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Racconti Trans

Giulia di Serena e Laureen seconda ed ultima parte

By 27 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

L’indomani mattina ci svegliammo ancora abbracciati e Fabrizio, dopo aver preparato la colazione, mi riempì di coccole come se si volesse scusare del suo comportamento della sera prima. Dopo un po’ però volli chiedergli tutto sul suo passato, poiché era evidente che la sua passività non era nata il giorno prima.
‘E’ cominciato tutto all’università.’ cominciò a raccontarmi ‘Avevo una ragazza, Sabrina, alla quale tenevo moltissimo pur sapendo di non essere certo un grande amante. Lei fingeva d’amarmi, ma io non me ne resi conto fino a quando non scoprii la mia omosessualità. Dividevo un piccolo appartamento con un altro ragazzo, Aldo, ed un giorno convinto d’essere solo in casa entrai nudo nella doccia, dove però s’era già lui che si stava asciugando. Inutile che ti dica quanto mi prese in giro all’inizio, il suo cazzo, pur moscio, era più del doppio del mio, poi però divenne serio e m’ordinò d’inginocchiarmi per potergli vedere meglio il membro.
Se da un lato avrei voluto scappare, dall’altro ero attratto da lui, così m’abbassai e Aldo cominciò a sbattermi in faccia il suo cazzo fino a spingermelo in bocca dicendomi di fare l’unica cosa di cui ero capace, cio&egrave usare la bocca. Fu quello il mio primo pompino e fu indimenticabile, lui mi teneva la testa con le mani dandomi il ritmo fino a che mi riempì la bocca del suo sperma. Dopo mi fece sedere sul gabinetto e mi masturbai davanti a lui, venendo quasi subito.
Per una settimana non accadde nulla, poi un giorno venne nella mia camera con Beppe, un suo amico. Mi disse subito di spogliarmi perché l’altro non credeva l’avessi così piccolo, io cercai d’oppormi a quella umiliazione, ma mi ritrovai ben presto sdraiato sul letto completamente nudo coi loro cazzi in bocca. Solo che Aldo non voleva solo un veloce pompino, così mi alzò le gambe mettendosi di fronte a me. Sapevo benissimo a cosa stavo andando incontro, ma non dissi nulla, anzi accolsi il suo cazzo nel mio buchetto vergine quasi come una liberazione, masturbandomi e avendo numerosi orgasmi come mai prima mi era successo.
Qualche giorno dopo avvenne la mia definitiva consacrazione a cornuto finocchio. Come entrai in casa Aldo mi portò nella sua stanza dove vidi Sabrina che si stava facendo chiavare da un ragazzo.
Quando lei notò la mia presenza cominciò ad insultarmi per il mio essere poco uomo, dicendomi che non avrei mai potuto immaginare quante corna m’avesse messo quando non era con me. Io mi spogliai e quando lui le venne dentro corsi a ripulire entrambi per poi soddisfare insieme a lei le voglie dei due maschi.
Da allora fino alla fine dell’anno fui umiliato ogni giorno, scoprii che Sabrina a volte si prostituiva ed io ero un di più alle sue prestazioni, il ragazzo frocio e sottomesso da far usare ai suoi clienti o dai suoi amanti. A quel punto scoprii di non amarla più e così me ne andai da quella città per continuare gli studi in un altro luogo, dove poi ho conosciuto te.’
Quando finì di parlare aveva le lacrime agli occhi, così gli presi la testa e la portai al petto per accarezzarla in segno d’affetto.
‘Stai tranquillo Fabry.’ gli dissi quando sentii che si era un po’ calmato ‘Ti voglio bene e lo sai e non sarà certo il sesso a rovinare il nostro amore. Faremo ogni cosa solo se entrambi saremo d’accordo e se tutti e due ne abbiamo davvero voglia, va bene ?’
‘Si amore, però non sai quanto mi senta meglio adesso che ti ho detto tutto.’
