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Trio

Storia di Luana 6

By 7 Marzo 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Il sole entrava pigramente dalle grate della finestra disegnando strisce di luce sul letto, una delle strisce di luce colpì Luana sugli occhi, il fastidio la svegliò, prima di aprire gli occhi allungò piano la mano accanto a sé, il corpo di Marco non era lì accanto a lei, stanco per la notte appena trascorsa, le aveva detto che doveva andare via prima, si era mosso piano e lei non l’aveva sentito, si stiracchiò piano, erano due settimane già che stava con Marco, avevano trascorso assieme ogni serata, dormendo nell’appartamento di uno dei due, dove capitava,quella mattina erano a casa di Luana, ‘meno male’ pensò lei, doveva andare a lavoro, e si era alzata tardi, andò in bagno e aprì l’acqua della doccia, quanto avrebbe preferito avere il tempo di un bagno rilassante, mentre l’acqua lavava via gli ultimi residui di sonno pensò a Marco, in quelle due settimane avevano scoperto di avere molte cose in comune, gusti , interessi, e inoltre una spiccata curiosità per il sesso in tutte le sue forme, il pensiero la fece sorridere e quasi potò la sua mano a carezzarsi il sesso, in queste due settimane avevano fatto di tutto, uscite, sesso, ma soprattutto parlare, si erano completamente aperti lei aveva raccontato le sue fantasie e fatti realmente accaduti, lui aveva fatto lo stesso, non c’erano stati giudizi o sorprese, solo constatazioni, stavano proprio bene assieme, uscì dalla doccia e iniziò ad asciugarsi, si carezzava piano il corpo, non indugiò sui seni, per non eccitarsi, continuò scendendo fino alle gambe, quando finì sciolse i capelli che aveva legato, una cascata di morbidi capelli mori le cadde sulle spalle, pochi colpi di spazzola ridiedero loro lucentezza, un filo di mascara mise in risalto i suoi occhi neri, il rossetto dopo il caffè pensò, guardando il guardaroba scelse il tailleur nero, era molto professionale anche se la gonna appena sopra il ginocchio lasciava intravedere le splendide gambe, indugiò un attimo se indossare o meno il reggiseno sotto la camicetta che aveva scelto, a malincuore decise di si, la giornata era troppo lunga per passarla sempre con la giacca.
Mentre stava uscendo vide un biglietto sul mobile dell’ingresso, era di Marco ”Ciao bellissima ti aspetto a casa mia questa sera, le chiave le ho lasciate accanto al biglietto. Aspettami”, guardò sul mobile la chiave era lì accanto al biglietto, la prese e uscì.
La giornata in ufficio trascorse lenta e caotica, i problemi sembravano essersi concentrati tutti in quella giornata, per fortuna a spezzare la mattinata le arrivò un messaggio di Marco ”Hai letto il messaggio? Ti aspetto”.
La giornata proseguì stancamente, finalmente finì l’orario di ufficio, Luana si affrettò a recarsi a casa di Marco, era abbastanza distante da dove lavorava, impiegò quasi un ora per arrivare, quando arrivò provò a suonare per vedere se Marco fosse già arrivato, deserto, apri con la chiave che le aveva lasciato, l’appartamento era deserto, sul mobile dell’ingresso vide un biglietto, ”Per Te Luana”, lei aprì la busta, Marco aveva scritto delle istruzioni ”vai in camera da letto”, il gioco cominciava a farsi interessante, incuriosita andò in camera da letto, accese la luce e vide dei vestiti sul letto e un altro biglietto, ”Indossa questi capi che ti ho preparato, quando arrivo mettiti la benda. Baci Marco”.
Luana prese i vestiti posati sul letto, si trattava di un reggiseno nero trasparente, coordinato con un reggicalze ricamato, e uno slippino minuscolo con un filo che andava a sparire tra le natiche, due leggerissime calze di seta nera velata, vide per terra due scarpe nere chanel con tacco a spillo, una striscia di seta nera era posta a lato dei vestiti.
