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Valeria ep.5 (L’amico di Bruno)

By 3 Marzo 2024No Comments

Mi svegliai abbastanza presto, nonostante le confessioni di Valeria avevo dormito bene, ma il pensiero di quello che mi aveva raccontato mi torno subito in mente: feci colazione abbondante e preparai il caffè, lei dormiva ancora, così decisi di andare a fare un giro in paese. Mi preparai ed uscii di casa, in cortile vidi Bruno che armeggiava nel suo giardino, ci salutammo e mi chiese dove ero diretto, gli dissi che avrei fatto volentieri un giro in paese, così mi disse che se lo avessi aspettato mi avrebbe fatto compagnia. Partimmo insieme con la Mehari, lungo la strada gli chiesi come era andata la cena con i suoi amici, così mi raccontò che oltre ad essere amici erano anche potenziali acquirenti per un suo bene di cui voleva liberarsi, mi disse che erano persone che conosceva da un po’, avevano già fatto investimenti assieme e che si fidava abbastanza.. a detta sua erano brave persone, brave e serie. Non volli entrare nel merito delle sue cose, mi accontentai della sua spiegazione, ma gli chiesi di Valeria e come aveva passato la serata.. mi raccontò della cena e dell’uomo che nonostante fosse insieme a sua moglie, non perdeva occasione per farsi notare da lei, la moglie sapeva benissimo che il marito era sensibile alle donne belle e giovani e Valeria quella sera era favolosa: lui gli aveva chiesto di lei, dicendogli che gli sarebbe piaciuto rivederla. Bruno non sapeva che si erano scambiati il numero di telefono ed io non gli dissi nulla, però gli chiesi cosa avevano fatto per arrivare così tardi e dopo una lunga pausa mi disse..

Bruno_ lungo la strada verso casa, ci siamo fermati a bere e fare benzina, nel parlare è venuto fuori quello che era
successo la sera prima, penso che ti abbia già raccontato e non starò a ripetere, ma devi sapere che lei si è veramente lasciata andare e ieri sera mi ha fatto capire che le sarebbe piaciuto farlo ancora. Così le ho proposto di fermarci in un posto che conoscevo per ripetere quel gioco che le era piaciuto tanto, sapevo pure che era frequentato da coppie e guardoni, ma questo non glielo detto:
non le ho ancora chiesto nulla a riguardo, ma sono sicuro che si è divertita parecchio.. al momento giusto si è fatta trasportare completamente.. ti garantisco che sono stato presente tutto il tempo e che poteva interrompere quello che stava accadendo in qualsiasi momento.

Io_ ma tu che ne pensi di questo genere di fantasie che da quando siamo qui in vacanza le sono venute..? prima certe cose non riusciva nemmeno a leggerle, ora sembra un’adolescente alla scoperta del sesso.

Bruno_ secondo me sente di non essere più una ragazza e vuole provare a fare esperienze che ha sempre tenuto lontane, per pudore, per paura di essere giudicata e soprattutto per l’educazione che ha ricevuto: ma ti garantisco che Valeria ha una carica erotica straordinaria, quello che tu puoi fare è lasciarla correre dove vuole cercando di evitarle brutte sorprese..

Bruno credeva di aver capito tutto di Valeria, forse aveva ragione ma non volevo che la spingesse oltre le sue intenzioni e che non la mettesse in situazioni pericolose: andammo a fare della spesa insieme, ci fermammo per un aperitivo e poi tornammo verso casa, mi chiese di Chiara e come andava tra noi, mi disse che la conosceva da tempo, praticamente da subito il suo trasferimento e dell’attività che voleva intraprendere, aveva conosciuto anche il suo ex, insieme si erano proposti per la gestione dei suoi alloggi ed era rimasto straordinariamente colpito dalla passione e dalla professionalità che dimostravano nonostante la loro giovane età e poca esperienza: “Chiara è una persona molto seria e determinata, abbiamo un ottimo rapporto di lavoro ma nonostante abbia provato ad andare oltre, non mi ha mai lasciato margine di manovra..” mi disse..
Aggiunsi che anche Valeria era una persona molto seria e per questo non mi capacitavo del comportamento che stava tenendo..
Il discorso cadde li, probabilmente Bruno considerava Valeria una quarantenne affamata di cazzo ormai fuori controllo, probabilmente non gli fregava gran che, gli bastava divertirsi con lei, anche se dava l’impressione di avere a cuore la situazione: arrivammo a casa e ringraziai Bruno per la compagnia, lui mi disse che se avevamo voglia ci si vedeva in spiaggia, magari dopo pranzo.
Entrai in casa e trovai Valeria seduta in cucina, stava parlando al telefono, mi guardò sorridente mentre diceva:

Valeria_ va bene, come vuoi.. basta che mi dai il tempo di prepararmi, mi sono alzata da poco: ciao..

Avevo capito con chi stava parlando, si trattava di Roberto, il tipo sposato della sera prima, amici di Bruno.. inevitabilmente non voleva perdere l’occasione e la telefonata arrivo puntuale.

Valeria_ indovina chi era? Esattamente… mi ha proposto di vederci nel pomeriggio e magari passare del tempo al mare.. ti rendi conto che questo è sposato e ci sta provando come se non avesse un domani? E la moglie..? Passiva e rassegnata!

Io_ sono stato in paese con Bruno, mi ha un po’ raccontato della vostra serata con i suoi amici e mi ha detto che nel pomeriggio potremmo vederci in spiaggia: con Roberto cosa vuoi fare, stare in spiaggia con noi oppure prenderti dello spazio insieme a lui?

Valeria_ ma Marco.., che spazio vuoi che mi prendo, è solo una rottura di scatole, l’ho assecondato solo perché so che Bruno ha delle aspettative e anche se lui non mi ha chiesto nulla di che, voglio che i rapporti tra loro restino sereni.