‘Lo posso immaginare.’ gli risposi dandogli un bacio ‘Però domani andiamo a fare shopping insieme, voglio comprare tanti giochini da usare insieme.’
Lui si mise a ridere annuendo con la testa e finimmo col passare un bel pomeriggio coccolandoci a vicenda fino a notte fonda.

Il lunedì mattina chiamai mia cognata per sapere se conosceva qualche sexy-shop in zona, in modo da poterci andare con mio marito. Lei me ne indicò uno vicino ad un centro commerciale che, oltre ad essere molto ben fornito, era anche estremamente discreto come posizione. Come staccai dal lavoro mi recai li vicino dove avevo dato appuntamento a Fabrizio che, come al solito, era arrivato in anticipo. Entrammo con addosso un certo imbarazzo ma, per fortuna, non c’era nessuno se non la proprietaria che ci diede tanti buoni consigli senza farci spendere una fortuna. Quando uscimmo avevamo entrambi voglia di correre a casa a fare sesso, ma riuscimmo a darci una calmata e andammo prima a mangiare una pizza, tanto per non rimanere a stomaco vuoto.
Una volta a casa però non riuscii più a trattenermi, così mi trasformai per la prima volta nella sua padrona.
‘Spogliati qui mentre io mi preparo in camera, ti chiamerò solo quando sarò pronta e voglio che entri solo con quel piccolo collare che ti ho preso.’ gli dissi, dandogli un piccolo pacchetto che conteneva l’unico indumento che gli concessi d’indossare.
In verità entrai in camera da letto con le idee non molto chiare, era la prima volta che mi trovavo in una situazione simile ed avevo paura d’eccedere. Decidi d’indossare un completino in pelle nera che avevo comprato nel sexy-shop, in realtà era davvero minuscolo e feci fatica a ‘starci dentro’,ma una volta che mi guardai allo specchio fui soddisfatta dell’acquisto. Ero estremamente sexy, ma soprattutto vedermi così arrapante eccitò me stessa oltre ogni misura. Così misi frettolosamente dei sandali a tacco alto e sistemai lo strap-on, che avevamo scelto insieme, sotto il mio cuscino, mentre sotto il suo misi un grosso fallo di gomma.
‘Adesso puoi entrare.’ dissi con un po’ d’emozione.
Quando mio marito varcò la porta rimase di sasso, non era la prima volta che mi vedeva con indosso qualcosa di sexy, ma quella situazione era nuova anche per lui, e non riuscì a dire nulla, così presi in mano io la serata.
‘Allora porco non hai mai visto una donna ? E cosa ci fai ancora in piedi ! Mettiti in ginocchio e vieni qui da me !’
Lui si mise a quattro zampe e arrivò vicino ai miei piedi, il suo cazzetto ridicolo era già al massimo dell’erezione, e mi faceva quasi ridere ripensando a quelli degli uomini coi quali ero stata sabato sera. Senza che gli dicessi nulla cominciò a baciarmi i piedi prostrandosi davanti ad essi, il vederlo così sottomesso mi eccitò ancor di più e una mano mi scivolò sul piccolo perizoma. Cominciai a massaggiarmi la fica attraverso quel sottile strato di pelle sino a quando lui non cercò d’alzare la testa.
‘Tu stai giù !’ gli ordinai mettendogli un piede sulla spalla ‘Voglio eccitarmi da sola prima di prendermi cura del tuo culo !’
‘Come vuoi tu amore.’
Continuai a solleticarmi la passera e ben presto i miei umori, non più trattenuti dal perizoma, mi colarono sulle cosce facendomi sentire una vera porca. Allora presi lo strap-on da sotto il cuscino e col suo aiuto lo fissai alla vita. Mio marito rimase quasi sconvolto nel vedere quel grosso fallo nero che indossavo un po’ impacciata ma, appena ripresosi dallo stupore, si gettò su di esso leccandone ogni anfratto.
