io non potevo oppormi a nessun desiderio che lui avrebbe voluto soddisfare visto che pagava per avere il mio corpo a disposizione, non voleva avere limiti, la seconda era che dato che lui era notevolmente dotato mi avrebbe preso senza nessuna preparazione preventiva e quindi mi avrebbe preso con forza incurante del dolore o meno che avrei provato, insomma non mi avrebbe preparato il buchino alla penetrazione ma mi avrebbe preso improvvisamente come e quando da lui stabilito.
Riflettei un attimo ma il desiderio era troppo forte e quindi accettai le condizioni, rimasi quindi in attesa di una telefonata per concordare il giorno dell’incontro.
Un paio di giorni dopo mi telefonò e ci accordammo per incontrarci la sera dopo a casa sua.
L’attesa era snervante il tempo sembrava non trascorrere mai ma finalmente arrivò il tanto agognato momento.
Arrivato davanti all’appartamento suonai e mi venne ad aprire il mio amico trans che mi fece entrare, mi portò nel salottino dove incontrai il suo amico, ci salutammo, dopo di che mi diede il denaro pattuito per l’incontro quindi con modi sbrigativi mi ordinò di spogliarmi e di inginocchiarmi al centro del salotto, eseguii subito i suoi ordini, ‘brava piccola troia’ mi disse aprimi i pantaloni e tirami fuori l’uccello, ecco brava prendilo comincia a leccarlo ben bene, glielo tirai fuori, era un bel cazzo di notevoli dimensioni ancora a riposo, iniziai a leccarlo con dedizione e cura, dalle palle risalivo lungo l’asta poi lo imboccavo e succhiavo avidamente, nel frattempo lui slinguettava con il trans, gli leccava le tette, poi ad un suo cenno il trans tirò fuori un frustino e iniziò a picchiarmi sulle chiappe, mi faceva male ma mi piaceva ‘prendi troia, devi essere scaldata al punto giusto prima di essere sfondata e vedrai che dopo non potrai sederti per una settimana’ io non smettevo di succhiare quel bel cazzo che diventava sempre più duro, dopo un po’ di quel trattamento ormai le mie chiappe erano diventate di un bel rosso acceso e l’uomo era sempre più eccitato, ordinò al trans di smettere e di inginocchiarsi a 90′ sfilò il cazzo dalla mia bocca e con un colpo violento penetrò fino in fondo il culo del bel trans iniziando a pomparlo con forza, mi ordinò quindi di succhiare il cazzo del trans io da sotto potevo ammirare quel cazzone che trapanava con forza il culo sfondato del trans che godeva immensamente e nel frattempo leccavo e succhiavo il cazzo del trans che per assecondare i colpi che riceveva nel culo praticamente mi scopava in bocca, andammo avanti così per un bel po’ poi l’uomo sfilò il suo cazzo dal culo del trans glielò sbattè in bocca e gliela riempì tutta con una abbondante sborrata che il trans bevve avidamente nel frattempo anche lui stava venendo e la sborra mi schizzò sul petto e sui capezzoli, non appena ebbe finito di bere e dopo aver ripulito il cazzo del suo amico si precipitò su di me per leccare tutta la sua sborra e ripulì anche me.