Io_ ok, mi sembra una buona idea e sono contento di passare del tempo con te in spiaggia, anche se non saremo soli.. come ti senti stamattina?

Valeria_ ma non sei d’accordo con Chiara per oggi pomeriggio? Che succede?
Anche se ho dormito bene mi sono svegliata un po’ con i reni doloranti, la fica indolenzita e mi fa male il collo, per il resto ho mille pensieri riguardo quello che ho fatto..ai margini di una spiaggia.., bendata e posseduta da due sconosciuti..in questo momento vorrei che non fosse mai successo e mi sento un po’ sporca, ma l’intensità di quell’avventura mi ha portata a godere come non mi era mai successo: mi piacerebbe sapere cosa pensi di me, sincero!

Io_ penso che quello che ti sta accadendo è divertente, mi piace sentirti raccontare la tua trasgressione e mi piace sentire l’odore di sesso che hai addosso quando torni a casa.. ti confesso che in passato ho immaginato situazioni con te di questo tipo e mi sarebbe piaciuto viverle.. Chiara non l’ho ancora sentita, temo che abbia delle aspettative che non posso sostenere, tu che idea ti sei fatta?

Valeria_ è una ragazza seria e mi fa piacere per te, dove voglia arrivare non l’ho capito, ma credo che il vostro rapporto sara difficile, una volta terminata la vacanza..
non mi ero mai accorta che avessi certi desideri sessuali quando stavamo assieme e comunque non avrebbero avuto futuro..erano tempi diversi.. sono contenta che sei dalla mia parte e di poter condividere con te tutte le sensazioni che provo..

Sentii arrivare una macchina e parcheggiarsi, mi affacciai e vidi un uomo scendere e andare verso l’ingresso della casa di Bruno, lui usci di casa e sentendoli parlare, capii che si trattava di Roberto.. era già arrivato e Valeria ancora con una maglietta stropicciata addosso faticava a prepararsi: si alzò dalla sedia della colazione e si infilò in bagno..
Dopo poco sentii bussare alla porta, era Bruno con il suo amico Roberto, aprii e li feci entrare, dopo le presentazioni ci accomodammo in giardino e la conversazione ebbe inizio:
Roberto era una persona molto alla mano, dalle buone maniere e con modi accattivanti..intelligenti.. io e Bruno assecondavamo i suoi discorsi lasciandogli raccontare senza interruzioni, non entrò nell’argomento affari con Bruno, godeva di molto tempo libero, la sua attività era simile a quella di Bruno ma con finalità più commerciali, immaginai che potesse interessare a Chiara, ad un tratto mi venne in mente che ormai era quasi mezzogiorno e non l’avevo ancora sentita:

Io_ scusatemi se vi lascio un momento da soli ma devo fare una telefonata urgente.

Entrai in casa alla ricerca del cellulare, nel mentre vidi uscire Valeria dal bagno, un accappatoio corto legato in vita e capelli pettinati all’indietro ancora gocciolanti, le feci l’occhiolino e continuai la ricerca del telefono.. lei si diresse in giardino per salutare i nostri ospiti, mentre io chiamai Chiara.

Chiara_ ciao Marco, che bello sentirti, ti stavo pensando.. ti avrei chiamato per dirti che oggi pomeriggio mi è uscito un appuntamento doc, poi ti racconterò meglio, ma si tratta di un cliente a cui avevo fatto un’offerta e speravo la accettasse.. che ne dici se ci sentiamo per sera? Ti chiamo io.

Mi dispiacque non vedere Chiara quel pomeriggio, ma l’avevo sentita contenta per il suo lavoro e questo mi faceva piacere: mentre pensavo a lei preparai il caffè e lo portai in giardino: Valeria radiosa nel suo accappatoio bagnato ed aderente, manifestava il massimo della sua femminilità, il profumo di muschio bianco raccolto nella doccia, il suo corpo bagnato che ormai tradito dalla trasparenza di quell’inutile indumento, raccolse l’attenzione di tutti noi, ma in particolare di quell’uomo che aveva fatto tanta strada per lei.. mi avvicinai con le tazzine e raccolsi la gratitudine di tutti, mi sedetti e mentre sorseggiavo dalla mia tazzina, Bruno mi disse:

Bruno_ Roberto ha proposto di pranzare tutti insieme e magari poi passare un paio d’ore al mare, tu che ne pensi?

Guardai Valeria e lei mi fece capire che le avrebbe fatto piacere, mentre la osservavo si avvicinò verso di me, aprì leggermente le gambe e l’accappatoio risalì le coscie quel tanto da regalarmi la visione del suo sesso nudo, lei consapevole di questo sembrava divertita ed eccitata nel esibire il suo corpo, davanti a me ed in presenza di altri.. accosto le labbra al mio orecchio e mi sussurrò:

Valeria_ ti piace quello che vedi? Chissà se vedono qualcosa anche loro.. oggi vorrei che non mi lasciassi sola, sicuramente se vado con loro a pranzo, Roberto mi starà appiccicato e Bruno lo lascerà fare per i motivi che sai, almeno tu potrai darmi un po’ di supporto stando dalla mia parte: vieni?

Valeria sapeva come parlarmi, mi fece eccitare come un ragazzino, dopo quelle quattro parole mi infilo la punta della lingua nell’orecchio e con modo innocente mi sfioro tra le gambe con le dita della mano sinistra.. poi si ricomposte sulla sedia e sistemo’ l’accappatoio che nel frattempo sembrava non volerla più coprire..

Io_ Roberto, hai avuto una splendida idea, noi siamo d’accordo ma dobbiamo ancora prepararci, dacci dieci minuti e siamo pronti per andare..