‘Bravo il mio maritino frocio ! A occhio stai facendo un buon lavoro, mmmh ora però fammi un bel pompino da vera troia !’
Lui spalancò la bocca e cominciò a succhiare quel membro di gomma facendolo presto sparire fra le sue labbra. All’inizio non sapevo cosa fare, ma poi misi le mani fra i suoi capelli e cominciai a fotterlo in bocca, come amavo venisse fatto a me quando mi sentivo particolarmente puttana.
‘Ma guarda un po’ che bel finocchio ho sposato ! Fai un pompino meglio di una battona da marciapiede !’ gli dissi spingendo ancora di più il bacino ‘Scommetto che non vedi l’ora di prenderlo nel culo, ma stai tranquillo che te lo spacco come si deve.’
In realtà data la mia inesperienza non sapevo bene cosa fare, ma poi ebbi un lampo di genio. Lo feci sdraiare di schiena con le gambe ben aperte al centro del letto e gli misi due cuscini sotto il culo, avrei voluto sodomizzarlo subito, ma ebbi paura di fargli troppo male. Così iniziai a leccargli il buchetto spingendo dentro la lingua più che potevo, e solo quando pensai fosse abbastanza bagnato gli misi un dito dentro. Lui cominciò a gemere più forte, ed i suoi mugolii di piacere crebbero man mano che aumentavano le dita nel suo ano. Ad un certo punto allungò una mano verso il suo cazzetto ma io la colpii con uno schiaffo facendogliela allontanare.
‘Devi godere solo di me.’ gli dissi con amore.
‘Si scusami, &egrave che non ho resistito, ho troppa voglia dentro.’
Così mi decisi a prenderlo, all’inizio spinsi molto piano la cappella del fallo per fargliela entrare senza fargli sentire del dolore, ma quando m’accorsi che stava già godendo diedi dei colpi sempre più forti fino ad incularlo del tutto.
‘Ti piace vero maiale ?’ gli urlai piena d’eccitazione.
‘Sii amore sei fantastica ! Godo oh si come godo …’
Da vera sadica gli presi il pene con due dita per solleticarlo, Fabrizio era in estasi ed io godevo con lui, vederlo così preso dal piacere mi soddisfaceva quasi quanto farmi scopare da un vero uomo. Lo insultavo in continuazione dicendogli che era un gay e che non era in grado di farmi godere, che mi sarei fatta sbattere da chiunque avesse avuto un vero cazzo facendomi poi pulire la fica o il culo da lui. Alla fine venne schizzando come non gli avevo mai visto fare, ed in preda ad un raptus di puro piacere mi sfilai da lui per leccare il suo sperma che poi gli portai alla bocca. Ci baciammo a lungo scambiandoci il frutto del suo orgasmo e le nostre salive fino a quando non giunse il momento di avere un po’ di piacere tutto mio.
Feci indossare a mio marito lo strap-on e vederlo con quella mazza ci fece sorride, poi presi il dildo che era rimasto sotto il cuscino e cominciai a masturbarmi dolcemente con quello, dopo essermi messa a carponi.
‘Dai leccami il culo, voglio godere di tutto quello che ho !’
Fabrizio si chinò dietro di me e cominciò a darmi dei piccoli baci sul buchetto prima di passarci intorno la lingua. Come il vibratore passò dall’esterno della mia passera all’interno ebbi un orgasmo, ma volevo ben altro. Mi fermai giusto il tempo di riprendermi per ricominciare subito dopo a masturbarmi con ancora più vigore, ma non era ancora abbastanza.
‘Amore sfondami il culo con quel cazzone !’ gli urlai in preda al delirio.
‘Si con questo te lo apro del tutto.’
Come sentii che la punta era entrata diedi una forte spinta all’indietro per averlo dentro subito tutto. Mio marito rimase impressionato da quanta fosse la mia voglia, ma capì ben presto che doveva solo scoparmi senza badare troppo alla delicatezza.
