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OrgiaRacconti TransTrio

METTI UNA SERA A CENA

By 24 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

METTI UNA SERA A CENA

Una dolce carezza mi sveglia, non apro gli occhi, cerco di realizzare dove mi trovo.
La mano inizia a scendere lungo la mia spalla sinistra, sono girata di lato, continua a scendere verso il basso, accarezza inizialmente la mia natica, poi ripassa davanti e riprende a percorrere il mio corpo e quasi raggiunge il ginocchio, lì esita per un po’ accarezzandolo, poi risale all’interno delle cosce.
Sento che comincio ad inumidirmi, vorrei che mi toccasse fra le gambe ma esita ancora.
Finalmente raggiunge la figa e comincia un lento massaggio.
Mi sto bagnando, ma resto ferma, mi eccito, ma non apro gli occhi, la mano continua nella sua carezza, un dito comincia ad intrufolarsi tra le ninfe bagnate e’ un’altra mano dietro di me, mi scosta una ciocca dei capelli e due labbra calde si posano alla base della nuca, cominciano un lento gioco fatto di baci, brevi leccatine sul collo, fino a scorrere davanti alla ricerca del mio lobo sinistro che viene baciato, succhiato come se fosse la mia vulva che a questo punto è già bagnata.
L’altra mano è ora risalita e si è avvolta attorno ad un seno, prendendo a giocare con il capezzolo inturgidito.
Due morbidi seni si appoggiano alla mia schiena, poi la mano dietro di me inizia a scorrere lungo la spina dorsale, giocando con ogni singola vertebra quasi a volerle contare.
Così facendo ritarda la discesa verso il basso e questo mi eccita ancora di più, ma volutamente continuo a tenere gli occhi chiusi, tanto ora so esattamente quello che hanno in mente.
Ancora in mezzo!!!
Devono essersi date un cenno d’intesa e infatti quasi contemporaneamente entrambe le mani ora si muovono sul mio corpo, quella davanti si insinua tra le cosce alla ricerca della mia clitoride che viene subito accarezzata e questo mi costringe schiudere le gambe e a facilitare l’introduzione delle dita che ora liberamente spadroneggiano dentro di me procurandomi un piacere sottile e nello stesso tempo intenso.
L’altra mano, dietro, scende lungo il solco delle natiche fino a raggiungere il fiore del mio ano, lì indugia poi seguita a scendere fino a congiungersi con l’altra , quasi si fossero date appuntamento nella mia figa.
‘Mmmhhhuuummm’ – un lungo gemito esce dalle mie labbra, nonostante io abbia cercato di resistere il più possibile, loro sanno come farmi morire di desiderio.
Questo è il segnale che aspettavano, ora entrambe le mani si muovono dentro di me, due dita entrano ed escono contemporaneamente con spettacolare sincronismo e maestria.
Poi mentre una continua a penetrarmi l’altra passa a carezzare la clitoride che ora è dura come un sassolino.
L’orgasmo non tarda ad arrivare, cerco di resistere, ma è una lotta impari e loro lo sanno bene e così mi lascio andare.
‘Siiiiiii ‘ Uuuhhhmmm’Ooohhh’ – sono scossa dall’orgasmo, intenso, allungo una mano e le mie dita si stringono su un seno piccolo, da adolescente.
Quando l’ondata del piacere passa apro finalmente gli occhi e il mio sguardo incrocia due occhioni nocciola da cerbiatto.
La mano che avevo sul suoseno scende lungo il corpo, liscio ed efebico, in una lunga carezza languida e si ferma su un membro maschile che trovo già quasi duro.
Mentre prendo ad accarezzarlo, le mie labbra s’incontrano con le sue e le nostre lingue prendono a giocare.
A questo punto lei si scosta da me, ciò mi permette di chinarmi a novanta gradi e di prendere in bocca quel magnifico cazzo che ho davanti e che ora diventa sempre più duro tra le mie labbra.