Roberto rispose di prenderci il tempo di cui avevamo bisogno e nel frattempo ci avrebbero aspettati a casa di Bruno, si alzarono ed uscirono..
Valeria andò a prepararsi in bagno, io mi cambiai con un pantaloncino costume ed una camicia a manica corta, infradito ed ero pronto.. misi documenti e 4 cose per il mare nello zaino e mi sedetti ad aspettare Valeria.. vederla prepararsi era un divertimento e non volevo perdermi nessun particolare..
La vidi uscire completamente nuda, capelli legati tipo chignon ed occhi truccati con un filo di matita a contorno, mi sorrise e mi chiese:

Valeria_ come sto? ti piacciono i capelli così? Adesso devo decidere su cosa mettere: vestito lungo o corto tipo copri costume? Meglio pantaloncini e canotta?

Io_ fammi vedere qualcosa che non hai ancora indossato in questi giorni, qualcosa che vada bene per il mare ma anche per pranzare in qualche locale..

Così tiro fuori una camicia di lino tipo copri costume verde militare con bottoni bianchi, mi sembrava un’ottima scelta, indosso le stava molto bene, di una misura comoda e lunga a mezza coscia.. le dissi di metterla ma di sciogliere i capelli..
Si convinse velocemente, per fortuna, indossò il pezzo di sotto del costume nero e calzo dei sandali con tacco neri, mi disse di mettere nello zaino il pezzo di sopra ed uscimmo di casa.. anche se vestita semplicemente, non aveva dimenticato un paio di tocchi di profumo, camminava sicura sui tacchetti nonostante la strada fosse in terra battuta ed i seni liberi sballonzolavano sotto il tessuto di lino morbido della camicia, si girò verso di me e con sorriso innocente mi disse:

Valeria_ allora che ne dici..? Sono apprezzabile?

Mi guardò sorridendomi e anche se sapeva che con me giocava in casa, volle ugualmente sapere il mio parere: “sei perfetta!”risposi..
Bussammo alla porta di Bruno e ci disse di entrare, aveva stappato una bottiglia di bianco frizzante, Roberto accomodato su uno dei due mitici divani, sorseggiava dal calice e stuzzicava da un piattino delle olive salate, Bruno ci disse di accomodarci e Valeria prese posto proprio di fronte a Roberto, io lato opposto e Bruno vicino a lei: la mia posizione era strategica, immaginavo lei lasciarsi andare in movenze provocanti per giocare con il suo nuovo spasimante ed io non volevo perdermi lo spettacolo dallo stesso punto di vista.
Alzammo i calici e brindammo, i bicchieri suonarono l’uno contro l’altro e nell’avvicinarci tutti verso il centro del tavolino la camicia di Valeria risalì le coscie scoprendo il costume, le gambe iniziarono ad allargarsi, fingendo indifferenza si voltò verso Bruno, rivolgendo a noi il fianco sinistro … La veste morbida si stroppiccio’ intorno al sedere ma fasciava perfettamente il seno, che forse si sarebbe meritato un bottone in meno: quando Valeria si avvicinò al tavolino per prendere un’oliva dal piattino, allargo le gambe per agevolarsi nel movimento e Roberto ebbe la splendida visione del pube celato da quel poco che il perizoma poteva coprire.
Avvertivo l’eccitazione di Roberto, si sistemava sulla seduta del divano per trovare la posizione migliore, forse qualcosa si stava muovendo: a quel punto esordì dicendo che si stava facendo tardi e che sarebbe stato meglio andare, in effetti il programma della giornata si stava facendo sempre piu ambizioso vista l’ora, così ci alzammo per raggiungere le auto.. mentre io e Bruno prendevamo l’uscita di casa, Roberto si avvicinò a Valeria, le cinse i fianchi da dietro e le sussurro qualcosa all’orecchio.. doveva averle detto qualcosa di particolarmente provocante, perche lei inciampò e fece un’esclamazione di innocenza..
Una volta fuori di casa Bruno propose di spostarci con la sua auto, il Mehari, così prendemmo posto, Roberto sali dietro, io volevo fare altrettanto ma Valeria mi prese per mano e mi chiese se poteva stare lei dietro.. partimmo alla volta del ristorante che Bruno ci aveva già fatto conoscere la prima sera della nostra vacanza, ero contento di ritornarci, mi aveva lasciato un ottimo ricordo.. durante il viaggio mi girai piu volte per rivolgere qualche parola a Valeria e Roberto, come avevo intuito dal comportamento di Valeria, l’atteggiamento da gatta morta non tardo a manifestarsi, nelle curve si appoggiava a lui con il corpo, gli faceva sentire il gonfiore del seno, si appoggiava alle sue gambe con le mani, lo stava provocando sapendo che lui in quella situazione non avrebbe reagito.. presto arrivammo e prendemmo posto, i soliti saluti del titolare e Bruno che scusandosi dedico qualche minuto al suo amico, il menù non tardo ad arrivare al tavolo e nel mentre Valeria chiese dov’era il bagno e si alzò: Roberto la seguì con modo ed entrambi scomparvero dietro una porta all’interno del locale.. Bruno versò da bere a tutti, la scelta del cibo era quasi obbligata, almeno per me, dissi a Bruno cosa ordinare e mi alzai anche io per raggiungere il bagno.. la porta che divideva il lavabo dalla sala era chiusa ma senza la chiave, non avvertivo nessun rumore, così abbassai la maniglia e spinsi la porta..
Entrai velocemente, il vano era ampio e davanti a me Roberto che baciava Valeria sul collo, la camicia di lei alzata sopra i fianchi e le mani di lui che si facevano strada ovunque potessero.. lei con atteggiamento passivo, nel vedermi entrare, colse l’occasione per farlo smettere e ricomporsi, così entrambi si allontanarono verso la veranda ed il nostro tavolo..
Pranzammo con tranquillità, il locale era semi vuoto ed il titolare amico di Bruno intrattenne con qualche storia del posto, alla fine tra una risata e l’altra, andarono due bottiglie di vino.. Valeria rideva anche un po’ a sproposito, mentre Bruno e Roberto sembravano abbastanza tranquilli, il ristoratore ci offrì caffè ed amaro.. e dopo poche chiacchiere, Roberto chiese il conto.