L’uomo non appena il trans ebbe finito mi ricacciò in gola il suo cazzo ‘avanti fammelo ritornare duro, per te ho voluto riservare la seconda scopata così ti sfonderò a lungo il culo te lo romperò tutto mi implorerai di smettere ma non avrò pietà voglio fare in modo che tu non abbia più problemi a prendere cazzi in culo, succhia dai che non vedo l’ora’ io ciucciavo avidamente non vedevo l’ora di essere preso da quel fantastico cazzone ‘mettimi il preservativo troia che adesso ti sfondo’ mi disse poi mi fece girare a 90′ appoggiò la cappella sul mio buchetto asciutto e stretto e spinse con forza, riuscì ad entrare solo con la cappella ma il dolore era lancinante, non potei evitare di urlare allora il trans mi sbattè in gola il suo cazzo per farmi tacere, ‘ah! Ti fa male prendilo tutto adesso’ spinse con furia selvaggia e sentii le sue palle sbattere sulle mie chiappe, lo strappo fu così forte che rimasi senza fiato, incurante di questo prese a sbattermi con violenza, allargò le mie chiappe e pompava furiosamente ‘che bel culo stretto che hai, lo farò diventare più grande del traforo del monte bianco, tieni rotto in culo’ diceva sbattendomi con forza io cercavo di allentare un po’ la violenta pressione per abituarmi un pochino ma il trans mi teneva con forza e di fatto ero inchiodato tra il cazzone che mi violentava il culetto e il trans che mi chiavava in bocca e che mi diceva ‘volevi provare le sensazioni di essere pagato, bene ecco hai venduto il tuo corpo e quindi adesso ne subisci le conseguenze, vacca sei a nostra disposizione, avanti succhia non rallentare’ ‘hai un culetto da favola era da tempo che non ne rompevo uno così nuovo, toh prendilo tutto, a che bello sentire le mie palle che sbattono sulle tue chiappe’ il dolore pian piano lasciava posto ad un piacere bello e profondo, indescrivibile a parole, ‘si sfondami, ti sento fino in pancia, mi stai trapanando tutto’ andò avanti così per un tempo indefinibile sembrava che non dovesse mai venire i muscoli del mio corpo erano tutti indolenziti, non potevo muovermi o cambiare posizione, volevano dominarmi e in quel modo avevano il completo controllo del mio corpo ero loro schiavo, ad un certo punto io venni e schizzai tutto sul tappeto sotto di me, i colpi nel mio culo erano ormai violentissimi, il respiro si era fatto affannoso sentii il cazzone vibrare dentro di me e il preservativo si gonfio del suo seme, quindi si accasciò su di me e sfilò il suo cazzo, a quel punto il trans si sdraiò sul tappeto mi ordinò di calarmi a smorzacandela sul suo cazzo, lo feci ero talmente sfondato che il suo pur notevole cazzo penetrò in me quasi risucchiato dal mio culo e iniziai a autoincularmi sul suo palo nel frattempo l’amico si faceva ripulire il cazzo dalla avida bocca del trans ‘hai visto troia’ gli diceva ‘hai visto come l’ho aperto ben bene, sta prendendo tutto il tuo bel giocattolone senza problemi diventerà una troia perfetta la prossima volta lo faremo mettere a pecorina e lo faremo inculare senza interruzione da alcuni nostri amici’ poi rivolgendosi a me ‘ti piace l’idea di essere messo al centro di un orgia con amici dotati che vogliono godere in culetti stretti’ ‘oh si’ risposi e aumentai il ritmo della inculata che nel frattempo continuavo a farmi sul cazzo del trans che di li a poco venne nel mio culetto, la sua crema usciva dai bordi del preservativo e gocciava sui peli del suo pube.
Sfinito mi sdraiai al loro fianco, avevo il culo in fiamme, mi facevano male tutti i muscoli, le chiappe erano tutte arrossate per le frustate ricevute ma ne era valsa la pena.
Mi rivestii e li salutai.
Tornando a casa pensai che era stata una bellissima esperienza, mi ero sentito proprio come una vacca, ero stato pagato, avevo venduto il mio buco del culo ed ero stato inculato senza pietà ma la cosa mi aveva fatto provare bellissime sensazioni ed il pensiero di essere messo a disposizione di più cazzi che a turno mi avrebbero posseduto già mi faceva pregustare nuove emozioni.
Una settimana dopo mi telefonò nuovamente il mio trans preferito (mi sono accorto che nei capitoli precedenti non vi ho mai detto che il suo nome è Lucrezia) e mi disse che mi aveva organizzato una festicciola dove io sarei stato la torta da mangiare, ci sarebbero stati un paio di amici disposti a pagare per averci a disposizione, soprattutto a me in quanto ancora semi vergine, ovviamente se accettavo non avrei poi potuto tirarmi indietro in quanto prendendo soldi il mio corpo era a loro disposizione, accettai senza esitazione, ancora fresco era il ricordo del precedente incontro e solo il pensiero di quel nuovo incontro mi fece subito diventare duro il cazzo tanto che andai in bagno e mi masturbai lungamente per calmare l’eccitazione.