Dietro di me sento l’altro corpo che si scosta anche lui da me ed una lingua prende a percorrere la mia schiena, fino ad insinuarsi tra le natiche e a raggiungere il mio buchetto.
Lo lecca, lo bagna, lo riempie di saliva e di umori che raccoglie con due dita dentro la mia figa allagata, introducendoli poi nel mio forellino morbido.
Fremo a quell’introduzione, mi faccio prendere dalla frenesia dell’eccitazione e stringo le labbra con maggior forza attorno al cazzo che ho in bocca.
Con un rumore di risucchio lo lascio uscire, mi volto e mi dedico all’altro cazzo che è dietro di me, anche lui già quasi pronto.
Lo lecco, lo accarezzo con la lingua, lo sento fremere, sento che gli sto dando piacere e questo mi eccita ancora di più.
L’altro, intanto si è posizionato dietro di me e lentamente si insinua dentro il mio buchetto che, ben lubrificato ed allenato al gioco, lo accoglie e mi trasmette intense sensazioni di piacere, mentre quel magnifico membro, con una lunga spinta, s’infila completamente dentro di me.
Il cazzo che ho tra le labbra, intanto, è diventato duro come un bastone.
Due mani mi prendono per le spalle e mi fanno sollevare dalla mia posizione curva.
Quando i nostri visi sono alla stessa altezza, due occhi azzurri mi fissano dolcemente, poi le labbra di Giulia si posano sulle mie.
Mentre ci baciamo con passione, con una mano, lei mi fa sollevare una gamba, si avvicina e incomincia a penetrarmi davanti; con lentezza e maestria riesce a possedermi.
Ora ho tutti e due i cazzi dentro, fermi, immobili aspettano che il mio corpo assapori la doppia penetrazione alla quale mi stanno sottoponendo.
Io resto immobile, rilassata, pronta a ricevere il piacere che di lì ha poco loro mi daranno.
Infatti i due membri partono assieme, con perfetto sincronismo, uno esce dietro e l’altro entra davanti, in un continuo sconvolgente va e vieni, ricco di sensazione intense, possenti, che mi portano velocemente verso un altro intensissimo orgasmo.
‘Siiiiiiiii’è magnifico’ siiiiiiii ‘non vi fermate’ uuuhhhuummm’ che belloooo…godoooo’ – sono scossa da fremiti di godimento, il piacere parte dal mio ventre e propagandosi per il corpo esplode nel cervello come un fuoco d’artificio.
Loro continuano incessanti a penetrarmi, incuranti, apparentemente, delle mie reazioni; chiudo gli occhi e assaporo il piacere della doppia penetrazione’e godo, godo senza nessun freno, all’infinito.
‘Vengoooooooo!!!’ – il grido che alla fine esce dalla mia bocca è come un segnale che loro aspettavano, si fermano, profondamente piantate in me e mi lasciano assaporare fino alla fine il piacere intenso dell’ orgasmo.
Poi ricominciano a pomparmi , ma questa volta in maniera del tutto autonoma, ognuna seguendo il suo ritmo e la propria velocità.
Sono sconvolta!!!
L’orgasmo mi riprende nuovamente, improvviso e violento.
‘Vengooo ‘. siiiiii vengooooo ancoraaaa’ godooooooo!!!!’
Questa volta anche loro si abbandonano al piacere della sborrata insieme.
‘Siiii’ sborrrooooo ” ‘ ‘Siiii anch’ioooo”
Il loro grido mi riempie le orecchie, mentre contemporaneamente i loro getti di calda sborra riempiono entrambi i miei orifizi.
Restiamo qualche attimo immobili, io stretta tra loro e ben impalata sui loro membri.
Poi Giulia mi da un bacio leggero sulle labbra e si sfila da me.
Mi giro e anche l’altra mi bacia dolcemente.