Roberto_ tutto buonissimo, Bruno hai avuto un’ottima idea a portarci qui..
Adesso cosa proponi? Io non conosco gran che in questa zona, l’idea era di andare a farci un bagno, ma non saprei dove..

Bruno_ ma guarda, ci sarebbe una caletta qui vicino, un posto molto singolare, oppure potremmo tornare da me ed andare nella spiaggia sotto casa, Valeria la conosce.

Valeria_ abbe’.. mi piacerebbe vedere un posto nuovo, basta che non ci sia pieno di gente.. a me non piacciono le spiagge affollate, se volessi stare in topless.. non voglio troppi occhi indiscreti..mi bastano i vostri..

Bruno_ Vale, non so come sia frequentata ora, tempo fa era molto tranquilla, comunque basta andare e vedere.. se non ti piace torniamo a casa mia e andiamo al mare lì.

Così salimmo in macchina direzione caletta proposta da Bruno, Valeria e Roberto seduti dietro, lui provava a baciarla e lei girava il volto dalla parte opposta ma mostrandosi divertita, tanto che lui, ormai aderente al suo corpo, le massaggiava il collo da sotto i lunghi capelli biondi e con l’altra mano percorreva le coscie nude cercando di spostarle il tanga: Valeria fingeva imbarazzo, ma sapevo che apprezzava le attenzioni di quell’uomo più grande e navigato, stringeva le gambe, non voleva lasciarsi andare ma alzare la posta, voleva fare perdere la testa al suo nuovo amico..
Arrivammo velocemente ad un parcheggio fuori mano e Bruno ci disse che c’era da camminare dieci minuti lungo un sentiero nel bosco e tra i cespugli.. scendemmo dal Mehari, io rimasi leggermente indietro, Valeria si accorse e mi aspetto lasciando andare i due uomini.. mi disse che non voleva rovinarsi le scarpe lungo il sentiero, così le proposi di toglierle: aprii lo zaino e tirai fuori i suoi infradito, rimase per un attimo incantata, poi mi disse “fantastico!”
Ci avviammo per la strada verso il mare, i nostri amici erano ormai distanti, ma poco dopo sentimmo le loro voci sempre più vicine, eravamo arrivati:

Valeria_ Bruno che posto fantastico, sembra di essere in qualche isola dei caraibi, ma perché non ce ne hai parlato prima..?

Il posto era bellissimo, una piccola spiaggetta contornata da macchia mediterranea, con qualche albero di dimensioni importanti, c’era anche una casetta con un verricello che serviva al ricovero di una o più barche, molto ben nascosta dalla vegetazione.. una ventina di metri di spiaggia e un fondale fantastico, l’acqua risultava verde, da bere..
Eravamo solo noi quattro, per questo Valeria poteva essere contenta, immaginavo volesse rilassarsi, godersi il sole e il mare senza doversi preoccupare di occhi indiscreti, si avvicinò e mi disse di darle il telo da mare, così aprii lo zaino ed estrassi tutto quello che c’era, compreso il pezzo di sopra del suo costume.. ma lei prese soltanto il telo e lo posiziono’ a pochi metri dalla battigia.
Chiesi a Bruno se aveva voglia di un bagno, posai lo zaino, mi tolsi la camicia ed entrai in acqua..meravigliosa! Bruno mi seguì senza indugio, mentre Roberto rimase con Valeria, lui seduto vicino a lei, lei in piedi davanti a lui:
iniziò a spogliarsi lentamente, sbottonò tutti i bottoni della camicia e la fece scivolare via dalle spalle e lungo il corpo, i seni presero luce e l’incavo della pancia li face apparire ancora più sporgenti, poi i glutei rotondi ed il perizoma nascosto tra essi.. Roberto rimase a fissarla dal basso verso l’alto come una dea, occhi spalancati come la bocca, un’immagine un po’ buffa, questo faceva capire quanto quell’uomo fosse attratto da lei: si dissero qualcosa e poi lei ci raggiunse immergendosi completamente in quel mare meraviglioso. Roberto sembrava rimasto spiazzato e non si decideva, così Valeria lo chiamò, gli disse di raggiungerla, lo invitò a farsi una nuotata.., così Roberto si decise a togliersi i vestiti, tuffarsi e nuotare verso di noi.. quel posto visto dalla prospettiva del mare era ancora più bello, la vegetazione, la sabbia e l’insenatura…uno spettacolo e noi li in prima fila: Valeria si avvicinò dietro di me, sentii le sue gambe cingermi i fianchi e le braccia il collo.. per quanto mi facesse piacere sentire le sue tette contro la schiena, il mio galleggiamento era compromesso, non le dissi nulla, ma le slacciai il costume dai fianchi e glielo tolsi.. lei si stacco immediatamente e cerco di riprenderlo, ma io lo tirai a Bruno che decise di ritornare a riva:
Valeria non si scompose, come nulla fosse rimase insieme a Roberto, che nel frattempo ci aveva raggiunti, mentre io seguii Bruno sulla spiaggia.
Ci sdraiammo sulla sabbia e rimanemmo ad osservare Valeria che con molta calma si avvicinava alla riva, Roberto, che le stava molto vicino, pronto ad aiutarla o sorreggerla.. immaginavo cosa poteva succedere sotto il pelo dell’acqua, infatti una volta arrivati a toccare il fondo con i piedi, lui la trattenne da dietro, la fece voltare e la abbracciò.. provo’ a baciarla ma lei non voleva e con maestria evitò le sue labbra, le mani di lui completamente immerse, sicuramente la toccavano senza alcun freno: ad un tratto lei si stacco con decisione ed uscì dall’acqua, il suo corpo gocciolante e completamente nudo ci tolse il fiato, i lunghi capelli biondi adagiati su un lato, nascondevano parte del seno, le gocce di mare correvano lungo l’addome per incanalarsi tra le gambe e sgocciolare dalle labbra nude della vagina..venne verso di noi, si sedette tra me e Bruno e disse:

Valeria_ siete due merde, mi avete lasciata nuda in mezzo al mare e con le mani di Roberto addosso! siete contenti?

Bruno_ Vale, di la verità che ti è piaciuto rimanere nuda con un uomo appena conosciuto e che non vede l’ora di scoparti.. dove ti sei fatta toccare?

Valeria_ è vero, mi è piaciuto! Mi sono sentita un po’ preda, quello non si fa problemi ad andare al sodo, mi sono sentita toccare tette, culo e poi mi ha presa e tirata a se, una mano in mezzo alle gambe e.. quando mi ha sentita depilata ha emesso un tono di apprezzamento per poi dirmi che sono fantastica.. e voi non fate nulla! E mi lasciate tra le mani di quel porco!

Mentre Valeria raccontava la nuotata con Roberto, le nostre pelli aderivano bagnate mentre il sole alleviava il brivido che il mare aveva generato, i capezzoli turgidi di Valeria aspettavano solo di essere succhiati, nonostante lo avessi fatto decine di volte, ne ero attratto come la prima volta.. Bruno sorridente e malizioso le propose di alzarsi e andare a sdraiarsi sul suo asciugamano insieme a Roberto, magari lui sarebbe stato anche disposto a spalmarle la crema solare..

Valeria_ cosa..? Allora vuoi proprio divertirti, vuoi fare il guardone! Allora ieri sera il tuo gioco trasgressivo non è servito solo a fare godere me, anche tu hai goduto.. è così? Marco, anche tu sei d’accordo con quello che mi sta proponendo Bruno? Anche tu vuoi vedermi alle prese con quel porco che non vede l’ora di scoparmi?

Io_ Vale, ma ti piace Roberto? Ti chiedo perché ad entrambi è sembrato che lo assecondi anche troppo, prima in macchina, poi nel bagno del ristorante, se non ti piacesse sapresti come toglietelo di torno anche senza litigarci, giusto? Per questo penso che se ti va di prendere il sole con lui e farti mettere la crema, va bene anche a me..

Valeria _ vabbè, ho capito.. vuoi fare il guardone anche tu..

Scoppiammo tutti a ridere e nel frattempo arrivò anche Roberto con un sorriso mezzo imbarazzato, in effetti, anche dopo una pausa di rilassamento, il pacco gli ingombrava ancora la camminata, tra l’altro aveva quei costumi a mutanda che di certo non aiutano a nascondere l’erezione.. fisicamente sportivo, peloso e muscoloso, un sessantenne ben tenuto, peccato per i pochi capelli che ormai erano presenti solamente ai lati della testa e sulla nuca. Un viso un po’ scavato con qualche ruga di espressione ed una barba di un paio di giorni molto fitta, ancora abbastanza nera.. sopracciglia folte ed occhi neri..

Roberto_ ragazzi scusatemi, vorrei asciugarmi con l’asciugamano, Valeria ti va di sederti con me sul telo ed asciugarmi la schiena?

Era evidente che lui voleva appartarsi con Valeria, lei accetto l’invito e si fece aiutare ad alzarsi, io e Bruno ci guardammo con un mezzo sorriso, quella era la prova di quanto Valeria volesse le attenzioni di quell’uomo, le piaceva! tutte le parole e lamentele fino a quel momento pronunciate, contavano zero: si spostarono di alcuni metri e si sedettero vicino alle loro cose, lei era gia asciutta completamente tranne i capelli, lui prese l’asciugamano e Valeria lo aiuto con la schiena, si mise a sedere dietro di lui, allargo le gambe per avvicinarsi al corpo di Roberto, poi lo asciugò completamente.. la scena di lei in quella posizione dietro di lui mi fece avere un’erezione, pensavo alle labbra del suo sesso aperte ed aderenti al costume di quell’uomo, bagnarsi e dare inizio a quell’eccitazione che fino a pochi minuti prima negava di volere: poi si alzo e si mise distesa di fianco a lui, lui si volto verso di lei coprendo interamente la nostra visuale, mentre con un braccio si sorreggeva sul fianco, con l’altro forse le massaggiava la pancia, magari con la scusa della crema solare o più probabilmente invitato dalla vagina depilata, le stimolava il clitoride pronunciato e disponibile.., quando lui chinò la testa verso di lei cercando le sue labbra, lei rimase in attesa di lui, della sua saliva e fu chiaro che si volevano: poi la mano di lei abbasso il costume su un fianco e lui sollevando il bacino le permise di sfilarlo fino alle ginocchia.. sapevo che la curiosità di Valeria era troppo forte per resistere dal scoprirgli il pene e dopo averlo fatto, guardò in faccia il nuovo amico con un’espressione di piacevole sorpresa.. prese a muoverlo lentamente, intenta ad osservarlo e conoscerlo meglio e lui poco dopo si distese supino: a quel punto fu chiaro cosa gli stesse facendo, il signor Roberto aveva un signor cazzo, era evidente anche da distante e un attimo dopo la mano di lui la costrinse sopra con la bocca.. osservavo quella scena di sesso tra loro come rapito, ero eccitato e con il cuore in fermento, non mi dava fastidio vederla con un altro uomo, era tutto talmente erotico ed eccitante, che sentivo di farne parte, di essere con loro..
Lei costretta dalle forti mani, bagnava di saliva il membro eccitato, la folta capigliatura ancora umida scendeva sull’atto sessuale nascondendolo e quell’uomo così virile ed intraprendente, era ormai vinto dalle labbra di Valeria.. ma a lei mancava qualcosa, forse aveva bisogno di quell’attenzione che l’uomo le aveva promesso, si dispose in ginocchio e di fianco a lui, senza interrompere il profondo orale ed alzando i fianchi al cielo, allargò bene le natiche…voleva essere toccata, voleva essere presa, io e Bruno ci guardammo, lui mi disse quanto avrebbe voluto avere una prospettiva diversa rispetto alla loro posizione, in effetti l’avrei voluta avere anche io, la fica depilata ed aperta mostrata al mondo in quel modo, era uno spettacolo da non perdere.. Roberto capì la situazione e con la mano sinistra prese a massaggiarle la schiena, la percorse lentamente fino ad arrivare alle natiche già divaricate, non vedevamo cosa le stesse facendo ma immaginammo le sue dita ormai dentro, fradice di sesso e libere di decidere come muoversi: vedevo il braccio dell’uomo muovere velocemente, i fianchi di Valeria contorcersi e cercare tutto il piacere che quella mano voleva donare, ma lui sembrava non resistere più, le spinse con forza la testa ed ebbe l’orgasmo.. bocca aperta e sguardo rivolto al cielo.
Guardai Bruno con un sorriso, entrambi avevamo spiato l’atto sessuale ed entrambi avevamo gonfiato i costumi:

Bruno_ penso che Valeria abbia trovato quello che le farà passare la voglia.. ora capisco perché la moglie lo lascia fare con le altre, probabilmente lei da sola non riesce.. troppo impegnativo.. guarda, si stanno alzando.. lui è ancora eccitato.. ma dove stanno andando?

Dopo qualche minuto Roberto si alzo e prese per mano Valeria, le disse qualcosa e si diressero verso quella casetta che probabilmente ospitava delle barchette a remi, non capivo le loro intenzioni, stavano camminando lungo le assi poste a protezione della chiglia ed al suo scivolamento, forse Roberto le aveva proposto di continuare a fare sesso con più privacy..
Arrivati davanti alle porte del magazzino, lui riuscì ad aprirne una ed entrarono, poi la richiuse lasciando fuori la nostra curiosità.

Io_ Bruno che facciamo? Chissà come c’è lì dentro, di sicuro non ci sarà né un letto né un divano, sarà più scomodo di stare in spiaggia.. se andiamo a spiare intorno alla casetta diamo ragione a Valeria quando ci dice che siamo due guardoni, ma non sapere cosa sta succedendo mi inquieta un po’..diciamo che la scelta di infilarmi li dentro con una donna per fare sesso , non l’avrei fatta..

Bruno_ perché ti inquieta, cosa vuoi che facciano.. si faranno una scopata, magari lui non si sentiva troppo a suo agio davanti a noi.. di sicuro non la violenta, anzi.. magari è lei che violenta lui.. non credo ci sia da preoccuparsi.

Mentre parlavamo notammo tre persone che stavano arrivando dal sentiero, avevano delle borse pantaloncini e gilet pieno di tasche.. sicuramente pescatori! Le cose si complicavano, la speranza era quella che non fossero i proprietari del magazzino e che non volessero entrare, altrimenti… Cosa sarebbe successo se una volta entrati si fossero trovati davanti agli occhi un uomo ed una donna nudi e nel pieno della loro eccitazione? Il mio timore si rivelò presto realtà, infatti tutti e tre si diressero verso l’ingresso del magazzino, ma ad un tratto uno dei tre fece segno agli altri due di fare silenzio, sussurrando loro qualcosa nelle orecchie. I tre pescatori posarono le borse sulla sabbia e molto lentamente si avvicinarono alla porta, la aprirono per entrare e poi la richiusero:

Io_ Bruno adesso che si fa? Non possiamo lasciarli soli, se questi diventano violenti fanno del male a Valeria e Roberto.. di fatto sono entrati in una proprietà privata..

Bruno_ si, andiamo a vedere e sentire che succede, ma senza entrare.. prima valutiamo la cosa.

Ci alzammo velocemente, arrivati in prossimità del magazzino, ci avviciniamo silenziosamente per capire cosa stesse succedendo, nella parete laterale all’ingresso c’era una finestrella e da lì potemmo sbirciare:

Valeria_ hiii ahhh mi spacchiii aaahhh aaahhh aaahhh uohhh siiii continua siii oddddiiiooo siiiiiiii siiiiiì siiiiii ooohhh OOOhhhhh non ti fermare daiii daiii daiii che godoooo godoooo godoooo godoooooooooooooo…

l’ambiente era luminoso e ordinato davanti agli occhi l’immagine di Valeria un tavolo e lei sopra, Roberto la stava scopando forte e lei stava godendo, i tre uomini impalati davanti a loro si masturbavano come ragazzini, ma lui continuava come se non ci fossero.. non accennava a cedere alla fatica, Valeria aveva appena avuto un’ orgasmo e probabilmente stava per averne un altro, i fianchi di Roberto sbattevano prepotentemente contro di lei e le tette muovevano come impazzite.. ma poco dopo Roberto si fermò, uscì dalla vagina e le sborrò sulla pancia. Lei rimase ad occhi chiusi con braccia e gambe aperte, capelli sciolti e cadenti dal bordo del tavolo, mentre lui con il pene ancora gocciolante si avvicinò al suo viso chiedendole di pulirlo perfettamente: lei ubbidì, si alzo dal tavolo, si inginocchio davanti a lui e lo prese completamente in bocca, lo afferrò con entrambe le mani e lo cosparse di quanta più saliva poteva per poi leccargliela via tutta, lasciandolo lucido e pronto ad una nuova avventura..