La sera dopo mi recai all’appuntamento, mi venne ad aprire Lucrezia, portava un reggiseno a balconcino, calze velate, reggicalze, tacchi a spillo e un bellissimo perizoma di pizzo il tutto rigorosamente nero, mentre mi precedeva verso il salottino mi disse che nel frattempo che mi aspettava aveva già iniziato a giocare con gli amici, infatti entrai e vidi tre bei ragazzi muscolosi due con ancora gli indumenti intimi addosso ed un terzo con l’attrezzo già ben in vista, Lucrezia tornò subito all’opera imboccando il cazzo svettante e continuando il suo bel bocchino, gli altri due misero il compenso pattuito sulla mensola vicino al telefono, mi vennero vicino, e mi ordinarono di spogliarmi, senza esitazioni eseguii i loro ordini, mi fecero inginocchiare e subito mi trovai davanti alle labbra un cazzone di circa 20 cm. che prepotentemente mi infilò in bocca iniziando quasi con violenza a scoparmi in bocca, nel frattempo l’altro mi pizzicava violentemente i capezzoli, quello che mi scopava in bocca mi diceva ‘allora ti piace essere posseduto con forza eh!, troia che non sei altro, vedrai che bella festa ti faremo ci implorerai di smettere, succhia dai’ io naturalmente eseguivo di buon grado, Lucrezia nel frattempo stava facendo un bellissimo 69 con il primo ragazzo, dopo qualche minuto quello che mi scopava in bocca mi sfilò il suo cazzone ma subito fu rimpiazzato dall’altro anche quello più o meno delle stesse dimensioni, cominciai a leccarlo sulla punta, scendevo con la lingua lungo l’asta e sulle palle, poi risalivo e lo inghiottivo profondamente, il trattamento era molto gradito ‘ehi hai visto come lecca bene questa troia, è stata molto ben addestrata, certo con Lucrezia come insegnante non poteva essere altrimenti, succhia dai rottoinculo’ l’altro ragazzo nel frattempo si stava posizionando dietro di me, e mi apriva le chiappe, passava il suo dito sopra il mio buchetto, senza però penetrarlo, lo sfiorava solamente, il desiderio di essere preso aumentava sempre di più, pensavo che di li a poco mi avrebbe improvvisamente violato, invece indugiava e la mia eccitazione cresceva a dismisura, dopo un po’ di quel trattamento, non riuscivo più a trattenermi, ‘avanti inculatemi che aspettate non ce la faccio più’, si avvicinò anche il terzo ragazzo quello che stava giocando con Lucrezia, ‘Ehi, mi disse, dandomi uno schiaffo in pieno viso, da quando in qua le troie chiedono; le troie devono solo attendere e sperare che i padroni del loro corpo decidano loro quando prenderle’, e così dicendo mi fece prendere a schiaffi sulle chiappe dagli altri due, e mi venne a ficcare in bocca il suo cazzone di circa 24 cm. quasi mi soffocava, iniziò a scoparmi in bocca mentre Lucrezia tanto per collaborare aveva preso il frustino e con questo i due mi stavano facendo il culetto a strisce.
Improvvisamente il trattamento cessò, mi presero in tre, mi misero sul letto con la faccia rivolta verso l’alto,un cuscino sotto la schiena in modo che il culetto, ormai tutto arrossato fosse meglio esposto, un attimo dopo si materializzò all’interno del salottino un ragazzo con la pelle color ebano, con un enorme cazzo, non tanto in lunghezza ma la circonferenza era spaventosa, Lucrezia si avventò su quell’uccello enorme con la voracità di un falco spompinandolo velocemente, io ero spaventato, avrei voluto divincolarmi, ma i tre mi inchiodavano al letto ‘no, è troppo grosso, è vero che l’altra volta ne ho preso uno più lungo, ma non grosso come questo, mi spaccherà in due, Vi prego’.