‘Mm amore come vorrei che fosse il tuo cazzo vero…si un gran cazzo che mi sfondi tutte le sere, che mi faccia sentire donna e godere di te.’
‘Giulia ti amo per quanto sai essere zozza quando lo vuoi.’
‘Si sono una puttana, lo sono sempre stata e non voglio altro che godere.’
Mi cavalcò a lungo fino a farmi avere un orgasmo sconvolgente che mi lasciò a lungo senza fiato, immobile, con quei due falli finti dentro di me. Alla fine ci sdraiammo sul letto esausti ma felici, avevamo scoperto la nostra vera sessualità e ciò non costituiva un problema nel nostro rapporto. Anzi era il momento di scoprire nuove vie del piacere, ma per questo c’era tempo e soprattutto i consigli di mia cognata.

Passammo alcune settimane a fare sesso nella nostra ‘nuova maniera’, avevo imparato a sodomizzarlo come gli piaceva e lui a sua volta era diventato un maestro nello scoparmi con lo strap-on. Passavamo anche ore in lunghi rapporti orali dove lui mi leccava come un ossesso ed io mi prendevo cura sia del cazzetto che del suo buchetto usando bocca e mani.
Ma era sempre più evidente che il nostro rapporto doveva evolversi, solamente non riuscivo a pensare mio marito con un uomo. L’avevo visto succube degli uomini con cui ero stata, ma mai totalmente passivo, così decisi di parlarne con Silvana durante una pausa pranzo.
‘Giulia non ti capisco.’ mi disse ‘Insomma tu lo fotti ma non vuoi che lo faccia un altro uomo, non &egrave che sei solo gelosa ?’
‘No, ma che dici non &egrave quello. So che &egrave già stato con altri uomini, non ti dimenticare che mi ha detto tutto quanto &egrave accaduto prima d’incontrami, solo che una parte di me non riesce ad accettarlo tutto qui.’
‘Mmh la situazione non &egrave semplice.’ mi rispose mentre si toccava il mento ‘Forse solo Claudia ti può aiutare vista la sua esperienza.’
‘Penso che tu abbia ragione, in fondo una telefonata non costa nulla.’
Finimmo il pranzo in silenzio pensando entrambe a quella strana situazione in cui mi trovavo, ma senza trovare nessuna soluzione.
Così tornata in ufficio chiamai Claudia esponendole il mio problema, e lei ebbe subito l’idea giusta.
‘Senti, se ti fidi di me ti risolvo tutto in una serata, però la persona a cui mi dovrei rivolgere non &egrave certo a buon mercato.’
‘Mi stai dicendo che si tratta di un gigolò ?’ le chiesi fra mille dubbi.
‘Si e no, come ti ho detto ti devi solo fidare di me, quanto al pagamento puoi sempre effettuarlo come dire in ‘natura’, anzi in questo caso andresti in attivo.’ mi rispose mettendosi a ridere.
‘Claudia non so che dirti, però sei l’unica che mi può venire incontro, quindi accetto e considerami disponibile, però prima voglio vedere lui con quella persona.’
‘Certo, certo non ci sono problemi, facciamo venerdì sera alle nove ok ?’
‘Si va bene, allora a venerdì.’
Come tornai a casa raccontai tutto a mio marito, il quale non disse nulla se non che era felice, ma soprattutto curioso di vedere cosa avesse in mente quella donna.

Quando arrivò venerdì sera la tensione era talmente alta, in casa nostra, che si poteva tagliare col coltello. Ci preparammo entrambi in silenzio facendoci a vicenda un paio di clisteri, poi ci vestimmo nella maniera più normale possibile sapendo che da Claudia avremmo trovato ciò che sarebbe servito.
Anche il viaggio in macchina fu avvolto solo dalla musica di un cd fra una sigaretta e l’altra, sino a quando non arrivammo alla villa di Claudia.
Come ci fermammo davanti all’entrata lei uscì e ci accompagnò dentro una piccola stanza vicino all’ingresso.
