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Racconti CuckoldTrioVoyeur

Franca e i suoi amici

By 30 Dicembre 2021No Comments

Erano due anni che Franca non tornava a casa dai suoi. La pandemia l’aveva tenuta a Milano, lontana dal paese del Veneto in cui è nata e cresciuta. E quest’anno ci siamo conosciuti e messi insieme.
Sabato pomeriggio siamo andati a trovare una coppia di suoi amici. Con loro c’era anche la sorella di lei. Simpatici tutti e tre. Franca mi aveva sempre descritto Lucia come la sua amica del cuore e Fabio come il ragazzo storico di Lucia. Irene è la sorella più piccola. Il contrasto fisico tra Franca e Lucia mi è subito balzato agli occhi. La mia ragazza è alta solo un metro e sessanta e è tutta una curva, con delle gran belle tette rotonde e un bel culo. Lucia è alta quasi un metro e ottanta, magra e longilinea, con delle tettine appena accennate. Anche il contrasto di carattere è evidentissimo, esuberante e con la tendenza ad imporsi, Lucia, timida e un po’ remissiva Franca.
Dopo un’oretta di chiacchiere, Michela, la sorella più piccola di Lucia, mi ha chiesto di seguirla in cucina per aiutarla a preparare del the. Ha messo l’acqua nel bollitore e poi, come se fosse la cosa più naturale, mi ha detto: “Dopo il the facciamo finta di uscire noi due. Loro hanno voglia di farsi la tua ragazza e lei ha voglia di fare la loro servetta. Ti faccio vedere quello che faranno. Vedi, da qui si vede e si sente tutto quello che accade in salotto.” Io sono rimasto di sasso. Lei ha continuato: “Non ti ha raccontato niente Franca?” L’ho guardata come se avessi di fronte una marziana. Lei mi ha fatto l’occhiolino: “Vedrai, dai, poi vedrai.” Io, intanto, mi sono messo subito a guardare. Nella parete c’era un passavivande. Dalla parte del salotto sembrava uno specchio appesa sopra un mobiletto. Dalla parte della cucina era invece un vetro e vedevi tutto il salotto. Franca, Lucia e Fabio stavano continuando a parlare del più e del meno.
Subito dopo aver preso il the Michela ha proposto che lei ed io uscissimo a comperare qualcosa per la cena. Ho capito che il luogo dove saremmo dovuti andare era piuttosto distante. Gli altri hanno annuito. Sembravano contenti di ciò. Siamo usciti e subito rientrati in casa da un altro ingresso e Michela mi ha portato per mano in cucina. Franca era sempre seduta sul divano e Lucia e Fabio erano seduti su due poltrone davanti a lei. Stavano parlando di cose del passato. Poco dopo Lucia si è alzata e si è seduta accanto a Franca. Trenta secondi e le stava accarezzando una coscia. “Sai Franca che avevamo molta voglia di rivederti io e Fabio?” Franca sorrideva: “Anche io, sai.” Lucia continuava ad accarezzarla, portando lentamente la mano sempre più su lungo la coscia. “Sei venuta senza mutandine?” “No, non potevo.” “Piero, il tuo ragazzo, non sa nulla?” “No.” “Noi non gli diciamo niente, vero Fabio?” “No, non gli diciamo niente, se Franca non vuole.” La mano di Lucia si stava ormai infilando in parte sotto la minigonna di Franca.
“Dai, togliti le mutandine.” E Franca subito lo ha fatto. “Ti ricordi quando venivi qui sempre senza mutandine? Ne hai ancora tanta voglia, vero?” Ormai la mano di Lucia accarezzava il pelo di Franca, che aveva spalancato le gambe. Poi Lucia ha messo un braccio intorno al collo di Franca e la mano è scesa a stringerle un seno, mentre l’altra si infilava nel sesso. “Fammi stringere questa bella tettona. Sai quanto mi piacciono le tue tette.” Franca si era ormai tutta rilassata sul corpo di Lucia e godeva. “Quanto ti piace, Franca, farti toccare tutta! Vuole un po’ di carezze prima di fare la servetta, vedi Fabio. Sì, piccolina, facci sentire quanto ti piace.” Franca ha incominciato a respirare forte e a chiedere: “Sì, stringimi tutta, sì fammi venire, sì sono la tua