Roberto_ la mia brava ragazza, mi hai pulito benissimo, adesso devi ringraziare i nostri amici che ci hanno lasciato usare la loro casetta, io vado a fare il bagno, tu falli godere tutti e tre, dopo quello che hanno visto se lo meritano…e poi mi raggiungi!

Roberto uscì dal magazzino e si diresse verso l’acqua per tuffarsi, Bruno lo raggiunse subito, io rimasi a vedere cosa succedeva, i tre uomini si diedero da fare, fecero alzare in piedi Valeria, le si avvicinarono e la costrinsero in mezzo a loro, iniziarono a toccarla, chi davanti, chi dietro, aveva mani ovunque e lei assecondava le loro pretese allargando le gambe per offrire e ricevere più piacere possibile.. i loro membri eccitati la circondavano e lei afferrandoli uno dopo l’altro li sbatteva più forte che poteva..

Bruno_ Marco dai vieni anche tu a farti un bagno, è favoloso..

Volevo rimanere con Valeria ma non aveva senso, lei poteva smettere quando voleva e comunque noi tre eravamo a venti metri da lei, non c’era pericolo, lei sembrava divertirsi, aveva goduto ed aveva fatto godere il suo uomo, quell’uomo che inizialmente diceva non piacerle, ma proprio questa contraddizione aveva acceso in lei quel desiderio di trasgressione ed ora la chiave di questo desiderio l’aveva nelle mani proprio Roberto: Lui le aveva chiesto di dare piacere anche a loro perché aveva scoperto il segreto di Valeria, aveva capito quella deviazione che la trasformava in una donna capace di vivere la sua sessualità in modo trasversale e sapeva che in certe situazioni avrebbe fatto di tutto..
Raggiunsi Bruno e Roberto, stavano parlando di quello che era successo, lui ancora euforico raccontava di come era stato scopare la biondina, di come l’aveva fatta cantare, di come gliel’aveva fatto sentire, ma non era ancora soddisfatto, la voleva ancora, ma non subito.. Bruno gli rispose che era una donna eccezionale, capace di soddisfare il suo uomo tutti i giorni e più volte, bella e sensuale, capace di trasgredire e di trasformarsi nella donna che il suo uomo preferiva.. insomma, Bruno la mise su di un piedistallo esaltandone le qualità più nascoste e Roberto, felice della sua nuova conoscenza, si godeva il momento in quel mare meraviglioso..
Chiesi a Roberto come era stato con quei tre sconosciuti dentro alla casetta, lui mi rispose che si accorse di loro quando erano già entrati ed impalati a guardare lo spettacolo, fece finta di niente e continuo a scopare, invece Valeria, quando si accorse di loro, inizio a godere, io la scopavo forte, mi sentivo il cazzo esplodere, la sua fica sempre più fradicia, insaziabile..
Uscimmo dall’acqua e ci sdraiammo al sole, sentimmo aprire la porta della casetta e vedemmo uscire Valeria, ormai era passata una buona mezz’ora, venne verso di noi sorridente e appagata, camminava nuda su quella sabbia bianca ancheggiando senza vergogna, si fermo davanti a Roberto e gli disse:

Valeria: ho voglia di darmi una ripulita, ti andrebbe di farmi compagnia? Vieni a fare il bagno?

Era piena di sborra, le avevano schizzato capelli, faccia, tette, un disastro.. ma era la prova che aveva fatto i compiti e Roberto soddisfatto, le disse di andare a ripulirsi senza di lui..
I tre uomini uscirono con la loro attrezzatura ed intenti a trascinare una barchetta, ci salutarono animosamente, Valeria nel vederli ricambio il saluto, rimase a fissarli nuda ed ancora sporca del loro seme fino a quando non presero il mare:

Valeria_ Marco mi fai compagnia? Oppure anche tu non hai voglia di farti il bagno con me?

Mi alzai e presi per mano Valeria, insieme ci tuffammo nello splendido mare e nuotammo per qualche bracciata, lei si fermo per ripulirsi meglio che poteva e si avvicinò a me:

Io_ Vale cosa è successo in quel magazzino con i tre pescatori? Sei uscita di lì ridotta in condizioni pietose, che cosa ti hanno fatto e soprattutto, perché hai accettato di rimanere con loro?