‘Allora patti chiari e amicizia lunga.’ esordì perentoria ‘Stasera Fabrizio si può tirare indietro quando vuole, anche prima di cominciare, ma se va avanti tu Giulia devi accettare la sua decisione. Io starò con voi solo come osservatrice, cosa che dovrai fare anche tu bella mia, tanto per capirci tu puoi solo guardare ma non toccare.’
‘Va bene.’ disse subito mio marito ‘Dicci solo cosa dobbiamo fare.’
‘Spogliati e metti quello che c’&egrave in questa scatola.’ rispose Claudia porgendogliela ‘Poi uscite, io sarò fuori ad aspettarvi.’
Come lei chiuse la porta dietro di se, Fabrizio cominciò a spogliarsi ed io aprii la scatola tirando fuori un perizoma rosso, delle autoreggenti nere con la riga dietro e dei sandali con un bel tacco.
‘Così sembrerai una vera puttana !’ gli dissi ridendo un po’.
‘Ma &egrave quello che sarò !’
Sentivo che la tensione stava scemando e l’aiutai a mettere le calze ed i sandali, per poi uscire e trovare Claudia comodamente seduta in poltrona.
‘Andiamo su.’ ci disse alzandosi e dirigendosi verso la scala.
Mentre salivo non potei non notare la bellezza del suo sedere fasciato da una sottile gonna nera, sembrava quasi che le chiappe dovessero esplodere per dire ‘guarda come siamo perfette’, ed ebbi per un attimo l’impulso di allungare una mano per toccarle.
Per fortuna le scale finirono e Claudia ci fece entrare in una stanza dove, al centro, campeggiava un grande letto a baldacchino. Come chiuse la porta da un’altra, posta di fronte, entrò una mulatta altissima con indosso un elegante abito da sera che ci venne incontro.
‘Ciao sono Shay.’ mi disse allungandomi la mano.
‘Piacere Giulia.’ le risposi mentre gliela stringevo.
‘E tu devi essere Fabrizio o sbaglio ?’
‘No non sbagli, piacere.’ le disse quasi balbettando davanti a tanta bellezza.
In effetti Shay era un gran pezzo di gnocca, i suoi lineamenti fini erano messi ancor più in risalto da un sottile trucco, il seno, almeno una quarta, sembrava sfidare ogni legge di gravità ed il giro vita esaltava le forme dei fianchi, morbidi e sensuali.
‘Claudia mettiti comoda con Giulia.’ disse Shay ‘Mentre io mi occupo di questo ragazzaccio.’
La padrona di casa mi prese per mano portandomi su un divano posto di fronte al letto, Shay nel frattempo si mise davanti a noi a braccetto di mio marito.
‘Fabrizio perché non m’aiuti con la lampo del vestito ?’ chiese poi Shay a Fabrizio il quale balbetto un si e si posizionò dietro di lei. Il vestito di Shay era però un po’ originale, la lampo scendeva fin sotto il culo e la sua completa apertura fu abbastanza lunga da portare a termine anche perché a mio marito tremavano le mani. Quando poi scoprì i glutei s’immobilizzò del tutto, rimanendo come in estasi davanti a quelle due bocce di carne messe in risalto da un perizoma bianco.
‘Ti piace il mio culo ?’ chiese Shay a Fabrizio e come questi rispose di si gli ordinò di baciarlo.
Lui si gettò in ginocchio e cominciò a leccarne il solco facendo strada con le mani, mentre in me saliva uno strano sentimento di gelosia nei confronti di quella donna. Insomma mio marito non era in grado di soddisfare me ed ora voleva far godere un’altra ?
Ma la mia gelosia si trasformò in stupore quando Shay fece cadere a terra il suo vestito, davanti a quello splendido culo svettava un gran cazzo !
‘Allora.’ mi sussurrò all’orecchio Claudia ‘Contenta della sorpresa ?’
