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Ambizioni per il cinema

By 1 Agosto 2022No Comments

Mi chiamo Giorgio, all’inizio degli anni 90 in giovane eta’mi trasferii a Roma in cerca di fortuna come attore. Avevo studiato recitazione e fatto qualche piccola parte a teatro in produzioni poco più che dilettantistiche.
Sono alto, ho fatto sempre molto esercizio fisico e all’epoca facevo girare la testa a molte donne grazie al mio aspetto.
Avevo una ragazza che mi avrebbe raggiunto nel weekend o quando avrebbe potuto e con la quale facevo del gran sesso disinibito e libero già dai tempi della scuola.
A letto giocavamo molto e ci eccitavamo molto anche con i nostri culi, io la inculavo regolarmente e lei me lo concedeva, ma si sentiva ancora più porca se mi faceva stare bene leccandomi il buco e stimolandolo con le sue abili dita affusolate e sapienti.
Lei era infermiera vicino Firenze e mi aveva sostenuto nel fatto che volevo provare a cavalcare il mio sogno, ma avevamo optato che era meglio che lei mantenesse il lavoro a Firenze e che io facessi audizioni e provini per farmi conoscere ed emergere nel mondo dello spettacolo.
La concorrenza era tanta, tutti i giorni ero a fare provini e a portare foto e curriculum, ma dopo un mesetto non avevo preso un soldo e ne avevo speso parecchi, perché con affitto da pagare e per vivere cominciavo ad essere meno ottimista sulle mie possibilità di sfondare nel cinema, nella TV, nel teatro o anche nella pubblicità.
Un addetto ai lavori, che si aggirava per gli studi e che era un costumista, vedendomi spesso girare per gli studi e percependo la mia insoddisfazione mi avvicinò dicendomi.
” Ehi, se sei disposto a lavorare, e a scendere a compromessi, io che sono costumista e conosco ambiente, so che c ‘è una produzione diciamo non convenzionale, ma che è seria e cerca ragazzi belli e disponibili a fare certi ruoli diciamo cosi’…di nicchia” e aggiunse sorridendo “senza donne e diciamo così in cui gli uomini sono intimi.”
Io rimasi un po di stucco e feci qualche domanda banale mentre lui su un foglietto scriveva qualcosa che poi mi porse.
C’era annotato un civico, poi scrisse un’altra annotazione dicendomi di consegnarla alla segretaria, recitava cosi’ : -IL RAGAZZO PER ME HA I NUMERI, FAMMI SAPERE QUANDO GIRATE FAMMELO SAPERE… A ME PIACE STARE DIETRO LE QUINTE DEI VOSTRI FILM…Carletto-.
Non salutai, andai via perso nei miei pensieri, inizialmente avrei gettato i foglietti, ma non volevo fallire anche se ero dubbioso perché recitare in film gay, non era sicuramente la mia prima scelta professionale.
Di marchette ne avevo già fatte, diversi anni fa, giovanissimo, la prima addirittura per ottenere un posto di animatore in un villaggio turistico.
Il capo animatore e il proprietario del villaggio volevano vedere se ero un ragazzo “disponibile fino in fondo” così mi dissero che avevano clientele un po’ speciali, principalmente coppie, che richiedevano servizi extra come ad esempio un bel ragazzo giovane nel letto con loro e che avrebbero elargito soldi e mance.
Accettai. Nelle prime prestazioni il tutto era pressoché normale, scopavo la moglie e l’uomo o guardava o scopava in un altro buco la compagna.
Poi capitarono un paio di coppie in cui l’uomo mi sbocchinava per sua scelta o perché la moglie lo costringeva e lo voleva umiliare. Questi ultimi erano tra i bocchinari migliori, perche’ conoscono il cazzo e con la moglie che gli dava della troia si davano un gran da fare, con foga e passione, pompavano e succhiavano tutto quello che poi usciva dal mio cazzo.
Ovviamente mi capitarono coppie bisex attive e uomini che dopo avermi slinguazzato assieme alla moglie, uccello e buco, sostituivano le dita con il cazzo.
La moglie in quell’episodio si mise a 69 sopra di me e mentre mi succhiava la cappella mi teneva con i gomiti le cosce spalancate con le piante dei piedi rivolte verso l’alto. Il marito me lo iniziò a mettere nel culo, sapevo che sarebbe successo prima o poi, fui collaborativo, in un paio di minuti sentii il suo pube poggiarsi su di me, il che significava che era tutto dentro.
Era lungo ma sottile, ideale per le prime inculate.
La moglie si godeva la scena guardando il mio buco in cui scivolava il cazzo del marito. Mi succhiava e con la bocca con il sapore del mio uccello baciava il marito.
Ero ben lubrificato ma il ritmo della inculata era forsennato. La mia cappella stimolata dalla moglie e la stimolazione anale mi fecero venire.
Dopo diverse sere, il mio culo faceva entrare altri cazzi anche di dimensioni notevoli acquisendo sempre più sensibilità e facendomi godere con sempre maggiore facilità e intensita’.
Guadagnai tanto quell’estate..
fu indimenticabile, ripercorsi mentalmente anche altre notti di sesso e mi ritrovai camminando in prossimità del civico a cui ero stato indirizzato.
Suonai con decisione e tranquillità, non mi vergognavo e avevo voglia di fare nuove esperienze. Confidavo che se la proposta sarebbe stata valida,la mia ragazza, che già sapeva che mi ero fatto inculare per soldi, avrebbe capito.

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