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Racconti EroticiVoyeur

Nise la ninfomane e le capre curiose

By 20 Novembre 2021No Comments

Stavo tornando a casa dopo una giornata passata sulle piste da sci. Alla fermata dell´autobus che mi avrebbe portato a casa stavo fumando una sigaretta appoggiato allo snowboard quando vedo questa ragazza avvicinarsi e sedersi sulla panchina vicino a me. Li per li non ci ho fatto molto caso ma guardandola meglio mi accorgo di conoscerla. Siamo cresciuti assieme nello stesso paesino. Ci dividevano un paio di anni ma quando si é pochi bambini l´etá anagrafica non ha importanza. Ovviamente poi col tempo ci siamo persi. Io traferito in cittá. Lei rimasta in valle a seguire le orme della madre.
Lei si alza e mi chiede se ho da accendere. “certo Nise. Ecco a te”. Stupita a sentire il suo nome mi guarda meglio e riconoscendomi mi salta addosso abbracciandomi. “Picche quanto tempo!! come stai?” e senza darmi tempo di risponderle mi bacia. “Hai la ragazza?”. No. Anzi. Son appena uscito da una relazione e voglio solo divertirmi. Torna a baciarmi intensamente. L´autobus arriva, carico lo snowboard sotto e saliamo. Come solito mi siedo in fondo per avere la mia calma e spazio per sdraiarmi. Ma questa volta lei si siede affianco a me. L´autobus é quasi pieno di gente che sta tornando a casa dal lavoro o da una giornata sulle piste da sci. Lei mi parla di quello che sta facendo ora e di come é felice di vedermi. Mi prende la mano e gioca con le dita massaggiandole. Non mi dispiace. Anzi!. Le fermate passano e l´autobus si svuota. Rimaniamo solo noi, l´autista e due anziane signore che parlano di chiesa e preghiere.
Di solito l´autobus fa la galleria per entrare in valle ma questa volta dovrá fare il passo perch´q stan facendo lavori stradali. 15 Tornanti in autobus. Le anziane iniziano a pregare e l´autista penso si stia toccando i coglioni. Visto che siamo pochi e fa buio, l´autista spegne metá delle luci a bordo. Dove siamo noi non funzionano e piombiamo quasi al buio.
Nise decisa mi bacia e mi infila una mano tra le gambe. L´altra invece si slaccia i pantaloni ed inizia a masturbarsi. Io non sto capendo cosa succede che lei inizia ad ansimare per poi avere un orgasmo.
Ci guardiamo ed affrontiamo i primi tornanti. L´autista forse preso da uno spirito pistaiolo, o forse per far finire prima quella corsa per liberarsi delle anziane che stan pregando a voce sempre piu alta, sta dando veramente gas tagliando curve e tornanti. Nise affianco a me mi mette la mano con cui si é masturbata fino a poco fa sotto il naso facendomi sentire il suo odore. Mi entra nelle narici facendomi impazzire. Mi giro a baciarla e le tocco il seno.
“Stringile. Fammi male. Pizzicami!” dice lei. Infilo la mano sotto la felpa ed una volta spostato il reggiseno le pizzico i capezzoli duri. Lei geme e torna a baciarmi. Preso da una frenesia la faccio stendere sul sedile. Lei appoggia la testa sulle mie gambe. Con una mano le stringo il seno pizzicandole il capezzolo ormai durissimo. L´altra mano invece si infila sotto le sue mutande. É totalmente rasata e bagnata a dir poco. Le entro dentro con un dito facilmente.
Poi due poi tre. Lei sta gemendo bagnandosi ancora di piu. Io tiro fuori le dita ed inizio a massaggiarle il clitoride con movimenti circolari premendo forte. Lei smette di respirare per poi esplodere in un orgasmo.
Velocemente si porta le mani alla bocca cercando di non far rumore ma da come le vecchie han smesso un attimo di pregare penso abbiano sentito qualcosa. Nise ancora scossa dall´orgasmo mi dice di continuare.