‘Abbiamo pagato per i tuoi buchi quindi potevi pensarci prima, mio caro rottoinculo mi disse il ragazzo di colore’ si avvicinò al mio buchetto indifeso e senza alcuna preparazione appoggiò l’enorme cappella all’ano e diede un forte colpo, mi mancò il fiato, per un attimo pensai di morire, emisi un urlo, ma Lucrezia subito mi tappò la bocca, era riuscito ad entrare solo con la cappella, ebbe il buon cuore di fermarsi per qualche attimo, il tempo di riprendere fiato, dopo di che riprese a spingere senza esitazione ‘E’ strettissimo, brava Lucrezia, mi hai trovato proprio un bel culetto da sfondare’ e intanto spingeva, io mi sentivo morire, il dolore era insopportabile, ma non potevo muovermi, gli altri tre mi tenevano inchiodato al letto, non potevo sfuggire.
Iniziò a pomparmi, prima lentamente mentre tutti osservavano con occhi eccitati quel cazzone che stava dilaniando il mio povero culetto, poi sempre più velocemente sentivo ormai le sue palle sbattere contro le mie chiappe, non capivo più nulla, ordinò ai tre di lasciarmi ‘lasciatelo ormai è in mio totale possesso, il mio cazzone lo sta dominando, ti piace eh puttana, quando avrò finito i miei amici ci cadranno nel tuo buco senza fondo’ e così dicendo aumentava il ritmo, uno degli altri tre mi era venuto davanti e mi ordinava di leccargli il cazzo, cosa che io feci senza esitazioni, il mio culo era ormai come anestetizzato non sentivo quasi nulla, un altro mi torceva con forza i capezzoli, ed il terzo si stava facendo sbocchinare da Lucrezia, pian piano dal mio culo iniziai a sentire forti sensazioni di piacere, i brividi percorrevano tutta la mia schiena, iniziai allora a dirgli di spingere di farmi sentire la sua forza ‘oh guarda la troia inizia a godere, hai visto che allora riesci a prendere anche i super cazzi, toh, prendilo tutto’ ormai mi fotteva con furore e di li a poco lo sentii venire dentro di me, il preservativo si riempì tutto e alcune gocce che ne colavano fuori dai bordi venivano voracemente leccate da Lucrezia che si era nel frattempo posizionata sotto di me per meglio vedere il mio culo oscenamente aperto.
Non appena ebbe finito di godere, si sfilò da me e immediatamente il suo posto fu preso dal ragazzo che nel frattempo stavo sbocchinando, mi infilò con un solo colpo, e iniziò subito a fottermi con violenza, Lucrezia intanto stava finendo di ripulire il super cazzo che mi aveva sfondato fino ad un minuto prima, a turno i tre ragazzi senza soluzione di continuità si alternarono nel mio culetto, io ormai non mi rendevo più bene neanche di quello che accadeva, ero già venuto un paio di volte, e Lucrezia aveva ripulito tutto, aveva bevuto sia tutta la mia crema che quella di tutti gli altri, quando sfiniti si distesero sul letto, il ragazzo di colore venne nuovamente dietro di me e con un colpo secco mi penetrò nuovamente, ma stavolta non provai nessun dolore, solo un fremito di piacere, ero ormai del tutto sfondato, mi fotteva velocemente ‘te lo avevo detto che avresti avuto un culo super sfondato dopo il mio trattamento, da adesso in poi non dovrai avere paura di niente, non sei più un piccolo rotto in culo ma un super grande rotto in culo, potrai prenderne quanti ne vuoi e questo grazie a me dovresti quasi ringraziarmi’ e così dicendo emise un urlo animalesco e venne nuovamente nel mio culetto, Lucrezia subito lo fece sfilare e sfilandogli il preservativo bevve nuovamente la sua crema, ripulendo tutto il bel cazzone, infine tutti sfiniti rimanemmo nel letto a riprenderci, nell’aria ormai si sentiva solo l’odore del sesso.

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