Marco aveva in mente qualcosa di speciale, si spogliò velocemente, e andò in bagno, voleva essere perfetta, mentre faceva scorrere l’acqua nella vasca, sciolse alcuni sali che Marco teneva in bagno, si immerse piano nell’acqua lasciandosi avvolgere dal caldo tepore, i sali le sciolsero tutta la tensione, restò nell’acqua finché si raffreddò, uscì e si asciugò, pettinò i lunghi capelli legandoli in una coda, poi passò a vestirsi.
Prese il reggicalze e lo allacciò in vita, le si adattava perfettamente, prese una delle calze e la distese, era morbida al tatto, la raccolse piano in una mano avendo cura di non farla impigliare, infilo la punta del piede e iniziò a farla scivolare lentamente sulla gamba, il tocco leggero sulla pelle le procurava un brivido di eccitazione, la seta scivolava leggera carezzandola piano, quasi le dispiacque quando la calza fù distesa e pronta per essere agganciata al reggicalze, la agganciò e prese l’altra, la dispiegò ancora più lentamente dell’altra, guardando la seta che andava coprirle la gamba cm dopo cm, giocherellò un attimo con a calza stendendo il tessuto poi la agganciò. Prese il minuscolo tanga che era sul letto, e lo infilò il filo posteriore andava a dividere per fettamente il suo culo sodo e tondo, il triangolino di stoffa davanti copriva appena la sua rada peluria, era rimasto solo il reggiseno, era veramente carino, lo indossò sistemando il suo seno nelle coppe ricamate, indossò le scarpe, e si rimirò nello specchio dell’armadio, stava veramente bene, i gusti di Marco rispecchiavano perfettamente i suoi.
Si distese sul letto ad aspettare che Marco tornasse.
La voce di Marco la destò dal suo torpore, si era addormentata aspettando, vide la sveglia lì accanto, erano già le 19:30, aveva dormito quasi mezz’ora;
-Luana ci sei?- Marco era rientrato e la stava chiamando.
-Si ci sono- ricordando le istruzioni prese la striscia di seta la sciata sul letto e la legò sugli occhi, adesso non riusciva a vedere, si mise a sedere sul letto aspettando che Marco entrasse.
Sentì rumore di passi che si avvicinavano, tese l’orecchio per captare meglio i rumori, la porta si aprì e sentì qualcuno entrare;
-Marco sei tu?- si senti sciocca a fare quella domanda, un vago sentore di muschio e pino, le fece riconoscere il profumo di Marco, protese le braccia verso il rumore, due mani presero le sue tirandola dolcemente per farla alzare, fece un passo avanti, adesso era in mostra in tutto il suo splendore;
-Sei bellissima-, la voce di Marco era roca dall’emozione, le sue mani si posarono sulle spalle, tremava dall’eccitazione, iniziarono a carezzarla piano scandendo verso i suoi fianchi, Luana protese la bocca per una bacio, mentre la sua bocca toccava quella di Marco, sentì un altra mano toccarle le spalle da dietro, ebbe un soprassalto, si staccò da Marco portando le mani alla benda, le mani di Marco fermarono le sue prima che potesse toccare la benda;
-Ferma amore, vedrai sarà una cosa unica-, il tono della sua voce la calmò, il tocco delle altre mani era caldo e morbido, non c’era impazienza o foga, si muovevano piano su di lei, le venne in mente che Marco doveva aver fatto quel gioco altre volte, adesso Marco aveva portato di nuovo la sua bocca sulla sua, Luana aprì la sua bocca per accogliere la sua lingua, iniziò a succhiarla lentamente, massaggiandola piano con le labbra e con la lingua,, il suo corpo si stava abbandonando a quelle carezze a quattro mani che stava ricevendo, l’eccitazione cominciava a salire dentro di lei, mentre la lingua di Marco si muoveva nella sua bocca, una mano slacciò il fermaglio del reggiseno, delicatamente senti il reggiseno che veniva tolto, il suo seno toccò il petto di Marco, sentì due labbra che si posavano sul suo collo, un brivido la percorse tutta, le sue braccia cercarono Marco ma non lo trovarono, Marco si era abbassato davanti a lei, adesso le sue mani calavano piano il minuscolo tanga lasciando il suo sesso scoperto, l’eccitazione di Luana adesso era palese, il tanga aveva piccole macchie di piacere, si appoggiò al corpo dietro di lei mentre le veniva tolto il tanga, la lingua di Marco andò a solleticarle il clitoride, un sospiro sfuggì dalle labbra di Luana, non se lo aspettava, il non vedere cosa facevano i due uomini le provocava piacere inatteso quando la toccavano, mentre Marco iniziava a succhiare il suo clitoride, sentì una bocca posarsi su uno dei suoi capezzoli, la lingua dell’uomo si avvolgeva intorno al capezzolo per poi succhiarlo mentre con la mano massaggiava l’altro seno, la lingua di Marco continuava a scavarle dentro, adesso i suoi liquidi scendevano copiosi andando a riempire la bocca dell’uomo.