‘Certo ! Solo mi dispiace di non poterne approfittare.’ risposi sorridendo.
‘Sei proprio una gran maiala, ma stai tranquilla che anche tu avrai la tua dose di cazzo.’
Mio marito nel frattempo non si era accorto della sorpresa che Shay aveva fra le gambe, ma quando questa si girò non (ne) sembrò molto sconvolto da quella insolita presenza. Prese coi denti l’elastico del perizoma e lo tirò in giù, fino a quando quel grosso membro color ebano non gli sbatt&egrave in faccia. Quindi sfilò del tutto quell’indumento ed iniziò a leccare i testicoli della trans sfregandosi il viso sul suo pene. Shay lo lasciò libero di fare quello che più voleva, lui le succhiò a lungo i testicoli prima di far scorrere la lingua su quel cazzone che dava i primi segni d’erezione. Fabrizio provò poi anche a prenderlo tutto in bocca senza riuscirci, le fece comunque un gran pompino che portò Shay al massimo dell’eccitazione.
‘Dai piccolo vai sul letto.’ disse Shay ‘Non penso tu voglia solo succhiarmelo.’
‘No no.’ rispose lui mentre si metteva a carponi.
Lei prese un tubetto di gel ed iniziò a massaggiargli l’ano sino a quando non (le) risultò ben unto. Quindi lo penetrò con due dita per far entrare fino in fondo il lubrificante mentre mio marito iniziava a godere sempre più vistosamente.
‘Ma guarda questo porcello !’ esclamò lei ‘Fra un po’ viene prima ancora che me l’inculi !’
Fabrizio quasi arrossì, ma si ritrovò quasi subito un preservativo in mano.
‘Mettimelo tu, ma con la bocca.’ quasi sussurrò Shay mentre si sdraiava al centro del letto.
Lui aprì la confezione e poggiò il preservativo sulla punta della cappella, poi lo srotolò spingendolo con le labbra come una vera puttana. Io ero sempre più eccitata e chiesi a Claudia se mi potevo avvicinare a loro due e, come ebbi il suo consenso, mi andai a sedere in un angolo del letto.
‘Montami tu.’ disse la trans ‘Così sentirai meno dolore e godrai di più.’
Fabrizio fu velocissimo a mettersi sopra di lei ed afferrare quel cazzo e puntarlo dritto sul suo buchetto. Per quanto questo fosse ben unto, far entrare la sola cappella non gli fu facile, ma alla fine vidi sparire quella prugna nera nel culo di mio marito. Poi fece scivolare quasi tutto il membro nel suo sfintere assaporandone ogni centimetro e lasciandone fuori solo un paio di dita. Fu allora che Shay gli afferrò i fianchi e diede una spinta possente verso l’alto, penetrandolo completamente. Vidi chiaramente che il perizoma di mio marito si era macchiato del suo stesso sperma, ma nonostante fosse venuto cominciò lo stesso ad andare su e giù su quell’asta di carne. Lo vedevo e lo sentivo godere, e non potei più resistere alla voglia di masturbarmi, così aprii le gambe e, dopo aver tolte le mutandine, mi lanciai in un ditalino a tratti furibondo. Fabrizio venne di nuovo e fu allora che Shay decise di cambiare facendolo mettere di nuovo a carponi, e come si fu sistemato in quell’oscena posizione, lo penetrò con forza. Lui urlava e gemeva un po’ per il dolore, ma soprattutto per il piacere, lo stava sodomizzando un vero cazzo, anzi un gran bel cazzo. Lei lo scopava con un buon ritmo tirando fuori del tutto il suo cazzone per dilaniargli l’ano quando lo rimetteva dentro. Non so quanti orgasmi ebbe mio marito, ormai il suo peri era zuppo del suo seme, ma non faceva altro che incitare Shay a fotterlo ancora di più. Lei, dopo una lunga cavalcata, tirò fuori il membro e si sfilò il preservativo dicendo che avrebbe sborrato sul culo di Fabrizio.