Poi si alzano, entrambe, una va verso la cucina l’altra in bagno.
Mi rigiro fra le lenzuola, languida, assaporando con l’olfatto il profumo delle due ‘donne’ nel letto, misto all’odore di sborra che cola sulle mie cosce da davanti e da dietro.
Mentre sento che Giulia prepara il caffè, ripenso a noi, a come è iniziata la nostra strana e lunga notte, in cui io sono stata la donna più felice del mondo.

Dopo il nostro ritorno dalla Francia, come ogni martedì, ero da sola, Mauro era fuori per lavoro e sarebbe tornato il pomeriggio successivo ed avevo ripreso ad andare, come al solito, in palestra e lì avevo incontrato Giulia.
Dopo la nostra avventura, con lei siamo diventate molto amiche; parliamo molto, ci confidiamo l’una all’altra e quando lei mi fa i massaggi non lesina le carezze intime, regalandomi momenti di dolce piacere.
Stavo rivestendomi per andare, quando Giulia è entrata nello spogliatoio:’Visto che sei sola, cosa fai stasera?’ ‘ mi ha chiesto.
‘Oh, non ho niente in programma, solo un po’ di tele.’
‘Allora perché non vieni a cena da me, ho invitato un’altra amica e mi farebbe piacere se venissi anche tu.’
‘Ma sì, perché no?’ ‘ ho risposto ‘ ‘A che ora ci vediamo?’
‘Vieni verso le otto. La strada la ricordi?’
‘E come potrei dimenticarla’ ‘ ho sorriso ‘ ‘D’accordo. Porto io qualcosa di dolce. Ci vediamo stasera.’
Arrivai da Giulia all’ora stabilita e lei era ancora tra i fornelli.
Mi presentò la sua amica Michela, una ragazza molto giovane, al massimo poteva avere venticinque anni, non molto alta, con una massa di riccioli castani e due occhi nocciola da cerbiatta.
Michela non era molto formosa, anzi piuttosto magra, con due seni piccoli e a punta che sembravano volessero bucare la camicetta, s’intuiva chiaramente che era senza reggiseno e non ne aveva bisogno; i fianchi stretti sormontavano due gambe snelle e ben affusolate lasciate abbastanza scoperte da una mini a mezza coscia.
La cena si svolse allegramente e chiacchierammo bene come vecchie amiche.
Michela si rivelò una compagnia gradevole e divertente.
Dopo il caffè ci siamo sedute nell’angolo salotto e abbiamo continuato i nostri discorsi.
Io ero seduta in una poltroncina davanti al divano, dove si erano accomodate le due ragazze.
Dalla mia posizione avevo una visuale perfetta delle gambe delle due, anche quelle di Giulia, che indossava un abito leggero con un grande spacco davanti che lasciava vedere le sue cosce tornite, mentre nel sedersi la mini di Michela era risalita fin quasi al livello dell’inguine.
Formavano una coppia deliziosa!
‘Sai Clary, io e Michela ci siamo conosciute l’anno scorso in spiaggia,’ ‘ ha cominciato a raccontare Giulia ‘ ‘ siamo subito diventate amiche’ intime. Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune e gli stessi gusti.’ ‘ ha concluso con un sorriso malizioso e appoggiando una mano sul ginocchio dell’altra, per poi risalire con una lunga carezza fino all’attaccatura della coscia.
Ho cominciato a capire, anche Michela era fatta della stessa pasta di Giulia!
Alla carezza così intima, la giovane ha voltato la testa e Giulia ha posato le labbra sulle sue.
Nel vedere le due amiche baciarsi ho provato un brivido lungo la schiena.
Loro hanno continuato a baciarsi incuranti del fatto che io fossi lì; la mano di Giulia è risalita dalla coscia e si è stretta attorno al piccolo seno, prendendo a massaggiarlo.
Continuavo a guardarle affascinata e cominciavo a sentire un formicolio che si formava nel ventre.