La fecero sdraiare sul letto, aveva perso il contatto con i due uomini adesso non riusciva più a distinguerli, sentì nuovamente una lingua andare a cercare il suo sesso, la lingua si insinuò nella sua fessura per poi passare a cercare il clitoride succhiandolo con forza, mentre si abbandonava alle sensazioni che salivano dalla sua fica, sentì qualcosa appoggiarsi sulle sue labbra, uno dei due le porgeva il suo cazzo da succhiare, aprì la bocca per farlo entrare, era già duro, l’uomo iniziò a farlo scorrere tra le sue labbra come se fosse una vagina, sentiva che le toccava il palato ad ogni affondo, la situazione era rovente, un orgasmo riempì di liquidi la bocca dell’uomo tra le sue gambe, i sussulti del suo corpo si trasmisero al cazzo che aveva in bocca facendo gemere l’uomo di piacere, l’uomo soddisfatto di averla fatta godere si staccò dalla sua fica e portò il suo cazzo vicino alla bocca di Luana, le tocco il viso con la punta e Luana si accorse che adesso aveva due cazzi a cui dedicarsi, stese le mani iniziando a carezzarli, alternava alle sue carezze voluttuosi succhiotti, passava con la lingua su tutta la lunghezza di quelle aste, la eccitava non sapere di chi fossero, chi dei due era Marco? E chi era l’altro? Questi pensieri la facevano godere. Continuò quel doppio pompino per alcuni minuti, le aste erano diventate durissime, uno dei due si staccò dalla sua bocca, che fù prontamente occupata dall’altro, sentì due mani scostarle le gambe, inarcò il bacino preparandosi ad accogliere quel cazzo duro, l’uomo entrò dentro nella sua vagina con un colpo secco, la fica di Luana si strinse attorno alla sua asta trasmettendogli il calore della sua eccitazione, l’uomo aveva l’impressione di essere in un forno, iniziò a muoversi frenetico dentro Luana, i colpi che dava accrescevano il piacere di entrambi, l’uomo che la stava scopando in bocca non resistette oltre, venne nella sua bocca scaricandole lunghi fiotti di sperma, Luana fù colta di sorpresa, dovette tirarlo fuori dalla bocca per non soffocare, senti che alcuni schizzi le finivano sulla faccia e sul corpo, questo dovette eccitare ancora di più l’uomo che la scopava, perché intensifico il ritmo dandole dei colpi che la facevano sobbalzare, l’uomo che se ne era venuto strusciò il suo cazzo sulle sue labbra, lei apri la bocca iniziando a leccarlo, voleva farlo ritornare duro per sentirlo dentro, mentre leccava quel cazzo per ridargli vigore, l’uomo che la scopava usci fuori, sentì qualcosa di caldo e bagnato finirle sulla pancia e arrivarle fino al seno, l’uomo aveva voluto venirle addosso, la sua azione di lingua stava cominciando a dare i suoi frutti, nonostante l’orgasmo appena avuto il cazzo tra le sue labbra stava riacquistando vigore, intensificò l’opera con una sapiente azione di lingua alternata a profonde succhiate, bastò poco e lo sentì nuovamente duro nella sua bocca, adesso l’uomo voleva entrarle dentro,i due si diedero il cambio, la fecero girare carponi, Luana si ritrovò in bocca il secondo cazzo da far ritornare duro, l’altro uomo si era chinato e aveva cominciato a leccarla da dietro, la sua lingua indugiava sul suo buchino insalivandolo abbondantemente, Luana capì cosa voleva fare e protese di più il bacino per favorire la sua manovra, sentiva che un nuovo orgasmo si stava facendo strada dentro di lei, l’uomo interruppe il lavoro di lingua e si posizionò dietro di lei, appoggiò la punta del suo cazzo su quel buchino e iniziò a