‘No ti prego !’ intervenni fermando la mia masturbazione ‘Vienigli dentro, voglio provare quello che sente lui quando mi ripulisce dopo che un altro uomo m’ha riempito di sperma.’
Shay rimase un po’ interdetta, ma poi poggiò la cappella sul buco ormai sfondato di Fabrizio che riempì dopo qualche tocco di mano. Poi lei gli aprì il culo con le mani ed io m’inginocchiai dietro di lui per leccare quella bianca crema che sapeva di maschio. Lei l’aveva riempito a dovere così il mio lavoro di pulizia fu abbastanza lungo, ma dopo non mi fermai a quello. Sfilai il perizoma di Fabrizio e diedi una lunga leccata la dove c’era il suo sperma, poi mi sdraiai al suo fianco per donargli un po’ di tutto quel piacere che avevo in bocca. Ci baciammo appassionatamente e a lungo, come due adolescenti al loro primo appuntamento, dimenticandoci che non eravamo soli in quella stanza. Quando tornammo alla realtà Shay e Claudia stavano parlottando fra loro ridacchiando penso sul mio comportamento non certo da donna dominante.
‘Claudia m’aveva detto che sei una gran maiala’ mi disse Shay avvicinandosi a me ‘Ma non pensavo arrivassi a tanto. Comunque ora, visto che ti piace il cazzo, pulisci il mio.’
In realtà c’era solo qualche goccia di sperma sulla punta, ma una volta in ginocchio davanti a lei, ne approfittai per prenderlo in bocca più che potevo.
‘Amica mia.’ continuò a dire la trans rivolgendosi a Claudia ‘Hai proprio ragione gli dai un dito e si prende tutto il braccio, anzi tutto il cazzo ah ah.’
La padrona di casa senza dire nulla mi sfilò la gonna, e cominciò a toccarmi con insistenza in mezzo alle gambe.
‘E non sai com’&egrave bagnata, questa stasera non la ferma nessuno !’ le fece eco Claudia mentre mio marito mi guardava estasiato.
‘Chissà se ci riesco io. Dai fammi vedere le tette che voglio mettertelo li in mezzo.’
Mentre mi toglievo camicetta e reggiseno notai con la coda dell’occhio che anche Claudia si stava spogliando, ma mi ritrovai ben presto il cazzone di Shay nel solco del seno. Così non mi rimase che stringerci le tette intorno e leccare la cappella quando questa si trovava sotto il mio mento. Quando Shay si sdraiò sul letto invitandomi a leccarle le parti basse fui felice di farlo certa che ben presto avrei avuto l’oggetto del mio desiderio. Le allargai le gambe spingendole un po’ in alto per poterle leccare il buchetto, che si dimostrò subito sensibile al tocco della mia lingua, poi le succhiai avidamente le palle facendo passare lentamente la lingua sulla carne che avevo in bocca. Ma quando volli spompinarla con delicatezza lei diventò brusca e mi spinse tutto il suo membro fra le labbra facendomi quasi soffocare.
‘Succhia bene puttana perché a te non farò sconti di alcun genere.’ mi ingiuriò Shay.
Cercai con lo sguardo un minimo aiuto ma quello che vidi fece crollare ogni mia speranza. Claudia era seduta sul letto completamente nuda, con un grosso strap-on legato in vita che faceva leccare a Fabrizio inginocchiato davanti a lei.
Non mi rimase che dar fondo a tutta la mia abilità di pompinara, mentre lei mi scopava in bocca io le facevo sentire la lingua intorno al suo palo e le mani che le carezzano le chiappe durissime. Quando Claudia si sdraiò di schiena e mi chiamò a se capii che era giunto il momento di tirare fuori la puttana che era in me. Le salii sopra impalandomi completamente su quel fallo in pochissimo tempo e raggiungendo subito l’orgasmo. Non vidi che Shay si era messa un preservativo e che l’aveva ricoperto di gel, ma la sentii quando si posizionò dietro di me ordinando a Fabrizio d’allargarmi le chiappe.