Valeria_ ho accettato di rimanere con loro perché me lo ha chiesto Roberto, ma anche perche ero troppo eccitata, mi avevano vista godere a squarcia gola e mentre l’orgasmo mi attraversava pensavo alle loro mani su di me, pronte a rubarmi ogni singolo momento di intimita.. in piu volevo che anche loro godessero.. pensa se avessimo trovato chi si incazzava e magari ci dava problemi..? È stato troppo eccitante trovarmi nuda su quel tavolo e sorpresa dai proprietari di quel magazzino mentre Roberto mi scopava.. ho avuto un orgasmo fortissimo!
Roberto mi ha proposto di entrare in quel posto perché voleva continuare a fare sesso con me, anche io lo volevo, volevo sentirlo dentro e sai una cosa..? Inizialmente lo trovavo fastidioso e ieri sera non vedevo l’ora che finisse l’impegno con Bruno, ma quando in quel bagno nel ristorante mi ha baciata e toccata, non so cosa sia successo, ma è scattato qualcosa in me, anche se subito non capivo, ora posso dire che sono tremendamente attratta.., come mi tocca! Fa esattamente quello che vorrei sentire, fa esattamente quello che vorrei da un uomo.. in quel capanno mi ha scopata in modo divino, con quel pene stranamente ricurvo e duro come una pietra, pensa che dopo averlo fatto venire con la bocca, non ha dato segni di cedimento e quando siamo entrati la dentro, mi ha sbattuta sul tavolo, sputato tra le gambe e mi è entrato dentro di colpo, un animale! Che male Marco.. poi l’eccitazione, il primo orgasmo, poi il secondo, i tre che entrano e la loro presenza, lui che non accennava a fermarsi, io che guardo loro negli occhi ed inizio a godere per la terza volta, lo invito a non fermarsi e quei tre che si masturbano: il terzo orgasmo mi ha travolta, non so come spiegarmi, non l’ho sentito arrivare, è stato forte ed improvviso come un pugno nello stomaco..
Quando Roberto è uscito dalla casetta, i tre uomini mi hanno circondata, poi fatta nuovamente sedere sul tavolo ed allargare le gambe.. A turno mi hanno leccato la fica, ma anche il culo, mi hanno penetrata con le dita e scopato la bocca..mentre quello più giovane si concentrava nella mia intimità, i due più vecchi li ho succhiati fino in fondo, il primo ha fatto presto, mentre facevo il secondo, mi sono sentita allargare e allargare, mi si è gelato il sangue,non volevo farlo così, non volevo che succedesse in quel modo, mi sono irrigidita ma non potevo dire nulla, avevo ancora la bocca piena dal suo amico, quel ragazzo, pensando di fare quello che volevo anch’io, quello che mi avrebbe fatto godere, spingeva sempre più forte: ero talmente lubrificata dalla sua saliva che il mio povero anello non riusciva più a contrastare le sue spinte, sentivo la sua circonferenza allargarsi al punto di rompersi, contraevo i muscoli più che riuscivo, ma lui spingeva sempre più forte, sapevo che non potevo rilassarmi un attimo, altrimenti mi avrebbe penetrata e rotto il culo: quando spingeva io stringevo, ma sapevo di non poter resistere, così gli ho dato un calcio e l’ho allontanato.. sarà stata l’eccitazione per l’atto che stava facendo o chissà cosa.. Marco! Ha iniziato a schizzarmi addosso una quantità di sborra tale che non avevo mai visto fuoriuscire in una volta sola, la pancia, le tette, il petto, praticamente tutta quella che hai visto era roba sua.. poi si è avvicinato alla mia bocca e mi ha chiesto di ripulirlo come avevo fatto con gli altri..
Mi ha aiutato a scendere da quel tavolo e tutti e tre mi hanno abbracciata e manifestato la loro gratitudine, è stata una strana sensazione, nuda in mezzo a tre uomini vestiti, ancora sporca dei loro orgasmi, però a mio agio come se fossi vestita e come se ci fossimo fatti solo una chiacchierata..

Ma pensa te che porco che sei, hai il cazzo duro! Io ti racconto della mia disavventura con quel ragazzo che voleva incularmi e ti viene il cazzo duro.. pensa un po’ se mi sverginava lui sconosciuto dopo che tu ci provi da anni.. ti sarebbe venuto duro anche in quel caso?

Quella fica di Valeria quando mi raccontava le sue avventure mi faceva morire, aveva ragione, mi ero eccitato alla grande e mi sarei eccitato anche se mi avesse detto di essere stata inculata alla grande, anzi, conoscendo la sua capacità di narrazione, mi sarei sborrato nel costume.. perdere la verginità anale con lui sarebbe stato eroticamente perfetto, dopo anni di difesa ad oltranza, un momento di distrazione e addio all’ultimo baluardo.
Chissà, magari a casa dopo una doccia ed una dormita.. poteva ripensarci..

Bruno_ ehi ragazzi, che ne dite di andare? Si è fatto tardi..

Tornammo a riva dai nostri amici, Bruno ci disse cosa pensavamo di fare per la sera, io non sapevo ancora nulla di Chiara, forse mi aveva già cercato ed io non avevo sentito il telefono, così controllai velocemente e notai che non avevo nessuna chiamata e nessun messaggio, cosi chiesi a Valeria cosa voleva fare, lei mi rispose una doccia e organizzare qualcosa tutti assieme.. Bruno propose di tornare da lui e poi decidere: ci vestimmo velocemente, Valeria si mise solo la camicia e infradito, il resto tutto nello zaino, ritornammo verso la macchia percorrendo quel sentiero tra la vegetazione, lei rimase indietro per qualche decina di metri, mi voltai e vidi Roberto attenderla lungo il sentiero, prenderla per mano ed aiutarla a camminare fino al parcheggio: arrivati dal Mehari, lui sali dietro con Valeria, e poi tutti verso casa.. lungo il tragitto lei mi chiese lo zaino, prese i sandali e ripose gli infradito, non capivo perché avesse fatto una scelta simile, forse voleva fare colpo su Roberto, lui le disse qualcosa all’orecchio e lei sorridendo si chinò su di lui ed il suo viso scomparve sotto il biondo dei suoi capelli.. lungo il viaggio mi voltai poche volte ed in tutte ebbi sempre la solita visione..la sua chioma che saliva e scendeva lentamente, la faccia di lui con una smorfia di piacere..
Quando arrivammo a casa e dopo che Bruno parcheggio’, mi voltai e vidi Valeria abbracciata a Roberto come una ragazzina, scendemmo tutti, loro in casa di Bruno ed io a riporre le cose in casa nostra, volevo sentire Chiara e capire cosa volesse fare, feci squillare il telefono e dopo un po’…

Continua…

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Mar Maro

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