Giulia si è staccata dal bacio e mi ha guardato:’Vuoi venire? ‘ mi ha detto facendomi un gesto invitante con la mano.
Come in trance mi alzo dalla poltrona e vado verso il divano.
Loro si scostano per farmi posto e mi fanno sedere tra loro due.
Giulia mi prende il viso tra le sue mani e dolcemente si avvicina; le nostre labbra si toccano, si aprono e, prima timidamente, poi con maggior foga, le nostre lingue prendono a giocare.
Da dietro, intanto, Michela mi ha preso un seno con la mano e ha cominciato a carezzarlo e a giocare con il capezzolo che si è subito inturgidito.
Una mano di Giulia si stacca dal mio viso e scende ad accarezzarmi il collo, scende ancora e arrivata al ventre si ferma in una lunga carezza circolare, poi riprende la sua discesa verso il basso fino a posarsi sulla mia coscia, per poi risalire lentamente all’attaccatura.
Le sue dita si posano leggere sul tessuto dello string, giocano un po’ e poi lo scostano per incontrare le calde e umide labbra della mia figa.
Mi stacco dal lungo bacio e appoggio la testa sulla spalliera, stordita e ansimante.
Michela approfitta della mia posizione e slacciatami la camicia fa uscire il seno che stava accarezzando fuori dalla coppa del reggiseno; si china e si attacca con le labbra al capezzolo che comincia a suggere.
Il piacere mi assale in tutto il corpo e sento la figa bagnarsi e cominciare ad emettere umori.
Le dita di Giulia, intanto, stanno giocando con il mio bottoncino provocandomi fitte di piacere come scariche elettriche.
Intontita dal piacere allungo una mano verso il ventre di Giulia e le mie dita si stringono attorno al suo membro avvolto dalla stoffa delle mutandine.
Il movimento delle sue dita si ferma un attimo quando lo afferro.
Infilo la mano dentro, lo cerco e lo prendo in mano, lo sento caldo, umido e voglioso, ha quasi raggiunto la sua massima turgidità, la sua massima dimensione.
Giulia mi ferma e si alza in piedi, poi prendendo una mano sia a me che a Michela dice:’Venite andiamo di là, mettiamoci più comode.’
La seguiamo in un’altra stanza dove troneggia un letto enorme.
Le due si mettono una davanti e l’altra dietro e cominciano a spogliarmi.
Ben presto la camicetta, la gonna e l’intimo sono sul pavimento ed io sono nuda tra loro.
Poi è il loro turno; in un attimo Giulia si toglie il vestito e le mutandine, liberando il suo cazzo che svetta verso l’alto.
Anche Michela impiega poco tempo a liberarsi degli abiti e quando è nuda posso vedere per la prima volta il suo membro, non è molto grande e ancora non è turgido e pende mollemente.

Giulia si getta sul letto:’Venite.’ ‘ c’invita con la mano.
Prima Michela e poi io la raggiungiamo.
Come prima finisco in mezzo alle due.
Questa volta è Michela che avvicina le sue labbra e prende a baciarmi, mentre le sue mani si stringono sui seni.
‘Hai dei seni magnifici!’ ‘ mi soffia sulle labbra ‘ ‘Fanno venire voglia di mangiarli.’ ‘ e si china a baciarli e leccarli.
I suoi, invece, che ora appoggiano sul mio ventre sono piccoli e duri, frutto senz’altro della mano di un chirurgo estetico.
Giulia si solleva ed avvicina il suo membro al mio viso, apro le labbra ed inizio a succhiargli il cazzo. Mentre succhio, abbasso le braccia alla ricerca delle tette di Michela, le trovo con i capezzoli turgidi ed inizio a giocarci.
Mi trovo nuda, su un letto, a gambe larghe con il cazzo di un trans tra le labbra mentre l’altro, con il seno appoggiato al mio ventre, mi lecca i capezzoli.