servetta. Ancora, ancora.” “Brava Franca, adesso ti tolgo tutto, che a Fabio piace guardarti tutta nuda.” Lucia si è un po’ scostata e ha aiutato Franca a spogliarsi, poi le ha morsicato le tette e ha ripreso a masturbarla. Franca la implorava: “Sì, sì.” Non c’è voluto molto prima che venisse. Lucia ha continuato ad accarezzarla e a sussurrarle qualcosa all’orecchio. Poi le ha detto: “Adesso la lecchi tutta alla tua padroncina.” Si è stesa sul divano e Lucia le ho tolto la gonna e il perizoma. Poi si è chinata e ha iniziato a leccarla. Fabio, che era sempre rimasto seduto sulla poltrona, si è alzato, si è accovacciato accanto al divano e ha preso a stringere le tettine di Lucia. “Senti come è brava Franca, te la lecca tutta come piace a te e poi io le do la ricompensa. Non aspetta altro la puttanella.” La faccia di Franca era affondata tra le cosce di Lucia, che con una mano le schiacciava la testa contro di sé. “Sì, leccami così, brava Franca.” Fabio si è rialzato e si è spogliato mentre la sua ragazza si godeva le leccate della mia e continuava a incitarla a leccare chiamandola “la mia servetta”. Anche Lucia ha raggiunto l’orgasmo con un gran urlo.
Le due ragazze rimanevano stese sul divano e Fabio ha sculacciato Franca. “Dai, adesso, lo succhi un po’ e poi ti fai scopare per bene.” La mia ragazza si è messa seduta e Fabio si è posto davanti a lei. Mi dava le spalle, ma capivo che il suo cazzo era ormai tutto dentro alla bocca di Franca. Se l’è fatto succhiare un po’, poi l’ha fermata e le ha detto: “Alla pecorina, come ti piace tanto, puttanella.” La mia ragazza si è messa subito alla pecorina e lui si è inginocchiato dietro a lei. Lucia si era seduta, ha accarezzato il mento della sua amica e le ha detto: “Puttanella, adesso fai godere Fabio. Fatti sfondare tutta.” E Fabio ha preso a scoparla.
Io e Michela guardavamo e ascoltavamo tutto. Michela aveva iniziato a toccarsi fra le gambe. “Hai visto, Piero, che puttanella che è Franca? Le piace tanto farsi scopare da Fabio. Ti piace vero guardarla mentre fa così?” E con la mano mi ha accarezzato fra le cosce. Era vero, mi stavo eccitando un sacco. Ce l’avevo duro da un pezzo. Michela ha tenuto ferma la sua mano contro il mio cazzo mentre continuavamo a guardare e ad ascoltare cosa succedeva in salotto.
Lucia si era alzata e poi si era accovacciata accanto al divano. Con una mano stringeva forte un seno della mia ragazza e un dito dell’altra mano era entrata nel culo. Fabio se la stava scopando proprio bene la mia ragazza e lei gradiva un mondo. Continuava a chiedergli di metterlo sempre più dentro. Poi Lucia ha detto: “Adesso se lo merita anche nel culo, la servetta.” E Fabio ha spostato il cazzo un po’ più su. Ha spinto forte due o tre volte finché è entrato bene. Franca, che mai mi aveva concesso il suo culo, sembrava non aspettasse altro.
“Vedi Piero, che troia che è Franca, la tua ragazza. Quando stava qui veniva almeno due volte alla settimana a fare la servetta. A volte la facevano vestire da cameriera. E poi se la facevano così. Non sai quante volte li ho spiati.” Mentre mi diceva questo Michela mi sbottonava i pantaloni. Poi me lo ha tirato e fuori e ha preso a masturbarmi lentamente. Io guardavo Franca che si faceva sfondare il culo da Fabio e mi godevo questa lentissima sega. Lucia incitava la sua amica a prenderlo sempre più dentro e dopo poco Fabio è venuto nel culo della mia ragazza, che continuava a imploralo: “Sì, sì, sì.”
La scena nel salotto divenne come un’immagine ferma. Fabio disteso sopra Franca e Lucia che gli accarezzava la schiena. Michela si chinò e me lo prese in bocca. Le ci volle poco a farmi venire. Uno schizzo potente che le ha riempito la bocca. Poi lentamente me lo ha ripulito tutto. “Adesso andiamo a fare la spesa.”

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