L´autobus si ferma di colpo e fa scendere le due anziane. L´autista forse tranquillizato riparte con calma. La fermata dopo é la mia. Prima di andare a casa devo passare dalle capre per portarle in stalla e sistemare il fieno e pulire il casino che quei animali idioti fanno sempre. Dico a Nise che la prossima é la mia. Lei si rialza e si sistema. Sorride, mi bacia e mi lascia spazio per scendere. La bacio e le dico che se vuole passo dopo a casa sua a prenderla.
Lei ride. L´autobus si ferma, scendo e per mia sorpresa scende anche lei. “Dai non esser sorpreso. Mi hai messo voglia e di sicuro in stalla nessuno ci puo vedere o sentire!”. Prendo il mio Snowboard e la sua mano e ci avviamo in stalla.
Lei si siede sopra la cassapanca dove appoggio lo snowboard. Io inizio a portare le capre in stalla. Entro e la vedo mezza nuda che si sta masturbando con entrambe le mani. Di colpo in quella stalla si é fatto caldo.
Mi tolgo la felpa e mi avvicino. Lei apre le gambe mostrandomi la sua figa rasata e molto larga. Le prendo le gambe e le tolgo le scarpe e calzini. Lei ride e “leccami i piedi stronzo!”. Ha dei piedi piccoli ma ben curati.
Le prendo l´alluce e lo lecco. Lei geme ed inizia a massaggiarsi il clitoride. “togliti la maglia” le dico. Lei si toglie la maglia e reggiseno lasciando in bella vista il suo seno. Una seconda con i capezzoli grandi e neri.
Sempre leccandola scendo dal piede giu per la gamba, le passo la lingua tra le labbra succhiandole un attimo il clitoride. Lei ha un attimo di vibrazone. Salgo su per la pancia fino al suo seno. I capezzoli ed aureola sono proprio grandi e nerissimi. Ne prendo uno in bocca e lei si morde le labbra. Mi abbasso i pantaloni lasciando finalmente libero il mio pene diventato durissimo. Senza molti complimenti lo infilo in figa. É larga e bagnata. Non ha problemi a prenderlo tutto. Lei inizia a gemere ed ad urlare. Li in stalla nessuno ci puo sentire. “Dietro..mettimelo dietro..dietro” ansima lei. Io esco da quella vagina enorme, le alzo le gambe mettendole sopra le mie spalle, prendo la mira e le entro nel culo con un colpo secco. Sento un attimo di dolore visto la secchezza. Lei molla un urlo di dolore. Io son tutto dentro. Lei mi tiene fermo con le mani per non farmi muovere. “fa male..fai piano”. Toglie le mani ed inizio a muovermi dando colpi profondi. “Fa male ma mi piace. Spaccami. venimi dentro”. Le do colpi sempre piu secchi e profondi. Lei urla stringendo le gambe ed il suo culo sul mio pene. “Non fermarti. non fermarti” geme lei.
Le sue tette son davanti a me. Le mordo i capezzoli e lei urla dal piacere. Il culo ormai si é rilassato e non fa quasi piu resitenza. Io non riesco piu a trattenermi e le vengo nel culo. Lei urla e massaggiandosi il clitoride viene anche lei. Ci fermiamo. Lei scossa dall´orgasmo. Il mio pene nel suo culo che si sta svuotando dopo giorni che non venivo. Mi giro per vedere se qualcuno era entrato in stalla e mi trovo le capre che ci guardano con quei occhi vuoti.
Lei mi spinge via facendomi uscire velocemente. Molla un urletto quando il mio pene esce dal suo culo seguito da un rivolo di sperma. “Mi hai riempito per bene si?” esclama guardando quanto sperma le esce dall´ano. Le capre si fan piu insistenti e si avvicinano. “Lascia stare i miei calzini capra idiota!” urla lei ad una capra che si era avvicinata ai suoi calzini. “Eh beh..da come son sudati li vorrá leccare” le dico. Lei nuda e fiera risponde “Vuoi leccarli te?”

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