All’improvviso sento che Michela si sposta, si abbassa e si mette tra le mia gambe iniziando a leccarmi la figa in modo molto energico ma al tempo stesso delicato.
Poi si solleva, mi toglie il cazzo dell’amica dalle labbra ed inizia a succhiarlo lei’ mi sento privata del mio giocattolo, mi abbasso e gli afferro con le mani il membro, che ora è diventato durissimo ed è addirittura più lungo di quello dell’amica.
Ci fermiamo un attimo, le due amiche si stendono formando con me una specie di anello.
Io succhio il cazzo di Michela, Michela succhia quello di Giulia che a sua volta mi lecca la figa.
Andiamo avanti così per un bel po’ fino a quando io inizio a tremare e un orgasmo violento si impadronisce del mio corpo.
Lascio che il cazzo di Michela esca dalla mia bocca e lancio un urlo fortissimo come l’orgasmo che mi travolge:’Oooohhhh’vengooo’sto godendoooo” ‘ e mentre il piacere mi scuote tutto il corpo mi lascio andare sul letto stordita.
Le mie due ‘amiche’ non perdono tempo e si lanciano in un 69 dandomi così il tempo di riprendermi.
Quando si accorgono che mi sono ripresa e le sto guardando le due si staccano.
Giulia si mette tra le mie gambe spalancate e infila il suo membro duro e caldo nel mio ventre.
‘Mmmmuuuhhhmmm” ‘ un lungo sospiro di soddisfazione mi esce dalle labbra, mentre la figa ancora calda e ricettiva, dopo l’orgasmo, lo accoglie tra le sue pieghe avvolgendolo come un guanto.
Giulia si stende su di me e i nostri seni premono gli uni contro gli altri, aumentando, con un non so che di intrigante, il piacere di quella penetrazione; sollevo le gambe e le avvolgo intorno ai suoi fianchi per sentirlo ancora meglio, più profondamente.
Intanto Michela si è inginocchiata affianco al mio viso porgendo il cazzo alle nostre calde labbra.
Lo imbocco mentre Giulia mi martella la figa con ritmo, lo succhio per un po’, poi lo tiro fuori e lo porgo a Giulia, la quale schiude le labbra e se lo fa scivolare in gola.
Continuiamo a scambiarci il cazzo di Michela, mentre Giulia mi scopa con foga ed io sento che un altro orgasmo si avvicina.
Michela si stacca da noi e scivola dietro la sua amica.
Giulia ferma per un attimo i suoi movimenti, profondamente piantata in me, poi riprende a muoversi, ma il suo ritmo è diverso.
Ha gli occhi appannati e un rantolo esce dalle sue labbra; vedo il viso di Michela dietro le spalle dell’amica e intuisco sta sodomizzandola.
Le sue spinte mi arrivano attraverso il corpo e il cazzo di Giulia; sto partendo per l’orgasmo quando:’ Sììì’ cosìììì’ sto venendooooo” ‘ urla Giulia e sento subito un caldo liquido invadermi il ventre.
I caldi getti di sborra mi riempiono la figa e scatenano il piacere:’ Sììììì’ anch’ioooo’ vengooooooo”
Restiamo annientate dal godimento, strette una all’altra, una dentro l’altra.
Mi stacco dalle due, Michela, ancora piantata nel corpo dell’amica, si sdraia su Giulia e inizia a muoversi.
Giulia si solleva sulle ginocchia e vedo il suo cazzo ancora dritto che sobbalza ad ogni colpo dell’amica; non resisto e lo prendo in bocca, ha il sapore dei nostri umori mescolati.
Non devo neanche muovermi, sotto le spinte di Michela il membro entra ed esce dalla mia bocca, le sento ansimare entrambe, prima in maniera sommessa poi sempre più forte e penso che sono vicine all’orgasmo, ma vedo che sul più bello si fermano.