‘Ti sfondo il culo come prima ho fatto con quel frocio che hai sposato !’ mi urlò contro la trans.
Come vide la cappella farsi largo nel mio orifizio m’afferrò per i fianchi e diede una fortissima spinta col bacino, facendomi entrare più di metà del suo possente membro.
Non urlai per il semplice motivo che non ci riuscii, ma sembrava quasi che non provasse nulla per quello che mi faceva. Così tirò fuori un pochino del suo bastone per poi spingere di nuovo mettendomelo tutto dentro.
‘Non dici niente troia ?’ mi chiese ghignando i denti.
Non so come ma all’improvviso tutto il dolore sparì, e la incitai a dare il meglio di se.
‘Che mi hai spaccato il culo e che mi piace ! Voglio sentire il tuo cazzo bruciarmi le viscere, lacerarmi la carne e alla fine riempirmi di sborra. Voglio che tu mi faccia sentire come l’ultima delle puttane a cui nessuno lo mette più nel culo per come ce l’hanno spanato. Quindi pistonami senza pietà donna col cazzo !’
Claudia mi guardò allibita, ma penso che anche Shay non si aspettasse quella risposta, comunque fece quello che in fondo volevamo entrambe. Mi tratto davvero come una puttana sfondandomi senza alcun riguardo, il suo modo di fare era quanto di più brutale avessi mai provato, usava tutta la sua forza, che non era poca, per spingere dentro e fuori il suo cazzone ad un ritmo elevatissimo. Anche Claudia partecipava a quell’insolito rapporto scopandomi anche se molto più piano mentre mio marito ci guardava come in trance.
Quando Shay sentì che stava per venire si sfilò il preservativo e mi fece sdraiare sul letto tirando Fabrizio al mio fianco. Poi si tocco velocemente il cazzo e finalmente fece schizzare il suo orgasmo sui nostri visi che subito cominciammo a leccarci a vicenda.
Ci ritrovammo tutti e quattro esausti e per un attimo ebbi paura di continuare la serata, in fondo avevo dato la mia parola a Claudia e non mi sentivo di non mantenerla. Ma fu lei stessa a spiegarmi che c’era stato un cambio di programma.
‘Per stasera finiamo qua.’ ci disse ancora un po’ provata ‘Tanto siete entrambi dei malati di cazzo ed io ho la vostra cura, quindi ci rivedremo sicuramente presto, ora però alzatevi e piegatevi in avanti perché ho un regalo per voi.’
Sollevati dalle sue parole le obbedimmo mentre lei prese qualcosa da un cassetto.
‘Questi sono per voi, promettetemi di tenerli fino a casa.’
Nel dire quelle parole infilò un piccolo plug ad entrambi, erano piccoli ed in (ferro) metallo, ma quello che li rendeva diversi era il fatto che sulla parte che rimaneva all’esterno c’era un piccolo cristallo colorato, rosa per me ed azzurro per mio marito.
Poi finalmente mi rivestii mentre Fabrizio pot&egrave farlo solo raggiunta la macchina dove trovò i suoi abiti. Per tutto il viaggio mi appoggiai a lui facendogli delle coccole, era stata una delle serate più trasgressive della mia vita, ma ne ero uscita felice ed appagata. Avevo visto mio marito farsi scopare da un vero cazzo anche se era quello di una trans, quanto a me avevo subito un trattamento da vera puttana godendo fino in fondo di quella situazione. Claudia aveva più che ragione, era evidente che saremmo tornati da lei per essere entrambi usati come oggetti sessuali nelle mani di chiunque pagasse per averci, e che ciò era quanto desideravamo entrambi per soddisfare le nostre vere nature.
Una volta a casa crollammo sul letto dimenticandoci dei plug che rimasero al caldo fino all’indomani mattina.

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