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30 secondi per cambiare

By 18 Aprile 2022No Comments

Essere omosessuale in una famiglia borghese degli anni 60 era impossibile o almeno lo fu per me.
La voglia di prendere in mano la mia vita era forte, ma era forte anche la paura delle conseguenze e del dare dispiacere a mio padre in particolare.
Amavo tutto quello che era femminile e non appena mi era possibile mi specchiavo indossando intimo o abiti femminili.
A scuola ero bravo, volevo imparare bene le lingue per poi magari viaggiare libero.
La mia vita cambiò la prima volta che toccai un ragazzo…i fatti si svolsero così…
Claudio, un mio caro amico, aveva una fidanzatina, all’epoca le ragazze erano più restie a concedersi e a fare godere, lui si presentò a casa mia per studiare nel tardo pomeriggio dopo essere stato con lei senza avere fatto niente a livello sessuale.
Aveva i coglioni pieni e non ci stava con la testa, manteneva una erezione vigorosa sotto i jeans e non riuscivamo a studiare. Io gli dissi “Claudio, non ho intenzione di prendere un brutto voto, dunque o ti seghi o te ne vai e ognuno studia a casa sua.”
Proferendo le ultime parole me ne pentii immediatamente, perché dentro di me mi sentivo molto eccitato al pensiero di un cazzo duro e desideroso di venire.
Ripiegai dicendo “Dai ce ne spariamo una e poi si inizia a studiare.”
Lui arrossì ma convenne ” Va bene, ma rimane tra noi mi raccomando.”
“Ma certo, stai tranquillo, mica lo vado a dire in giro”
Non feci in tempo a finire la frase che il suo pisello era fuori dagli slip. Un filo trasparente di liquido preiaculatorio usciva dal cazzo e scendeva verso le sue slip abbassate.
Mi disse con voce più roca “Segati anche tu, mi sento uno scemo a farlo da solo…”
Li tirammo fuori, belli duri, due cazzi completamente diversi, il mio più lungo ma molto meno grosso, tutto depilato.
Il suo piuttosto corto ma davvero grosso con tanti peli che lo facevano sembrare più corto.
In piedi con le braghe sui talloni, davanti uno all’altro con i cazzi svettanti iniziammo a scappellarci.
Claudio mi disse “Ma sei tutto depilato…?”
E io gli risposi “Si a me piace essere liscio e senza peli.” Aggiungo poi divertito “Senti che roba.” Sfiorando il mio pube liscio.
Claudio mi sfioro’ il pube con il dorso delle dite, io mi presi la libertà di toccargli il pube peloso, poi i nostri occhi si incrociano e nel medesimo istante ognuno prese in mano il cazzo dell’altro.
Claudio tocco’ con molta delicatezza il mio cazzo e lo scappello’ lentamente, andammo avanti qualche minuto giocando e studiando ognuno con il cazzo dell’altro.
Io lo feci fare per un po’ ma eravamo scomodi, mi staccai dalla sua sega e mi concentrai sul suo cazzo.
Avvertii sulle dita la sua cappella lubrificata dal liquido preeiaculatorio, volevo farlo sborrare, gli serrai fermamente il cazzo con tutto il pugno, poi con il movimento su e giù, affondai la mano sul pube un po in carne e con tanti peli e compii per non più di 30 secondi movimenti rapidi e decisi di scappellamento.

Arriva in quei pochi secondi all’orgasmo, io metto di fronte a lui e le sue 7-8 copiose gettate di sperma, volano sul mio pube e sul mio cazzo scappellato.

Quel pomeriggio lui subito dopo l’orgasmo mi lascio’ così, imbrattato di sperma senza una parola, senza salutare e con il muso lungo.
Cercai di convincerlo che non doveva prendersela, ma fu tutto inutile.
Ci rimasi male, poi dopo una settimana mi capitò di vederlo in giro e ci chiarimmo.
Io gli dissi scherzosamente “È tutto ok, ma non dovrai più trattarmi così anzi, ti dico che ti perdono ma prima dobbiamo pareggiare i conti tra di noi.”
Claudio si scuso’ e ci organizzammo per vederci da me il giorno a seguire.
Il pomeriggio successivo venne da me, stavolta venne prima del solito, aveva litigato con la sua ragazza che come sempre non voleva concedergli nulla a livello sessuale.
Quando arrivò gli dissi che volevo condividere un gioco, ma che non avrei accettato scenate come quella già avvenuta.
Quel giorno decisi di indossare intimo femminile, truccarmi e profumarmi e condividere con lui la mia passione “femminile”.
Eravamo a casa da soli, lo feci accomodare nel salotto e feci il mio ingresso, eccitato e intimorito per le conseguenze del mio gesto.
Lui mi disse “incredibile. Sei bellissimo…sembri una ragazza.”
Io, incoraggiato camminai verso di lui con fare seducente, facendogli vedere da vicino il mio intimo e facendogli arrivare la scia del profumo da donna che mi ero abbondantemente spruzzato.
In un impeto di troiaggine gli feci vedere il culo, spalancandomi le chiappe mentre il perizoma copriva praticamente solo il buchetto.
Le sue mani tastarono le chiappe, poi le mie slip vennero scostate lasciandomi con il cazzo ad un palmo dal suo naso.
Quel pomeriggio Claudio era molto interessato anche al mio culo, voleva farmelo, ma io non volevo che venisse subito e che poi magari andasse via.
Quel pomeriggio me lo prese in bocca, ci prese misura e cominciò a farmi stare bene arrivando a ingoiarlo tutto.
Sdraiati poi su un lato, sul divano ci spompinammo e io infilai un dito nel suo culo e dicendogli oggi il dito, presto gli mettiamo quello che hai tra le labbra. Lui mugugno’ qualcosa che poteva essere un si. Venimmo praticamente insieme, con la eccitazione dell’orgasmo ci scaricammo in bocca due mega sborrate, gustandoci i momenti dopo l’orgasmo in quella posizione, assaporando il sapore del nostro orgasmo.
La prima volta che entrai nel suo culo, che credevo stretto e chiuso, fu in un modo sorprendentemente facile, scoprii che Claudio aveva un buco molto allenato ad essere penetrato e che ci godeva tanto con il culo, il motivo ve lo racconterò in un altro racconto.

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