spingere, Luana si attaccò a l cazzo che aveva in bocca come un boccaglio, le sue succhiate diventavano più frenetiche, sentì che il suo buco si era già aperto e l’asta era già entrata, la sentì sprofondare dentro di sé fino a che senti il bacino dell’uomo toccare il suo culo, si fermò un attimo per darle il tempo di abituarsi e iniziò a pomparla con forza, Luana si sentiva aprire ad ogni suo affondo, il cazzo che aveva in bocca iniziava a indurirsi, l’orgasmo che stava montando la raggiunse improvviso, la sua fica colò gli umori del suo piacere sulle sue cosce, lei voleva agitarsi, me era tenuta ferma dai due uomini, si attaccò a succhiare con più forza, assaporando le sensazioni di piacere che le montavano dentro, i due uomini continuarono a scoparla scambiandosi le posizioni, adesso era l’altro che la scopava nel culo mentre lei succhiava il cazzo che poco prima era stato dentro di lei, l’acre sapore che sentiva la facevano eccitare, era entrata in un turbinio di piacere, i due adesso la scopavano con forza, l’orgasmo che avevano avuto dava loro una notevole resistenza, Luana porto la sua mano in mezzo alle gambe, e carezzò con le dita il cazzo che la stava inculando, ritirò la mano passandosela sulla fica, era ormai un lago.
I due uomini non ne avevano abbastanza, sempre con il cazzo di uno dei due infilato nel culo venne fatta girare, si trovò così a cavalcare quell’uomo sdraiato, l’altro le si posizionò davanti allargandole le gambe, volevano possederla contemporaneamente, il pensiero la fece bagnare ancora di più, si sdraiò sul corpo dell’uomo disteso, l’altro si posizionò tra le sue gambe puntando il cazzo sulla sua apertura, bastò una spinta, tanto era bagnata, ed entrò dentro di lei, i due stettero un attimo fermi poi iniziarono a muoversi cercando il ritmo, impiegarono poco a trovarlo, iniziarono a scopare Luana con grandi colpi entravano ed uscivano da dentro di lei riempendola completamente, i sospiri di piacere di Luana si facevano rapidi e affannosi, il calore che sentiva dentro si propagava senza sosta, rapido e inatteso arrivò un altro orgasmo che la fece urlare di piacere, il suo corpo fù scosso da brividi, si agitò per il piacere provato, tanto che uno dei due uscì dalla sua fica.
Ormai anche i due uomini erano vicini a venirsene, anche l’altro uscì dal suo culo, Luana era sul letto stravolta dall’orgasmo, i due strofinarono i loro cazzi sulla sua bocca, meccanicamente lei inizio a leccare e succhiare, i due facevano a gara a infilarglielo in bocca e toglierlo, lei si affannava con la lingua cercando di trattenerli, fu colpita in viso da uno schizzo caldo protese la lingua nella direzione da dove era venuto cercando di riceverlo in bocca, anche dall’altro lato fù colpita da lunghi schizzi, si girò protendendo la bocca per raccogliere quegli schizzi, la benda non la aiutò, gli schizzi la colpirono sul viso e sul corpo, si toccò spalmandoselo addosso, i due uomini respiravano affannosamente accanto a lei, Luana cercò di togliere la benda, una mano la fermò.
-Ferma, non ancora-, era la voce di Marco, era lì accanto a lei che la carezzava, sentì che l’altro uomo usciva dalla stanza, le mani di Marco sciolsero la benda che le chiudeva gli occhi, Luana vide che Marco era lì nudo accanto a lei, spostò il suo sguardo sul suo corpo, era coperta da macchie di sperma;
-Chi era l’altro?- chiese curiosa
-Mistero-, fù la risposta di Marco.

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