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Trio

Un sogno piacevolmente romantico

By 14 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Un sogno piacevolmente romantico . Entro nel bagno del ristorante e mi sciacquo le mani. Oggi a pranzo poca gente, pochi tavoli occupati. Asciugo le mani nella salvietta di carta e mentre sto per uscire vado a sbattere contro un tipo alto, biondo con un viso spettacolo _ Marco_ che sta entrando dalla porta del bagno. Lo riconosco, mi capita di averci a che fare sul lavoro.. figo’ci è scappata anche qualche occhiata interessante.
– Oppsss , Ciao – Ciao – ‘Imbarazzo …nel poco spazio dell’antibagno , cerco di spostarmi , di fargli posto per passare ma la distanza tra noi si riduce ancora e poi scatta ..lo vedo, scatta qualcosa nel suo sguardo. Dall’imbarazzo alla Voglia. Con un movimento incredibile abbassa la testa e mi bacia, prepotente si fa largo tra le mie labbra, morbido, gustoso. Mi preme contro la parete sento il suo corpo caldo contro il mio, la sua forza. Mi gira la testa, sto diventando bollente e lo mordo, lo lecco, mmmmmm. Non so come ci sono finita ma mi ha spinto dentro il bagno, la porta è ancora aperta ma so che la chiuderà. Lo capisco da come le sue mani passano sui miei fianchi. Non si è ancora spinto in punti pericolosi e io sono già in aria così. Ho le mani che accarezzano il suo petto, le spalle, il collo e lo sento ansimare. Poi l’inevitabile, la porta si apre, i cuore a mille, ci siamo bloccati: doppio imbarazzo è il suo collega! Divento rossissima, sento le guance che mi bruciano. ‘ Ciao – Ciao – . Sono bloccata non riesco nemmeno a parlare. Il suo collega_ Fabio_ è moro, meno figo di lui ma non male, simpatico,divertente, meno schivo. Di fronte alla scena se ne esce con un poco convinto -Scusate! – .. Marco ha ancora le mani su di me e non accenna a muoversi. Fabio fa per andarsene senza aver né utilizzato il bagno, né lavato le mani, poi all’improvviso si volta, viene verso di noi, mi prende il viso e mi bacia anche lui. Sorpresa ma stimolata ricambio in bacio. Non so se è un gioco che fanno, se erano d’accordo o se la situazione si è sviluppata in maniera particolarmente interessante, ma mi ritrovo chiusa dentro il wc del ristorante , tra Marco e Fabio, in un intreccio di mani e di lingue da far girare la testa. Marco mi bacia, mi divora, e Fabio da dietro mi bacia sul collo, succhiotti, morsi e le sue mani si sono già infilate sotto la mia camicetta, slacciando il mio reggiseno. Fa caldo e sento il loro corpi che si muovono, se non fossi stretta tra di loro mi cederebbero le gambe: ho il fiato corto, la pelle sudata, sento un lago in mezzo alle gambe e i loro cazzi ancora nei jeans che spingono davanti e dietro. Ogni tanto mi fanno girare e cambiano i ruoli, non oppongo resistenza, li lascio fare, è un sogno, sono eccitata da morire e non faccio che baciare, leccare,succhiare. Quando si tolgono la maglietta io non ci sto davvero più dentro. Il contatto con la pelle mi fa andare in estasi: slaccio i loro jeans e stringo il cazzo di Marco. Lui geme: il suo cazzo è bello e duro, mi ha ipnotizzato , non riesco a staccare gli occhi . ‘ Succhialo! – ‘ perentorio, mi sento sciogliere , non me lo faccio ripetere, mi piego e lo prendo tutto in bocca. Con una mano sulla testa da il ritmo ai miei movimenti. Con i tacchi e il poco spazio nel bagno non è il massimo della comodità ma lui sembra apprezzare. Mentre mi piego e comincio il pompino Fabio si trova a contatto con il mio culo, infila le mani sotto la gomma di jeans e comincia a palparmi la patatina; sposta il perizoma e mi infila due dita nella figa. Mmmmm non resisto, sono tutta bagnata e adesso le sue dita mi strapazzano dentro. Comincio a godere e mugolare nonostante il cazzo di Marco in gola . All’improvviso toglie le dita e mi infila con il suo cazzone: non me lo aspettavo, mi sembra enorme e me lo ha infilato tutto in un colpo. Per un attimo rimango senza fiato, poi lui comincia a pompare e io godo da morire. Andiamo avanti per un po’ così e quando siamo tutti e tre al limite interrompiamo il movimento, qualche bacio e con un cambio di ruoli prendo il cazzo di Marco in figa e quello di Fabio in bocca. Nemmeno una parola, solo gemiti e respiri affannati’fino all’orgasmo. Prima io, poi Fabio tutto in gola e infine Marco in figa. Una sensazione di appagamento incredibile: restiamo un attimo appoggiati l’uno all’altro contro il muro del wc, poi con lo stesso imbarazzo dell’inizio ci ricomponiamo, sistemiamo i vestiti, i capelli e con discrezione usciamo dal wc. ‘ Ciao’ – Ciao’ -Ciao’ Torno al tavolo con le gambe che mi tremano ancora, un po’ rossa in viso, le labbra gonfie : una pausa pranzo così non capita tutti i giorni!

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