Giulia si stende supina sul letto, il suo cazzo svetta dritto come un obelisco.
‘Vieni cara’ ‘ mi dice, tenendo il membro alla base ‘ ‘vieni, impalati su di me.’
Scivolo sul suo corpo e mi metto a cavalcioni.
Lei punta il cazzo verso la mia figa ed io lentamente me lo faccio scivolare fino in fondo.
Quando lo sento ben piantato nel ventre mi stendo su di lei per baciarla e lei comincia a pomparmi da sotto.
Mentre la cavalco sento Michela che gioca con il mio buchetto libero, me lo lecca, ci infila prima un dito, poi un secondo; il mio ano piano piano inizia a cedere e ad ammorbidirsi, Michela sfila le dita, se le porta alla bocca e poi ritorna a giocare con il mio culetto.
La mia eccitazione è arrivata ai massimi, sento che ora sono pronta, la voglio.
‘Ti prego vieni, fai in fretta, non resisto” ‘ quasi la imploro.
Lei toglie le dita ed appoggia la cappella al mio buchetto, spinge prima lentamente, poi quando sente che la cappella è entrata dice ad Giulia di fermarsi un attimo, e quando questa obbedisce, con una spinta progressiva entra in me fino a sfregare l’inguine sulle mie natiche.
Il suo cazzo lungo e sottile penetra completamente nel mio intestino, lo sento sfregarsi contro il membro di Giulia come se figa e culo fossero diventati una cosa sola.
Le due iniziano a muoversi in modo alternato, quando una spinge l’altra si ferma e così via.
Non capisco più niente comincio ad urlare, mi muovo in maniera scomposta non facendo altro che accelerare l’arrivo del piacere supremo.
Il piacere che sto provando mi stordisce, mi abbandono sul corpo di Giulia e sento che Michela estrae il cazzo dal mio culo:’Noooo’ per favore’ continuaaa!!!’ ‘ la imploro.
Lentamente lei lo rinfila ed inizia ad incularmi con forza.
Inizio a gemere, inarco la schiena per offrirmi meglio, Michela appoggia il suo petto contro la mia schiena, e con una mano offre i miei seni da succhiare a Giulia.
I sensi sono a mille, sento i suoi seni e i suoi capezzoli duri premere sulla schiena, i miei intanto sono preda delle labbra di Giulia, mentre i due cazzi mi scavano le viscere in profondità.
Michela lancia un urletto:’Oooohhh’ Sìììì’ – sento il suo peso sulla mia schiena farsi maggiore e una sensazione di caldo m’invade l’intestino mentre lei gode dentro di me.
Quello è il segnale.
Giulia sotto di me comincia gemere e anche lei si scarica nella mia figa.
Sentendomi così riempita il mio corpo e la mia mente si perdono e l’orgasmo arriva travolgente, violento, mi travolge come un treno in corsa, le mie braccia cedono, cado distesa sul corpo di Giulia con il cazzo di Michela ancora piantato nelle mie viscere.
Le due si staccano da me, mi giro sul letto, il mio respiro è affannato, la vista annebbiata.
Piano piano inizio nuovamente a rivedere il soffitto della stanza, vedo che le due amiche sono sdraiate accanto a me, sul letto una da un lato e una dall’altro e mi sorridono.
Sono sul letto senza forze insieme alle mie due nuove amiche, riesco solo a dire sorridendo:’Mi avete distrutta, non potete abusare così di una vecchietta come me.’
‘Sei fantastica Clary, la donna più sensuale che abbia mai conosciuta.’ ‘ mi dice Giulia.
Mi volto verso Michela e lei annuisce sorridendo.
Chiudo gli occhi e mi addormento.

P.S.
Fatemi sapere se le mie storie vi piacciono; m’interessano sempre i vostri giudizi, soprattutto se femminili.
Scrivetemi a vivelafrance558@gmail.com

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